Esperienza reale Amico di famiglia 2 (La sorpresa)

Doberman64

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Fatti realmente accaduti con un grande amico, un amico vero.


Ormai sono passate tre settimane dal torneo di calcio dei nostri figli che si è disputato in Spagna.
Io e Franco, dopo il torneo ci siamo sentiti qualche volta al telefono, ma senza incontrarci.

Siamo a maggio, e i primi caldi si fanno sentire.
Sono in casa con mia moglie, sto guardando un film con lei.
All'improvviso squilla il mio cellulare guardo lo schermo, è Franco, rispondo: “Pronto?” dall'altro capo:“Ciao Marco, ti disturbo?” (Per me Franco non disturba mai) “ No figurati non disturbi, anzi mi fa piacere sentirti”. Si sente ridere:“Senti, siccome Antonella è a Roma io sono a casa da solo hai voglia di bere una birra qui da me? Visto il caldo che fa, magari ne approfittiamo anche per farci un tuffo in piscina!” La proposta è interessante. Metto in attesa la telefonata, mi giro verso mia moglie:"Franco mi ha detto che è solo a casa, Antonella è a Roma per lavoro, mi ha invitato da lui a bere una birra”. Lei risponde:“Ah vero, Antonella me lo aveva accennato che oggi era a Roma, vai pure tanto io dopo il film devo stirare”.
Riprendo la telefonata:"Franco il tempo di cambiarmi e arrivo“.
Vado a prepararmi. Fa caldo, decido di indossare un pantaloncino corto di jeans, scarpe da tennis nere, una maglietta leggera bianca a maniche corte.
Saluto mia moglie. Scendo in garage, prendo la macchina e parto.
Franco abita a 40 minuti da me.
Vive in una villetta singola in collina, ha una siepe altissima che circonda tutta la proprietà, c'è anche una piccola piscina.

Arrivo davanti al cancello, scrivo su whatsapp a Franco avvisandolo che sono fuori, mi apre, percorro un piccolo vialetto che arriva fino all'abitazione. Franco è sulla porta a torso nudo, indossa un paio di pantaloncini da calcio e infradito. Mi indica di parcheggiare in garage, scendo dall'auto, Franco è lì che mi aspetta, insieme entriamo in casa. Gentilmente mi fa accomodare in sala.

Subito noto che davanti al divano c'è un tavolo basso già apparecchiato, ci sono delle patatine, olive, arachidi salate e due boccali, manca la birra.
“Siediti pure vado a prendere le birre, le avevo messe al fresco.“ (Franco è sempre gentile ed educato) Mi siedo, nell'attesa inizio a sgranocchiare le noccioline. Franco arriva con le birre, le poggia sul tavolo e si siede alla mia sinistra:“ Vedo che hai già cominciato, stai mangiando le noccioline salate, mi sono ricordato che ti piacciono tanto, vero?”, “ Si vero, ti ricordi molto bene che ne vado matto, sei sempre attento”.
Facciamo un brindisi e beviamo, prima un sorso, poi un altro e un altro ancora. (Ricordo che lui non è un gran bevitore, per la verità nemmeno io).

Intanto tra una chiacchiera e l'altra, ci siamo scolati tre birre a testa. L'alcol inizia a farci sentire rilassati, più socievoli e meno inibiti, siamo anche molto euforici.
Franco diventa più audace, infatti mentre ride si appoggia con le mani sulle gambe piegandosi con la testa verso il mio pacco, una volta, due, tre. Alla terza gli prendo la testa e gliela spingo giù da fargli toccare la patta dei miei pantaloni. Nel frattempo il mio arnese si è irrigidito. Lui non si ritrae, anzi, inizia a mordicchiarmi l'uccello da sopra i pantaloncini.
Allora gli dico subito:”Sei proprio una troietta lo sai!“ Alza il capo, il suo sguardo si incrocia con il mio, rimaniamo così per dieci secondi, poi se ne esce dicendomi:“Vero, sono una troietta, ma solo per te, mi piace essere la tua di troietta, perchè mi piaci molto, mi piace anche il tuo uccello”.


Mi alzo per sgranchire le gambe, si alza anche lui avvicinandosi a me, siamo entrambi in piedi.

Sarà l'alcol, forse solo affetto non saprei lo abbraccio stringendolo a me, altrettanto fa lui poggiando la testa sulla spalla e sussurrandomi all'orecchio:“Grazie Marco, ti voglio bene, grazie anche per i magnifici giorni passati in Spagna“.
Siamo abbracciati, d'un tratto la sua bocca inizia a baciarmi il collo, poi, sento che sale verso la mia bocca, sposto la testa:“Franco perdonami, ti voglio bene anche io ma, lo sai, io non bacio in bocca, come sai che non tocco l'uccello e non lo prendo, mi va bene il dito nel culo, ma nulla di più " titubante mi dice:“Si scusami, forse ho bevuto troppo, non succederà più, spero che questo mio gesto non ti abbia offeso”, Io:“No no figurati non mi sono offeso”. Per allentare la tensione sorrido e dico: “Non potrei mai essere offeso con la mia troietta “ Ride anche lui.

Sono davanti a lui, gli prendo le braccia, le unisco, le tiro su come se fossero legate al soffitto. Mi abbasso i pantaloncini e le mutande, il mio arnese svetta fuori, con tono deciso e autoritario gli dico… “ Sei proprio una troia, ora mettiti in ginocchio e succhiamelo.” Obbedisce senza fiatare, si inginocchia, lo accoglie nella bocca, è calda, vogliosa, lo succhia con maestria come sa fare una troietta esperta. Mentre gusta il mio bastone gli dico:"Non dimenticare le palle e il culo troia",non se lo fa dire due volte, in men che non si dica, ha già le palle in bocca, appoggio una gamba sul divano per facilitargli la leccata, anche per dargli modo di leccarmi l'ano.
Infatti è già lì con la lingua. È fantastico, mi sta facendo provare un piacere sublime.
(La lingua la sa usare molto bene). Inizia a segarmi l'uccello mentre lecca il culo, già sto per sborrare, subito gli dico:"Prendimelo in bocca sto per venire“ lo prende, non fa in tempo a succhiare che gli inondo la gola della mia sborra, ingoiandola tutta. Con la lingua mi pulisce la cappella e l'asta, poi:“Dai andiamo a farci un tuffo in piscina“. Penso che sia un'ottima idea.
Mentre andiamo verso la piscina:“Cazzo! ecco cosa mi ero dimenticato, il costume” ora ricordo". Franco ridendo:“ qual'è il problema lo facciamo nudi, ti vergogni? Forza andiamo“ Franco si sfila i pantaloncini, le mutande e si tuffa in acqua. Io ho un attimo di esitazione, mi guardo in giro per essere sicuro che non ci spiano, lui se ne accorge e subito gli sento dire:" Dai muoviti, spogliati stai tranquillo non ci vede nessuno, guarda che siamo isolati poi siamo circondati dal verde”. Alla fine tolgo tutto e mi tuffo anche io. Ci facciamo un paio di vasche. Dalla mancanza di fiato, mi rendo conto che sono fuori forma. Per recuperare, mi appoggio di schiena al bordo piscina con le braccia fuori dall'acqua. In lontananza c'è Franco che prende fiato, sparisce nell'acqua, subito dopo mi compare davanti stando sott'acqua, si avvicina alle mie gambe, le afferra, usa la presa per non tornare a galla.
Vedo sparire il mio uccello nella sua bocca, lo sta succhiando in apnea. Forse l'acqua o forse la scena, mi provoca un enorme eccitazione, il cazzo è di marmo. Franco mi alza le gambe, mi sbatte la lingua nel culo, disegnando lentamente dei cerchi, fino a farmi tremare di desiderio. Esce un attimo con la testa fuori dall'acqua, prende fiato, torna giù e continua, poi passa all'uccello, pochi secondi e il cazzo si arrende alla sua lingua, con un'esplosione di piacere trasformandosi in una copiosa sborrata. La vedo galleggiare nell'acqua. Franco riemerge soddisfatto, mi guarda:“Porcone ti è piaciuto eh” pronuncia solo questa frase. Ridiamo insieme. Effettivamente era stato molto eccitante. Usciamo dalla piscina, ci stendiamo sui lettini.

Franco mi chiede l'ora, guardo l'orologio:“Sono le 15.30, perchè devi andare via?”gli rispondo, lui:“ No no, alle 16.00 deve arrivare un mio amico che fa il massaggiatore, ho dei piccoli fastidi alla schiena, lui me li sta risolvendo.

"Vuoi una birra?“ mi chiede.
“Ma sì dai ci sta un'altra“. (È la 5° che ci scoliamo).
Lo vedo arrivare con le due birre in mano, scoppio a ridere. Dopo essersi seduto:“ Che cazzo hai da ridere“
Io: “ No nulla, ti ho visto arrivare con le birre in mano e con il cazzo al vento, la scena mi ha fatto ridere”.


Mentre stiamo sorseggiando le nostre birre, suonano al citofono, Franco si alza nudo, tranquillo, tranquillo va a vedere chi è. Io sono nudo, imbarazzato mi affretto a prendere l'asciugamano e me lo avvolgo intorno alla vita, e mi risiedo sul lettino.

Dopo 5 minuti vedo arrivare Franco sempre nudo, in compagnia di un uomo (è alto circa 1.75 cm, corporatura normale, capelli corti sfumatura ai lati, ha qualche tatuaggio sulle braccia). Vengono verso di me:“Marco che cazzo fai? ti sei coperto? Ahahah, stai tranquillo il mio amico è abituato a vedere uomini nudi, toglilo”, lo dice urlando. Imbarazzato, rosso in viso lo tolgo.
L'amico di Franco viene da me mi tende la mano:“Ciao, sono Federico piacere, per gli amici Fede“, mi alzo tendo la mano:“Piacere mio, sono Marco, per gli amici Marc hahaha".
Fede risponde:“si lo so che sei Marco“. Rimango un po perplesso dell'affermazione di Federico, mi domando, (come fa a sapere il mio nome), poi penso, forse glielo ha detto Franco quando è arrivato.
Non do più peso alla cosa.

Dopo le presentazioni, Franco mi dice: “Marco noi andiamo in camera da letto Fede mi deve fare il massaggio” Io rispondo:“Ok vai tranquillo, io prendo ancora un pò di sole“.

Mi stendo nuovamente sul lettino a pancia in giù, Franco e Fede entrano nella stanza da letto lasciando la porta finestra aperta.
Socchiudo gli occhi cercando di fare un pisolino. Sto quasi per addormentarmi quando, sento strani lamenti provenire dalla camera, penso, (forse gli sta toccando qualche punto dolente della schiena). I lamenti aumentano. Incuriosito erco di ascoltare meglio, nel fare ciò mi rendo conto che non sembrano proprio lamenti, ma sembrano dei forti sospiri, no, sembrano gemiti. Mi avvicino all'entrata della stanza, sbircio dentro senza farmi notare. La scena che mi si presenta davanti, mi lascia senza respiro. C'è Franco supino sul letto, Federico è seduto sulle gambe, gli sta massaggiando le natiche, un particolare mi lascia sbalordito, Fede è nudo, ha il membro duro, sarà sui 20 cm.

Federico sta versando dell'olio sulla schiena di Franco, lo spalma, scende sulle natiche, le infila in mezzo, per poi farle uscire verso l'esterno.
La mano sinistra massaggia le spalle, la destra padroneggia con il culo con due dita, le vedo sparire nell'orifizio anale. Franco, ansima, geme. Ecco cosa sentivo, erano spasmi di piacere e non di dolore.
Ciò che ho visto mi ha provocato un erezione. Ho il respiro affannato, sento la voglia di toccarmi il cazzo. Franco si è reso conto che li sto spiando. “Fede, guarda quel porco di Marco si sta facendo una sega mentre ci spia”, Fede si gira, mi vede e scoppia a ridere. Mi hanno scoperto, oddio! Ho il cuore che mi batte fortissimo. (che figura di merda che ho fatto) penso tra me e me. Inaspettatamente, Fede mi dice:“Tranquillo Marco entra pure e siediti lì sulla poltrona e gustati lo spettacolo” Timidamente entro, mi siedo sulla poltrona.
Fede riprende il massaggio al fondoschiena, mette altro olio, mi guarda alzando la mano destra mostrandomi l'indice e l’anulare, mi sorride, guarda Il culo di Franco, senza dire nulla gli ficca entrambe le dita nel buco, Franco non fa una piega, anzi, inizia a gemere.
Io ho il cazzo durissimo. Fede mi fa segno di avvicinarmi a lui, mi alzo mi avvicino, sfila le dita dal culo di Franco e con la mano mi prende l'uccello, è tutta oliata, lo accarezza, sguizza come fosse un anguilla.
Federico, d'emblée mi dice:"Salta sul letto, ti faccio un massaggio anche a te!”. Mi stendo a pancia in su vicino a Franco. Ho il cazzo che svetta in alto come un palo. Fede si posiziona in mezzo tra me e Franco, inizia ad oliare i miei piedi, le gambe, l'uccello ed infine il petto. Comincia a massaggiarmi tutto. Ormai la stanza è invasa dal profumo intenso e avvolgente dell’olio. Le mani di Fede sono morbide e calde, si muovono delicatamente su tutto il mio corpo, finchè arrivano al membro, inizia a massaggiarlo a due mani, gemo dal piacere. Usa le mani da esperto, con i suoi movimenti mi porta al culmine del piacere per poi fermarsi, così facendo allunga il mio godimento. Fede mi stringe l'uccello con la mano sinistra, mentre con la destra continua a fottere il culo di Franco con le due dita. Franco gode ad essere scopato con le dita.
Fede molla la presa del mio cazzo, si sdraia sul letto, invita Franco:” Dai vieni qui succhialo”. Franco si mette a pecorina e inizia a fargli un pompino. Fede mi fa segno di incularlo, mi metto dietro vedo che è già oliato, appoggio il cazzo, spingo e scivola subito dentro, l'uccello viene avvolto da uno strano calore, sarà l'olio.

Magnifico, io sto inculando Franco, mentre lui succhia il cazzo a Fede.

La camera è un tripudio di gemiti, mugolii. “Che meraviglia, sento il cazzo dentro di me, mi sento il culo pieno, mi piace, continua non fermarti” Sono le parole di Franco, poi riprende il pompino a Fede. “ ohhh, siiii sto per venire, dai Franco continua, eccomi siiii bevi, bevilo tuttoooo cazzoooo” Fede ha raggiunto il piacere. Io sto ancora inculando Franco, Fede si alza, mi fa uscire dal culo di Franco, si inginocchia davanti a me, costringe anche Franco a farlo, e insieme iniziano a leccarmi l'uccello. Se lo contendono uno con l'altro, il cazzo entra prima nella bocca di Franco, poi nella bocca di Fede, vanno avanti così per dieci minuti, è bellissimo, sto godendo da dio. Sentire le loro lingue sul mio cazzo è una sensazione bellissima.

Ho voglia di fottermi Fede, ha proprio un bel culo, lo voglio, devo incularlo assolutamente:“Fede voglio il tuo culo, mi piace”, lui mi guarda:“Non vedevo l'ora che me lo chiedessi”.

Si mette a pecorina, io mi posiziono dietro di lui, gli apro le chiappe, vedo il suo orifizio aperto, sarà la voglia di prenderlo. Appoggio la cappella, entro dentro in un colpo solo, emettendo solo un piccolo gemito, inizio a scoparlo, lo sento godere sotto i miei colpi decisi:“ Siii cosi, Marco continua, dai più forte, scopami porco, fammi sentire il tuo cazzo che mi sfonda il culo.” Io sono al massimo dell'eccitazione, non mi accorgo nemmeno che Fede aveva il cazzo di Franco in mano vicino alla sua bocca, inizia a succhiarlo. Sto inculando Fede da venti minuti, arrivo al culmine del piacere sfociando in un orgasmo sensazionale. Gli riempio il culo della mia crema calda. Subito dopo anche Franco gli sborra in faccia. Sfilo il cazzo dal culo, e un fiotto di sperma schizza fuori.

La stanza è invasa dal profumo di olio e sesso.
Siamo esausti, specialmente io, oggi ho avuto 3 orgasmi.


Ci stendiamo tutti e tre sul letto. Mentre siamo distesi, Federico dice… “Franco sai avevi ragione, Marco sa inculare molto bene, ha un bel cazzo come mi avevi detto”. Appena sento queste parole, mi metto seduto, guardo Franco dicendogli:“Sei un bastardo, cazzo era tutto organizzato, mi hai fregato per bene, però mi è piaciuto, siete stati bravi”.

Tutti e tre scoppiammo in una grande risata.

Mi avevano organizzato una bella sorpresa. Ci sono cascato con tutte le scarpe. Vatti a fidare degli amici… e dei massaggiatori.



La fonte delle immagini è internet.




 

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