A
Antouno
Guest
GIULIA
Nuovo Anno , nuova scuola , nuovo incarico , nuova vita , si era detta.
Ancora una gran bella donna , portava magnificamente i suoi 44 anni , non altissima ma slanciata e in forma , bel viso , occhi scuri , una quarta abbondante di seno , belle cosce sode , come diceva sempre il suo compagno.
Divorziata , un divorzio difficile , un periodo difficile ormai alle spalle , Elena una figlia ventenne con la testa sulle spalle per fortuna che non le dava problemi , un nuovo stimolante incarico in una nuova scuola non più fra quei marmocchi con quei genitori ansiogeni , ma adolescenti , certo con i loro problemi ma almeno diversi.
Facendo il grande passo verso l'insegnamento in una nuova città e in una scuola superiore aveva dovuto cambiare incarico , più soldi si ripeteva meno rotture e meno ore , più tempo libero !
Fortuna certo inaspettata , si era dovuta rimettere un po' in forma , per non sfigurare ai suoi occhi , solo per scrupolo ; rimettersi in forma aveva anche ravvivato la vita sessuale col compagno dopotutto , era stato un bene , il sesso ormai era un po' riscaldato e lei aveva ancora molto appetito anche se non le piaceva darlo a vedere.
Le insegnanti per la loro carica dovrebbero far finta di non esser donne , ma non è così.
Le superiori avevano i loro problemi è vero erano ragazzi ma sapeva di poterli gestire , e poi cambiare fa sempre bene.
Quello che non poteva immaginare era cosa le sarebbe successo in quella nuova realtà.
Pensava di trovare ragazzi certo adolescenti ma ancora poco più che bambini , non sapeva , non poteva immaginare che i ragazzi oggi erano così diversi da quando quella scuola l'aveva frequentata lei .
Si certo l'altezza era la cosa che più saltava agli occhi , il più basso era 10 cm più di lei , ma non era solo quello , erano molto più smaliziati , fisicati , molto più interessati a tutto , soprattutto alle ragazze e non solo loro coetanee , aveva sentito di sfuggita commenti su questa o quella mamma , sul loro seno "che voglia di farmi quella mammina incinta , una incinta mi manca" gli ormoni impazziti facevano questo ed altro.
Beh va anche detto che quando aveva fatto lei quelle scuole le maestre non brillavano certo per fascino o anche semplice bellezza , di certo le insegnanti di motoria non brillavano per fisico o cura.
All'inizio nemmeno sapeva bene come vestirsi , come fare per vestirsi normalmente per fare attività fisica evitando però ogni indumento allusivo ? Non voleva certo ritrovarsi ad eccitare ragazzetti con le sue curve.
Il suo compagno la prendeva in giro , anche nei momenti intimi - "poverini , già li immagino a finirsi di seghe guardandoti il culo o le tette , cerca di non esagerare ! poi ti arrivano in classe sfiniti ! non ci entrano sotto i banchi col cazzo duro !" .
Idiota ! , anzi no che stronzo , queste frasi le diceva di sera quando lei tornava stanca da correre o dalla palestra e lui la faceva venire accarezzandole fra le gambe.
Gli piaceva iniziare magari con un massaggio , ma era solo una scusa , per accarezzarla pian piano , impazziva per il look completamente rasato della sua fica degli ultimi giorni "fai bene a rasarla altrimenti dalla tuta si può vedere" , solo il pensiero che si sarebbe trovata fra adolescenti infoiati aveva fatto tornare anche lui ad esserlo.
Lei rideva di quella situazione e se la godeva.
Si godeva lui fra le sue gambe , lui le chiamava cosce sode da morsi , e di morsi ne dava anche molti il bastardo. Morsi e lunghe leccate sul clito , che bello , e il cazzo più duro del solito di sera e di mattina , col caldo , quel caldo appiccicoso di sesso tipico di agosto.
Se avesse saputo quanto eccitamento poteva provocare un trasferimento avrebbe fatto di tutto per ottenerlo prima.
Si godeva quella lingua eccitata colpire fra le cosce , no prima baciare le cosce , l'interno cosce , poi succhiare un po' , un po' mordere , per poi lanciarsi sulla portata principale , quella povera fighetta rasata e riempita di baci , no ma che baci , leccate , leccate da ragazzino infoiato , anche se aveva quasi cinquant'anni era tornato un ragazzino infoiato ! e lei era tornata a mugolare come quando aveva ventanni , come sua figlia , ma a sua figlia la leccavano così ? sperava di si oddio ....... che madre snaturata.
E mentre leccava le afferrava i seni "queste belle tettone! sai come se le segano?" , stava diventando una fissa , ma se lo godeva , che doveva fare ? tutto il giorno a fare attività fisica ! tornava a casa e aveva solo voglia di fottere , nemmeno mangiare solo fottere ! si avete capito bene c'è un momento nella vita di una donna che i sentimenti si fanno da parte , ma la voglia di cazzo resta lì presente più forte che mai , un cazzo che sia pronto e silenzioso , sicuro di se , un cazzo vivo che prescinda da chi sta dietro , una sana forte voglia di cazzo duro che ti sappia montare per bene e non rompa tanto dopo , un cazzo che tolga i pensieri e cancelli i problemi , un cazzo così duro da scoparti anche il cervello . Qualcosa che non è sempre facile trovare .
Ora poi che la figlia era via in vacanza , scopare era più facile , lasciandosi andare senza paura , e se i vicini sentivano i gemiti , che si facessero anche loro delle belle seghe pensando alle sue cosce alla sua figa e alle sue tette.
Non c'è nulla di più bello per una donna di poter gemere senza pensieri e far sentire quanto gode bene.
Come una ventenne pensava "che bello il cazzo , ne voglio di più" purtroppo il compagno al massimo durava una mezz'ora , e lei allora lo faceva stare altrettanto a leccare "ti piace leccarla eh ? " gli diceva così e lui mugolava e leccava , spinto con la testa veso la fica calda e pulsante. Bravo stai lì che devo godere , mi serve che ti impegni per farmi godere bene , tanto a te basta una sega veloce e schizzi.
Si sentiva cattiva , ma solo un po' , forse erano solo gli ormoni , l'attività fisica.
Alla fine era lei a dover mettere le dita di lui nei punti giusti per darsi piacere , lui obbediva ma come un manichino - eddai sfondami - pensava questo , non capiva più nulla , forse era il caldo ... forse no , forse era .. forse erano tutti quei ragazzi in palestra ... tutti quegli ormoni nell'aria ... quell'odore di cazzo giovane duro come il ferro di quei ragazzi in palestra e in quelle docce.
O forse era una specie di premonizione di quello che sarebbe successo col nuovo incarico.
continua ...
FINE PRIMA PARTE
Nuovo Anno , nuova scuola , nuovo incarico , nuova vita , si era detta.
Ancora una gran bella donna , portava magnificamente i suoi 44 anni , non altissima ma slanciata e in forma , bel viso , occhi scuri , una quarta abbondante di seno , belle cosce sode , come diceva sempre il suo compagno.
Divorziata , un divorzio difficile , un periodo difficile ormai alle spalle , Elena una figlia ventenne con la testa sulle spalle per fortuna che non le dava problemi , un nuovo stimolante incarico in una nuova scuola non più fra quei marmocchi con quei genitori ansiogeni , ma adolescenti , certo con i loro problemi ma almeno diversi.
Facendo il grande passo verso l'insegnamento in una nuova città e in una scuola superiore aveva dovuto cambiare incarico , più soldi si ripeteva meno rotture e meno ore , più tempo libero !
Fortuna certo inaspettata , si era dovuta rimettere un po' in forma , per non sfigurare ai suoi occhi , solo per scrupolo ; rimettersi in forma aveva anche ravvivato la vita sessuale col compagno dopotutto , era stato un bene , il sesso ormai era un po' riscaldato e lei aveva ancora molto appetito anche se non le piaceva darlo a vedere.
Le insegnanti per la loro carica dovrebbero far finta di non esser donne , ma non è così.
Le superiori avevano i loro problemi è vero erano ragazzi ma sapeva di poterli gestire , e poi cambiare fa sempre bene.
Quello che non poteva immaginare era cosa le sarebbe successo in quella nuova realtà.
Pensava di trovare ragazzi certo adolescenti ma ancora poco più che bambini , non sapeva , non poteva immaginare che i ragazzi oggi erano così diversi da quando quella scuola l'aveva frequentata lei .
Si certo l'altezza era la cosa che più saltava agli occhi , il più basso era 10 cm più di lei , ma non era solo quello , erano molto più smaliziati , fisicati , molto più interessati a tutto , soprattutto alle ragazze e non solo loro coetanee , aveva sentito di sfuggita commenti su questa o quella mamma , sul loro seno "che voglia di farmi quella mammina incinta , una incinta mi manca" gli ormoni impazziti facevano questo ed altro.
Beh va anche detto che quando aveva fatto lei quelle scuole le maestre non brillavano certo per fascino o anche semplice bellezza , di certo le insegnanti di motoria non brillavano per fisico o cura.
All'inizio nemmeno sapeva bene come vestirsi , come fare per vestirsi normalmente per fare attività fisica evitando però ogni indumento allusivo ? Non voleva certo ritrovarsi ad eccitare ragazzetti con le sue curve.
Il suo compagno la prendeva in giro , anche nei momenti intimi - "poverini , già li immagino a finirsi di seghe guardandoti il culo o le tette , cerca di non esagerare ! poi ti arrivano in classe sfiniti ! non ci entrano sotto i banchi col cazzo duro !" .
Idiota ! , anzi no che stronzo , queste frasi le diceva di sera quando lei tornava stanca da correre o dalla palestra e lui la faceva venire accarezzandole fra le gambe.
Gli piaceva iniziare magari con un massaggio , ma era solo una scusa , per accarezzarla pian piano , impazziva per il look completamente rasato della sua fica degli ultimi giorni "fai bene a rasarla altrimenti dalla tuta si può vedere" , solo il pensiero che si sarebbe trovata fra adolescenti infoiati aveva fatto tornare anche lui ad esserlo.
Lei rideva di quella situazione e se la godeva.
Si godeva lui fra le sue gambe , lui le chiamava cosce sode da morsi , e di morsi ne dava anche molti il bastardo. Morsi e lunghe leccate sul clito , che bello , e il cazzo più duro del solito di sera e di mattina , col caldo , quel caldo appiccicoso di sesso tipico di agosto.
Se avesse saputo quanto eccitamento poteva provocare un trasferimento avrebbe fatto di tutto per ottenerlo prima.
Si godeva quella lingua eccitata colpire fra le cosce , no prima baciare le cosce , l'interno cosce , poi succhiare un po' , un po' mordere , per poi lanciarsi sulla portata principale , quella povera fighetta rasata e riempita di baci , no ma che baci , leccate , leccate da ragazzino infoiato , anche se aveva quasi cinquant'anni era tornato un ragazzino infoiato ! e lei era tornata a mugolare come quando aveva ventanni , come sua figlia , ma a sua figlia la leccavano così ? sperava di si oddio ....... che madre snaturata.
E mentre leccava le afferrava i seni "queste belle tettone! sai come se le segano?" , stava diventando una fissa , ma se lo godeva , che doveva fare ? tutto il giorno a fare attività fisica ! tornava a casa e aveva solo voglia di fottere , nemmeno mangiare solo fottere ! si avete capito bene c'è un momento nella vita di una donna che i sentimenti si fanno da parte , ma la voglia di cazzo resta lì presente più forte che mai , un cazzo che sia pronto e silenzioso , sicuro di se , un cazzo vivo che prescinda da chi sta dietro , una sana forte voglia di cazzo duro che ti sappia montare per bene e non rompa tanto dopo , un cazzo che tolga i pensieri e cancelli i problemi , un cazzo così duro da scoparti anche il cervello . Qualcosa che non è sempre facile trovare .
Ora poi che la figlia era via in vacanza , scopare era più facile , lasciandosi andare senza paura , e se i vicini sentivano i gemiti , che si facessero anche loro delle belle seghe pensando alle sue cosce alla sua figa e alle sue tette.
Non c'è nulla di più bello per una donna di poter gemere senza pensieri e far sentire quanto gode bene.
Come una ventenne pensava "che bello il cazzo , ne voglio di più" purtroppo il compagno al massimo durava una mezz'ora , e lei allora lo faceva stare altrettanto a leccare "ti piace leccarla eh ? " gli diceva così e lui mugolava e leccava , spinto con la testa veso la fica calda e pulsante. Bravo stai lì che devo godere , mi serve che ti impegni per farmi godere bene , tanto a te basta una sega veloce e schizzi.
Si sentiva cattiva , ma solo un po' , forse erano solo gli ormoni , l'attività fisica.
Alla fine era lei a dover mettere le dita di lui nei punti giusti per darsi piacere , lui obbediva ma come un manichino - eddai sfondami - pensava questo , non capiva più nulla , forse era il caldo ... forse no , forse era .. forse erano tutti quei ragazzi in palestra ... tutti quegli ormoni nell'aria ... quell'odore di cazzo giovane duro come il ferro di quei ragazzi in palestra e in quelle docce.
O forse era una specie di premonizione di quello che sarebbe successo col nuovo incarico.
continua ...
FINE PRIMA PARTE