CHIEDO SCUSA PER LA LUNGA ATTESA, ANZI DIREI TROPPA ATTESA MA SI FA QUEL CHE SI PUO'..
Chiusi velocemento lo studio e scesi in strada, mi stavano aspettando appena fuori il portone e li raggiunsi. La macchina sostava venti metri più avanti e ci incaminammo, mia moglie davanti parlava con l’amm.re e io dietro con Diego. Arrivati, apri l’auto indicai all’amm.re la porta anteriore, lui voltandosi verso mia moglie gli chiese se non preferiva mettersi davanti, ma disse di no in quanto preferiva sistemarsi dietro, lui acconsentì e si diressi verso lo sportello. Nel frattempo Diego, visto che le scelte erano fatte, apri la portiera posteriore ed entrò. Mentre erano già dentro io e mia moglie rimanemmo un’attimo a guardarci, poi lei sorrise maliziosamente ed entro in macchina. Aveva raggiunto il suo scopo e pertanto era contenta e anche io, inoltre davanti l’amm.re semplicemente girandosi avrebbe avuto una visuale perfetta delle gambe ( e di tutto il resto) di mia moglie, in quanto lei era seduta proprio dietro di me.
“ Allora Diego, vado in stazione giusto?!”, “ Si si esatto, tanto da li poi prendo la metro e arrivo in centro!”, rispose Diego; “ Ah ma devi andare in centro, anche noi andiamo da quella parte, a questo punto ti portiamo noi direttamente, tanto è di strada , che ne dici caro?”. Mi voltai e guardai mia moglie, era seduta comodamente quasi sprofondata nel sedile, mi sorrise, guardai Diego e dissi:” Ok, mi sembra giusto, non le dispiace Dott.re, tanto siamo di strada..” mi rigirai per guardare l’amm.re e attendere la sua risposta, anche lui era girato ma il suo sguardo era diretto sulle gambe di mia moglie, erano socchiuse ma completamente in bella vista senza contare che la gonna era praticamente diventata il classico giro passera. “ Dott.re le va bene allora?”… “ Si Si , va benissimo non potrei obiettare a sua moglie..” Sorrise a lei e giratosi anche a me; misi in moto e cominciai a guidare.
Eravamo nel traffico, a quell’ora poi era normale trovare tanta gente che tornava a casa; parlavo con l’amm.re o meglio era lui che raccontava chissà che anedotti, ma la mia mente era rivolta dietro. Erano almeno 10 minuti che non sentivo più parole provenire da dietro, mi immaginavo cosa stesse succedendo se quella pazza di mia moglie stava facendo veramente una sega a quel ragazzino o viceversa se Diego aveva messo una mano sulle gambe di mia moglie e lei si stava facendo toccare in tutta tranquillità . Quei pensieri mi misero un’agitazione incredibile, il mio cazzo cominciò a svegliarsi e di certo non mi andava di farlo vedere all’amm.re, era troppo presto per tutto, non volevo che il piano principale ( quello di recuperare i soldi) andassi in frantumi prima di iniziare. Dovevo trovare una scusa giusta per girarmi e interlocuire con mia moglie, intendermi con lei non era difficile ma girarmi solo per vedere cosa stava succedendo dietro non mi sembrava molto sgamato.
Ecco che la lampadina si accese..prima di entrare come di consueto avevo messo la mia giacca appoggiata sul pianale del bagagliaio per non stropicciarla, così appena mi fermai al primo semaforo chiesi a mia moglie se poteva allungarsi per prendermela perché non trovavo il cellulare ( l’avevo lasciato veramente nella tasca interna). Così mi girai scorsi le gambe di mia moglie quasi a contatto con quelle di Diego anche se i due corpi erano ben distanti. “ V. mi prendi la giacca li dietro ho il cellulare dentro la tasca interna” “ si certamente, aspetta un secondo..”Cercò di allungare la mano ma non ci arrivava bene, cosi sorprendodomi nuovamente si girò letteralmente su stessa e appoggiando le ginocchia sul sedile si mise quasi a 90°. La visione era stupenda, la gonna quasi praticamente raggiungeva la sua fighetta e quasi mezzo sedere era in bella vista. Anche l’Amm.re nel frambusto si girò e non potette notare quanto in evidenza. Diego anche lui con uno sguardo anche se un po’ chino e vergognoso cercava di intravedere qualcosa. “ Ecco qui fatto, tieni pure..” Presi il cellulare e la ringraziai e mi girai..nel farlo notai come l’amm.re rimase ancora girato nel vedere i movimenti di mia moglie che si riassettava sul sedile e si sistemava la gonna che ormai era salita a livello inguinale.
La situazione si fece sempre più intrigante e mentre mancava poco a raggiungere il centro dove avremmo lasciato Diego, sentii la mano di mia moglie appoggiarsi sulla mia spalla, prima delicatamente e poi quasi a schiacciarmi come se volesse la mia attenzione. Alzai lo sguardo nello specchietto retrovisore, non potevo vederla bene in quanto era dietro di me, ma osservando il lato di Diego lo vidi in una posizione più centrale rispetto alla seduta del sedile. Immaginavo che avesse approffittato della situazione precedente per avvicinarsi o addirittura toccare mia moglie con la mano. Il fatto che lei mi stringesse la spalla con la mano e volesse la mia attenzione era un chiaro segnale che qualcosa stava accadendo. Con una scusa banale questa volta, cercai di sistemare lo specchietto senza farmi notare dall’amm.re che comunque era impegnato in una conversazione telefonica. Lo abbassai più possibile, il fatto che fossimo praticamente incolonnati mi permise di farlo con precisione. Spostandolo più basso possibile, notai la gamba di mia moglie praticamente spalancata e intravidi il braccio di Diego in diagonale verso la gamba stessa. Non riuscivo a vedere la mano ma mi era chiaro che la stesse toccando, anche se non era chiaro dove. Cominciai a sudare anche se l’aria condizionata della macchina era quasi al massimo, pensavo a quel ragazzino che toccava mia moglie e sentivo la rabbia che nasceva dentro di me..avevo voglia di girarmi e prendere a sberle tutti e due. Ma mi osservai attentamente e questa cosa, questa situazione ,aveva scatenato in me una reazione che mi procurò una fortissima eccitazione. Così non feci nulla, sistemai lo specchietto e mentre mia moglie continuava a toccarmi, questa volta dolcemente la spalla, prosegui nel tragitto. Nel frattempo l’amm.re interruppe la telefonata e si girò verso mia moglie chiedendogli dove saremmo andati in vacanza. Così mentre lui si girò lo feci anch’io , anche se non completamente e pensai che se Diego la stava toccando avrebbe visto tutto. Il nostro piano sarebbe andato in frantumi e niente di tutto quello che avevo programmato sarebbe stato realizzato. Notai che i due cominciarono a parlare liberamente e l'amm.re si rigirò completamente sul sedile. Se effettivamente stava accadendo qualcosa di quello che pensavo, non si sarebbe girato così velocemente. Non ci capivo più niente, che cavolo stava succedendo, fantasticavo oppure succedeva qualcosa realmente, o forse ancora lei era talmente brava da tenere in scacco tutti e tre senza che gli esclusi di turno potessero accorgersene??
D. Diego – V. mia moglie – A. Amm.re
D. “Ecco qui va bene, se vuole può lasciarmi qui..” IO. “ Ok, aspetta che mi fermo qui a lato”. D. “ Perfetto la ringrazio della disponibilità a domani..” IO “ Prego, a domani..” Diego salutò anche mia moglie e l’amm.re, poi scese.
IO” Ok, allora cerchiamo posto e ci fermiamo da Lei Dott.re” A. “ Certo va bene,”. Trovai posto abbastanza velocemente anche se in divieto, ma non avevo voglia di girare e soprattutto dovevo parlare con mia moglie per capire cosa fosse successo. Scesi dall’auto e ci incamminammo, l’amm.re sulla sx io in mezzo e mia moglie sulla mia destra. Presi sottobraccio mia moglie e cercai di rallentare la camminata, volevo avere il tempo di scambiarmi uno sguardo con lei. V. sorrise e accellerò per tornare al passo con l’amm.re, volevo ucciderla ma devo ammettere che il gioco del vedo e non vedo ma anche del sapere e nascondersi mi intrigava parecchio. L’amm.re ci aprii il cancello ed entrammo nel condominio, l’ufficio era al piano terreno, così velocemente ci trovammo seduti alla sua scrivania, lui da suo lato e noi, io e mia moglie, dall’altro. A. “ Scusate vado un’attimo in bagno e arrivo..” IO “ certo ci mancherebbe” gli risposi.” dopo dovrei andare anch’io se non le dispiace” aggiunse mia moglie. L’amm.re annuii e cambiò stanza..
IO” Oh che cavolo è successo li dietro, mi stringi la spalla per farmi capire chissà cosa..quindi???” V. “ ahahah, niente dai stai tranquillo, ammetto che avrei voluto che mi toccasse perché ero eccitata e lo sono tutt’ora ma non è successo niente”. IO “ Ah si, come no, ho abbassato lo specchietto e ho visto la sua mano su di te e la tua gamba spalancata, come fai a dire che non ti stava toccando..” V. “ se ti dico di no credimi.”. Lei rideva e io impazzivo..IO “ allora spiegami perché aveva il braccio in diagonale e tua la gamba praticamente aperta” V. “ primo non aveva la mano su di me, ma il braccio era in quella posizione perché io ho chiuso quasi gli occhi e credo che mi stesse facendo un video” IO” come un video??” “ Eh si, ho fatto finta di addormentarmi e visto la situazione avrà avuto la sua occasione per riprendermi sotto la gonna..ti ricordo che sono senza mutandine e lui lo sa..” Dio mio pensavo chissà che riprese avrà fatto..IO “ brava, e per quello che mi toccavi la spalla?” V. “ Ovvio, mi stavo eccitando, poi quando l’amm.re ha messo giù la chiamata, lui ha ritratto il telefono e io ho spostato la gamba, così girandosi non ha visto niente o meglio qualcosa ha visto le gambe sono tutte scoperte ma non ha visto quello che è successo., ihihihih.” IO “ brava lo sai che mi stai facendo impazzire, guarda senti qui..” Gli misi la mano sul mio cazzo che pulsava nei pantaloni. Lei orgogliosa mi disse: “ mmm che bella reazione che ti faccio hai visto, vuoi che te lo tocco??” Cominciò ad abbassarmi la cerniera e me lo tirò fuori..cominciò a segarmi, quasi quasi venivo quando sentimmo i passi dell’amm.re che si avvicinavo. Mi rimisi in ordine e proprio mentre lui stava entrando, tornò quasi indietro come se avesse dimenticato qualcosa.. A quel punto lei mi disse” Io ora, quando lui torna di qua vado in bagno, digli quello che ci serve che sarebbe il motivo principale per cui siamo qui, se vedi che non ti da retta trova una scusa e raggiungimi di la che proviamo la seconda strada.. Io “ Ok”…
L’amm.re entrò nella stanza, mia moglie si alzò quasi subito e chiese di andare il bagno. Così rimanemmo io e l’amm.re e non persi tempo, cominciai a chiedergli conto dei soldi, lui tergiversò ancora ma quasi sorprendentemente accettò di versarmi l’intero importo di cui ero fuori. Prese gli assegni dal cassetto e cominciò a scrivere un’assegno dopo l’altro, mi domandavo chissà cosa gli aveva fatto cambiare idea così velocemente, ok mia moglie un po’ si era mostrata ma pensavo che dovessi inventarmi ben altro per arrivare all’obbiettivo. Mentre l’amm.re scriveva e faceva scivolare gli assegni uno sull’altro ero quasi deluso, forse non lo so, ma in quella situazione mi ero dimenticato di mia moglie che stava ancora nel bagno..A” ma sua moglie ha qualche problema perché non torna? “ IO” forse è meglio che vada a vedere”.. mi alzai ed entrai nell’altra stanza, la porta del bagno era semi aperta, la aprii leggermente e vidi mia moglie seduta sul cesso impegnata a masturbarsi.. Mi guardo sorridendo e disse “ allora..ti paga o dobbiamo fare altro?” “ bè a dire la verità sta pagando tutto, ho visto tutti gli assegni ne mancavano pochi” “ Umm ottimo..” rispose lei mentre continuava a toccarsi..V. “ senti ma non ti andrebbe di leccarmela non ce la faccio più”..non dissi nulla, entrai nel bagno mi misi in mezzo alle sue gambe e cominciai a leccargliela con foga. Non mi interessava più niente, non ce la facevo più, lei ansimava e credo che lo facesse così forte che l’amm.re non poteva non sentire..Da li a poco mi prese la testa, mi fece alzare e così face anche lei.Aprii l'ultimo bottone della gonna e la fece scivolare a terra, io la guardai solo un 1 secondo ancora. Poi la presi e la spostai vicino al lavandino, lei si chinò e cominciai nuovamente a laccerla da dietro. Lei ansimò nuovamente ancora ancora e ancora, mi sedetti sul wc e gli feci cenno di salire. Non perse tempo, si sistemò bene lo prese con le mani e punto il mio cazzo verso la sua fighetta ormai ultra bagnata. Cominciò a scoparmi con foga, li seduti davanti alla porta del bagno. Tra me e me pensavo, sicuramente arriverà l’amm.re e vorrà guardare se non scopare mia moglie. Non me ne fregava un cazzo, mentre la tenevo per le chiappe e la spingevo avanti e indietro su di me, lei cominciò ad ansimare. Non ce la facevo più, così da li a poco cominciai a sborragli dentro tutto il mio liquido.. Finimmo per abbracciarci, ci guardammo e quasi stupefatti dal non essere stati interrotti, sistemati i vestiti tornammo di la.
L’amm.re era ben seduto sulla sedia, quasi ci stesse aspettando.IO “ Ok amm.re tutto a posto, l’ho trovata di la che si truccava e ho aspettato che finisse” A.” ahahaha ok, certamente ha fatto bene..” Prese gli assegni nelle mani e me li porse”. Io feci altrettando, eravamo ambedue in piedi davanti a lui, mi sentivo quasi in castigo e non so perché. Raggiunsi gli assengi, ma lui non li mollava, li teneva stretti nelle mani..poi disse” Tu spogliati rivolto a mia moglie”.. io lo guardai e risposi “ Cosa?”. Lui ci guardò, sorrise e girò lo schermo verso di noi..” Lei pensa che sia l’unico ad avere le telecamere nei suoi uffici??””..
Porca troia…..
CONTINUA…
