Capitolo 33
Una giornata a Roma solo per noi
È mattina finalmente.
La lunga notte appena passata, che poi tanto lunga non poteva essere vista l'ora in cui siamo andati a dormire, è finita ma non mi ha donato riposo e serenità:
Solo molta inquietudine.
Spesso nella notte mi sono ritrovato sveglio e spaesato, salvo ritrovarmi subito dopo in un letto sconosciuto di una casa sconosciuta di un perfetto sconosciuto.
L'unico faro a illuminare la strada che sto percorrendo è il viso di Diana.
Il suo dolcissimo viso...
Sarà la quarta volta che mi sveglio, stavolta sembra essere passato un po' di più...
Si è fatto giorno, anche se la luce non è granché...
Mi guardo intorno cercando ancora una volta di capire dove fossi finito.
Guardo Diana e incrocio il suo sguardo.
Mi viene un sussulto.
È praticamente impossibile trovarla sveglia così presto, tanto che strabuzzo gli occhi e do un'altra occhiata.
Si, è proprio sveglia.
Mi sorride, i suoi occhi sono inaspettatamente vispi e allegri, il che rende il suo risveglio anticipato ancora più insolito.
"Ehi...
Che fai non dormi?"
Mi chiede con un tono di voce estremamente dolce, per certi versi quasi materno...
"Mmm
Si, più o meno ho dormito, ma molto male...
Mi sto svegliando in continuazione...
Tu come mai non dormi?"
"Non lo so...
Mi sto svegliando pure io ogni ora, più o meno...
E mi fa male la patatina..."
Quest'ultima frase la dice molto maliziosamente, cercando di imitare il tono di voce di una bambina...
Non so se ridere di lei o intristirmi...
Di certo io la sua patatina non gliel'ho mai lasciata dolorante...
Lei nota il dualismo del mio stato d'animo.
Si sporge e mi dona un piccolo bacetto a fior di labbra.
Guardo di nuovo i suoi occhi.
Dovrebbe essere stanca, assopita e stressata per il poco sonno, e invece la trovo sorridente, fresca e a tratti quasi raggiante.
È davvero molto sensuale...
Se non l'amassi già sarebbero sguardi come questo a farmi innamorare ancora, e ancora, e ancora...
Mi da un altro bacio, stavolta più lungo e decisamente più serio.
Le nostre lingue si salutano.
Se nonÂ- si amassero già, si sarebbero innamorate ora.
Anche il mio pene si risveglia, praticamente all'istante...
Lui, la ama già da parecchio, questo è poco ma sicuro...
Diana continua a stuzzicare con bacetti e carezze.
Le farà pure male la patatina, ma sembra proprio che voglia essere ripassata ancora...
Mi tiro giù i pantaloni e le mutande con un solo colpo e pochi attimi dopo la sua mano è già sul mio cazzo e sui miei testicoli.
Mi fa una lenta sega mentre continuiamo a baciarci con crescente passione...
Si tira via il pantalone e le mutandine anche lei, poi mi da le spalle...
La bacio dietro il collo accarezzandole i seni gonfi e morbidi...
Lei si inarca all'indietro per concedersi alla mia bocca avida.
Comincia ad ansimare...
Il cazzo mi sta scoppiando, glielo poggio da qualche parte vicino alla schiena, per farle sentire che sono pronto...
Lei mi massaggia i coglioni donandomi delle sensazioni meravigliose...
"Me lo vuoi mettere, nel culo?"
Mi propone lei suadente...
"Ti fa proprio male la fica eh?
Ma quanto era grosso Edoardo?"
Le chiedo io cercando di mettere da parte la gelosia e di fare il malizioso...
"Mmmm
Molto, molto grande..."
È la sua laconica risposta.
Poi mi afferra l'asta e se la direziona, quasi sicuramente, verso il suo caldo buchetto anale...
Non mi resta niente da fare, se non spingere.
È sicuramente il culo, me ne accorgo dalla resistenza che oppone.
Neanche troppo eccessiva a dire il vero, ma sicuramente molta di più dell'altro buco.
Dentro è calda e accogliente, la sensazione è di essere avvolti da un caldo panno di seta liscia...
È veramente molto morbido li dentro, e apparte quando ha dovuto vincere la resistenza iniziale, la cappella non è troppo sollecitata.
Lei si spinge verso di me, permettendomi di affondare completamente...
È una sensazione splendida sentire le sue natiche burrose attorno al pube.
Comincio a esplorare il suo intestino, senza smettere di accarezzarle i seni e baciarle il collo...
Esco più che posso e riaffondo spingendoglielo fino alle palle...
È davvero bello...
Lei si accarezza il clitoride stringendo le gambe e le natiche.
Sento la stretta schiacciare sulla radice del cazzo.
Quando ricomincio a uscire mi sento spremere come un tubetto di dentifricio...
È davvero molto intenso e non è facile per niente resistere...
Purtroppo temo un altro amplesso veloce, incapace di soddisfarla...
Mi fermo, cercando di allontanare la voglia di schizzare lo sperma inesorabilmente già pronto a uscire...
Lei capisce che io ormai sono già più o meno al punto di non ritorno e allenta la stretta attorno al cazzo...
È più facile resistere...
È necessario però anche tenere il cervello occupato.
Comincio a guardare la stanza di Riccardo, contando le penne inserite nell'apposito barattolo sulla scrivania davanti a noi...
Non riesco a capire se sono 5 o 6, le conto e le riconto ripetutamente mentre continuo a godermi quel bel culetto morbido e accogliente...
Finché Diana si sfila completamente...
Mi fa allungare supino e mi si siede sopra, dandomi le spalle e infilandoselo di nuovo tutto su per il culo.
Stavolta è lei a dettare il ritmo, e comunque ho perso pure la possibilità di contare le penne per distrarmi...
I suoi movimenti sono molto ampi, mi fa uscire quasi totalmente per poi riaffondare molto lentamente fino a farmi premere i glutei sul bacino...
Ho gli occhi chiusi.
Se li apro vedo il suo culo meraviglioso balzare sul mio cazzo.
Sarebbe una scena troppo forte, e sicuramente verrei all'istante...
Cerco di resistere, ma è dura.
Ogni volta che esco totalmente poi devo vincere la tenacia del suo sfintere anale, e anche se non del tutto chiuso, riesce comunque a stimolare parecchio, proprio sulla cappella gonfia...
I respiri e i movimenti di Diana mi lasciano capire che se la sta godendo alla grande...
Apro gli occhi e vedo che si sta masturbando straziandosi il clitoride con le dita.
Non resisto più.
E non voglio neanche più resistere...
"Diana, voglio godere...
Non ce la faccio più..."
Le dico per correttezza.
Purtroppo odia farsi venire nel culo.
Che io ricordi da quando stiamo insieme non l'ha mai lasciato fare a nessuno...
"Mmm
Aaahhh
Siii vieni, non ti preoccupare..."
Mi risponde, senza rallentare il ritmo.
Noooo
Incredibile...
Mi concede di sborrarle in culo!!!
Non mi sembra vero...
Stavolta non tengo chiusi gli occhi, la guardo sobbalzare...
Guardo il mio cazzo sparire fra quelle natiche sode e burrose al tempo stesso...
Finalmente noto tutti i dettagli...
Il leggero arco della sua schiena, il rossore attorno al suo buchetto, lo sbrilluccichio dei suoi umori lungo l'asta del pene...
"Aaaahhh
Stringi le chiappe come facevi prima..."
Le chiedo.
L'effetto è immediato.
Sento molta più frizione...
La cingo con le mani per i fianchi, accarezzandole il culo e spingendomela sul pube...
La sento mia, come mai prima d'ora...
Inizio a rantolare.
Le sensazioni sono troppe, e troppo belle...
Non credo proprio possa avere dubbi sul fatto che sto per sborrare, eppure non ha incertezze, le sue spinte sono sempre più veloci e rabbiose...
Vuole che schizzi e io ormai non ho più ne la forza ne la volontà di resistere.
"Aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH
AAAAAAAAHHH"
Cazzo!!!
Mi sembra che mi stia mungendo le palle...
Non rallenta neanche dopo che ho cominciato a schizzarle nell'intestino...
Le sue spinte sono sempre più profonde, con tanto di ancheggiamento finale...
Mi sembra di aver schizzato anche l'anima...
Diana non si fermerebbe mai, se fosse per lei...
Dovrei bloccarla io...
Ma per il momento il cazzo rimane dritto.
La lascio fare, anche se quando va veloce un po' mi da fastidio...
Tutto intorno al cazzo si sta facendo bianco e incomincia a colare lo sperma...
La scena è veramente molto eccitante.
Non ci posso credere, ho riempito di sperma quel bel culetto...
Diana si sfila facendo inevitabilmente colareÂ-una buona parte dello sperma che tanto faticosamente le ho depositato nell'intestino...
Stavolta è lei a mettersi supina, e a gambe spalancate comincia a masturbarsi con entrambe le mani.
Con una si accarezza il clitoride, con l'altra, da sotto la gamba si sditalina dolcemente...
È un'altra scena bellissima che mi sta donando.
Ma è ingiusto che faccia tutto lei, quindi mi fiondo fra le sue cosce e le sposto le mani che finiscono sui seni, accarezzandoli e pizzicando i capezzoli.
Posso leccarle la fica, che è bagnatissima.
È molto eccitata.
Dalla vagina passo al clitoride.
Prendo in bocca l'intero pezzo di vulva che comprende entrambe le grandi labbra attorno al clitoride e comincio a succhiare.
sta decisamente apprezzando...
Divarica ancora di più le gambe, e mi spinge la testa verso la fica.
Alterno succhiate energiche a leccate mirate, proprio sul cappuccio del clitoride.
Infilo due dita dentro la vagina.
È larga e bagnata.
Scorrono dentro senza trovare resistenza.
Comincio a farle scorrere avanti e dietro, cercando di succhiare nel momento in cui le nocche colpiscono l'ingresso della fica.
Diana mugola come una cagnetta in calore...
Aumento la velocità e comincio a roteare le dita dentro di lei.
È così bagnata che ogni volta che affondo con vigore dentro di lei riecheggia il suono dei suoi umori che pastrugliano, misto ai suoi rantoli e gemiti di piacere e agli schiocchi e ai risucchi della mia lingua sul suo clitoride...
Che scena...
Non ci metto tanto a farla venire...
Grida, e incita con le mani, spingendomi la testa a se, mentre le sue gambe si stringono e il muscolo vaginale tenta di stritolarmi le dita che invece continuano imperterrite a esplorare la sua calda grotta...
Mi fermo solo quando ha l'orgasmo, probabilmente molto, molto forte...
Il suo respiro si ferma, non riesce neanche a urlare...
Ha il piacere strozzato in gola, sono solo pochi attimi, ma è come se oltre al respiro gli si fosse fermato anche il pensiero...
E quando torna in se comincia a emettere dei gridolini di piacere, carichi di una intensa eroticità...
Le sue grida sono così eccitantemente femminili...
Non so davvero come descriverle per non sminuirle, ma hanno una carica erotica pazzesca, e l'intera scena, con la mia faccia schiacciata sul clitoride e le sue cosce spalancate per permettermi di donarle piacere è qualcosa di sublime, pari forse al momento in cui ho visto colare il mio sperma dal suo culetto arrossato, poco prima...
Si, certo, condivido la mia donna con altri uomini, ma scene così sono solo nostre.
Nessun altro potrà mai averla come ce l'ho io in questo momento.
Diana è mia.
E io sono suo.
Gli altri sono solo dei sex toys, per quanto rispetti Riccardo, Edoardo, Davide o chiunque abbia potuto godere del suo corpo...
Quando sento che ha finito di godere risalgo lentamente perdendomi a baciarla sul pube, sul ventre, sull'ombelico, sui seni, sul collo e infine in bocca...
Ci guardiamo con gli occhi degli innamorati e ci giuriamo amore eterno...
Non so quanto tempo è durato il nostro amplesso, sembra che siamo rimasti intrappolati in una bolla fuori dal tempo, eppure adesso c'è molta luce e non sembra neanche troppo presto...
Rimaniamo un altro po' a baciarci e accarezzarci, poi Diana deve scappare al bagno.
Io rimango steso sul letto a rigodermi mentalmente i momenti appena vissuti.
Quando Diana torna a letto mi provoca mettendosi a pecorina, proprio di fronte ai miei occhi...
Quel culo fantastico, che finalmente mi ha donato senza riserve...
Le do uno schiaffo sulla natica destra...
Rimangono i segni delle dita...
Non pare aver sentito dolore, comunque...
Mi guarda maliziosa e sorridente da dietro quel culo scultoreo in primo piano...
"Solo perché tu lo sappia...
Quello che ti ho lasciato fare prima è un privilegio che non concedo a nessuno.
Mi da fastidio l'idea di farmi venire dentro... li...
Ma non ho la possibilità di concederti niente che non abbia già concesso a qualcuno e questa è l'unica cosa che posso donarti in esclusiva...
Apprezzalo.
Per me non è semplice, ma ti amo troppo e per te sono disposta a farlo..."
"Amore...
Certo che lo apprezzo...
Lo sai che ti amo, vero?
Non saprei neanche più come dimostrartelo ancora..."
"Si, lo so...
Non c'è bisogno che me lo dimostri...
Volevo solo che lo sapessi.
Il mio culetto è e sarà sempre solo tuo, almeno per quanto riguarda quella... cosa la..."
È tenera...
Si vergogna a dire "venire dentro"...
O forse le da fastidio dirlo, come se non dicendolo non succedesse sul serio...
Chissà come mai...
"Andiamo a fare colazione?"
Mi chiede, prima che possa approfondire la discussione...
Annuisco...
Ci rivestiamo e andiamo ad affacciarci nell'altra camera, dove sta dormendo Riccardo.
In realtà non sta dormendo affatto...
Ci saluta sorridendo.
È sempre molto affabile. Davvero una brava persona...
Si alza anche lui.
È nudo, quindi dobbiamo aspettare che si metta qualcosa, che ha in camera, dove abbiamo dormito noi.
Diana gli fa parecchi apprezzamenti mentre, da dietro, lo guarda camminare verso la camera...
Il clima è sempre molto rilassato quando siamo con lui.
Facciamo colazione a casa, come al solito ridendo e scherzando.
Diana vuole passare il resto della giornata in giro per Roma, sola con me, e ripartire per le 17:00 in modo da non tornare troppo tardi a Chieti.
Questo significa che a breve ci saremmo congedati da Riccardo e se ne sarebbe parlato fra almeno due o tre settimane di rivederci...
Subito dopo colazione andiamo in camera a preparare la valigia, mentre Ric si fa una doccia veloce.
Diana tira fuori uno dei suoi leggings pornografici...
È bianco e talmente fine che qualunque mutanda o perizoma ci si mette sotto finisce per vedersi come se non ci fosse niente a coprire...
Per il di sopra invece ha tirato fuori una maglietta t-shirt rossa con un disegno bianco e giallo...
Finito di rimettere tutto quello che non ci serve più in valigia Diana comincia a spogliarsi, rimanendo completamente nuda.
Fa un po' la scema con me, chinandosi e mostrandomi le sue forme da infarto...
Poi quando sente che Riccardo è uscito dalla doccia, prima che possa uscire dal bagno va da lui, dicendomi soltanto:
"Vado a "salutare" Ric e poi faccio la doccia anch'io..."
Lo dice sorridendo, è incredibile quanto le piace il cazzo...
"Allora facciamo così...
Mentre tu "saluti" Riccardo, io faccio la doccia...
Così risparmiamo un po' di tempo...
E la
seguo fino in bagno.
Entra dentro tutta nuda facendo subito alzare il cazzo di Ric che si stava lavando i denti, anch'esso tutto nudo...
"Ehi Ricky,
Mica posso lasciarti senza un saluto..."
Gli dice prendendogli il cazzo in mano e cominciando a segarglielo lentamente...
Riccardo sputa il dentifricio, sciacqua la bocca e abbraccia la mia Diana, carezzandole e palpandole il culo...
Si baciano...
Le cose cominciano a farsi serie...
Cerca di infilarle un dito nella fica, ma Diana si ritrae.
"Scusa Ricky, ma dovrai accontentarti di un servizietto di bocca...
Diciamo che ieri ho esagerato un po'...
Mi perdoni?"
Le chiede lei ammiccando...
Riccardo se è deluso non lo da a vedere.
"Mmm
Ti perdono solo se fai un buon lavoro..."
Gli risponde lui sorridendo...
Diana gli tasta le palle, che col calore nel bagno si sono appese e penzolano pesanti sotto il cazzo perfettamente in tiro...
"Mmm
Perché ti ho mai deluso?"
Le chiede lei, prima di inginocchiarsi ai suoi piedi...
Sostituisce subito le mani con la bocca e comincia a leccargli e succhiargli i grossi testicoli, facendolo tremare di piacere...
Si sente il suono della sua bocca che schiocca e risucchia e i respiri di Riccardo che cominciano ad essere gutturali...
Gli tremano le ginocchia, quindi decide di sedersi sul gabinetto chiuso, allargando e sollevando le gambe...
Diana può raggiungere meglio le palle, che adora succhiare come caramelle...
Stavolta comincia timidamente anche a leccargli l'asta del cazzo, ma senza imboccare la cappella...
Si sofferma sul frenulo, lecca attorno al glande, poi scende di nuovo ai coglioni...
IoÂ-inizio a spogliarmi per fare la doccia...
Quando sono nudo ormai Diana ha cominciato a fargli il pompino, e vedo Riccardo a occhi chiusi, con entrambe le mani sulla testa di Diana che spinge su e giù al tempo e alla profondità che più gli aggradano...
Diana mugola, mentre è costretta a prendere fino in gola il grosso cazzo di Riccardo, ogni tanto si sente un risucchio o uno schiocco di lingua...
Entro nella doccia, anche se non mi dispiacerebbe finire di vedere il servizietto...
Mi insapono e mi sciacquo, ogni tanto sento un gemito o un rantolo...
Quando finisco ed esco dalla doccia vedo la stessa scena che ho lasciato quando sono entrato:
Riccardo a gambe spalancate, seduto sul gabinetto, Diana a pecorina, con una mano sotto i coglioni e la testa sul cazzo che va sopra e sotto.
Le mani di Riccardo sono entrambe sulla testa di Diana, anche se in realtà è solo scena, visto che non la stanno forzando in alcun modo...
La mia Diana è molto appassionata quando fa i pompini.
Letteralmente venera il cazzo che sta succhiando...
Mi perdo nei suoi movimenti lenti, dolci, aggraziati... femminili...
Con la lingua forma un morbido tappeto dove far scorrere l'asta, che ovviamente prende fino in gola, spesso succhia forte, abbastanza da far infossare le guance, e quando non lo sta succhiando si dedica con la lingua sul frenulo, attorno al glande e sui testicoli che comunque non smette mai di massaggiare con le mani...
La faccia di Riccardo parla da sola.
Non riesce neanche a tenere gli occhi aperti, e i mugolii di apprezzamento in poco tempo diventano rantoli sempre più veloci...
Diana, come sempre, nel momento dell'orgasmo non manca mai.
Continua a lavorarsi il cazzo con la stessa dedizione di prima, solo con maggior velocità, fino al momento topico in cui Ric le blocca il collo facendo passare una gamba dietro la testa e tirandola a se.
Anche la stretta delle mani diventa più salda, le sta infilando il cazzo in gola e ormai i rantoli sono talmente veloci e le sue gambe stanno cominciando a tremare così velocemente che è solo una questione di attimi quando lo si sente gemere in preda all'orgasmo...
Diana cerca di retrocedere ma è bloccata.
Ric le sta schizzando in gola e in poco tempo comincia a farla lacrimare dagli occhi.
La libera solo quando lo implora battendogli velocemente una mano sulla coscia muscolosa, quella rimasta col piede a terra, lasciandole finalmente tirare indietro la testa.
La prima cosa che fa è ingoiare la sborra che le impedisce di respirare, poi sorprendendoci tutti e due lo guarda dritto negli occhi e comincia a succhiare forte, permettendo a Ric di svuotare per bene i coglioni mentre finisce di spruzzare tutto il suo seme in bocca alla mia dea...
Altro ingoio.
Altro contatto visivo totale.
Plateale e rumoroso come il primo.
Riccardo si conferma un uomo idrante, nonostante i due giorni precedenti dovrebbe aver schizzato tanto...
Diana non gli molla il cazzo.
Ormai dovrebbe aver finito di schizzare ma lei si diverte a succhiarlo e leccarlo come un gelato...
Sempre senza smettere di guardarlo negli occhi.
Vuole farlo impazzire...
Ric si rilassa, liberandole la testa completamente, anche se ormai non la stava neanche più forzando, godendosi il finale di un pompino da sogno...
Qualcuno dice che un ottimo lavoro di bocca può essere meglio di una scopata.
Se è vero, questo appena fatto da Diana lo è di certo...
Quando finisce il lavoretto Riccardo è come accasciato sul gabinetto, visibilmente stravolto...
Deve aver toccato il cielo con un dito...
Diana ride.
È soddisfatta del risultato che ha ottenuto...
Mi si avvicina ridacchiando...
È soddisfatta pure del risultato che ha avuto su di me.
Sono eccitato da morire e profondamente anche molto invidioso nei confronti di Riccardo...
Mi molla un bacio in bocca, con la lingua...
Non sa tantissimo di sperma, ma cmq il sapore si sente...
"Mi vado a fare una doccetta anch'io...
Voi ragazzi uscite...
Mi vergogno a farmi vedere nuda..."
Ci dice ridendo...
Io e Riccardo obbediamo senza fiatare.
Alla fine è riuscita a farci sentire appagati e coccolati a tutti e due...
Andiamo a vestirci, lasciandole tutto il tempo che le serve per lavarsi.
Quando torna in camera sono vestito...
Le faccio i complimenti per il pompino.
Uno dei migliori che lei abbia mai fatto, in assoluto.
Si riveste.
Visto che il perizoma si vede tale e quale sotto il leggings bianco ha deciso di non metterlo proprio.
È incredibile quanto è
troia in questo periodo...
Salutiamo Riccardo e andiamo in zona san Pietro per fare due foto e vedere la basilica.
Abbiamo modo di chiacchierare...
Mi ha finalmente spiegato perché non vuole farsi venire nel culo.
Il suo primo ragazzo la umiliava sempre...
Si è preso il suo culo senza che lei volesse lasciarlo fare veramente...
Quando le è venuto dentro si è sentita crescere una rabbia immensa.
Tanto forte che si è sentita vergognare per il fatto che il sesso anale le era piaciuto ma ha elaborato il tutto come una profonda mortificazione.
Con altri uomini ha ceduto lo stesso, ma ha elaborato la cosa sentendo che se non ci fosse stato lo spruzzo dentro oltre ad essere meno umiliante è come se l'avesse fatto per il suo piacere e non per quello dell'uomo.
Questo le da l'illusione di avere più controllo sulla situazione.
E da quel primo caso isolato non ha più permesso a nessuno di rifarlo.
Eccetto me, oggi.
E questo mi ha fatto sentire davvero molto importante per lei.
Altro punto trattato è il perché avesse fatto venire dentro Riccardo la sera che ero andato a dormire.
In realtà lei non si aspettava che mi sarei potuto offendere.
Abbiamo organizzato a Roma quando non era fertile apposta per questo.
Dopo che le ho rotto l'anima ripetutamente con i discorsi sul vederla piena del seme di un altro...
E comunque il giorno dopo saremmo andati al club e non avrebbe potuto farlo, oggi era già preventivato che saremmo stati da soli per Roma e non avrebbe comunque fatto niente...
Si sarebbe dovuta fare tutta questa strada per una sola volta e alla fine il pensiero di farsi riempire da un altro eccita tanto anche lei.
Avrebbe voluto che vedessi ma è stata una mia decisione di andare a dormire...
Tutto sommato ha ragione.
Se sono stato io il primo a dirle di farlo non posso certo arrabbiarmi se poi mi accontenta...
Il bello di Diana è che si può parlare di queste cose senza problemi e alla fine ci rincontriamo sempre...
Abbiamo parlato anche di tante altre cose.
Si è ripreso il discorso figli, abbiamo per la prima volta cominciato a delineare qualcosa su un probabile matrimonio...
Abbiamo parlato di come gestire la nostra sessualità in caso di entrambe queste cose...
Insomma una bellissima giornata anche molto costruttiva...
Inutile dire che si sono riggirati pure i sanpietrini a vedere quel culo da sogno...
Del resto un po' di pepe rende tutto più divertente...
Ah, abbiamo anche telefonato a Edoardo.
Ci ha mandato una foto di lui in servizio.
È vero che lavora in ospedale e questo lo rende un ottimo bull potenziale, per il fatto che è sempre estremamente controllato...
Anche Diana dovrebbe ripetere i test, visto che è passato un po', ma non ci aspettiamo sorprese...
Alla fine del pomeriggio ci riavviamo per Chieti ancora più forti di prima, con dei sogni di costruire una famiglia nel cassetto e con una complicità che non è mai stata così alta...
Del resto questa giornata per alcuni versi ha chiuso un'era della nostra relazione e in qualche modo ha gettato le basi per un nuovo periodo che porterà tante nuove soddisfazioni...
Â-