Racconto di fantasia La trasferta

Pippo8081

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Le trasferte di lavoro sono una palla. Sei sempre di corsa, dietro a tutte le coincidenze di treni, aerei, traffico, dorso di mulo… viaggi col minimo sindacale perché imbarcare il bagaglio fa perdere tempo allo sbarco e sembri Fantozzi quando dice di avere tutto indosso perché le valigie le rubano.
Di contro, essere in trasferta vuol dire non vedere quei paraculi incapaci dei miei colleghi, quindi è un sacrificio che si fa volentieri.

Di tutte le trasferte possibili, le peggiori sono quelle con il volo che fa scalo a Parigi. Ci fosse mai UNA volta che no perdo la coincidenza. Ormai quasi vivo a spese delle compagnie aeree, l’hotel dell’aeroporto è una specie di seconda casa e i kit di cortesia non li prendo nemmeno più.

Proprio due settimane fa sono rimasto nuovamente bloccato a Parigi. La cosa è molto meno romantica di quanto sembri, certo non ho la vista Tour Eiffel, ma ha i suoi lati positivi. L’hotel dell’aeroporto ha una forma strana e dalla finestra della camera si riesce sempre a vedere le camere degli altri. A volte capita anche di fare bingo, in generale il solo fatto di spiare è sufficiente ad avere memorabili erezioni che finiscono sempre con le seghe migliori.

Quindi niente, ero lì in camera l’altra sera, totalmente nudo e rigorosamente a luce spenta per non farmi vedere, che spiavo nelle stanze degli altri e mi massaggiavo l’arnese, e becco una finestra con le sole tendine leggere (quelle praticamente inesistenti) e la luce accesa. Posizione ottima, essendo sui lati opposti di un angolo e io un piano sopra, avevo visibilità totale di ogni dettaglio. Non avevo grandissime aspettative, ma dovrei imparare ad essere più ottimista.

A un certo punto vedo volare sul letto diversi vestiti, palesemente da uomo e da donna. Bene, penso, almeno non sono altri sfigati come me che viaggiano solo per lavoro e da soli. Mi metto comodo e cerco di non accelerare troppo il ritmo, qua mi sa che ci sarĂ  parecchio da divertirsi e non voglio bruciarmi subito.

L’attesa viene ripagata subito: dopo qualche secondo lui cade (o viene lanciato?) sul letto e lei si inginocchia alla base del letto, gli sta tirando la madre di tutti i pompini, ha una voracità che fa quasi venir paura che possa staccartelo con un morso, ma è un rischio che correrei… Bastardo, lui avrà l’uccello in fiamme e io qua a menarmelo al buio.

Il risucchio non dura molto, quando lei è soddisfatta del bastone che ha risvegliato si alza, lui si ruota e lei, praticamente gli si siede in faccia. Lei mentre gode ha un’espressione che lo rizzerebbe anche a un morto, io ho quasi male alle palle, ma ancora non voglio esplodere.

Anche questa posa non dura molto, perché dopo qualche minuto passano al sesso vero e proprio, e con mia gran sorpresa e gioia lei si appoggia al vetro della finestra e lui la prende da dietro. E’ bellissimo vederla godere in una maniera così esposta, chissà se ci sono altri guardoni nell’hotel… ma a certi punti chi se ne frega, l’importante è lei e il resto non conta.

Lei è bellissima, ha un fisico snello e atletico, un seno ben formato, né piatta né eccessivo, e i lineamenti sembrano orientali. Non sono mai stato un fan delle ragazze orientali, ma quando sono belle, sono DAVVERO belle, e lei lo è.

Il tipo sembra bello carico, ogni colpo che le dà la fa tremare e godere… io al suo posto sarei già venuto con una figa così (chissà se da brava orientale è anche stretta come dicono?), ma invece palesemente sta venendo lei. I bagliori sulle sue lunghe gambe (ma non erano basse le orientali?) sono un chiaro indice di quanto si sia infradiciata. Non capisco perchè lui non acceleri e non la riempia a dovere, solo all’idea quasi mi vengo in mano… ok, decido di fare una volata in bagno a prendere un paio di salviette, non vorrei dover spiegare in azienda un “extra pulizia camera per sborrate su vetri e moquette” nella nota spese.

Quando torno lei è in piedi di spalle e lui è sparito. Non maledico l’essermi alzato solo perché lei ha un culo che parla… parla e dice tante cose, e soprattutto non mi sembra nuovo. Non riesco a concentrarmi troppo, lui torna con una macchina fotografica e un palo di carne che povera lei se lo deve prendere tutto…

Si sistemano di nuovo di fianco alla finestra, di profilo. Inizio a pensare che anche loro si eccitino all’idea di essere spiati. Lei si inginocchia e finisce come ha cominciato, con un sontuoso bocchino resuscitamorti. Il tipo non fa niente se non scattare foto, lo capisco dal flash, che sicuramente avrà ormai attirato la curiosità di altri guardoni. Non so come sia sentirsi la dea del sesso mentre una ventina di maiali nascosti al buio ti spiano… non lo so, e nel dubbio mi sego. Mi piacerebbe venire quando viene lui.

La dea accelera, penso che lui stia per venire, lo capisco da come si contorce e da come lei lo guarda con espressione complice e maliziosa. A sorpresa però lei si stacca: non voleva ingoiare, ma voleva farsi venire in faccia! Una pioggia di sborra e di flash la ricopre e lei ride, e ogni schizzo la rende più felice!

Ormai sto per esplodere me lo sto menando furiosamente, ho la cappella in fiamme… quando mi suona il telefonino. E’ quel rompicoglioni del capo e non ho nessuna voglia di rispondere, ma mi accorgo troppo tardi che accendendosi ha illuminato la stanza e sono ben visibile… e… cazzo, lei mi ha visto!

Ho il cuore a mille, tra l’ansia di essere stato scoperto, l’eccitazione, la paura… lei mi guarda, io la guardo, lei sorride, io capisco… cazzo… non ci credo… quelle tette… quel culo… orientale… che sia… no, dai… che io abbia visto dal vivo una scopata di coppiaaway, di Phica??? Lei mi sorride, con un dito raccoglie un po’ del succo che le cola sul viso e lo assapora. Coppiaaway. Io esplodo. Il vetro è una merda e dovrò trovare il modo di pulirlo. Erano coppiaaway. Lui nemmeno guarda fuori e si allontana. Resto immobile davanti al vetro. Il telefono continua a suonare. Coppiaway. Fanculo al capo, sono le 10 di sera, fatti una vita. Coppiaway. Lei si rialza e raggiunge il suo lui. Io crollo per terra, sudato, in preda agli spasmi. Sono appena venuto e ce l’ho già duro di nuovo.
 

strady3.0

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bellissimo racconto, essendo spesso in hotel per lavoro mi è sembrato di immedesimarmi... a volte alla meglio capita che qualcuno nella stanza affianco ci dia dentro di brutto e non faccia nulla per non farsi sentire... figurarsi se si facesse vedere!!!

@coppiaaway: dove sarebbe possibile vedere meglio le vostre foto? sembrano sparite del tutto o ho la connessione farlocca io? grazie
 

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