Luca/Mary
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Ciao ragazzi vi copio qui un racconto che mi e stato spedito questo pomeriggio, lo ha scritto pensando a me in una situazione al quanto inaspettata spero vi piaccia e se a lui va ancora di continuare ne sarei contenta.
Vi lascio buona lettura baci by Mary :tocco:
Me ne andai arrabbiata attraversando il parco. Pensando al suo comportamento il nervoso aumentava e attraversai la strada senza nemmeno guardare… Sentii solo le gomme di un auto inchiodare e con la cosa dell’occhio vidi una macchina fermarsi a pochi centimetri dal mio ginocchio…
- Ma cazzo! Quando attraversi guardi?????
- Scusa… ero distratta e non ci ho pensato!
Aveva circa 40 anni… Capelli rasati. Vestiva jeans e una camicia bianca. Semplice ma allo stesso tempo elegante.
Lo guardai per pochi istanti e dopo avergli chiesto ancora scusa per aver rischiato l’incidente continuai ad attraversare…
- Ehi… scusa!!!! – Sentii la sua voce alle mie spalle…
- Se ad ogni incrocio attraversi così a casa non ci arrivi viva… se vuoi ti do uno strappo io…
Mi girai. L’istinto fu quello di dire di no… Ma ero stanca e avevo male ai piedi… Così accettai. Feci il giro della macchina e salii.
- Dove devo andare?
- Vai verso la tangenziale – gli dissi io
In macchina c’era la radio accesa e notavo in lui un certo imbarazzo… Sapevo di avere un abbigliamento un po’ provocante… Così ruppi il ghiaccio:
- Come mai in giro a quest’ora? – gli chiesi
- Sono uscito ora da lavorare. Avevo una riunione in ufficio e ho fatto tardi… Stavo cercando un chiosco aperto per mangiare qualcosa…
- E tu? Chi ti ha fatto arrabbiare così da non guardare nemmeno gli incroci? – mi chiese
- Lascia perdere… è una storia lunga
- Ti va di mangiare qualcosa con me? Solo 5 minuti…
- Ok… dai…
Così ci fermammo in un localino che c’era sulla strada… Entrammo. Lui ordinò una crepes al cioccolato io un bicchiere di coca. C’erano altre persone dentro il locale ma non c’era troppo rumore.
Mi ero accorta che il suo sguardo a volte scivolava nella mia scollatura… Mi guardava il seno… lo percepivo anche senza guardarlo…
Le sue gambe sfioravano le mie ma senza malizia… Il tavolino era piccolo e ci stava che ci toccassimo…
Arrivo il cameriere e portò le consumazioni…
- Ne vuoi? – mi chiese’
- No grazie… mangia pure che avrai fame… - gli risposi posando le labbra sul bicchiere di coca
- Adoro la Nutella…, è una libidine – mi disse portandosi alla bocca il primo boccone
- Dai assaggia… non ti rovina mica la linea un boccone di crepes alla nutella… disse mentre mi porgeva la sua forchettina…
Mi imboccò lui… mi sporsi solo leggermente per agevolare la sua operazione e mi accorsi che mentre mi porgeva il boccone mi guardò ancora la scollatura e l’incavo del seno.
Non era un uomo bello… Aveva un viso particolare e molto espressivo. Era gentile.
Sentivo la Nutella impastarmi la bocca… La sua gamba sfiorò la mia più insistentemente.
- Dai ancora un boccone…
- Noooooo dai! Risposi sorridendo
- Eddai!!!!! Non fare la preziosa… mi disse sorridendo sporgendomi ancora la forchettina…
Aprii allora le labbra e mi lasciai imboccare. Stavolta però lo feci con più malizia ed accompagnai il boccone con la lingua prendendo tra le labbra tutta la forchetta… Rimase così qualche secondo nella mia bocca e quando lui la sfilò rimase leggermente sporca del mio rossetto.
Mi accorsi che lui guardò quell’ombra rossa sulla forchetta e senza esitare mise la forchetta in bocca senza alcun boccone sopra… Lo guardavo mentre assaporava quell’insignificante mia traccia ma questo mi scatenò una reazione ormonale inaspettata…
Mi guardava negli occhi mentre teneva la forchettina in bocca ed io allungai la gamba sotto il tavolo toccando volontariamente il suo piede.
Mi imboccò ancora un paio di volte e la tensione erotica continuava a salire chiaramente.
Pagò ed uscimmo… In silenzio tornammo verso l’auto.
Il rumore dei miei tacchi risuonava nel silenzio della strada. Salimmo in auto.
Lui mise in moto e ripartì ma io ebbi la sensazione che andasse in una direzione non definita… Si fermò al semaforo e la sua mano sfiorò la mia coscia… Verde… Ripartiamo… Poche centinaia di metri ed è di nuovo rosso… Si ferma… la mano scivola dal cambio alla mia gamba… Lo lascio fare… Di nuovo verde… Riparte..
- Ti va se ci fermiamo? – mi chiese
- Come vuoi – risposi io
Freccia e gira… nel parcheggio del Carrefour ci sono poche macchine. Si ferma in un angolo distante dall’ingresso.
Spegne il motore. Spegne la radio…
- Hai un profumo molto dolce… - mi disse avvicinando il viso al mio collo
- …..
Lo sentivo sfiorare la mia pelle del collo mentre mi annusava… Sentii le sue labbra leggere sul collo e il suo respiro sulla pelle…
- Ehi… - riuscii solo a dire
- Ho voglia di te… mi sussurrò all’orecchio…
Piegai la testa all’indietro e mi lascia baciare il collo… le sue mani sfioravano la pelle delle braccia… Sentivo le sue labbra muoversi e percorrere la mia pelle dal collo verso l’orecchio e dietro la nuca…
- Andiamo da me… ti va? - Mi disse sottovoce
- Non posso è tardi… - gli risposi
- Abito a pochi passi da qui… non facciamo tardi…
- Ok. Dai. – gli dissi pensando che tanto l’appuntamnento con A. se fosse andato bene avrei fatto tardi comunque.
Ripartì e dopo pochi minuti di silenzio imbarazzante arrivammo a casa sua.
Entrammo e mi prese per una mano accompagnandomi verso la camera.
Si girò verso di me… Mi prese il viso tra le mani e avvicinò le labbra alle mie… Il sapore dolce della Nutella di poco prima si mescolò alla mia saliva e la sua lingua morbida accarezzava la mia.
Mi spogliò… Le sue mani scorrevano sulla mia pelle veloci fino a rimanere completamente nuda di fronte a lui… Si sfilò la camicia. Le spalle larghe ed i suoi pettorali erano di fronte a me… Non aveva un fisico atletico ma si vedeva che aveva un passato da atleta. Si sfilò i jeans… la sua erezione era evidente sotto i boxer colorati… Si avvicinò e mi baciò ancora… sentivo il suo membro spingere sul mio ventre. Non resistetti. Infilai la mano nel boxer per sentirlo. Era eccitato e gonfio… sentii i suoi boxer bagnati e un caldo filo di bava rese la mia mano viscida. Lo strinsi… Mi riempiva la mano e capivo che pur non essendo enorme era un membro delle dimensioni normali. Mentre le sua lingua riempiva la mia bocca sentii le sue mani afferrarmi le natiche… Aprendomi i glutei mi tirò verso di se… lo specchio dietro di me restituiva l’immagine delle mie natiche aperte e la luce fioca nascondeva leggermente la mia intimità .
Mi prese per un braccio…
- Vieni – mi disse
Mi lasciai guidare. Accese la luce della specchiera in bagno. Mi fece sedere sul bidet. Faccia al muro. Aprì l’acqua e diresse il getto tiepido sul mio sesso… fece gocciolare un po’ di sapone sulla sua mano e si sedette dietro di me. Era nudo. Sentivo il suo membro bagnato sulla schiena… posò la sua mano sinistra sul mio ventre e la destra iniziò a farla scorrere lentamente sul mio sesso… Le dita si insinuavano leggermente tra le labbra e i miei umori si mischiavano al sapone intimo… Sentivo l’acqua tiepida e le sue dita… il palmo della mano spingeva sulle mie labbra e il suo dito insaponato e viscido di me scorreva sul mio orifizio… lo sentivo accarezzarmi e spingere così rilassai i muscoli e lasciai che mi penetrasse leggermente… Pochi millimetri del suo dito dilatarono il mio buchino per poi ritrarsi e continuare quella dolcissima ed eccitante lavanda… L’acqua aveva ormai lavato via ogni traccia di sapone… Prese un asciugamano e deterse le gocce d’acqua… Mi porse la mano e mi accompagnò sul letto… Mi fece distendere… si inginocchiò…
- Guardami… - mi disse
E sentii la sua lingua scorrere sul mio perineo… Mi guardavo nello specchio… Nuda, sul letto con le cosce completanmente divaricate i talloni appoggiati sul letto… La sua testa spinta sul mio sesso e la sua lingua che lentamente stava affondando dentro di me…
Vi lascio buona lettura baci by Mary :tocco:
Me ne andai arrabbiata attraversando il parco. Pensando al suo comportamento il nervoso aumentava e attraversai la strada senza nemmeno guardare… Sentii solo le gomme di un auto inchiodare e con la cosa dell’occhio vidi una macchina fermarsi a pochi centimetri dal mio ginocchio…
- Ma cazzo! Quando attraversi guardi?????
- Scusa… ero distratta e non ci ho pensato!
Aveva circa 40 anni… Capelli rasati. Vestiva jeans e una camicia bianca. Semplice ma allo stesso tempo elegante.
Lo guardai per pochi istanti e dopo avergli chiesto ancora scusa per aver rischiato l’incidente continuai ad attraversare…
- Ehi… scusa!!!! – Sentii la sua voce alle mie spalle…
- Se ad ogni incrocio attraversi così a casa non ci arrivi viva… se vuoi ti do uno strappo io…
Mi girai. L’istinto fu quello di dire di no… Ma ero stanca e avevo male ai piedi… Così accettai. Feci il giro della macchina e salii.
- Dove devo andare?
- Vai verso la tangenziale – gli dissi io
In macchina c’era la radio accesa e notavo in lui un certo imbarazzo… Sapevo di avere un abbigliamento un po’ provocante… Così ruppi il ghiaccio:
- Come mai in giro a quest’ora? – gli chiesi
- Sono uscito ora da lavorare. Avevo una riunione in ufficio e ho fatto tardi… Stavo cercando un chiosco aperto per mangiare qualcosa…
- E tu? Chi ti ha fatto arrabbiare così da non guardare nemmeno gli incroci? – mi chiese
- Lascia perdere… è una storia lunga
- Ti va di mangiare qualcosa con me? Solo 5 minuti…
- Ok… dai…
Così ci fermammo in un localino che c’era sulla strada… Entrammo. Lui ordinò una crepes al cioccolato io un bicchiere di coca. C’erano altre persone dentro il locale ma non c’era troppo rumore.
Mi ero accorta che il suo sguardo a volte scivolava nella mia scollatura… Mi guardava il seno… lo percepivo anche senza guardarlo…
Le sue gambe sfioravano le mie ma senza malizia… Il tavolino era piccolo e ci stava che ci toccassimo…
Arrivo il cameriere e portò le consumazioni…
- Ne vuoi? – mi chiese’
- No grazie… mangia pure che avrai fame… - gli risposi posando le labbra sul bicchiere di coca
- Adoro la Nutella…, è una libidine – mi disse portandosi alla bocca il primo boccone
- Dai assaggia… non ti rovina mica la linea un boccone di crepes alla nutella… disse mentre mi porgeva la sua forchettina…
Mi imboccò lui… mi sporsi solo leggermente per agevolare la sua operazione e mi accorsi che mentre mi porgeva il boccone mi guardò ancora la scollatura e l’incavo del seno.
Non era un uomo bello… Aveva un viso particolare e molto espressivo. Era gentile.
Sentivo la Nutella impastarmi la bocca… La sua gamba sfiorò la mia più insistentemente.
- Dai ancora un boccone…
- Noooooo dai! Risposi sorridendo
- Eddai!!!!! Non fare la preziosa… mi disse sorridendo sporgendomi ancora la forchettina…
Aprii allora le labbra e mi lasciai imboccare. Stavolta però lo feci con più malizia ed accompagnai il boccone con la lingua prendendo tra le labbra tutta la forchetta… Rimase così qualche secondo nella mia bocca e quando lui la sfilò rimase leggermente sporca del mio rossetto.
Mi accorsi che lui guardò quell’ombra rossa sulla forchetta e senza esitare mise la forchetta in bocca senza alcun boccone sopra… Lo guardavo mentre assaporava quell’insignificante mia traccia ma questo mi scatenò una reazione ormonale inaspettata…
Mi guardava negli occhi mentre teneva la forchettina in bocca ed io allungai la gamba sotto il tavolo toccando volontariamente il suo piede.
Mi imboccò ancora un paio di volte e la tensione erotica continuava a salire chiaramente.
Pagò ed uscimmo… In silenzio tornammo verso l’auto.
Il rumore dei miei tacchi risuonava nel silenzio della strada. Salimmo in auto.
Lui mise in moto e ripartì ma io ebbi la sensazione che andasse in una direzione non definita… Si fermò al semaforo e la sua mano sfiorò la mia coscia… Verde… Ripartiamo… Poche centinaia di metri ed è di nuovo rosso… Si ferma… la mano scivola dal cambio alla mia gamba… Lo lascio fare… Di nuovo verde… Riparte..
- Ti va se ci fermiamo? – mi chiese
- Come vuoi – risposi io
Freccia e gira… nel parcheggio del Carrefour ci sono poche macchine. Si ferma in un angolo distante dall’ingresso.
Spegne il motore. Spegne la radio…
- Hai un profumo molto dolce… - mi disse avvicinando il viso al mio collo
- …..
Lo sentivo sfiorare la mia pelle del collo mentre mi annusava… Sentii le sue labbra leggere sul collo e il suo respiro sulla pelle…
- Ehi… - riuscii solo a dire
- Ho voglia di te… mi sussurrò all’orecchio…
Piegai la testa all’indietro e mi lascia baciare il collo… le sue mani sfioravano la pelle delle braccia… Sentivo le sue labbra muoversi e percorrere la mia pelle dal collo verso l’orecchio e dietro la nuca…
- Andiamo da me… ti va? - Mi disse sottovoce
- Non posso è tardi… - gli risposi
- Abito a pochi passi da qui… non facciamo tardi…
- Ok. Dai. – gli dissi pensando che tanto l’appuntamnento con A. se fosse andato bene avrei fatto tardi comunque.
Ripartì e dopo pochi minuti di silenzio imbarazzante arrivammo a casa sua.
Entrammo e mi prese per una mano accompagnandomi verso la camera.
Si girò verso di me… Mi prese il viso tra le mani e avvicinò le labbra alle mie… Il sapore dolce della Nutella di poco prima si mescolò alla mia saliva e la sua lingua morbida accarezzava la mia.
Mi spogliò… Le sue mani scorrevano sulla mia pelle veloci fino a rimanere completamente nuda di fronte a lui… Si sfilò la camicia. Le spalle larghe ed i suoi pettorali erano di fronte a me… Non aveva un fisico atletico ma si vedeva che aveva un passato da atleta. Si sfilò i jeans… la sua erezione era evidente sotto i boxer colorati… Si avvicinò e mi baciò ancora… sentivo il suo membro spingere sul mio ventre. Non resistetti. Infilai la mano nel boxer per sentirlo. Era eccitato e gonfio… sentii i suoi boxer bagnati e un caldo filo di bava rese la mia mano viscida. Lo strinsi… Mi riempiva la mano e capivo che pur non essendo enorme era un membro delle dimensioni normali. Mentre le sua lingua riempiva la mia bocca sentii le sue mani afferrarmi le natiche… Aprendomi i glutei mi tirò verso di se… lo specchio dietro di me restituiva l’immagine delle mie natiche aperte e la luce fioca nascondeva leggermente la mia intimità .
Mi prese per un braccio…
- Vieni – mi disse
Mi lasciai guidare. Accese la luce della specchiera in bagno. Mi fece sedere sul bidet. Faccia al muro. Aprì l’acqua e diresse il getto tiepido sul mio sesso… fece gocciolare un po’ di sapone sulla sua mano e si sedette dietro di me. Era nudo. Sentivo il suo membro bagnato sulla schiena… posò la sua mano sinistra sul mio ventre e la destra iniziò a farla scorrere lentamente sul mio sesso… Le dita si insinuavano leggermente tra le labbra e i miei umori si mischiavano al sapone intimo… Sentivo l’acqua tiepida e le sue dita… il palmo della mano spingeva sulle mie labbra e il suo dito insaponato e viscido di me scorreva sul mio orifizio… lo sentivo accarezzarmi e spingere così rilassai i muscoli e lasciai che mi penetrasse leggermente… Pochi millimetri del suo dito dilatarono il mio buchino per poi ritrarsi e continuare quella dolcissima ed eccitante lavanda… L’acqua aveva ormai lavato via ogni traccia di sapone… Prese un asciugamano e deterse le gocce d’acqua… Mi porse la mano e mi accompagnò sul letto… Mi fece distendere… si inginocchiò…
- Guardami… - mi disse
E sentii la sua lingua scorrere sul mio perineo… Mi guardavo nello specchio… Nuda, sul letto con le cosce completanmente divaricate i talloni appoggiati sul letto… La sua testa spinta sul mio sesso e la sua lingua che lentamente stava affondando dentro di me…
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