Esperienza reale Il ritorno di Susanna

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Holden90

Holden90

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33 - Cornuto

Susy stava inginocchiata davanti a me, con il mio cazzo in mano e mi segava veloce. Aveva le guance rosse e i suoi occhi verdi brillavano per l’emozione.
Mi stava raccontando della serata precedente, con Marco.

“Non vuoi prenderlo un po’ in bocca?”
“No amore, oggi ti faccio solo una sega.”
“Dai… perché no?”
“Ho già succhiato abbastanza ieri” rispose cattiva.

Io sussultai. La sua mano continuava a muoversi veloce. Non cercava di godersi il momento, voleva solo farmi schizzare.
“Le autoreggenti sono piaciute molto sai? Le ha notate subito. Mi ha messo una mano sulla gamba appena sono salita in macchina e ha sollevato il vestitino. Aveva già il cazzo duro, secondo me mi avrebbe scopata subito.”
“Mmmh e perché non lo ha fatto?”
“Lo sai che mi piace giocare amore. Gli ho detto che prima doveva offrirmi la cena come minimo.”
“Che stronzetta… e lui l’ha offerta?”
“Certo, senza esitare un attimo. Secondo me non vedeva l’ora di pagare e andare via.”

Cercai di trattenermi per non venire, ma Susy andava decisamente veloce.
“Appena siamo saliti in auto gli ho slacciato i pantaloni e ho iniziato a succhiarglielo, mentre eravamo ancora nel parcheggio del ristorante.”
Improvvisamente sentii salire la schizzata e sborrai copiosamente sulla sua mano, sui miei pantaloni e sulla maglietta.

“Amore!” esclamò Susy sorpresa, ma non si fermò nemmeno un attimo.
“Ancora non siamo arrivati al clou del racconto e già vieni…”
Io continuai a godere, assaporando quell’orgasmo inaspettato e così potente. Susy fece per lasciare il cazzo, ma le presi il polso facendole cenno di continuare più piano.
“Continua il racconto…” sussurrai.

Lei sorrise compiaciuta e mentre riprendeva a segarlo lentamente, ancora sporco del mio stesso sperma, ricominciò anche il racconto.
Il porco l’aveva portata in un posto isolato, che sapeva tanto da guardoni e scambio di coppie, ma erano solo loro due. Lui le aveva detto che voleva scoparla ed era già pronto a insistere, memore della volta precedente, ma Susy l’aveva sorpreso.
“E cosa aspetti?”
Non c’era bisogno di farselo ripetere due volte. Il tempo di abbassare i sedili e stava già sopra di lei, pronto a infilare il cazzone dentro la sua fica.
“Avevo paura di non riuscire a più a prenderlo sai? Perché mi sono abituata con il tuo…” mi sussurrò Susanna con una falsa vocina innocente. Il mio cazzo nel frattempo dava segni di ripresa ed era tornato duro. Inoltre, avendo già schizzato, ero in grado di ascoltare quel racconto senza rischiare di venire di nuovo prima della fine.
“Ero bagnatissima e… beh, alla fine mi ha scopata. Non me lo ricordavo così porco. Mi ha tirato fuori le tette dal vestitino e le strizzava mentre me lo sbatteva dentro. Poi siamo usciti dall’auto e mi sono appoggiata alla portiera. Lui si è messo dietro di me e ha iniziato a scoparmi da dietro, all’aperto. È stato super eccitante, con il rischio che arrivasse qualcuno. Senza sentire il freddo. Solo il suo cazzone caldo e duro che entrava dentro di me e mi riempiva tutta…”

Mi guardò con la sua solita aria da porca. Aveva di nuovo accelerato la sega e se continuava così rischiavo di venire una seconda volta.
“Come ti senti amore?”
“Bene…” blaterai.
“Ad essere cornuto intendo… ti piace?”
“S-sì…”
Di nuovo quel sorriso.
“Lo so… hai sempre voluto vedermi fare la troietta, ma non credevo che desiderassi essere cornuto per davvero.”
“Nemmeno io.”
“Ma ora lo sei e sai una cosa? Piace pure a me… mentre lui mi scopava pensavo a te a casa, che ti facevi una sega immaginando chissà cosa, pensando a come mi avrebbe scopata a dove avrebbe sborrato.”
“Mmmh e… dove ha sborrato?”
“In bocca amore, non ho perso neanche una goccia…”
Schizzai di nuovo, mentre Susy mi guardava godere, godere per essere stato tradito.
 

kbkb24

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33 - Cornuto

Susy stava inginocchiata davanti a me, con il mio cazzo in mano e mi segava veloce. Aveva le guance rosse e i suoi occhi verdi brillavano per l’emozione.
Mi stava raccontando della serata precedente, con Marco.

“Non vuoi prenderlo un po’ in bocca?”
“No amore, oggi ti faccio solo una sega.”
“Dai… perché no?”
“Ho già succhiato abbastanza ieri” rispose cattiva.

Io sussultai. La sua mano continuava a muoversi veloce. Non cercava di godersi il momento, voleva solo farmi schizzare.
“Le autoreggenti sono piaciute molto sai? Le ha notate subito. Mi ha messo una mano sulla gamba appena sono salita in macchina e ha sollevato il vestitino. Aveva già il cazzo duro, secondo me mi avrebbe scopata subito.”
“Mmmh e perché non lo ha fatto?”
“Lo sai che mi piace giocare amore. Gli ho detto che prima doveva offrirmi la cena come minimo.”
“Che stronzetta… e lui l’ha offerta?”
“Certo, senza esitare un attimo. Secondo me non vedeva l’ora di pagare e andare via.”

Cercai di trattenermi per non venire, ma Susy andava decisamente veloce.
“Appena siamo saliti in auto gli ho slacciato i pantaloni e ho iniziato a succhiarglielo, mentre eravamo ancora nel parcheggio del ristorante.”
Improvvisamente sentii salire la schizzata e sborrai copiosamente sulla sua mano, sui miei pantaloni e sulla maglietta.

“Amore!” esclamò Susy sorpresa, ma non si fermò nemmeno un attimo.
“Ancora non siamo arrivati al clou del racconto e già vieni…”
Io continuai a godere, assaporando quell’orgasmo inaspettato e così potente. Susy fece per lasciare il cazzo, ma le presi il polso facendole cenno di continuare più piano.
“Continua il racconto…” sussurrai.

Lei sorrise compiaciuta e mentre riprendeva a segarlo lentamente, ancora sporco del mio stesso sperma, ricominciò anche il racconto.
Il porco l’aveva portata in un posto isolato, che sapeva tanto da guardoni e scambio di coppie, ma erano solo loro due. Lui le aveva detto che voleva scoparla ed era già pronto a insistere, memore della volta precedente, ma Susy l’aveva sorpreso.
“E cosa aspetti?”
Non c’era bisogno di farselo ripetere due volte. Il tempo di abbassare i sedili e stava già sopra di lei, pronto a infilare il cazzone dentro la sua fica.
“Avevo paura di non riuscire a più a prenderlo sai? Perché mi sono abituata con il tuo…” mi sussurrò Susanna con una falsa vocina innocente. Il mio cazzo nel frattempo dava segni di ripresa ed era tornato duro. Inoltre, avendo già schizzato, ero in grado di ascoltare quel racconto senza rischiare di venire di nuovo prima della fine.
“Ero bagnatissima e… beh, alla fine mi ha scopata. Non me lo ricordavo così porco. Mi ha tirato fuori le tette dal vestitino e le strizzava mentre me lo sbatteva dentro. Poi siamo usciti dall’auto e mi sono appoggiata alla portiera. Lui si è messo dietro di me e ha iniziato a scoparmi da dietro, all’aperto. È stato super eccitante, con il rischio che arrivasse qualcuno. Senza sentire il freddo. Solo il suo cazzone caldo e duro che entrava dentro di me e mi riempiva tutta…”

Mi guardò con la sua solita aria da porca. Aveva di nuovo accelerato la sega e se continuava così rischiavo di venire una seconda volta.
“Come ti senti amore?”
“Bene…” blaterai.
“Ad essere cornuto intendo… ti piace?”
“S-sì…”
Di nuovo quel sorriso.
“Lo so… hai sempre voluto vedermi fare la troietta, ma non credevo che desiderassi essere cornuto per davvero.”
“Nemmeno io.”
“Ma ora lo sei e sai una cosa? Piace pure a me… mentre lui mi scopava pensavo a te a casa, che ti facevi una sega immaginando chissà cosa, pensando a come mi avrebbe scopata a dove avrebbe sborrato.”
“Mmmh e… dove ha sborrato?”
“In bocca amore, non ho perso neanche una goccia…”
Schizzai di nuovo, mentre Susy mi guardava godere, godere per essere stato tradito.
F A N T A S T I C A
 
V

Virgilio11

Guest
33 - Cornuto

Susy stava inginocchiata davanti a me, con il mio cazzo in mano e mi segava veloce. Aveva le guance rosse e i suoi occhi verdi brillavano per l’emozione.
Mi stava raccontando della serata precedente, con Marco.

“Non vuoi prenderlo un po’ in bocca?”
“No amore, oggi ti faccio solo una sega.”
“Dai… perché no?”
“Ho già succhiato abbastanza ieri” rispose cattiva.

Io sussultai. La sua mano continuava a muoversi veloce. Non cercava di godersi il momento, voleva solo farmi schizzare.
“Le autoreggenti sono piaciute molto sai? Le ha notate subito. Mi ha messo una mano sulla gamba appena sono salita in macchina e ha sollevato il vestitino. Aveva già il cazzo duro, secondo me mi avrebbe scopata subito.”
“Mmmh e perché non lo ha fatto?”
“Lo sai che mi piace giocare amore. Gli ho detto che prima doveva offrirmi la cena come minimo.”
“Che stronzetta… e lui l’ha offerta?”
“Certo, senza esitare un attimo. Secondo me non vedeva l’ora di pagare e andare via.”

Cercai di trattenermi per non venire, ma Susy andava decisamente veloce.
“Appena siamo saliti in auto gli ho slacciato i pantaloni e ho iniziato a succhiarglielo, mentre eravamo ancora nel parcheggio del ristorante.”
Improvvisamente sentii salire la schizzata e sborrai copiosamente sulla sua mano, sui miei pantaloni e sulla maglietta.

“Amore!” esclamò Susy sorpresa, ma non si fermò nemmeno un attimo.
“Ancora non siamo arrivati al clou del racconto e già vieni…”
Io continuai a godere, assaporando quell’orgasmo inaspettato e così potente. Susy fece per lasciare il cazzo, ma le presi il polso facendole cenno di continuare più piano.
“Continua il racconto…” sussurrai.

Lei sorrise compiaciuta e mentre riprendeva a segarlo lentamente, ancora sporco del mio stesso sperma, ricominciò anche il racconto.
Il porco l’aveva portata in un posto isolato, che sapeva tanto da guardoni e scambio di coppie, ma erano solo loro due. Lui le aveva detto che voleva scoparla ed era già pronto a insistere, memore della volta precedente, ma Susy l’aveva sorpreso.
“E cosa aspetti?”
Non c’era bisogno di farselo ripetere due volte. Il tempo di abbassare i sedili e stava già sopra di lei, pronto a infilare il cazzone dentro la sua fica.
“Avevo paura di non riuscire a più a prenderlo sai? Perché mi sono abituata con il tuo…” mi sussurrò Susanna con una falsa vocina innocente. Il mio cazzo nel frattempo dava segni di ripresa ed era tornato duro. Inoltre, avendo già schizzato, ero in grado di ascoltare quel racconto senza rischiare di venire di nuovo prima della fine.
“Ero bagnatissima e… beh, alla fine mi ha scopata. Non me lo ricordavo così porco. Mi ha tirato fuori le tette dal vestitino e le strizzava mentre me lo sbatteva dentro. Poi siamo usciti dall’auto e mi sono appoggiata alla portiera. Lui si è messo dietro di me e ha iniziato a scoparmi da dietro, all’aperto. È stato super eccitante, con il rischio che arrivasse qualcuno. Senza sentire il freddo. Solo il suo cazzone caldo e duro che entrava dentro di me e mi riempiva tutta…”

Mi guardò con la sua solita aria da porca. Aveva di nuovo accelerato la sega e se continuava così rischiavo di venire una seconda volta.
“Come ti senti amore?”
“Bene…” blaterai.
“Ad essere cornuto intendo… ti piace?”
“S-sì…”
Di nuovo quel sorriso.
“Lo so… hai sempre voluto vedermi fare la troietta, ma non credevo che desiderassi essere cornuto per davvero.”
“Nemmeno io.”
“Ma ora lo sei e sai una cosa? Piace pure a me… mentre lui mi scopava pensavo a te a casa, che ti facevi una sega immaginando chissà cosa, pensando a come mi avrebbe scopata a dove avrebbe sborrato.”
“Mmmh e… dove ha sborrato?”
“In bocca amore, non ho perso neanche una goccia…”
Schizzai di nuovo, mentre Susy mi guardava godere, godere per essere stato tradito.
Mi piace come gioca susy certo almeno un pompino................
 

six83

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32 - Preparativi

Con il capitolo precedente si conclude quello che io ho intitolato “Il ritorno di Susanna”, ovvero come Susy è rientrata nella mia vita, con incredibile passione, stravolgendola. Questo ritorno e queste nostre avventure insieme rappresentano anche la storia di come sono entrato a far parte del cosiddetto mondo cuckold. A scriverlo ancora oggi un po’ mi imbarazza, ma in fondo mi rendo conto che questo “ritorno” non è altro che il racconto di come sono diventato un cornuto consapevole e di come ho iniziato a provare estremo piacere nell’esserlo.
Quella notta nel parcheggio la considero l’apice di questo processo, nondimeno la mia resa. Negare sarebbe stato nascondersi dietro a un dito e questo lo sapevamo entrambi.

Quello che successe a seguire fu in effetti abbastanza ovvio. Marco e Susy si rividero e lui la scopò. Per la prima volta fui completamente consenziente, dall’inizio alla fine. Ma Susy come al solito volle giocare con me e prima dell’appuntamento con Marco mi ritrovai a casa di lei ad aiutarla a scegliere l’outfit più adatto.

Nessuno di noi parlò apertamente. Non ci fu un momento in cui lei disse chiaramente “vado a scopare con Marco”, ma ogni piccolo gesto o battuta maliziosa ammiccava a quello. Mi ritrovai quindi in quella che devo dire essere una situazione piuttosto umiliante. Stavo aiutando la mia ragazza a scegliere l’abbigliamento adatto a un appuntamento con un altro uomo, un incontro che doveva portarla a un solo epilogo: farsi scopare.
Iniziammo a guardare una serie di capi piuttosto provocanti. Susy ne provava alcuni davanti a me, tra un sorrisino e l’altro. Una magliettina attillata e scollata. Una gonna con la zip sul culo. Una giacca elegante con sotto solo un elaborato reggiseno di pizzo. E io stavo lì a cazzo duro, guardandola, consapevole che avrebbe fatto lo stesso effetto a un altro da lì a poche ore.

“Ti lascio scegliere basta che sia un outfit da porca” mi disse ridacchiando.

Io le feci indossare un vestitino a fiori, stretto in vita da una cintura nera molto fine. Era decisamente scollato e quella sera sarebbe stato molto difficile guardarla negli occhi.

“E sotto amore?”

Aperto il cassetto della biancheria fu un tripudio di perizomi e brasiliane, di reggiseni più o meno provocanti. Ne scelsi uno a balconcino, che faceva risaltare ancora di più le sue belle tettone, per poi estrarre un perizoma di pizzo. Anche se devo confessare che di pizzo ce n’era ben poco. Si trattava di quelli classici con il triangolino dietro e il filo che correva intorno al culo. Lo indossò davanti a me, alzando il vestitino.
“Io avevo detto porca, ma tu mi vuoi troia amore…”
Preso da un irrefrenabile impulso mi gettai su di lei, abbracciandola e palpandole il culo avidamente. Schiacciai il pacco sulla sua coscia per farle sentire quanto ero duro e provai a baciarla.
Susy però mi spinse da parte, rifiutando le mie avances.

“Stai buono. Questa sera non è il tuo turno!”
Mi fece una linguaccia.
“Perché no? Magari solo una sega… un pompino…”
“Perché ho deciso di no” rispose secca, mentre si specchiava piuttosto soddisfatta.

Rimasi in silenzio, seduto sul suo letto, guardandola sistemarsi i capelli e dare gli ultimi ritocchi al trucco. Poi frugò un’altra volta tra i suoi cassetti e ne estrasse una palla di tessuto nero. Sembravano calze. Me le lanciò addosso.
“Queste le ho prese apposta per l’occasione, cosa ne dici?”
Sciolsi il groviglio che tenevo in mano e mi resi conto che si trattava di un paio di autoreggenti. Susy rise di gusto.

“Ti piacciono?”
“Molto.”
“Se vuoi puoi mettermele tu.”

Non me lo feci ripetere e mi misi in ginocchio ai piedi del letto, mentre lei mi porgeva un piedino. Appallottolai le calze e lo infilai dentro, per poi farle risalire lungo le gambe. Sistemai il bordo delle autoreggenti sulle cosce e guardai l’effetto estasiato, con il cazzo che premeva nei pantaloni.
Susy si alzò in piedi e fece un paio di piroette per vedere come stava. Si chinò un paio di volte e l’orlo delle autoreggenti sbucò appena dal vestitino. Poi si sedette di nuovo per vedere quanto saliva. A quel punto era evidente che le indossava. Mi fece l’occhiolino e sollevò un poco il bordo della gonna, mostrando completamente l’autoreggente.

“Allora, cosa ne dici?”
Ero ancora in ginocchio e mi adagiai su di lei, baciandole le calze. Tanti piccoli bacini sulla gamba e poi sulla coscia, fino a superare il bordo dell’autoreggente.
Lei mi prese per i capelli con dolcezza.
“Direi test superato! Vuoi mettermi anche le scarpe amore?”
Scelsi un paio di stivaletti con il tacco e li infilai ai suoi piedi, completando l’opera. Avevo appena vestito la mia ragazza per farla scopare con un altro.
“Bravo amore, hai buon gusto. Se fai il bravo ti racconto tutto quando torno a casa.”
Questa scena mi ricorda fermo posta di Tinto brass …uno dei miei film preferiti
 

none.il

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ho iniziato a leggere alle 2 sono le 5, non riuscivo a smettere
sicuramente la cosa più eccitante che abbia mai letto
buon 2022 e che la vita vi sia lieve
 

maxpayne123

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letta l'intera storia tutta d'un fiato, molto coinvolgente! ho provato tanta rabbia dal tuo punto di vista @Holden90, specie negli ultimi episodi con Marco quando ti ha trattato veramente come una nullità/schiavo. Non capirò mai la mentalità cuckold, mi fa uscire fuori di testa.
 

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