Esperienza reale Cosi ebbe inizio, la nostra piccante parte di vita... ci raccontiamo!

Floro74

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Eccoci finalmente qua ragazzi, perdonate l'attesa...
Teniamo le solite regole del gioco, visto che il capitolo lo merita!

Vi chiediamo pero' di partecipare, tutti quanti!!!, visto l'enorme impegno nella stesura, voi fate cosi, lasciate i seguenti voti nel like, a seconda di come vi ha entusiasmato:

:love: E'il capitolo piu' bello finora. Vi amo!

(y) Complimenti per l'impegno, ma non mi ha suscitato nulla di che

:mad: Il capitolo mi ha fatto schifo e sono arrabbiato

😯 Stavolta ci avete stupito!

:confused: Sono triste ragazzi, non ci siamo...

Poi sarebbe bello, ricevere anche dei commenti da parte Vostra, vista la situazione, come fate sempre, chiedeteci le vs curiosita e vi risponderemo nel tempo. Impegnatevi che vi attendiamo, siete la nostra forza per andare avanti!

Un abbraccio a tutti Seba e Marty

CAPITOLO 33: UNA SERATA COL CULO AL VENTO ED IL PROBLEMA DA RISOLVERE



Passo’ altro tempo, ormai ci viene difficile visto le tantissime esperienze e momenti passati assieme, il quantificare il “quanto tempo”, ma comunque diverso.

Ricordo solo che eravamo alle porte dell’estate. Ormai la nostra casa al lago, era diventata prima dimora, praticamente o da soli o con gli amici, il 90% dei weekend lo passavamo sempre li.

Ci permetteva di stare soli, di poter fare quello che volevamo, scopando pure come degli animali, e allo stesso tempo avere la nostra intimità o poter gestire le cose con gli amici come meglio credevamo.

Avevamo, con benestare dei miei, addobbato un po’ la casa a nostro piacimento. Ormai la usavamo principalmente noi, e quindi avevamo lasciato li un po’ di oggetti e vestiti nostri, onde evitare tutte le volte di caricare valigie di cose. Almeno il giusto necessario.

Quante scopate che vedette quel letto, o quel divano, impossibile contarle tutte. Ma una giornata merita di essere ricordata.

Era una bella giornata calda, di metà giugno piu o meno.

Passammo la giornata al lago, in piena tranquillità, non è che si puo’ sempre fare esibizioni. Abbiamo anche dei weekend tranquillissimi e normali, non pensate!

Arrivo’ la sera e per comodità decidemmo di uscire a mangiare qualcosa al nostro ristorantino preferito, vista lago, sulla passeggiata, di solito tira una bella brezza, location chic, e gira bella gente oltre che ottime pietanze.

Io ho un bel paio di pantaloni addosso, ed una camicetta.

Lei si presenta, con un paio di sandali taccati, ed un bel vestito fuxia, con delle lavorazioni molto particolari disegnate, molto scollato fino al seno, ed una minigonna molto fine, larga e svolazzina a terminare intorno alle sue gambe, giusto giusto appena sotto il suo culetto, lasciando le sue gambe fino alle cosce interamente in bella vista.

In abbinato sotto, chiaramente un bel reggiseno semplice liscio, ed un perizoma fuxia come il reggiseno tutto in abbinato, molto fine con il classico triangolino posteriore, tutto in tinta unita.

Amo quel colore ed amo quel vestito, quando si mette cosi già mi eccita solo a guardarla e lei sa bene questa cosa.

Ci avviamo verso il locale che si trova sulla passeggiata a lago. Ha una terrazza bellissima che finisce con delle ringhiere in ferro battuto a stanghe verticali che si affacciano direttamente sulla passerella sottostante.

Camminando, visto era un po’ che non combinavamo qualcosa assieme:

S: che ne dici Marty se stasera facciamo un po i pazzi?

M: vuoi che scaldiamo un po’ la serata?

S: visto il tuo vestitino non sarebbe male, ci si potrebbe divertire, tanto chi ci conosce qui, apparte i soliti camerieri?

M: devo inventarmi qualcosa…

Durante la passeggiata non ci venne in mente nulla, entrammo nel locale, Massimo il cameriere , ci indico’ il nostro solito tavolino (si perché quando andiamo li, pretendo il tavolo contro la balaustra per prendere il fresco ed avere la bella vista).

Ci accomodiamo uno di fianco a l’altro e poco dopo ci portano le liste. In quel momento alla Marty il lampo di genio…

M: ho trovato Seba!

S: dimmi…

M: è un po’ azzardato, ma visto le sedie… potrei anche arretrare la gonna. Pensa a quelli che passano sotto!

S: se lo fai… potrei sborrare qui al tavolo!

M: si ma cosi me la vedono proprio tutti!!!

S: vedrai che sguardi che ci becchiamo! Ma non hai mica il perizoma?

M: si si

S: beh allora un tantino rimane coperta. Direi che va bene.

C’era un perché a tutto ciò. La balconata era come già detto in ferro battuto a spranghe verticali, dando il permesso a chiunque passasse sotto sulla passeggiata di poter vedere al di sopra chi era seduto ai commensali. Oltretutto le sedie erano in plastica grigia con delle righe fini in entrambi i lati creando dei quadrati arrotondati che permettevano di far vedere la seduta della gente. Vero anche che uno difficilmente si piazzava sotto per guardare 2 metri sopra cosa succedeva.

Comunque, Marty alzo’ leggermente le gambe e le chiappe dalla sedia per permettere il movimento senza farsi notare e fece arretrare completamente la gonnellina, che se vista dallo stesso piano sembrava tutto coperto in quanto i lati erano ben appoggiati sulla sedia, mentre sotto il suo culo e la sua figa era perfettamente a contatto con la sedia ricoperto dal sol perizoma fuxia.

Ordinammo da mangiare ed iniziammo a cenare senza far notare nulla a nessuno.

Il bello avvenne dalle 21.00 in poi. La passeggiata inizio’ ad accalcarsi di gente. Si poteva vedere di tutto. Coppie, amici in gruppo, famiglie, anziani che si facevano 2 passi post cena, mentre noi eravamo ancora nel bel mezzo delle cibarie.

Ogni tanto notavano sia io che Marty qualcuno che lanciava occhiate indiscrete verso il nostro tavolo, qualcuno che secondo noi poco piu’ in la commentava e addirittura una coppia di anziani che parlando tra di loro si fermarono proprio sotto quasi come se avessero visto il paradiso… E non potevamo di certo dare torto a loro!

La cosa stava eccitando entrambi e sinceramente incuriosiva pure me su cosa effettivamente succedesse la sotto…

S: aspettami, devo andare a controllare.

M: cosa?

S: cosa effettivamente si vede da sotto, sembra che ci sia attrazione da prima fila!

Mi alzai dal tavolo e mi diressi verso la scalinata che portava al piano sotto e sul lungolago in camminata.

Mi portai all’altezza del nostro tavolino e feci un paio di avanti ed indietro alzando bene lo sguardo sulla nostra postazione. Ora mi era tutto piu’ chiaro…

Per chi veniva dal mio lato, per intenderci, andando in faccia verso la Marty, poteva notare le sue gambe, ma che essendo verticali rispetto alla seduta, non davano nell’occhio a nulla, uno doveva proprio fermarsi sotto e guardare verso l’altro per scovare il tutto.

Ma per chi arrivava dalla parte opposta in faccia alla mia seduta era tutto ben diverso.

Da sotto, logicamente se lo sguardo veniva attratto dalla cosa, si poteva vedere tra i quadrotti della sedia, le chiappe di Martina in bella vista, ed il suo bellissimo e finissimo perizoma che andava a “coprire” i 2 buchi del piacere, lasciando ben poco all’immaginazione, in quanto la gonnella essendo spostata non copriva proprio nulla, lasciando il suo bel culetto in totale libertà tra la struttura della sedia.

Ps… non possiamo contare la quantità di gente che quella sera ci passo’ sotto e guardo in alto vedendo lo spettacolo, ma se qualcuno di voi, utenti di Phica.net, casualmente sa di aver visto questa scena e ci sa descrivere il dove esattamente, potrebbe ricevere una fantastica sorpresa.

La cena termino’ poco dopo, ci alzammo e pagai alla cassa quanto dovuto come di consueto, e ci dirigemmo sulla passeggiata a lago per una camminata. Chissà se incontrammo faccia a faccia qualcuno che poco prima aveva spiato Martina da sotto. I tanti visi presenti non ci permettevano di riconoscere volti visti poco prima.

Io la tenevo per mano e camminavamo belli tranquilli lungo la passerella, e lei faceva di tutto per sculettare e mettersi in mostra. La situazione era veramente eccitante. Ad ogni passo la sua gonnella si alzava fino al limite delle chiappe. Chi era dietro di noi, difficilmente tentava sorpassi durante la camminata.

MARTY: stasera ho proprio voglia di fare la birichina!

SEBA: cosa hai in mente?

MARTY: sarà il caldo o questa bella brezza, ma essermi esposta cosi al ristorante mi ha veramente eccitato. Ho una voglia pazzesca. Devo far impazzire qualcuno!

SEBA: non so perché ma quando dici cosi, non prometti nulla di buono, anzi forse di ottimo!

Camminammo ancora un po, lungo la passerella. Era molto bella, si snodava a curve seguendo l’andamento delle spiagge o dei parchetti, tutta abbastanza illuminata la sera, con qualche spazio per bivaccare o sedersi sulle panche qui e la.

Sotto i locali la gente si ammassava, vuoi per le gelaterie, vuoi per far cena o per qualche postcena, mentre allontanandosi, la camminata si faceva un po’ piu’ naturale e selvaggia pur mantenendo un ottima manutenzione e decoro, adatta a chi voleva fare 2 passi per qualche chilometro.

Dopo un po, i tacchi iniziavano a far male e decidemmo di fermarci su una bella panchina colorata sotto un piccolo lampioncino che la teneva illuminata.

Il posto come detto era un po’ piu defilato rispetto al centro, ma qualche famigliola o qualche persona od anziano di tanto in tanto passavano.

Io mi sedetti come ogni comune mortale, schiena contro lo schienale e gambe in avanti. La Marty invece si mise per la lunga, appoggiando la sua schiena contro il mio fianco e la sua testa quasi contro la mia, mentre ogni tanto arretrava sul petto, quasi sdraiandosi, per parlarmi face to face.

Stavamo parlando del piu’ e del meno quando lei:

MARTY: adesso si gioca…

Mise la gamba sinistra piegata, contro lo schienale, e lascio cadere la gamba destra giu’ dalla panchina.

Mettendo le sue gambe cosi, la gonnellina corta rimaneva completamente rialzata e allo stesso tempo essendo leggermente aperte per la larghezza della panchina, dava il permesso a chiunque ci venisse in fronte di poterle vedere il perizoma lato A in mezzo alle cosce a coprire la sua fighetta, che poi si inarcava e nascondeva totalmente in mezzo al culo.

La gente passava, noi nel frattempo parlavamo tranquillamente e con l’occhio lungo cercavamo di guardare i volti delle persone per capire chi capiva il messaggio e allungava gli occhi.

Chiaramente cercavano di non dare nell’occhio, ma notammo diversi maschi di età diverse che lasciavano cadere lo sguardo ed alcuni anche in maniera non proprio cosi discreta. Ma noi continuavamo a far finta di nulla e a parlare del piu’ e del meno ed in tutta tranquillità commentavamo pure le scene. Da una parte eravamo eccitatissimi, soprattutto lei, dall’altra ci veniva di ridere e ci stavamo divertendo entrambi.

SEBA: sai cosa dovresti riuscire a fare? Sposta un pelo le mutandine da un lato senza farti vedere, vedrai poi come cadono gli sguardi!

MARTY: ahahah che ridere! E ma se poi arriva qualcuno che conosciamo?

SEBA: ma chi vuoi che conosciamo qui? Non è il nostro paese dove abitiamo. Son tutti villeggianti!

Lascio’ scorrere via un po la gente, e mettendo la mano sotto la gonnella, si tiro’ il perizoma fuxia leggermente verso sinistra, verso lo schienale della panchina.

Diciamo che un labbro era completamente scoperto, mentre l’altro rimaneva ancora coperto da quel poco tessuto che il perizomino tentava a fatica di coprire.

DA quel momento gli sguardi di quei pochi che passarono cambiarono completamente. Vedavamo palesemente gente che se la divorava con gli occhi ma cercava di non farci a caso e non farsi notare.

La cosa era molto divertente. Il mio cazzo era diventato di marmo letteralmente dalla cosa e se avessi potuto scoparla li davanti a tutti non ci avrei pensato 1 minuto in piu’ e lei si stava eccitando da morire. Sembrava un gesto cosi involontario e allo stesso tempo metteva tranquillamente le sue grazie in vista di quelle poche decine di persone che passarono (di cui chiaramente non tutti notarono la cosa, ma diversi si).

La cosa procedeva gran bene, fino a quando, l’inaspettato arrivo’ dietro l’angolo…

Un signore, sulla sessantina, chiaramente sconosciuto, passo’ davanti a noi e letteralmente infilo’ i suoi occhi in mezzo alle cosce della Marty e passo’ oltre guardandoci dritti in faccia.

Ando’ avanti qualche metro, mentre noi lo guardavamo da dietro e si fermò.

Si giro’ verso di noi e si diresse dritto dalla mia parte verso la nostra panchina.

SIGNORE: Buonasera ragazzi.

SEBA: Buonasera!

SIGNORE: scusate non vorrei essere indiscreto con la ragazza, ma passando, le si vede tutto sotto la gonna…

MARTY: ah scusi, grazie mille (disse un po arrossendo in volto e tirandosi su seduta).

SIGNORE: di niente! Non che mi dispiaccia anzi, ma sa com’è per il decoro non è il massimo…

MARTY: no no certo, mi perdoni, ha fatto bene a dirmelo, cosi adesso mi sistemo subito, non mi ero accorta!

SIGNORE: ripeto, di nulla! Ma sa com’è con la gente che c’è in giro oggi, mentre io starei qui a vedere uno spettacolo del genere tutto il giorno, magari qualcuno è pure in grado di esporre denuncia per atti osceni… Non ci son piu’ i ragazzi di una volta. Avrei pagato oro per vedere una roba del genere.

SEBA: e le do ragione in tutto! Per fortuna io la penso ancora un po’ alla moda vecchia!

SIGNORE (si mise a ridere).

SIGNORE: a statene certi che non saro’ io ad esporre reclami, anzi le faccio i miei piu’ sinceri complimenti è una bellissima ragazza.

MARTY: (le tese una mano) piacere Martina!

SIGNORE: il piacere mio, Marco!

SEBA: Sebastiano (e le tesi la mano pure io).

MARTY: adesso vado a sistemarmi in qualche maniera, non saprei proprio come ringraziarla…

MARCO: di cosa, ci mancherebbe, beh nel caso io un’idea ce l’avrei…

MARTY: cioè?

MARCO: beh visto che ormai mancava poco, non prendetevi a male per cortesia, ma sapete la mia età, sono pure solo… almeno una sbirciata la darei volentieri (e sogghigno, probabilmente si era proprio buttato in una frase del genere, ma sapeva che c’era l’alto rischio che venisse insultato).

SEBA: urca, proposta allettante! Sinceramente era l’ultima cosa che ci aspettavamo di sentire stasera…

MARCO: perdonatemi, fate come se non vi avessi detto nulla. Scusate! ( e si girò per andarsene)

MARTY: no Marco, si fermi, ci mancherebbe, siamo e sono io in debito con lei!

(ammetto che essendo un totalmente sconosciuto, entrambi in quel momento ci cagammo sotto che magari ci facesse una segnalazione, ed allo stesso tempo la cosa ci eccitava pure).

MARTY: che dici amore? Accontentiamo questo povero signore? È stato cosi carino!

SEBA: sai che io son sempre dell’idea che… i favori vadano ripagati nel giusto modo… (e ci demmo uno sguardo di intesa).

MARTY: beh se vuole, mi sembra giusto accontentarla (disse con voce molto sensuale ed allargo’ le sue gambe, guardandolo dritto in faccia con degli occhi da cerbiattina maliziosa) tenendo il tutto ancora un po’ coperto con la gonnella.

MARCO: come potrei dir di no, davanti ad una tale offerta!

Ci alzammo dalla panchina e guardammo il signore.

SEBA: lei conosce un posticino magari qui sulla passeggiata un po’ appartato?

MARCO: Se volete vi ospito a casa mia, non è distantissima e comunque son qui con l’auto.

SEBA: senza offesa ma preferiamo stare all’aperto.

MARCO: se volete camminare ancora un po’, qui avanti c’è una piazzola in erba con alcuni arbusti alti, andando in la, difficilmente la gente prosegue cosi tanto, quindi dovrebbe essere tranquilla. Se volete 2 passi li facciamo e vedete se vi garba, altrimenti nulla, anche se mi spiacerebbe.

Accettammo l’invito e seguimmo Marco fino alla piazzola.

Effettivamente delle siepi dopo un prato a bordo strada creavano un angolo separato dal pratone davanti. Ci mostro il posto che era decisamente buio e andai avanti io facendomi strada con la torcia del cellulare. Ammetto che dietro effettivamente dalla strada non si vedeva piu’ nulla.

MARCO: ecco qui intendevo, mi sembra ci sia abbastanza privacy.

SEBA: si decisamente

MARTY: ecco Marco, lei quindi sarebbe curioso di vedere un po’ meglio?

MARCO: sarebbe fantastico!

Io illuminavo bene la Marty con il cellulare e lei piano piano, guardando di fronte Marco si alzò la gonnellina ed il vestito.

Il perizoma camminando si era ben sistemato coprendo completamente il suo monte di venere.

Poi piano piano si giro’ e sempre tenendo alzato il vestitino, le mostro’ bene il suo bel culo con quel perizoma che le stava perfettamente, finissimo e si inarcava fino a scomparire in mezzo alle chiappe del culo.

Vidi Marco brillare di gioia e senza ritegno inizio’ a toccarsi il cazzo da sopra i pantaloni.

Nel frattempo la Marty allargo’ bene le gambe e si piegò in avanti oltre i 90° permettendo a tutto il perizoma di fuori uscire dal suo culetto mostrando il segno delle labbra che iniziavano ad eccitarsi e quindi a macchiarlo. Stette li qualche secondo in posizione per permettere al fortunato signore di guardarla per bene e poi si rialzò e si giro’ verso di lui.

MARTY: allora che ne dice? Sono meritevole di attenzioni?

MARCO: parecchie direi, e lo sarebbe ancora di piu’ se potessi vedere un po’ oltre e magari…

La MArty senza dire nulla gli si avvicinò al corpo. Allungo le sue mani contro i pantaloni e le tocco’ il cazzo da sopra il tessuto.

MARTY: facciamo che ci diamo del tu che dice?

MARCO: certamente!

MARTY: mi sembra che la cosa ti piaccia Marco? Aspetta che forse è meglio dare una controllata…

Con le mani le slacciò cintura, poi bottone e cerniera e fece scendere leggermente i pantaloni quanto basta.

Aveva un paio di mutande bianche addosso, ma sembrava un tipo apposto e pulito, altrimenti non ci saremmo mai esposti cosi tanto.

Io osservavo la scena, non dissi nulla e la lasciai fare, nel caso sarei intervenuto se qualcosa non mi andasse. Il cuore mi batteva a mille ed il cazzo era durissimo non sapevo cosa avesse in testa.

Prese le mutande e gliele abbassò.

Un discreto cazzo, usci’ allo scoperto, quasi completamente duro, contornato da diverso pelo nero, anche se mancava ancora un po’ alla sua migliore estensione.

Con la mano destra la Marty gli prese il cazzo ed iniziò a segarlo dolcemente. Marco non diceva nulla e osservava la scena.

Con le sue dolci toccate e lavorando bene sulla cappella come solo lei sa fare, pian piano il cazzo raggiunse la sua maggiore estensione.

Tolse la mano, e ci sputo’ sopra e poi gli riprese il cazzo e continuo’ a menarglielo

MARCO: mamma mia sei bravissima!

MARTY: grazie Marco!

Vedevo la sua mano cambiare ritmo su quel cazzo, un po vecchiotto, ma ancora in forma e capace di sparare colpi efficaci.

Pian piano la sua mano passava dalla cappella, dove bella umidificata dalla saliva, scorreva bene su e giu’ la pelle del glande, e poi scendeva fino a dedicarsi alle sue palle.

MARTY: Seba guarda in borsetta che ho un fazzolettino, me lo passi per cortesia?

SEBA: subito.

Le passai il fazzoletto, tolse la mano dal cazzo e se la puli dentro dalla bava.

MARTY: che ne dici? Ti va di vedere un po’ piu a fondo?

Lui annui subito.

Lei alzo’ bene il vestitino fino sopra l’ombelico, prese il perizoma lato A, e se lo tiro’ bene da parte, permettendo alle 2 labbra fradice, di uscire allo scoperto e di vedere quella fighetta completamente liscia e depilata come sempre.

MARCO: hai una fighetta veramente stupenda, complimenti! Ti tieni molto bene, che bella la giovane età.

La marty si giro’ di schiena e si rialzo’ bene il vestito. Il suo bel culetto riuscì davanti agli occhi di Marco che guardava con una brama di sesso incredibile. Nel frattempo lui prese il cazzo ed inizio’ a menarsi in maniera importante.

Anche io tolsi il cazzo e mentre con la mano sinistra illuminavo la scena, con la destra iniziai a menarmi il cazzo che era veramente grosso e duro.

La marty da brava ragazza, si piego’ completamente in avanti e con la mano sinistra, prese il perizoma e lo scostò completamente portando la cordicella a metà della sua chiappa sinistra.

Visione celestiale, la sua figa era completamente bagnata, un po’ slabbrata ed esposta completamente davanti agli occhi di marco, insieme anche al suo bel culetto rosa depilatissimo.

MARCO: non credo ai miei occhi! Che culo stupendo che hai!

Giusto per tendere ancora un po di piu la situazione, la Marty si prese le chiappe con le 2 mani e inizio’ a tirarsele verso l’esterno.

Il suo culetto si allargò. Le grandi labbra si scostarono mostrando la via della figa già bella aperta e grondante, e finalmente anche il buchetto del culo iniziava a dare qualche segno di penetrazione.

MARCO: dio che voglia di scoparti!

SEBA: mi dispiace ma ti diciamo di no!

MARCO: guarda li che ben di dio, come faccio a non sborrare?

MARTY: avvicinati a me!

Prese il perizoma e se lo calo’ fino alle ginocchia, stando attenta a non farlo toccare a terra onde evitare di sporcarlo di terra.

Marco nel frattempo si avvicinò da dietro a lei.

Io osservavo da vicinissimo la scena. Non avrei mai permesso che uno sconosciuto l’avesse penetrata e tanto meno che lei decidesse di farsi penetrare!

Si mise la mano destra in mezzo alle gambe ed inizio’ a massaggiarsi la figa, per poi iniziare a penetrarsi prima con uno e poi con 2 dita. La masturbazione in un attimo si fece sempre piu’ avvolgente.

Marco guardava e si menava fortissimo nel frattempo.

MARCO: ragazzi, ve lo prometto, vi pago! Ma datemi un preservativo, io non ne ho e fatemi scopare!

MARTY: anche se la voglia è tanta, mi spiace ma non posso permettertelo.

MARCO: fammela almeno toccare!

MARTY: Se proprio vuoi, puoi palparmi!

Non se lo fece ripetere 2 volte, gli si porto’ contro e con le 2 mani belle grosse ed un po’ ruvide che aveva, inizio’ a palparle il culetto.

Le stringeva le chiappe e poi le rilasciava, ogni tanto scendeva con una mano e si toccava e menava il cazzo.

Io appoggiai 2 cellulari per terra con la torcia accesa per illuminare la scena ed iniziai a guardare e menarmi con gusto.

Lui prendeva le chiappe e gliele allargava, portando alla massima estensione le grandi labbra ed il buco del culo, che si aprivano piu’ che mai.

Si inginocchio’ addirittura completamente a terra, per vedere bene quel ben di dio, mentre la marty ormai si stava masturbando con 3 dita. La sua mano era completamente bagnata dagli umori che la sua figa stava rilasciando, mentre il bravo guardone, si menava a piu’ non posso e godeva della scena.

Ad un tratto la Marty si alzo’ si avvicino’ a me e..

MARTY: adesso guarda, ti facciamo uno spettacolino!

Si inginocchio’ e senza dirmi niente inizio’ prima a leccarmi il cazzo durissimo, dalla cappella alle palle ed in un attimo se lo fece entrare tutto nella sua bocca davanti a Marco che guardava inerme mentre si masturbava.

Dio, sentivo la sua bocca scorrere avanti ed indietro senza contegno, sempre piu’ a fondo e sempre piu’ veloce, il mio cazzo le arrivava in gola ormai!

Marco si avvicino’ e le porse il cazzo molto vicino al viso. Chiaramente voleva pretendere lo stesso servizio.

Io rimasi li rincoglionito, non sapevo che dire e non sapevo che aspettarmi dalla Marty e decisi di starmene in silenzio lasciando che fosse lei a decidere.

Alzo’ la mano destra e le prese in cazzo in mano ed inizio’ a menarlo con foga.

Io che guardavo dall’alto, la scena era veramente incredibile. La mia ragazza, la marty, da una parte me lo stava succhiando con foga e dall’altra stava menando uno, conosciuto mezz’ora prima su una panchina. Mai e poi mai 2/3 anni prima quando l’ebbi conosciuta, mi sarei aspettato di vedere una scena del genere!

Era di una bravura eccelsa, le veniva tutto cosi naturale, che nessuno di noi 2 disse nulla e la lasciammo fare.

MARCO: complimenti Martina, hai una mano cosi delicata.

Nel dirlo gli si avvicino’, praticamente andando ad appoggiare la cappella contro la sua guancia, senza nessun preavviso, macchiandole la pelle con il liquido seminale.

Ma lei tolse il mio cazzo di bocca e si ritiro’ indietro, un po’ scossa. Non se lo aspettava.

MARCO: eddai bellezza, succhiamelo un po’ anche a me, fammi godere!

MARTY: non ci pensare neanche.

Marco mi guardò in segno di approvazione…

SEBA: decide lei, se ha detto no è no. Mi sembra che già stasera non sia cosi una brutta serata…

MARCO: concedetemi almeno di poterle toccare un po’ la figa, poterla sentire. Dai senno’ cosi non vengo piu’ e me ne vado a casa con la voglia!

La Marty alzo’ gli occhi e mi guardò. Io la fissavo dall’alto tra la penombra e sinceramente non sapevo cosa dire. Non hai posti ed ore per poter valutare e decidere. Li necessitava una risposta. Una risposta che non riuscii a dare e mi limitai a ciò…

SEBA: Marty, come vuoi tu….

Ci penso’ un attimo e lasciò entrambi i nostri cazzi dalle sue mani. Pensavo che fosse finito tutto…

Si alzo’ in piedi e guardo’ dritto il signor Marco negli occhi.

MARTY: sai cosa vuol dire la parola toccare? (era serissima, non rideva).

MARCO: certamente.

MARTY: guai a te se provi ad infilarmi anche minimamente il cazzo. Chiaro?

MARCO: assolutamente si!

La Marty si giro’ dando il culo a Marco e si piego’ con la schiena perfettamente a 90°.

La sua figa completamente depilata, grondante di umori caldi, ed il suo bel buco del culo rosa, erano completamente esposti a Marco.

Lui si inginocchio’ come se stesse vedendo il paradiso e con la mano destra inizio’ a toccarle e massaggiarle le labbra, mentre con la sinistra continuava a segarsi il cazzo.

Dopo poco, prese indice e medio e senza pensarci li infilo’ all’interno della figa di Martina.

MARCO: Mamma mia che figa bollente che hai!

Ed inizio’ a masturbarla, passava dalle 2 alle 3 dita, senza dir nulla. Mentre la Marty iniziava ad emettere piccoli gemiti, segno che gradiva ampiamente la cosa.

MARTY: Seba vieni qui!

Io mi posizionai davanti al suo viso ed in un batti baleno inizio’ di nuovo a succhiarmelo!

Davanti a me vedevo la sua bocca che succhiava a piu’ non posso il mio cazzo esplosivo, e dietro Marco che senza ritegno faceva scorrere a velocità diverse le dita all’interno della sua fighetta, mentre la guardava come se avesse vinto la serata della sua vita e si menava velocissimo.

Notavo come a tratti toglieva le sue dita dalla figa e se le infilava in bocca per gustarsi tutto il sapore e poi le reinseriva. Fece spesso questa azione.

Ogni volta che le reinseriva, la Marty gemeva di piacere.

Quando ad un tratto lui tolse la mano dalla sua fighetta e la sinistra dal cazzo, le prese le chiappe del culo e le allargo’ e senza ne chiedere ne nulla, si fiondo’ letteralmente con la faccia all’interno del suo culo!

Pensavo succedesse veramente un macello ed il mio cuore si fermo’.

Invece la marty emise un gemito fortissimo, non curante che qualche decina di metri piu’ in la forse potesse passare qualcuno.

Era il segno, che la lingua di Marco penetro’ totalmente le sue grandi labbra.

Avete in mente, popolo di Phica.net, un cane San Bernardo?

Ecco, Marco in quel momento era uguale! Sembrava impazzito da quanto leccava sempre piu’ veloce e con gusto e da quanto premeva il suo viso all’interno del culo di Martina.

Saliva e scendeva e le leccava pure il buco e la riga del culo, era completamente in estasi da quel sapore di figa giovane.

La marty non disse nulla, anzi godeva talmente tanto che pompava il mio cazzo come una dannata!

Non duro secoli tale scena. Il buon sapore e l’eccitazione di un posto cosi fugace, porto’ Marco all’ultimo grido.

Non ce lo aspettavamo, si stacco’ dal culo e si alzo’ di colpo prendendosi il cazzo il mano, ed esattamente mettendosi sopra il culo di Marty inizio’ a sborrare uno sperma densissimo ed un po’ giallastro, che ando’ a ricoprire quel bel culetto della mia ragazza, mentre scorreva giu’ per le natiche e per la sua fighetta colma di umori.

A tal visione, fu veramente troppo eccitante che senza dir nulla, iniziai ad inondare la sua bocca.

Sentii la mia cappella esplodergli all’interno, appoggiata sulla lingua e riversare una quantità di sperma incredibile al suo interno.

Una volta finito il mio piacere, ritrassi il mio cazzo dal suo viso e da brava scolaretta ingoio tutto.

Anche Marco si era ritirato e guardava soddisfatto la sua scena con quel bel culetto completamente sborrato.

La Marty si rialzo’ e lo sperma inizio’ a colare giu fino a cadere sul prato.

MARTY: allora, puoi ritenerti soddisfatto ora?

MARCO: questa è una delle serate piu’ belle della mia vita, non aggiungo altro.

Marco si rivesti subito, come me d’altronde.

La Marty, si teneva sollevato il vestito onde evitare di macchiarlo di sperma.

Presi dei fazzolettini di carta e l’aiutai a pulirsi dallo sperma, lasciandoli poi li a terra.

Fu una pulizia grossolana, almeno da non farglielo colare.

Prese il perizoma e se lo tiro’ su andando a ricoprire tutto quel ben di dio e finalmente pote riabbassare il vestito e rimettersi un po in forma.

Con attenzione uscimmo dal nostro “luogo segreto” e ci rincamminammo sulla pedonale, chiacchierando del piu’ e del meno e raggiungendo il punto da cui eravamo partiti.

MARCO: ragazzi, grazie della bella serata, non so veramente come sdebitarmi.

SEBA: di nulla ci siamo divertiti, noi abbiamo provocato e tu hai approfittato. A posto cosi.

MARCO: se vi va, e tornerete qui in zona, fermatevi a casa mia.

SEBA: a posto cosi Marco, magari ci ritroveremo qui sulla passeggiata.

MARCO: Beh ragazzi, io abito in via……………….., se proprio cambiaste idea li mi trovate, il campanello è Marco………….., in quel condominio rosa prima della svolta. Nel casissimo.. io sono li! Buon rientro e buona serata.

Piano piano ci avviammo verso la macchina e decidemmo di rientrare verso la nostra casetta.

Una volta entrati la Marty si spoglio fino all’intimo e decise di andare subito a farsi una doccia.

L’odore che aveva di sperma addosso era forte e non era il massimo per nessuno dei 2.

Uscita dalla doccia venne in stanza con me e mi sbatte letteralmente sul letto.

Facemmo una di quelle scopate fantastiche, era carica ed eccitata come poche ed il risultato di vedette subito. Serata fantastica sotto quel punto di vista.

Inutile negarvi che una volta rimessi a letto, discutemmo in buona maniera su quanto successo quella sera con il Signor Marco, trovando da entrambi le parti pieno accordo. Sicuramente cosa inaspettata ma dal sapore molto interessante…





SPERANDO VI SIA PIACIUTO REALMENTE, A VOI IL VOTO!
fantastico, mi avete fatto fare una sborrata da competizione
 

favolacp

maliziosa e sexy ;)
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Ammettiamo che è stata dura tenere a bada i bollenti spiriti e mettere dei freni. Ma sapete, la prima volta è sempre quella in cui si ha piu paura
grazie mille e complimenti per le foto di la, il lato B di Trilly.... no comment
Mamma mia che onore una citazione del nostro thread o meglio del lato B di Trilly qui.. nella casa di Marty :p

La prima volta è quella in cui si ha più paura, ma è anche quella più ricca di emozioni vere... e voi siete riusciti a trasmetterle! 👏👏👏👏
 
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Seba e Marty

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Mamma mia che onore una citazione del nostro thread o meglio del lato B di Trilly qui.. nella casa di Marty :p

La prima volta è quella in cui si ha più paura, ma è anche quella più ricca di emozioni vere... e voi siete riusciti a trasmetterle! 👏👏👏👏
Sapete bene la stima che intercorre tra di noi. Qui è casa nostra, ma siete tutti ospiti ben accetti!
 
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Beh ragazzi.... il capitolo è li pronto che scalpita.
Questa volta, "vi stupiremo".
Ho messo tra virgolette perchè, sarà un capitolo completamente diverso dal solito. Come ci è già capitato in passato, essendo una storia vera, ogni tanto bisogna raccontare anche dei passaggi un po' meno "sessuali", ma importanti per il proseguo dei capitoli.

Che dite, proseguiamo?
 
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Come al solito... al raggiungimento della nuova pagina pubblichiamo il capitolo. Giusto per non rimanere in fondo pagina che fa brutto!

Su che mancano pochi commenti
 

marcoforte

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Vediamo, se c'è un buon seguito.... sganciamo la piccola bomba
"piccola bomba"... ogni capitolo ha sempre un effetto Hiroshima, altro che piccola bomba... ;)
e sono certo che in tanti, lo apprezzeremo: ciò che davvero si apprezza, di ciò che raccontate, è l'evolversi della storia, con tutti i momenti che la contraddistinguono, quelli erotici, quelli porci e quelli teneri, nessuno escluso. e per questo motivo, non si può non apprezzare, almeno per come la vedo io :)
 
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"piccola bomba"... ogni capitolo ha sempre un effetto Hiroshima, altro che piccola bomba... ;)
e sono certo che in tanti, lo apprezzeremo: ciò che davvero si apprezza, di ciò che raccontate, è l'evolversi della storia, con tutti i momenti che la contraddistinguono, quelli erotici, quelli porci e quelli teneri, nessuno escluso. e per questo motivo, non si può non apprezzare, almeno per come la vedo io :)
Grazie mille Marco! Parole esatte
 

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