Esperienza reale Il vizietto di mia moglie

tony56

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Interessanti i tuoi racconti. Gradisco tra l'altro il tuo modo di rappresentare i fatti e la possibilità che dai a noi lettori di potere immaginare alcune scene.
Aspetto il seguito.
 

Giannisono

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Sempre coinvolgente la tua storia con Mary e il professore, senza bisogno di soffermarsi eccessivamente sui particolari per attirare l'attenzione del lettore su i maliziosi episodi di quotidianità. Prosegui così.
 
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teo55

teo55

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QUESTI SONO GLI ULTIMI GIORNI DELLA VACANZA.

Giovedì 19 agosto


La mattina iniziò presto. Mary, libera ormai da ogni inibizione, appena sveglia, mentre io mi stavo facendo la barba, con indosso solo una mutandina nera molto piccola che non copriva quasi nulla , mi disse di sbrigarmi e di raggiungerla in camera di Peppe. “Vado a controllare se anche Peppe quando si sveglia ha l’alzabandiera” disse maliziosa.
Quando entrai in camera li trovai impegnati in un 69.
lui sotto, che gli leccava la fica e Mary sopra.
Mi avvicinai per prenderla da dietro ma Peppe, vedendomi avvicinarmi con il cazzo vicino alla faccia, scattò come un grillo per paura che gli strusciassi il cazzo sul viso. Purtroppo con il suo inaspettato interruppe l'atmosfera che si era creata. Rinunciando a continuare, preferimmo andare a fare colazione. Peccato perché io ero parecchio eccitato!
Sul bordo piscina parlammo dell’accaduto con il prof.
Mary insistette molto nel dire che in un rapporto a tre certe cose possono succedere, che quando ci ha segato comunque i nostri piselli si erano toccati, che se per lei prenderli entrambi non gli dava nessun fastidio anche per noi doveva essere la stessa cosa, affermando che nel piacere dei sensi il contatto tra maschi etero è una cosa che può capitare. Ma Peppe aveva ancora tante remore e tanti blocchi morali. Per lui stare con noi era una cosa totalmente nuova, quasi fosse un sogno ma non avrebbe fatto mai qualcosa contro natura.
Per capacitarlo replicai che non doveva essere schiavo della moralità, che non c’era nulla di perverso se nel fare sesso ci toccavamo tra noi e gli ricordai come era cambiato dal nostri primo incontro l’anno precedente. Da un pezzo di marmo timoroso e dubbioso alla sua attuale disinvoltura nel concedersi insieme a me alle attenzioni di mia moglie.
Alla fine il prof si convinse che doveva liberarsi da ogni pregiudizio e promise che avrebbe accettato tutto quello che poteva succedere.

Il pomeriggio lo trascorremmo in camera giocando insieme a Mary che dopo averci deliziato il cazzo con lunghe leccate si fece venire in fica prima da Peppe e poi ancora piena della sua sborra anche da me che la presi a forbice.

Il primo incontro della giornata era stato appagante per tutti e ci fece dimenticare l'incidente della mattinata, ma il pensiero correva già alla serata che si prospettava infuocata.

Mi accorsi infatti che prima di andare a cena Mary aveva preparato sul comodino il flacone di “durex” e sotto il vestito aveva indossato solo una mutandina rossa con filo posteriore talmente piccola che a stento gli copriva le labbra della figa.
La cena sembrò molto lunga. Tutti noi pensavamo al dopo e già nel vialetto che conduceva alla nostra villetta notai che il Prof palpava spudoratamente, il posteriore di mia moglie. Una volta in casa mentre andavo in bagno lasciai Peppe e Mary impegnati a spogliarsi in camera e rientrando li trovai abbracciati, impegnati in una masturbazione reciproca. Mi unii a loro.
Mary, si stava godendo il pisello del prof che si strofinava tra le sue cosce mentre io da dietro gli strofinavo il mio sulle chiappe.
“Che bello avervi insieme! Mi fate godere tanto!”. La sentii esclamate.
“Ti piace così?”
“Siii! Godo! Mi dovete aprire tutta”.
“lo vuoi sentire in figa?” Suggerì Peppe.
“Si, ma voglio ancora godere un pochino così in mezzo a voi.” Rispose mia moglie. “Poi ti darò la mia patata”.
“Sei proprio viziosetta Mary! Ma ti farò godere tantissimo”. Replicò il prof.
Quando il prof si stese sul letto Mary gli salì a cavalcioni e con una mano rapidamente guidò il cazzo di Peppe in fica e di distese su di lui.
“Prendi il lubrificante Teo! Mi devi prendere da dietro e vi voglio sentire entrambi che mi aprite tutta!”.

Capii subito quale era il suo desiderio nascosto in questi ultimi giorni.
“Vuoi fare come la tua amica a Guadalupe”. Gli sussurrai.
“Si Teo! Voglio anch’io fare la porca e sentirmi aperta da due uccelli insieme.”

Peppe non aveva capito cosa voleva mia moglie e continuava a pompare la fica di Mary trattenendola per i fianchi.
Solo quando lei si chinò completamente su di lui sollevando il sedere capii che voleva essere inculata.
Chiesi al prof di fermarsi e dopo avere lubrificato il buchetto di Mary e il mio cazzo gli puntai la cappella sull’orifizio.
Non fu facile perché per loro era la prima volta ma anche per me era la prima volta che inculavo una donna che aveva in fica un cazzo così grosso che mi ostruiva la penetrazione dell’ano.

Mia moglie stava provando dolore, disse che si sentiva spaccata ma sopportava e solo dopo essere entrato con la cappella dentro chiesi a Peppe di ricominciare a muoversi.
Io mi adeguai al suo ritmo con movimenti opposti ai suoi e pian piano entrai tutto nel culo di Mary. Cercai di essere quanto più delicato possibile e pian piano lei si rilassò. Sentivo il pene di Peppe come di muoveva nella figa di mia moglie e lui sentiva il mio che la penetravo da dietro e Mary, finalmente, stava godendosi due cazzi che gli riempivano entrambi i buchetti.
“Bello! Bellissimo” Mormorava tra un sospiro e l’altro. “Sto godendo come una porca! Mi piace! Dai Peppe spingimelo dentro che sto per venire!
Dai! Continua così”.
Poi con un grido soffocato nel sentirsi schizzata in fica venne abbandonandosi sul prof.
Stava ancora sussultando di piacere quando gli riempii il culo di sborra. No so se ebbe un altro orgasmo ma miagolando sussurrava
“Che bello e come godo. Mi avete sfondato porci che non siete altro. Tutta aperta come una puttana di strada! Mmm! Che bello essere piena di sperma. Sono la vostra maiala! Mi piacciono i cazzi!”
Come in catalessi si stese su Peppe mentre mi ritiravo da lei . Ero giunto al limite, non avevo più energia. Vedevo la mia sborra colargli dal culo di Mary e sgocciolargli tra le cosce mescolandosi allo sperma di Peppe che si era ritratto dalla sua fica quindi mi stesi rimanendo a guardarli.
Due sborrate in una serata era qualcosa che non mi capitava da anni e quando Mary mi chiese se poteva, quale ultima sera, cedere alla richiesta del prof che desiderava ardentemente baciarla gli dissi di si.

Prima il prof, poi mia moglie andarono in bagno. Rientrati cominciarono stuzzicarsi e quando Peppe diede i primi segni di eccitazione mia moglie dopo essersi messa del lubrificante in fica cominciò a farsi scopare di nuovo.
Questa volta i movimenti erano più lenti e profondi, cambiavano spesso posizione e mi sembrava amoreggiassero più che fare sesso. Si accarezzavano e baciavano con delicatezza e sentimento. Davvero era come se io non ci fossi tanto erano presi! Non so dirvi quanto durò quel loro amplesso ma alla fine con forti sospiri e rauchi gorgheggi raggiunsero il loro godimento. Rimasero così, imbrattati di umori e di sperma stesi sul lettone vicino a me per un po’. Raccogliendo i suoi indumenti, svogliatamente Peppe si ritirò nella sua stanza mentre Mary, disfatta dalla fatica, con occhi lucidi di gioia si accucciava a me.


Giorno 20 agosto ultimo giorno di vacanza

L’indomani ci trovò ancora stanchi della serata appena trascorsa.

Dopo aver fatto la doccia, Mary mi disse che aveva un forte bruciore alla fica e all’ano e volle che io gli spalmassi una crema lenitiva per quei fastidi. Aveva ragione, gli sfregamenti di questi giorni erano evidenti. Anche io mi sentivo stanco e la consigliai di evitare altri rapporti, ma lei mi rimproverò. “Ma sei scemo? Proprio oggi? Ma ti rendi conto che domani dobbiamo tornare a casa e questa certamente sarà la mia ultima volta che ho la possibilità di avere un uomo come Peppe e fare la porcella? Anche se fossi tutto un fuoco non rinuncerei a questa opportunità!”.

Facemmo colazione ma non avendo voglia di piscina optammo per un giro lungo la costa. Peppe, alla guida della sua auto con Mary al suo fianco e io dietro, ci mostrò degli scorci molto belli della costa Salentina spingendosi sulla statale fino a Leuca. Durante la guida non disdegnò comunque di accarezzare mia moglie tra le gambe e a tastargli le zinne. Sembravano fidanzatini ma Mary mi faceva intendere ogni volta che incrociavamo lo sguardo che per lei si trattava solo di un piacevole gioco. Pranzammo in un ristorante vicino il Porto Badisco e nel tardo pomeriggio tornammo in albergo.

Ormai la trafila era quella, cena, rientro in villetta e poi subito a fare sesso. Questa volta però non riuscivo ad avere una erezione nonostante il Cialis e una volta entrati nella camera del prof mi limitai a fare da spettatore alle effusioni tra lui e mia moglie.
Certo che aveva proprio una resistenza invidiabile! Malignamente, pensai che anche lui facesse uso di qualche aiutino, ma rivedendomi alla sua età convenni che tutto dipendeva dai 20 anni che di separavano.
Mary invece nonostante l'età, ci dava dentro, sembrava assatanata di cazzo, stuzzicava il prof con toccate e continue richieste di cazzo strusciandosi addosso.
Peppe all'opposto, si comportava come un innamorato alla sua prima esperienza. Voleva sempre baciarla, stringere a se parlargli sottovoce all’orecchio.
Messo da parte nel guardarli pian piano mi addormentai.

Al mattino presto mi ritrovai nella camera di Peppe da solo. Loro si erano trasferiti nella nostra stanza ma in camera c’era solo Mary.
“Peppe dov’è?” Chiesi.
“Non l’hai sentito? E’ venuto poco fa in camera sua per prendere delle cose e poi è andato a pagare il conto. Oggi purtroppo si parte”.
“Già” commentai “Ora si ritorna alla normalità”.
“Mi dispiace che sia finita però ci siamo divertiti un sacco a fare le birichinate! Anche questa volta sei stato capace di farmi felice nell’accontentare le mie voglie”.
“E ieri sera cosa avete fatto?”
“Dopo che ti sei addormentato ho portato Peppe in camera nostra e l’ho fatto venire due volte sempre nella patatina ma ho ceduto, bada bene, solo in parte alla sua richiesta di mettermelo dietro. Lui non l’aveva mai fatto e non volevo dirgli di no.”
“ A volte sei incorreggibile, quando vuoi una cosa non ti fermi mai”.
“Non è vero e lo sai. Mi sono fatta leccare il buchetto poi piena di lubrificante mi ha messo solo la cappella del pisello sul buchetto, te lo ripeto Teo! Io dietro lo faccio solo con te”.
“Il nostro patto era niente secondo canale, ma lui ti è comunque entrato dentro”.
“No! No e no! Ho rispettato il nostro accordo. Solo la punta ho sentito e così non è inculata. Dai!”

Stavo per ribattere all’affermazione di mia moglie quando sentimmo rientrare Peppe che nel vederci disse.
“Oggi fa un caldo terribile per questo ho chiesto ai camerieri di portaci la colazione in giardino così possiamo prepararci per lasciare l’albergo in mattinata e specialmente per voi evitare le ore più calde.”
“Si oggi fa proprio caldo” disse mia moglie con voce aspra: ”Vado a sistemarmi e dopo metto tutto in valigia”.
Poi avvolgendosi con un lenzuolo prendendo degli abiti andò in bagno.
" Ma è successo qualcosa durante la sua assenza? Chiese preoccupato.
" Mary mi ha detto che si è fatta inculare da te",
“Guarda che abbiamo fatto solo in figa! Io le avevo chiesto di farlo ma lei non voleva e solo dopo mia insistenza mi ha concesso di strofinargli il cazzo sul culo. Ammetto di aver leccato il suo orifizio e dopo avermi lubrificato il cazzo me lo godevo tra chiappe. E’ stato allora che vedendo il suo buchetto che pulsava non ho resistito e ho provato a forzarlo. Sono entrato solo un poco ma lei mi ha fatto subito togliere dicendo che le facevo male. Ti giuro che non avrei fatto mai qualcosa che tua moglie non volesse!”.
Quelle parole mi fecero sbollire la rabbia.
"Ok Peppe non è successo niente di sconveniente, sono solo arrabbiato con me stesso perché mi sono addormentato e non vi ho potuto guardare, Forse si induriva anche a me e ci saremmo divertiti in tre" .
In attesa della colazione preferii cambiare discorso cominciammo a preparare le valigie.
Dopo aver consumato la colazione che i camerieri ci avevano portato, Peppe prendendo il suo borsone volle calorosamente salutarci per andare via con la promessa di sentirci presto.

Vacanza finita! Raccolte le nostre ultime cose chiesi a Mary di scusarmi per il mio comportamento. Avevo sbagliato e dovevo credere subito a quanto mi aveva detto. Abbracciandomi mi disse:
“Come te lo devo far capire che sei la cosa più importante per me e non farei mai qualcosa per ferirti? Con Peppe ho goduto tantissimo ma adesso lui diventerà solo un bel ricordo. Certo mi sono comportata proprio come una porcella e provato nuove sensazioni stando tra di voi che mi stavate possedendo. Forse ti ho anche trascurato un poco, ma ti ringrazio per avermi permesso di spegnere questi ultimi bollori.
Ora però vai a pagare il conto che si sta facendo tardi mentre io chiamo il facchinaggio per far caricare le nostre cose in macchina”.

Mi avviai alla reception per il saldo pensando a quanto ero stato meschino nei suoi confronti. Se Peppe non avesse parlato con me non avrei
creduto a quanto Mary mi aveva detto. Alla cassa comunque ebbi una piacevole sorpresa. Il proprietario dell’albergo mi informò che il Prof passando da lui in mattinata aveva pagato anche il nostro conto. Rimanevano solo le spese delle bevande consumate e la colazione in camera della mattinata. Nel frattempo era giunta mia moglie e salutato il titolare della struttura con la promessa di rivederci l’anno prossimo e partimmo verso casa.
Lungo la strada dissi a Mary della generosità di Peppe.
Anche lei si meravigliò della sua cavalleria aggiungendo che con quel gesto ci aveva fatto risparmiare quasi duemila euro e che adesso, essendo in debito con lui, dovevamo necessariamente disobbligarci.
Durante il viaggio volle contattarlo al cellulare per ringraziarlo personalmente del suo gesto per noi inaspettato e gli propose di essere nostro ospite durante le feste di Natale. Naturalmente Peppe accettò e io le detti una gomitata dicendole
“Con te le promesse non sono mai una certezza, Questa volta però hai ragione non potevamo essere così cafoni da non farci più sentire”.
 

marco561

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Tua moglie me lo fa drizzare.
Durante gli incontri con il vostro amico portava tacchi alti?
Sarei curioso di vedere l'intimo che indossava. Hai accennato a slippini molto osé. Li mosteresti che ci sborro sopra?
 

cicciosv

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Rilegendo il tuo racconto ho notato la grande intesa e il forte legame che avete costruito come coppia . Evidenzio anche la vostra capacità di superare i momenti più delicati nell'accetare un terzo nella vostra intimità e da parete tua fare autocritica quando ti sei sentito sopraffatto da eventi non previsti e da pensieri negativi.
Complimenti alla tua signora per la sua vivace sessualità e la sua capacità di gestive sia te che il professore. Deve essere una milfona molto interessante.
Mi spiace che il racconto sia finito perché le tue storie sono narrate con semplicità e non basate sul solo sesso ma caratterizzate da tanti pensieri che lo rendono particolarmente interessante.
 

sasa85

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Di sicuro durante questi giorni di vacanza la tua lei si è tolta tante voglie e presa tante soddisfazioni. A te ti ha quasi distrutto e il vostro amico lo ha quasi prosciugato. Suppongo che se invece di dormire tu fossi stato presente ti avrebbe chiesto farsi fare il culo da Peppe e tu avresti acconsentito.
Hai una moglie fantastica.
 
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teo55

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Tua moglie me lo fa drizzare.
Durante gli incontri con il vostro amico portava tacchi alti?
Sarei curioso di vedere l'intimo che indossava. Hai accennato a slippini molto osé. Li mosteresti che ci sborro sopra?
Se li trovo posso mostrarli. Ma a te basta così poco?
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Di sicuro durante questi giorni di vacanza la tua lei si è tolta tante voglie e presa tante soddisfazioni. A te ti ha quasi distrutto e il vostro amico lo ha quasi prosciugato. Suppongo che se invece di dormire tu fossi stato presente ti avrebbe chiesto farsi fare il culo da Peppe e tu avresti acconsentito.
Hai una moglie fantastica.
Vero tutto quello che hai detto.
 

cicciosv

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QUESTI SONO GLI ULTIMI GIORNI DELLA VACANZA.

Giovedì 19 agosto


La mattina iniziò presto. Mary, libera ormai da ogni inibizione, appena sveglia, mentre io mi stavo facendo la barba, con indosso solo una mutandina nera molto piccola che non copriva quasi nulla , mi disse di sbrigarmi e di raggiungerla in camera di Peppe. “Vado a controllare se anche Peppe quando si sveglia ha l’alzabandiera” disse maliziosa.
Quando entrai in camera li trovai impegnati in un 69.
lui sotto, che gli leccava la fica e Mary sopra.
Mi avvicinai per prenderla da dietro ma Peppe, vedendomi avvicinarmi con il cazzo vicino alla faccia, scattò come un grillo per paura che gli strusciassi il cazzo sul viso. Purtroppo con il suo inaspettato interruppe l'atmosfera che si era creata. Rinunciando a continuare, preferimmo andare a fare colazione. Peccato perché io ero parecchio eccitato!
Sul bordo piscina parlammo dell’accaduto con il prof.
Mary insistette molto nel dire che in un rapporto a tre certe cose possono succedere, che quando ci ha segato comunque i nostri piselli si erano toccati, che se per lei prenderli entrambi non gli dava nessun fastidio anche per noi doveva essere la stessa cosa, affermando che nel piacere dei sensi il contatto tra maschi etero è una cosa che può capitare. Ma Peppe aveva ancora tante remore e tanti blocchi morali. Per lui stare con noi era una cosa totalmente nuova, quasi fosse un sogno ma non avrebbe fatto mai qualcosa contro natura.
Per capacitarlo replicai che non doveva essere schiavo della moralità, che non c’era nulla di perverso se nel fare sesso ci toccavamo tra noi e gli ricordai come era cambiato dal nostri primo incontro l’anno precedente. Da un pezzo di marmo timoroso e dubbioso alla sua attuale disinvoltura nel concedersi insieme a me alle attenzioni di mia moglie.
Alla fine il prof si convinse che doveva liberarsi da ogni pregiudizio e promise che avrebbe accettato tutto quello che poteva succedere.

Il pomeriggio lo trascorremmo in camera giocando insieme a Mary che dopo averci deliziato il cazzo con lunghe leccate si fece venire in fica prima da Peppe e poi ancora piena della sua sborra anche da me che la presi a forbice.

Il primo incontro della giornata era stato appagante per tutti e ci fece dimenticare l'incidente della mattinata, ma il pensiero correva già alla serata che si prospettava infuocata.

Mi accorsi infatti che prima di andare a cena Mary aveva preparato sul comodino il flacone di “durex” e sotto il vestito aveva indossato solo una mutandina rossa con filo posteriore talmente piccola che a stento gli copriva le labbra della figa.
La cena sembrò molto lunga. Tutti noi pensavamo al dopo e già nel vialetto che conduceva alla nostra villetta notai che il Prof palpava spudoratamente, il posteriore di mia moglie. Una volta in casa mentre andavo in bagno lasciai Peppe e Mary impegnati a spogliarsi in camera e rientrando li trovai abbracciati, impegnati in una masturbazione reciproca. Mi unii a loro.
Mary, si stava godendo il pisello del prof che si strofinava tra le sue cosce mentre io da dietro gli strofinavo il mio sulle chiappe.
“Che bello avervi insieme! Mi fate godere tanto!”. La sentii esclamate.
“Ti piace così?”
“Siii! Godo! Mi dovete aprire tutta”.
“lo vuoi sentire in figa?” Suggerì Peppe.
“Si, ma voglio ancora godere un pochino così in mezzo a voi.” Rispose mia moglie. “Poi ti darò la mia patata”.
“Sei proprio viziosetta Mary! Ma ti farò godere tantissimo”. Replicò il prof.
Quando il prof si stese sul letto Mary gli salì a cavalcioni e con una mano rapidamente guidò il cazzo di Peppe in fica e di distese su di lui.
“Prendi il lubrificante Teo! Mi devi prendere da dietro e vi voglio sentire entrambi che mi aprite tutta!”.

Capii subito quale era il suo desiderio nascosto in questi ultimi giorni.
“Vuoi fare come la tua amica a Guadalupe”. Gli sussurrai.
“Si Teo! Voglio anch’io fare la porca e sentirmi aperta da due uccelli insieme.”

Peppe non aveva capito cosa voleva mia moglie e continuava a pompare la fica di Mary trattenendola per i fianchi.
Solo quando lei si chinò completamente su di lui sollevando il sedere capii che voleva essere inculata.
Chiesi al prof di fermarsi e dopo avere lubrificato il buchetto di Mary e il mio cazzo gli puntai la cappella sull’orifizio.
Non fu facile perché per loro era la prima volta ma anche per me era la prima volta che inculavo una donna che aveva in fica un cazzo così grosso che mi ostruiva la penetrazione dell’ano.

Mia moglie stava provando dolore, disse che si sentiva spaccata ma sopportava e solo dopo essere entrato con la cappella dentro chiesi a Peppe di ricominciare a muoversi.
Io mi adeguai al suo ritmo con movimenti opposti ai suoi e pian piano entrai tutto nel culo di Mary. Cercai di essere quanto più delicato possibile e pian piano lei si rilassò. Sentivo il pene di Peppe come di muoveva nella figa di mia moglie e lui sentiva il mio che la penetravo da dietro e Mary, finalmente, stava godendosi due cazzi che gli riempivano entrambi i buchetti.
“Bello! Bellissimo” Mormorava tra un sospiro e l’altro. “Sto godendo come una porca! Mi piace! Dai Peppe spingimelo dentro che sto per venire!
Dai! Continua così”.
Poi con un grido soffocato nel sentirsi schizzata in fica venne abbandonandosi sul prof.
Stava ancora sussultando di piacere quando gli riempii il culo di sborra. No so se ebbe un altro orgasmo ma miagolando sussurrava
“Che bello e come godo. Mi avete sfondato porci che non siete altro. Tutta aperta come una puttana di strada! Mmm! Che bello essere piena di sperma. Sono la vostra maiala! Mi piacciono i cazzi!”
Come in catalessi si stese su Peppe mentre mi ritiravo da lei . Ero giunto al limite, non avevo più energia. Vedevo la mia sborra colargli dal culo di Mary e sgocciolargli tra le cosce mescolandosi allo sperma di Peppe che si era ritratto dalla sua fica quindi mi stesi rimanendo a guardarli.
Due sborrate in una serata era qualcosa che non mi capitava da anni e quando Mary mi chiese se poteva, quale ultima sera, cedere alla richiesta del prof che desiderava ardentemente baciarla gli dissi di si.

Prima il prof, poi mia moglie andarono in bagno. Rientrati cominciarono stuzzicarsi e quando Peppe diede i primi segni di eccitazione mia moglie dopo essersi messa del lubrificante in fica cominciò a farsi scopare di nuovo.
Questa volta i movimenti erano più lenti e profondi, cambiavano spesso posizione e mi sembrava amoreggiassero più che fare sesso. Si accarezzavano e baciavano con delicatezza e sentimento. Davvero era come se io non ci fossi tanto erano presi! Non so dirvi quanto durò quel loro amplesso ma alla fine con forti sospiri e rauchi gorgheggi raggiunsero il loro godimento. Rimasero così, imbrattati di umori e di sperma stesi sul lettone vicino a me per un po’. Raccogliendo i suoi indumenti, svogliatamente Peppe si ritirò nella sua stanza mentre Mary, disfatta dalla fatica, con occhi lucidi di gioia si accucciava a me.


Giorno 20 agosto ultimo giorno di vacanza

L’indomani ci trovò ancora stanchi della serata appena trascorsa.

Dopo aver fatto la doccia, Mary mi disse che aveva un forte bruciore alla fica e all’ano e volle che io gli spalmassi una crema lenitiva per quei fastidi. Aveva ragione, gli sfregamenti di questi giorni erano evidenti. Anche io mi sentivo stanco e la consigliai di evitare altri rapporti, ma lei mi rimproverò. “Ma sei scemo? Proprio oggi? Ma ti rendi conto che domani dobbiamo tornare a casa e questa certamente sarà la mia ultima volta che ho la possibilità di avere un uomo come Peppe e fare la porcella? Anche se fossi tutto un fuoco non rinuncerei a questa opportunità!”.

Facemmo colazione ma non avendo voglia di piscina optammo per un giro lungo la costa. Peppe, alla guida della sua auto con Mary al suo fianco e io dietro, ci mostrò degli scorci molto belli della costa Salentina spingendosi sulla statale fino a Leuca. Durante la guida non disdegnò comunque di accarezzare mia moglie tra le gambe e a tastargli le zinne. Sembravano fidanzatini ma Mary mi faceva intendere ogni volta che incrociavamo lo sguardo che per lei si trattava solo di un piacevole gioco. Pranzammo in un ristorante vicino il Porto Badisco e nel tardo pomeriggio tornammo in albergo.

Ormai la trafila era quella, cena, rientro in villetta e poi subito a fare sesso. Questa volta però non riuscivo ad avere una erezione nonostante il Cialis e una volta entrati nella camera del prof mi limitai a fare da spettatore alle effusioni tra lui e mia moglie.
Certo che aveva proprio una resistenza invidiabile! Malignamente, pensai che anche lui facesse uso di qualche aiutino, ma rivedendomi alla sua età convenni che tutto dipendeva dai 20 anni che di separavano.
Mary invece nonostante l'età, ci dava dentro, sembrava assatanata di cazzo, stuzzicava il prof con toccate e continue richieste di cazzo strusciandosi addosso.
Peppe all'opposto, si comportava come un innamorato alla sua prima esperienza. Voleva sempre baciarla, stringere a se parlargli sottovoce all’orecchio.
Messo da parte nel guardarli pian piano mi addormentai.

Al mattino presto mi ritrovai nella camera di Peppe da solo. Loro si erano trasferiti nella nostra stanza ma in camera c’era solo Mary.
“Peppe dov’è?” Chiesi.
“Non l’hai sentito? E’ venuto poco fa in camera sua per prendere delle cose e poi è andato a pagare il conto. Oggi purtroppo si parte”.
“Già” commentai “Ora si ritorna alla normalità”.
“Mi dispiace che sia finita però ci siamo divertiti un sacco a fare le birichinate! Anche questa volta sei stato capace di farmi felice nell’accontentare le mie voglie”.
“E ieri sera cosa avete fatto?”
“Dopo che ti sei addormentato ho portato Peppe in camera nostra e l’ho fatto venire due volte sempre nella patatina ma ho ceduto, bada bene, solo in parte alla sua richiesta di mettermelo dietro. Lui non l’aveva mai fatto e non volevo dirgli di no.”
“ A volte sei incorreggibile, quando vuoi una cosa non ti fermi mai”.
“Non è vero e lo sai. Mi sono fatta leccare il buchetto poi piena di lubrificante mi ha messo solo la cappella del pisello sul buchetto, te lo ripeto Teo! Io dietro lo faccio solo con te”.
“Il nostro patto era niente secondo canale, ma lui ti è comunque entrato dentro”.
“No! No e no! Ho rispettato il nostro accordo. Solo la punta ho sentito e così non è inculata. Dai!”

Stavo per ribattere all’affermazione di mia moglie quando sentimmo rientrare Peppe che nel vederci disse.
“Oggi fa un caldo terribile per questo ho chiesto ai camerieri di portaci la colazione in giardino così possiamo prepararci per lasciare l’albergo in mattinata e specialmente per voi evitare le ore più calde.”
“Si oggi fa proprio caldo” disse mia moglie con voce aspra: ”Vado a sistemarmi e dopo metto tutto in valigia”.
Poi avvolgendosi con un lenzuolo prendendo degli abiti andò in bagno.
" Ma è successo qualcosa durante la sua assenza? Chiese preoccupato.
" Mary mi ha detto che si è fatta inculare da te",
“Guarda che abbiamo fatto solo in figa! Io le avevo chiesto di farlo ma lei non voleva e solo dopo mia insistenza mi ha concesso di strofinargli il cazzo sul culo. Ammetto di aver leccato il suo orifizio e dopo avermi lubrificato il cazzo me lo godevo tra chiappe. E’ stato allora che vedendo il suo buchetto che pulsava non ho resistito e ho provato a forzarlo. Sono entrato solo un poco ma lei mi ha fatto subito togliere dicendo che le facevo male. Ti giuro che non avrei fatto mai qualcosa che tua moglie non volesse!”.
Quelle parole mi fecero sbollire la rabbia.
"Ok Peppe non è successo niente di sconveniente, sono solo arrabbiato con me stesso perché mi sono addormentato e non vi ho potuto guardare, Forse si induriva anche a me e ci saremmo divertiti in tre" .
In attesa della colazione preferii cambiare discorso cominciammo a preparare le valigie.
Dopo aver consumato la colazione che i camerieri ci avevano portato, Peppe prendendo il suo borsone volle calorosamente salutarci per andare via con la promessa di sentirci presto.

Vacanza finita! Raccolte le nostre ultime cose chiesi a Mary di scusarmi per il mio comportamento. Avevo sbagliato e dovevo credere subito a quanto mi aveva detto. Abbracciandomi mi disse:
“Come te lo devo far capire che sei la cosa più importante per me e non farei mai qualcosa per ferirti? Con Peppe ho goduto tantissimo ma adesso lui diventerà solo un bel ricordo. Certo mi sono comportata proprio come una porcella e provato nuove sensazioni stando tra di voi che mi stavate possedendo. Forse ti ho anche trascurato un poco, ma ti ringrazio per avermi permesso di spegnere questi ultimi bollori.
Ora però vai a pagare il conto che si sta facendo tardi mentre io chiamo il facchinaggio per far caricare le nostre cose in macchina”.

Mi avviai alla reception per il saldo pensando a quanto ero stato meschino nei suoi confronti. Se Peppe non avesse parlato con me non avrei
creduto a quanto Mary mi aveva detto. Alla cassa comunque ebbi una piacevole sorpresa. Il proprietario dell’albergo mi informò che il Prof passando da lui in mattinata aveva pagato anche il nostro conto. Rimanevano solo le spese delle bevande consumate e la colazione in camera della mattinata. Nel frattempo era giunta mia moglie e salutato il titolare della struttura con la promessa di rivederci l’anno prossimo e partimmo verso casa.
Lungo la strada dissi a Mary della generosità di Peppe.
Anche lei si meravigliò della sua cavalleria aggiungendo che con quel gesto ci aveva fatto risparmiare quasi duemila euro e che adesso, essendo in debito con lui, dovevamo necessariamente disobbligarci.
Durante il viaggio volle contattarlo al cellulare per ringraziarlo personalmente del suo gesto per noi inaspettato e gli propose di essere nostro ospite durante le feste di Natale. Naturalmente Peppe accettò e io le detti una gomitata dicendole
“Con te le promesse non sono mai una certezza, Questa volta però hai ragione non potevamo essere così cafoni da non farci più sentire”.
A conti fatti tua milfona tra bocca, culo e figa si è beccata una ventina di sborrate in questa vacanza. Veramente notevole a giudicare dalle foto che hai postato. Faccio i miei Complimenti a lei.
 

tony56

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In fondo vi è andata benissimo la vacanza. Avete dato sfogo ai vostri desideri, avete goduto come ricci e non vi è costata quasi niente.
Mia moglie vi ha invidiato molto quando ha letto che il vostro amico di sesso vi ha pagato l'albergo, dicendo che l'anno prossimo anche noi dovremmo fare come voi.
 
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teo55

teo55

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In fondo vi è andata benissimo la vacanza. Avete dato sfogo ai vostri desideri, avete goduto come ricci e non vi è costata quasi niente.
Mia moglie vi ha invidiato molto quando ha letto che il vostro amico di sesso vi ha pagato l'albergo, dicendo che l'anno prossimo anche noi dovremmo fare come voi.
Per i regalo fatto da Peppe, noi siamo rimasti molto colpiti. Per noi è stata una cosa completamente inaspettata.
Circa tutto il resto è stata un godimento per tutti molto soddisfacente specialmente per Mary.
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Perché non pubblichi in un libricino tutti i tuoi racconti?
Non sono uno scrittore, mi dispiace, ma non mi ritengo all'altezza.
Ci sono tanti che scrivono molto bene e pubblicano su questo forum racconti molto particolareggiati e avvincenti.
Io sono uno scribacchino che cerca solo di rappresentare qualche storia vissuta con un linguaggio molto semplice e parlato.
Grazie comunque per la proposta e per avermi letto.
Teo
 
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