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<blockquote data-quote="Grandel" data-source="post: 20511568" data-attributes="member: 291303"><p><strong><span style="font-size: 22px">UNO e TRINO</span></strong></p><p></p><p>Laura seduta sulla panchina in cima alla collina del Santuario si stava godendo alcuni piaceri, fisici, ambientali e di orgoglio. Nuda, tutta nuda attirò le gambe al torace e abbracciandole affondò i pensieri ad alcune riflessioni…</p><p></p><p>Aveva appena lasciato Andrea ma il suo nome, ecco rimbarzarle in testa. Andrea, un nome che molte volte, soprattutto negli ultimi mesi aveva incontrato. Andrea il direttore del Golf Club, sfortunato direttore da questa sera,….Andrea il runner del pettorale e poi Andrea il giardiniere…suo vicino di casa e uomo dalle mille sorprese.</p><p></p><p>Andrea, un nome e tre personaggi….Uno e Trino…sorridendo pensava.</p><p></p><p>Chiuse gli occhi perché quel nome, quei nomi risvegliavano in Lei tanti bei ricordi, tanti bei momenti, tante piacevoli avventure….</p><p></p><p>Fu mossa da una leggera scossa…doveva essersi assopita un momento. Al suo fianco ritrovò il Direttore, stranamente sorridente che la stava fissando e cercava con una leggera spintarella di riportarla al presente: “Ti stavi rilassando proprio” le disse “ sono tornato per prendere lo zaino prima di tornare al Club…” aggiunse…</p><p></p><p>Laura lo guardò dritto in viso prima e poi più in basso dove ricordava non ci fossero ne pantaloncini ne biancheria. Era ancora cosi e subito girò lo sguardo verso l’orizzonte dove la splendida serata stava liberando lo spazio alla notte. Strano pensò….</p><p></p><p>La loro panchina, quella del riposo dopo i giochi era ben illuminata da un lampione li di fianco…</p><p></p><p>Andrea la stava ancora guardando cercando di interpretare i suoi sguardi e forse anche i suoi pensieri…e cosi facendo fece scendere la mano dalla spalla verso il basso, verso il seno e prendendolo in mano, stringendo, le disse “ lo sai che mi stai caricando ancora…” e prendendo con due dita il capezzolo lo strizzò con tutta la forza che poteva avere….</p><p></p><p>Laura rispose con un gemito di dolore…ma anche per lei quel tipo di sensazione era sempre una carica a sua volta e prendendogli in mano il cazzo mormorò “ Vedo e sento…”.</p><p></p><p>Il membro del direttore si stava indurendo e la stessa Laura provò a restituirgli la stessa forte stretta con la conseguenza che l’erezione velocizzò la sua comparsa.</p><p></p><p>Lui le stringeva il seno e schiaffeggiava il culo, Laura gli stringeva il cazzo iniziando una robusta sega….Entrambi si guardavano negli occhi cercando la debolezza dell’uno e dell’altra…e proseguendo queste manualità sempre più forti e decise…</p><p></p><p>All’improvviso dal buio e dal sentiero comparve prima una luce e poi attaccato a questa un uomo che stava correndo…</p><p></p><p>“Ciao Laura” disse fermandosi a pochi metri da loro, ancora nel chiaroscuro dell’ambiente ma in posizione privilegiata per vederli e per vedere molto bene quello che stava accadendo…</p><p></p><p>La sorpresa fu della voce prima che della sua figura…era Andrea, Andrea del pettorale che dopo tanto tempo le si presentò cosi, improvvisamente.</p><p></p><p>“Vedo che ti stai divertendo, vi state divertendo” aggiunse spostando lo sguardo da Lei a Lui e viceversa…” sempre la solita vacca…e spero di non avervi interrotto….” concluse con un silenzio interrogativo…</p><p></p><p>“Sempre la solita cagna” esordì il Direttore rompendo quei pochi secondi senza parole “…e visto che già vi conoscete regala un pochino di riposo a questo atleta che se lo merita” rivolgendosi a Laura e costringendola ad iniziare a porre le sue attenzioni anche al nuovo arrivato…</p><p></p><p>Nuovo arrivato che non si fece problemi di timidezza…anzi. Conosceva Laura e conosceva bene le sue potenzialità . Si abbassò subito i pantaloncini e avvicinando il suo cazzo alla mano si abbandonò alla sua bravura masturbatoria.</p><p></p><p>Adesso Lei era in mezzo a loro due che cercava di segare, un cazzo in ogni mano. Andrea il runner lo ricordava come molto dotato, un cazzo grosso più che grande e infatti faceva fatica a tenere tutto in mano e andare su e giù come invece riusciva a fare meglio con quello del Direttore. Direttore che indovinato il carattere del nuovo arrivato lo invitò subito a continuare a fare di Laura quello che lui conosceva bene.</p><p></p><p>Lei li segava e loro la segnavano con pizzicotti, sculacciate, sberle su tutto il suo corpo. Le tette, il culo, le cosce diventarono roventi in poco tempo….la sua fica grondante per tutto il piacere che le stavano donando.</p><p></p><p>Bastarono due dita da parte di Andrea, il runner, entrate anche senza troppa delicatezza che la fecero godere all’istante. Bagnata era bagnata, fradicia constatò Andrea e l’orgasmo esplose…liberatorio, pieno, elettrizzante…</p><p></p><p>Se ne accorsero anche loro due e lo accompagnarono con un ghigno.</p><p></p><p>“Sei una cagna e quindi hai il collare”…chiese il Runner “…e lui è il tuo padrone” indicando il Direttore….”Oppure ti sei persa?” concluse tirando la corda a se con Laura e sputandole in viso….La cosa fece elettrizzare tutta la situazione….</p><p></p><p>“Non si è persa ma ha bisogno di un aiuto…” proseguì il Direttore “ è in calore e va soddisfatta….” aggiunse sputandole anche lui addosso…</p><p></p><p>“E’ sempre in calore…” di rimando l’ultimo arrivato che sedendosi sulla panchina l’attirò a se e facendola accomodare sulla sua verga la penetrò senza dirle nulla.</p><p></p><p>Il suo grosso cazzo lo ricordava anche come si ritrovava dentro. Laura salendogli a cavalcioni costretta dalla corda tirata si ritrovò con quel palo di carne calda che la frugava e riempiva tutta. Andrea il Direttore ancora in piedi assisteva a quella monta e ogni tanto colpiva Laura sulle chiappe che andavano su e giù, al ritmo dettato dal Runner che tenendola ben stretta a se non le permetteva altro movimento che non quello.</p><p></p><p>“C’è spazio anche per Te”…disse allora rivolgendosi al Direttore “alla cagna piace, piace molto” e cosi facendo con le mani le apri i glutei mettendo ben in mostra il buchetto….</p><p></p><p>Andrea con se lo fece ripetere…le fu dietro e con un colpo secco la penetrò in culo schiacciandola contro il suo compare seduto. Prima qualche colpo leggero e poi preso il ritmo si ritrovò a spingere in sincronia con Andrea sotto….</p><p></p><p>Le sue mani stringevano il collo di Laura…il cui respiro risultava meno fluido del normale ma sufficiente per innescare il secondo e potente orgasmo di quell’ammucchiata….</p><p></p><p>Il runner senti il liquido caldo bagnargli il grembo ma fu da stimolo potente per fargli aumentare il ritmo. Da sotto sentiva l’altro cazzo che la stava inculando e sentiva, come lo sentiva anche l’Andrea di dietro, tutto il corpo di Laura che diventava una unica cosa in quella plastica composizione votata ai piaceri più selvaggi e naturali…</p><p></p><p>Laura si sentiva riempita appieno, con gli occhi chiusi stava vivendo quei momenti come suo solito. Ne voleva catturare tutte le sfaccettature per usarle come carburante per godere il presente e anche il futuro.</p><p></p><p>Aprendo lo sguardo appena dopo il suo secondo orgasmo ecco che, con sorpresa, scorse una terza figura maschile li presente vicino a loro.</p><p></p><p>Un uomo, ancora quasi nell’ombra si stava segando assistendo allo spettacolo dei tre.</p><p></p><p>“Andrea…che ci fai qui?” domandò allora appena riconosciuto dalla fisionomia il suo vicino giardiniere che con le braghe calate si stava masturbando come un adolescente…</p><p></p><p>Il Giardiniere fece un paio di passi nella loro direzione e tranquillizzando con lo sguardo e con la sua meccanicità il trio in azione, accarezzando il capo di Laura le rispose “ Ks mi ha mandato a vedere…visto che non rispondevi al cellulare”…e ancora facendo cenno a quella doppia che intanto stava proseguendo “ ma poi lo tranquillizzerai tu…..”.</p><p></p><p>Il runner e il Direttore dopo qualche secondo non di imbarazzo ma di sana sorpresa e curiosità proseguirono la loro cavalcata. Adesso, di fianco, il Giardiniere prese Laura per i capelli e, anche se a fatica, provava a metterle il cazzo in bocca.</p><p></p><p>Lei, piegandosi di lato, senza farli uscire e sempre sotto i loro colpi ritmati riusci prima a prenderlo in mano e poi anche il bocca. Riconosceva quel sapore, come riconosceva ogni odore che i tre uomini avevano addosso e che adesso ognuno contribuiva a diffondere in quella situazione.</p><p></p><p>L’accelerazione dell’inculata del Direttore fu il segnale che stava per venire. Fu da stimolo anche per il Runner che senza alcun cenno le venne dentro…all’improvviso.</p><p></p><p>Si senti la fica riempire di calore, cambiarono gli odori e i rumori della penetrazione e cambiarono anche quando il Direttore, pochi istanti dopo venne anche Lui. Con più animalità , gridando quasi…con meno sperma ma sempre con la stessa potenza di sempre. E fu abbastanza per farla venire anche Lei. Il terzo orgasmo richiamato da quello dei due Andrea la colpi in pieno e dovette aggrapparsi al Runner per vincere la voglia di godere che la stava invadendo.</p><p></p><p>Voglia che il Giardiniere prese al volo e tenendola per i capelli, costringendola verso di se le sborrò in viso e bocca tutta l’eccitazione che la scena prima e il pompino dopo gli avevano procurato.</p><p></p><p>Laura era esausta, per la posizione in cui era stata costretta, per il triplo orgasmo che aveva vissuto e per quella serata che cosi sorprendentemente si era sviluppata…</p><p></p><p>Quando il Direttore si staccò scese a fatica e facendo due esercizi provò a rimettere in moto la circolazione alle gambe…Lo stesso fece Andrea il Runner…..</p><p></p><p>Sembravano atleti al termine di una dura competizione….</p><p></p><p>Laura si accovacciò per fare pipì, quasi una cosa normale per lei. Il sesso, la penetrazione le facevano venire sempre questo stimolo.</p><p></p><p>Stimolo che fu preso al volo dai tre Andrea che, messisi in cerchio attorno a Lei, le regalarono la loro dose di urina…</p><p></p><p>Sentire questi ulteriori odori, questo calore addosso la fecero rabbrividire tutta…tutto il suo corpo tremava per le eccitazioni e forse per il freddo….</p><p></p><p>Fu cosi, per i brividi del freddo che Laura si risvegliò….sola su quella panchina…davanti allo spettacolo che soltanto qualche minuto prima aveva ammirato e abbandonato…</p><p></p><p>Aveva sognato, si era assopita e aveva sognato una della avventure più strane e singolari che la sua fantasia poteva immaginare…</p><p></p><p>Si risvegliò tutta indolenzita, come se la monta sognata l’avesse davvero fatta. Andrea il Direttore, Andrea il Runner e Andrea il Giardiniere l’avevano fatta godere come non mai…potenza del nome, potenza dell’Uno e del Trino…potenza dell’immaginazione e del piacere…</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Grandel, post: 20511568, member: 291303"] [B][SIZE=6]UNO e TRINO[/SIZE][/B] Laura seduta sulla panchina in cima alla collina del Santuario si stava godendo alcuni piaceri, fisici, ambientali e di orgoglio. Nuda, tutta nuda attirò le gambe al torace e abbracciandole affondò i pensieri ad alcune riflessioni… Aveva appena lasciato Andrea ma il suo nome, ecco rimbarzarle in testa. Andrea, un nome che molte volte, soprattutto negli ultimi mesi aveva incontrato. Andrea il direttore del Golf Club, sfortunato direttore da questa sera,….Andrea il runner del pettorale e poi Andrea il giardiniere…suo vicino di casa e uomo dalle mille sorprese. Andrea, un nome e tre personaggi….Uno e Trino…sorridendo pensava. Chiuse gli occhi perché quel nome, quei nomi risvegliavano in Lei tanti bei ricordi, tanti bei momenti, tante piacevoli avventure…. Fu mossa da una leggera scossa…doveva essersi assopita un momento. Al suo fianco ritrovò il Direttore, stranamente sorridente che la stava fissando e cercava con una leggera spintarella di riportarla al presente: “Ti stavi rilassando proprio” le disse “ sono tornato per prendere lo zaino prima di tornare al Club…” aggiunse… Laura lo guardò dritto in viso prima e poi più in basso dove ricordava non ci fossero ne pantaloncini ne biancheria. Era ancora cosi e subito girò lo sguardo verso l’orizzonte dove la splendida serata stava liberando lo spazio alla notte. Strano pensò…. La loro panchina, quella del riposo dopo i giochi era ben illuminata da un lampione li di fianco… Andrea la stava ancora guardando cercando di interpretare i suoi sguardi e forse anche i suoi pensieri…e cosi facendo fece scendere la mano dalla spalla verso il basso, verso il seno e prendendolo in mano, stringendo, le disse “ lo sai che mi stai caricando ancora…” e prendendo con due dita il capezzolo lo strizzò con tutta la forza che poteva avere…. Laura rispose con un gemito di dolore…ma anche per lei quel tipo di sensazione era sempre una carica a sua volta e prendendogli in mano il cazzo mormorò “ Vedo e sento…”. Il membro del direttore si stava indurendo e la stessa Laura provò a restituirgli la stessa forte stretta con la conseguenza che l’erezione velocizzò la sua comparsa. Lui le stringeva il seno e schiaffeggiava il culo, Laura gli stringeva il cazzo iniziando una robusta sega….Entrambi si guardavano negli occhi cercando la debolezza dell’uno e dell’altra…e proseguendo queste manualità sempre più forti e decise… All’improvviso dal buio e dal sentiero comparve prima una luce e poi attaccato a questa un uomo che stava correndo… “Ciao Laura” disse fermandosi a pochi metri da loro, ancora nel chiaroscuro dell’ambiente ma in posizione privilegiata per vederli e per vedere molto bene quello che stava accadendo… La sorpresa fu della voce prima che della sua figura…era Andrea, Andrea del pettorale che dopo tanto tempo le si presentò cosi, improvvisamente. “Vedo che ti stai divertendo, vi state divertendo” aggiunse spostando lo sguardo da Lei a Lui e viceversa…” sempre la solita vacca…e spero di non avervi interrotto….” concluse con un silenzio interrogativo… “Sempre la solita cagna” esordì il Direttore rompendo quei pochi secondi senza parole “…e visto che già vi conoscete regala un pochino di riposo a questo atleta che se lo merita” rivolgendosi a Laura e costringendola ad iniziare a porre le sue attenzioni anche al nuovo arrivato… Nuovo arrivato che non si fece problemi di timidezza…anzi. Conosceva Laura e conosceva bene le sue potenzialità . Si abbassò subito i pantaloncini e avvicinando il suo cazzo alla mano si abbandonò alla sua bravura masturbatoria. Adesso Lei era in mezzo a loro due che cercava di segare, un cazzo in ogni mano. Andrea il runner lo ricordava come molto dotato, un cazzo grosso più che grande e infatti faceva fatica a tenere tutto in mano e andare su e giù come invece riusciva a fare meglio con quello del Direttore. Direttore che indovinato il carattere del nuovo arrivato lo invitò subito a continuare a fare di Laura quello che lui conosceva bene. Lei li segava e loro la segnavano con pizzicotti, sculacciate, sberle su tutto il suo corpo. Le tette, il culo, le cosce diventarono roventi in poco tempo….la sua fica grondante per tutto il piacere che le stavano donando. Bastarono due dita da parte di Andrea, il runner, entrate anche senza troppa delicatezza che la fecero godere all’istante. Bagnata era bagnata, fradicia constatò Andrea e l’orgasmo esplose…liberatorio, pieno, elettrizzante… Se ne accorsero anche loro due e lo accompagnarono con un ghigno. “Sei una cagna e quindi hai il collare”…chiese il Runner “…e lui è il tuo padrone” indicando il Direttore….”Oppure ti sei persa?” concluse tirando la corda a se con Laura e sputandole in viso….La cosa fece elettrizzare tutta la situazione…. “Non si è persa ma ha bisogno di un aiuto…” proseguì il Direttore “ è in calore e va soddisfatta….” aggiunse sputandole anche lui addosso… “E’ sempre in calore…” di rimando l’ultimo arrivato che sedendosi sulla panchina l’attirò a se e facendola accomodare sulla sua verga la penetrò senza dirle nulla. Il suo grosso cazzo lo ricordava anche come si ritrovava dentro. Laura salendogli a cavalcioni costretta dalla corda tirata si ritrovò con quel palo di carne calda che la frugava e riempiva tutta. Andrea il Direttore ancora in piedi assisteva a quella monta e ogni tanto colpiva Laura sulle chiappe che andavano su e giù, al ritmo dettato dal Runner che tenendola ben stretta a se non le permetteva altro movimento che non quello. “C’è spazio anche per Te”…disse allora rivolgendosi al Direttore “alla cagna piace, piace molto” e cosi facendo con le mani le apri i glutei mettendo ben in mostra il buchetto…. Andrea con se lo fece ripetere…le fu dietro e con un colpo secco la penetrò in culo schiacciandola contro il suo compare seduto. Prima qualche colpo leggero e poi preso il ritmo si ritrovò a spingere in sincronia con Andrea sotto…. Le sue mani stringevano il collo di Laura…il cui respiro risultava meno fluido del normale ma sufficiente per innescare il secondo e potente orgasmo di quell’ammucchiata…. Il runner senti il liquido caldo bagnargli il grembo ma fu da stimolo potente per fargli aumentare il ritmo. Da sotto sentiva l’altro cazzo che la stava inculando e sentiva, come lo sentiva anche l’Andrea di dietro, tutto il corpo di Laura che diventava una unica cosa in quella plastica composizione votata ai piaceri più selvaggi e naturali… Laura si sentiva riempita appieno, con gli occhi chiusi stava vivendo quei momenti come suo solito. Ne voleva catturare tutte le sfaccettature per usarle come carburante per godere il presente e anche il futuro. Aprendo lo sguardo appena dopo il suo secondo orgasmo ecco che, con sorpresa, scorse una terza figura maschile li presente vicino a loro. Un uomo, ancora quasi nell’ombra si stava segando assistendo allo spettacolo dei tre. “Andrea…che ci fai qui?” domandò allora appena riconosciuto dalla fisionomia il suo vicino giardiniere che con le braghe calate si stava masturbando come un adolescente… Il Giardiniere fece un paio di passi nella loro direzione e tranquillizzando con lo sguardo e con la sua meccanicità il trio in azione, accarezzando il capo di Laura le rispose “ Ks mi ha mandato a vedere…visto che non rispondevi al cellulare”…e ancora facendo cenno a quella doppia che intanto stava proseguendo “ ma poi lo tranquillizzerai tu…..”. Il runner e il Direttore dopo qualche secondo non di imbarazzo ma di sana sorpresa e curiosità proseguirono la loro cavalcata. Adesso, di fianco, il Giardiniere prese Laura per i capelli e, anche se a fatica, provava a metterle il cazzo in bocca. Lei, piegandosi di lato, senza farli uscire e sempre sotto i loro colpi ritmati riusci prima a prenderlo in mano e poi anche il bocca. Riconosceva quel sapore, come riconosceva ogni odore che i tre uomini avevano addosso e che adesso ognuno contribuiva a diffondere in quella situazione. L’accelerazione dell’inculata del Direttore fu il segnale che stava per venire. Fu da stimolo anche per il Runner che senza alcun cenno le venne dentro…all’improvviso. Si senti la fica riempire di calore, cambiarono gli odori e i rumori della penetrazione e cambiarono anche quando il Direttore, pochi istanti dopo venne anche Lui. Con più animalità , gridando quasi…con meno sperma ma sempre con la stessa potenza di sempre. E fu abbastanza per farla venire anche Lei. Il terzo orgasmo richiamato da quello dei due Andrea la colpi in pieno e dovette aggrapparsi al Runner per vincere la voglia di godere che la stava invadendo. Voglia che il Giardiniere prese al volo e tenendola per i capelli, costringendola verso di se le sborrò in viso e bocca tutta l’eccitazione che la scena prima e il pompino dopo gli avevano procurato. Laura era esausta, per la posizione in cui era stata costretta, per il triplo orgasmo che aveva vissuto e per quella serata che cosi sorprendentemente si era sviluppata… Quando il Direttore si staccò scese a fatica e facendo due esercizi provò a rimettere in moto la circolazione alle gambe…Lo stesso fece Andrea il Runner….. Sembravano atleti al termine di una dura competizione…. Laura si accovacciò per fare pipì, quasi una cosa normale per lei. Il sesso, la penetrazione le facevano venire sempre questo stimolo. Stimolo che fu preso al volo dai tre Andrea che, messisi in cerchio attorno a Lei, le regalarono la loro dose di urina… Sentire questi ulteriori odori, questo calore addosso la fecero rabbrividire tutta…tutto il suo corpo tremava per le eccitazioni e forse per il freddo…. Fu cosi, per i brividi del freddo che Laura si risvegliò….sola su quella panchina…davanti allo spettacolo che soltanto qualche minuto prima aveva ammirato e abbandonato… Aveva sognato, si era assopita e aveva sognato una della avventure più strane e singolari che la sua fantasia poteva immaginare… Si risvegliò tutta indolenzita, come se la monta sognata l’avesse davvero fatta. Andrea il Direttore, Andrea il Runner e Andrea il Giardiniere l’avevano fatta godere come non mai…potenza del nome, potenza dell’Uno e del Trino…potenza dell’immaginazione e del piacere… [/QUOTE]
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