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Ciao a tutti, siamo Roberto e Lisa, una giovane coppia del sud Italia ma residente in Lombardia. Abbiamo deciso di iscriverci su questo forum per raccontare le nostre esperienze vissute nel corso dei 10 anni della nostra relazione. Siamo sempre stati una coppia molto passionale, nel sesso non ci poniamo limiti e amiamo le situazione rischiose fuori dalle mura domestiche. Tutto quello che leggerete, seppur romanzato, corrisponde a fatti e situazioni realmente accadute. Ma adesso niente spoiler e buona lettura!
Anno 2011. All'epoca ero uno studente di appena 21 anni e frequentavo la facoltà di economia. Onestamente dell'analisi di bilancio me ne fregava ben poco, lo ammetto. Il mio pensiero era soltanto uno, superfluo specificare quale.
In un’afosa mattina di fine agosto, decisi di iscrivermi ad uno dei social per incontri più in voga dell'epoca. L'intento, palese, era quello di trovare una ragazza con cui divertirmi dopo un’estate breve ma piena di soddisfazioni.
Nonostante l'accurata selezione della foto profilo e una descrizione a mio avviso accattivante....nulla!
Sembravo invisibile. Vedevo centinaia di ragazze, gran parte delle quali presenti su quel sito con il chiaro intento di provocarti. Riuscì a scambiare qualche "ciao" con un paio di loro probabilmente fake, forse neanche donne, sicuramente non interessate all'articolo.
La svolta arrivò dopo circa due settimane di duro lavoro.
"Piacere Roberto, disturbo?"
"Ciao Roberto, no non disturbi, altrimenti cosa dovremmo star qui a fare?". Una risposta decisa, un po' arrogante a primo impatto ma era comunque una risposta e me la facevo andare bene.
È così che conobbi Lisa, ragazza napoletana di 20 anni emigrata a Milano per frequentare la facoltà di medicina. La sua foto sul social lasciava vedere poco. Una magliettina bianca, dei jeans aderenti che evidenziavano le sue gambe atletiche ed uno sguardo angelico. Sembrava molto timida. Nessuna foto provocante. Nascondeva tutto, tutto ma non il suo viso. I suoi due occhi neri, la sua bocca perfettamente simmetrica, il piercing al naso e i suoi capelli tinti di un nero corvino che lasciava trasparire un non so che di piccante.
Le nostre conversazioni sul social continuarono per un paio di settimane abbondanti. Trovavo Lisa una persona molto empatica, mi sembrava di conoscerla da anni. Mostrava di essere così intelligente e responsabile che spesso mi chiedevo cosa stesse facendo lì, soprattutto cosa stesse facendo con uno come me. Insomma mi piaceva in tutto e per tutto ma nonostante questo non riuscì mai a rendere la conversazione un po' più piccante. Temevo davvero potesse darle severamente fastidio l'argomento e di certo non avevo intenzione di giocarmi una ragazza cosi.
Allora le chiesi se fosse sul social per trovare qualcuno con cui iniziare una storia seria o se le motivazioni che la spinsero ad essere lì presente fossero altre. Lei attribuì la colpa ad una sua amica, classica scusa, confidandomi però che in realtà le piacesse parlare con i ragazzi anche se non avesse grandi obiettivi né tantomeno aspettative.
Adesso era il suo turno: "E tu? Dai sii sincero, come mai sei qui? Cosa cerchi?"
Ed eccomi lì con le spalle al muro. Avevo due opzioni mentire dicendo di voler trovare una ragazza da conoscere seriamente oppure dire la verità. Mi buttai:
“In realtà cercavo una ragazza simpatica e carina ma anche un po' monella” ed il classico e intramontabile “ah ah” finale.
Seguirono 5 minuti di silenzio. In 300 secondi riuscì a darmi del coglione ben 462 volte, un coglione ogni 0.64 secondi.
Finalmente rispose: “Scusami, ho ricevuto una chiamata a cui dovevo rispondere”.
Grande sospiro di sollievo da parte mia.
“E cosi sei come tutti gli altri, bravo” disse, “Però sei fortunato! Come molte ragazze anche io sono un po' monellina e come poche ragazze lo ammetto con fierezza!”
Mi sarei aspettato di tutto in quel momento, tutto meno che queste parole. Rimasi a riflettere due secondi prima di rispondere. In quegli istanti nella mia testa presero forma una serie di immagini e scene degne del miglior film per adulti mai registrato prima. E pensate che avevo visto soltanto una foto di Lisa. Motivo per il quale chiesi se fosse possibile vedere qualche altra sua foto.
“E che genere di foto vorresti vedere, sentiamo” disse Lisa con tono spregiudicato.
“Nulla di trascendentale! Mi piacerebbe vederti da un’altra angolazione o magari con un abbigliamento diverso. Per il resto fai tu, non mi permetterei mai di darti ordini, per adesso” le suggerii in modo speranzoso.
Neanche a dirlo, 15 minuti di attesa e nessuna risposta. Mi stavo quasi abituando a questo odioso modo di fare. Odioso ma studiato in ogni minimo dettaglio. Lisa era una ragazza che ci sapeva davvero fare a dispetto del suo viso angelico e innocente.
Ad un tratto la notifica che stavo trepidamente aspettando “Lisa ti ha inviato una nuova immagine”. La aprii in fretta e furia. Rimasi con la bocca aperta. Lisa in tenuta da corsa di profilo con un top nero e degli shorts aderenti che mettevano in evidenza le sue splendide gambe e parte del suo a dir poco perfetto culo! Non era nulla di spinto, ma vederla così mi fece letteralmente ribollire il sangue nelle vene
Giusto il tempo di ringraziarla che mi interruppe: “Adesso devo proprio andare, spero la foto ti sia piaciuta, a presto”.
Questo è l’inizio di una storia piena di passione, situazioni rischiose e fatti imprevedibili
Anno 2011. All'epoca ero uno studente di appena 21 anni e frequentavo la facoltà di economia. Onestamente dell'analisi di bilancio me ne fregava ben poco, lo ammetto. Il mio pensiero era soltanto uno, superfluo specificare quale.
In un’afosa mattina di fine agosto, decisi di iscrivermi ad uno dei social per incontri più in voga dell'epoca. L'intento, palese, era quello di trovare una ragazza con cui divertirmi dopo un’estate breve ma piena di soddisfazioni.
Nonostante l'accurata selezione della foto profilo e una descrizione a mio avviso accattivante....nulla!
Sembravo invisibile. Vedevo centinaia di ragazze, gran parte delle quali presenti su quel sito con il chiaro intento di provocarti. Riuscì a scambiare qualche "ciao" con un paio di loro probabilmente fake, forse neanche donne, sicuramente non interessate all'articolo.
La svolta arrivò dopo circa due settimane di duro lavoro.
"Piacere Roberto, disturbo?"
"Ciao Roberto, no non disturbi, altrimenti cosa dovremmo star qui a fare?". Una risposta decisa, un po' arrogante a primo impatto ma era comunque una risposta e me la facevo andare bene.
È così che conobbi Lisa, ragazza napoletana di 20 anni emigrata a Milano per frequentare la facoltà di medicina. La sua foto sul social lasciava vedere poco. Una magliettina bianca, dei jeans aderenti che evidenziavano le sue gambe atletiche ed uno sguardo angelico. Sembrava molto timida. Nessuna foto provocante. Nascondeva tutto, tutto ma non il suo viso. I suoi due occhi neri, la sua bocca perfettamente simmetrica, il piercing al naso e i suoi capelli tinti di un nero corvino che lasciava trasparire un non so che di piccante.
Le nostre conversazioni sul social continuarono per un paio di settimane abbondanti. Trovavo Lisa una persona molto empatica, mi sembrava di conoscerla da anni. Mostrava di essere così intelligente e responsabile che spesso mi chiedevo cosa stesse facendo lì, soprattutto cosa stesse facendo con uno come me. Insomma mi piaceva in tutto e per tutto ma nonostante questo non riuscì mai a rendere la conversazione un po' più piccante. Temevo davvero potesse darle severamente fastidio l'argomento e di certo non avevo intenzione di giocarmi una ragazza cosi.
Allora le chiesi se fosse sul social per trovare qualcuno con cui iniziare una storia seria o se le motivazioni che la spinsero ad essere lì presente fossero altre. Lei attribuì la colpa ad una sua amica, classica scusa, confidandomi però che in realtà le piacesse parlare con i ragazzi anche se non avesse grandi obiettivi né tantomeno aspettative.
Adesso era il suo turno: "E tu? Dai sii sincero, come mai sei qui? Cosa cerchi?"
Ed eccomi lì con le spalle al muro. Avevo due opzioni mentire dicendo di voler trovare una ragazza da conoscere seriamente oppure dire la verità. Mi buttai:
“In realtà cercavo una ragazza simpatica e carina ma anche un po' monella” ed il classico e intramontabile “ah ah” finale.
Seguirono 5 minuti di silenzio. In 300 secondi riuscì a darmi del coglione ben 462 volte, un coglione ogni 0.64 secondi.
Finalmente rispose: “Scusami, ho ricevuto una chiamata a cui dovevo rispondere”.
Grande sospiro di sollievo da parte mia.
“E cosi sei come tutti gli altri, bravo” disse, “Però sei fortunato! Come molte ragazze anche io sono un po' monellina e come poche ragazze lo ammetto con fierezza!”
Mi sarei aspettato di tutto in quel momento, tutto meno che queste parole. Rimasi a riflettere due secondi prima di rispondere. In quegli istanti nella mia testa presero forma una serie di immagini e scene degne del miglior film per adulti mai registrato prima. E pensate che avevo visto soltanto una foto di Lisa. Motivo per il quale chiesi se fosse possibile vedere qualche altra sua foto.
“E che genere di foto vorresti vedere, sentiamo” disse Lisa con tono spregiudicato.
“Nulla di trascendentale! Mi piacerebbe vederti da un’altra angolazione o magari con un abbigliamento diverso. Per il resto fai tu, non mi permetterei mai di darti ordini, per adesso” le suggerii in modo speranzoso.
Neanche a dirlo, 15 minuti di attesa e nessuna risposta. Mi stavo quasi abituando a questo odioso modo di fare. Odioso ma studiato in ogni minimo dettaglio. Lisa era una ragazza che ci sapeva davvero fare a dispetto del suo viso angelico e innocente.
Ad un tratto la notifica che stavo trepidamente aspettando “Lisa ti ha inviato una nuova immagine”. La aprii in fretta e furia. Rimasi con la bocca aperta. Lisa in tenuta da corsa di profilo con un top nero e degli shorts aderenti che mettevano in evidenza le sue splendide gambe e parte del suo a dir poco perfetto culo! Non era nulla di spinto, ma vederla così mi fece letteralmente ribollire il sangue nelle vene
Giusto il tempo di ringraziarla che mi interruppe: “Adesso devo proprio andare, spero la foto ti sia piaciuta, a presto”.
Questo è l’inizio di una storia piena di passione, situazioni rischiose e fatti imprevedibili