Esperienza reale La prima vacanza trasgressiva - Introduzione

niels

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Ok allora proseguiamo! Grazie del vostro gradimento. Se avete domande o curiosità potete scrivermi anche in privato se preferite. Ho scelto di narrarvi interamente ed in maniera piuttosto dettagliata la prima Estate trasgressiva di Diana, per mettere in risalto il suo crescendo quasi perfetto ed il suo graduale cambiamento. Negli anni successivi, in molti casi, abbiamo vissuto situazioni uguali o simili a quelle già raccontate, quindi non penso sia il caso di ripetermi e soprattutto di annoiarvi narrando intere stagioni, in cui leggerete episodi che somiglierebbero molto a quelli che già conoscete. Vorrei invece soffermarmi su avventure "nuove", sempre al mare ma con persone a volte conosciute fuori dalla spiaggia o in circostanze non identiche a quelle che avete avuto occasione di leggere. Molte di queste esperienze che ho intenzione di raccontarvi mi eccitarono moltissimo e mi farebbe piacere condividerle con voi. Che ne dite, apriamo un thread nuovo o continuo su questo? Sono incerto...
ma questa passione per l'esibizionismo negli anni è sfociata in qualcosa di più hard o è rimasta invariata?
 

dan_zan

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Sono felice che ci racconterai altre esperienze. Per la prosecuzione puoi continuare anche in questa discussione, bello se potresti modificare il titolo sostituendo la parola "introduzione" con "e altre esperienze". Continua a farci sognare con quella porcellina di Diana.
 

pablow

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Continuerei qui per non disperdere niente di questo saggio sull’evoluzione di diana
 

Barba84

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Fantastico racconto!
la scorsa notte ho letto tutto quello che hai scritto, non riuscivo a smettere !

Penso che la mia parte preferita sia stata quella del secondo incontro tra Diana e i pescatori toscani, in quel frangente la carica erotica del pezzo era davvero fantastica; soprattutto per il fatto che nulla era stato pianificato in anticipo, e quindi lo scoprire cosa faceva Diana è stata una grande emozione. Ammetto che avrei voluto/sperato che succedesse qualcosa in più con loro, con Valerio o anche Andrea...ma chissà magari un giorno su quella spiaggia ci potranno tornare ! 😉

Cmq complimenti ancora e continua a scrivere così ! (y)(y)(y)(y)(y)(y)
 

marcoforte

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Ok allora proseguiamo! Grazie del vostro gradimento. Se avete domande o curiosità potete scrivermi anche in privato se preferite. Ho scelto di narrarvi interamente ed in maniera piuttosto dettagliata la prima Estate trasgressiva di Diana, per mettere in risalto il suo crescendo quasi perfetto ed il suo graduale cambiamento. Negli anni successivi, in molti casi, abbiamo vissuto situazioni uguali o simili a quelle già raccontate, quindi non penso sia il caso di ripetermi e soprattutto di annoiarvi narrando intere stagioni, in cui leggerete episodi che somiglierebbero molto a quelli che già conoscete. Vorrei invece soffermarmi su avventure "nuove", sempre al mare ma con persone a volte conosciute fuori dalla spiaggia o in circostanze non identiche a quelle che avete avuto occasione di leggere. Molte di queste esperienze che ho intenzione di raccontarvi mi eccitarono moltissimo e mi farebbe piacere condividerle con voi. Che ne dite, apriamo un thread nuovo o continuo su questo? Sono incerto...
Per prima cosa, il grazie va a te per averci deliziato egregiamente con le avventure di Diana.
Devo dire, poi, che, personalmente, leggerei tutti e quindici gli anni di storie dettagliate come quelle fino a qui raccontate, perché di Diana e del tuo stile di raccontare, non ne ho mai abbastanza.
Detto questo, in questo o in un altro post, poco importa: ciò che conta è che torni al più presto a raccontarci di Diana ;)
Ancora grazie!
 
OP
S

selpot

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La prima Estate trasgressiva: una sorprendente escalation di scene mozzafiato, un vortice inebriante di emozioni inaudite, di drastici ed inattesi mutamenti. Insomma: un'Estate quasi perfetta, ma con un solo, grande limite: era durata troppo poco.

Otto mesi di freddo, di grigiore e di abbrutimento potevano facilmente vanificare e cancellare quella manciata di lontanissime giornate in spiaggia, nelle quali Diana aveva finalmente scoperto la sua femminilità, la sua sfrontatezza e la sua disinibizione, accantonando i suoi complessi di inferiorità e mettendo a nudo i suoi stuzzicanti punti deboli e le sue fantasie più recondite ed insospettabili. Avrei voluto contare su un'Estate perenne, in cui poter organizzare o accogliere a braccia aperte tante altre esperienze piccanti, che rafforzassero e rendessero stabile e definitiva la sua vocazione a mostrare il suo corpo senza vergogna, ad attirare e provocare le sue prede.

Durante le stagioni che si susseguirono tentai l'impossibile per tenere vivo il ricordo delle recenti avventure, al fine di alimentare costantemente quella fiammella di complicità e di seduzione: avvertii il concreto pericolo che la pioggia, le temperature sottozero ed i piumoni imbottiti potessero spazzare via permanentemente i nostri frizzanti peccati estivi, resettando la mente e gli istinti di Diana, purificando i suoi pensieri nell'apatico e rischioso ritorno alla normalità.

Nei momenti più uggiosi e monotoni, la piatta quotidianità dominava incontrastata: il mare, i topless, i giovanotti furono frequentemente al centro dei miei argomenti di conversazione, che Diana riuscì a snobbare o soffocare con una brusca, costante e crudele puntualità.

La giornata ad altissima carica erotica con cui avevamo chiuso in bellezza la nostra Estate, mi aveva riempito all'istante di stimoli e di arrapamento, infuocando follemente le mie aspettative ed i miei desideri; ma a mente fredda quel ricordo iniziò a corrodermi ed a turbarmi, contribuendo al sorgere dei primi dubbi, delle prime perplessità, perfino delle prime paure: ripensai spesso alle mani del militare sulle tette di Diana, al suo dito penetrato nella fica spalancata e fradicia anche a contatto con lui. Non ero mai stato geloso o possessivo, tuttavia mi sentivo in qualche modo spodestato. Imprevedibili e fastidiosi batticuore di ansia e preoccupazione bussarono sovente alla mia porta, irrompendo liberamente e senza permesso.

Forse avevamo corso troppo, la situazione mi era davvero sfuggita di mano, non ero stato capace di frenare all'occorrenza, di arginare fiumi in piena o di opporre resistenza nei momenti più estremi, nei quali avrei dovuto bilanciare con freddezza e qualche paletto la mancanza di lucidità e di equilibrio di Diana, sopraffatti dal suo istinto e dal suo piacere di sentirsi apprezzata e desiderata. Appena una decina di giornate di mare, più o meno, avevano trasformato un'anonima e casta bagnante nella più spudorata, esplicita e censurabile ammaliatrice. La sua crescente intraprendenza mi aveva spiazzato completamente, finendo per disturbarmi e spaventarmi non poco.

Fortunatamente la mia incoerenza e la mia contraddittorietà interiore furono talmente massicce e indecifrabili da salvarmi da clamorosi dietrofront: le mie titubanze ed i miei ripensamenti avrebbero dovuto convincermi ad espropriare a Diana i costumi più succinti che le avevo regalato ed a farli a pezzi...non certo a cercarne di nuovi, oltretutto sempre più sexy e microscopici: nelle gelide serate invernali fu uno dei miei passatempi preferiti, a cui dedicai attenzione e pazienza ai massimi livelli. Un mercato che durante la trascorsa Estate si era presentato ai miei occhi assolutamente povero e ristretto iniziò a mostrarsi davvero vario ed interessante, grazie a ricerche più insistenti ed accurate. Mi eccitava impetuosamente immaginare Diana alle prese con le sue opere di seduzione nei confronti di spauriti, disorientati ed increduli ragazzotti imbambolati alla vista di un sottilissimo simil filo interdentale infilato e nascosto tra le sue natiche completamente scoperte ed in mostra ... in quei momenti poco mi importava se occhi, mani, lingue o membri di minorenni, soldati o pescatori potessero sostituire la mia dotazione o annientare le mie prestazioni.

Approfittando di imperdibili saldi invernali, osai acquistare altri bikini di decenza mai così dubbia: un perizoma nero praticamente inesistente, alias g-string, con sfumature grigie lievemente glitterate, accompagnato da un leggerissimo reggiseno tutt'altro che contenitivo. Della stessa dimensione scelsi una variante verde fluo ed un'altra camouflage, che ricordava incredibilmente la divisa del militare protagonista dell'ultima giornata di mare a Settembre. Non volli rinunciare nemmeno ad un sexy maculato bianco e nero con un ridottissimo triangolino posteriore ed infine completai lo shopping assicurandomi un modello con varie tonalità di rosa e verde chiaro, a righe orizzontali, con un perizoma un pochino più coprente, presso il medesimo sito in cui mi ero adoperato l'estate precedente con i primi acquisti online.

Pochi giorni dopo, poter accarezzare quei morbidi e sottili bikini, quasi solleticandoli tra le mani, rappresentò un'emozione unica, che mi offrì lo slancio e le motivazioni per iniziare altre irrefrenabili ricerche: nuove mete da raggiungere l'Estate successiva, che fossero compatibili con la moderata oscenità dei nuovi arrivi, difficilmente indossabili in Italia senza suscitare scandalo ed accuse di oltraggio al pudore.

Attento ad evitare il minimo accenno alle mie compere ed alle mie aspirazioni, mi confrontai con Diana sui luoghi individuati per le vacanze successive, che vennero prontamente bocciati: "Ascolta, io non voglio andare all'estero, abbiamo la fortuna di vivere nel Paese più bello ed ammirato da turisti di ogni parte del mondo, invidiato da chiunque ami la natura, il mare, l'arte, la buona cucina. Perché dovremmo andare in Spagna o in Croazia?? Non ci penso nemmeno. Vuoi farmi felice? Portami in Sardegna, non ci sono mai stata e sarebbe davvero un sogno visitarla. Ho visto decine di documentari in TV e sono arrivata alla conclusione che non esiste un posto migliore, almeno in Europa"

Non fu difficile concordare ed accontentarla, pur dubitando fortemente di riuscire ad ammirarla con uno dei nuovi costumi, anche soltanto per una frazione di secondo. Tuttavia la meraviglia che suscitò in me la visione al pc degli scorci più suggestivi del territorio sardo si trasformò spontaneamente in amore a prima vista e prese il sopravvento sulle mie intenzioni malandrine. Scartai le località più famose e gettonate, restringendo la ricerca a zone meno battute dal turismo di massa o addirittura sconosciute. Scelta la destinazione precisa, mi occupai di cercare una casa che potesse piacerci, in zona tranquilla, riposante, non troppo lontana dal mare e con uno spazio esterno o un piccolo giardino per poter cenare o rilassarci dopo una giornata di sole. Ben presto caddero anche i luoghi comuni che additavano la Sardegna come una regione costosa e ostile: mi interessai ad una miriade di annunci di affittanze stagionali pubblicati sui principali siti tematici, contattando un centinaio di persone, fino ad accordarmi con una gentilissima signora sulla quarantina, per le ultime due settimane di Giugno, ad un prezzo davvero irrisorio. Anche il costo del traghetto fu nettamente inferiore alle previsioni. Senza alcuna difficoltà e guadagnando il massimo consenso di Diana, la vacanza era già organizzata con tre mesi di anticipo. Avevo tutto il tempo per documentarmi sulle spiagge migliori... e soprattutto su quelle più adatte alle nostre "esigenze"...
 

Michele_80

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La prima Estate trasgressiva: una sorprendente escalation di scene mozzafiato, un vortice inebriante di emozioni inaudite, di drastici ed inattesi mutamenti. Insomma: un'Estate quasi perfetta, ma con un solo, grande limite: era durata troppo poco.

Otto mesi di freddo, di grigiore e di abbrutimento potevano facilmente vanificare e cancellare quella manciata di lontanissime giornate in spiaggia, nelle quali Diana aveva finalmente scoperto la sua femminilità, la sua sfrontatezza e la sua disinibizione, accantonando i suoi complessi di inferiorità e mettendo a nudo i suoi stuzzicanti punti deboli e le sue fantasie più recondite ed insospettabili. Avrei voluto contare su un'Estate perenne, in cui poter organizzare o accogliere a braccia aperte tante altre esperienze piccanti, che rafforzassero e rendessero stabile e definitiva la sua vocazione a mostrare il suo corpo senza vergogna, ad attirare e provocare le sue prede.

Durante le stagioni che si susseguirono tentai l'impossibile per tenere vivo il ricordo delle recenti avventure, al fine di alimentare costantemente quella fiammella di complicità e di seduzione: avvertii il concreto pericolo che la pioggia, le temperature sottozero ed i piumoni imbottiti potessero spazzare via permanentemente i nostri frizzanti peccati estivi, resettando la mente e gli istinti di Diana, purificando i suoi pensieri nell'apatico e rischioso ritorno alla normalità.

Nei momenti più uggiosi e monotoni, la piatta quotidianità dominava incontrastata: il mare, i topless, i giovanotti furono frequentemente al centro dei miei argomenti di conversazione, che Diana riuscì a snobbare o soffocare con una brusca, costante e crudele puntualità.

La giornata ad altissima carica erotica con cui avevamo chiuso in bellezza la nostra Estate, mi aveva riempito all'istante di stimoli e di arrapamento, infuocando follemente le mie aspettative ed i miei desideri; ma a mente fredda quel ricordo iniziò a corrodermi ed a turbarmi, contribuendo al sorgere dei primi dubbi, delle prime perplessità, perfino delle prime paure: ripensai spesso alle mani del militare sulle tette di Diana, al suo dito penetrato nella fica spalancata e fradicia anche a contatto con lui. Non ero mai stato geloso o possessivo, tuttavia mi sentivo in qualche modo spodestato. Imprevedibili e fastidiosi batticuore di ansia e preoccupazione bussarono sovente alla mia porta, irrompendo liberamente e senza permesso.

Forse avevamo corso troppo, la situazione mi era davvero sfuggita di mano, non ero stato capace di frenare all'occorrenza, di arginare fiumi in piena o di opporre resistenza nei momenti più estremi, nei quali avrei dovuto bilanciare con freddezza e qualche paletto la mancanza di lucidità e di equilibrio di Diana, sopraffatti dal suo istinto e dal suo piacere di sentirsi apprezzata e desiderata. Appena una decina di giornate di mare, più o meno, avevano trasformato un'anonima e casta bagnante nella più spudorata, esplicita e censurabile ammaliatrice. La sua crescente intraprendenza mi aveva spiazzato completamente, finendo per disturbarmi e spaventarmi non poco.

Fortunatamente la mia incoerenza e la mia contraddittorietà interiore furono talmente massicce e indecifrabili da salvarmi da clamorosi dietrofront: le mie titubanze ed i miei ripensamenti avrebbero dovuto convincermi ad espropriare a Diana i costumi più succinti che le avevo regalato ed a farli a pezzi...non certo a cercarne di nuovi, oltretutto sempre più sexy e microscopici: nelle gelide serate invernali fu uno dei miei passatempi preferiti, a cui dedicai attenzione e pazienza ai massimi livelli. Un mercato che durante la trascorsa Estate si era presentato ai miei occhi assolutamente povero e ristretto iniziò a mostrarsi davvero vario ed interessante, grazie a ricerche più insistenti ed accurate. Mi eccitava impetuosamente immaginare Diana alle prese con le sue opere di seduzione nei confronti di spauriti, disorientati ed increduli ragazzotti imbambolati alla vista di un sottilissimo simil filo interdentale infilato e nascosto tra le sue natiche completamente scoperte ed in mostra ... in quei momenti poco mi importava se occhi, mani, lingue o membri di minorenni, soldati o pescatori potessero sostituire la mia dotazione o annientare le mie prestazioni.

Approfittando di imperdibili saldi invernali, osai acquistare altri bikini di decenza mai così dubbia: un perizoma nero praticamente inesistente, alias g-string, con sfumature grigie lievemente glitterate, accompagnato da un leggerissimo reggiseno tutt'altro che contenitivo. Della stessa dimensione scelsi una variante verde fluo ed un'altra camouflage, che ricordava incredibilmente la divisa del militare protagonista dell'ultima giornata di mare a Settembre. Non volli rinunciare nemmeno ad un sexy maculato bianco e nero con un ridottissimo triangolino posteriore ed infine completai lo shopping assicurandomi un modello con varie tonalità di rosa e verde chiaro, a righe orizzontali, con un perizoma un pochino più coprente, presso il medesimo sito in cui mi ero adoperato l'estate precedente con i primi acquisti online.

Pochi giorni dopo, poter accarezzare quei morbidi e sottili bikini, quasi solleticandoli tra le mani, rappresentò un'emozione unica, che mi offrì lo slancio e le motivazioni per iniziare altre irrefrenabili ricerche: nuove mete da raggiungere l'Estate successiva, che fossero compatibili con la moderata oscenità dei nuovi arrivi, difficilmente indossabili in Italia senza suscitare scandalo ed accuse di oltraggio al pudore.

Attento ad evitare il minimo accenno alle mie compere ed alle mie aspirazioni, mi confrontai con Diana sui luoghi individuati per le vacanze successive, che vennero prontamente bocciati: "Ascolta, io non voglio andare all'estero, abbiamo la fortuna di vivere nel Paese più bello ed ammirato da turisti di ogni parte del mondo, invidiato da chiunque ami la natura, il mare, l'arte, la buona cucina. Perché dovremmo andare in Spagna o in Croazia?? Non ci penso nemmeno. Vuoi farmi felice? Portami in Sardegna, non ci sono mai stata e sarebbe davvero un sogno visitarla. Ho visto decine di documentari in TV e sono arrivata alla conclusione che non esiste un posto migliore, almeno in Europa"

Non fu difficile concordare ed accontentarla, pur dubitando fortemente di riuscire ad ammirarla con uno dei nuovi costumi, anche soltanto per una frazione di secondo. Tuttavia la meraviglia che suscitò in me la visione al pc degli scorci più suggestivi del territorio sardo si trasformò spontaneamente in amore a prima vista e prese il sopravvento sulle mie intenzioni malandrine. Scartai le località più famose e gettonate, restringendo la ricerca a zone meno battute dal turismo di massa o addirittura sconosciute. Scelta la destinazione precisa, mi occupai di cercare una casa che potesse piacerci, in zona tranquilla, riposante, non troppo lontana dal mare e con uno spazio esterno o un piccolo giardino per poter cenare o rilassarci dopo una giornata di sole. Ben presto caddero anche i luoghi comuni che additavano la Sardegna come una regione costosa e ostile: mi interessai ad una miriade di annunci di affittanze stagionali pubblicati sui principali siti tematici, contattando un centinaio di persone, fino ad accordarmi con una gentilissima signora sulla quarantina, per le ultime due settimane di Giugno, ad un prezzo davvero irrisorio. Anche il costo del traghetto fu nettamente inferiore alle previsioni. Senza alcuna difficoltà e guadagnando il massimo consenso di Diana, la vacanza era già organizzata con tre mesi di anticipo. Avevo tutto il tempo per documentarmi sulle spiagge migliori... e soprattutto su quelle più adatte alle nostre "esigenze"...

Ottimo racconto che può preannunciare gustose novità e interessanti futuri (anche se avvenuti nel passato) momenti insieme
 

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