Esperienza reale Allora non sei così seria!

fungus

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Salve a tutti,
è la prima volta che scrivo qui, spero che vi piaccia quello che ho da raccontare.
Premetto che tutto quello che scriverò è accaduto veramente. Mi limiterò a cambiare nomi e vari dettagli per proteggere l'identità mia e sopratutto di mia moglie che sarà la protagonista dei miei racconti.

Io vado ormai per i 50, nè bello nè brutto con una dotazione assolutamente normale, ma sono spigliato e con le donne ho sempre avuto successo e ne ho passate veramente tante, tra storie importanti e non. Circa nove anni fa ho incontrato Claudia, che poi sarebbe diventata mia moglie, dieci anni meno di me, alta, slanciata, capelli rossi ricci e lunghi sulle spalle, una terza di seno molto proporzionata e una bella schiena tonica che termina in un culetto che ancora mostra i benefici di tanti anni di pattinaggio fatti in gioventù.
Non una modella, ma nel complesso proprio una bella ragazza.
L'unico suo "difetto" era che sembrava molto seria, almeno per me, ma in quel momento storico, a 40 anni suonati, sentivo anche necessità di costruire qualcosa di importante e decisi di conoscerla più a fondo.
A conti fatti non risultò così puritana e al secondo incontro passammo la notte insieme togliendomi ogni dubbio sulla possibilità che fosse una donna fredda. Mi trasferii da lei in poco tempo e iniziò così la nostra storia.
L'appartamento era piccolo ma carino, collocato in un cortile in cui tutte le porte d'ingresso erano poco distanti l'una dall'altra e fare amicizia con i vicini era veramente immediato. In particolare alla sinistra del suo (ormai nostro) ingresso si trovava quello dell'appartamento di 3 ragazzi, due albanesi e un rumeno, tutti in Italia da pochi anni, che facevano i muratori a chiamata e vivevano insieme per risparmiare sulle spese. Il primo giorno in cui mi trasferii da Claudia, parlando con la proprietaria dell'appartamento alla quale mi stavo presentando, incontrai uno dei due albanesi, Osman, 25 anni e un fisico reso molto tonico da serate passate in palestra. La proprietaria mi presentò e il ragazzo mi salutò in modo molto cordiale, in un discreto italiano, ma con una lucetta strana negli occhi che a me che sono un buon conoscitore dell'animo umano non sfuggì.
Il rapporto comunque andava a gonfie vele e la convivenza era un piacevole connubio di coccole e sesso. L'unica nota stonata erano i parecchi messaggi a cui rispondeva quando eravamo insieme, anche a notte inoltrata.
Una sera, quando nel letto verso mezzanotte dopo aver fatto l'amore la vidi affrettarsi a prendere il cellulare per rispondere a un messaggio mi indispettii un attimo e mi uscì la domanda:
"Si può sapere a chi devi rispondere a tutte le ore del giorno e della notte?"
Lei non si aspettava la domanda perchè sa quanto io tenga alla privacy anche all'interno della coppia, così arrossì e la vidi impanicarsi. Rispose:
"Ma nulla, è uno che vedevo ogni tanto prima di incontrare te. Niente di importante, ma continua a scrivermi e a chiedermi di uscire".
"Uscivate e basta?"
"..."
"Ma avete scopato?"
"...sì"
Non so cosa mi prese, non volevo metterla in difficoltà, ma qualcosa mi spingeva ad andare a fondo alla questione. In realtà più che scocciato ero stuzzicato.
"Ma l'ultima volta che l'avete fatto? E' passato tanto?"
"... "
"Dai, lo sai che mi puoi dire tutto"
"Non ti voglio raccontare bugie, però giura che non ti incazzi"
"Dai, giuro" e le diedi un bacio.
"ad aprile"
Noi uscivamo insieme da inizio marzo.
"Eh però cazzo, Cla..."
Diventò paonazza.
"Lo so, hai ragione e ti chiedo scusa. Però non sapevo ancora che era una cosa seria la nostra ed era tanto che non succedeva. Mi ha chiesto di uscire, siamo finiti a casa sua ed è successo. Sapevo che era una cazzata, ma non sono riuscita a dirgli di no... guarda, dopo non è più successo nulla. Ti prego, non prenderti male, ci tengo un casino a noi!"
"Eh, ok.. voglio sperare che dopo non sia più successo nulla, visto che a maggio sono venuto a stare qui!"
In realtà non ero per nulla incazzato, ma volevo farla stare un po' sulle spine.
Era divertente vedere che quella ragazza tutta d'un pezzo aveva dei lati nascosti, così insistetti.
"Ma chi è? Lo conosco?" proseguii
"Dai, lascia stare"
"Ok, allora lo conosco.. lo incontro spesso?"
"...può capitare.."
E qui l'illuminazione.
"E' Osman, vero?"
Lei ammutolì per un attimo.
"Come fai a... sì, lui"
In quel momento decisi di divertirmi un po', approfittando della sua fragilità momentanea e feci finta di essere serio e preoccupato, mentre in realtà ero divertito e anche un po' arrapato. Così mi feci raccontare per filo e per segno tutto il loro trascorso.
Saltò fuori che facevano sesso da un anno e che (non furono parole sue, ma lo capii dal contesto) lui la dominava e lei subiva passivamente ogni sua voglia.
Praticamente se l'era scopata in ogni parte della casa e sempre senza preservativo, nonostante lei l'avesse richiesto. Le aveva persino praticato sesso anale senza nessuna lubrificazione preventiva, e per lei era la primissima volta. In pratica, ogni volta che lui aveva voglia, chiamava e lei andava e gli dava soddisfazione.
Ascoltando questi racconti non riuscii più a nascondere la mia eccitazione e smisi di fare finta di stare sulle mie, la tranquillizzai e facemmo di nuovo l'amore.
Poi, visto che avevo veramente intenzioni serie con lei, le dissi di rispondere a Osman che ora era impegnata e non si sarebbero più rivisti.. non in quel modo perlomeno.
Lei obbedì e da allora arrivarono molti meno messaggi.

Questo è solo il primo episodio della nostra vita insieme. Se vi è piaciuto e ne volete altri, chiedete e ve li racconterò (con calma perchè ricostruire bene episodi datati non è così semplice!)
 
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fungus

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Nelle settimane successive a quella rivelazione, le cose tra me e Claudia procedevano bene ed ero sicuro come non mai del nostro rapporto.
Qualche messaggio le arrivava, anche sul tardi, ma poteva essere chiunque, anche se proprio il fatto che adesso non rispondesse mai di fronte a me e che il cellulare era spesso girato sul display rendeva la cosa un po' sospetta. Decisi di non preoccuparmi, per due motivi: prima di tutto lei era affettuosa e visibilmente innamorata di me e poi da qualche tempo si facevano strada nella mia mente fantasie che forse avevo sempre avuto, ma che adesso percepivo più chiaramente.
Ero tranquillo, e anzi studiavo divertito la situazione, arrivando ad essere con il nostro simpatico vicino ancora più cordiale di quanto già normalmente io sia con la gente.

L'estate, il bel tempo e l'intimità del cortile facevano sì che si organizzassero tutte le settimane grigliate con i vicini.
Osman non ne perdeva una e io facevo in modo che anche noi fossimo sempre presenti.
Claudia era sicuramente sollevata dal mio comportamento, però mi aspettavo che con l'educazione rigida, molto cattolica, che aveva avuto il vedere insieme alla stessa tavola i due uomini che aveva sovrapposto per un breve periodo la imbarazzasse e la irrigidisse.
Il suo atteggiamento invece mi meravigliò non poco. In presenza di Osman arrossiva appena un poco in viso, ma le spuntava un costante sorrisetto parecchio malizioso e perdeva quel naturale contegno da assistente universitaria che a volte teneva persino in mia compagnia, arrivando talvolta ad essere anche scurrile. La cosa mi divertiva e mi stuzzicava moltissimo, tanto che ogni settimana non vedevo l'ora arrivasse questo momento.

Ricordo tra tutti un episodio.
Era inizio luglio e faceva un caldo assurdo.
Alla solita grigliata partecipavamo io e Claudia, Osman e Denis (l'altro ragazzo albanese), e qualche altro ragazzo del cortile, 7 persone in tutto, tutti in magliettina, shorts e ciabatte.
Claudia, unica donna del gruppo, indossava una camicetta bianca, aperta davanti fino al reggiseno, di cui si vedeva la parte centrale, poco sopra il primo bottone allacciato. Sotto aveva una gonnellina corta corta, leggerissima, tutta plissettata che a me piaceva veramente tanto indosso a lei. Ai piedi un paio di sandali con un po' di tacco, senza esagerare, che stavano da dio con la sua immancabile cavigliera dorata.
Insomma, era proprio sexy.

Lei si occupava degli aperitivi, mentre altri preparavano la tavola o semplicemente stavano all'ombra a chiacchierare.
Osman era l'addetto alla griglia, compito ingrato con quel calore.
Sbruffone ed esibizionista come al solito, prese la palla al balzo per esibire il proprio fisico togliendosi la maglietta e spruzzandosi continuamente acqua sul petto con un nebulizzatore.
Claudia era veramente gioviale e ogni 5 minuti portava qualcosa da bere al nostro grigliatore che era visibilmente soddisfatto del servizio e ogni volta condivideva il proprio bicchiere con lei, conversando amabilmente e scherzando spruzzandole acqua sul viso e sul decolletè.
Io restavo volutamente in disparte, ad osservare la scena, adducendo a scusa per la mancata partecipazione la mia scarsa resistenza al calore. In realtà volevo lasciare spazio a loro due e mi stavo eccitando parecchio, in particolar modo osservando come lei si lasciava spruzzare l'acqua sul viso, immobile, la bocca semiaperta.

Al termine della cottura della carne, a forza di bicchieri condivisi, Claudia era visibilmente alticcia e aveva slacciato tutti i bottoni della camicetta, per poi togliersela completamente una volta a tavola. Il reggiseno non era trasparente, ma era sottilissimo, quasi impalpabile e lasciava intuire la forma dei capezzoli che gonfiavano leggermente il tessuto.
Ricordo che Claudia era al centro della tavola, io alla sua sinistra e Osman, seduto esattamente davanti a lei, distribuiva la carne ai commensali che chiacchieravano tra di loro.
Quello che mi meravigliò non fu tanto l'atteggiamento di Osman, che rivolgeva battute spinte alla mia ragazza ignorando la mia presenza al suo fianco, quanto le risposte di Claudia!

"Lo prendi del maiale? Mh? La vuoi la salsiccia del maiale?" le chiedeva porgendogliela con la forchetta.
"Ancora?" rispose lei ridendo "Fa troppo caldo oggi"
"Dai, prendi la salsiccia, su", insistette lui.
"Ok, dai, non si dice mai di no.. buttami la salsiccia" rispose lei, continuando a ridere.
"Vienila a prendere" comandò lui.
Non credetti quasi ai miei occhi quando lei smise di ridere, si alzò in piedi, e chinata sul tavolo andò a prendere la salsiccia sfilandola con la bocca dalla forchetta di Osman che ghignava soddisfatto.
Poi si rimise a sedere, si sfilò la salsiccia che per metà teneva in bocca e si rimise a ridere.

Nessuno sembrava aver badato alla cosa.
La cena proseguì allegramente e intanto facevo conversazione con Denis e li osservavo con la coda dell'occhio mentre Claudia continuava a farsi versare del vino e a scambiare battute con Osman.
Tranne che per 5 minuti, in cui tutti e due stettero zitti. Lui con il suo solito sorrisetto furbo e lei con il viso infiammato e lo sguardo basso.
Non so cosa si fossero detti, se si sono detti qualcosa di particolare, ma lei aveva i capezzoli che le esplodevano attraverso il reggiseno e tutti e due stavano con la sedia appiccicata al tavolo, il bacino tutto sotto alla tovaglia, apparentemente immobili e in silenzio.
In questi 5 minuti la mia mente viaggiò parecchio e faticai non poco ad arrivare al termine della cena facendo discorsi sensati.

Rientrati in casa lei, come rinsavita, mi chiese:
"Ho esagerato, eh? Scusa"
La tranquillizzai: "Non ti preoccupare, mi piace quando ti lasci andare".
Lei mi guardò, indossò un sorrisetto enigmatico e non disse nulla.
Quella notte non ebbe bisogno di preliminari.
 
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fungus

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...cavolo, hai capito la Claudia?! Ma nell'intimità è porcellina?
È curiosa e non mi hai mai detto di no a nulla, anche se l'iniziativa quasi sempre deve partire da me. Lei è molto passiva.
So che quando è da sola si masturba guardando video porno sul cellulare, ma ancora oggi, dopo tante esperienze, si vergogna a dirmelo.
 

Grandesuper87

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Bellissimi questi racconti.... C'è altro???
Nelle settimane successive a quella rivelazione, le cose tra me e Claudia procedevano bene ed ero sicuro come non mai del nostro rapporto.
Qualche messaggio le arrivava, anche sul tardi, ma poteva essere chiunque, anche se proprio il fatto che adesso non rispondesse mai di fronte a me e che il cellulare era spesso girato sul display rendeva la cosa un po' sospetta. Decisi di non preoccuparmi, per due motivi: prima di tutto lei era affettuosa e visibilmente innamorata di me e poi da qualche tempo si facevano strada nella mia mente fantasie che forse avevo sempre avuto, ma che adesso percepivo più chiaramente.
Ero tranquillo, e anzi studiavo divertito la situazione, arrivando ad essere con il nostro simpatico vicino ancora più cordiale di quanto già normalmente io sia con la gente.

L'estate, il bel tempo e l'intimità del cortile facevano sì che si organizzassero tutte le settimane grigliate con i vicini.
Osman non ne perdeva una e io facevo in modo che anche noi fossimo sempre presenti.
Claudia era sicuramente sollevata dal mio comportamento, però mi aspettavo che con l'educazione rigida, molto cattolica, che aveva avuto il vedere insieme alla stessa tavola i due uomini che aveva sovrapposto per un breve periodo la imbarazzasse e la irrigidisse.
Il suo atteggiamento invece mi meravigliò non poco. In presenza di Osman arrossiva appena un poco in viso, ma le spuntava un costante sorrisetto parecchio malizioso e perdeva quel naturale contegno da assistente universitaria che a volte teneva persino in mia compagnia, arrivando talvolta ad essere anche scurrile. La cosa mi divertiva e mi stuzzicava moltissimo, tanto che ogni settimana non vedevo l'ora arrivasse questo momento.

Ricordo tra tutti un episodio.
Era inizio luglio e faceva un caldo assurdo.
Alla solita grigliata partecipavamo io e Claudia, Osman e Denis (l'altro ragazzo albanese), e qualche altro ragazzo del cortile, 7 persone in tutto, tutti in magliettina, shorts e ciabatte.
Claudia, unica donna del gruppo, indossava una camicetta bianca, aperta davanti fino al reggiseno, di cui si vedeva la parte centrale, poco sopra il primo bottone allacciato. Sotto aveva una gonnellina corta corta, leggerissima, tutta plissettata che a me piaceva veramente tanto indosso a lei. Ai piedi un paio di sandali con un po' di tacco, senza esagerare, che stavano da dio con la sua immancabile cavigliera dorata.
Insomma, era proprio sexy.

Lei si occupava degli aperitivi, mentre altri preparavano la tavola o semplicemente stavano all'ombra a chiacchierare.
Osman era l'addetto alla griglia, compito ingrato con quel calore.
Sbruffone ed esibizionista come al solito, prese la palla al balzo per esibire il proprio fisico togliendosi la maglietta e spruzzandosi continuamente acqua sul petto con un nebulizzatore.
Claudia era veramente gioviale e ogni 5 minuti portava qualcosa da bere al nostro grigliatore che era visibilmente soddisfatto del servizio e ogni volta condivideva il proprio bicchiere con lei, conversando amabilmente e scherzando spruzzandole acqua sul viso e sul decolletè.
Io restavo volutamente in disparte, ad osservare la scena, adducendo a scusa per la mancata partecipazione la mia scarsa resistenza al calore. In realtà volevo lasciare spazio a loro due e mi stavo eccitando parecchio, in particolar modo osservando come lei si lasciava spruzzare l'acqua sul viso, immobile, la bocca semiaperta.

Al termine della cottura della carne, a forza di bicchieri condivisi, Claudia era visibilmente alticcia e aveva slacciato tutti i bottoni della camicetta, per poi togliersela completamente una volta a tavola. Il reggiseno non era trasparente, ma era sottilissimo, quasi impalpabile e lasciava intuire la forma dei capezzoli che gonfiavano leggermente il tessuto.
Ricordo che Claudia era al centro della tavola, io alla sua sinistra e Osman, seduto esattamente davanti a lei, distribuiva la carne ai commensali che chiacchieravano tra di loro.
Quello che mi meravigliò non fu tanto l'atteggiamento di Osman, che rivolgeva battute spinte alla mia ragazza ignorando la mia presenza al suo fianco, quanto le risposte di Claudia!

"Lo prendi del maiale? Mh? La vuoi la salsiccia del maiale?" le chiedeva porgendogliela con la forchetta.
"Ancora?" rispose lei ridendo "Fa troppo caldo oggi"
"Dai, prendi la salsiccia, su", insistette lui.
"Ok, dai, non si dice mai di no.. buttami la salsiccia" rispose lei, continuando a ridere.
"Vienila a prendere" comandò lui.
Non credetti quasi ai miei occhi quando lei smise di ridere, si alzò in piedi, e chinata sul tavolo andò a prendere la salsiccia sfilandola con la bocca dalla forchetta di Osman che ghignava soddisfatto.
Poi si rimise a sedere, si sfilò la salsiccia che per metà teneva in bocca e si rimise a ridere.

Nessuno sembrava aver badato alla cosa.
La cena proseguì allegramente e intanto facevo conversazione con Denis e li osservavo con la coda dell'occhio mentre Claudia continuava a farsi versare del vino e a scambiare battute con Osman.
Tranne che per 5 minuti, in cui tutti e due stettero zitti. Lui con il suo solito sorrisetto furbo e lei con il viso infiammato e lo sguardo basso.
Non so cosa si fossero detti, se si sono detti qualcosa di particolare, ma lei aveva i capezzoli che le esplodevano attraverso il reggiseno e tutti e due stavano con la sedia appiccicata al tavolo, il bacino tutto sotto alla tovaglia, apparentemente immobili e in silenzio.
In questi 5 minuti la mia mente viaggiò parecchio e faticai non poco ad arrivare al termine della cena facendo discorsi sensati.

Rientrati in casa lei, come rinsavita, mi chiese:
"Ho esagerato, eh? Scusa"
La tranquillizzai: "Non ti preoccupare, mi piace quando ti lasci andare".
Lei mi guardò, indossò un sorrisetto enigmatico e non disse nulla.
Quella notte non ebbe bisogno di preliminari.
Bellissimi questi racconti.... C'è altro???
 
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Bellissimi questi racconti.... C'è altro???

Certo!
Considera che stiamo insieme da 9 anni e qui eravamo solo ai primissimi mesi.
Nel corso degli anni io e Claudia abbiamo fatto un bel percorso, tra cose che sono successe e cose che ho scoperto a distanza di tempo.
Non so quanto scriverò perchè a un certo punto le cose tenderanno a ripetersi e non voglio risultare noioso.. ma non voglio nemmeno inventarmi nulla per rispetto verso di voi e perchè trovo eccitante condividere quello che effettivamente è successo.
Probabilmente qualcuno troverà più eccitanti episodi futuri.
Personalmente provo molto piacere a rivivere i primi mesi, quelli in cui realizzavo a volte con stupore che al mio fianco avevo una persona molto complessa, completamente differente dalla donna seriosa che appariva al mondo e che lei stessa sperava di riuscire ad essere.
Rinfrescare la memoria di quegli episodi, conoscendola ora molto meglio e avendo ben chiaro cosa stesse succedendo fuori e dentro di lei è una vera goduria e vi ringrazio per darmene la possibilità.
 

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