Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


  • Total voters
    320
  • Poll closed .

Belle fiche

"Level 8"
1 Anno di Phica.net
Élite Fase 1
Messaggi
9,378
Punteggio reazione
12,044
Punti
134
Age
37
CAPITOLO : INTERRUTTORE DEL CERVELLO SU OFF

Una volta uscito dalla stanza del maestro, avevo avuto la sensazione che il mio cervello a poco a poco stesse perdendo la capacità di ragionare. Ad ogni passo che facevo verso la camera della cugina , pezzi di memoria, di sentimenti, di emozioni, di stati d’animo che albergavano un secondo prima la mia mente e la mia anima si stavano dileguando .

In pochi istanti stavo perdendo affetto, amore, passione, eccitazione, feeling, piacere, spensieratezza . E nello stesso tempo il cervello si stava riprogrammando con altri emozioni , ma nettamente opposte

Abbandono, amarezza, vendetta, tensione, inquietudine, indignazione, frustrazione, delusione.

Fui interrotto dalla voce di Michela

M: quando mi vieni a prendere stasera? E come mi devo vestire?

A: alle 10 ti passo a prendere, puoi venire così, ma senza mutande, truccati il più possibile da troia, anzi, fai una cosa , passa da me alle 9.30. Ti trucco io.

Me ne andai direttamente nella sala conferenze, dove si tenevano le lezioni.

Laura e Simona erano distanti, stavano con i gruppi delle rispettive classi.

Poi alla spicciolata iniziarono ad affluire tutti gli studenti. Solo Simona mi vide, e gli feci cenno di sedere vicino a me.

Michela arrivò quasi per ultima e si sedette praticamente in fondo alla sala

Il professore prese la parola

Spiegò che causa maltempo la mattinata era incentrata sulla visione di alcuni filmati di luoghi dove non era possibile andare. Sarebbe durata l’intera mattina.

Poi fece i ringraziamenti di rito al personale dell’albergo, i nomi degli insegnanti ecc.

Per poi concludere con una frase che non dimenticherò mai

P: chiedo scusa ai miei colleghi se ho portato Antonio, che doveva vigilare su tutti noi, invece chissà dove aveva la testa in questi giorni. Forse ha pensato bene di farsi una vacanza.

Risata generale di tutta la stanza.

Io mi guardai attorno, Michela rideva a crepapelle e guardava fisso il professore che naturalmente aveva occhi solo per lei.

Laura fece un sorriso di circostanza ma si vedeva benissimo che era scocciata.

Simona invece era impietrita, mi guardava affranta e mi prese la mano.

Quel gesto mi colpì più delle parole del professore.

Si spensero le luci, e dopo un paio di minuti decisi di uscire dalla stanza e parlare con un ragazzo dei servizi.

A: ho bisogno che tu mi faccia questi favori per stamattina.

Ragazzo: capo per te faccio qualsiasi cosa. Ho capito tutto.

A: benissimo, so che sei sveglio e lo farai con grande professionalità.

Ragazzo: mi dispiace che stasera non abbiamo trovato il numero che lei aveva richiesto, ma siamo in 5. Se per te va bene. Sai con tanta gente in albergo, molti di noi lavorano e non possono spostarsi fuori. Se fosse stato in albergo magari …

A: non ti devi giustificare, andate bene anche in 5, avrete più tempo per lei.

Ragazzo: con tutto il rispetto, Laura è bella e fa dei bocchini fantastici, ma quella bionda è da impazzire. Non ho mai scopato con una ragazza così bella.

A: stasera ne avrai l’occasione, stai tranquillo. A proposito, ma nei 5 che venite stasera, Joe ci sta?

Ragazzo: si certo.

Rientrai in sala

S: tutto bene?

A: si tutto ok, vieni con me.

La presi per mano e raggiungemmo Michela da dietro la sedia

Mi chinai su di lei e abbassai la testa di Simona in modo che anche lei sentisse cosa avevo da dire alla cugina

A: tieniti pure il tuo amore del cazzo, ora c’è solo questa donna nella mia vita e me la vado a scopare adesso, anzi ci vado a fare l’amore.

Mentre eravamo in ascensore, premetti lo stop.

Simona mi guardava piena di desiderio, era visibilmente eccitata dalle frasi verso la cugina

A: te lo dico ora in questo ascensore, perché se decidi di entrare in stanza con me non si torna più indietro.

Non esiste Michela se non per essere trattata da lurida puttana.

Ora ci sei solo tu

S: ma Laura allora?

A: a Laura voglio un gran bene, ma la vedo più come una da giocarci insieme. So che la vuoi anche tu, è so che io e te potremo lavorare insieme per questo.

Io e te sappiamo benissimo che quella ragazzina con il carattere che si ritrova ci fa letteralmente impazzire, te lo vedo negli occhi.

Sei una maialina quanto me. E vedo che oltre a desiderare di scoparla ti piacciono tutte quelle situazioni dove lei si concede con scuse di ogni tipo.

S: si è vero, ma te come fai a saperlo, io non ti ho detto niente.

A: lo so, io sto attento a tutto.

Ora ho fatto una scommessa con me stesso, è ho avuto ragione. Ma la incasserò solo poi tardi.

Che fai entri o no?

S: e me lo chiedi?

Mi trascinò in quella stanza tenendomi per mano.

Avevo finalmente capito che l’interruttore per accendere Simona era il sentirsi desiderata.

Se prendeva prima lei l’iniziativa era il segnale giusto, da quel momento in poi poteva accettare qualsiasi cosa gli venisse proposto.

Mi slacciò i pantaloni con una foga mai vista, , non riuscì nemmeno a togliermi le scarpe, mi buttò giù in un sol colpo pantaloni e boxer e letteralmente mi scaraventò sul divanetto. Non arrivammo nemmeno alla camera, dalla voglia che aveva.

Mi prese il cazzo e lo scappellò all’istante, solo una breve leccata, poi affondò le labbra sul cazzo cercando di prenderlo il più possibile in bocca.

Spingeva come una forsennata, lo sentivo nella sua gola e nonostante il rigurgito piuttosto marcato continuava a spingere

Poi riprese fiato, mi guardò un attimo e iniziò una pompata magnifica

S: sono un lago sotto, cazzo ti voglio un casino. Lo voglio in tutti i buchi.

Ti voglio Antonio

Si spogliò in un battibaleno, si girò a pecora e si schiacciò con il petto sul materasso, la schiena arcuata e il culo ritto in bella mostra. Una pecorina perfetta

S: scopami Antonio, scopami forte

Non volevo essere così veloce e profondo fin da subito, ma le sue parole e complice quella posizione invitante mi fecero cambiare idea.

Il cazzo entrò in un lago , arrivai fino in fondo, se fosse stata più profonda l’avrei sicuramente messo tutto. Il mio corpo sbatteva con violenza su quelle chiappe fantastiche.

La cingevo con le mani sui fianchi e la tiravo verso di me mentre con il bacino spingevo. Ogni colpo che davo era un commento di lei

S: si, si, fammi male, di più, di più

In un altra circostanza avrei aumentato il ritmo, ma guardavo l’orologio, era arrivato il momento s’incassare la scommessa.

Com una precisione incredibile, si sentì bussare alla porta.

S: noooo proprio adesso nooo, sto godendo tantissimo, non apriamo dai. Continua continua ti prego

A: vai ad aprire, potrebbe essere importante

S: ma sei impazzito, sono completamente nuda

Non era solo completamente nuda, ma tutti gli umori sgorgavano sulle gambe, formando dei rigoli bagnati.

A: apri leggermente poi valuti cosa fare.

Mi alzai dal letto per vedere la scena

Simona apri anche più del dovuto.

Dopo tre secondi, il tempo di capire chi era, trascinò il tizio dentro la stanza a forza.

A: ti è piaciuto il regalo?

S: cazzo si che mi piaciuto

Era l’autista del pullman.

Avevo fatto centro

Lo aveva desiderato fortemente

Au: ogni oltre mia immaginazione …

Simona non lo fece nemmeno finire di parlare, che lo spompinò sul posto.

Lui la accompagnava con la mano sulla testa

Almeno per 5 minuti lo lavorò con passione

S: vi voglio tutti e due

Antonio, mi stupisci sempre di più, mi hai letto nel pensiero

Prima che l’autista la penetrasse da sotto, presi l’abbondanti fluidi della sua fica, le usai come lubrificante per il suo culo

Me lo lavorai con estremo amore nel mentre l’uomo sotto la chiavava di brutto.

Era venuto il mio momento.

Feci cenno al tizio di frenare la sua irruenza , così da permettermi di entrare tranquillamente.

Ci vollero alcuni istanti per coordinare le spinte.

Simona godeva da matti.

S: quella troietta di Laura aveva ragione, è bello avere tanti cazzi in corpo.

A quella dichiarazione il poveretto di sotto non durò molto , si staccò al volo e fece un balzo in avanti, giusto il tempo di prendere la mira e di sparare in faccia a Simona

Io allora accelerai i colpi, era da prima che volevo farlo.

Colpi potenti e veloci, quasi a spaccare il suo culo.

S: vienimi dentrooooo

L’accontentai

Poi dopo tutti i tre cademmo stanchi sul letto

Simona ci sorprese, perché poco dopo chiese il bis, il tempo per riprendersi e ricominciammo. Mancava ancora un ora prima della fine della lezione. E avevamo ancora tutto il tempo di sfondarla.

Lei era raggiante, non aveva mai goduto così tanto. E per lei si aprirono le porte della mia mente.

Dopo quella scopata, il cervello ritornò in posizione off. Ero pronto per la cugina.
Gran sorpresa, soprattutto per fare il massimo della carica a Simona... Il pathos qui era alle stelle!! L'ho percepito sulla pelle un casino avessi bisogno pure tu di tutto ciò in quel momento 😜😜😜😜😜😜😜😜😜
 

mqxxx

"Level 1"
Messaggi
733
Punteggio reazione
139
Punti
48
Tanacca cazzo, Michela era quella che mi eccitava di piu ogni volta che raccontavi...adesso mi fa venire un nervoso della madonna...da legare e prendere tutti a cazzi in faccia...deve PAGARE LA TRADITRICE!!!
E' qui che sbagli. La vera punizione sarebbe che l'uccello non dovrebbe più vederlo neanche in cartolina.
 

Corto87

"Level 0"
Messaggi
2
Punteggio reazione
2
Punti
4
Non posso che unirmi al coro di quanti hanno apprezzato la tua capacità narrativa Tanacca. Ho davvero apprezzato il modo in cui i tuoi racconti riescono ad eccitare e far viaggiare con la mente a certe situazioni.
Consentimi una piccola riflessione personale; non vuole essere in alcun modo un giudizio nei tuoi confronti, ma ovviamente al netto di una rielaborazione per rendere il racconto più accattivante e godibile, alcune situazioni specialmente quelle che hanno coinvolto il professore sono state molto borderline, per non dire da codice penale. Trovo difficile credere che non ci sia stato nessuno, tra quelli coinvolti che non si sia lasciato sfuggire un commento od una parola tale da far beccare il professore e tirare tutti in una situazione più tragica dai risvolti legali.
Oltretutto, per quanto giovane, i primi anni novanta li ricordo anche per quegli scandali a luci rosse che avevano coinvolto diversi istituti scolastici, tipo Rignano Flaminio, dove era bastata un'accusa infondata a tirare nei guai gente che non aveva colpe.
Detto questo, rimango in attesa del seguito, e mi auguro di leggere una bella rivincita nei confronti di quello che sembra essere a tutti gli effetti un antagonista/villain da film.
 

LuisaA

"Level 3"
Messaggi
128
Punteggio reazione
365
Punti
63
Age
38
PROSSIMO CAPITOLO: PROVOCAZIONE E ANNIENTAMENTO
già il titolo è parecchio accattivante.
Su quanto riguarda il professore, è molto semplice, era impossibile batterlo al suo gioco, tu eri ragazzetto e lui esperienza pluriennale su come lavorarsi le persone, era scontato l'esito anche se qualcosa mi dice che ride bene chi ride ulimo :asd:
 

mqxxx

"Level 1"
Messaggi
733
Punteggio reazione
139
Punti
48
Quello che dico per tutti punire qualcuno vuol dire pungerlo sul vivo, tipo i politici toglietegli tutti i benefit e la paga dargli tutto a fine mandato vedi come fanno bene il lavoro.
Ma quando le ragazze fanno leva sulla loro vagina per avere il mondo ai loro piedi, quando le situazioni diventano troppo "ficacentriche", l'unico modo per riequilibrare le gerarchie sarebbe non dar più loro la soddisfazione di poter scegliere il cazzo a piacimento. A digiuno di ciolla dovrebbero stare... a lungo!
Peccato si dica che loro riescano a "stare senza" (virgolettato perché senza picchio non ce stanno quasi mai) anche per lunghi periodi mentre noi nerchiotti non ce la facciamo, andiamo in paranoia e dopo un po' di tempo siamo rovinati.
E' per questo che ritengo i morti di fica essere il cancro di sto mondo. Danneggiano loro e il resto del genere maschile, danno troppo potere a certi tipi di donne e le fanno sempre uscire dalla lotta contente soddisfatte e con la ragione in mano anche (e soprattutto) quando non ce l'hanno.

In questo caso, ad una che ha fame di cazzo, che punizione sarebbe darle ancora più cazzo? Se la risposta a cui avete pensato è la violenza io prendo le distanze...
 
OP
T

Tanacca71

Guest
Non posso che unirmi al coro di quanti hanno apprezzato la tua capacità narrativa Tanacca. Ho davvero apprezzato il modo in cui i tuoi racconti riescono ad eccitare e far viaggiare con la mente a certe situazioni.
Consentimi una piccola riflessione personale; non vuole essere in alcun modo un giudizio nei tuoi confronti, ma ovviamente al netto di una rielaborazione per rendere il racconto più accattivante e godibile, alcune situazioni specialmente quelle che hanno coinvolto il professore sono state molto borderline, per non dire da codice penale. Trovo difficile credere che non ci sia stato nessuno, tra quelli coinvolti che non si sia lasciato sfuggire un commento od una parola tale da far beccare il professore e tirare tutti in una situazione più tragica dai risvolti legali.
Oltretutto, per quanto giovane, i primi anni novanta li ricordo anche per quegli scandali a luci rosse che avevano coinvolto diversi istituti scolastici, tipo Rignano Flaminio, dove era bastata un'accusa infondata a tirare nei guai gente che non aveva colpe.
Detto questo, rimango in attesa del seguito, e mi auguro di leggere una bella rivincita nei confronti di quello che sembra essere a tutti gli effetti un antagonista/villain da film.
Buonasera corto, la risposta ai tuoi dubbi ci sarà nei prossimi capitoli, come al solito tu e anche altri ragazzi vi fate delle domande, e vorrei rispondere subito, ma si spoilera. Grazie per i complimenti.
 

Corto87

"Level 0"
Messaggi
2
Punteggio reazione
2
Punti
4
Grazie a te della risposta, tranquillo che non ti vogliamo far spoilerare il seguito, ne andrebbe della suspense che stai creando con il racconto ;)
 
OP
T

Tanacca71

Guest
Ma quando le ragazze fanno leva sulla loro vagina per avere il mondo ai loro piedi, quando le situazioni diventano troppo "ficacentriche", l'unico modo per riequilibrare le gerarchie sarebbe non dar più loro la soddisfazione di poter scegliere il cazzo a piacimento. A digiuno di ciolla dovrebbero stare... a lungo!
Peccato si dica che loro riescano a "stare senza" (virgolettato perché senza picchio non ce stanno quasi mai) anche per lunghi periodi mentre noi nerchiotti non ce la facciamo, andiamo in paranoia e dopo un po' di tempo siamo rovinati.
E' per questo che ritengo i morti di fica essere il cancro di sto mondo. Danneggiano loro e il resto del genere maschile, danno troppo potere a certi tipi di donne e le fanno sempre uscire dalla lotta contente soddisfatte e con la ragione in mano anche (e soprattutto) quando non ce l'hanno.

In questo caso, ad una che ha fame di cazzo, che punizione sarebbe darle ancora più cazzo? Se la risposta a cui avete pensato è la violenza io prendo le distanze...
Ciao, nel prossimo capitolo già ci sarà una svolta inattesa, e ti farà capire le dinamiche di quel gesto.
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,919
Punteggio reazione
7,717
Punti
124
Posizione
taranto
allora ragazzi, dato che giustamente state mordendo il freno, e per dare risposte a molti di voi, ho diviso il capitolo in più parti. Così pubblico un po’ più spesso e placo un attimo la vostra curiosità. Stasera pubblico.
Si oltre che.rispondere a noi ( che ti rompiamo i coglioni in ogni momento, io il primo ) c'è da dire che anche tu vai in giro per il forum a perdere tempo invece che fare i compiti :asd::asd::asd::ROFLMAO::ROFLMAO::LOL::LOL::LOL::LOL:. Ma ancora ti giustifichi, per caso hai firmato qualche contratto con qualcuno? L'importante che non ci lasci appesi come altri.
 
OP
T

Tanacca71

Guest
Si oltre che.rispondere a noi ( che ti rompiamo i coglioni in ogni momento, io il primo ) c'è da dire che anche tu vai in giro per il forum a perdere tempo invece che fare i compiti :asd::asd::asd::ROFLMAO::ROFLMAO::LOL::LOL::LOL::LOL:. Ma ancora ti giustifichi, per caso hai firmato qualche contratto con qualcuno? L'importante che non ci lasci appesi come altri.
Appesi mai, quando sarà la fine lo scriverò
 
OP
T

Tanacca71

Guest
CAPITOLO : PROVOCAZIONE

L’autista si congedò, non prima di esserci scambiati i numeri di telefono. Caso mai lui fosse passato con il suo lavoro dalle mie parti, Simona avrebbe avuto piacere di replicare la performance.

Io e Simona rimanemmo sul letto.

S: mi sa che devo andare ora

A: ormai rimani, gli dici che ti sei sentita male. Voglio stare qui con te.

Simona si accoccolò su di me esausta ma felice.

Che forse per la prima volta qualcuno mi stava facendo vacillare?

Le sensazioni positive aumentarono con il discorso che fu intrapreso subito dopo

Gli spiegai cosa avevo visto nella mattinata tra Michela e il prof. E gli parlai anche del rapporto tra me e lui. Di quello che avevamo costruito. Di che cosa mi aveva raccontato.

Era affascinata da quel cervello perverso, ma subito dopo sentenziò

S: che ti avevo detto? È sempre stato pericoloso quell’uomo, ha sempre puntato Michela, io lo vedevo lontano un miglio.

E comunque svegliati, ti sta prendendo per i fondelli.

Lui fa tutto per tornaconto personale.

Ti ha detto un mucchio di stronzate. Se tu ti fossi aperto più con me all’inizio, ti avrei detto tutto. Ma te avevi da scopare la cugina e poi ti sei invaghito di Laura. A me hai lasciato le briciole. Ti potevo salvare molto prima. Spero di farlo ora.

Le cose che ti dico ora le so , perché mia mamma e altri genitori ne parlavano tra di loro.

Sono tutte cavolate quelle che ti ha raccontato, sarà un paio d’anni che insegna, prima faceva altro, poi ha fatto delle supplenze e poi è capitato qui.

E io come del resto tutte le donne, non ci facciamo mai i fatti nostri.

Si sono interessate a lui perché è un bell’uomo, affascinante, con un gran carisma. Le donne del paese stravedono per lui. Più di una mamma ci sarebbe andata.

Ma lui ha puntato Michela e dopo Laura.

Ma solo perché ha trovato terreno fertile in un credulone come te.

Era stata durissima con me. Ma aveva toccato i punti giusti, e la lasciai continuare.

S: Lui non avrebbe avuto mai il coraggio di fare quello che ha fatto. Ha trovato in te una chiave per arrivare a loro.

Hai tirato su Michela in modo che lo provocasse, lui ha preso la palla al balzo. E ti ha buttato l’amo anche per Laura, e te hai abboccato.

E meno male che non è riuscito il giochetto con Laura, sennò lui oggi stava al posto suo con loro due al fianco.

A: per cui tutto quello che mi ha detto, sono solo stronzate secondo te?

S: secondo me ti ha manipolato alla grande, poi non c’è dubbio che ha trovato uno che aveva le sue stesse perversioni. O forse ti ha portato ad intraprendere quella strada.

Fatto sta, che ora l’obiettivo l’ha centrato, e per tagliare il cordone ombelicale tra te e la cugina , la deve fare innamorare di lui. E credimi lui non è innamorato , la vuole solo scopare, la vuole sfruttare sessualmente per i suoi tour. Magari la porta in tutte queste feste, nei privè la esibisce come trofeo. E per lui è facile. Lei ha fame di cazzi e vuole fare tutte le esperienze possibili, me lo disse ultimamente. Che poi non c’è niente di male. Ognuno con il proprio corpo ci fa quello che gli pare.

A: ma lei è già innamorata

S: stronzate, quella è plagiata, non innamorata. Secondo te Michela ha recitato una parte? Nemmeno i grandi attori e poi Michela, figuriamoci.

Ma una che fa una scenata di gelosia nei miei confronti così, che ti dice tutte quelle cose, che stravede per te, può essere innamorata del prof.?

Gli piace il cazzo, è una troia. Lui gli fa i regali e lei ci scopa. Ma non è mica l’unica.

Io non leggo molti libri, ma con mia mamma facciamo incetta di riviste scandalistiche. È pieno di donne così. Mia mamma dice che sono scorciatoie. Ognuno è libero di fare quello che gli pare.

E comunque lei è attratta da te , molto più di lui.

Ci siamo confidate tanto, e forse dai suoi racconti mi ero già innamorata di te.

Mi diceva di continuo, che avevi un fisico della madonna, avevi un bel cazzo, la facevi ridere, la facevi star bene, ma che eri anche suo cugino e non si poteva far niente. Poi te hai sparigliato le carte e lei ha realizzato il suo sogno. E hai inconsapevole distrutto il mio.

Ma per come ti sei comportato mi hai fatto vedere, che si, ti piace sessualmente, anche perché, è veramente bona, ,ma non sei mai stato innamorato. Poi il trasporto che ci metti con me , mi fa pensare che un po’ sei innamorato, ma non lo vuoi ammettere. Forse sei preso anche da Laura. Questa cosa del trio è strana, ma a me piace, e comunque ti fa stare lontano da Michela e per me è già tanto.

Rimasi basito dalla sua lettura della situazione. Gli chiesi da dove veniva questa sua maturità di pensiero.

Lei si sciolse, e mi raccontò delle difficoltà della famiglia e di come la vita l’aveva forgiata ad essere un adulta molto prima dell’età necessaria. Dei suoi risvolti sessuali, delle sue devianze e delle sue perversioni. Aveva bruciato le tappe troppo in fretta e si era adeguata.

Dopo quel racconto, il mio cuore iniziò ad avere delle piccole crepe.

Ci baciammo intensamente. Non facemmo l’amore solo perché si faceva tardi. Ma ci promettemmo di trovare un momento solo per noi.

Poi lei calò l’asso finale. Quello che non ti aspetti

S; Ora che sono sicura che non c’è niente tra te e lei, solo attrazione fisica, stasera vuoi la riprova che lei è davvero innamorata di lui?

A: che cosa hai in mente?

S: se io fossi completamente innamorata di una persona, intanto avrei parlato con il mio amore e non sarei mai andata a farmi massacrare il culo da tutta quella gente lì. E già questo ti fa capire che lei è assatanata di cazzo, e poi provocala.

A: come?

S: quando si presenta, fatti trovare docciato, profumato e nudo.

E bello in tiro, tanto lo so, appena tocchi una ti viene ritto subito. Pensa la cugina. Stazionali vicino con il cazzo quasi in viso, fai lo stronzo come sai fare tu.

Se fossi innamorata ti direi di rivestirti, se non lo fa e ti guarda io proverei l’approccio, e se ci riesci gli direi qualcosa nel mentre.

A: cazzo Simona ma te mi fai paura. Sei la versione femminile del professore.

S: sono peggio bell’uomo. E poi te sei fortunato, prendila come un opportunità stasera.

Da quello che mi hai spiegato di come si svolgeranno le cose, e di come ho visto nelle videocassette che la merda del mio ex mi faceva vedere, non sarà tutto rilassante stasera per lei. E li dovrai giocare come sai far te.

A: sono tentato di portarti con me, giochi molto meglio di me.

S: non ci penso nemmeno, io stasera sono sola con la mia Lauretta, e magari ci scappa qualcosa.

E feci tutto quello che Simona mi consigliò di fare.

Il pomeriggio me ne stetti in camera a riposare, ma prima passai a fare una cosa importante, direi decisiva.

La sera iniziai di buon ora a farmi una bella doccia e mettermi i classici spray deodoranti.

Ero tirato a lucido.

Michela si presentò anche prima dell’orario stabilito e appena entrò rimase di sasso.

Feci finta di niente, ma spiavo il suo sguardo dagli specchi dell’armadio.

Non mi staccava gli occhi di dosso.

Erano fissi sul culo e sul cazzo.

A: truccati te, io voglio vedere come ti fai bella.

Mentre era seduta davanti allo specchio , gli stavo vicino con il cazzo, pochi centimetri e la potevo toccare

M: mi devo truccare Antonio, così mi deconcentri.

Simona aveva ragione, il piano,stava funzionando.

La guardavo, vestita solo di quel minuscolo vestitino. Si vedeva tutto.

E mi venne ancora più in tiro.

M: Antonio smetti.

E faceva dei sorrisini di eccitazione

Mi chinai su di lei e la baciai sul collo. Era uno dei punti deboli di Michela

Non mi respingeva , continuava a truccarsi ma sbuffava.

A: cazzo, quanto sei bella cugina, hai un corpo da favola con questo vestitino.

Alzati ti voglio vedere meglio

Si alzò continuando a truccarsi

Pian piano gli alzai il vestito, fino a scoprire il culo. Aveva fatto i compiti, non portava niente sotto.

Mi sputai sulle dita e iniziai a fare un lento messaggio al suo buco del culo. Per me si era allargato un po’. Doveva aver fatto tanto sesso anale ultimamente. Non faceva più resistenza come una volta.

A qual punto Michela si fermò, mi prese la mano e mi portò sul letto, poi si accomodò a pecora, divaricando le gambe

Lo appoggiai delicatamente e poi con un colpo secco la penetrai.

Una piccola smorfia di dolore ma poi si rilassò e buttò giù la schiena

M: ti ho accontentato hai visto?

La penetravo lentamente ma profondo, volevo arrivare all’ora dei ragazzi prendendomela comoda, cercando di incularla per più tempo possibile

A: sei una bugiarda, io ho accontentato te. Lo volevi appena sei entrata. E volevi me.

Dimmi. Sei innamorata del professore?

S: si lui è il mio amore

A: Stronzate, ora sei innamorata di questo cazzo, te sei pazza di me e lo sai.

Con una mano la presi per i capelli, la cavalcavo per bene

A: Ti potrà comprare mari e monti ma te mi hai sempre desiderato, e lo farai sempre.

S: sei un bastardo.

A: stasera prenderai tanti di quei cazzi e farai esperienze umilianti che ci penserai bene al tuo amore

S: te mi hai detto di non dire niente. Ma sono sicura che se lui lo sapesse non mi faceva andare

A: e qui che ti sbagli

Iniziai a velocizzare il ritmo e lei ora gemeva

A: oggi sono andato a parlare dal tuo amore. Lui sapeva già che dovevi pagare il debito con i ragazzi, debito che lui aveva fatto, e che pagherai te cara cugina, ti sembra da innamorati questa cosa?

Lei si voltò un attimo con la faccia confusa

A: e non è tutto, gli ho detto che stasera sarai sotto pressione e ti faranno fare dei giochini particolari.

Mi poteva dire qualsiasi cosa, e invece ha fatto una faccia incazzata, e lo sai perché ? Perché te lo voleva fare lui a te per prima, hai capito con che razza di uomo hai perso la testa.

Michela stava realizzando li sul momento che tipo di uomo era quello. Il suo sguardo era perso nel vuoto, come a pensare a quello che avevo detto. O almeno lo speravo

Vederla in quel modo e pensando che stavo portando via pian piano tutti i sogni del professore, mi fecero aumentare il ritmo della penetrazione, come un animale.

A: dimmelo che mi desideri, dimmi che vuoi il mio cazzo sempre, dimmi che vuoi che ti spacchi il culo.

Ormai non mi stavo rivolgendo più ad un angelica cuginetta, ma ad un troione che di lì a poco avrebbe preso quantitativo di cazzi mai immaginati nemmeno nei suoi sogni.

La cugina crollò con i gomiti sul materasso, io spinsi più che potevo, e gli urlavo ripetutamente ancora quelle frasi

Lei cedette anche di testa

M: sei il mio uomo, voglio il tuo cazzo per sempre, sfondamiiii

Ancora colpi bene assestati, avevo il cazzo che mi bruciava , pensai al suo culo che doveva essere in fiamme.

Poi la girai e venni con l’ultima rimanenza di sperma che avevo tra i coglioni nel suo viso stremato

Un unico fiotto che partiva dal naso, solcava la bocca per arrivare al mento.

A: ecco questo è il tuo trucco finale. Non ti pulire, voglio che tu vada così quando i ragazzi ti verranno a prendere .

Ci aspettava una lunga notte.
 

maxpayne123

"Level 3"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
252
Punteggio reazione
266
Punti
69
CAPITOLO : PROVOCAZIONE

L’autista si congedò, non prima di esserci scambiati i numeri di telefono. Caso mai lui fosse passato con il suo lavoro dalle mie parti, Simona avrebbe avuto piacere di replicare la performance.

Io e Simona rimanemmo sul letto.

S: mi sa che devo andare ora

A: ormai rimani, gli dici che ti sei sentita male. Voglio stare qui con te.

Simona si accoccolò su di me esausta ma felice.

Che forse per la prima volta qualcuno mi stava facendo vacillare?

Le sensazioni positive aumentarono con il discorso che fu intrapreso subito dopo

Gli spiegai cosa avevo visto nella mattinata tra Michela e il prof. E gli parlai anche del rapporto tra me e lui. Di quello che avevamo costruito. Di che cosa mi aveva raccontato.

Era affascinata da quel cervello perverso, ma subito dopo sentenziò

S: che ti avevo detto? È sempre stato pericoloso quell’uomo, ha sempre puntato Michela, io lo vedevo lontano un miglio.

E comunque svegliati, ti sta prendendo per i fondelli.

Lui fa tutto per tornaconto personale.

Ti ha detto un mucchio di stronzate. Se tu ti fossi aperto più con me all’inizio, ti avrei detto tutto. Ma te avevi da scopare la cugina e poi ti sei invaghito di Laura. A me hai lasciato le briciole. Ti potevo salvare molto prima. Spero di farlo ora.

Le cose che ti dico ora le so , perché mia mamma e altri genitori ne parlavano tra di loro.

Sono tutte cavolate quelle che ti ha raccontato, sarà un paio d’anni che insegna, prima faceva altro, poi ha fatto delle supplenze e poi è capitato qui.

E io come del resto tutte le donne, non ci facciamo mai i fatti nostri.

Si sono interessate a lui perché è un bell’uomo, affascinante, con un gran carisma. Le donne del paese stravedono per lui. Più di una mamma ci sarebbe andata.

Ma lui ha puntato Michela e dopo Laura.

Ma solo perché ha trovato terreno fertile in un credulone come te.

Era stata durissima con me. Ma aveva toccato i punti giusti, e la lasciai continuare.

S: Lui non avrebbe avuto mai il coraggio di fare quello che ha fatto. Ha trovato in te una chiave per arrivare a loro.

Hai tirato su Michela in modo che lo provocasse, lui ha preso la palla al balzo. E ti ha buttato l’amo anche per Laura, e te hai abboccato.

E meno male che non è riuscito il giochetto con Laura, sennò lui oggi stava al posto suo con loro due al fianco.

A: per cui tutto quello che mi ha detto, sono solo stronzate secondo te?

S: secondo me ti ha manipolato alla grande, poi non c’è dubbio che ha trovato uno che aveva le sue stesse perversioni. O forse ti ha portato ad intraprendere quella strada.

Fatto sta, che ora l’obiettivo l’ha centrato, e per tagliare il cordone ombelicale tra te e la cugina , la deve fare innamorare di lui. E credimi lui non è innamorato , la vuole solo scopare, la vuole sfruttare sessualmente per i suoi tour. Magari la porta in tutte queste feste, nei privè la esibisce come trofeo. E per lui è facile. Lei ha fame di cazzi e vuole fare tutte le esperienze possibili, me lo disse ultimamente. Che poi non c’è niente di male. Ognuno con il proprio corpo ci fa quello che gli pare.

A: ma lei è già innamorata

S: stronzate, quella è plagiata, non innamorata. Secondo te Michela ha recitato una parte? Nemmeno i grandi attori e poi Michela, figuriamoci.

Ma una che fa una scenata di gelosia nei miei confronti così, che ti dice tutte quelle cose, che stravede per te, può essere innamorata del prof.?

Gli piace il cazzo, è una troia. Lui gli fa i regali e lei ci scopa. Ma non è mica l’unica.

Io non leggo molti libri, ma con mia mamma facciamo incetta di riviste scandalistiche. È pieno di donne così. Mia mamma dice che sono scorciatoie. Ognuno è libero di fare quello che gli pare.

E comunque lei è attratta da te , molto più di lui.

Ci siamo confidate tanto, e forse dai suoi racconti mi ero già innamorata di te.

Mi diceva di continuo, che avevi un fisico della madonna, avevi un bel cazzo, la facevi ridere, la facevi star bene, ma che eri anche suo cugino e non si poteva far niente. Poi te hai sparigliato le carte e lei ha realizzato il suo sogno. E hai inconsapevole distrutto il mio.

Ma per come ti sei comportato mi hai fatto vedere, che si, ti piace sessualmente, anche perché, è veramente bona, ,ma non sei mai stato innamorato. Poi il trasporto che ci metti con me , mi fa pensare che un po’ sei innamorato, ma non lo vuoi ammettere. Forse sei preso anche da Laura. Questa cosa del trio è strana, ma a me piace, e comunque ti fa stare lontano da Michela e per me è già tanto.

Rimasi basito dalla sua lettura della situazione. Gli chiesi da dove veniva questa sua maturità di pensiero.

Lei si sciolse, e mi raccontò delle difficoltà della famiglia e di come la vita l’aveva forgiata ad essere un adulta molto prima dell’età necessaria. Dei suoi risvolti sessuali, delle sue devianze e delle sue perversioni. Aveva bruciato le tappe troppo in fretta e si era adeguata.

Dopo quel racconto, il mio cuore iniziò ad avere delle piccole crepe.

Ci baciammo intensamente. Non facemmo l’amore solo perché si faceva tardi. Ma ci promettemmo di trovare un momento solo per noi.

Poi lei calò l’asso finale. Quello che non ti aspetti

S; Ora che sono sicura che non c’è niente tra te e lei, solo attrazione fisica, stasera vuoi la riprova che lei è davvero innamorata di lui?

A: che cosa hai in mente?

S: se io fossi completamente innamorata di una persona, intanto avrei parlato con il mio amore e non sarei mai andata a farmi massacrare il culo da tutta quella gente lì. E già questo ti fa capire che lei è assatanata di cazzo, e poi provocala.

A: come?

S: quando si presenta, fatti trovare docciato, profumato e nudo.

E bello in tiro, tanto lo so, appena tocchi una ti viene ritto subito. Pensa la cugina. Stazionali vicino con il cazzo quasi in viso, fai lo stronzo come sai fare tu.

Se fossi innamorata ti direi di rivestirti, se non lo fa e ti guarda io proverei l’approccio, e se ci riesci gli direi qualcosa nel mentre.

A: cazzo Simona ma te mi fai paura. Sei la versione femminile del professore.

S: sono peggio bell’uomo. E poi te sei fortunato, prendila come un opportunità stasera.

Da quello che mi hai spiegato di come si svolgeranno le cose, e di come ho visto nelle videocassette che la merda del mio ex mi faceva vedere, non sarà tutto rilassante stasera per lei. E li dovrai giocare come sai far te.

A: sono tentato di portarti con me, giochi molto meglio di me.

S: non ci penso nemmeno, io stasera sono sola con la mia Lauretta, e magari ci scappa qualcosa.

E feci tutto quello che Simona mi consigliò di fare.

Il pomeriggio me ne stetti in camera a riposare, ma prima passai a fare una cosa importante, direi decisiva.

La sera iniziai di buon ora a farmi una bella doccia e mettermi i classici spray deodoranti.

Ero tirato a lucido.

Michela si presentò anche prima dell’orario stabilito e appena entrò rimase di sasso.

Feci finta di niente, ma spiavo il suo sguardo dagli specchi dell’armadio.

Non mi staccava gli occhi di dosso.

Erano fissi sul culo e sul cazzo.

A: truccati te, io voglio vedere come ti fai bella.

Mentre era seduta davanti allo specchio , gli stavo vicino con il cazzo, pochi centimetri e la potevo toccare

M: mi devo truccare Antonio, così mi deconcentri.

Simona aveva ragione, il piano,stava funzionando.

La guardavo, vestita solo di quel minuscolo vestitino. Si vedeva tutto.

E mi venne ancora più in tiro.

M: Antonio smetti.

E faceva dei sorrisini di eccitazione

Mi chinai su di lei e la baciai sul collo. Era uno dei punti deboli di Michela

Non mi respingeva , continuava a truccarsi ma sbuffava.

A: cazzo, quanto sei bella cugina, hai un corpo da favola con questo vestitino.

Alzati ti voglio vedere meglio

Si alzò continuando a truccarsi

Pian piano gli alzai il vestito, fino a scoprire il culo. Aveva fatto i compiti, non portava niente sotto.

Mi sputai sulle dita e iniziai a fare un lento messaggio al suo buco del culo. Per me si era allargato un po’. Doveva aver fatto tanto sesso anale ultimamente. Non faceva più resistenza come una volta.

A qual punto Michela si fermò, mi prese la mano e mi portò sul letto, poi si accomodò a pecora, divaricando le gambe

Lo appoggiai delicatamente e poi con un colpo secco la penetrai.

Una piccola smorfia di dolore ma poi si rilassò e buttò giù la schiena

M: ti ho accontentato hai visto?

La penetravo lentamente ma profondo, volevo arrivare all’ora dei ragazzi prendendomela comoda, cercando di incularla per più tempo possibile

A: sei una bugiarda, io ho accontentato te. Lo volevi appena sei entrata. E volevi me.

Dimmi. Sei innamorata del professore?

S: si lui è il mio amore

A: Stronzate, ora sei innamorata di questo cazzo, te sei pazza di me e lo sai.

Con una mano la presi per i capelli, la cavalcavo per bene

A: Ti potrà comprare mari e monti ma te mi hai sempre desiderato, e lo farai sempre.

S: sei un bastardo.

A: stasera prenderai tanti di quei cazzi e farai esperienze umilianti che ci penserai bene al tuo amore

S: te mi hai detto di non dire niente. Ma sono sicura che se lui lo sapesse non mi faceva andare

A: e qui che ti sbagli

Iniziai a velocizzare il ritmo e lei ora gemeva

A: oggi sono andato a parlare dal tuo amore. Lui sapeva già che dovevi pagare il debito con i ragazzi, debito che lui aveva fatto, e che pagherai te cara cugina, ti sembra da innamorati questa cosa?

Lei si voltò un attimo con la faccia confusa

A: e non è tutto, gli ho detto che stasera sarai sotto pressione e ti faranno fare dei giochini particolari.

Mi poteva dire qualsiasi cosa, e invece ha fatto una faccia incazzata, e lo sai perché ? Perché te lo voleva fare lui a te per prima, hai capito con che razza di uomo hai perso la testa.

Michela stava realizzando li sul momento che tipo di uomo era quello. Il suo sguardo era perso nel vuoto, come a pensare a quello che avevo detto. O almeno lo speravo

Vederla in quel modo e pensando che stavo portando via pian piano tutti i sogni del professore, mi fecero aumentare il ritmo della penetrazione, come un animale.

A: dimmelo che mi desideri, dimmi che vuoi il mio cazzo sempre, dimmi che vuoi che ti spacchi il culo.

Ormai non mi stavo rivolgendo più ad un angelica cuginetta, ma ad un troione che di lì a poco avrebbe preso quantitativo di cazzi mai immaginati nemmeno nei suoi sogni.

La cugina crollò con i gomiti sul materasso, io spinsi più che potevo, e gli urlavo ripetutamente ancora quelle frasi

Lei cedette anche di testa

M: sei il mio uomo, voglio il tuo cazzo per sempre, sfondamiiii

Ancora colpi bene assestati, avevo il cazzo che mi bruciava , pensai al suo culo che doveva essere in fiamme.

Poi la girai e venni con l’ultima rimanenza di sperma che avevo tra i coglioni nel suo viso stremato

Un unico fiotto che partiva dal naso, solcava la bocca per arrivare al mento.

A: ecco questo è il tuo trucco finale. Non ti pulire, voglio che tu vada così quando i ragazzi ti verranno a prendere .

Ci aspettava una lunga notte.
ci avevo preso dicendo che il prof faceva il doppio gioco per portarti via Michela. Per la tua età tu eri abbastanza sveglio, ma Simona ti ha smontato alla grande,... :cool: bel capitolo, interessante e coinvolgente
 

PornoSide

"Level 5"
Messaggi
3,279
Punteggio reazione
1,692
Punti
119
Posizione
Milano
CAPITOLO : PROVOCAZIONE

L’autista si congedò, non prima di esserci scambiati i numeri di telefono. Caso mai lui fosse passato con il suo lavoro dalle mie parti, Simona avrebbe avuto piacere di replicare la performance.

Io e Simona rimanemmo sul letto.

S: mi sa che devo andare ora

A: ormai rimani, gli dici che ti sei sentita male. Voglio stare qui con te.

Simona si accoccolò su di me esausta ma felice.

Che forse per la prima volta qualcuno mi stava facendo vacillare?

Le sensazioni positive aumentarono con il discorso che fu intrapreso subito dopo

Gli spiegai cosa avevo visto nella mattinata tra Michela e il prof. E gli parlai anche del rapporto tra me e lui. Di quello che avevamo costruito. Di che cosa mi aveva raccontato.

Era affascinata da quel cervello perverso, ma subito dopo sentenziò

S: che ti avevo detto? È sempre stato pericoloso quell’uomo, ha sempre puntato Michela, io lo vedevo lontano un miglio.

E comunque svegliati, ti sta prendendo per i fondelli.

Lui fa tutto per tornaconto personale.

Ti ha detto un mucchio di stronzate. Se tu ti fossi aperto più con me all’inizio, ti avrei detto tutto. Ma te avevi da scopare la cugina e poi ti sei invaghito di Laura. A me hai lasciato le briciole. Ti potevo salvare molto prima. Spero di farlo ora.

Le cose che ti dico ora le so , perché mia mamma e altri genitori ne parlavano tra di loro.

Sono tutte cavolate quelle che ti ha raccontato, sarà un paio d’anni che insegna, prima faceva altro, poi ha fatto delle supplenze e poi è capitato qui.

E io come del resto tutte le donne, non ci facciamo mai i fatti nostri.

Si sono interessate a lui perché è un bell’uomo, affascinante, con un gran carisma. Le donne del paese stravedono per lui. Più di una mamma ci sarebbe andata.

Ma lui ha puntato Michela e dopo Laura.

Ma solo perché ha trovato terreno fertile in un credulone come te.

Era stata durissima con me. Ma aveva toccato i punti giusti, e la lasciai continuare.

S: Lui non avrebbe avuto mai il coraggio di fare quello che ha fatto. Ha trovato in te una chiave per arrivare a loro.

Hai tirato su Michela in modo che lo provocasse, lui ha preso la palla al balzo. E ti ha buttato l’amo anche per Laura, e te hai abboccato.

E meno male che non è riuscito il giochetto con Laura, sennò lui oggi stava al posto suo con loro due al fianco.

A: per cui tutto quello che mi ha detto, sono solo stronzate secondo te?

S: secondo me ti ha manipolato alla grande, poi non c’è dubbio che ha trovato uno che aveva le sue stesse perversioni. O forse ti ha portato ad intraprendere quella strada.

Fatto sta, che ora l’obiettivo l’ha centrato, e per tagliare il cordone ombelicale tra te e la cugina , la deve fare innamorare di lui. E credimi lui non è innamorato , la vuole solo scopare, la vuole sfruttare sessualmente per i suoi tour. Magari la porta in tutte queste feste, nei privè la esibisce come trofeo. E per lui è facile. Lei ha fame di cazzi e vuole fare tutte le esperienze possibili, me lo disse ultimamente. Che poi non c’è niente di male. Ognuno con il proprio corpo ci fa quello che gli pare.

A: ma lei è già innamorata

S: stronzate, quella è plagiata, non innamorata. Secondo te Michela ha recitato una parte? Nemmeno i grandi attori e poi Michela, figuriamoci.

Ma una che fa una scenata di gelosia nei miei confronti così, che ti dice tutte quelle cose, che stravede per te, può essere innamorata del prof.?

Gli piace il cazzo, è una troia. Lui gli fa i regali e lei ci scopa. Ma non è mica l’unica.

Io non leggo molti libri, ma con mia mamma facciamo incetta di riviste scandalistiche. È pieno di donne così. Mia mamma dice che sono scorciatoie. Ognuno è libero di fare quello che gli pare.

E comunque lei è attratta da te , molto più di lui.

Ci siamo confidate tanto, e forse dai suoi racconti mi ero già innamorata di te.

Mi diceva di continuo, che avevi un fisico della madonna, avevi un bel cazzo, la facevi ridere, la facevi star bene, ma che eri anche suo cugino e non si poteva far niente. Poi te hai sparigliato le carte e lei ha realizzato il suo sogno. E hai inconsapevole distrutto il mio.

Ma per come ti sei comportato mi hai fatto vedere, che si, ti piace sessualmente, anche perché, è veramente bona, ,ma non sei mai stato innamorato. Poi il trasporto che ci metti con me , mi fa pensare che un po’ sei innamorato, ma non lo vuoi ammettere. Forse sei preso anche da Laura. Questa cosa del trio è strana, ma a me piace, e comunque ti fa stare lontano da Michela e per me è già tanto.

Rimasi basito dalla sua lettura della situazione. Gli chiesi da dove veniva questa sua maturità di pensiero.

Lei si sciolse, e mi raccontò delle difficoltà della famiglia e di come la vita l’aveva forgiata ad essere un adulta molto prima dell’età necessaria. Dei suoi risvolti sessuali, delle sue devianze e delle sue perversioni. Aveva bruciato le tappe troppo in fretta e si era adeguata.

Dopo quel racconto, il mio cuore iniziò ad avere delle piccole crepe.

Ci baciammo intensamente. Non facemmo l’amore solo perché si faceva tardi. Ma ci promettemmo di trovare un momento solo per noi.

Poi lei calò l’asso finale. Quello che non ti aspetti

S; Ora che sono sicura che non c’è niente tra te e lei, solo attrazione fisica, stasera vuoi la riprova che lei è davvero innamorata di lui?

A: che cosa hai in mente?

S: se io fossi completamente innamorata di una persona, intanto avrei parlato con il mio amore e non sarei mai andata a farmi massacrare il culo da tutta quella gente lì. E già questo ti fa capire che lei è assatanata di cazzo, e poi provocala.

A: come?

S: quando si presenta, fatti trovare docciato, profumato e nudo.

E bello in tiro, tanto lo so, appena tocchi una ti viene ritto subito. Pensa la cugina. Stazionali vicino con il cazzo quasi in viso, fai lo stronzo come sai fare tu.

Se fossi innamorata ti direi di rivestirti, se non lo fa e ti guarda io proverei l’approccio, e se ci riesci gli direi qualcosa nel mentre.

A: cazzo Simona ma te mi fai paura. Sei la versione femminile del professore.

S: sono peggio bell’uomo. E poi te sei fortunato, prendila come un opportunità stasera.

Da quello che mi hai spiegato di come si svolgeranno le cose, e di come ho visto nelle videocassette che la merda del mio ex mi faceva vedere, non sarà tutto rilassante stasera per lei. E li dovrai giocare come sai far te.

A: sono tentato di portarti con me, giochi molto meglio di me.

S: non ci penso nemmeno, io stasera sono sola con la mia Lauretta, e magari ci scappa qualcosa.

E feci tutto quello che Simona mi consigliò di fare.

Il pomeriggio me ne stetti in camera a riposare, ma prima passai a fare una cosa importante, direi decisiva.

La sera iniziai di buon ora a farmi una bella doccia e mettermi i classici spray deodoranti.

Ero tirato a lucido.

Michela si presentò anche prima dell’orario stabilito e appena entrò rimase di sasso.

Feci finta di niente, ma spiavo il suo sguardo dagli specchi dell’armadio.

Non mi staccava gli occhi di dosso.

Erano fissi sul culo e sul cazzo.

A: truccati te, io voglio vedere come ti fai bella.

Mentre era seduta davanti allo specchio , gli stavo vicino con il cazzo, pochi centimetri e la potevo toccare

M: mi devo truccare Antonio, così mi deconcentri.

Simona aveva ragione, il piano,stava funzionando.

La guardavo, vestita solo di quel minuscolo vestitino. Si vedeva tutto.

E mi venne ancora più in tiro.

M: Antonio smetti.

E faceva dei sorrisini di eccitazione

Mi chinai su di lei e la baciai sul collo. Era uno dei punti deboli di Michela

Non mi respingeva , continuava a truccarsi ma sbuffava.

A: cazzo, quanto sei bella cugina, hai un corpo da favola con questo vestitino.

Alzati ti voglio vedere meglio

Si alzò continuando a truccarsi

Pian piano gli alzai il vestito, fino a scoprire il culo. Aveva fatto i compiti, non portava niente sotto.

Mi sputai sulle dita e iniziai a fare un lento messaggio al suo buco del culo. Per me si era allargato un po’. Doveva aver fatto tanto sesso anale ultimamente. Non faceva più resistenza come una volta.

A qual punto Michela si fermò, mi prese la mano e mi portò sul letto, poi si accomodò a pecora, divaricando le gambe

Lo appoggiai delicatamente e poi con un colpo secco la penetrai.

Una piccola smorfia di dolore ma poi si rilassò e buttò giù la schiena

M: ti ho accontentato hai visto?

La penetravo lentamente ma profondo, volevo arrivare all’ora dei ragazzi prendendomela comoda, cercando di incularla per più tempo possibile

A: sei una bugiarda, io ho accontentato te. Lo volevi appena sei entrata. E volevi me.

Dimmi. Sei innamorata del professore?

S: si lui è il mio amore

A: Stronzate, ora sei innamorata di questo cazzo, te sei pazza di me e lo sai.

Con una mano la presi per i capelli, la cavalcavo per bene

A: Ti potrà comprare mari e monti ma te mi hai sempre desiderato, e lo farai sempre.

S: sei un bastardo.

A: stasera prenderai tanti di quei cazzi e farai esperienze umilianti che ci penserai bene al tuo amore

S: te mi hai detto di non dire niente. Ma sono sicura che se lui lo sapesse non mi faceva andare

A: e qui che ti sbagli

Iniziai a velocizzare il ritmo e lei ora gemeva

A: oggi sono andato a parlare dal tuo amore. Lui sapeva già che dovevi pagare il debito con i ragazzi, debito che lui aveva fatto, e che pagherai te cara cugina, ti sembra da innamorati questa cosa?

Lei si voltò un attimo con la faccia confusa

A: e non è tutto, gli ho detto che stasera sarai sotto pressione e ti faranno fare dei giochini particolari.

Mi poteva dire qualsiasi cosa, e invece ha fatto una faccia incazzata, e lo sai perché ? Perché te lo voleva fare lui a te per prima, hai capito con che razza di uomo hai perso la testa.

Michela stava realizzando li sul momento che tipo di uomo era quello. Il suo sguardo era perso nel vuoto, come a pensare a quello che avevo detto. O almeno lo speravo

Vederla in quel modo e pensando che stavo portando via pian piano tutti i sogni del professore, mi fecero aumentare il ritmo della penetrazione, come un animale.

A: dimmelo che mi desideri, dimmi che vuoi il mio cazzo sempre, dimmi che vuoi che ti spacchi il culo.

Ormai non mi stavo rivolgendo più ad un angelica cuginetta, ma ad un troione che di lì a poco avrebbe preso quantitativo di cazzi mai immaginati nemmeno nei suoi sogni.

La cugina crollò con i gomiti sul materasso, io spinsi più che potevo, e gli urlavo ripetutamente ancora quelle frasi

Lei cedette anche di testa

M: sei il mio uomo, voglio il tuo cazzo per sempre, sfondamiiii

Ancora colpi bene assestati, avevo il cazzo che mi bruciava , pensai al suo culo che doveva essere in fiamme.

Poi la girai e venni con l’ultima rimanenza di sperma che avevo tra i coglioni nel suo viso stremato

Un unico fiotto che partiva dal naso, solcava la bocca per arrivare al mento.

A: ecco questo è il tuo trucco finale. Non ti pulire, voglio che tu vada così quando i ragazzi ti verranno a prendere .

Ci aspettava una lunga notte.
Ottimo antipasto come racconto e scena…..
 

Top Bottom