Esperienza reale La prima vacanza trasgressiva - Introduzione

Poncharell

"Level 4"
Messaggi
600
Punteggio reazione
887
Punti
94
Posizione
Roma
"Per la prima volta in assoluto ebbi il privilegio di fissare il suo culo in spiaggia, a dir poco arrapante: strabuzzai gli occhi: il perizoma era molto più piccolo di quanto pensassi, il triangolino posteriore era davvero ridotto all'osso, permettendo alle sue chiappe di esporsi notevolmente in tutta la loro generosa ma equilibrata rotondità. Capii perfettamente il perché di tante attenzioni da parte dei tre pescatori, davanti ad uno spettacolo così seducente. Vederla passeggiare con quel sedere in movimento fu ancora più inebriante" (Pagina 5)

La trovo assolutamente irresistibile...
 

niels

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,370
Punteggio reazione
3,990
Punti
124
"Per la prima volta in assoluto ebbi il privilegio di fissare il suo culo in spiaggia, a dir poco arrapante: strabuzzai gli occhi: il perizoma era molto più piccolo di quanto pensassi, il triangolino posteriore era davvero ridotto all'osso, permettendo alle sue chiappe di esporsi notevolmente in tutta la loro generosa ma equilibrata rotondità. Capii perfettamente il perché di tante attenzioni da parte dei tre pescatori, davanti ad uno spettacolo così seducente. Vederla passeggiare con quel sedere in movimento fu ancora più inebriante" (Pagina 5)
Ammazza, un perizoma da vera porcellina...culo ipnotico
 

pollino88

"Level 5"
Messaggi
3,412
Punteggio reazione
2,236
Punti
114
Salve secondo me Selpot ci ha abbandonato ormai sono piu di 20 giorni che non mette piu nessun capitolo con Diana.
Macché, la dimostrazione è l'ultima foto che ha messo. Scrivere racconti così dettagliati e ben scritti richiede tempo e come tutti ha una vita fuori da questo forum. Appena avrà terminato il prossimo capitolo lo pubblicherà senza dubbio
 
OP
S

selpot

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
115
Punteggio reazione
3,214
Punti
93
Beh, certo: a mio giudizio, un pretenzioso ed impegnativo duello a suon di orgasmi non sembrava davvero ideale da proporre ad un virgulto ancora tramortito dal disorientamento e dall'incredulità di vivere una giornata diametralmente e insospettabilmente opposta rispetto alle previsioni della vigilia.

Tuttavia Luca, a sorpresa, appariva piuttosto risollevato e molto più effervescente del solito, pronto a raccogliere la sfida: la consapevolezza che i lamenti melodici ed irreprimibili di Diana fossero in prevalenza merito suo sembrava averlo elettrizzato, alimentando la sua autostima ed il suo coraggio di osare. Percepivo la sensazione che anche la sua solida ed impenetrabile corteccia da bravo ragazzo contegnoso ed equilibrato iniziasse lentamente a perdere robustezza e resistenza, forse addirittura a sbriciolarsi.

Tra sorrisi ardimentosi ed accenni di vanagloria, il giovane pedinò passo passo le orme di Diana, desiderosa di sdraiarsi nuovamente al sole per abbronzare le sue conturbanti tettone, dopo un rapido risciacquo della sua dilatata e rovente patatina. Ben lieto di lasciarsi precedere e distanziandosi a regola d'arte pur di inquadrare ogni minimo movimento del suo sedere praticamente nudo, si dedicò poi scrupolosamente ad ammirarla distendersi con audacia sul suo asciugamano, attento ad immortalare con i suoi occhi finalmente libidinosi ogni minima posa ed inclinazione dei procaci seni danzanti.

"Adesso voglio prendere un po' di sole. Tu nel frattempo fammi quel che vuoi". Ad occhi chiusi, Il timbro di voce ironico e scherzoso di Diana si contrapponeva ad una divaricazione fin troppo provocante delle sue gambe. Le labbra della fica ripresero a saltar fuori nettamente dai bordi del microscopico perizoma con esplicita volontà di istigazione.

Luca non ci pensò due volte, direzionando con slancio e frenesia la sua mano verso lo spalancato interno coscia. Capitanato da inconsueta padronanza, afferrò con foga il triangolino anteriore del perizoma, quasi a volerlo distruggere a brandelli. Lo scansò impetuosamente su di un lato, iniziando a bissare una leccata che si preannunciava di inaudita intensità. L'espressione del volto di Diana tornò a trasformarsi in un rinnovato, benaccetto e stimolante elogio al piacere. Ma l'irruenza ed i ritmi subito bruschi e vertiginosi del giovanotto privavano gli stimoli di Diana del necessario e graduale crescendo per una perfetta eccitazione.

Per giunta, il caldo di metà giornata cominciava prepotentemente a farsi sentire, destando in Diana l'incontrollabile esigenza di un bagno rinvigorente: "Ti va di immergerci in acqua!? Mi fai compagnia??" Riaprì gli occhi, attivandosi per il piatto forte della casa: si sollevò in posizione seduta, tenendo braccia tese e mani appoggiate sull'asciugamano e drizzando la schiena: le sue tettone si esibirono nella loro imponenza più esplosiva: il classico colpo del KO per chiunque.

"Che seno fantastico, non avevo mai visto niente di più eccitante: mi intriga la naturalezza con cui lo mostri nonostante sia così grande ed ingombrante. Finora avevo visto solo tettine in topless, nulla a che vedere con questa immensa meraviglia"

"Che gentile, mi fai arrossire. Dimmi la verità: ti aspettavi che fossi così generosa e disinvolta?"

"Assolutamente no, anzi al contrario: ti immaginavo una normalissima e banale vacanziera anonima e castigata, mai avrei pensato e creduto di vederti in questo modo..."

"Infatti hai ragione, in fondo: sono anonima, brutta ed inappetibile ovunque: in casa, per strada, nei negozi, in apparenza non sembro affatto audace né svergognata... ma mi sta piacendo molto questo aspetto perché l'effetto sorpresa che hai avvertito evidentemente ti sta intrigando, giusto?"

"Mi sta intrigando!?!? Ti sei contenuta: sto letteralmente impazzendo oggi, non ci capisco più niente..:"

Diana rise di gusto, poi reimpostò il suo timbro di voce sfacciato e suadente "Beh, in questo mondo così grigio, noioso ed ingiusto mi piace donare un pò di svago, di gioia e di distrazione a chi lo merita"

Appoggiando entrambe le mani sulle sue tettone, iniziò a massaggiarle, poi a stringerle, poi ancora a sollevarle: "Il lato negativo della mia disinvolta quarta misura è che pesano da morire! Prima o poi la mia schiena e la mia colonna mi presenteranno il conto per ogni topless"

Luca si alzò con un balzo felino e si sedette alle sue spalle, cingendola tra le sue gambe divaricate. La baciò sul collo e con entrambe le mani afferrò con delicatezza le sue tettone, sollevandole e stringendole sempre più energicamente: "Eppure sono toniche e sode, sei sicura che il loro peso sia così fastidioso? A me sembrano così perfette..."

La mano sinistra di Diana indietreggiò, infilandosi tra il suo sedere ed il membro del giovanotto, evidentemente pronto ad una nuova erezione. "Sento qualcosa di molto interessante, tutt'altro che fastidioso." Cercò una posizione ideale per ravvicinare ulteriormente il contatto tra il pene di Luca ed il suo sedere. Il ragazzo spostò il suo costume, scoprendo il suo arnese, temprato da ritrovata potenza. Con la mano lo guidò scrupolosamente, cercando invano un problematico accenno di penetrazione, poi direzionò una delle sue mani tra le gambe di Diana, sfiorando con delicatezza le labbra della sua fica.

La testa di Diana si sollevò ancora verso il cielo, ad occhi chiusi, per lunghi, interminabili secondi. Poi raggiunse la mano di Luca con la sua, dettando il ritmo adeguato per una stimolazione non ancora impeccabile da parte dell'inesperto giovanotto, o troppo dolce o troppo irruento ed in difficoltà a trovare il proporzionato equilibrio.

"Perché non andiamo in acqua? Voglio rinfrescarmi un pò: seguimi, ti dimostrerò come riesco ad alleggerire queste pesantissime tette ed a provare sollievo".

Con un vispo sguardo provocante, sfilò repentinamente il suo perizoma, sfoggiando l'ennesimo nudo integrale nel dirigersi lentamente verso la riva, attenta a non scivolare sulla scogliera piatta.

Entrò in acqua a piccoli passi: finito di immergere il suo carnoso lato B, si voltò verso di noi, piegandosi sulle ginocchia fino a portare le sue tettone a pelo d'acqua, in balia delle leggere increspature del mare. Ebbe inizio un conturbante ed ipnotico balletto, un vedo non vedo di inaudita sensualità. Avevamo ammirato i seni di Diana per ore, ma nei pensieri sembrava maledicessimo le onde più alte che coprivano completamente e per pochi attimi quelle giunoniche e danzanti rotondità.

Luca si era ricomposto, ma la sua erezione che sporgeva dal pantaloncino del costume era impossibile da nascondere. Per Diana in realtà era impossibile persino ignorarla, a giudicare dalla chiara traiettoria del suo sguardo. Con un'espressione lusingata e compiaciuta ed un inequivocabile cenno con il dito, invitò il giovane a raggiungerla, riscuotendo una immediata accettazione. Il ragazzo si catapultò in acqua posizionandosi di fronte a lei, quasi baciandola. Le braccia di Diana si aggrapparono al suo collo, mentre le sue gambe cinsero il girovita di Luca. Strani ed inconsulti movimenti reciproci annunciarono l'approssimarsi di una penetrazione in piena regola. Il giovanotto immerse una mano in acqua, in prossimità del suo pene, estraendolo nuovamente dal costume. Poi afferrò Diana lungo i fianchi tentando di infilarlo nella sua fica. Dopo numerosi tentativi andati a vuoto, parve riuscire nell'intento, Diana si avvinghiò a lui, cercando una difficoltosa stabilità che il seppur leggero moto ondoso non permetteva di conseguire.

Chiuse gli occhi imprigionando tutta la sua libidine, poi mi guardò alla ricerca del mio benestare. Notò in un baleno la prominenza della mia erezione con la quale le dimostravo di autorizzare e sostenere qualunque sua iniziativa. Chiuse gli occhi di nuovo, alzando la testa al cielo, mentre Luca continuava a penetrarla, ora immobile, senza riuscire ad intraprendere movimenti stimolanti. Fin troppo arrapata, fu lei a muoversi, più forte dell'equilibrio precario e delle difficoltà di applicazione del giovanotto. I ritmi gradualmente si intensificarono, la morsa delle braccia di Diana lungo il collo di Luca appariva sempre più poderosa, ai limiti della ferocia. I denti serrati mordicchiavano le labbra con desiderio, mentre le sue tettone continuavano a danzare sfrenatamente a pelo d'acqua, scomparendo talvolta tra le increspature per poi ricomparire d'improvviso, rigogliose e gocciolanti.

Il momento tanto sognato si stava avvicinando ed il mio desiderio di ascoltare un orgasmo simultaneo e rumoroso mi consentiva persino di dimenticare che stavolta Luca non indossava alcun preservativo. Pensai a questo particolare rabbrividendo per un attimo: avevano calcolato i rischi? Sarebbero stati in grado di fermarsi al momento opportuno? Istintivamente mi alzai, quasi a voler segnalare a Diana di prestare la massima attenzione. Non si accorse di nulla e non riuscii ad intervenire: spezzare quel momento così intenso e passionale per lei mi sembrava davvero una crudeltà, ma allo stesso tempo non potevo far finta di niente: speravo solo che tutto andasse per il meglio. Ancora qualche istante di irruenza tra loro, poi li vidi dividersi di colpo. Subito dopo Luca si contorse con un paio di scatti incontrollati e venne con veemenza. Diana gli sorrise ancora una volta: "Dai, meglio così: non potevi certo diventare padre alla tua età, avremmo comunque dovuto smetterla, per adesso..."
 

dan_zan

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
722
Punteggio reazione
617
Punti
114
E brava è riuscita a farsi scopare. La timida Diana è diventata una bella porcellina, tenendo a "battesimo" il giovane Luca e tu caro Selpot sei diventato un cuckold!
 

spasmo2

"Level 1"
Messaggi
207
Punteggio reazione
185
Punti
48
Posizione
sardegna
grande sepolt e grande Diana, però un pompino a sto ragazzo lo poteva fare.... 🤣 🤣 🤣
Post automatically merged:

grande sepolt e grande Diana, però un pompino a sto ragazzo lo poteva fare.... 🤣 🤣 🤣
 

marcoforte

"Level 6"
Da 10 Anni su Phica.net
Messaggi
4,443
Punteggio reazione
3,958
Punti
139
Posizione
Milano
sempre emozioni a mille , quando si legge di Diana... :love: 💦
il coinvolgimento va di pari passo con la voglia di ammirarla da vicino e con l'invidia, sana, di chi può godere del suo fantastico corpo e della sua mente così intrigante ed eccitante
grazie!
 
OP
S

selpot

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
115
Punteggio reazione
3,214
Punti
93
L'incanto della seducente e scostumata uscita dall'acqua di Diana fu disturbato dall'irritante, puntualissimo e sciagurato arrivo di un attrezzato e nutrito gruppo di cadaverici escursionisti tedeschi di mezza età, che comportò il polverizzarsi di ogni bramato sogno di gloria per il prosieguo della giornata.

Nonostante un totale disinteresse ed una mite ed educata indifferenza della comitiva nei confronti di un corpo femminile nudo e giunonico, la magica ed intima atmosfera che avevamo creato sembrò svanire, lasciando spazio alla necessità di adottare comportamenti più consoni ad un ambiente da condividere.

"Non si capisce come facciano a conoscere i posti più inesplorati e nascosti che persino noi sardi ignoriamo, chissà che razza di cartine compreranno! Non è la prima volta che ne incontro qualcuno nei paraggi, si passeranno parola su qualche forum..."

Faticavo notevolmente a controllare la mia rabbia: "E ti pareva: dovevano rompere le palle proprio adesso: che tempismo, maledetti! Almeno si allontanassero più avanti: devono fermarsi proprio qui, con tanti chilometri di costa da visitare???"

"Già", concordò Diana. "Riescono ad essere fastidiosi senza nemmeno degnarci di uno sguardo o di un sorriso: che cavolo si sono fermati a fare, dico io, visto che nemmeno si spogliano o si buttano in acqua. Io non mi rivesto, chi se ne frega: non sembrano affatto interessati a me, e se anche lo fossero, si scandalizzassero o guardassero pure, io sto benissimo nuda."

"Non preoccuparti, amore: i tedeschi sono abituati al nudo: non si scompongono minimamente, anzi sono del tutto noncuranti di noi. Potremmo anche fare sesso a tre e nemmeno se ne accorgerebbero..."

Diana accolse la mia provocazione con un sorriso accattivante e concorde. La penetrazione precedente aveva arrapato entrambi, aprendo ulteriormente le nostre reciproche vedute e mi stimolava ad ambire ad obiettivi ancora più eccitanti: volevo assistere ad una scopata in piena regola tra lei e Luca, sdraiati sull'asciugamano, con tanto di palpeggi, urla, accelerazioni, orgasmi selvaggi e sincronizzati. Sognavo di ammirare il volto di Diana godere follemente, per una volta grazie a qualcun altro.

Lei sembrava perfettamente d'accordo, comprovando con i suoi sguardi peccaminosi di sposare alla lettera le mie esigenze e le mie perversioni del momento. Ma ad aver perso mordente e convinzione sembrava proprio Luca, ritornato sui suoi consueti binari da bravo ragazzo, peraltro frenato ed intimorito dalla presenza di una decina di persone a poca distanza da noi. Gli uomini della combriccola guardavano il mare in religioso silenzio, dopo essersi seduti sulla scogliera voltandoci le spalle. Le signore, invece, abbozzavano qualche flebile conversazione tra di loro, accompagnata da moderati gesti delle mani ad indicare le meraviglie della natura circostante.

Diana si sdraiò sul suo asciugamano, completamente nuda, senza rinunciare ad aprire le sue gambe in maniera sensuale e provocante, cercando di capire l'eventuale persistenza di un residuo di interesse e di desiderio da parte del giovanotto. Ma i segnali non sembravano arrivare stavolta. Luca continuava ad ammirarla a distanza, ma la sua attenzione ormai era suddivisa tra la fica spalancata ed i movimenti del gruppo di escursionisti, che proseguivano la sosta senza fornire avvisaglie di ripresa del loro cammino. Dopo essersi asciugata a pancia in su, Diana si girò, esibendo il suo sedere abbronzatissimo. Mirò lo sguardo verso la comitiva. Due donne nel frattempo si erano svestite rimanendo in costume e avevano sistemato alla buona i loro minuscoli e curiosi stuoini in vimini ripiegabili. Sbuffò spazientita: "Questi non se ne vanno più. Vorrà dire che ce ne andremo noi, inizio a stancarmi". Allungò una mano verso lo zaino, estrasse il suo cellulare e consultò l'orario: le tre erano trascorse da pochi minuti.

"Prometto che la prossima volta vi porterò in un posto ancora più tranquillo: questi rompipalle non ci volevano e non li avevo previsti, mi dispiace".

"Non è colpa tua, figurati. Cosa potevi saperne!? Anzi, hai scelto un posto bellissimo. Ci tornerei volentieri, senza turisti intorno..."

Diana completò la sua asciugatura, prelevò la sua lunga t-shirt dallo zaino e la indossò, snobbando entrambi i microscopici pezzi del suo bikini, oltre ai pantaloni. Il percorso di ritorno fu particolarmente stuzzicante: le tettone ballonzolavano paurosamente sotto la maglietta, con i capezzoli che spuntavano con frequenza nel loro massimo turgore, mentre lo zaino sulle spalle di Diana spesso sollevava di qualche centimetro l'orlo della t-shirt, scoprendo parzialmente le sue natiche nude ed impudiche. Qualche coppietta ed un paio di pescatori avevano occupato le calette o le scogliere che precedevano la nostra e non persero occasione di gustarsi ogni adescante movimento dei seni liberi di Diana.

Le sue gambe rimasero spalancate rigorosamente anche in macchina, al centro del sedile posteriore, soprattutto durante le sue conversazioni con Luca che si voltava con educazione per tentare invano di guardarla negli occhi, allungando spesso le mani per solleticare la sua fica vogliosa e svergognata.

Arrivati a casa ci congedammo a malincuore da lui, rapido ed abile a ricomporsi e resettarsi anche mentalmente appena varcato il cancello della sua proprietà. Lo ringraziammo per la stimolante giornata, ottenendo la convinta promessa di una nuova escursione nei giorni a seguire, con destinazione un'altra caletta isolata. Chiusa la porta, afferrai Diana da dietro e la spogliai, occupandomi di saziarla adeguatamente e come meritava, prima di concederle una doccia rigenerante. Distenderci sul letto con l'intento di riposarci non produsse gli effetti sperati: la nostra eccitazione era ancora alle stelle, ci avvinghiammo ancora facendo l'amore con foga e passione.

"Se ti portassi a mangiar fuori stasera, ti dimenticheresti di mettere il reggiseno!?"

"Se mi scopi in questo modo, potrei non metterlo più per tutta la vacanza, iniziando da stasera, purché i camerieri siano giovani e carini..."
 

Top Bottom