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<blockquote data-quote="Crazydiamond" data-source="post: 18443948" data-attributes="member: 450463"><p>Nonostante quel 'rifiuto', mi sentii soddisfatto per quel glorioso pompino a regola d'arte. Diventò quasi una routine quella di farmi spompinare da Lea, quando si poteva. Fortunatamente risolvetti anche il problema con quel cornuto scansafatiche del marito che tempo dopo di sua spontanea volontà diede le dimissioni. Il fatto non fece crinare i rapporti tra me e Lea, che proprio lei stessa definiva il suo uomo come " cornuto, buono a nulla".</p><p>L'extra lavorativo di Lea venne comunque ripagato, facendola salire di ruolo come responsabile e consulente, lasciando le scartoffie ad altre due figure femminili, sempre con la sua supervisione: ci teneva a questo.</p><p>Un giorno, mentre gustava sbocchinando tranquillamente il mio cazzo disse:</p><p>" Vorrei che facessi entrare una mia cugina...a lavoro". Inebriante dalle reazioni del pompino risposi: " cosa già fatta!".</p><p>Solo dopo calmati i bollori, realizzai la parola data e supplicai che non ci fossero problemi. "E una persona splendida...la vedrei come centralinista". Quel ruolo veniva occupato ancora un po' a turno di chi si trovava più disponibile in amministrazione. Era comunque un passo fondamentale tenere un centralino efficiente. </p><p>Per varie ragioni lasciai campo libero a Lea di gestire la cosa, ma a tempo dovuto conobbi la misteriosa parente della mia pompinatrice personale, già indaffarata sul posto di lavoro: bruna dai capelli lunghi super curata di viso, camicetta bordeaux scollatura di un grosso seno, minigonna che a malapena copriva il motivo dell'autoreggente, in più un tacco vertiginoso. Se non fosse stato un ambiente di lavoro, aveva tutte le carte in regola per fare la bagascia di un night club.</p><p>Non esitai ad andare a lamentarmi dalla parente: " ma è modo di presentarsi...cazzo dai!". Comunque Lea si attivo' a richiamare la nuova arrivata, senza obbiezioni.</p><p>Luisa, la nuova centralinista, era veramente un figone pazzesco: pensavo alla bella presentazione dell'azienda parallelamente al testaggio di quella creatura. A pelle scommetto con me stesso che andasse oltre il rispondere a telefono.</p><p>Suddetto pensiero si concretizzò meno di un ora dopo, quando per una banale scusa andai in centralino: " mi scusi...per il mio modo di...sa com'è!" disse con voce soave e melodica.</p><p>" Non per qualcosa...ma è un motivo di distrazione...e comunque dammi del tu!"</p><p>" Ohhh...grazie..."rispose tirando un po' dietro la sedia appositamente per fare ammirare la scosciatura: voleva catturare il mio interesse e ci riuscì a primo colpo. Era un zoccolone e ci sapeva fare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Crazydiamond, post: 18443948, member: 450463"] Nonostante quel 'rifiuto', mi sentii soddisfatto per quel glorioso pompino a regola d'arte. Diventò quasi una routine quella di farmi spompinare da Lea, quando si poteva. Fortunatamente risolvetti anche il problema con quel cornuto scansafatiche del marito che tempo dopo di sua spontanea volontà diede le dimissioni. Il fatto non fece crinare i rapporti tra me e Lea, che proprio lei stessa definiva il suo uomo come " cornuto, buono a nulla". L'extra lavorativo di Lea venne comunque ripagato, facendola salire di ruolo come responsabile e consulente, lasciando le scartoffie ad altre due figure femminili, sempre con la sua supervisione: ci teneva a questo. Un giorno, mentre gustava sbocchinando tranquillamente il mio cazzo disse: " Vorrei che facessi entrare una mia cugina...a lavoro". Inebriante dalle reazioni del pompino risposi: " cosa già fatta!". Solo dopo calmati i bollori, realizzai la parola data e supplicai che non ci fossero problemi. "E una persona splendida...la vedrei come centralinista". Quel ruolo veniva occupato ancora un po' a turno di chi si trovava più disponibile in amministrazione. Era comunque un passo fondamentale tenere un centralino efficiente. Per varie ragioni lasciai campo libero a Lea di gestire la cosa, ma a tempo dovuto conobbi la misteriosa parente della mia pompinatrice personale, già indaffarata sul posto di lavoro: bruna dai capelli lunghi super curata di viso, camicetta bordeaux scollatura di un grosso seno, minigonna che a malapena copriva il motivo dell'autoreggente, in più un tacco vertiginoso. Se non fosse stato un ambiente di lavoro, aveva tutte le carte in regola per fare la bagascia di un night club. Non esitai ad andare a lamentarmi dalla parente: " ma è modo di presentarsi...cazzo dai!". Comunque Lea si attivo' a richiamare la nuova arrivata, senza obbiezioni. Luisa, la nuova centralinista, era veramente un figone pazzesco: pensavo alla bella presentazione dell'azienda parallelamente al testaggio di quella creatura. A pelle scommetto con me stesso che andasse oltre il rispondere a telefono. Suddetto pensiero si concretizzò meno di un ora dopo, quando per una banale scusa andai in centralino: " mi scusi...per il mio modo di...sa com'è!" disse con voce soave e melodica. " Non per qualcosa...ma è un motivo di distrazione...e comunque dammi del tu!" " Ohhh...grazie..."rispose tirando un po' dietro la sedia appositamente per fare ammirare la scosciatura: voleva catturare il mio interesse e ci riuscì a primo colpo. Era un zoccolone e ci sapeva fare. [/QUOTE]
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