Estate 2017

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Spartaco01

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Giugno 2017

Mi chiamo Matteo e ho 24 anni, i miei genitori partono per le vacanze e quindi finalmente riesco ad avere casa libera… il sogno di ogni ragazzo.
Stavo già iniziando ad organizzarmi per riuscire a portare a casa qualche amica con cui passare qualche bella serata di passione, quando mia mamma mi avvisa che la zia Cinzia (sua sorella) le ha chiesto se potevo andare a dormire da lei visto che io ero da solo e lei ha suo figlio che partiva per le vacanze il giorno dopo.
“Nooooo” – esclamo dentro di me, ma sapevo che non potevo dire di no, sia perché mi dispiaceva lasciare da sola mia zia e sia perché mia mamma non mi avrebbe lasciato in pace.
Cerco comunque di restare ottimista perché alla fine si sarebbe trattato solo di andare da lei la sera e quindi per tutto il giorno avevo la casa libera e poi mia zia vive in un bella viletta con piscina e quindi avrei potuto approfittarne.

02/06/2017

Ore 10.00
Suona la sveglia, mi alzo, sono a casa da solo, i miei sono partiti nella notte per le vacanze. Mi avvio in cucina a fare colazione, e trovo un biglietto lasciato da mia mamma. “Ciao Matteo, io e tua papà siamo partiti per le vacanze, mi raccomando non fare casini finchè siamo via, ricordati di chiudere sempre tutto a chiave. Ti vogliamo bene. Mamme e Papà. Ciao”
Finito fare colazione vedo che sul cellulare mi è arrivato un messaggio da mia mamma.
“Ha chiamato la zia e mi ha detto di dirti che passa a prenderti alle 18”
Alle 18 è troppo presto, dopo la chiamo e le chiedo di passare più tardi.
Mi metto a giocare alle playstation, aspettando che arrivino le 14 per trovarmi con Anna, una mia amica, in piscina comunale.

Ore 14.00
Arrivo e piscina e trovo Anna ad attendermi all’ingresso, la saluto con un bacio sulle guance e ci avviamo verso l’entrata. Arrivati ai lettini a bordo piscina, inizio spogliarmi e con la coda dell’occhio vedo Anna piegata a 90 mentre raccoglie i pantaloncini che si era appena tolti, e d’istinto maschile, mi giro verso di lei.
Aveva perizoma nero a vita alta, di quelli che vanno molto di moda adesso, che lasciano praticamente tutto il culo fuori. Il tutto è durato forse un secondo, ma quanto basta per farmi rimanere immobile a tal punto che Anna guardandomi mi fa “Che hai? Perché sorridi?” ”Ah no niente, stavo pensando a una cosa divertente” e mi rigiro subito “Sono contenta che ti piaccia il mio costume nuovo” esclama Anna, “Più che il costume mi piace qualcos’altro” gli rispondo e mi rigiro verso di lei che nel frattempo si era tolta anche la maglietta. Una seconda bella soda, nascosta da un mini costume che lascia poco all’immaginazione. Mi sorride e si distende a prendere il sole.
Dopo una mezz’oretta, mi chiede se posso mettergli la crema sulla schiena, e come potevo dire di no?! Prendo in mano il tubetto di crema e mi siedo sul suo lettino, lei prende e si sposta i capelli di lato, e si slaccia il costume, lasciando la schiena completamente libera. Prendo la crema e inizio a spalmarla sulla schiena, facendo anche un piccolo massaggio. Averla li e poterla toccare, dopo tanto tempo che sognavo quel momento, mi provoca un’erezione e preso dall’eccitazione inizio a scendere sul culo ma vengo bloccato dalla sua mano che afferra i miei polsi. Mi lancia un’occhiata “Ma che fai, c’è gente” “Scusa, ma non sono riuscito a resistere” Mi guarda con un sorriso “Lo prendo come un complimento. Grazie per il massaggio” Mi alzo e torno sul mio lettino.
Tra una nuotata e una risata arrivano le 17, decidiamo di rivestirci e di andare verso casa mia. Arrivati a casa, ci sediamo sul divano e subito si avvicina e mi bacia sulla bocca, poi si avvicina all’orecchio e mi chiede “Perché non andiamo a farci una doccia?” Non me lo faccio ripetere due volte, la prendo per mano e mi dirigo verso il bagno….

FINE PRIMA PARTE
 

sormarco

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Ti dirigi verso il bagno. ..........
Spero che tu abbia sbattuto il mignolo alla porta [emoji23] [emoji23] [emoji23] [emoji23] [emoji23] [emoji35]
Perché nin si finisce così tutto d'un tratto il racconto.
 
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Spartaco01

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Entrati in bagno, mi tolgo la maglietta e inizio a baciarla, le sue labbra carnose mi fanno impazzire, e il piercing sulla lingua (era la prima volta che baciavo una ragazza con il piercing) mi faceva eccitare non so bene il perché, forse perché mi immaginavo l’effetto durante un bel pompino.
Le sollevo la maglietta e la lascio cadere a terra, mentre mi affretto a sciogliere i nodi che tenevano legato il reggiseno, finalmente riesco a vedere le sue tette, che anche se non tanto grandi, sono belle sode ma dura pochi secondi perché mi afferra la testa con entrambe le mani e riporta le sue labbra sulle mie.
Sento i suoi capezzoli appoggiarsi al mio corpo, ho l’eccitazione a mille… non riesco più a tenerlo nel costume, deve essersene accorta anche lei, perché con la mano inizia a massaggiarmi dall’esterno del costume, ma questo non fa altro che aumentare l’eccitazione ancora di più.
Non resisto più, mi stacco da lei e con rapidità mi tolgo il costume, lei sorride “complimenti, niente male” e quando una ragazza ti dice cosi, almeno per me, mi fa aumentare ancora di più il testosterone.
Si toglie i pantaloni, e mentre sta per sfilarsi il perizoma, la fermo “aspetta, fatti ammirare per bene” la prendo per mano e la invito a fare un giro su se stessa. Finalmente la ragazza che mi è sempre piaciuta, è li a pochi cm da me. Nuda, con solo un finissimo perizoma che le disegna un culo stupendo. Mi sembra di sognare, invece è tutto vero. Ho il cuore a mille, lo sento che sta per scoppiare. Mentre nella mia testa penso a tutto questo, vengo risvegliato dalla sua voce “andiamo in doccia?” “certo, prima le donne” e la invito ad entrare. “Posso togliere il costume adesso?” “si certo” E davanti a me, si materializza, forse una delle scene più belle mai viste in vita mia. Prende il costume e inizia a farlo scendere lungo le gambe, e mentre il costume scende, lei si piega in avanti, arrivando alla fine ad essere perfettamente a 90. Rimango pietrificato “Ti piace il mio culetto?” “Come fa a non piacere un’opera d’arte cosi perfetta?!” “Dai su entra” non me lo faccio ripetere due volte.
Entrato in doccia, riprendiamo a baciarci ancora, ma ora oltre ad avere i suoi capezzoli a contatto con il mio corpo, ho il mio pene a contatto con il suo corpo. Lo afferra con una mano e inizia un lento su e giù mentre continuo ad avere la sua lingua nella mia bocca.
Si stacca da me e si mette in ginocchio, inizia a prendere in bocca sola la punta, e con a giocare con la lingua, so già che non durerò molto, sono troppo eccitato ed era troppo tempo che sognavo questo momento. Inizia a scendere sempre di più, e sento sempre meglio il piercing a contatto con il mio pene, si ferma, mi guarda “però, è bello largo, faccio fatica” e riprendere a succhiarlo.
Se va avanti cosi, tra poco vengo, devo fermarla, non voglio fare la figura di quello che dura 2 minuti. La blocco e la faccio alzare, rimane stupita “Che c’è?” “Ora tocca a me” sorrido, la spingo contro il muro e mi abbasso, con la mano destra le afferro la sua gamba sinistra e la sollevo per riuscire ad andare meglio, inizio a leccare intorno, lentamente, poi mi avvicino alle labbra esterno e inizio a sentire la sua eccitazione, con la sinistra tengo separate le due labbra mentre con la lingua mi faccio strada, sento una sua mano sulla mia testa, che mi afferra i capelli “continua cosi” la sua voce è ansimante, e mi sento tirare i capelli. Aiutandomi con la mano inizio a giocare con il clitoride, e questo dai suoi versi, le deve piacere parecchio. Decido allora di iniziare a penetrarla con le dita, inizio con il dito medio, e mentre inserisco il dito, sento le contrazioni del suo corpo che poi si lascia abbandonare al piacere, sento che ormai è bella umida e decido di inserire anche l’indice, i versi di piacere si fanno sempre più intensi ma vengo bloccato da dei rumori “Matteo, ho sentito dei rumori” “Pure io…” mi alzo, e mentre sto per uscire di doccia “Matteo, ci sei?! Matteo sono venuta a prenderti…” mia zia, erano già le 6? Mi ero completamente dimenticato di dirle di passare dopo, e ora cosa faccio? Faccio segno ad Anna di non parlare. “Si zia, sono in doccia, arrivo subito” nel frattempo mia zia si era avvicinata al bagno “Ok perfetto, ho trovato la porta aperta, ti aspetto in cucina”.
“mi dispiace, mi sono dimenticato di avvisarla di passare dopo” sussurro ad Anna “non ti preoccupare” si mette in ginocchio e riprende a farmi un pompino, l’eccitazione era un po’ scesa a causa di mia zia, ma appena Anna lo riprende in bocca il mio pene ritrova la durezza persa. Le sue labbra carnose che avvolgono la mia asta sono piacere puro, mentre la lingua continua a giocare con il mio glande fino a quando ormai non riesco più a resistere “sto per venire” “dove vuoi venire?” La prendo per una mano, la faccio alzare, la giro e la metto a 90, appena in tempo per ricoprirle le chiappette. “Sono proprio felice che il mio culo ti faccia tanto effetto” “Non puoi capire quanto” la aiuto a pulirsi, e usciamo dalla doccia cercando di fare meno rumore possibile. “non voglio che tua zia mi veda” “ok, rivestiti velocemente, che poi con una scusa la porto in un’altra stanza cosi puoi uscire”
Ora mi devo inventare una scusa per riuscire a portare mia zia via dalla cucina per permettere ad Anna di uscire senza farsi vedere, ma che scusa mi invento con mia zia?
Intanto Anna si è rivestita, devo inventarmi una scusa, prendo una asciugamano e me lo lego in vita, apro lentamente la porta, nel caso mia zia sia nei paraggi e mi avvio verso la cucina, è seduta mentre sfoglia qualche rivista, ok, non mi ha visto, ora devo portarla il più lontano possibile dalla cucina.
Mi è venuta un’idea, vado in camera mia, apro l’armadio, prendo una camicia che uso poco e tento di staccargli un bottone, ma non riesco, allora prendo il mio coltellino e inizio a tagliare il filo, finalmente riesco a staccare il bottone. “Zia, puoi venire un attimo in camera mia… mi serve il tuo aiuto” “Arrivo tesoro”
Zia entra in camera mia, “guarda che fisico che hai tirato su dall’anno scorso” “grazie, merito della palestra” non me lo aspettavo proprio questo complimento. “Zia, mi si è staccato questo bottone dalla camicia, riusciresti a ricucirmelo?” “fammi vedere… si, te lo faccio subito” “Se puoi… vado a prenderti ago e filo”.
Mi avvio verso il bagno e vedo che la porta è aperta, vado in cucina e non trovo nessuno, allora prendo il cellulare e vedo un messaggio di Anna “Grazie, mi imbarazzava troppo farmi vedere da tua zia. E’ stato molto bello sotto la doccia”. Faccio un respiro di sollievo e mi metto alla ricerca di ago e filo, una volta trovati ritorno in camera mia e trovo…

FINE SECONDA PARTE
 
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Spartaco01

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…mia zia, seduta sul mio letto con le gambe accavallate e scoperte dallo spacco del vestito, e senza volerlo esclamo ad alta voce “che gambe” ma mentre lo dico mi accorgo che non lo sto dicendo solo nella mia mente ma ormai è troppo tardi, mia zia Cinzia, mi guarda, sorride “E’ un complimento di cortesia per il complimento che ti ho fatto prima, o lo pensi veramente?” “Lo penso veramente” gli rispondo ancora non rendendomi conto di quello che stavo facendo. “Sono contenta che tutte le ore spese in palestra si notino, grazie Matteo” . Si alza e mi viene incontro, mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia, non so se a causa ancora dell’eccitazione per Anna, ma sento che inizia a farsi duro di nuovo, allora velocemente lascio e mia zia ago e filo e mi avvio verso il bagno.
Un mix di emozioni mi scorre dentro, perché eccitarmi con mia zia? È la sorella di mia mamma? Forse sono ancora eccitato per Anna, si deve essere cosi, aspetto di calmarmi un attimo e poi torno in camera. Mia zia è concentrata a cucire, decido di prendere un borsone e inizio a metterci dentro quelle quattro cose per passare qualche notte da mia zia. “Finito, cosi dovrebbe andare bene” e mi mostra il bottone ricucito, “Grazie zia, è perfetto”. “Posso andare in bagno?” “Si si, vai pure” prendo ago e filo e li rimetto al proprio posto, torno in camera e rimetto la povera camicia sacrificata nell’armadio.
Il borsone è pronto, mi vesto e vado in cucina dove mi attende mia zia, “sono pronto, possiamo andare” “Ottimo”. Saliamo in macchina e una volta seduto, mi cade l’occhio sempre sulle gambe di zia, due gambe allenate, si intravede appena il muscolo, la pelle è abbronzata, tutta omogenea senza imperfezioni, sento che inizia a tornarmi l’erezione, cerco allora di distogliere lo sguardo e di guardare fuori dal finestrino.
“Cosa ti preparo per cena?” “quello che vuoi zia, sono di bocca buona” gli rispondo sempre guardando fuori, “c’è qualcosa che non va, Matteo?” “no no zia, tutto ok” per fortuna siamo arrivati. Zia parcheggia dentro al garage, scendiamo, prendo il mio borsone, intanto zia inizia a cercare le chiavi nella borsa “non riesco più a trovare le chiavi” “mal che vada dormiamo sotto le stelle” gli rispondo sorridendo, “mi sa che sono troppo vecchia per dormire sotto le stelle” “non dire cosi zia, che sei giovanissima” “grazie tesoro… eccole”.
Entriamo in casa, era un po’ che non passavo a trovare mia zia, “hai cambiato tutto qua” “si, da quando Davide se né andato, ho voluto cambiare un po’ di cose” (Davide è il suo ex marito). “molto bello, si vede il tocco femminile… dove dormo io?” “Ti mostro subito la tua camera” Zia si avvia al piano superiore, superiamo la camera di mio cugino, e andiamo in quella degli ospiti “ecco, questa è la tua camera, di fronte c’è la mia e il bagno puoi usare quello, io di solito uso quello mio in camera” “ok perfetto, grazie” “Ora ho bisogno di un bel bagno per ricaricarmi, mi sono distrutta oggi in palestra” “certa fai pure, mi sistemo le mie cose e ti aspetto giù” “fai come se fossi a casa tua” e vedo zia entrare in camera sua.
Prendo il mio borse e inizio a sistemare nell’armadio i vestiti e le scarpe, poi prendo il cellulare e faccio per tornare in cucina, ma appena arrivo alla porta della camera, vedo mia zia riflessa nello specchio della sua camera, ha lasciato la porta leggermente aperta, ma quel tanto che basta per permettermi di vederla. E’ li, in intimo che sta parlando al cellulare con qualcuno, finisce la chiamata e si sposta verso il letto, sparisce la sua immagine dallo specchio, io rimango li fermo nella speranza di rivederla passare, mentre dentro di me sono indeciso se restare o andarmene, non avevo mai visto mia zia dal punto di vista sessuale, era sempre stata solo la zia Cinzia. Mentre penso a tutto questo rivedo mia zia nello specchio, ma l’immagine rimane solo un paio di secondi forse, ma quel tanto che mi basta per vedere che era nuda. L’erezione torna a farsi sentire nei pantaloni, sento aprirsi l’acqua della vasca, provo ad avvicinarmi alla camera di mia zia cercando di fare il più piano possibile. Più mi avvicino e più sento crescere il rumore della porta, ora sono sulla porta della camera di mia zia, il cuore inizia ad aumentare di velocità, la paura di essere scoperto si fa sempre più forte, ma c’è anche la voglia di vedere mia zia mentre si fa un bagno.
Non so cosa fare, provo a cercare nello specchio qualche segnale per capire dov’è mia zia, riesco a vedere solo la porta del bagno e un pezzo di vasca, provo ad aspettare, sento smettere il rumore dell’acqua, rimango ancora qualche attimo in attesa finché finalmente non vedo nello specchio il braccio di mia zia nella vasca, è dentro. Il battito si fa sempre più veloce, prendo coraggio ed entro, cercando di non farmi vedere da lei, sono in camera sua, vedo i suoi vestiti sopra al letto, mi avvicino e li prendo in mano, sento subito il suo profumo che mi avvolge, indossava una brasiliana nera, la voglia di poter vedere il suo culo avvolto da quel micro pezzo di stoffa mi fa impazzire. Ha lasciato l’armadio aperto, ma vedo solo vestiti, e per paura di essere scoperto non provo ad aprire altro, ma una scatola attira la mia attenzione, un po’ di pelo color fucsia esce dalla scatola mi avvicino per vedere cos’è incuriosito e scopro che sono un paio di manette, mi viene da ridere, immaginare mia zia legata al letto con quelle manette. Prendo la scatola e cercando di non far rumore provo a guardare dentro, ci sono vibratori di vario tipo, e altri giocattoli.
Dentro di me si crea un’immagine totalmente nuova di mia zia, non è più la zia che fin da piccolino ho sempre pensato, ora inizio a vederla come una donna, una come tante altre donne. Ripongo la scatola al suo posto e torno in cucina.
Accendo la TV e mi metto sul divano ripensando a quanto ho appena visto, mi sembra tutto irreale, mia zia, la zia che mi ha tenuto in braccio fino a qualche anno fa. Squilla il telefono, “Matteo puoi rispondere te” “Certo zia” rispondo al telefono, dall’altra parte una bellissima voce femminile chiede di poter parlare con Cinzia, “zia è Alessia, gli dico di richiamare?” “Arrivooooooo”. Sono li con il telefono in mano che fisso le scale, in attesa di vedere mia zia scendere, e mia zia arriva, sta scendendo le scale avvolta da un asciugamano rosa, mentre nella mia mente si crea l’immagine di lei che scende nuda le scale. Ormai non riesco più a vederla come l’ho sempre vista, è bastato poco per cambiare per sempre l’immagine che ho di lei. Gli passo il telefono “Ciao Alessia, come stai?... si scusa ma ho il cellulare scarico…” Mi allontano camminando all’indietro, per osservare bene mia zia che cammina verso la porta che da sul retro, ed esce in giardino. Torno sul divano e la mente continua a pensare a quello visto in camera di mia zia, “Ahahahahah” sento mia zia ridere, mi alzo e guardo fuori dalla finestra, Buck, il suo labrador, le stava tirando l’asciugamano e mentre con una mano stava al telefono con l’altra cercava di cacciare via il cane, che ormai lo aveva preso come gioco, e tirava sempre più forte, con uno colpo deciso, riesce a togliere l’asciugamano a mia zia che rimane nuda, è girata, riesco a vedere il suo culo, sodo, diverso da quello di Anna, più grande ma più sodo, si vede che fa molti squat. Mia zia afferra un giocattolo di Buck e glielo lancia, a quel punto il cane abbandona l’asciugamano e va a prendersi il suo giocattolo cosi mia zia riprendere il suo asciugamano, e torna dentro.

FINE TERZA PARTE
 
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sormarco

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[MENTION=198652]Spartaco01[/MENTION]; spiegami come fai a fermarti sul più bello, sempre!
Che bella estate deve essere stata.
Tuo cugino e grande?
Non vorrei che fosse tuo rivale 🤭
 
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Spartaco01

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Velocemente mi risiedo sul divano e mi rimetto a guardare la tv, prima che zia Cinzia rientri in casa. Sento la porta chiudersi e i suoi passi che si avvicinano, ma cerco di non girarmi e di tenere lo sguardo sulla tv. “Finisco di lavarmi e scendo a preparare la cena. Va bene?” riesco a dire solamente un timido “si, ok” cercando sempre di non voltarmi, appena sento mi zia fare le scale, non resisto più e mi giro di scatto, riesco solamente a vedere per qualche secondo le gambe di mia zia che salgono le scale.
Dopo circa 15 minuti, sento mia zia scendere le scale, ha solamente una maglietta di qualche taglia più grande che gli fa anche da pantaloncini, si intravedono i capezzoli, e questa cosa mi fa eccitare “Cosa vuoi per cena?” “Per me va anche un’insalatona”, gli rispondo cercando di non fissargli le tette, zia sorride “Dobbiamo tenere bene in vista la tartaruga” “Con tutta la fatica che faccio, spero ne valga la pena” gli rispondo. “La sua bella figura la fa di sicuro, ti alleni molto?” mi chiede, “4 volte a settimana, te?” “Solo 2 volte, al massimo 3. Purtroppo non ho molto tempo”.
Iniziamo a preparare la cena, io comincio ad apparecchiare la tavola mentre zia si dedica alle insalatone, “Hai programmi per domani?”, “Al momento no” gli rispondo, aspettandomi qualche richiesta noiosa “Se ti va, io domani mattina presto pensavo di andare a correre” “Ah si certo, perché no?! Volentieri” e dentro di me tiro un sospiro di sollievo, riesco ad andare a correre e poi a vedermi con Anna.
Passiamo la cena a parlare, e devo dire che per la prima volta riesco a vedere mia zia, come non l’avevo mai vista prima, e non parlo dal punto di vista sessuale come mi era successo qualche ora prima, ma dal punto di vista umano. Parlandoci assieme per un attimo mi era sembrato di parlare con qualche mia amica, certo con qualche anno in più ma per il resto non vedo diversità.
Finito di cenare, usciamo in giardino, io mi siedo sul divanetto mentre mia zia si siede a bordo piscina con i piedi dentro l’acqua. Decido di provare a tastare un po’ il terreno visto che mi sono trovato molto bene a parlare con lei “Zia, ti stai vedendo con qualche uomo?” “No, per il momento con nessuno. Da quando sono tornata single, ho scoperto che mi manca la libertà”, “Ma una donna bella come te, avrà sicuramente dei corteggiatori, no?”, sorride “Grazie per il complimento, qualche uomo che ci prova c’è sempre, ma per ora non voglio impegni… te invece, hai qualche donzella?” eccola li, mi sono fregato da solo, io odio quando mi fanno queste domande “Beh no, al momento nessuna… “ mi guarda dalla testa ai piedi “E come mai un bel ragazzo come te non ha la ragazza?”, “Vedi zia, mi piace la libertà e non voglio impegni” e partiamo a ridire insieme. Mi alzo e mi avvicino a lei, mi siedo anch’io a bordo piscina “Avere una ragazza richiede molto impegno, bisogna dedicare tempo e energie, e per ora preferisco divertirmi, e non perdere tempo con storie che so già di non voler sprecare energie” “Si, hai ragione, sei ancora giovane e bello, hai tutto il tempo per trovare la tua dolce metà” e immersa la mano nella piscina, prende un po’ d’acqua e me la lancia addosso, “provo a rifarlo se hai il coraggio” cerco di sfidarla, “certo”, prende con entrambe le mani l’acqua e me la lancia contro. “Vuoi la guerra?” e inizio a pure io a bagnarla, ma velocemente lei si alza e scappa, a questo punto mi alzo pure io e inizio a inseguirla, la raggiungo, la afferro da dietro e la alzo “LASCIAMI” e prova a liberarsi, mi dirigo verso la piscina “NOOOOO Ti prego non in piscina” e la lancio dentro la piscina, vedo zia riemergere “Questa me la paghi” io piegato in due dal ridere, mentre lei si dirigeva verso la scaletta, e una volta riemersa, davanti a me ho una delle visioni più belle.

FINE QUARTA PARTE
 

pinko84

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Spartaco01

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La maglietta bagnata, non lascia più niente all’immaginazione e mi godo lo spettacolo mentre mia zia mi viene incontro “almeno vai a prendermi un asciugamano” e mi fa la linguaccia. Vado dentro in cerca di un asciugamano e glielo porto “tieni zia”, si asciuga e poi corre dentro, mentre io rimango in giardino a giocare con il cane.
Dopo poco, riesce mia zia, avvolta dall’asciugamano che gli avevo dato poco prima, “Io vado a dormire, e faresti bene ad andare anche te, se vuoi riuscire a tenermi il passo domani mattina”, a giusto, dobbiamo andare a correre, me lo ero scordato, “certo zia, tra poco vado”.
Rimango fuori ancora 10 minuti e poi torno dentro, faccio le scale e arrivo davanti alla porta della camera di zia Cinzia, e riesco a intravedere solo le gambe. Arrivo in camera mia, mi spoglio e rimango in boxer, mi distendo sul letto e….

03/06/2017

Ore 7.00
“Matteo… Matteo svegliati” apro gli occhi e vedo mia zia, in piedi vicino al letto che mi chiama “forza dai, veloce a fare colazione che andiamo a correre”, sono ancora mezzo addormentato e vedo mia zia uscire dalla camera, e mi accorgo di avere una bella erezione, chissà se zia l’ha vista.
Mi preparo e scendo a fare colazione, trovo zia già pronta con un pantaloncino corto e un top sportivo che risalta il suo bel seno. “muoviti dai, che non ti aspetto”.
Finito di bere il succo, partiamo e andiamo a correre, non pensavo zia fosse cossi brava, corriamo per una buona mezzora in collina.
Arriviamo a casa, entriamo, e faccio per andare in bagno a farmi una doccia “cerca di non metterci troppo… dopo devo farla pure io”, “ma scusa zia, te non usi il bagno in camera tua?” “Si, ma non ho la doccia, ho solo la vasca e dopo una corsa preferisco la doccia” “ah ok, allora sarò velocissimo” e entro in bagno.
Finita la doccia, mi asciugo, esco dal bagno e vado in camera mia per rivestirmi, mi tolgo l’asciugamano “Hai finito?.. ops scusa… vado a farmi la doccia… comunque hai un bel culo” non faccio in tempo a rispondere che sento la porta del bagno chiudersi.
Mi vesto e poco dopo esce zia dal bagno, coperta dal solo asciugamano, si ferma sulla porta “io vado a prendere un po’ di sole in giardino, tu che fai?” ma si dai, tanto Anna prima del pomeriggio è impegnata “ok vengo pure io” gli rispondo.
Per scendere, passo davanti alla camera di zia, provo a dare una sbirciata, ma riesco solo a vedere zia che si sta allacciando il reggiseno, troppo tardi.
Mi distendo sullo sdraio in giardino e attendo l’arrivo di zia, che non si fa attendere, arriva con un costume giallo, si distende sullo sdraio vicino al mio “che giornata fantastica” “vero zia, si prospetta una bella giornata di sole” mi guarda, “ma non hai il costume?” “e no zia, non l’ho portato via” “se vuoi ti posso prestare un costume di tuo cugino cosi puoi farti una nuotata in piscina” “sarebbe fantastico, grazie”
Saliamo in camera di mio cugino (quella dove dormo io in questi giorni) e zia si mette a cercare nell’armadio “ecco questo potrebbe andarti bene” rimango li fermo perché mi aspettavo che zia uscisse e invece lei rimane li e non sapevo cosa fare “ah scusa, mi giro” e zia mi da le spalle, mi spoglio e provo il costume “forse mi è un po’ largo ma può andare” zia si gira mi guarda “perfetto” e torniamo fuori a prendere il sole.
Zia prende e si fa una nuotata, mentre io rimango sdraiato a guardarla, se non fosse mia zia, ci avrei provato di brutto, più la guardo e più mi piace. Decido di tuffarmi anch’io in acqua e iniziamo a nuotare assieme, la piscina non è grandissima, ma riesci comunque a farti una piccola nuotata. Zia esce e torna a prendere il sole, dopo qualche minuto mi chiede “mi potresti mettere la crema sulla schiena?”, penso sia una delle frasi che ogni uomo spera di sentirsi dire, “certo” e mi avvio a bordo piscina, proprio vicino ai lettini, faccio forza sulle braccia ed esco dall’acqua, zia intanto si è distesa a pancia in giù e mi mostra il suo lato b, disegnato da una splendida mutandina brasiliana gialla.
Mentre prendo il tubetto della crema, zia si prende i capelli e li sposta di lato e con un veloce movimento si toglie il reggiseno e lo appoggia sul tavolino vicino al lettino, nel vedere quella scena, mi eccito e inizio a sentire qualcosa che cresce nel costume.
Inizio a spalmare la crema, cercando di fare anche un leggere massaggio, ma questo non fa altro che aumentare la mia eccitazione. Inizio dalle spalle e lentamente scendo, quando arrivo al bordo della brasiliana decido di provare ad andare oltre, e inizio a spalmare la crema anche sul culo, zia non dice nulla e allora continuo e procedo anche con le gambe, finito di spalmare la crema, zia mi ringrazia “Sei molto bravo, mi è piaciuto il massaggio, dove hai imparato?” “Ho fatto qualche corso un paio di anni fa” e torno a farmi una nuotata.
Finita la nuotata vado a distendermi sul mio lettino “Tocca a te ora mettermi la crema”, zia mi guarda “devo proprio? Sto cosi comoda” “Non vorrai mica che mi scotto, vero?”, zia fa un sospiro, “Passami il reggiseno” che nel frattempo ero caduto a terra, faccio per prenderlo, ma poi decido di provare a sfruttare quel momento “Non avrai paura che ti veda le tette?” “Detto da te, che per provarti il costume mi hai fatto girare e comunque non mi faccio di certo problemi” decido di ribattere, “Ho aspettato che ti giravi perché non volevo metterti in imbarazzo” “Fosse per me potresti girare anche nudo” e ci mettiamo entrambi a ridere, ma zia smette subito, mi guarda “Basta che non lo venga a sapere tua mamma, sai che è di mentalità chiusa” e appena finita la frase si alza, mostrandomi il suo bellissimo seno, prende la crema e si avvicina, “Hey, smettila di fissarmi le tette” “Scusa ma sono rimasto incantato da tanta bellezza” “Che scemo che sei” “Vedo che non hanno i segni dell’abbronzatura, prendi sempre il sole in topless?” “A essere sincera quando sono a casa lo prendo sempre integrale, non mi piacciono i segni dell’abbronzatura, mentre quando vado al mare tengo sempre il costume, mi imbarazza davanti a estranei”, la situazione si fa sempre più eccitante, immaginare mia zia nuda che prende il sole. Zia ripone il tubetto e torna sul suo lettino, vorrei provare a spingermi oltre, ma ho paura di distruggere tutto per cui evito e me ne sto sdraiato al sole.

Ore 12:00
“Cosa mangiamo?” zia rompe il silenzio che c’era ormai da un po’ “Io mangerei un po’ di pasta, dopo ho l’allenamento in palestra.” . Zia si alza e senza mettersi il reggiseno, entra in casa, decido di seguirla, entro anch’io in casa ma non la vedo, vado in camera, mi cambio e torno in cucina.
“Mi aiuti?” zia è in cucina e sta preparando il pranzo, ha una maglietta annodata all’ombelico, i capelli raccolti in una coda e un perizoma nero, “Certamente zia”. Finiamo di pranzare, intanto Anna, mi ha chiesto se possiamo vederci nel pomeriggio, sono molto combattuto, da una parte vorrei andare ma dall’altra mi piacerebbe provare a spingermi oltre con mia zia.
“Hai programmi per oggi pomeriggio zia?” “Oggi riposo assoluto in giardino, te?” “Vedo cosa fanno i miei amici, altrimenti rimango a farti compagnia” e ora che faccio? Anna o zia?

FINE QUINTA PARTE
 
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