Amici di Phica, come qualcuno ha avuto modo di sapere dal mio racconto in chat, lo scorsa Pasqua Vanessa e io ci siamo regalati una crociera ai Caraibi senza figli al seguito.
Ho riflettuto molto sull'opportunità di rendere pubblica questa esperienza ma il fatto che tanti amici qui su Phica non sappiano ancora degli sviluppi della nostra vita di coppia, e mi continuino a chiedere cosa penso io di certe cose e cosa farebbe Vanessa in certe situazioni, mi ha fatto ritenere che raccontarla sia un modo per conoscerci meglio. E visto che su Phica ci si mette un po' a nudo, mi è sembrato giusto estendere la condivisione di questa esperienza a tutti coloro che ci apprezzano.
La particolarità di questa vacanza non è stata la meta esotica pure bellissima ma il fatto che abbiamo aderito all'iniziativa di un gruppo di swingers statunitensi; una di quelle "associazioni benefiche" che portano invacanza coppie amanti dello scambismo e le fanno sentire "a loro agio"...
Evito il tono romanzato che penso farebbe sembrare troppo artificiale il racconto e spero di non cadere nell'errore opposto. Sentitevi liberi di chiedere se c'è qualcosa che vi incuriosisce.
Ok, basta, racconto...
Come già detto, a Pasqua ci siamo regalati una crociera ai Caraibi. L'occasione era una ricorrenza particolare della nostra vita di coppia e poi siamo a un punto in cui i figli sono abbastanza grandi da poter essere lasciati con tranquillità ai nonni.
Da un po' di tempo parlavamo di una crociera e quando Vanessa ha ritirato fuori l'idea, mi è tornata in mente una ricerca che avevo fatto sulle crociere scambiste qualche anno fa. Ho rispolverato qualche link salvato a suo tempo ma ho verificato che ci sarebbe stata solo più avanti una crociera 100% swinger in Grecia. Troppo oltre il periodo che avevamo a disposizione e troppo vicino all'Italia per essere presa in considerazione.
Soprattutto troppo azzardata per poterla proporre a Vanessa.
Con un paio di mail, sono entrato in contatto con un tale che da qualche tempo si diletta a organizzare con moglie e qualche amico vacanze un po' fuori dell'ordinario e così ho scoperto che questi sarebbero andati in crociera a pasqua ai Caraibi con un gruppo di amici interessati al genere swinging, in un contesto però di vacanza "ordinaria".
Situazione perfetta perché in ogni caso ci saremmo trovati in una situazione di vacanza normale e volendo...
Per farla breve ci siamo imbarcati in Florida e abbiamo finalmente conosciuto i nostri amici "speciali": una ventina o poco più di coppie prevalentemente americane, molte bianche, alcune nere, un bel gruppetto ispaniche e tre europee (se non mi è sono perso qualcuno); noi, una coppia francese e una russa.
C'è voluto poco perché Vanessa capisse che le allusioni che avevo fatto in viaggio non erano infondate: al primo cocktail con gli altri il modo disinvolto con cui tante coppie dimostravano il piacere di rincontrarsi andava molto al di la del normale slancio dell'amicizia.
Mi sono subito beccato un pistolotto ma con una certa sorpresa, Vanessa ha accettato l'idea che (senza alcun obbligo di fare nulla che non volesse) avremmo potuto frequentare gli eventi organizzati dal gruppo.
Non entro in dettagli su cui non mi pare il caso di soffermarsi troppo ma la cosa che subito è stata per me un successo ambitissimo è la naturalezza con cui Vanessa ha dismesso l'uso del bikini e prima rinunciando al reggiseno, poi alle mutandine, già al secondo giorno di navigazione era perfettamente a suo agio nuda alla presenza degli altri.
Se pensate che l'anno scorso al nido dell'aquila a san Vincenzo non ha voluto fare neanche topless quel fatto mi faceva ben sperare. Comunque la cosa mi aveva stupito il giusto perché da sempre Vanessa in vacanza da soli, quelle pochissime volte che siamo riusciti a farci un giorno o due senza figli, entra in uno stato di euforia sessuale che la trasforma letteralmente.
Per i primi due o tre giorni comunque, ci siamo tenuti lontani dagli eventi privati, organizzati nelle cabine di qualche coppia più intraprendente prima di tutto perché Vanessa riteneva che potessi accontentarmi del suo esibizionismo e poi perché avevo capito che gli organizzatori, insieme alle coppie ufficialmente partecipanti, avevano coinvolto altrettanti maschietti single (a dispetto delle dichiarazioni che saremmo stati solo coppie) che gironzolavano intorno alle signore e a cui penso avessero venduto la partecipazione clandestina a cifre di tutto riguardo: mi rodeva un po' che mia moglie fosse "la passera di richiamo" per alimentare un business scorretto. E' vero che questa è un po' la tecnica anche dei club privé però mi scocciava molto ugualmente.
Comunque a tutti e due andava bene così e finché abbiamo potuto ci siamo tenuti lontani dai luoghi di "perdizione".
Siccome tutti volete solo dettagli un po' nudi e magari porcelli, vado dritto al sodo, avvertendovi però che di molto porcelli non ne abbiamo e quindi vorrei prevenire una valanga di delusioni...
La prima vera esperienza di scambismo l'abbiamo fatta il terzo o quarto giorno di crociera, non avendo partecipato alle festicciole più intime che si erano svolte nei giorni precedenti nelle cabine di qualcuno, non tanto per nostra timidezza quanto per il fatto che nessuno ci ha invitati. Per la festa gli organizzatori avevano avuto l'illuminazione di un originale tema caraibico che si risolveva nell'imposizione di un rigido dress code per le donne: nudità totale fatta eccezione per un pareo velato regalato dall'organizzazione stessa e monili a scelta delle invitate. La location della festa era la grande suite della coppia organizzatrice del tour, dove non si stava comodissimi ma in cui non mancavano gli ambienti per trovare un po' di intimità. Il clima che abbiamo trovato ci è subito sembrato molto sereno e frizzante, tutt'altro che predatorio come invece temeva Vanessa che era arrivata a quell'appuntamento molto nervosa e tesa. Al contrario io che pensavo di non dover temere nulla, mi sono ritrovato a dover ingoiare il rodimento di vedere che i maschietti presenti accompagnavano il saluto di benvenuto che ci rivolgevano con disinvolte strizzate al sedere di Vanessa. Non c'è voluto molto a capire che era una consuetudine forse non proprio innocente ma decisamente meno porcella della valenza che noi mediterranei diamo al gesto; tuttavia non è che la cosa mi fosse indifferente. Anche perché Vanessa ha subito richiamato l'attenzione dei presenti: immaginate una bella mora di un metro e settantasette (e non la penso così solo perché è mia moglie), abbronzata e piuttosto in forma (per gli standard americani intendo), in mezzo a donne mediamente piuttosto cicciottelle e prevalentemente anglosassoni di carnagione... Tutti gli occhi erano per lei e non le sono mancati gli inviti che potete ben immaginare.
Alla "festa" non siamo comunque rimasti molto; dopo il giro tra i vari capannelli in cui ci si raccoglieva intorno a quelli già in azione e all'ennesimo che si affiancava a Vanessa per cingerla alla vita e poi scivolarle sulle chiappe a piene mani, ho pensato che fosse meglio andarsene in piscina con la gente normale. Almeno li il rischio di tastate rapinose non c'era.
L'unica nota veramente indimenticabile di quella prima esperienza è stata la visione delle ragazza della coppia francese, una moretta sui trentacinque anni, tenere a bada due tizi a cui il marito la stava allegramente offrendo. Ecco, per quello spettacolo sarei rimasto volentieri a guardare ma temo che Vanessa avrebbe fatto la stessa fine della francese in una manciata di minuti....
Domani si va avanti...
Ho riflettuto molto sull'opportunità di rendere pubblica questa esperienza ma il fatto che tanti amici qui su Phica non sappiano ancora degli sviluppi della nostra vita di coppia, e mi continuino a chiedere cosa penso io di certe cose e cosa farebbe Vanessa in certe situazioni, mi ha fatto ritenere che raccontarla sia un modo per conoscerci meglio. E visto che su Phica ci si mette un po' a nudo, mi è sembrato giusto estendere la condivisione di questa esperienza a tutti coloro che ci apprezzano.
La particolarità di questa vacanza non è stata la meta esotica pure bellissima ma il fatto che abbiamo aderito all'iniziativa di un gruppo di swingers statunitensi; una di quelle "associazioni benefiche" che portano invacanza coppie amanti dello scambismo e le fanno sentire "a loro agio"...
Evito il tono romanzato che penso farebbe sembrare troppo artificiale il racconto e spero di non cadere nell'errore opposto. Sentitevi liberi di chiedere se c'è qualcosa che vi incuriosisce.
Ok, basta, racconto...
Come già detto, a Pasqua ci siamo regalati una crociera ai Caraibi. L'occasione era una ricorrenza particolare della nostra vita di coppia e poi siamo a un punto in cui i figli sono abbastanza grandi da poter essere lasciati con tranquillità ai nonni.
Da un po' di tempo parlavamo di una crociera e quando Vanessa ha ritirato fuori l'idea, mi è tornata in mente una ricerca che avevo fatto sulle crociere scambiste qualche anno fa. Ho rispolverato qualche link salvato a suo tempo ma ho verificato che ci sarebbe stata solo più avanti una crociera 100% swinger in Grecia. Troppo oltre il periodo che avevamo a disposizione e troppo vicino all'Italia per essere presa in considerazione.
Soprattutto troppo azzardata per poterla proporre a Vanessa.
Con un paio di mail, sono entrato in contatto con un tale che da qualche tempo si diletta a organizzare con moglie e qualche amico vacanze un po' fuori dell'ordinario e così ho scoperto che questi sarebbero andati in crociera a pasqua ai Caraibi con un gruppo di amici interessati al genere swinging, in un contesto però di vacanza "ordinaria".
Situazione perfetta perché in ogni caso ci saremmo trovati in una situazione di vacanza normale e volendo...
Per farla breve ci siamo imbarcati in Florida e abbiamo finalmente conosciuto i nostri amici "speciali": una ventina o poco più di coppie prevalentemente americane, molte bianche, alcune nere, un bel gruppetto ispaniche e tre europee (se non mi è sono perso qualcuno); noi, una coppia francese e una russa.
C'è voluto poco perché Vanessa capisse che le allusioni che avevo fatto in viaggio non erano infondate: al primo cocktail con gli altri il modo disinvolto con cui tante coppie dimostravano il piacere di rincontrarsi andava molto al di la del normale slancio dell'amicizia.
Mi sono subito beccato un pistolotto ma con una certa sorpresa, Vanessa ha accettato l'idea che (senza alcun obbligo di fare nulla che non volesse) avremmo potuto frequentare gli eventi organizzati dal gruppo.
Non entro in dettagli su cui non mi pare il caso di soffermarsi troppo ma la cosa che subito è stata per me un successo ambitissimo è la naturalezza con cui Vanessa ha dismesso l'uso del bikini e prima rinunciando al reggiseno, poi alle mutandine, già al secondo giorno di navigazione era perfettamente a suo agio nuda alla presenza degli altri.
Se pensate che l'anno scorso al nido dell'aquila a san Vincenzo non ha voluto fare neanche topless quel fatto mi faceva ben sperare. Comunque la cosa mi aveva stupito il giusto perché da sempre Vanessa in vacanza da soli, quelle pochissime volte che siamo riusciti a farci un giorno o due senza figli, entra in uno stato di euforia sessuale che la trasforma letteralmente.
Per i primi due o tre giorni comunque, ci siamo tenuti lontani dagli eventi privati, organizzati nelle cabine di qualche coppia più intraprendente prima di tutto perché Vanessa riteneva che potessi accontentarmi del suo esibizionismo e poi perché avevo capito che gli organizzatori, insieme alle coppie ufficialmente partecipanti, avevano coinvolto altrettanti maschietti single (a dispetto delle dichiarazioni che saremmo stati solo coppie) che gironzolavano intorno alle signore e a cui penso avessero venduto la partecipazione clandestina a cifre di tutto riguardo: mi rodeva un po' che mia moglie fosse "la passera di richiamo" per alimentare un business scorretto. E' vero che questa è un po' la tecnica anche dei club privé però mi scocciava molto ugualmente.
Comunque a tutti e due andava bene così e finché abbiamo potuto ci siamo tenuti lontani dai luoghi di "perdizione".
Siccome tutti volete solo dettagli un po' nudi e magari porcelli, vado dritto al sodo, avvertendovi però che di molto porcelli non ne abbiamo e quindi vorrei prevenire una valanga di delusioni...
La prima vera esperienza di scambismo l'abbiamo fatta il terzo o quarto giorno di crociera, non avendo partecipato alle festicciole più intime che si erano svolte nei giorni precedenti nelle cabine di qualcuno, non tanto per nostra timidezza quanto per il fatto che nessuno ci ha invitati. Per la festa gli organizzatori avevano avuto l'illuminazione di un originale tema caraibico che si risolveva nell'imposizione di un rigido dress code per le donne: nudità totale fatta eccezione per un pareo velato regalato dall'organizzazione stessa e monili a scelta delle invitate. La location della festa era la grande suite della coppia organizzatrice del tour, dove non si stava comodissimi ma in cui non mancavano gli ambienti per trovare un po' di intimità. Il clima che abbiamo trovato ci è subito sembrato molto sereno e frizzante, tutt'altro che predatorio come invece temeva Vanessa che era arrivata a quell'appuntamento molto nervosa e tesa. Al contrario io che pensavo di non dover temere nulla, mi sono ritrovato a dover ingoiare il rodimento di vedere che i maschietti presenti accompagnavano il saluto di benvenuto che ci rivolgevano con disinvolte strizzate al sedere di Vanessa. Non c'è voluto molto a capire che era una consuetudine forse non proprio innocente ma decisamente meno porcella della valenza che noi mediterranei diamo al gesto; tuttavia non è che la cosa mi fosse indifferente. Anche perché Vanessa ha subito richiamato l'attenzione dei presenti: immaginate una bella mora di un metro e settantasette (e non la penso così solo perché è mia moglie), abbronzata e piuttosto in forma (per gli standard americani intendo), in mezzo a donne mediamente piuttosto cicciottelle e prevalentemente anglosassoni di carnagione... Tutti gli occhi erano per lei e non le sono mancati gli inviti che potete ben immaginare.
Alla "festa" non siamo comunque rimasti molto; dopo il giro tra i vari capannelli in cui ci si raccoglieva intorno a quelli già in azione e all'ennesimo che si affiancava a Vanessa per cingerla alla vita e poi scivolarle sulle chiappe a piene mani, ho pensato che fosse meglio andarsene in piscina con la gente normale. Almeno li il rischio di tastate rapinose non c'era.
L'unica nota veramente indimenticabile di quella prima esperienza è stata la visione delle ragazza della coppia francese, una moretta sui trentacinque anni, tenere a bada due tizi a cui il marito la stava allegramente offrendo. Ecco, per quello spettacolo sarei rimasto volentieri a guardare ma temo che Vanessa avrebbe fatto la stessa fine della francese in una manciata di minuti....
Domani si va avanti...
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