Giada Da Vinci [OFFICIAL THREAD]

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GIADA DA VINCI

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Giada Da Vinci Roma 01/04/1981

Della bambina timida che era, non si vedono più tracce. Forse però, in cuor suo, Giada Da Vinci è rimasta una solitaria, una di quelle ragazze che ad un’uscita in discoteca il più delle volte preferisce starsene a casa per fatti suoi, magari ad allenarsi nella palestra personale. Un personaggio fuori dal comune, in parte per il fisico ed il parte per come parla. Si racconta, si svela, e per questa volta non è questione di nudo. Lei è affermata, famosa (anche se la parola non le piace), conosciuta nel mondo dell’hard italiano ma vola basso, sempre coi piedi a terra. Voleva diventare una dottoressa, invece negli anni si è reinventata in ogni modo (dj, foto-modella, trampoliera, fetish-performer) per poi arrivare al mondo delle luci rosse. Prima come attrice, poi come producer. Chi l’avrebbe mai detto? Nessuno, men che meno lei, timorosa per natura, legata alla mamma a tal punto da aver vissuto le sue giornate dell’infanzia quasi sempre accanto a lei. Con la sorella giocava nel giardino di casa sfruttando la rifornitissima attrezzatura da bricolage di papà, “da sempre ho saputo progettare e costruire cose senza che nessuno mi insegnasse nulla” e questa qualità le resterà per sempre. A penalizzarla è il contesto: l’Abruzzo non le piace, “le gente era ed è troglodita, la mentalità è ferma al dopoguerra”, così “non potendo avere scambi umani e culturali di gran valore in un posto così limitato cresco come un'adolescente molto sola e chiusa in me stessa. Mia madre mi crea il mio piccolo microcosmo in famiglia sostenendo le mie attività musicali e sportive,il karate diventa così uno dei più grandi impegni dei miei giorni”.
La Giada Da Vinci dei giorni nostri sembra lontana anni luce. A 18 anni inizia il suo viaggio sperimentale fra le arti, dalla musica al teatro, dalla moda al costume, il desiderio di sperimentare prende il sopravvento e la costringe a mettersi ogni volta in gioco. “L'evoluzione della mia carriera esprime appieno il mio carattere: mai sazio e sempre cangiante”. L’hard è l’approdo momentaneo. Ma nemmeno qui si è fermata.
“In due anni sono passata già da attrice a regista a direttrice di produzione, ma nessuno di questi ruoli esclude l'altro. Per me l'arte non può essere una cosa ferma e statica o canonica: é sempre in evoluzione… come me! Sono molto orgogliosa del fatto che molte volte ho proseguito un progetto o un pensiero in cui credevo e che tutti mi dicevano di abbandonare”. Perché il porno è una scelta, una di quelle strade da cui non si può più tornare indietro. “Ma mi ha sempre attirato questo mondo, anche se la bassa qualità e l’on-line lo hanno mandato in crisi. Per me la pornografia é un’arte, non é così però qui in Italia”.
E il problema sono i giudizi della gente comune: “Qui sei vista come pervertita, a volte come problematica, difficilmente sei la grande artista consapevole che ha scelto per ambizione questa carriera come invece é spesso in America. Io sono entrata nell'adult industry per scelta personale con grande motivazione,grandi idee da proporre e tanta voglia di fare. Indubbiamente visti i pregiudizi e l'ignoranza della gente che ho intorno, il porno mi ha tolto la libertà di essere sincera con la famiglia”. E questo, per lei, è forse il peccato più grande.
“Per proteggere i miei cari dai pregiudizi degli italiani, celo spesso i miei impegni di lavoro,questo mi dispiace. Sto pensando da tempo di trasferirmi all'estero per vivere serenamente la mia professione”. Più che “cervello in fuga”, si tratterebbe di una donna in fuga. L’ennesima sconfitta per la nostra società? Una domanda da far rimbalzare per i salotti buoni. “Il successo é una cosa stupenda se lo si usa come strumento per raggiungere dei propri obiettivi. Il mio personaggio in due anni é andato davvero alla ribalta, ma non ho mai sentito fortemente questa fama: non famosa, magari… in carriera”.
Le resta un dispiacere, forse. Quello di essersi affermata in Italia, “dove essere personaggio pubblico nel mondo del porno significa essere demonizzati da tutti. Esistono ancora così tante lacune culturali e preconcetti che mi piace molto poter dare i miei consigli ed esprimere il mio parere ai tantissimi che mi scrivono”. La sua etichetta di produzione (m&g Fucktory) lancia messaggi sociali, le ha permesso di passare dall’altra parte della cinepresa. Di affermarsi e di separare per sempre il personaggio dell’hard dalla Giada ex timida.
“Il mio mondo fantastico é dualistico: da una parte una stanza ipertecnologica piena di computer ed attrezzature dove poter esprimere e materializzare appieno la mia arte creativa, da un'altra parte un biglietto unico per poter viaggiare in tutto il mondo. I viaggi sono l'unica cosa che posso dire preziosa per la mia vita dopo la famiglia: sono fonte di insegnamento, ispirazione ed emozione massima. Ho sempre avuto pochi amici ma buoni,non li ho mai frequentati molto, i miei ritmi non me lo permettono ed anche la mia indole solitaria. Ho sempre saputo che sono i fans quelli che mantengono vivo il mio personaggio artistico per cui ho sempre tentato di mantenere personalmente con tutti i rapporti sui social. Il mio personaggio vive e cresce per loro!”.
E, per loro, deve sempre essere perfetta. Bella? No, diversa e fuori dal comune. Si ritorna da capo. “Da quando sono piccola rappresento la bellezza come un angelo donna con i capelli lunghi e biondi e gli occhi celesti chiari, ancora adesso la rappresenterei così! Non sono mai stata vanitosa. Ho sempre ritenuto necessario per sentirmi bene con me stessa non uniformarmi alla massa o alle mode in cui non mi sono mai riconosciuta. Ho sempre saputo di essere 'un tipo' grazie alla mia ricerca estrosa di particolari estetici e non 'una gran bellezza'. Adoro i capelli corti ed i miei tatuaggi, già questo mi allontana dalla canonica donna che piace agli italiani ma io dentro me dico… per fortuna! Non sopporterei tanta gente che mi vuole! So ancora di più che io rappresento quella parte oscura che molti han dentro e giudicano peccaminosa mentre in realtà non c'é nulla di vergognoso nell'esprimere le proprie tendenze e le proprie fantasie. Io ho solo il coraggio di esprimere me stessa, dentro di noi c'é un universo di sensazioni e desideri così immenso che é impossibile possa essere uguale per tutti..Io ho solo il coraggio di esprimermi”.

Fonte: http://www.italianosveglia.com/giada_da_vinci__la_bimba_timida_è_una_stella_dell’hard-b-72323.html#
 
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