Esperienza reale ce l'ho fatta!

snatch1982

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condivido il mio successo con voi, perché ieri sera ho aggiunto un'altra perla alla mia collezione privata di emozioni, riuscendo a strappare un agognato sì alla mia amichetta/compagna di giochi.
dopo mesi di tentativi infruttuosi, dopo no secchi e altri meno secchi finalmente sono riuscito a convincerla a... fare la pioggia dorata per me!
è stato fantastico, ancora ho lo stomaco aggrovigliato!
è stato tutto un crescendo, sembrava un incontro come tanti altri ma è stato assolutamente il più speciale.
sapevo che M (solo M, sorry...) era sola ieri notte, il maritino era di turno in ospedale, ha aspettato il mio ritorno dalla montagna dove ho lasciato la mia famiglia a trascorrere le vacanze, e mi ha fatto salire da lei, come capita tante volte per una cosa veloce veloce o per qualcosa di più laborioso se anche mia moglie è via.
mi ha accolto con tutte le buone intenzioni per una serata romantica ma non le ho lasciato il tempo di fare niente, appena ha richiuso la porta ho mandato all'aria i suoi piani infilandole le mani dappertutto.
M è piena di curve, al contrario di mia moglie che è magra e secca, ha un bel culone importante e due tettone che due mani non bastano a contenerle tutte, è impossibile non metterle le mani addosso.
non le ho dato il tempo di portarmi in camera da letto, l'ho fermata sul divano e le ho sfilato gli slip aprendole subito le chiappe e senza esitazione mi ci sono buttato dentro alla ricerca del mio amico.
prima di conoscere me non aveva mai dato importanza al buchino come strumento di piacere, ora non ne può più fare a meno!
comunque l'ho trovato, aperto con le mani e leccato, M ha cominciato a mugolare e a gemere di piacere, esplodendo quando con il dito le sono entrato nella figa fono in fondo.
l'ho piazzata in ginocchio sul divano e ho completato l'opera anche con l'altro suo tesoro ma visto che non riuscivo a farla venire l'ho ribaltata a gambe aperte e allora sì che ci ho dato dentro.
M è in grado di raggiungere il piacere tre o quattro volte di fila se gliela lecco e uso bene le dita, e ieri sera mi sono davvero superato portandola all'esasperazione nel giro di dieci minuti.
fino a che ho resistito ho condotto io, poi è toccato a lei e così mi sono trovato disteso sul divano con una pazza scatenata che me lo voleva strappare dalle mutande.
non è un gran pompinara M ma almeno le basi le conosce e cosa non da poco si fa sborrare in bocca (poi sputa fuori), ma ieri sera non era particolarmente in vena così siamo passati quasi subito alle vie di fatto.
mi è montata sopra e si è impalata da sola mettendosi subito a cavalcare, le ho fatto togliere tutto e mi sono goduto la fantastica visione delle sue tettone che ballavano ma ovviamente è stato solo l'antipasto, tra pause e giochini di lingua (vicendevoli) abbiamo passato in rassegna tutto il campionario, roba che con i nostri rispettivi consorti nemmeno ci sogniamo di pensare, figuriamoci di applicare.
e tra uno scherzetto con le unghie, una leccatina di palle, una succhiatina di grilletto e un pizzicotto qui e là ho cominciato il mio avvicinamento al mio amico preferito.
quando ha sentito il dito che le scendeva lungo il solco delle chiappe ha provato a dire no, che non voleva, ma visto che non mi fermavo e che era sempre la stessa storia si è rassegnata e mi ha lasciato fare.
ci entro dentro senza il minimo sforzo, a M piace poco l'inizio ma poi si lascia andare, si rilassa e si gode la stimolazione da dentro.
ho giocato con il suo forellino, l'ho penetrato e leccato e stuzzicato in tutti i modi per farla sciogliere il più possibile, unico modo per riuscire a metterglielo poi dentro, le ho leccato la figa succhiandole i grilletto e facendola gemere incontrollatamente, e alla fine ho preteso il mio premio.
tutte le volte che la vedo alla pecorina, con le cosce allargate al massimo, protesa in avanti con le tettone appoggiate accanto ai gomiti e aperta completamente dietro pronta per me allora non capisco più niente.
anche ieri sera mi sono sistemato bene, gliel'ho appoggiato al buco del culo e ho spinto per entrare, le ho immerso dentro la cappella e dopo aver vinto la resistenza che opponeva sono scivolato dentro di lei.
e da qui è arrivato il gran finale.
si è irrigidita e ha sofferto, ha tentato di respingermi e ho resistito, ma quando ho cominciato a scoparla allora si è divincolata a forza e si è seduta a terra, ridendo.
mi ha detto che si stava pisciando sotto e che non riusciva più a tenerla, e che doveva andare in bagno.
l'ho seguita vincendo le sue richieste di andarmene e di lasciarla sola, ha provato a spingermi fuori dal bagno senza riuscirci, mi ha minacciato di buttarmi fuori da casa e anche di non farmela più vedere se non la piantavo con quella cosa schifosa a cui non voleva sottostare, ero anche pronto a cedere ma ho visto che non era decisa come altre volte e allora ho continuato, continuato e continuato e alla fine M ha ceduto.
si è seduta sul water con le cosce strette e le mani sulla faccia pronta per accontentarmi in quel modo, ma non era così che volevo la mia prima volta, e quando le ho detto che volevo vedere tutto si è messa a piagnucolare che sono un'ossesso e che non mi accontento mai.
ma ha ceduto, e ha fatto quello che le ho chiesto, pur continuando a piagnucolare che non voleva e che per lei era una cosa schifosa, è salita sul bordo della vasca da bagno un piede per lato, e tenendosi in equilibrio ha piegato le ginocchia fino ad accovacciarsi.
piagnucolava che non riusciva perché era in imbarazzo e il fatto che continuavo a toccarla non l'aiutava affatto così ho smesso e sono solo stato a guardarle la figa spalancata pronta per farla.
le ho addirittura voltato le spalle perché se guardavo era proprio impossibile che ci riusciva, ce n'è voluto ma quando l'ho sentita sospirare e mi sono girato ho visto il tanto agognato spettacolo, la deliziosa pioggia dorata uscire dall'antro del piacere!
M aveva la faccia voltata dall'altra parte in preda alla vergogna, io invece guardavo il getto uscire a spruzzo dalla figa fino a ridursi a un gocciolio continuo e non so cosa mi abbia trattenuto dal tuffarmi tra le sue cosce per completare l'opera ma sapevo che sarebbe stato un disastro, quindi mi sono limitato a guadare e basta.
finito tutto M è scesa a fatica dalla vasca e si è seduta sul water senza guardarmi in faccia, ha usato mezzo rotolo di carta igienica per asciugarsela e pulirsela e subito dopo si è alzata piantandomi lì da solo, sempre senza degnarmi di uno sguardo.
l'ho raggiunta sul divano e lentamente, lentamente e ancora lentamente ho cominciato ad accarezzarla e baciarla dappertutto riconquistando la sua fiducia tanto da farmelo succhiare in tutta comodità prima di farmela salire sopra.
mentre faceva su e giù le ho detto che era stata fantastica ma per tutta risposta mi ha tappato la bocca con una mano, così ho evitato e mi sono concentrato su quello che dovevo fare, sbatterla da sotto e sborrarle dentro anche se ormai ce l'aveva così larga e bagnata che lo sentivo sguazzare dentro.
l'ho fatto onorando il mio impegno ma tutto è marginale rispetto a quello che ho vissuto in quei brevi istanti in bagno con lei...
prima di andare via e tornarmene a casa mia le ho detto che era stata eccezionale ma per tutta risposta mi ha detto che non l'avrebbe fatto mai più, ma non ne sono così sicuro.
fino al giorno 1 facciamo fatica a rivederci, spero che il primo giorno dell'anno mi regali ancora qualche soddisfazione che vada oltre il rapporto ordinario con la mia amica M.
 

pachomen

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Bellissima esperienza e molto ben raccontata complimenti a te e M. Ah per la prossima volta togliti quella voglia che ti sei trattenuto ora...un pompino mentre fa la pipi è una cosa sublime!!
 

Renatello

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Io ho una situazione simile alla tua e ho convinto l'amante a farmela in bocca.
Al momento è ancora bloccata e riesce a farne soltanto qualche goccia, ma spero di goderla completamente col tempo
 
OP
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snatch1982

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ho un incontro con M oggi pomeriggio, stavolta a casa mia (e di regola a casa mia non si conclude un piffero), anche se dal tono della chiamata non presagisco nulla di buono. forse l'ho portata un po' oltre il suo limite, staremo a vedere...
se interessa tengo aggiornata la situazione, ho scoperto che mi piace un sacco scrivere!!!
 

pachomen

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snatch1982;n16135393 said:
ho un incontro con M oggi pomeriggio, stavolta a casa mia (e di regola a casa mia non si conclude un piffero), anche se dal tono della chiamata non presagisco nulla di buono. forse l'ho portata un po' oltre il suo limite, staremo a vedere...
se interessa tengo aggiornata la situazione, ho scoperto che mi piace un sacco scrivere!!!

interessa eccome !!! le esperienze reali sono bellissime, la quotidianeità sa regalare situazioni eccitantissime che spesso vanno oltre ogni fantasia

sai raccontare molto bene continua continua
 
OP
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snatch1982

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Un altro grande incontro quello di oggi (tra l'altro insperato, viste le precedenti esperienze) e un altro grande… mezzo risultato, ce la sto facendo secondo me, la strada è dura e irta di ostacoli ma dopo mesi e mesi di no incassati la sto portando nella direzione giusta, credo, M. è un osso durissimo ma con un po’ di fortuna e pazienza…
Eccheccazzo, con tutta la fatica che ho fatto me lo merito!
Dovrò solo giustificare l’improvviso cambio di lenzuola a mia moglie, anche se dopo averci versato sopra mezzo litro di birra prima di metterle nella cesta della biancheria sporca le lenzuola hanno perso quell'odore acre del sesso. Mi sembra buona come scusa.
La giornata nel rapporto con M. tra l'altro era cominciata in modo pessimo, di primo mattino mi ha mandato un messaggio-fucilata del tipo non sono mai stata così umiliata in vita mia e robe del genere, e lì avevo temuto di averla combinata grossa, invece poco prima di mezzogiorno me ne manda un altro del tipo ti va se ci vediamo per fare quattro chiacchiere? autoinvitandosi a casa mia per le cinque, quando suo marito esce per andare al lavoro.
Le ho risposto ok ma con riserva, facendole presente che non volevo menate o scenate e che del resto il nostro rapporto è chiarissimo da sempre, solo scopate alla disperata senza troppe regole, chi ci riempie di coccole lo abbiamo già entrambi, ed uno basta.
Era d'accordo, così ho accettato, sul lavoro ho fatto i salti mortali per essere a casa all'ora prefissata e pochi minuti prima delle cinque ho messo l’auto nel posto che sa lei, per farle capire che la via è libera, e infatti l’ho incrociata sulle scale, lei scendeva e io salivo, e quando l’ho vista mi sono subito preoccupato perché era in tuta e con addosso un cardigan sformato (lei che si mette sempre in tiro anche quando è a casa con il suo maritino), le braccia incrociate come per difendersi dal freddo e lo sguardo corrucciato. Non preannunciava un cazzo di niente di buono.
L’ho fatta entrare senza dire una parola e ci siamo accomodati sul divano, a guardarci come in un duello.
Ha aspettato un po’ prima di dirmi che ero stato un bastardo a trattarla così, che si era sentita umiliata nel profondo e bla bla bla e tutte le varie menate, l’ho ascoltata con la testa abbassata pronto a fermarla e a dirle ciao quando la sua voce ha ceduto e si è messa a ridere.
Ci ha messo trenta secondi per passare dall’accusarmi di essere un bastardo a mettermi la mano sul pacco, mentre io ancora la guardavo stranito cercando di capire che cazzo aveva in mente, se faceva sul serio ad essere ancora arrabbiata o se semplicemente mi stava prendendo in giro, e sì che certe cose in quei particolari frangenti le ho sempre afferrate al volo…
Mi ha accusato di averla trattata male e di averla obbligata a farlo, quella cosa non le è proprio andata giù, e mentre mi ripeteva che avevo fatto il cattivo mi è sembrato che non stava condannava il gesto in sé ma il modo, il fatto che l’avevo seguita in bagno e costretta a farlo.
Mi ha anche detto di non chiederglielo più ma ovviamente le ho fatto capire (non detto, ma fatto capire scuotendo la testa) di scordarselo, se l’aspettava e ha sbuffato infastidita ma senza troppa convinzione, e allora ho preso il timone e l’ho spinta sul divano facendola affondare nei cuscini e in quattro e quattr’otto le ho sfilato scarpe e pantaloni della tuta e slip lasciandola con tutta la cosa di fuori e senza nemmeno liberarmi della cravatta mi sono tuffato dentro.
M. è venuta da me per scopare oggi pomeriggio e non per rompermi i coglioni, difatti quando ho cominciato a leccargliela ed entrarle dentro con due dita mi ha messo le mani sulla testa e mi ha schiacciato contro di lei, l’ho fatta venire tre volte (se è sincera, ma credo di sì a giudicare da quanto va in apnea e da come sbrodola) prima di trascinarla in camera e buttarla sul letto, mi sono spogliato alla velocità della luce per battere il ferro fin che è caldo e ottenere quel che volevo e di nuovo mi sono tuffato tra le sue cosce ricominciando il lavoro di prima leccando e succhiando come un disperato.
L’ho fatta sclerare, gliel’ho leccata e penetrata così tanto che mi è scappata da sotto perché non ce la faceva più, ma a quel punto mi sono gettato io sul letto e l’ho fatta salire sopra il mio affare lasciando che si impalasse.
Sono riuscito a fatica a toglierle di dosso il cardigan e la maglietta con il reggiseno da tanto era impegnata a saltare su di me alla ricerca dell’orgasmo, non volevo disturbare il suo impegno ma vedere le tettone e porgliele strizzare è il massimo e non ci voglio rinunciare.
Non è riuscita a venire ma non l’ho aspettata, l’ho ribaltata e l’ho scopata da sopra sbattendola più che potevo tornando poi sotto a leccargliela ma ormai non ce la faceva più e mi ha allontanato con il fiatone lasciandomi solo come un cretino insieme al mio affare dritto, ho provato a metterglielo davanti per farmelo succhiare almeno un po’ ma M. si è messa seduta e mi ha detto che non ce la faceva e che doveva riprendersi per rifiatare. scuse, ovviamente.
Io aggredisco nel sesso mentre lei va lenta e quando finisco per far prevalere l’impeto mi sembra quasi di impormi con la forza, anche se davvero non l’ho mai fatto in vita mia.
Le ho lasciato solo due minuti di pausa poi mi sono disteso sul letto e l’ho fatta succhiare e devo dire che ha fatto un discreto lavoro, e mentre succhiava con le mani le sono entrato tra le cosce e ho trovato il buchino già largo e bagnatissimo pronto per prenderlo dentro, M. mi ha lasciato entrare e anzi ha aumentato le pompate eccitatissima e quando mi sono tirato su e l’ho afferrata per i fianchi per metterla alla pecorina non si è opposta, mi ha aiutato in tutti i modi preparandosi per prenderlo.
L’ho preparato riempiendolo di umori vaginali e poi gliel’ho puntato entrando solo con la cappella perché so che oltre non le piace, e mi sono fermato a incularla in punta di cazzo accontentandomi per non rovinare il dopo.
Se resto dentro appena senza affondare le piace perché si sente stimolata e non sfondata, così mi dice, ho fatto il bravo e l’ho scopata lentamente da vero signore e invece di sborrarle dentro le ho schizzato sulla schiena, permettendole di rotolarsi sulle lenzuola e di svaccarsi a pancia in su con il fiatone e un braccio a coprirle gli occhi.
Siamo rimasti a ridere sul letto come due scemi, e quando M. si è messa seduta dicendomi che era meglio se tornava a casa gliel’ho chiesto ancora di fare la pipì per me.
Se l’aspettava il mio ritorno alla carica e mi ha risposto no e si è alzata in piedi, l’ho presa per un braccio ma lei si è divincolata ed è uscita dalla camera, sono riuscito a riprenderla e a fermarla e incollarla contro la parete del corridoio sovrastandola.
Le ho chiesto perché no e la sua risposta è stata no perché mi vergogno e allora ho insistito dicendole che le facevo tante altre cose di cui si poteva tranquillamente vergognare e che quella piccola cosetta che le chiedevo non era nulla di diverso ma ha continuato a dire no e no, che non lo voleva fare, e allora sono sceso a compromessi, le ho proposto di farla sul water in modo tradizionale e di lasciami guardare.
Ha inspirato profondamente e dopo qualche tentennamento ha accettato, per sfinimento e per non dover continuare a resistere e logorare il nostro rapporto (me l’ha confessato dopo).
Ero pronto a lasciarle tempo per decidere ma non ha aspettato, ha aperto la porta del bagno e si è fiondata sul water, seduta con le cosce aperte e lo sguardo di sfida dicendomi dai, vieni se tanto ci tieni.
Inutile dire che mi sono messo in adorazione inginocchiato tra le sue gambe a pochi centimetri dal tesoro e ho aspettato e aspettato, le ho aperto la figa con le dita attendendo che sgorgasse il fluido d’oro ma invano, e solo quando l’ho lasciata stare è riuscita a farla pur con estrema sofferenza: prima è uscito solo un rivoletto di poche gocce poi tutto il fiume a spruzzo sparato fuori a pressione da tutto quel contrarsi di muscoli, e quando il getto è tornato ad essere poco più che un gocciolio ho allungato la mano per toccargliela ma M. ha improvvisamente stretto le cosce bloccandomela.
Ero dentro, comunque, e anche se stretto al polso sono riuscito a intercettare poche gocce bollenti e anche ad entrarle nella vagina bagnatissima e slabbrata prima che mi spingesse via con la forza facendomi finire a gambe all’aria come un coglione in giro per il pavimento del cesso.
Mi ha insultato mentre se la asciugava con la carta igienica e anche mentre mi lavavo le mani obbligato da lei stessa, continuando a dirmene dietro di tutti i colori mentre raccattava le sue cose rimaste in camera prima e in soggiorno poi quando si rivestiva, senza smettere se non davanti alla porta prima di aprirla e di tornarsene a casa sua senza il minimo cenno di saluto.
Era davvero incazzatissima e non me la sono sentita di dire o fare altro per trattenerla e spiegarmi, le ho mandato subito diversi messaggi ma non mi ha mai risposto se non alle dieci e mezza passate probabilmente a rabbia sbollita.
Si è addirittura scusata, non vuole rovinare il nostro rapporto ma non è disposta a tollerare di essere umiliata e bla bla bla le solite cose perché me l’aveva già detto ieri e io invece ho continuato a fare le stesse cose senza rispettarla.
Ovviamente le ho promesso di fare il bravo e di rispettarla sempre e che ci saremmo sentiti il sabato mattina, mi ha risposto ok e non ha più replicato.
Ora sono molto combattuto se continuare a testa bassa con la mia richiesta o darle tempo per metabolizzare, ma propendo più per la prima soluzione.
Voglio arrivare a leccargliela dopo che l’ha fatta e magari mettendoci le mani sotto per godermela tutta ma la vedo davvero dura. Ho un’ideuzza in mente e spero che funzioni ma mi serve fortuna visto com’è andata oggi.
Domani mattina la risento e vediamo… ma era incazzata forte.
Purtroppo non ho sotto mano nessuna che la possa rimpiazzare in questo mio desiderio liquido, devo lavorare su di lei e basta.
 

pachomen

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bene snacth si fanno passi avanti e questo è l'importante. Per il prosieguo tu la conosci meglio di tutti e sai quale è il percorso migliore per arrivare a méta:victory:​​​​​
noi aspettiamo il prossimo capitolo!!
 
OP
S

snatch1982

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tanto per non farmi mancare nulla, anche questa sera me la sono scopata: ma soprattutto ci ho parlato, mi sono spiegato e ho cercato di farle capire quanto sia importante per me quello che le chiedo.
è accaduto così, è bastato un minimo cenno d'intesa ed è stata fatta, la nostra relazione dura da marzo e ormai abbiamo raggiunto un tale affiatamento che basta guardarci anche da lontano per capirci al volo e dichiararci guerra.
nel primo pomeriggio l'ho sentita scendere le scale con il maritino e volutamente mi sono fiondato di fuori parandomi davanti a loro improvvisando la sorpresa nel vederli, e lo sguardo imbarazzato di M. accanto al suo lui nel vedermi mi ha ripagato di tutto.
ha sorriso quasi distrattamente e ha abbassato lo sguardo per non doverlo incrociare col mio, ho salutato entrambi chiedendo scusa e ho sceso le scale per fingere di controllare nella cassetta della posta e di nuovo li ho incrociati appena prima che uscissero dal portone.
ho approfittato per far loro gli auguri di buon anno dicendo che domani sarei andato a trovare la mia famiglia e che sarei tornato il giorno uno, e di nuovo ho incrociato lo sguardo di lei che sorrideva di circostanza, ho chiesto dei loro programmi per il capodanno e lui anticipando lei mi ha risposto che questa sera era di turno in ospedale fino al mattino di lunedì 31 e che quindi niente programmi particolari.
M. era imbarazzatissima e io nel suo disagio ci sguazzavo, vedendola in difficoltà mi sono messo in una posizione dominante ma non me la sono nemmeno sentita di fare il coglione e quando li ho salutati di nuovo ho visto sollievo nel suo sguardo.
non sapevo se aveva intenzione di fare qualcosa visto il burrascoso epilogo della serata precedente ma quando ho sentito il marito scendere le scale poco prima delle otto non sono riuscito a trattenermi e le ho mandato un messaggio, che ha letto ma al quale non ha risposto facendomi capire che non era proprio il caso di continuare.
ho lasciato perdere, accettando tutto, non ho insistito e ho fatto gli affaracci miei anche perché nel frattempo mi stavo messaggiando anche con mia moglie e non volevo combinare cazzate stratosferiche poi però mi ha scritto lei, sei uno stronzo.
tutto vero le ho risposto e ho lasciato che la conversazione la continuasse lei e con sollievo ho scoperto che non era più arrabbiata, mi ha scritto normalmente e quando le ho accennato all'incontro di poco prima sulle scale mi ha replicato che se l'è quasi fatta sotto dall'imbarazzo e poi ancora una cosa che normalmente non scrive nei messaggi, che ogni volta che incrocia il mio sguardo si bagna.
le ho risposto allora se hai un problema posso aiutarti e la sua risposta è stata si se vuoi.
ho afferrato il telefono e sono salito da lei, ho bussato e appena mi ha aperto ho fatto irruzione in casa sua e da perfetto gentleman le ho messo le mani addosso: mi eccita terribilmente la sua reazione finta pudica quando lo faccio, tenta di respingermi facendomi capire che prova fastidio e mi spinge via ma alla fine si fa fare tutto.
come sempre le ho tolto tutto lasciandola a mia completa disposizione e tanto per gradire mi sono tuffato tra le sue cosce per mangiarmela tutta, cosa che gradisce sempre, ma quando ho preteso la mia parte M. si è alzata e mi ha preso per mano portandomi in camera da letto, e lì fuoco alle polveri.
l'ho scopata e lei si è fatta scopare svolgendo il classico compitino, diligentemente si è messa sopra di me quando gliel'ho chiesto e alla pecorina quando l'ho girata di peso, me lo ha succhiato ma senza passione e quando le ho chiesto il culo non mi ha detto no, mettendosi alla pecorina e facendosi inculare senza tante storie.
mi sono solo divertito con lei dando sfogo alla voglia e tutto è finito così con una sborrata sulle chiappe e nient'altro ma il bello è venuto dopo.
si è lavata e poi è tornata da me e sdraiati sul suo letto ci siamo messi a ridere e a scambiarci carezzine e pizzicotti, e da incorreggibile coglione approfittando di quello che credevo una buon momento le ho chiesto se ci aveva pensato.
non l'ha capito subito ma un istante dopo esserci arrivata è balzata seduta sul letto e mi ha detto che se ricominciavo mi sbatteva fuori da casa sua a calci in culo, così ho dovuto fare marcia indietro e riprendere il discorso prendendolo alla lontana chiedendole certe sue fantasie di farlo in pubblico o comunque con il rischio di essere beccati, cose che ogni tanto tra noi saltano fuori, ma M. non è affatto stupida e tanto capiva dove volevo arrivare e mi ha aspettato al varco.
mi ha detto chiaramente toglitelo dalla testa io quelle robe schifose non le voglio fare e ad un mio tentativo di controbattere mi ha chiuso la bocca con la mano.
ho lasciato cadere il discorso e dopo un po' di silenzio ho ripreso a parlare delle solite cose, di quanto mi eccita vederla in giro con suo marito e altre stronzate del resto, tutto per farla normalizzare, così mentre la sditalinavo distrattamente sono riuscito a riportarla quasi sul mio terreno e le ho detto che adoravo la sua figa e il suo ciccino (il buco del culo), così belli stretti al contrario di quelli di mia moglie.
M. (credo) non abbia nemmeno trent'anni e non ha ancora avuto figli mentre mia moglie ne ha trentacinque e di figli ne ha fatti due, la differenza tra le due fighe è davvero notevole...
come tutte le femmine è competitiva e nel sentirsi adulare per qualcosa si è un po' sciolta così ho ricominciato a buttarla lì dicendo che adoro tutto della sua fighetta compreso quello che esce: mi ha stoppato subito ma insistendo e evitando che si alterasse le ho almeno detto il perché voglio fare quella cosa della pipì, e almeno mi è stata a sentire.
le ho detto, ovviamente cose che ho letto in giro e che non condivido proprio, che la mia voglia di farlo è per goderla tutta, anche quello che c'è dentro di lei, stronzata cosmica perché io voglio solo trasgredire e basta, non mi interessa chi c'è con me, io voglio solo farlo e basta.
è stata a sentirmi e non ha condiviso niente di quel che le ho detto ma il suo istinto di infermierina premurosa ha prevalso sulla chiusura mentale e si è addirittura sbilanciata a chiedermi cosa di preciso volevo che facesse lei.
sono stato molto soft e le ho confessato la mia voglia di vederla pisciare e potergliela prima toccare e poi leccare ancora bagnata e le smorfie che faceva dicevano tutto, ma comunque mi ha fatto molte domande sul come e sul dove, troncando poi tutto con le parole tanto non lo farò mai, quindi...
non è chiusa a quell'esperienza, lo sento, ci vuole tempo e coraggio e una buona dose di intimità, le ho anche proposto di vederci un paio di video su internet a riguardo ma non è stata molto ricettiva però sono sicuro che appena me ne capiterà l'occasione uno o due glieli farò vedere.
siamo stati insieme due ore e credo che l'ultima l'abbiamo passata a parlare solo di quello, in qualche modo sono riuscito a fendere la sua corazza ma non a sufficienza per farla cedere, ma almeno quando le ho chiesto che cosa mi permetterà di fare, pur tra mille interruzioni del tipo ho già detto no e roba del genere, sono riuscito a strapparle la promessa che quando ce ne sarà l'occasione mi permetterà di vederla pisciare, rigorosamente sul water, e che al limite potrà aprire le gambe per farmi vedere che la fa, ma senza che gliela tocchi o che provi a fare altro.
è già un'apertura che contraddice il no totale e drastico di poco prima, M. è un osso duro, ma io ho i denti buoni...
ho ancora tanto da lavorarci sopra, sono davvero vicino alla meta e spero di riuscirci presto, almeno non è più incazzata e sa quel che voglio...
abbiamo appuntamento il giorno uno sera, al mio ritorno dalla montagna, solo che a casa con lei c'è il maritino, dovremmo inventarci qualcosa di veloce a casa mia... e si sa mai che si possa fare...
 

sormarco

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condivido il mio successo con voi, perché ieri sera ho aggiunto un'altra perla alla mia collezione privata di emozioni, riuscendo a strappare un agognato sì alla mia amichetta/compagna di giochi.
dopo mesi di tentativi infruttuosi, dopo no secchi e altri meno secchi finalmente sono riuscito a convincerla a... fare la pioggia dorata per me!
è stato fantastico, ancora ho lo stomaco aggrovigliato!
è stato tutto un crescendo, sembrava un incontro come tanti altri ma è stato assolutamente il più speciale.
sapevo che M (solo M, sorry...) era sola ieri notte, il maritino era di turno in ospedale, ha rapporto ordinario con la mia amica M.
Al posto di un'anonima M metti che so maddalena mariangela mary pompins. Ma M solo sembra male.
Grazie è auguri
 

sormarco

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Scusa snatch1982 ; ma per rendere più appetitosi i racconti raccontaci come è iniziata con la tua amica marypompins scusa se la chiamo così. Sempre se possibile. E magari qualche foto di riferimento su di lei è chi possiamo paragonarla. Se poi è lei opportunamente censurata ancora meglio. Scusami ancora per tutte le richieste del 2019. Di per se storia già molto intrigante per abitare nella stessa scala mi par di aver capito.
 
OP
S

snatch1982

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I got it!
è stato terribile dal punto di vista sensoriale, non so come sono riuscito a non vomitarmi l'anima e al tempo stesso mostrarmi fermo e deciso nei suoi confronti, ma Micky (il suo vero nome è molto simile) ha esaudito uno dei miei ultimi sogni irrealizzati.
non proprio completamente e non proprio di sua spontanea volontà, anzi, ma è stata la volta in cui sono andato vicino a realizzare un desiderio malato che coltivo fin da ragazzino.
ormai non ci contavo più stasera, le avevo mandato cinque messaggi tutti senza avere risposta, sapevo che c'era il maritino in casa e che non sarebbe potuta scendere da me, ma alle nove ho sentito bussare alla porta, e me la sono trovata davanti.
mi ha spinto dentro e sembrava me quando la aggredisco, me l'ha praticamente estirpato dalle mutande e dopo avermi gettato sul divano ha cominciato a leccarmelo come se fosse un ghiacciolo e poi se l'è preso dentro in bocca e cominciando a succhiarlo.
purtroppo non ci sa proprio fare e lo sa ma ce l'ha messa tutta, poi si è tirata su, ha abbassato pantaloni e mutandine e me l'ha messa davanti aprendo le cosce per farsela leccare, cosa che ho fatto immediatamente usando anche le dita ma quelle Micky non le ha volute, non voglio che mi scopi mi ha detto, voleva solo che ci facessimo un salutino veloce perché se suo marito avesse preteso la figa di sua moglie e l'avesse trovata già usata...
era pronta a tirarsi su tutto e salutarmi e allora gliel'ho buttata di nuovo lì e le ho chiesto se in realtà era venuta per accontentarmi.
mi ha risposto ma vaffanculo ed ha fatto per andarsene ma alzandomi in piedi con il coso di fuori l'ho afferrata per un braccio e l'ho schiacciata contro la porta bloccandola in un angolo.
era eccitatissima ma non poteva fare di più, mi ha chiesto di lasciarla andare e allora l'ho girata mettendola contro il muro di faccia ed entrando dentro gli slip le ho trovati il buco del culo e l'ho penetrato con un dito facendola irrigidire.
me l'ha lasciato fare e ho continuato a scoparla con il dito e sempre da bravo stronzo le ho detto se non le scappava ancora come l'altra volta, aspettandomi una sua reazione che l'avrebbe fatta uscire da casa mia come un razzo, e invece la sua risposta (sofferta) è stata sì mi scappa cazzo.
ho usato il metodo delle paroline dolci e ha funzionato, e senza toglierle il dito dal buco del culo (sono stato un mago!) l'ho spinta verso il mio bagno di servizio e vincendo i suoi no non voglio e i lasciami andare a casa mia l'ho fatta entrare nello stanzino togliendole la mano dagli slip.
le ho detto qualcosa come devi farlo per me o falla per me e mi sono piazzato davanti a lei obbligandola a retrocedere verso il fondo della stanza, verso il water.
era incazzata ma di quell'incazzatura passeggera e non vera, è la rabbia di essere contrariati, e infatti nervosamente si è abbassata pantaloncini e slip tutti insieme e si è seduta sul cesso sbuffando.
mi sono immediatamente inginocchiato tra le sue gambe e gliele ho fatte aprire trovandomela spalancata davanti e senza poter resistere l'ho spinta indietro con il busto e mi sono insinuato tra le cosce dandole una leccata al grilletto prima di venire schiacciato dalla sua stretta.
mi ha allontanato la faccia puntandomi contro il dito, se mi vuoi vedere a farla non toccarmi mi ha detto e allora l'ho lasciata stare.
ci ha messo mezzo minuto ma poi ha cominciato a farla e senza che le chiedessi nulla ha aperto le cosce facendomi vedere il flusso gocciolante che proveniva da dentro e che in un istante si è trasformato in uno spruzzo.
ho aspettato che finisse o quasi poi mi sono alzato di scatto e l'ho fatta sollevare e come un missile mi sono fiondato tra le sue cosce di faccia e Micky non ha nemmeno provato a spingermi via, e in un attimo mi sono ritrovato con la faccia piena della sua caldissima pipì che ancora gocciolava di fuori.
quando ho tirato fuori la lingua una discreta quantità di liquido mi è finita dritta in bocca causandomi un conato di vomito ma non mi sono mosso, ho mandato giù e passato il conato le ho dato una leccata in profondità e di nuovo la bocca mi si è riempita di pipì che quasi non ho sentito.
si è lasciata dare solo due leccate profonde prima di spingermi via e tirarsi su tutto senza preoccuparsi di pulirsi prima, mi ha detto sei un bastardo e poi è scappata da casa mia.
sembrava più offesa che arrabbiata, spero di rivederla presto per continuare il discorso ma a questo punto faccio fatica ad essere ottimista, sicuramente tornerà per fare sesso, magari anche domani sera che il maritino fa turno di notte, magari no, ma la storia del pissing temo sia compromessa.
mi ha rovinato l'eccitazione dell'esserci riuscito, quasi, è stato difficile mandare giù il suo nettare ma ce l'ho fatta e adesso ovviamente voglio fare molto di più.
non ha risposto ai miei messaggi, non li ha proprio letti, vedremo domani...
 
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snatch1982

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grazie per i commenti.
foto di Micky ne ho diverse scattate a tradimento e senza il suo consenso ma non posso pubblicarle, scusate.

stasera purtroppo Micky non risponde ai miei messaggi né alle chiamate, le do tempo ma temo di averla fatta davvero incazzare, stavolta...
se non accetterà più di giocare con me temo che dovrò cercarmene un'altra, non mi fermo sicuramente adesso che ho assaggiato il miele...
forse ne ho una sottomano, una vecchia amicizia di qualche anno fa con la quale ho fatto parecchie sozzerie e che credo in qualche modo di riuscire a ricontattare, sono alla ricerca del suo numero nei vecchi contatti "archiviati" ma non lo trovo, cazzo!

comunque quella che segue è la cronaca del primo rapporto dello scorso marzo con Micky, è passato del tempo ma credo di averci messo tutto.
spero che vi piaccia...

INIZIO
Micky l’ho conosciuta quattro anni fa appena arrivata con suo marito nella palazzina in cui abito anche, se per scambiarci quattro chiacchiere ci ho messo più di un anno.
Ci si incontrava sulle scale, sui pianerottoli, nei garage, a volte al supermercato o facendo vita sociale ma mai avrei pensato di farci qualcosa.
Ho recuperato tutto il tempo perso a febbraio dello scorso anno quando per un problema con l’amministratore ci siamo visti spesso in diverse riunioni condominiali e lì abbiamo cominciato a parlare e a ridere tra di noi facendo coppia (i nostri consorti ovviamente non c'erano..) visto che eravamo i più giovani mentre gli altri sono prevalentemente anziani.
Poi un pomeriggio io, lei e altri due inquilini ci siamo trovati nello studio dell’amministratore, e una volta finita la riunione le ho dato un passaggio per tornare a casa: eravamo fermi nel traffico e stavamo parlando del casino che stava succedendo ed è saltato fuori il discorso dei rumori molesti durante le ore serali o notturne così per ridere ho dato la colpa a lei a al marito, giovani e sposati da relativamente poco tempo come autori.
Mi ha dato una risposta del tipo magari fossi io e poi ha lasciato cadere il discorso senza replicare alle mie battute, e da lì ho capito che era parecchio tesa su quell’aspetto e che forse potevo trarne qualche vantaggio.
Mi ha sempre attizzato quell’aria da innocentella che mostra in pubblico specie se è insieme al marito, forse perché sono sempre stato attratto da chi si mostra per quello che in realtà non è.
Poi con quelle tettone che si ritrova non può non attizzare uno come me, e ora a distanza di tempo le usa come un arma per provocarmi e tirarmi fuori il meglio.
L’ho riaccompagnata a casa e già c’era tensione tra noi, io lo avvertivo e avvertivo che lo sentiva anche lei (poi ne abbiamo parlato e mi ha dato conferma) ma tutto è scoppiato una settimana dopo.
Le ho mandato un sacco di messaggi sia inerenti alla questione dell’amministratore che di altro tono, e via via mi sono spinto a andare oltre, Micky rispondeva a tono e anzi a volte lei stessa gettava benzina sul mio fuoco per ravvivare la fiamma ma subito dopo arrivava la secchiata d’acqua gelida che mi raffreddava, ripartivo alla carica immediatamente ma una volta perso l’attimo…
Quando ci vedevamo in compagnia dei nostri rispettivi consorti riuscivamo a fare i perfetti estranei, ma quando rientravamo in casa ci mandavamo messaggi di tutti i tipi…
Non ricordo benissimo la scusa che ho usato in uno dei tanti messaggi con il quale la invitavo da me approfittando che mia moglie era da qualche parte con i figli e suo marito al lavoro, finalmente un pomeriggio ci è venuta senza esitare e dopo averle offerto il caffè ho ricominciato a stuzzicarla, a farle battutine e allusioni spinte fino a che mi sono azzardato ad accarezzarla sulle spalle e sul collo per valutare la reazione per poi passare a metterle una mano sulle tette ed entrarle sotto il maglione.
Mi ha lasciato fare tutto e anzi mi ha messo pure lei la mano sul pacco e subito dopo ci siamo trovati a limonare sul divano, poi da bravo ragazzo l’ho tirato fuori e gliel’ho presentato ma non voleva prenderlo in bocca e allora ho dovuto… insistere, fino a che ha aperto le labbra e l’ha preso.
Come bocchinara valeva zero e vale ancora zero nonostante tutto l’esercizio che le faccio fare perché evidentemente suo marito non è esigente o non se la tromba proprio spesso come lei vorrebbe (Micky non me l’ha mai confermato ma credo sia così), anche se a lei in fondo piace succhiare il cazzo e se è particolarmente presa si fa pure sborrare in bocca.
Comunque quel pomeriggio a casa mia si è fatta levare le mutandine senza molti problemi anche se quando le ho aperto le cosce si è tenuta coperta con le mani prima che gliele togliessi a forza, forse perché si vergognava di avercela pelosa e senza alcuna cura, e finalmente me l'ha lasciata conoscere.
Ce l'aveva larga come chi la usa in modo normale ma non tantissimo, gliel'ho aperta facendola sobbalzare più volte e dopo aver fatto i dovuti controlli (se puzza da fare schifo o se ci sono perdite o cose strane non la lecco di sicuro) mi sono piazzato proprio in mezzo per leccargliela e la mia amica si è come… distaccata, lasciandomelo fare ma senza partecipare, come se la cosa non la riguardasse o la schifasse.
Gliel’ho leccata esaltatissimo prima solo sul grilletto e poi entrandole nel profondo usando anche il dito e dopo i primi giri di valzer era lei stessa che mi schiacciava la faccia dentro agitando il culo e mi incitava ad andare più veloce per godere ancora di più…
Gliel’ho messo dentro quasi subito (protetto) andandole sopra, non senza fatica nonostante la lubrificazione e me la sono scopata da mezzo fenomeno facendo fare gli straordinari alla quella figa che evidentemente era in crisi da sottoutilizzo, Micky era pronta per finirla lì ma non mi sono limitato alla puntatina, l’ho messa a pecora e dopo averle dato un’altra buona leccata tra figa e buco del culo l’ho trombata anche da dietro prima che mi scappasse via spaventata dalla mia foga.
L’ho ripresa, baciata e rimessa sul divano, e ci ho messo più energia a toglierle il maglione e tirarle fuori le tettone che a toglierle gli slip, ma gliele volevo vedere a tutti i costi e non è stata un’idea infelice perché è davvero in possesso di due bocce esaltanti.
Sono riuscito a ciucciargliele stendendola sul divano mentre con la mano le ravanavo la figa ma il momento non sono riuscito a godermelo appieno perché Micky sembrava ansiosa di finirla lì.
Anche se in quella prima botta non sono riuscito a farmela mettere sopra e vedergliele ballare, me la sono scopata mettendola a novanta gradi sul bracciolo del divano con le tette di fuori che ballavano a ogni colpo, e quando sono arrivato al dunque le ho chiesto (è stata l’ultima volta, da lì in poi ho deciso sempre da solo) se le potevo sborrare sulla faccia o sulle tette ma Micky mi ha guardato troppo male, allora l’ho rimessa giù e l’ho sbattuta fino a sborrarle dentro (sempre protetto) lasciando poi che si ricomponesse e rivestisse frettolosamente.
Me l’ha detto dopo ma era sicura di avere a che fare con un pazzo, col tempo però ha avuto modo di apprezzare le mie attenzioni verso di lei e ora non ne può più fare a meno.
Prima di lasciarla andare l’ho baciata a lungo e forse quello l’ha tranquillizzata perché si è pure messa a ridere per la mia battuta su qualcosa che non ricordo, e prima di uscire da casa mia mi ha addirittura fatto l’occhiolino.
Via messaggi ci siamo sentiti quasi tutta la serata, almeno fino al ritorno di suo marito, poi più nulla fino al nostro incontro successivo di quasi un mese dopo.
 

pachomen

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ROMA
Grande snatch una storia veramente intrigante....e quel che non guasta raccontata molto bene , hai stile e capacità nello scrivere BRAVO !:clap:
 
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snatch1982

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Cerco di descriverla al meglio che posso.
La "mia" Micky è una ragazza normalissima, molti la chiamerebbero tranquillamente brutta figa: è alta un metro e sessanta circa, capelli mori, lisci a mezza spalla e sempre perfetti che lega a coda quando scopa e lascia sciolti in ogni altra circostanza, viso tondo con occhi marroni e occasionalmente porta gli occhiali, ha le labbra carnose e sempre umide, nasino delicato, un sorriso timido e il carattere molto mite e riservato.
Ha delle mani meravigliose ed è capace di usarle da vera professionista: vederla mentre mi scappella prima di prenderlo in bocca è vedere arte, ma anche solo vederla mescolare un caffè lo è.
Non ha un grande impatto su chi la incontra per la prima volta o la incrocia per strada, proprio per niente, ma questo suo essere anonima e volerlo fare di proposito a me fa ingrifare!
Magari... potreste pensare che è una mezza racchia, forse lo è, ma la "mia" Micky è questa qui.
Ho sempre pensato che le donne che ti fanno più sangue siano le donne comuni, quelle che incontri al supermercato, in farmacia, sul lavoro o nella vita di tutti i giorni e Micky è la classica donna comune.
Negli ultimi due anni ha messo su un po' di peso e si è riempita sul culo e sulle gambe, il giusto per una ragazza della sua età, e ora sfoggia due zucche belle potenti da quarta abbondante e un culo importante che è una meraviglia da strizzare o da baciare.
Con le tette mi diverto alla grande, adoro vederle ballare quando la sbatto anche se dopo poco se le deve tenere ferme perché essendo così grosse le fanno male: però adora farsele succhiare e strizzare quando è arrapata e sono sicuro che sarebbe capace di venire se ben stimolata solo sui capezzoli, ma non ci ho ancora provato anche perché di certo non mi fermo a fare esperimenti con lei...
D’estate averci a che fare è una goduria, soprattutto quando osa di più e lascia che anche gli altri apprezzino tutto quel popò di roba, anche se si ostina a mettere cose troppo larghe che le fanno l’effetto sipario.
Con poche ma intriganti eccezioni.
La scorsa estate sono riuscito a convincerla a uscire una sera insieme a me e l’ho portata in un locale sicuro dal punto di vista delle frequentazioni e dove... diciamo così... è concesso un po' di tutto.
ce n’è voluto, mi ha fatto faticare e quasi incazzare, ma vederla girare quasi disinvolta con le tettone praticamente di fuori senza reggiseno e in minigonna con perizoma a vista è stato epico, tanto quando scoparla in piedi nel parcheggio senza preoccuparci molto di chi ci poteva vedere (e ha visto, solo che lei non l’ha scoperto).
Fisicamente è normale, il girovita è tutto sommato stretto anche se sta cominciando ad avere la pancetta pur non avendo ancora trent'anni, per questo la sfrutto sessualmente prima che sia troppo tardi, non ha i fianchi pronunciati ma purtroppo per lei comincia a cedere anche lì.
Da vestita sembra più magra, nuda perde un po' ma acquista in troiaggine, soprattutto ora che si sente a suo agio senza niente addosso o con completini intimi super ridotti che ogni tanto sfoggia (anche) per me.
Diverse settimane fa ha acquistato un capo veramente bello da usare appositamente in una serata organizzata da me in hotel, un body-suite nero a rete quasi integrale con apertura tattica tra le cosce: non pensavo che scoparmela con quel coso addosso mi sarebbe piaciuto di più di quando è tutta nuda (in genere preferisco che le mie partner lo siano completamente), a lei è risultato scomodo e non l’ha più rimesso anche perché non ci sono capitate altre occasioni per andare in hotel, non fino ad oggi.
Purtroppo non sono riuscito a farle delle foto nemmeno a tradimento in quell'occasione perché sarebbero state da incorniciare, ma non è detto che non lo metta di nuovo (se deciderà di rivedermi) e allora mi farò trovare pronto…
Prima di cominciare l’azione mi piace carezzarle e baciarle le spalle, cingendola da dietro: lì è morbidissima e sempre profumata di buono, e quando la stendo a pancia in giù e scendo verso sud baciandola sul filo della schiena la faccio sciogliere.
Il culo non ce l’ha né a mandolino né a cuore rovesciato, mi dispiace, ma tende ad essere abbondante anche se non flaccido, messa a novanta gradi o alla pecorina è bello tondo e sodo ed è una meraviglia da sculacciare o mordicchiare.
Grazie alle mie continue rotture di palle da un po' si depila completamente il triangolino e ha perso l’ispido della rasatura fatta in fretta e furia tipica delle donne poco avvezze alla propria cura, cosa che io odio (piuttosto preferisco il pelo soffice e morbido ad un lavoro fatto male): da brava ragazza si cura anche il buco del culo e zone adiacenti, ed oggi è completamente liscia e molto piacevole da leccare anche tra le chiappe senza incappare in quei fastidiosissimi peli.
Non avendo avuto figli se la guardi tra le cosce PRIMA di cominciare sembra una ventenne, la figa è chiusa e le grandi labbra sono appena accennate e il grilletto stenta a fare capolino, ma appena ci metti le mani sopra si schiude come un fiore e lascia vedere tutta la sua bellezza tipica.
Quando lo metti dentro ti senti avvolto dal suo calore e ti accorgi che è bella larga, io che sono normodotato mi diverto parecchio, probabilmente uno come suo marito che è sottodimensionato (non si sbilancia Micky, ma me lo fa capire quando usa il mio…) ci balla dentro un po'.
Si bagna in un attimo, basta entrarle a tradimento negli slip e toccarla sul vivo per sentirti le dita vischiose e umidicce, se ci giochi a lungo sbrodola letteralmente e si inzuppa le mutandine.
Quando me la scopo non è raro che ci troviamo le gambe bagnate, quasi si pisci addosso, e quando la fai venire mentre gliela lecchi ti accorgi di quanto sia… fluida.
Ed è proprio grazie a questa sua particolarità che ho cominciato a coltivare il desiderio della sua pioggia d'oro.
Se la giri e le apri le chiappone trovi un bel buchetto generoso, se non è usato da un po' è chiuso e stretto ma basta che ci giochi un po' per farlo diventare accogliente: me l’ha dato praticamente da subito, sono bastate tre o quattro uscite per metterglielo dietro.
Non fa affatto fatica a prenderlo dentro tutto, basta essere cauti, esperti e progressivi e Micky si concede analmente forse più volentieri che nella figa.
Non si fa sbattere come nella passera, ti concede comunque di muoverti a tuo piacimento senza limitarti eccessivamente ma non gradisce tantissimo farsi sborrare nel culo perché dice che le resta una sensazione strana di umidiccio che non ama particolarmente.
Adora quando lo lecco e lo stimolo con la punta della lingua, lo vedo contrarsi ad ogni passata e finito il rapporto comunque sia andata il dito nel culo glielo metto sempre, sembra che la rilassi.
Oralmente... è una frana.
Proprio non ci sa fare, perde il ritmo, le viene la tosse, si ferma a togliere un pelo che ha sulla lingua, cozza coi denti sulla cappella, lo scappella troppo e mi fa male... un vero disastro.
E sì che con la bocca che ha sarebbe la regina del bocchino!
Mi fa i pompini solo perché fanno parte del gioco (guai, se mancassero), ma sa che è una pessima interprete di quell'arte sublime.
In compenso non disdegna di farsi sborrare in bocca e poi se la fa colare addosso (quando può, ovviamente) ma non ingoia, non direttamente comunque: perché se le sborro addosso o in faccia la raccoglie con le dita e la succhia mandandola giù.
Addirittura quando è proprio esaltata la raccoglie con le dita quando le cola dalla figa o dal culo dopo che gliel'ho iniettata dentro e si succhia il dito.
Forse qualcosa mi è sfuggito in questa breve descrizione, ma Micky (quella che sta con me, almeno) è tutta qui.

Anche oggi nessuna risposta ai miei messaggi e nessuna chiamata: so che è in casa perché vedo la macchina parcheggiata e le luci accese, ma da lei nessun segnale.
Aspetto fiducioso.
E nel frattempo ho ricontattato la mia vecchia amica... vediamo... che si chiama Alice, le ho mandato un messaggio e si è dimostrata felicissima di sentirmi.
Ora è con il compagno a sciare, torna domani sera e mi ha promesso che sabato mattina mi chiama e che ci facciamo una bella chiacchierata come ai vecchi tempi.
Vediamo, ma se riesco...
 
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snatch1982

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È una vita che non scrivo più, l’evoluzione degli eventi mi hanno un po’ tolto la vena di farlo ma in fondo… che cosa cambia?
Con Micky non è finita bene, anzi, è finta nel modo più disastroso che poteva, anche se con quello che ho rischiato posso ancora ritenermi fortunato se ho ancora l’uso delle mani (e anche dell’amico giù a sud).
Ho vissuto incontri fantastici con lei, ma ora per assurdo sono “felice” che tutto questo gioco sia finito…
Non so se lei lo sia altrettanto… ma tant’è, fino a che è durata è stato bello.
Dopo l’episodio dell’ultima sera passata a casa mia dove, a detta sua, l’avevo costretta con l’inganno a sottostare alle mie schifose voglie… non ne aveva più voluto sapere, rifiutandosi di rispondere ai miei messaggi (mi aveva cancellato da whatsapp) e alle mie chiamate, comportandosi da perfetta estranea anche quando capitava di incontrarci per le scale o in giro per il quartiere sia che fossimo in compagnia dove si limitava al saluto di circostanza sia soli.
Conosco il suo carattere e so che insistere con lei non porta a nulla, allora ho adottato l’unica tattica possibile, le ho lasciato il suo tempo, prima settimane e poi mesi interi senza disturbarla e importunarla o solo cercare di parlarle, rinunciando a ricercare il contatto anche solo un cenno di saluto, in poco mi sono disintossicato da quel desiderio torbido che mi nasceva dentro quando la vedevo, e in questo tempo di “astinenza” ero addirittura riuscito a ravvivare quel rapporto ormai logoro con mia moglie che pur senza essere particolarmente attiva era tornata ad essere quella di prima, concedendomi cose che non le avevo più nemmeno chiesto anche se non mi sono mai potuto spingere “oltre”.
Ci ho provato, ma le risposte che mi ha dato sono sempre state negative, per quel tipo di rapporto non è mai stata pronta ed evidentemente non lo sarà mai.
Me la sono dimenticata per un anno intero la mia Micky, onestamente con il tempo che passava non ne sentivo più nemmeno la mancanza, avevo cancellato e represso il desiderio del proibito anche se ogni volta che la vedevo…
l’ho rimpianta tanto perché se fossi solo stato meno coglione non si sarebbe allontanata così drasticamente da me lasciandomi con l’amaro in bocca e con ancora nella mente il ricordo del suo nettare, avrei potuto continuare a giocare con lei e con un po’ di pazienza l’avrei potuta portare nella direzione giusta.
Da quell’ultimo incontro è passato più un anno senza che ci scambiassimo una parola all’infuori del “buongiorno” o “buonasera” di cortesia quando ci incrociavamo sulle scale, non ci siamo più nemmeno visti alle riunioni di condominio, poi in Italia è successo quello che tutti sappiamo tra paure e chiusure forzate in casa e a causa di questo precipitare di eventi non l’ho più vista fino alla riapertura quando l’ho di nuovo incontrata e di nuovo desiderata pur continuando a reprimere il desiderio.
Ma alla fine ci sono ricascato.
Sembra l’attacco di una di quelle storielle spinte divertenti ma giuro sulla testa di mia suocera che è successo proprio così…
Un sabato pomeriggio al piano sopra c’era trambusto, tonfi ripetuti, rumori inconsueti tanto che anche mia moglie si era preoccupata pensando ai ladri, così vincendo un po’ di remore sono salito per le scale e ho sentito che i rumori provenivano dall’appartamento di Micky, e pensando ad un litigio familiare ho avvertito mia moglie per farla salire, bussare e accertarsi che tutto andasse bene senza che dovessi essere io a farlo, l’aveva fatto tornando pochi minuti dopo per chiedermi di salire perché serviva la mia forza di uomo per un lavoro.
Quando sono salito ho trovato Micky in pantaloncini cortissimi e maglietta che mi aspettava sulla porta, particolarmente a disagio, mi ha freddamente invitato ad entrare ed aiutarla a richiudere la prolunga del tavolo del soggiorno che non ne voleva sapere di rimettersi a posto.
Mi ha lasciato spazio per lavorare senza nemmeno una parola o un mezzo sorriso quasi infastidita per la mia presenza o per non essere riuscita in un compito così semplice e infatti mi è stato sufficiente forzare un po’ il tavolo per fare richiudere le due metà e sistemarlo.
Le ho detto “ecco fatto” o qualcosa di simile a lavoro concluso e dopo essere arrivato alla la porta per andarmene e togliermi da quel momento di impaccio mi sono fermato e le ho detto che se aveva bisogno di qualcosa bastava che scendesse a chiederlo, un po’ in imbarazzo mi ha ringraziato rispondendo “ci penserò”, e ha sorriso.
Di nuovo ho sentito quel calore dentro che cresceva, ma ho preferito che finisse tutto lì anche perché non avrei nemmeno potuto intrattenermi.
Sfortunatamente non ha più avuto bisogno dei miei servigi, non quel giorno, ma ci siamo rivisti diversi giorni dopo una sera dopo cena per mettere fuori i bidoncini della differenziata, ci siamo sorrisi e scambiati due parole sul maltempo e sulla pioggia prima di salutarci ma ricordo che da quel giorno in avanti Micky era tornata a salutarmi, a sorridermi e anche a lanciarmi dei messaggi di “riavvicinamento” che però non colsi subito, me lo disse poi lei con una certa nota di biasimo, come se nulla fosse accaduto.
Non ci speravo più ma progressivamente ci siamo riavvicinati e parola dopo parola sorriso dopo sorriso ho sentito di nuovo il desiderio riaccendersi: le facevo la posta, spiandola quando scendeva le scale, addirittura “contando” le sue uscite da sola o con il consorte e con tutte queste tattiche da agente segreto per settimane, fino a quella sera di fine giugno quando ho approfittato dell’assenza di moglie e figli già in montagna e dell’uscita di suo marito per il turno di notte per fermarla sulle scale, chiedendole se voleva venire a bere un caffè e fare quattro chiacchiere visto che entrambi eravamo soli.
Non che ci sperassi molto ma risposto di sì e pochi minuti dopo era da me, evidentemente a disagio, anche se prima di entrare mi aveva chiesto conferma che fossi solo in casa (non ero l’unico a spiare), poi finalmente era entrata accomodandosi sul divano mentre preparavo il caffè: abbiamo parlato di casa, di covid, di lock-down, ospedali e di conoscenti che si erano ammalati, senza minimamente sfiorare le nostre precedenti relazioni turbolente, avevamo riso per delle cose che non ricordo rilassandoci e mi aveva fatto i complimenti per il nuovo look della casa (due mesi di clausura erano serviti a qualcosa…) poi alzandosi in piedi aveva guardato le fotografie che avevo incorniciato e appeso, voltandomi le spalle.
Ho colto l’attimo, interpretando quel voltarmi le spalle come un invito.
Allora l’ho raggiunta e le ho sfiorato un braccio con la mano per sondare il terreno poi ho progressivamente aumentato i contatti facendola irrigidire e quando finalmente le ho accarezzato il sedere senza che mi impedisse di farlo mi sono sentito autorizzato ad andare oltre, mettendole una mano sotto la maglietta per accarezzarle la pelle ma quando ho provato ad andare più su Micky si era allontanata di scatto, offesa, pronta per scappare via, ma a quel punto ho sfoderato tutto il repertorio di scuse, di belle parole e di seduzione, e l’ho fatta cedere.
È stato tutto abbastanza frenetico, dal baciarle il collo e le spalle vincendo le sue blande e finte resistenze al portarla in camera mia, spogliarmi, spogliarla e baciarla ancora dappertutto palpandola a due mani mentre ancora cercava di tenermi lontano (fino a quando non ha ceduto e mi ha messo una mano sul pacco), ma il momento che ho ancora più impresso nella mente (oserei dire marchiato a fuoco) è stato quando l’ho fatta stendere sul letto a pancia in giù e le ho aperto le chiappe (ri)trovando il suo buco del culo prima di leccarglielo come nei vecchi tempi.
È stato ancora meglio che scoparmela e sborrarle dentro, o farmelo succhiare.
Quella sera ce la siamo spassata fino a notte fonda, e averla di nuovo tra le mani, poter godere del suo corpo e del suo sesso era una cosa meravigliosa, come tutte quelle cose che ti portano via tempo ed energie per poterle raggiungere.
Quella sera è stato solo sesso tradizionale, meraviglioso perché desiderato ma Micky ha rifiutato di restare a dormire lì preferendo tornare a casa sua, e da quella sera tutto è progressivamente tornato come prima, anche se sempre e solo a casa sua approfittando delle assenze di suo marito per i turni in ospedale e di quelle di mia moglie e dei figli per quei primi periodi di vacanza: me la sono scopata in tutti i modi che conosco dando sfogo alle mie fantasie e lei mi ha ricambiato anche se con diffidenza ma non si è negata concedendomi tutto quello che le chiedevo pur restando nel limite del “normale” anche se di tanto in tanto spingevo per andare oltre fermato da brusche occhiatacce o peggio lasciato a bocca asciutta nel bel mezzo del rapporto.
Ci ho messo quasi un mese da quel primo riavvicinamento a riproporle qualcosa di proibito, sempre sfumando le richieste con cose più tradizionali che la appagavano di più, e incontro dopo incontro (ci siamo incontrati quasi tutti i giorni!) ho continuato a battere la mia strada “riaccompagnandola” verso il mio obiettivo che ho raggiunto poco prima della separazione per le vacanze estive, quando finalmente sono riuscito a farla cedere assistendo ad uno degli spettacoli più esaltanti che avessi mai potuto sperare, complice anche qualche bicchierino in più che l’aveva sciolta, quando accettò di fare pipì nel secchiello da champagne davanti ai miei occhi famelici prima di lasciarsela leccare a più non posso e infine di farsi scopare e sborrare dentro mentre mi cavalcava con le zucche che saltavano alla follia.
Le ho provate tutte per farla andare oltre, proponendole di giocare insieme nella vasca da bagno o almeno di ripetere le cose fatte al tempo dei nostri primi incontri ma non c’è stato verso, riuscendo solo a leccarle la figa gocciolante e nient’altro a parte un gustoso siparietto una sera, quando gliel’ho messo nel culo a tradimento facendola pisciare sotto senza che riuscisse a controllarsi.
Quello è stato il culmine della mia storia, perché al ritorno dalle vacanze tutto è andato verso il peggio… con un finale da vera paura.
Dopo diversi giorni di separazione ci siamo ritrovati e pur con frequenza ridotta avevamo ricominciato con i nostri incontri, Micky sembrava molto più “sciolta” e coinvolta, era lei che mi mandava i messaggi per farmi salire o per darmi appuntamento di sotto per delle quicky improvvisate e selvagge nelle cantine o nei garage ma ad un certo punto senza una causa scatenante è diventata nervosa e irritabile quando incidentalmente facevo qualcosa che non le piaceva (era diventata insofferente all’anale), in un’occasione mi aveva addirittura detto che la trattavo come una puttana senza alcun rispetto e qualche giorno dopo ha deciso di troncare nuovamente tutto, black-out completo per diversi giorni con richiesta di chiarimento improvvisa e secca una sera, al telefono, con mia moglie in casa, con un tono del tipo “sali tu sennò scendo io”.
E da lì è cominciato il terrore…
Ho passato attimi di panico con la certezza che ero nella merda fino al collo, ci siamo dati appuntamento nei garage dopo che con una scusa mi ero liberato di mia moglie e pochi minuti dopo l’ho affrontata ostentando calma e tranquillità, sentendomi insultare e riempire di male parole, ho cercato di calmarla ma Micky era fuori di testa così ho preferito cedere e prendermi colpe e insulti pesanti prima che tornasse a calmarsi e invitarmi su da lei per “fare pace” ma quando le avevo risposto che non potevo perché mia moglie mi aspettava… apriti cielo, nuova sfuriata.
Non sono più riuscito a rivederla per diversi giorni poi l’ho nuovamente affrontata e durante quest’ultimo chiarimento Micky ha ammesso che non era più disposta a continuare la nostra relazione chiedendomi una svolta, senza comunque dirmi cosa voleva veramente forse perché non l’aveva chiaro nemmeno lei.
Ovviamente le ho risposto che le mie intenzioni erano chiare fin dall’inizio e che non avevo cambiato idea, insistendo sul fatto che era sempre stata d’accordo anche lei, ma questa cosa l’ha fatta arrabbiare ancora di più e da lì ha cominciato a “minacciarmi” dicendo che in fondo io rischiavo molto di più perché sarebbe bastata una chiacchierata con mia moglie per fottermi, sono stato bravissimo a non replicare e a non cedere né alla rabbia (che provavo, e tanta) né alla paura e sicuramente questa cosa mi ha salvato, per davvero, perché Micky da quel giorno è cambiata, è tornata a sorridere quando ci incrociavamo sia soli che in compagnia e non ha più provato a contattarmi, così come ho fatto io per rispetto nei suoi confronti ma soprattutto (non ho paura ad ammetterlo) per la paura.
In ogni caso è stato bello e non nascondo che quando la vedo, pur facendo forza a me stesso, la desidero ancora.
non posso escludere che ci saranno ulteriori sviluppi, io non li cerco, non ora almeno.
poi vedremo...
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È una vita che non scrivo più, l’evoluzione degli eventi mi hanno un po’ tolto la vena di farlo ma in fondo… che cosa cambia?
Con Micky non è finita bene, anzi, è finta nel modo più disastroso che poteva, anche se con quello che ho rischiato posso ancora ritenermi fortunato se ho ancora l’uso delle mani (e anche dell’amico giù a sud).
Ho vissuto incontri fantastici con lei, ma ora per assurdo sono “felice” che tutto questo gioco sia finito…
Non so se lei lo sia altrettanto… ma tant’è, fino a che è durata è stato bello.
Dopo l’episodio dell’ultima sera passata a casa mia dove, a detta sua, l’avevo costretta con l’inganno a sottostare alle mie schifose voglie… non ne aveva più voluto sapere, rifiutandosi di rispondere ai miei messaggi (mi aveva cancellato da whatsapp) e alle mie chiamate, comportandosi da perfetta estranea anche quando capitava di incontrarci per le scale o in giro per il quartiere sia che fossimo in compagnia dove si limitava al saluto di circostanza sia soli.
Conosco il suo carattere e so che insistere con lei non porta a nulla, allora ho adottato l’unica tattica possibile, le ho lasciato il suo tempo, prima settimane e poi mesi interi senza disturbarla e importunarla o solo cercare di parlarle, rinunciando a ricercare il contatto anche solo un cenno di saluto, in poco mi sono disintossicato da quel desiderio torbido che mi nasceva dentro quando la vedevo, e in questo tempo di “astinenza” ero addirittura riuscito a ravvivare quel rapporto ormai logoro con mia moglie che pur senza essere particolarmente attiva era tornata ad essere quella di prima, concedendomi cose che non le avevo più nemmeno chiesto anche se non mi sono mai potuto spingere “oltre”.
Ci ho provato, ma le risposte che mi ha dato sono sempre state negative, per quel tipo di rapporto non è mai stata pronta ed evidentemente non lo sarà mai.
Me la sono dimenticata per un anno intero la mia Micky, onestamente con il tempo che passava non ne sentivo più nemmeno la mancanza, avevo cancellato e represso il desiderio del proibito anche se ogni volta che la vedevo…
l’ho rimpianta tanto perché se fossi solo stato meno coglione non si sarebbe allontanata così drasticamente da me lasciandomi con l’amaro in bocca e con ancora nella mente il ricordo del suo nettare, avrei potuto continuare a giocare con lei e con un po’ di pazienza l’avrei potuta portare nella direzione giusta.
Da quell’ultimo incontro è passato più un anno senza che ci scambiassimo una parola all’infuori del “buongiorno” o “buonasera” di cortesia quando ci incrociavamo sulle scale, non ci siamo più nemmeno visti alle riunioni di condominio, poi in Italia è successo quello che tutti sappiamo tra paure e chiusure forzate in casa e a causa di questo precipitare di eventi non l’ho più vista fino alla riapertura quando l’ho di nuovo incontrata e di nuovo desiderata pur continuando a reprimere il desiderio.
Ma alla fine ci sono ricascato.
Sembra l’attacco di una di quelle storielle spinte divertenti ma giuro sulla testa di mia suocera che è successo proprio così…
Un sabato pomeriggio al piano sopra c’era trambusto, tonfi ripetuti, rumori inconsueti tanto che anche mia moglie si era preoccupata pensando ai ladri, così vincendo un po’ di remore sono salito per le scale e ho sentito che i rumori provenivano dall’appartamento di Micky, e pensando ad un litigio familiare ho avvertito mia moglie per farla salire, bussare e accertarsi che tutto andasse bene senza che dovessi essere io a farlo, l’aveva fatto tornando pochi minuti dopo per chiedermi di salire perché serviva la mia forza di uomo per un lavoro.
Quando sono salito ho trovato Micky in pantaloncini cortissimi e maglietta che mi aspettava sulla porta, particolarmente a disagio, mi ha freddamente invitato ad entrare ed aiutarla a richiudere la prolunga del tavolo del soggiorno che non ne voleva sapere di rimettersi a posto.
Mi ha lasciato spazio per lavorare senza nemmeno una parola o un mezzo sorriso quasi infastidita per la mia presenza o per non essere riuscita in un compito così semplice e infatti mi è stato sufficiente forzare un po’ il tavolo per fare richiudere le due metà e sistemarlo.
Le ho detto “ecco fatto” o qualcosa di simile a lavoro concluso e dopo essere arrivato alla la porta per andarmene e togliermi da quel momento di impaccio mi sono fermato e le ho detto che se aveva bisogno di qualcosa bastava che scendesse a chiederlo, un po’ in imbarazzo mi ha ringraziato rispondendo “ci penserò”, e ha sorriso.
Di nuovo ho sentito quel calore dentro che cresceva, ma ho preferito che finisse tutto lì anche perché non avrei nemmeno potuto intrattenermi.
Sfortunatamente non ha più avuto bisogno dei miei servigi, non quel giorno, ma ci siamo rivisti diversi giorni dopo una sera dopo cena per mettere fuori i bidoncini della differenziata, ci siamo sorrisi e scambiati due parole sul maltempo e sulla pioggia prima di salutarci ma ricordo che da quel giorno in avanti Micky era tornata a salutarmi, a sorridermi e anche a lanciarmi dei messaggi di “riavvicinamento” che però non colsi subito, me lo disse poi lei con una certa nota di biasimo, come se nulla fosse accaduto.
Non ci speravo più ma progressivamente ci siamo riavvicinati e parola dopo parola sorriso dopo sorriso ho sentito di nuovo il desiderio riaccendersi: le facevo la posta, spiandola quando scendeva le scale, addirittura “contando” le sue uscite da sola o con il consorte e con tutte queste tattiche da agente segreto per settimane, fino a quella sera di fine giugno quando ho approfittato dell’assenza di moglie e figli già in montagna e dell’uscita di suo marito per il turno di notte per fermarla sulle scale, chiedendole se voleva venire a bere un caffè e fare quattro chiacchiere visto che entrambi eravamo soli.
Non che ci sperassi molto ma risposto di sì e pochi minuti dopo era da me, evidentemente a disagio, anche se prima di entrare mi aveva chiesto conferma che fossi solo in casa (non ero l’unico a spiare), poi finalmente era entrata accomodandosi sul divano mentre preparavo il caffè: abbiamo parlato di casa, di covid, di lock-down, ospedali e di conoscenti che si erano ammalati, senza minimamente sfiorare le nostre precedenti relazioni turbolente, avevamo riso per delle cose che non ricordo rilassandoci e mi aveva fatto i complimenti per il nuovo look della casa (due mesi di clausura erano serviti a qualcosa…) poi alzandosi in piedi aveva guardato le fotografie che avevo incorniciato e appeso, voltandomi le spalle.
Ho colto l’attimo, interpretando quel voltarmi le spalle come un invito.
Allora l’ho raggiunta e le ho sfiorato un braccio con la mano per sondare il terreno poi ho progressivamente aumentato i contatti facendola irrigidire e quando finalmente le ho accarezzato il sedere senza che mi impedisse di farlo mi sono sentito autorizzato ad andare oltre, mettendole una mano sotto la maglietta per accarezzarle la pelle ma quando ho provato ad andare più su Micky si era allontanata di scatto, offesa, pronta per scappare via, ma a quel punto ho sfoderato tutto il repertorio di scuse, di belle parole e di seduzione, e l’ho fatta cedere.
È stato tutto abbastanza frenetico, dal baciarle il collo e le spalle vincendo le sue blande e finte resistenze al portarla in camera mia, spogliarmi, spogliarla e baciarla ancora dappertutto palpandola a due mani mentre ancora cercava di tenermi lontano (fino a quando non ha ceduto e mi ha messo una mano sul pacco), ma il momento che ho ancora più impresso nella mente (oserei dire marchiato a fuoco) è stato quando l’ho fatta stendere sul letto a pancia in giù e le ho aperto le chiappe (ri)trovando il suo buco del culo prima di leccarglielo come nei vecchi tempi.
È stato ancora meglio che scoparmela e sborrarle dentro, o farmelo succhiare.
Quella sera ce la siamo spassata fino a notte fonda, e averla di nuovo tra le mani, poter godere del suo corpo e del suo sesso era una cosa meravigliosa, come tutte quelle cose che ti portano via tempo ed energie per poterle raggiungere.
Quella sera è stato solo sesso tradizionale, meraviglioso perché desiderato ma Micky ha rifiutato di restare a dormire lì preferendo tornare a casa sua, e da quella sera tutto è progressivamente tornato come prima, anche se sempre e solo a casa sua approfittando delle assenze di suo marito per i turni in ospedale e di quelle di mia moglie e dei figli per quei primi periodi di vacanza: me la sono scopata in tutti i modi che conosco dando sfogo alle mie fantasie e lei mi ha ricambiato anche se con diffidenza ma non si è negata concedendomi tutto quello che le chiedevo pur restando nel limite del “normale” anche se di tanto in tanto spingevo per andare oltre fermato da brusche occhiatacce o peggio lasciato a bocca asciutta nel bel mezzo del rapporto.
Ci ho messo quasi un mese da quel primo riavvicinamento a riproporle qualcosa di proibito, sempre sfumando le richieste con cose più tradizionali che la appagavano di più, e incontro dopo incontro (ci siamo incontrati quasi tutti i giorni!) ho continuato a battere la mia strada “riaccompagnandola” verso il mio obiettivo che ho raggiunto poco prima della separazione per le vacanze estive, quando finalmente sono riuscito a farla cedere assistendo ad uno degli spettacoli più esaltanti che avessi mai potuto sperare, complice anche qualche bicchierino in più che l’aveva sciolta, quando accettò di fare pipì nel secchiello da champagne davanti ai miei occhi famelici prima di lasciarsela leccare a più non posso e infine di farsi scopare e sborrare dentro mentre mi cavalcava con le zucche che saltavano alla follia.
Le ho provate tutte per farla andare oltre, proponendole di giocare insieme nella vasca da bagno o almeno di ripetere le cose fatte al tempo dei nostri primi incontri ma non c’è stato verso, riuscendo solo a leccarle la figa gocciolante e nient’altro a parte un gustoso siparietto una sera, quando gliel’ho messo nel culo a tradimento facendola pisciare sotto senza che riuscisse a controllarsi.
Quello è stato il culmine della mia storia, perché al ritorno dalle vacanze tutto è andato verso il peggio… con un finale da vera paura.
Dopo diversi giorni di separazione ci siamo ritrovati e pur con frequenza ridotta avevamo ricominciato con i nostri incontri, Micky sembrava molto più “sciolta” e coinvolta, era lei che mi mandava i messaggi per farmi salire o per darmi appuntamento di sotto per delle quicky improvvisate e selvagge nelle cantine o nei garage ma ad un certo punto senza una causa scatenante è diventata nervosa e irritabile quando incidentalmente facevo qualcosa che non le piaceva (era diventata insofferente all’anale), in un’occasione mi aveva addirittura detto che la trattavo come una puttana senza alcun rispetto e qualche giorno dopo ha deciso di troncare nuovamente tutto, black-out completo per diversi giorni con richiesta di chiarimento improvvisa e secca una sera, al telefono, con mia moglie in casa, con un tono del tipo “sali tu sennò scendo io”.
E da lì è cominciato il terrore…
Ho passato attimi di panico con la certezza che ero nella merda fino al collo, ci siamo dati appuntamento nei garage dopo che con una scusa mi ero liberato di mia moglie e pochi minuti dopo l’ho affrontata ostentando calma e tranquillità, sentendomi insultare e riempire di male parole, ho cercato di calmarla ma Micky era fuori di testa così ho preferito cedere e prendermi colpe e insulti pesanti prima che tornasse a calmarsi e invitarmi su da lei per “fare pace” ma quando le avevo risposto che non potevo perché mia moglie mi aspettava… apriti cielo, nuova sfuriata.
Non sono più riuscito a rivederla per diversi giorni poi l’ho nuovamente affrontata e durante quest’ultimo chiarimento Micky ha ammesso che non era più disposta a continuare la nostra relazione chiedendomi una svolta, senza comunque dirmi cosa voleva veramente forse perché non l’aveva chiaro nemmeno lei.
Ovviamente le ho risposto che le mie intenzioni erano chiare fin dall’inizio e che non avevo cambiato idea, insistendo sul fatto che era sempre stata d’accordo anche lei, ma questa cosa l’ha fatta arrabbiare ancora di più e da lì ha cominciato a “minacciarmi” dicendo che in fondo io rischiavo molto di più perché sarebbe bastata una chiacchierata con mia moglie per fottermi, sono stato bravissimo a non replicare e a non cedere né alla rabbia (che provavo, e tanta) né alla paura e sicuramente questa cosa mi ha salvato, per davvero, perché Micky da quel giorno è cambiata, è tornata a sorridere quando ci incrociavamo sia soli che in compagnia e non ha più provato a contattarmi, così come ho fatto io per rispetto nei suoi confronti ma soprattutto (non ho paura ad ammetterlo) per la paura.
In ogni caso è stato bello e non nascondo che quando la vedo, pur facendo forza a me stesso, la desidero ancora.
non posso escludere che ci saranno ulteriori sviluppi, io non li cerco, non ora almeno.
poi vedremo...
 

almagnak

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È una vita che non scrivo più, l’evoluzione degli eventi mi hanno un po’ tolto la vena di farlo ma in fondo… che cosa cambia?
Con Micky non è finita bene, anzi, è finta nel modo più disastroso che poteva, anche se con quello che ho rischiato posso ancora ritenermi fortunato se ho ancora l’uso delle mani (e anche dell’amico giù a sud).
Ho vissuto incontri fantastici con lei, ma ora per assurdo sono “felice” che tutto questo gioco sia finito…
Non so se lei lo sia altrettanto… ma tant’è, fino a che è durata è stato bello.
Dopo l’episodio dell’ultima sera passata a casa mia dove, a detta sua, l’avevo costretta con l’inganno a sottostare alle mie schifose voglie… non ne aveva più voluto sapere, rifiutandosi di rispondere ai miei messaggi (mi aveva cancellato da whatsapp) e alle mie chiamate, comportandosi da perfetta estranea anche quando capitava di incontrarci per le scale o in giro per il quartiere sia che fossimo in compagnia dove si limitava al saluto di circostanza sia soli.
Conosco il suo carattere e so che insistere con lei non porta a nulla, allora ho adottato l’unica tattica possibile, le ho lasciato il suo tempo, prima settimane e poi mesi interi senza disturbarla e importunarla o solo cercare di parlarle, rinunciando a ricercare il contatto anche solo un cenno di saluto, in poco mi sono disintossicato da quel desiderio torbido che mi nasceva dentro quando la vedevo, e in questo tempo di “astinenza” ero addirittura riuscito a ravvivare quel rapporto ormai logoro con mia moglie che pur senza essere particolarmente attiva era tornata ad essere quella di prima, concedendomi cose che non le avevo più nemmeno chiesto anche se non mi sono mai potuto spingere “oltre”.
Ci ho provato, ma le risposte che mi ha dato sono sempre state negative, per quel tipo di rapporto non è mai stata pronta ed evidentemente non lo sarà mai.
Me la sono dimenticata per un anno intero la mia Micky, onestamente con il tempo che passava non ne sentivo più nemmeno la mancanza, avevo cancellato e represso il desiderio del proibito anche se ogni volta che la vedevo…
l’ho rimpianta tanto perché se fossi solo stato meno coglione non si sarebbe allontanata così drasticamente da me lasciandomi con l’amaro in bocca e con ancora nella mente il ricordo del suo nettare, avrei potuto continuare a giocare con lei e con un po’ di pazienza l’avrei potuta portare nella direzione giusta.
Da quell’ultimo incontro è passato più un anno senza che ci scambiassimo una parola all’infuori del “buongiorno” o “buonasera” di cortesia quando ci incrociavamo sulle scale, non ci siamo più nemmeno visti alle riunioni di condominio, poi in Italia è successo quello che tutti sappiamo tra paure e chiusure forzate in casa e a causa di questo precipitare di eventi non l’ho più vista fino alla riapertura quando l’ho di nuovo incontrata e di nuovo desiderata pur continuando a reprimere il desiderio.
Ma alla fine ci sono ricascato.
Sembra l’attacco di una di quelle storielle spinte divertenti ma giuro sulla testa di mia suocera che è successo proprio così…
Un sabato pomeriggio al piano sopra c’era trambusto, tonfi ripetuti, rumori inconsueti tanto che anche mia moglie si era preoccupata pensando ai ladri, così vincendo un po’ di remore sono salito per le scale e ho sentito che i rumori provenivano dall’appartamento di Micky, e pensando ad un litigio familiare ho avvertito mia moglie per farla salire, bussare e accertarsi che tutto andasse bene senza che dovessi essere io a farlo, l’aveva fatto tornando pochi minuti dopo per chiedermi di salire perché serviva la mia forza di uomo per un lavoro.
Quando sono salito ho trovato Micky in pantaloncini cortissimi e maglietta che mi aspettava sulla porta, particolarmente a disagio, mi ha freddamente invitato ad entrare ed aiutarla a richiudere la prolunga del tavolo del soggiorno che non ne voleva sapere di rimettersi a posto.
Mi ha lasciato spazio per lavorare senza nemmeno una parola o un mezzo sorriso quasi infastidita per la mia presenza o per non essere riuscita in un compito così semplice e infatti mi è stato sufficiente forzare un po’ il tavolo per fare richiudere le due metà e sistemarlo.
Le ho detto “ecco fatto” o qualcosa di simile a lavoro concluso e dopo essere arrivato alla la porta per andarmene e togliermi da quel momento di impaccio mi sono fermato e le ho detto che se aveva bisogno di qualcosa bastava che scendesse a chiederlo, un po’ in imbarazzo mi ha ringraziato rispondendo “ci penserò”, e ha sorriso.
Di nuovo ho sentito quel calore dentro che cresceva, ma ho preferito che finisse tutto lì anche perché non avrei nemmeno potuto intrattenermi.
Sfortunatamente non ha più avuto bisogno dei miei servigi, non quel giorno, ma ci siamo rivisti diversi giorni dopo una sera dopo cena per mettere fuori i bidoncini della differenziata, ci siamo sorrisi e scambiati due parole sul maltempo e sulla pioggia prima di salutarci ma ricordo che da quel giorno in avanti Micky era tornata a salutarmi, a sorridermi e anche a lanciarmi dei messaggi di “riavvicinamento” che però non colsi subito, me lo disse poi lei con una certa nota di biasimo, come se nulla fosse accaduto.
Non ci speravo più ma progressivamente ci siamo riavvicinati e parola dopo parola sorriso dopo sorriso ho sentito di nuovo il desiderio riaccendersi: le facevo la posta, spiandola quando scendeva le scale, addirittura “contando” le sue uscite da sola o con il consorte e con tutte queste tattiche da agente segreto per settimane, fino a quella sera di fine giugno quando ho approfittato dell’assenza di moglie e figli già in montagna e dell’uscita di suo marito per il turno di notte per fermarla sulle scale, chiedendole se voleva venire a bere un caffè e fare quattro chiacchiere visto che entrambi eravamo soli.
Non che ci sperassi molto ma risposto di sì e pochi minuti dopo era da me, evidentemente a disagio, anche se prima di entrare mi aveva chiesto conferma che fossi solo in casa (non ero l’unico a spiare), poi finalmente era entrata accomodandosi sul divano mentre preparavo il caffè: abbiamo parlato di casa, di covid, di lock-down, ospedali e di conoscenti che si erano ammalati, senza minimamente sfiorare le nostre precedenti relazioni turbolente, avevamo riso per delle cose che non ricordo rilassandoci e mi aveva fatto i complimenti per il nuovo look della casa (due mesi di clausura erano serviti a qualcosa…) poi alzandosi in piedi aveva guardato le fotografie che avevo incorniciato e appeso, voltandomi le spalle.
Ho colto l’attimo, interpretando quel voltarmi le spalle come un invito.
Allora l’ho raggiunta e le ho sfiorato un braccio con la mano per sondare il terreno poi ho progressivamente aumentato i contatti facendola irrigidire e quando finalmente le ho accarezzato il sedere senza che mi impedisse di farlo mi sono sentito autorizzato ad andare oltre, mettendole una mano sotto la maglietta per accarezzarle la pelle ma quando ho provato ad andare più su Micky si era allontanata di scatto, offesa, pronta per scappare via, ma a quel punto ho sfoderato tutto il repertorio di scuse, di belle parole e di seduzione, e l’ho fatta cedere.
È stato tutto abbastanza frenetico, dal baciarle il collo e le spalle vincendo le sue blande e finte resistenze al portarla in camera mia, spogliarmi, spogliarla e baciarla ancora dappertutto palpandola a due mani mentre ancora cercava di tenermi lontano (fino a quando non ha ceduto e mi ha messo una mano sul pacco), ma il momento che ho ancora più impresso nella mente (oserei dire marchiato a fuoco) è stato quando l’ho fatta stendere sul letto a pancia in giù e le ho aperto le chiappe (ri)trovando il suo buco del culo prima di leccarglielo come nei vecchi tempi.
È stato ancora meglio che scoparmela e sborrarle dentro, o farmelo succhiare.
Quella sera ce la siamo spassata fino a notte fonda, e averla di nuovo tra le mani, poter godere del suo corpo e del suo sesso era una cosa meravigliosa, come tutte quelle cose che ti portano via tempo ed energie per poterle raggiungere.
Quella sera è stato solo sesso tradizionale, meraviglioso perché desiderato ma Micky ha rifiutato di restare a dormire lì preferendo tornare a casa sua, e da quella sera tutto è progressivamente tornato come prima, anche se sempre e solo a casa sua approfittando delle assenze di suo marito per i turni in ospedale e di quelle di mia moglie e dei figli per quei primi periodi di vacanza: me la sono scopata in tutti i modi che conosco dando sfogo alle mie fantasie e lei mi ha ricambiato anche se con diffidenza ma non si è negata concedendomi tutto quello che le chiedevo pur restando nel limite del “normale” anche se di tanto in tanto spingevo per andare oltre fermato da brusche occhiatacce o peggio lasciato a bocca asciutta nel bel mezzo del rapporto.
Ci ho messo quasi un mese da quel primo riavvicinamento a riproporle qualcosa di proibito, sempre sfumando le richieste con cose più tradizionali che la appagavano di più, e incontro dopo incontro (ci siamo incontrati quasi tutti i giorni!) ho continuato a battere la mia strada “riaccompagnandola” verso il mio obiettivo che ho raggiunto poco prima della separazione per le vacanze estive, quando finalmente sono riuscito a farla cedere assistendo ad uno degli spettacoli più esaltanti che avessi mai potuto sperare, complice anche qualche bicchierino in più che l’aveva sciolta, quando accettò di fare pipì nel secchiello da champagne davanti ai miei occhi famelici prima di lasciarsela leccare a più non posso e infine di farsi scopare e sborrare dentro mentre mi cavalcava con le zucche che saltavano alla follia.
Le ho provate tutte per farla andare oltre, proponendole di giocare insieme nella vasca da bagno o almeno di ripetere le cose fatte al tempo dei nostri primi incontri ma non c’è stato verso, riuscendo solo a leccarle la figa gocciolante e nient’altro a parte un gustoso siparietto una sera, quando gliel’ho messo nel culo a tradimento facendola pisciare sotto senza che riuscisse a controllarsi.
Quello è stato il culmine della mia storia, perché al ritorno dalle vacanze tutto è andato verso il peggio… con un finale da vera paura.
Dopo diversi giorni di separazione ci siamo ritrovati e pur con frequenza ridotta avevamo ricominciato con i nostri incontri, Micky sembrava molto più “sciolta” e coinvolta, era lei che mi mandava i messaggi per farmi salire o per darmi appuntamento di sotto per delle quicky improvvisate e selvagge nelle cantine o nei garage ma ad un certo punto senza una causa scatenante è diventata nervosa e irritabile quando incidentalmente facevo qualcosa che non le piaceva (era diventata insofferente all’anale), in un’occasione mi aveva addirittura detto che la trattavo come una puttana senza alcun rispetto e qualche giorno dopo ha deciso di troncare nuovamente tutto, black-out completo per diversi giorni con richiesta di chiarimento improvvisa e secca una sera, al telefono, con mia moglie in casa, con un tono del tipo “sali tu sennò scendo io”.
E da lì è cominciato il terrore…
Ho passato attimi di panico con la certezza che ero nella merda fino al collo, ci siamo dati appuntamento nei garage dopo che con una scusa mi ero liberato di mia moglie e pochi minuti dopo l’ho affrontata ostentando calma e tranquillità, sentendomi insultare e riempire di male parole, ho cercato di calmarla ma Micky era fuori di testa così ho preferito cedere e prendermi colpe e insulti pesanti prima che tornasse a calmarsi e invitarmi su da lei per “fare pace” ma quando le avevo risposto che non potevo perché mia moglie mi aspettava… apriti cielo, nuova sfuriata.
Non sono più riuscito a rivederla per diversi giorni poi l’ho nuovamente affrontata e durante quest’ultimo chiarimento Micky ha ammesso che non era più disposta a continuare la nostra relazione chiedendomi una svolta, senza comunque dirmi cosa voleva veramente forse perché non l’aveva chiaro nemmeno lei.
Ovviamente le ho risposto che le mie intenzioni erano chiare fin dall’inizio e che non avevo cambiato idea, insistendo sul fatto che era sempre stata d’accordo anche lei, ma questa cosa l’ha fatta arrabbiare ancora di più e da lì ha cominciato a “minacciarmi” dicendo che in fondo io rischiavo molto di più perché sarebbe bastata una chiacchierata con mia moglie per fottermi, sono stato bravissimo a non replicare e a non cedere né alla rabbia (che provavo, e tanta) né alla paura e sicuramente questa cosa mi ha salvato, per davvero, perché Micky da quel giorno è cambiata, è tornata a sorridere quando ci incrociavamo sia soli che in compagnia e non ha più provato a contattarmi, così come ho fatto io per rispetto nei suoi confronti ma soprattutto (non ho paura ad ammetterlo) per la paura.
In ogni caso è stato bello e non nascondo che quando la vedo, pur facendo forza a me stesso, la desidero ancora.
non posso escludere che ci saranno ulteriori sviluppi, io non li cerco, non ora almeno.
poi vedremo...
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È una vita che non scrivo più, l’evoluzione degli eventi mi hanno un po’ tolto la vena di farlo ma in fondo… che cosa cambia?
Con Micky non è finita bene, anzi, è finta nel modo più disastroso che poteva, anche se con quello che ho rischiato posso ancora ritenermi fortunato se ho ancora l’uso delle mani (e anche dell’amico giù a sud).
Ho vissuto incontri fantastici con lei, ma ora per assurdo sono “felice” che tutto questo gioco sia finito…
Non so se lei lo sia altrettanto… ma tant’è, fino a che è durata è stato bello.
Dopo l’episodio dell’ultima sera passata a casa mia dove, a detta sua, l’avevo costretta con l’inganno a sottostare alle mie schifose voglie… non ne aveva più voluto sapere, rifiutandosi di rispondere ai miei messaggi (mi aveva cancellato da whatsapp) e alle mie chiamate, comportandosi da perfetta estranea anche quando capitava di incontrarci per le scale o in giro per il quartiere sia che fossimo in compagnia dove si limitava al saluto di circostanza sia soli.
Conosco il suo carattere e so che insistere con lei non porta a nulla, allora ho adottato l’unica tattica possibile, le ho lasciato il suo tempo, prima settimane e poi mesi interi senza disturbarla e importunarla o solo cercare di parlarle, rinunciando a ricercare il contatto anche solo un cenno di saluto, in poco mi sono disintossicato da quel desiderio torbido che mi nasceva dentro quando la vedevo, e in questo tempo di “astinenza” ero addirittura riuscito a ravvivare quel rapporto ormai logoro con mia moglie che pur senza essere particolarmente attiva era tornata ad essere quella di prima, concedendomi cose che non le avevo più nemmeno chiesto anche se non mi sono mai potuto spingere “oltre”.
Ci ho provato, ma le risposte che mi ha dato sono sempre state negative, per quel tipo di rapporto non è mai stata pronta ed evidentemente non lo sarà mai.
Me la sono dimenticata per un anno intero la mia Micky, onestamente con il tempo che passava non ne sentivo più nemmeno la mancanza, avevo cancellato e represso il desiderio del proibito anche se ogni volta che la vedevo…
l’ho rimpianta tanto perché se fossi solo stato meno coglione non si sarebbe allontanata così drasticamente da me lasciandomi con l’amaro in bocca e con ancora nella mente il ricordo del suo nettare, avrei potuto continuare a giocare con lei e con un po’ di pazienza l’avrei potuta portare nella direzione giusta.
Da quell’ultimo incontro è passato più un anno senza che ci scambiassimo una parola all’infuori del “buongiorno” o “buonasera” di cortesia quando ci incrociavamo sulle scale, non ci siamo più nemmeno visti alle riunioni di condominio, poi in Italia è successo quello che tutti sappiamo tra paure e chiusure forzate in casa e a causa di questo precipitare di eventi non l’ho più vista fino alla riapertura quando l’ho di nuovo incontrata e di nuovo desiderata pur continuando a reprimere il desiderio.
Ma alla fine ci sono ricascato.
Sembra l’attacco di una di quelle storielle spinte divertenti ma giuro sulla testa di mia suocera che è successo proprio così…
Un sabato pomeriggio al piano sopra c’era trambusto, tonfi ripetuti, rumori inconsueti tanto che anche mia moglie si era preoccupata pensando ai ladri, così vincendo un po’ di remore sono salito per le scale e ho sentito che i rumori provenivano dall’appartamento di Micky, e pensando ad un litigio familiare ho avvertito mia moglie per farla salire, bussare e accertarsi che tutto andasse bene senza che dovessi essere io a farlo, l’aveva fatto tornando pochi minuti dopo per chiedermi di salire perché serviva la mia forza di uomo per un lavoro.
Quando sono salito ho trovato Micky in pantaloncini cortissimi e maglietta che mi aspettava sulla porta, particolarmente a disagio, mi ha freddamente invitato ad entrare ed aiutarla a richiudere la prolunga del tavolo del soggiorno che non ne voleva sapere di rimettersi a posto.
Mi ha lasciato spazio per lavorare senza nemmeno una parola o un mezzo sorriso quasi infastidita per la mia presenza o per non essere riuscita in un compito così semplice e infatti mi è stato sufficiente forzare un po’ il tavolo per fare richiudere le due metà e sistemarlo.
Le ho detto “ecco fatto” o qualcosa di simile a lavoro concluso e dopo essere arrivato alla la porta per andarmene e togliermi da quel momento di impaccio mi sono fermato e le ho detto che se aveva bisogno di qualcosa bastava che scendesse a chiederlo, un po’ in imbarazzo mi ha ringraziato rispondendo “ci penserò”, e ha sorriso.
Di nuovo ho sentito quel calore dentro che cresceva, ma ho preferito che finisse tutto lì anche perché non avrei nemmeno potuto intrattenermi.
Sfortunatamente non ha più avuto bisogno dei miei servigi, non quel giorno, ma ci siamo rivisti diversi giorni dopo una sera dopo cena per mettere fuori i bidoncini della differenziata, ci siamo sorrisi e scambiati due parole sul maltempo e sulla pioggia prima di salutarci ma ricordo che da quel giorno in avanti Micky era tornata a salutarmi, a sorridermi e anche a lanciarmi dei messaggi di “riavvicinamento” che però non colsi subito, me lo disse poi lei con una certa nota di biasimo, come se nulla fosse accaduto.
Non ci speravo più ma progressivamente ci siamo riavvicinati e parola dopo parola sorriso dopo sorriso ho sentito di nuovo il desiderio riaccendersi: le facevo la posta, spiandola quando scendeva le scale, addirittura “contando” le sue uscite da sola o con il consorte e con tutte queste tattiche da agente segreto per settimane, fino a quella sera di fine giugno quando ho approfittato dell’assenza di moglie e figli già in montagna e dell’uscita di suo marito per il turno di notte per fermarla sulle scale, chiedendole se voleva venire a bere un caffè e fare quattro chiacchiere visto che entrambi eravamo soli.
Non che ci sperassi molto ma risposto di sì e pochi minuti dopo era da me, evidentemente a disagio, anche se prima di entrare mi aveva chiesto conferma che fossi solo in casa (non ero l’unico a spiare), poi finalmente era entrata accomodandosi sul divano mentre preparavo il caffè: abbiamo parlato di casa, di covid, di lock-down, ospedali e di conoscenti che si erano ammalati, senza minimamente sfiorare le nostre precedenti relazioni turbolente, avevamo riso per delle cose che non ricordo rilassandoci e mi aveva fatto i complimenti per il nuovo look della casa (due mesi di clausura erano serviti a qualcosa…) poi alzandosi in piedi aveva guardato le fotografie che avevo incorniciato e appeso, voltandomi le spalle.
Ho colto l’attimo, interpretando quel voltarmi le spalle come un invito.
Allora l’ho raggiunta e le ho sfiorato un braccio con la mano per sondare il terreno poi ho progressivamente aumentato i contatti facendola irrigidire e quando finalmente le ho accarezzato il sedere senza che mi impedisse di farlo mi sono sentito autorizzato ad andare oltre, mettendole una mano sotto la maglietta per accarezzarle la pelle ma quando ho provato ad andare più su Micky si era allontanata di scatto, offesa, pronta per scappare via, ma a quel punto ho sfoderato tutto il repertorio di scuse, di belle parole e di seduzione, e l’ho fatta cedere.
È stato tutto abbastanza frenetico, dal baciarle il collo e le spalle vincendo le sue blande e finte resistenze al portarla in camera mia, spogliarmi, spogliarla e baciarla ancora dappertutto palpandola a due mani mentre ancora cercava di tenermi lontano (fino a quando non ha ceduto e mi ha messo una mano sul pacco), ma il momento che ho ancora più impresso nella mente (oserei dire marchiato a fuoco) è stato quando l’ho fatta stendere sul letto a pancia in giù e le ho aperto le chiappe (ri)trovando il suo buco del culo prima di leccarglielo come nei vecchi tempi.
È stato ancora meglio che scoparmela e sborrarle dentro, o farmelo succhiare.
Quella sera ce la siamo spassata fino a notte fonda, e averla di nuovo tra le mani, poter godere del suo corpo e del suo sesso era una cosa meravigliosa, come tutte quelle cose che ti portano via tempo ed energie per poterle raggiungere.
Quella sera è stato solo sesso tradizionale, meraviglioso perché desiderato ma Micky ha rifiutato di restare a dormire lì preferendo tornare a casa sua, e da quella sera tutto è progressivamente tornato come prima, anche se sempre e solo a casa sua approfittando delle assenze di suo marito per i turni in ospedale e di quelle di mia moglie e dei figli per quei primi periodi di vacanza: me la sono scopata in tutti i modi che conosco dando sfogo alle mie fantasie e lei mi ha ricambiato anche se con diffidenza ma non si è negata concedendomi tutto quello che le chiedevo pur restando nel limite del “normale” anche se di tanto in tanto spingevo per andare oltre fermato da brusche occhiatacce o peggio lasciato a bocca asciutta nel bel mezzo del rapporto.
Ci ho messo quasi un mese da quel primo riavvicinamento a riproporle qualcosa di proibito, sempre sfumando le richieste con cose più tradizionali che la appagavano di più, e incontro dopo incontro (ci siamo incontrati quasi tutti i giorni!) ho continuato a battere la mia strada “riaccompagnandola” verso il mio obiettivo che ho raggiunto poco prima della separazione per le vacanze estive, quando finalmente sono riuscito a farla cedere assistendo ad uno degli spettacoli più esaltanti che avessi mai potuto sperare, complice anche qualche bicchierino in più che l’aveva sciolta, quando accettò di fare pipì nel secchiello da champagne davanti ai miei occhi famelici prima di lasciarsela leccare a più non posso e infine di farsi scopare e sborrare dentro mentre mi cavalcava con le zucche che saltavano alla follia.
Le ho provate tutte per farla andare oltre, proponendole di giocare insieme nella vasca da bagno o almeno di ripetere le cose fatte al tempo dei nostri primi incontri ma non c’è stato verso, riuscendo solo a leccarle la figa gocciolante e nient’altro a parte un gustoso siparietto una sera, quando gliel’ho messo nel culo a tradimento facendola pisciare sotto senza che riuscisse a controllarsi.
Quello è stato il culmine della mia storia, perché al ritorno dalle vacanze tutto è andato verso il peggio… con un finale da vera paura.
Dopo diversi giorni di separazione ci siamo ritrovati e pur con frequenza ridotta avevamo ricominciato con i nostri incontri, Micky sembrava molto più “sciolta” e coinvolta, era lei che mi mandava i messaggi per farmi salire o per darmi appuntamento di sotto per delle quicky improvvisate e selvagge nelle cantine o nei garage ma ad un certo punto senza una causa scatenante è diventata nervosa e irritabile quando incidentalmente facevo qualcosa che non le piaceva (era diventata insofferente all’anale), in un’occasione mi aveva addirittura detto che la trattavo come una puttana senza alcun rispetto e qualche giorno dopo ha deciso di troncare nuovamente tutto, black-out completo per diversi giorni con richiesta di chiarimento improvvisa e secca una sera, al telefono, con mia moglie in casa, con un tono del tipo “sali tu sennò scendo io”.
E da lì è cominciato il terrore…
Ho passato attimi di panico con la certezza che ero nella merda fino al collo, ci siamo dati appuntamento nei garage dopo che con una scusa mi ero liberato di mia moglie e pochi minuti dopo l’ho affrontata ostentando calma e tranquillità, sentendomi insultare e riempire di male parole, ho cercato di calmarla ma Micky era fuori di testa così ho preferito cedere e prendermi colpe e insulti pesanti prima che tornasse a calmarsi e invitarmi su da lei per “fare pace” ma quando le avevo risposto che non potevo perché mia moglie mi aspettava… apriti cielo, nuova sfuriata.
Non sono più riuscito a rivederla per diversi giorni poi l’ho nuovamente affrontata e durante quest’ultimo chiarimento Micky ha ammesso che non era più disposta a continuare la nostra relazione chiedendomi una svolta, senza comunque dirmi cosa voleva veramente forse perché non l’aveva chiaro nemmeno lei.
Ovviamente le ho risposto che le mie intenzioni erano chiare fin dall’inizio e che non avevo cambiato idea, insistendo sul fatto che era sempre stata d’accordo anche lei, ma questa cosa l’ha fatta arrabbiare ancora di più e da lì ha cominciato a “minacciarmi” dicendo che in fondo io rischiavo molto di più perché sarebbe bastata una chiacchierata con mia moglie per fottermi, sono stato bravissimo a non replicare e a non cedere né alla rabbia (che provavo, e tanta) né alla paura e sicuramente questa cosa mi ha salvato, per davvero, perché Micky da quel giorno è cambiata, è tornata a sorridere quando ci incrociavamo sia soli che in compagnia e non ha più provato a contattarmi, così come ho fatto io per rispetto nei suoi confronti ma soprattutto (non ho paura ad ammetterlo) per la paura.
In ogni caso è stato bello e non nascondo che quando la vedo, pur facendo forza a me stesso, la desidero ancora.
non posso escludere che ci saranno ulteriori sviluppi, io non li cerco, non ora almeno.
poi vedremo...
Peccato...una gran bella storia di vita vissuta co una donna speciale
 

sormarco

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Grazie anche da parte mia, ma credo che il piacere che vi siete dati sia duro da dimenticare, da parte di noi maschi credo sia più difficile, quindi se a lei è piaciuto ricominciare penso che ci potrà scappare altro. In bocca al lupo e buon anno a tutti.
 

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