Esperienza reale Al parcheggio del supermercato

Red Mangusta

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10 agosto 2019. Una di quelle giornate calde e afose in pianura padana. Io ho appena finto il turno di lavoro e dovevo fare la spesa. Ero andato verso le 18,30 in un grosso supermercato (non faccio nomi) ed avevo posteggiato la macchina nel parcheggio sotterraneo, al livello 1. data l'ora in settimana non c'era nessuno o quasi, così scendo dall'auto prendo l'ascensore interno e salgo al piano terreno dove c'era il negozio. Fatta la spesa ritorno al livello 1 del parcheggio, avevo messo la macchina nella parte in fondo abbastanza isolata, quando mi avvicino all'auto e scarico la spesa nel bagagliaio, noto un auto dietro una colonna dalla quale provengono dei rumori strani. in quel momento quel livello di parcheggio era vuoto, così incuriosito mi avvicino senza farmi vedere, e vedo che dentro l'auto c'erano due persone, un uomo di circa 70anni ed una donna molto più giovane avrà avuto 40anni, l'uomo le stava ciucciando le tette, anzi le tettone visto che erano molto grosse, io eccitato, mi sono messo dietro la colonna e vedevo tutto molto bene, loro sapendo che non c'era nessuno, avevano abbassato anche il finestrino e così io potevo vedere alla grande. il vecchio le ciucciava le tettone e lei aveva preso in mano l'uccello, che per la sua età era abbastanza grosso, lei lo masturbava e lui infoiato al massimo si era tolto i pantaloni e con le mutande abbassate si faceva toccare palle e cazzo che era diventato grosso, cazzo era più grosso del mio, poi le ha preso la testa e abbassandogliela sulla fava gliela aveva messa in bocca, io mi sono spostato ancora di più ed eccitato ho cominciato a masturbarmi dopo aver tirato fuori l'uccello, mi guardavo intorno, ma non c'era nessuno. lei pompava alla grande e lui la masturbava dopo che le aveva alzato la gonna e abbassato le mutandine, io eccitatissimo mi sono avvicinato ancora di più ed il vecchio accortosi della mia presenza, non ha fatto una piega, anzi si è eccitato ancora di più e con un sorriso mi ha guardato come se la cosa di essere visto lo eccitasse ancora di più. lei spompinava alla grande e lui l'aiutava con la mano dietro la testa ad andare su e giù. a quel punto mi sono avvicinato al finestrino, lui lo ha abbassato del tutto, la donna accortasi della mia presenza a fatto per ritrarsi dal cazzo, ma lui la obbligata a continuare. ho infilato una mano dentro ed ho incominciato a toccarle la figa, molto pelosa e bagnata, lei non voleva ma poi a ceduto, io la masturbavo insieme al vecchio, lei gemeva ed io stavo per venire, ma mi sono fermato, a quel punto il vecchio le ha schizzato in bocca, lei quasi soffocando ha bevuto la sborra, poi si è alzata dal cazzo ancora gocciolante, aveva la sborra che le colava sulle tette con le gambe larghe, io le ho preso la testa e dal finestrino le ho ficcato il cazzo in bocca. Lei ormai senza remore, me lo ha preso e dopo poco ormai gonfio al massimo le sono venuto in bocca mentre il vecchio le leccava la figa, grande sborrata la mia, tanto che lei ormai esausta l'ha bevuta alla grande, ha aperto la bocca e prima che le colasse addosso ha buttato giù, io non contento le ho tolto la testa del vecchio dalla sua figa e l'ho penetrata con 1,2,3 dita poi vedendo che le piaceva ho insistito e la mano è entrata tutta, la figa era bagnatissima ed io che ero con la testa dentro l'auto, le ciucciavo le tettone e la scopavo con la mano, poi è venuta da vera troia, gemendo e trattenendo le grida per non farsi sentire, anche se il parcheggio ero vuoto. le ho tolto la mano bagnatissima, e me la sono asciugata sulle sue tette, lei ormai sodisfatta era a gambe larghe, con le tette di fuori, una vera troia. poi mi sono fatto leccare le dita con la sua lingua, mentre il vecchio se lo toccava scappellandolo, ma mezzo moscio, sai l'età non gli permetteva di rigodere, ma a lui piaceva, ad un certo punto sento una macchina che scende nel parcheggio, così mi ricompongo esco con la testa dall'auto e mi nascondo dietro alla colonna, mentre il vecchio si sistema e la troia pure. vedo altre auto che scendono, così mi avvicino all'auto di nuovo, guardo il vecchio, che mi sorride e così pensando di rivederli gli dò il mio numero di cell, lui mi guarda un po' stranito, ma la troia, ormai rivestita lo prende e facendomi l'occhiolino mi fa capire che le interessa, poi la bacio in bocca slinguandola, sa di sborra ma mi piace e ci salutiamo. salgo in macchina riparto. Può darsi che la puttana mi scriva se così fosse te lo saprò dire. mi piacerebbe sapere che rapporto ha con un vecchio 70enne lei una bella figa di circa 40anni, mora capelli corti e gran fisico, magari organizzando una cosa a 4. mah aspetto e spero che si faccia viva. Li voglio rivedere anche perchè mi è rimasta la voglia di scopare quella troia e riempirla di sborra, mentre lui le schizza in bocca. Al rientro a casa ho ancora il cazzo duro e mi sparo una sega appena entrato in casa….non tardò molto la la chiamata…ma questa è un’altra storia.
 
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Red Mangusta

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16 agosto 2019. Era appena passata mezzanotte, ma il sonno era lontano da me. Guardavo il cell e ad un certo punto mi arrivò un messaggio su WhatApp. “Ciao sono Gloria quella del parcheggio del supermercato…Ti ricordi?” “E come posso scorarmi di te…Ciao bella che fai?” Passammo un’ora a scriverci e alla fine le strappai un appuntamento per la sera stessa. “Dai stasera vieni a cena da me o hai da fare con 70 enne???” “Va bene ci sto…va bene per le 20?” “Assolutamente si Gloria perfetto”. Al termine del messaggio il mio cazzo era duro e pulsava…mi feci una sega pensando a quello magnifico pompino che mi fece una settimana prima…Mi piaceva davvero, ed evidentemente anch'io piacevo a lei visto che mi scrisse un messaggio in piena notte… La giornata volò, smisi di lavorare alle due e mi fiondai a casa per preparare la serata. Prima passai al supermercato (lo stesso della scena) per prendere qualcosa in gastronomia. Erano le 20, suono il campanello…era Lei…Si presentò alla porta con mini bianca e canotta nera…bellissima…la canotta risaltava le sue tette in maniera spaventosa. Aveva portato una bottiglia di vino bianco…Lo misi in fresco e aprii la boccia di prosecco e portai due bicchieri. Parlammo del più e del meno…il mio cazzo era duro…molto duro era strafiga. Mi raccontò che lei era commessa in un negozio di articoli sportivi e che per arrotondare si concedeva alcuni “svaghi” (come dice lei) con uomini anziani…. Dopo qualche sorso di vino, mi prese per mano, mi fece accomodare sul divano, spense la luce e comincio' a baciarmi seduta sulle mie gambe.
Poi si sdraio' ed io sopra di lei. Le nostre lingue si intrecciavano in baci sempre piu' profondi e l'eccitazione di entrambi cresceva.
Cominciai a premere il mio cazzo sulla sua figa per fargli sentire la mia erezione…poco dopo mi disse “dobbiamo mangiare…calmati”. Lo disse ridendo e mi tirò nuovamente a lei e disse "Mangia me prima…".
Si alzo' in piedi, si libero' della mini e della canotta, io feci lo stesso, poi torno' accanto a me. Presi a leccare il suo seno sodo, a mordere avidamente i suoi capezzoli gia' gonfi di piacere, ad accarezzare, a infilare piano il dito nella sua figa umida, calda. Sentivo chiaramente il dolce profumo dei suoi umori mischiati ad una fragranza di talco, mentre lei con sempre maggior foga accarezzava il mio cazzo al culmine dell'erezione.
Intanto con la punta del cazzo la solleticavo il clitoride. La penetrai, la sua figa era un lago, gli umori bagnavano anche i miei coglioni. Ai gemiti di godimento si alternavano il rumore dello scontro dei miei coglioni contro la sua pelle. Le sue unghie piantate nella mia schiena allentavano la presa. Mi mise le mani sul sedere, mi tirava sempre di piu' dentro di lei, voleva sentire il mio cazzo pulsare nel profondo della sua intimita'.Il respiro di lei si faceva piu' affannoso, sentivo sul cazzo le contrazioni della sua figa sempre più bagnata. Stava per venire, mi fermai e la feci girare a pecorina…Le mi fermò…mi fece sdraiare sul divano e si rimise sopra di me…solo che avevo davanti la sua figa rasata e umida…iniziammo un 69 da favola…le spompinai il clitoride, mentre i suoi umori riempivano la mia bocca…Lei iniziò a leccarmi il cazzo in maniera stupenda, lo prendeva tutto in gola e sentivo la sua lingua avvolgere tutto il mio cazzo durissimo…leccò il frenulo (cosa che mi fa impazzire). Lanciò un grido di godimento…era venuta alla grande davanti alla mi faccia..per un attimo smise di leccarmi il cazzo…poi riprese sempre più velocemente e questo mi portò ad una sborrata clamorosa nella sua bocca…Si alzo e si mise seduta e fece cadere la sborra dalla bocca sulle sue tette . Si massaggiò, con una mano, la sborra sui capezzoli mentre con l’altra teneva il mio cazzo facendo uscire le ultime gocce di sborra… Andammo in bagno per darci una rinfrescata uno alla volta, io per primo, poi tornai nuovamente sul divano, nudo, aspettando che tornasse da me. Si ripresento' e restammo sul divano sdraiati uno di fronte all' altra, entrambi accendemmo una sigaretta guardandoci. Dopo lei si assopi', sarei rimasto ore a fissare i suoi dolci lineamenti. La mia mano riprese a correre piano, prima sulla sua schiena, poi sulle cosce. Non passo' molto prima che lei, ancora ad occhi chiusi riprese a baciarmi e accarezzarmi. L' eccitazione stava per riprendere il sopravvento. Osservavo il meraviglioso sedere che aveva, spinsi le dita insalivate sempre piu' tra le sue natiche fino ad arrivare al suo culo. Le piaceva eccome farsi massaggiare li', tanto che mi prese la mano e spinse il mio dito dentro di se. Il mio cazzo era tornato durissimo, adoravo masturbare quel buchino cosi' stretto, burroso, invitante. Si giro' dandomi la schiena e con un po' di fatica la penetrai. Sentivo la mia cappella pulsare stretta dentro il suo culo. Gloria diceva che le faceva male ma che le piaceva da morire. Era lei che con la mano posata sulla mia anca controllava ritmo e profondita'. Non ero mai stato cosi' arrapato, mi piaceva pompare quel culetto cosi' stretto, lentamente ma fino in fondo mentre lei cominciava di nuovo a gemere dal piacere. I miei polpastrelli si alternavano tra il sditalinare la sua figa bagnata e massaggiare i suoi capezzoli di nuovo turgidi. Con l' altra mano la tenevo per il collo, mentre con le lingue ci insalivammo a vicenda. Scopare in quel buco cosi' stretto, con lei che spingeva il suo culetto verso di me sempre piu' forte per farsi sfondare fino in fondo mi stava facendo godere come mai prima. Lo stavo per tirare fuori, dovevo venire ma lei sussurro' "voglio sentirti venire dentro di me". Cosi feci, e la riempii del mio caldo sperma. Finalmente eravamo stanchi ma sazi di piacere. Dopo quella sera Gloria la rividi per altre due volte, poi purtroppo si trasferì a Viterbo per lavoro…
 

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