Cena in campagna

insideout

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
7,471
Punteggio reazione
138
Punti
0
La scorsa sera, in un momento di ricordi dovuti a nostalgia-malinconia mi è ritornata alla mente, quasi per caso, il ricordo di una pazza serata estiva trascorsa tra amici, la storia è ovviamente 101% VERA, anzi, parecchi dettagli verranno purtroppo omessi per via della spropositata quantità di alcool ingerito in quell'occasione che non mi permette di ricordare bene il tutto:p:asd:
PS: un ringraziamento va a leo62 che mi ha consigliato alcune correzioni


Un caldo pomeriggio di agosto decido di invitare a cena nella casa di campagna dei miei genitori due carisimi vecchi amici:
-Marco (caro amico fin dall'infanzia, 4 anni più giovane di me, simpatico ma a volte pesante e inopportuno) e
-Beatrice (anche lei cara amica fin dall'infanzia, 3 anni in più di me, 1,70 corporatura nella media, capelli castano chiaro, occhi verdi, bel viso, fisicamente a occhio una 2a di seno, un culo leggermente in carne, insomma una classica ragazza nella media direi)
Al loro arrivo la serata si accende e torniamo ad essere il solito magico trio dei divertimenti e delle baldorie: tra risate e cazzate cuciniamo alla bene e meglio e soprattutto iniziamo a trangugiare vini sottratti di nascosto da Marco alla cantina del padre.

La cena è finita, siamo tutti parecchio ubriachi allora propongo di uscire in giardino, questa volta con la bottiglia di sambuca sotto al braccio e i due mi seguono allegri e barcollanti.
Io mi getto sul lettino da mare alla sinistra del giardino, Marco quello a destra e Beatrice arriva per ultima e brontolando le tocca sedersi su quello più sfigato perchè è quello senza poggia piedi, sistema sul tavolino a fianco delle candele e le accende per dare un pò di luce ai nostri volti;
Ci mettiamo con i lettini in posizione molto vicina, io e Marco girati su di un fianco con le teste rivolte verso Beatrice, all'altezza delle sue ginocchia, Beatrice seduta ora con la bottiglia in mano tra un sorso e l'altro continuiamo con le nostre chiacchiere per qualche ora.
"Rimanete qui a dormire?!"chiedo io, "tanto non sarebbe la prima volta che dormiamo tutti insieme nel lettone",
"certo ottima idea, non è certo il caso di andare in giro in queste condizioni" rispondono loro, " a patto che non ci provi con me" risponde scherzosamente Marco.
I racconti continuano e spaziano un poco su tutto con forti risate frequenti dovute ai fumi dell'alcool in testa di ognuno.
D' un tratto restiamo tutti in silenzio: il cielo è bellissimo, stellato, e dai campi vicini si possono sentire i grilli cantare, che emozioni, in città queste esperienze non riusciamo mai a viverle appieno! ci diciamo tra noi

Vedo Beatrice sorridere e indicarmi Marco: lui è più giovane ed è anche magrolino e l'alcool lo regge chiaramente meno, è rimasto immobile a fissare le stelle; a tratti sembra dormire mentre a tratti sembra fissare il cielo senza meta;
Ridiamo ancora amichevolmente di lui e continuiamo a parlare, siamo entrambi "annebbiati" dall'alcool ma riusciamo lo stesso a fare discorsi più o meno seri.
con lei sto benissimo e ci intendiamo che è una meraviglia, è sempre stato così, ma quella sera vedo da parte sua un qualche cosa in più, qualche cosa di strano che mai c'era stato in lei nei miei confronti, e non mi sbaglio!

D'un tratto inizia a parlare molto piano, come se non volesse far sentire al collassato ciò che dice, allora io: "dai, che c'è?! parla più forte che non ti sento!"
lei: "no, non voglio svegliare Marco poverino!"
io: "ma dai, che ti importa, ora non lo sveglierebbe nemmeno una bomba “
lei ride, ma continua a parlare piano, sempre di più, ed io mi innervosisco e le chiedo: "ma cosa hai??", lei fa segno col dito di avvicinarmi come se volesse dirmi qualcosa di segreto, all’orecchio.
Incuriosito mi alzo barcollante dal mio lettino e appoggiandomi ai poggia braccia della sua sedia avvicino il mio orecchio alla sua bocca ma.....non riesco a mantenermi in piedi e cado prima contro il lettino di Marco che mugugna una frase incomprensibile e poi a terra facendo ridere Beatrice a crepapelle.
"Dai, sono inciampato".
Mi alzo sulle ginocchia appoggiate a terra ed ora sono davanti a lei.
Immediatamente sento qualcosa di duro nei miei pantaloni: eh già, è proprio il mio uccello!
"stranissimo, allora non sono poi così ubriaco!" penso in un primo momento
e ancora tra me: "perchè ce l'ho duro?! "
ben presto mi rendo conto che sta succedendo, non è possibile!!

La situazione è insolita per quello che è sempre stato il nostro rapporto di sola e sincera amicizia:

lei è sì seduta sulla sedia, però ha le gambe aperte e distese ed è seduta in modo che il sedere sia al bordo della sedia che quasi le cade giù, è chinata con la testa in avanti verso di me con i suoi dolcissimi occhioni verdi ed io invece sono lì, di fronte a lei, in ginocchio tra le sue gambe, con la testa a meno di una 15 di cm dal suo viso e il rigonfiamento dei miei jeans che le sfiora i pantaloncini all'altezza praticamente della patatina.
Arrossisco e in un momento di lucidità penso:
"non fare niente, non muoverti, NON puoi rovinare l'amicizia. Non fare niente, siete in quella posizione per puro caso, adesso continuate a parlare e poi te ne torni sul tuo lettino, stai calmo, non fare niente"
Mantengo la calma, ma in un istante ho capito di essere follemente attratto da lei e pare che l'attrazione sia reciproca, ora, dopo anni che ci conosciamo in un secondo mi sono svegliato e l'ho capito, cazzo che stupido che sono, ma no, non posso è una mia amica, forse la mia migliore amica, ma che diavolo sto dicendo!?.
Lei mi prende e inizia a sussurrarmi nell'orecchio, mi chiede come sto, mi chiede se ho più rivisto Anna, la ragazza per la quale correvo dietro qualche giorno prima, le rispondo guardandola negli occhi, lei invece ogni volta mi deve dire qualche cosa mi gira e si rivolge al mio orecchio.
Non è mai stata timida con me, penso.
Non è mai stata gelosa con me, penso.
Marco è sempre lì, guarda le stelle o dorme?
Beatrice mi scansa, prende il telefono e inizia a scrivere un sms.
"a chi scrivi?" chiedo
non risponde.
mi vibra il cel nella tasca. messaggio. è lei.
ma che succede, a mezzo metro mi scrive un sms?!?!!!

"scusami, non ce la faccio, sono gelosa, non sò se faccio bene, ma lo voglio"

cosa vuol dire questo sms penso io, la guardo negli occhi ma ancora mi desidera vicino a lei, subito, va al mio orecchio questa volta non parla: inizia lentamente e con delicatezza a leccarmi i lobi, scende più giù, mi bacia il collo, torna sui lobi, mi bacia ancora il collo, sembra impazzita.
Io non capisco, sono completamente disorientato, cosa ci sta succedendo?, cosa? mi "sveglio", sento i suoi respiri, sento la sua lingua che corre-lentamente su di me, non penso più, sono in estasi, mi giro e cerco le sue labbra.
E' bellissimo, lei muove la lingua come mai avevo sentito prima, d'altronde lei è più grande di me, e conosco bene tutte le esperienze che ha avuto: me le raccontava sempre il giorno dopo! è fantastica, intanto la mia patta è sempre più gonfia, completamente appoggiata alla sua patatina.
Ci baciamo con passione per alcuni minuti poi mi guarda dritta negli occhi, l'imbarazzo è già un ricordo e mi dice a voce alta "stronzo!".
Nemmeno il tempo di replicare che riconquista le mie labbra con forza, ci baciamo a lungo finchè sento le sue mani iniziare a sbottonarmi il jeans, non perdo tempo e nel frattempo le levo la maglietta lasciandola con un reggiseno nero che mette in risalto le sue belle tettine sode mentre lei riconquista il suo territorio scostandomi i boxer e prendendo in mano il mio pene in festa.
Mi sale un brivido dietro la schiena solo all'idea che lei avesse il mio cazzo tra le mani e iniziasse lentamente a segarlo è incredibile. Era già duro da parecchio tempo.
La interrompo, e le sfilo i pantaloncini e mutandine assieme, nella penombra intravedo finalmente la sua fichetta: con stupore pelosa ma ben curata e rasata ai lati, praticamente ha quasi la striscetta verticale, solo un pò più larga del solito; non perdo tempo e tasto con il dito medio il taglietto: è bagnatissimo e decido subito di giocarci dentro!
Lei respira fortissimo, affannosamente mentre si tocca i capezzoli appuntiti; entro ed esco con il dito poi lo porto su lungo tutto il taglio ripeto più e più volte e lei sembra già impazzire, quindi non resisto, mi piego un po’ e inizio a leccargliela con una voglia a mille, ha un bel sapore, ed è bagnatissima, una fontanella!
Il suo respiro si fa sempre più intenso e forte, il mio cazzo sempre più duro e grosso. Stringe forte la presa sulle mie braccia con le sue mani. Viene.
Di già!! penso io, niente paura, mi prende a se e mi bacia con ancora più passione di prima, mentre con la mano mi sega il cazzo sbattendolo ogni tanto contro la sua fichetta ancora umida.

Io sto impazzendo, è caldissima e passo con la lingua sui capezzoli durissimi, vorrei che lo prendesse in bocca, ma allo stesso tempo non voglio forzare le cose: sta andando già anche troppo bene per me;
mi scosta leggermente e mi sussurra nell'orecchio:
"sbattimi stronzo, ma non venirmi dentro sennò sono guai"
non me lo faccio ripetere due volte, lei è sempre seduta sulla sua sedia, io mi sputo sul cazzo, lo accarezzo con la mano e con una spinta lo inserisco al primo colpo.
La scopo con passione e allo stesso tempo con forza e violenza tenendomi ai poggia braccia della sua sedia.
Lei geme, ansima, un respiro affanoso, mi eccita sentirla, mi chiede di non fermarmi, e io ovviamente obbedisco!!
Continuiamo finchè il mio sguardo incrocia il suo e terrorizzati ci capiamo all'istante:
"Cazzo Marco!!!"
Ci voltiamo, io col cazzo dentro e lei completamente nuda
Marco è sempre lì, sul suo lettino, a mezzo metro dal mio culo nudo e sudato e faccio caso che ora lui non è più rivolto verso il cielo, ma verso di noi!!!
Cazzo, lo chiamiamo ma non risponde, lo chiama Bea e nulla, dopo un po’ lo richiama e lui mugugna qualche cosa.
In quel momento lo odio.
Cazzo, cazzo, cazzo, ma perchè sei lì, ora mi va a buca la scopata, stronzo!

Ma mi sbaglio.
Bea si volta, mi guarda negli occhi e mi dice:
"cazzo ti sei fermato?! guarda che non voglio lui, voglio te, quindi se non vuoi che lui ti dia il cambio vedi di continuare"
Guardo Marco e penso: sto stronzo capisce, capisce eccome il porco!"
Vabbè, fanculo a te, riprendo a scopare come non mai.
Lei gode, gode forte, fin troppo, mi sento lusingato ma allo stesso tempo imbarazzato per marco e per i vicini.
Ci spostiamo sul mio lettino, ben più comodo, io sopra lei sotto, poi cambiamo, sta per iniziare lei sopra a cavalcare e io sotto sdraiato ma marco inizia a parlare e dire qualche cosa, allora ci fermiamo immediatamente, fa uscire il mio cazzo che nel frattempo è a due passi da esplodere e si appoggia i vestiti sul seno mentre inizia a vestirsi.
Abbiamo scopato un ora abbondante davanti a lui e adesso che cazzo vuole?!stronzo tornatene a guardare le tue cazzo di stelle!!!" penso AMICHEVOLMENTE io.
Continua a parlare non sò cosa e intanto Beatrice mi passa i vestiti e per mano mi accompagna all'interno, andiamo nella mia stanza e riprendiamo da dove eravamo rimasti, non saprei per quanto tempo ma fino allo sfinimento: non riuscivo proprio a venire e dopo la sua venuta si appoggia con la testa sul mio petto e ci addormentiamo in un istante (col cazzo ancora duro!).
Al mattino seguente mi sveglio, Marco dorme a terra, sul tappeto in fianco al mio letto, ma lei non c'è più!
 
Ultima modifica:
OP
insideout

insideout

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
7,471
Punteggio reazione
138
Punti
0
diciamo che è rimasto positivo (= una ventina di scopate:ave:) per un bel periodo -qualche mese- poi, bruscamente rapporto rovinato: amicizia e sesso non funzionavano bene insieme e non capivamo più cosa volevamo (in realtà io lo capivo benissimo cosa volevo, ma lei no) ora lei è sposata con due figli e non la sento più da anni:sfigato:
 
Ultima modifica:
OP
insideout

insideout

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
7,471
Punteggio reazione
138
Punti
0
o l'ha scritta Beatrice (e la cosa sarebbe super eccitante quanto improbabile),
oppure è impossibile, come scritto sopra è un fatto accaduto realmente... a me!!:sisi::asd:
 
Ultima modifica:
P

peppegiuit

Guest
diciamo che è rimasto positivo (= una ventina di scopate:ave:) per un bel periodo -qualche mese- poi, bruscamente rapporto rovinato: amicizia e sesso non funzionavano bene insieme e non capivamo più cosa volevamo (in realtà io lo capivo benissimo cosa volevo, ma lei no) ora lei è sposata con due figli e non la sento più da anni:sfigato:
Bella storia ...non l'avevo ancora letta :npaper:
 

Top Bottom