Racconto di fantasia Il cazzetto di Igor

alala

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Messaggi
8
Punteggio reazione
3
Punti
3
Premessa
Dopo i successi dei racconti:
  • "Diana cacciatrice, preda e peccatrice"
  • “La sauna finlandese”
  • “Sonia, schiava in Arabia”
  • “Follia all’Honeycomb”
ho realizzato il 5° racconto elaborato interamente dalla IA Hermes. Sono graditi i commenti. Se volete potete suggerire nuovi temi da elaborare.


Racconto
Mentre Giulia e Luigi passeggiavano per le strade della Transilvania, non potevano fare a meno di sentire un brivido correre lungo la schiena. L'aria era densa di mistero ed intrigo; erano apposta andati in viaggio di nozze lì perché erano amanti del mistero e avevano visto molti film sui mostri della Transilvania. E non passò molto tempo prima che si trovassero di fronte al castello di Frankenstein, un'incombente struttura gotica che sembrava essere viva di oscuri segreti. Si avvicinarono all'entrata e senza preavviso, le massicce porte di legno si aprirono cigolando, rivelando un interno poco illuminato, pieno di ombre e sussurri. Mentre si avventuravano più in profondità nel castello, sentirono il suono inconfondibile delle catene che tintinnavano contro le mura. La curiosità di Luigi ebbe la meglio e si avviò con cautela verso la fonte del rumore. Ad un certo punto il buio…

Luigi si svegliò in una cella con le sbarre alla finestra. Nella cella affianco poteva vedere la sua amata Giulia in catene. Lei aveva il viso disperato e piangeva.
Chi li aveva colpiti e poi chi l'aveva spogliata?
Ma a tutte queste domande si ebbe subito una risposta, quando in lontananza si intravide una figura umana avvicinarsi. Luigi non era sicuro fosse un uomo. Camminava ondeggiando e gli occhi erano stranamente strabici. Era un mostro?
Luigi fece subito 1+1 e capì che quello che pensava fosse solo una leggenda era in carne e ossa di fronte a lui. Era Frankenstein. Per forza. Era molto alto e anche se molto strano, aveva il suo fascino.
Ma quindi la sua amata Giulia era tenuta prigioniera nientemeno che da Frankenstein?
Il mostro entrò nella sua cella; il suo enorme cazzo pulsava contro i suoi pantaloni di pelle, mentre sorrideva maliziosamente a Luigi per deriderlo.
"Vi stavamo aspettando," ringhiò, "e ora che siete qui, posso finalmente fare a modo mio con la tua ragazza."
Prima ancora che Luigi potesse elaborare ciò che stava succedendo, Frankenstein afferrò Giulia per i capelli e la costrinse ad inginocchiarsi.

Frankenstein le mise subito il suo cazzo in bocca, mentre lei aveva conati di vomito. I cazzo scivolava in gola, facendo gemere di piacere il mostro.
Nel frattempo una oscura figura, Igor, osservava da un angolo della stanza. Il suo piccolo cazzo era già duro alla vista di tutta questa azione carnale.
"Vieni qui, padre" disse il mostro, facendo cenno a Igor di avvicinarsi con la mano massiccia. "Voglio che tu guardi mentre scopo questa ragazza." Non appena Igor fu abbastanza vicino, Frankenstein gli afferrò il cazzo e lo guidò verso la bocca di Giulia. L'ometto ne fu subito entusiasta e iniziò a godere nella bocca della ragazza, mentre Frankenstein le penetrava la fica.
Ormai Giulia era stata completamente scopata da Frankenstein, la sua figa spalancata ma lui non si fermava. Continuava a martellarle il buchetto ormai non più stretto. Gemeva forte ad ogni spinta, le sue tette rimbalzavano selvaggiamente. Alla fine stava piacendo anche a lei…
Era uno spettacolo che rendeva sia Luigi che Igor duri come la roccia!
Dopo quella che sembrava un'eternità, Frankenstein le sparò sperma su tutta la faccia. Lei gli sorrise, i suoi occhi erano lucidi di lussuria mentre asciugava lo sperma con le dita e se le portava alla bocca per assaporarlo.

Igor liberò Luigi e Giulia e gli disse di andarsene subito. Lui non se lo fece dire due volte. Prese le cose di Giulia e corsero tutti e due verso l'uscita.
Mentre lasciavano insieme il castello, Luigi non poteva fare a meno di sentirsi geloso di Igor: un uomo così insignificante e con un cazzetto piccolo, comandava una bestia così potente, con un cazzo così grosso.
Ma era felice, dopo tutto, aveva vissuto qualcosa che né lui né Giulia avrebbero mai dimenticato!
 

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