Erica è una signora di 40 anni. Fisicamente nulla di eccezionale, mora, alcuni kg di troppo, altezza sui 165 e formosa al punto giusto. La sua 4 di tette si fa notare.
Alcune estati fa decide di fare un viaggio. L’ha sempre affascinata il Sud America. Andò in agenzia, ma le proposte erano tutte esaurite tranne una: Bolivia. Lei inizialmente era titubante, poi accettò. Venne il giorno della partenza, tutto perfetto volo e viaggio. Arrivò in Bolivia e dopo alcuni problemi in dogana la lasciarono passare. Uscì dall aereo porto e si trovò in un mondo nuovo. Cerco un taxi e ci sali. Era vestita in jeans e una maglietta maniche corte scura. Con il poco di spagnolo che aveva imparato disse la destinazionr
Erica: buongiorno Motel Sierra
Autista: benvenuta Signora.
Partirono e lei guardava fuori dal finestrino. Vide che l’autista fece parecchia strada e alla fine prese un paio di vicoli stretti e di certo non sicuri. Personaggi strani lungo la strada e locali alquanto poco rassicuranti. Ad un certo punto si fermò. Erica vide una struttura anni 70, finestre vecchie e un entrata buia
Erica: è questo?
Autista: si signora e ridendo qui si divertirà
Lei pagò il viaggio e scaricò bagagli.
Entro nel motel
Di fronte a lei un vecchio bancone e alla sinistra due divanetti con tre ragazzi che la fissavano. Arrivo il proprietario, un signore anziano, grosso e pelato con sigaro in bocca
Signore: benvenuta italiana vero?
Erica: grazie si italiana
Le diede la chiave e disse: secondo piano stanza 14
Sali le scale mentre uno dei ragazzi le portava valigie.
Percorso un corridoio lungo
Odore di fumo, in alcune stanze tv ad alto volume ed in altre gente che urlava
Arrivò alla sua e apri. Rimase impietrita.
Arredamento vecchissimo, letto sporco è una piccola finestra. Il ragazzo le apri finestra.
La visuale era un vicolo chiuso con insegne poco rassicuranti. Solo night club e lap dance pub
Poi si giro e chiese del bagno.
Ragazzo: signora il bagno è qui invece per doccia deve fare corridoio ed è in fondo
Lui uscì e lei scoppiò in un lungo pianto di disperazione
Ma intanto la voce che era arrivata si sparse in tutto il motel
Alcune estati fa decide di fare un viaggio. L’ha sempre affascinata il Sud America. Andò in agenzia, ma le proposte erano tutte esaurite tranne una: Bolivia. Lei inizialmente era titubante, poi accettò. Venne il giorno della partenza, tutto perfetto volo e viaggio. Arrivò in Bolivia e dopo alcuni problemi in dogana la lasciarono passare. Uscì dall aereo porto e si trovò in un mondo nuovo. Cerco un taxi e ci sali. Era vestita in jeans e una maglietta maniche corte scura. Con il poco di spagnolo che aveva imparato disse la destinazionr
Erica: buongiorno Motel Sierra
Autista: benvenuta Signora.
Partirono e lei guardava fuori dal finestrino. Vide che l’autista fece parecchia strada e alla fine prese un paio di vicoli stretti e di certo non sicuri. Personaggi strani lungo la strada e locali alquanto poco rassicuranti. Ad un certo punto si fermò. Erica vide una struttura anni 70, finestre vecchie e un entrata buia
Erica: è questo?
Autista: si signora e ridendo qui si divertirà
Lei pagò il viaggio e scaricò bagagli.
Entro nel motel
Di fronte a lei un vecchio bancone e alla sinistra due divanetti con tre ragazzi che la fissavano. Arrivo il proprietario, un signore anziano, grosso e pelato con sigaro in bocca
Signore: benvenuta italiana vero?
Erica: grazie si italiana
Le diede la chiave e disse: secondo piano stanza 14
Sali le scale mentre uno dei ragazzi le portava valigie.
Percorso un corridoio lungo
Odore di fumo, in alcune stanze tv ad alto volume ed in altre gente che urlava
Arrivò alla sua e apri. Rimase impietrita.
Arredamento vecchissimo, letto sporco è una piccola finestra. Il ragazzo le apri finestra.
La visuale era un vicolo chiuso con insegne poco rassicuranti. Solo night club e lap dance pub
Poi si giro e chiese del bagno.
Ragazzo: signora il bagno è qui invece per doccia deve fare corridoio ed è in fondo
Lui uscì e lei scoppiò in un lungo pianto di disperazione
Ma intanto la voce che era arrivata si sparse in tutto il motel