Esperienza reale Racconto di fantasia Cognatina alle prese com la maturità

storyteller

"Level 1"
Messaggi
3
Punteggio reazione
79
Punti
13
Age
34
Ciao a tutti! Sono nuovo in questo forum, sono un grande amante dei racconti perché ci portano dove la realtà spesso non ci consente di andare. Questo racconto mette insieme situazioni reali e risvolti che (purtroppo) non sono mai avvenuti... almeno finora! Iniziamo:

Carlotta ed io ci siamo conosciuti all’Università e stiamo assieme da quasi 4 anni ormai. Stiamo bene insieme ma i brividi e la voglia dei primi tempi hanno lasciato spazio all’abitudine.

Nella vita di tutti i giorni va tutto a gonfie vele ma quando siamo soli sotto le lenzuola nessuno dei due sa più cosa inventarsi. Abbiamo sperimentato tutte le posizioni, fatto ogni tipo di gioco di ruolo e usato ogni genere di sex toy. Abbiamo perso curiosità e voglia di sperimentare, o precisamente, lei è già pienamente soddisfatta di quello che può ottenere a letto.

Ho provato a proporle di fare anche sesso con altre persone, maschi o femmine, sconosciuti o amici, ma non fa per lei. Mi sarebbe piaciuto anche fare esibizionismo, reale o virtuale, ma lei è estremamente riservata e non ne ha mai voluto sapere.

Carlotta sarebbe perfetta: è molto minuta, arriva appena a 1.60, viso dolce con un naso leggermente all’insù (sembra una bellissima maialina), occhi scuri e capelli castani che le sfiorano le spalle, seno piccolo ma proporzionato a quel corpicino e un culetto sodissimo da infarto.

Come detto ormai da mesi la frequenza e l’intensità dei nostri rapporti è crollata drasticamente e ho dovuto inevitabilmente rimediare con il “fai da me”.

Carlotta sa che mi masturbo di tanto in tanto, la realtà è che almeno un paio di volte al giorno mi prendo del tempo per me. Basta anche una pubblicità provocante in TV per farmi venire voglia, come è successo l’altro giorno…

Io e Carlotta abbiamo pranzato assieme a casa sua, soli perché i genitori sono via in ferie e la sorella sta studiando a casa di un’amica per la maturità.

Dopo pranzo Carlotta doveva vedersi con amiche ed io sono rimasto solo a casa senza granché da fare. Per ammazzare la noia ho deciso di prendere il computer e andare in bagno a divertirmi un po’. Chiudo la porta, metto il computer sopra il cesto dei panni sporchi e mi spoglio completamente.

Giro un po’ per il web, parlo in qualche chat condividendo fantasie con altri arrapati come me e cerco il video o l’ispirazione per venire.

Sono sul punto di raggiungere l’orgasmo quando improvvisamente si apre la porta del bagno che evidentemente avevo chiuso non a chiave.

È Elisa, la sorella di Carlotta.

Tutta l'eccitazione crolla e mi sento gelare il sangue, non so cosa dire o come giustificarmi perché tutto è esattamente come sembra. L’unica cosa che riesco a fare è togliere il volume del video che stavo guardando tenendo ancora l’altra mano sul mio gioiello. Video, tra l'altro, di una coppia di cui una è una meravigliosa trans femminile, Vicats, e l'altra sua compagna Milla. Fortunatamente lei rompe velocemente il silenzio:

E: “Ciao! Mi serve solo un elastico per capelli, posso prenderlo?”

Rimango un attimo muto e ci metto un po’ ad elaborare la richiesta, anche perché pensavo che avrebbe richiuso la porta d’istinto, se fosse successo a parti invertite io penso che avrei chiuso immediatamente per l’imbarazzo.

Io: “Certo figurati…”

La scatola degli elastici era esattamente sopra la mia testa; quindi, io mi ritrovo con una mano appiccicosa sul mio pene, nudo, col computer aperto con un video porno con una trans muto e a 10 cm dalla sorella della mia ragazza con il suo profumo intenso che mi stordisce l’olfatto.

Elisa prende l’elastico, dà un’occhiata cercando di non farsi notare allo schermo e prima di uscire fa con un sorriso di difficile interpretazione:

E: “Preferisci che chiuda o lascio aperto?”

Io: “Chiudi chiudi… scusa Elisa…”

E: ”Per cosa?”

Ridendo se ne va.
 

David1

"Level 4"
Messaggi
888
Punteggio reazione
925
Punti
99
Molto interessante.... sopratutto sono già curioso di sapere quanto c'è di vero e quanto di fantasia in questo primo spezzone😉
 
OP
S

storyteller

"Level 1"
Messaggi
3
Punteggio reazione
79
Punti
13
Age
34
Rimango per qualche secondo immobile, l’eccitazione ormai se n’è andata e non ho più lo spirito per concludere la mia gioia solitaria, quindi con calma mi sciacquo, mi rivesto ed esco dal bagno.

Che fare con Elisa? Dirle qualcosa? Far finta di niente?
Dopo varie riflessioni decido di parlarle, provo almeno a chiederle di far rimanere la cosa tra di noi.

-Io: “Senti Elisa… riguardo quello che è successo prima… potrebbe rimanere tra me e te? Non è un segreto che i ragazzi, me compreso, si masturbino però preferirei che Carlotta non venisse a sapere che lo stavo facendo nel vostro bagno con te in casa…Anzi scusami ma non avevo sentito che eri tornata.”
-Elisa: “Ahah non devi scusarti! Anzi è stato divertente e a ripensarci sembrava quasi l’inizio di un video porno!”

Mi lascia nuovamente senza parole, preso dall’imbarazzo non avevo realizzato che mi ero fatto vedere con il pene in mano dalla sorella della mia ragazza. In quel momento mi sale istantaneamente un’erezione che non passa inosservata ad Elisa.

-Elisa: “Caspita! Di nuovo??? Ma sei una macchina ahahah”
Io rosso dalla vergogna le dico “Guarda prima non ho finito perché non mi sembrava il caso…”
-Elisa: “E perché mai? Comunque, adoro fare questo effetto agli uomini”

Da un lato sapevo che mi stava provocando e che la conversazione era pericolosa, dall’altro ero troppo eccitato per lasciare cadere la provocazione.

-Io: “Che effetto pensi di farmi, scusa?”
-Elisa: “Quantomeno ti piaccio, poi se hai altre fantasie non posso saperlo. Non è comune far pensieri sulla sorella della propria ragazza?”
-Io: “Questa conversazione non porta a nulla di buono meglio finirla qua. Torno di là ti lascio fare le tue cose.”
-Elisa: “Di là in bagno???” Dice con uno sguardo malizioso.
-Io: “No in camera…”
-Elisa: “Ah peccato… beh se ti venisse di nuovo lo stimolo non chiudere a chiave che potrebbe servirmi un altro elastico ahah”

Me ne torno in camera senza rispondere arrapato come non mai, ma cerco di ignorare la cosa. Inizio a guardare svogliatamente una serie su Netflix ma il pensiero rimane su quello che è successo. Elisa mi piace e anche tanto, somiglia tantissimo a Carlotta soprattutto in viso: rispetto alla mia ragazza è più alta e porta una bellissima terza sodissima, in bikini è davvero uno spettacolo, fondoschiena non a livello di Carlotta ma si lascia lo stesso desiderare.
Inutile dire che in molte occasioni sono venuto guardando le sue foto e pensando a lei.

Lascio andare la mia serie sul tablet e apro instagram guardando il profilo di Elisa.

Inizio a toccarmi e nel giro di pochi minuti sono già in procinto di venire ma mi blocco di colpo.

Decido di andare in bagno. Apro il rubinetto sperando che Elisa se ne accorgesse e venisse. Io rimanevo duro di marmo in erezione senza neanche toccarmi. Passa almeno un quarto d’ora ma Elisa non si palesa.

Non so cosa mi sia passato per la testa ma decido di mandarle un Whatsapp:

Io: ”Non è che ti serve per caso un elastico per capelli?”

Istantaneamente si flaggano le spunte blu. Ogni secondo in cui non ricevo risposta mi pare durare anni. Che cosa mi passa per la testa? Rischio che lo dica a Carlotta e potrebbe essere la fine. Vorrei tornare indietro ma non posso.

-Elisa: “Mi leggi nel pensiero! Stavo giusto per farmi una treccia…”
 

Rosslu88

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
3,681
Punteggio reazione
2,133
Punti
119
Age
31
Rimango per qualche secondo immobile, l’eccitazione ormai se n’è andata e non ho più lo spirito per concludere la mia gioia solitaria, quindi con calma mi sciacquo, mi rivesto ed esco dal bagno.

Che fare con Elisa? Dirle qualcosa? Far finta di niente?
Dopo varie riflessioni decido di parlarle, provo almeno a chiederle di far rimanere la cosa tra di noi.

-Io: “Senti Elisa… riguardo quello che è successo prima… potrebbe rimanere tra me e te? Non è un segreto che i ragazzi, me compreso, si masturbino però preferirei che Carlotta non venisse a sapere che lo stavo facendo nel vostro bagno con te in casa…Anzi scusami ma non avevo sentito che eri tornata.”
-Elisa: “Ahah non devi scusarti! Anzi è stato divertente e a ripensarci sembrava quasi l’inizio di un video porno!”

Mi lascia nuovamente senza parole, preso dall’imbarazzo non avevo realizzato che mi ero fatto vedere con il pene in mano dalla sorella della mia ragazza. In quel momento mi sale istantaneamente un’erezione che non passa inosservata ad Elisa.

-Elisa: “Caspita! Di nuovo??? Ma sei una macchina ahahah”
Io rosso dalla vergogna le dico “Guarda prima non ho finito perché non mi sembrava il caso…”
-Elisa: “E perché mai? Comunque, adoro fare questo effetto agli uomini”

Da un lato sapevo che mi stava provocando e che la conversazione era pericolosa, dall’altro ero troppo eccitato per lasciare cadere la provocazione.

-Io: “Che effetto pensi di farmi, scusa?”
-Elisa: “Quantomeno ti piaccio, poi se hai altre fantasie non posso saperlo. Non è comune far pensieri sulla sorella della propria ragazza?”
-Io: “Questa conversazione non porta a nulla di buono meglio finirla qua. Torno di là ti lascio fare le tue cose.”
-Elisa: “Di là in bagno???” Dice con uno sguardo malizioso.
-Io: “No in camera…”
-Elisa: “Ah peccato… beh se ti venisse di nuovo lo stimolo non chiudere a chiave che potrebbe servirmi un altro elastico ahah”

Me ne torno in camera senza rispondere arrapato come non mai, ma cerco di ignorare la cosa. Inizio a guardare svogliatamente una serie su Netflix ma il pensiero rimane su quello che è successo. Elisa mi piace e anche tanto, somiglia tantissimo a Carlotta soprattutto in viso: rispetto alla mia ragazza è più alta e porta una bellissima terza sodissima, in bikini è davvero uno spettacolo, fondoschiena non a livello di Carlotta ma si lascia lo stesso desiderare.
Inutile dire che in molte occasioni sono venuto guardando le sue foto e pensando a lei.

Lascio andare la mia serie sul tablet e apro instagram guardando il profilo di Elisa.

Inizio a toccarmi e nel giro di pochi minuti sono già in procinto di venire ma mi blocco di colpo.

Decido di andare in bagno. Apro il rubinetto sperando che Elisa se ne accorgesse e venisse. Io rimanevo duro di marmo in erezione senza neanche toccarmi. Passa almeno un quarto d’ora ma Elisa non si palesa.

Non so cosa mi sia passato per la testa ma decido di mandarle un Whatsapp:

Io: ”Non è che ti serve per caso un elastico per capelli?”

Istantaneamente si flaggano le spunte blu. Ogni secondo in cui non ricevo risposta mi pare durare anni. Che cosa mi passa per la testa? Rischio che lo dica a Carlotta e potrebbe essere la fine. Vorrei tornare indietro ma non posso.

-Elisa: “Mi leggi nel pensiero! Stavo giusto per farmi una treccia…”
Qua se ne vedranno delle belle
 
OP
S

storyteller

"Level 1"
Messaggi
3
Punteggio reazione
79
Punti
13
Age
34
Nella mia testa in quel momento passava di tutto: eccitazione, senso di colpa, perversione, paura… non potevo più tornare indietro. Avevo il cuore che mi batteva a mille e il cazzo che mi sembrava oscillare tra l’essere più duro che mai e scendere come in preda ad un’ansia da prestazione.

Finalmente Elisa apre la porta:

E: “Eccomi tornata!”
Io: “Ciao…” sono riuscito a balbettare con un fiato di voce.

L’imbarazzo da parte mia era alle stelle, non sapevo come comportarmi né cosa dire. Non volevo rovinare tutto dicendo qualcosa di insensato o mostrarmi insicuro. Ma lo ero e non riuscivo a nasconderlo.

E: “Perché non mi fai vedere cosa stavi facendo?”
Io: “Certo”

Ora l’unica cosa che provo è un arrapamento irrefrenabile, inizio quindi a segarmi dolcemente perché la paura di venire in meno di un minuto è forte.

Elisa si posiziona davanti a me, con la schiena appoggiata al muro con le braccia conserte. È vestita con un top nero di cotone di Calvin Klein ben aderente dal quale si notano due bei capezzolini turgidi e degli shorts da pallavolista anche quelli ben aderenti ma che purtroppo non lasciano scorgere la forma della sua fighetta. Devo dire che è una fortuna, sennò non credo sarei durato mezzo minuto. Io la fisso: le sue tette sode, il suo addome piatto con un bel piercing sull’ombelico e il suo sguardo malizioso. Noto inoltre che si sta mordendo un labbro, e la cosa mi eccita. Lei invece fissa come ipnotizzata la mia mano che accarezza il mio cazzo. Non è il primo che vede, anzi, e non è neanche particolarmente diverso dalla media, ma la situazione proibita riesco a cogliere che la sta eccitando.

Io: “Va bene quello che sto facendo?”
E: “Sì, fai solo uscire per bene la cappella che mi piace quando sono tutti scoperti”
Io: “Ma certo…”

La accontento e sento che fa una smorfia come quando si deve trattenere l’eccitazione. Non so cosa le stia passando per la testa. Io in questo momento non so come vorrei che si evolvesse la situazione, non so se indurla a fare qualcosa o lasciare tutto com’è. Io sono arrapato come un maiale, qualsiasi cosa succeda a me va bene. Intanto continuo a segarmi lentamente per non rischiare di venire.

E: ”Quanto ci metti a venire di solito?”
Io: “Dipende…”
E: ”E ora quanto ti serve?”
Io: “Posso venire in ogni istante, vengo quando lo desideri tu…”

Elisa che fino a quel momento non aveva staccato gli occhi dal mio cazzo mi fissa dritto negli occhi e poi li chiude trattenendo il respiro.

E: “Dove vuoi venire?”

Rimango un attimo in silenzio, non so fino a dove posso spingermi. Mentre penso di risponderle che solitamente vengo in un fazzoletto lei mi toglie dall’imbarazzo:

E: “Puoi venirmi addosso, dove?”

Per un attimo ho un impulso fortissimo che penso di non poter trattenere; quindi, penso in fretta e istintivamente rispondo:

Io: “Sul culo?”
E: “No, voglio vederti schizzare. Vienimi sull’ombelico. Adesso”

Mi alzo rapidamente in modo che il mio cazzo sia esattamente all’altezza dell’addome di Elisa e con solo un paio di su e giù schizzo fortissimo e abbondantemente sulla sua pancia.

E: “Bene, sistemiamoci e torniamo alle nostre faccende.”
 

Napoletano1994

Iscrizione rigettata!
Messaggi
2,699
Punteggio reazione
3,950
Punti
119
Nella mia testa in quel momento passava di tutto: eccitazione, senso di colpa, perversione, paura… non potevo più tornare indietro. Avevo il cuore che mi batteva a mille e il cazzo che mi sembrava oscillare tra l’essere più duro che mai e scendere come in preda ad un’ansia da prestazione.

Finalmente Elisa apre la porta:

E: “Eccomi tornata!”
Io: “Ciao…” sono riuscito a balbettare con un fiato di voce.

L’imbarazzo da parte mia era alle stelle, non sapevo come comportarmi né cosa dire. Non volevo rovinare tutto dicendo qualcosa di insensato o mostrarmi insicuro. Ma lo ero e non riuscivo a nasconderlo.

E: “Perché non mi fai vedere cosa stavi facendo?”
Io: “Certo”

Ora l’unica cosa che provo è un arrapamento irrefrenabile, inizio quindi a segarmi dolcemente perché la paura di venire in meno di un minuto è forte.

Elisa si posiziona davanti a me, con la schiena appoggiata al muro con le braccia conserte. È vestita con un top nero di cotone di Calvin Klein ben aderente dal quale si notano due bei capezzolini turgidi e degli shorts da pallavolista anche quelli ben aderenti ma che purtroppo non lasciano scorgere la forma della sua fighetta. Devo dire che è una fortuna, sennò non credo sarei durato mezzo minuto. Io la fisso: le sue tette sode, il suo addome piatto con un bel piercing sull’ombelico e il suo sguardo malizioso. Noto inoltre che si sta mordendo un labbro, e la cosa mi eccita. Lei invece fissa come ipnotizzata la mia mano che accarezza il mio cazzo. Non è il primo che vede, anzi, e non è neanche particolarmente diverso dalla media, ma la situazione proibita riesco a cogliere che la sta eccitando.

Io: “Va bene quello che sto facendo?”
E: “Sì, fai solo uscire per bene la cappella che mi piace quando sono tutti scoperti”
Io: “Ma certo…”

La accontento e sento che fa una smorfia come quando si deve trattenere l’eccitazione. Non so cosa le stia passando per la testa. Io in questo momento non so come vorrei che si evolvesse la situazione, non so se indurla a fare qualcosa o lasciare tutto com’è. Io sono arrapato come un maiale, qualsiasi cosa succeda a me va bene. Intanto continuo a segarmi lentamente per non rischiare di venire.

E: ”Quanto ci metti a venire di solito?”
Io: “Dipende…”
E: ”E ora quanto ti serve?”
Io: “Posso venire in ogni istante, vengo quando lo desideri tu…”

Elisa che fino a quel momento non aveva staccato gli occhi dal mio cazzo mi fissa dritto negli occhi e poi li chiude trattenendo il respiro.

E: “Dove vuoi venire?”

Rimango un attimo in silenzio, non so fino a dove posso spingermi. Mentre penso di risponderle che solitamente vengo in un fazzoletto lei mi toglie dall’imbarazzo:

E: “Puoi venirmi addosso, dove?”

Per un attimo ho un impulso fortissimo che penso di non poter trattenere; quindi, penso in fretta e istintivamente rispondo:

Io: “Sul culo?”
E: “No, voglio vederti schizzare. Vienimi sull’ombelico. Adesso”

Mi alzo rapidamente in modo che il mio cazzo sia esattamente all’altezza dell’addome di Elisa e con solo un paio di su e giù schizzo fortissimo e abbondantemente sulla sua pancia.

E: “Bene, sistemiamoci e torniamo alle nostre faccende.”
che troia st'elisa davvero
 

Matteo1922

"Level 3"
Messaggi
195
Punteggio reazione
267
Punti
63
Bellissimo racconto! Spero continui!
Spesso tra sorelle hanno taglie molto simili di tette, invece in questo caso si passa da una prima ad una terza, interessante😂
 

Top Bottom