Tornai alla festa in tempo per la torta, che stava per essere servita. Da lì a poco, alcuni presenti cominciarono ad abbandonare la sala, classici saluti e roba varia: sarebbe toccato anche a me se non fosse per il tempo che si organizzassero un po' tutti.
Mi ritrovai fuori a fumarmi una sigaretta in santa pace e poco dopo mi raggiunse zia Sara chiedendone una di sigaretta.
Rimasi taciturno, qualsiasi cosa volesse dire non mi interessava.
"Che cos'è che non va"
"Lo sai ... "
"E allora?"
"Allora un corno... Se lo scoprirà Virginia, una cosa è certa che non sarò complice, anzi!"
"Che significa... glielo dirai"
"È l'unica cosa che posso fare, purché essere tuo complice"
*Non lo farai"
"Tu dici? "
"Io dico...chi ti crederà? Lei? Che sa che te la spassi con me? Sarà anche così! Ma se metto la pulce all'orecchio...che te la fai con la cugina? Tra tutti e due, non credo che crederanno solo te...e mi riferisco a un po' tutti...guarda quanti ne sono?"
" È un ricatto!"
"Chiamalo come ti pare...tu non farai niente...muto!".
Ci azzittimmo entrambi, rimanendo a pensare ai fatti propri, come estranei, a parte il fatto di essere interrotti dalle varie presenze che qua e là girovagavano.
Mi riavvicinai al
gruppo familiare, dato che ero io che dovevo riaccompagnare i nonni. Perciò dopo il rito del saluto e tutto il resto , caricai i vecchi per tornare in hotel: il resto del
gruppo ci avrebbe seguito, dando per scontato che ci saremmo salutati la mattina dopo.
Riaccompagnati i nonni, non mi fermai nel mio alloggio, decidendo di fare un giro in solitaria, più che altro per evitare qualsiasi losco incontro tra le due contendenti di sesso spudorati: la pace durò pochissimo.
Mi chiamò Virginia:
"Dove sei!"
"Faccio un giro ...sono fuori...in macchina"
"Ti devo parlare!"
"Ok ...dimmi"
"No a telefono...di persona"
"Domani mattina..."
"Maledizione...ora! Se no non ti rompevo"
" Ma ti pare ancora il caso che ci affrontiamo...io e te. Abbiamo corso il rischio... perché sfidare la sorte?"
"Io ti devo parlare...muoviti!"
"Ok...come rientro"
Non avevo minima intenzione di rientrare e tantomeno di parlare con lei, immaginando come sarebbe andata a finire: la cosa cominciava ad essere pesante e fastidiosa e io più cocciuto delle due decisi di lasciare scorrere.
Ovvio che Virginia di appese alle palle richiamandomi a più non posso: esasperato della rottura rientrai, aspettandola al salone della reception, onde evitare ulteriori complicazioni.
La cugina arrivò tutta nervosa e fredda:
" Perché qui?" mi disse
"...bevevo qualcosa..." porgendole un cicchetto di grappa "... perché no?"
"...era poco quello di oggi!"
"Capirai... proprio io ...il minimo indispensabile. Allora...che è tutta sta furia?"
" Mi devi aiutare a capire una cosa ..."
" Chissà perché...ma sento puzza di rogne ... quando mi dici così..."
"...il mio ragazzo mi tradisce..."
"...aridaje... Ma le tue sono fisse. Perché dici questo...e proprio oggi!" le dissi cercando di calmarla, nonostante sapevo chiaramente che era così " dopotutto Virgi'...pure tu... Eh..."
"Non è la stessa cosa...con te ..."
"Ah no...ma smettila"
"Lo sappiamo a cosa andiamo incontro...ma quella è un altra cosa"
"Paranoia"
"Coglione"
"Si va be'...e io cosa dovrei fare...andare da Terminator...e istigarlo ad annientarmi...mica sono scemo. Passò indietro... perché pensi ciò"
"E che... Appena rientrati, volevamo approfittare dell'assenza di mia sorella per farlo. Il suo pene odorava...come se l'avesse fatto...di recente. Capisci!"
"Sempre più paranoica" risposi ridendo "...fammi capire... Odorandolo? Magari risalì anche all'ora esatta"
"Stronzo... Non sto scherzando...cazzo be sai tu"
"Ah...e tu?"
"È così...pura certezza"
"Ok...e come dici tu..." cercai sempre di sdrammatizzare "...ma se è stato tutto il giorno con te ...con chi lo avrebbe fatto? "
"Non lo so... Penso ...con Irene"
"Dai Irene no... perché dici questo!"
"Perché è l'unica che lo avrebbe fatto per farmi incazzare. Perciò, tu sei bravo...a scoprire qualcosa"
"Io con Irene non ci parlo...lo sai che sono anni che non la manco considero. Non ci siamo neanche salutati...perciò...nisba"
"Ah... è vero. Uffa!"
"Lascia perdere ...anzi se lo lasci, con o senza corna, io sono contento...non mi piace e trovati di meglio"
"Boh ...tu dici?"
"Fai tu... Suvvia...goditi la vita"
Susseguirono altre sue pippe mentali, contornando il discorso anche delle loro performance
"Che ha di speciale...solo muscoli"
" Si...ma il muscolo principale...fa la differenza"
" Esagerata...
maiala"
"...ooo... E così, non è una bugia. Sarai mica invidioso?
" Io... invidioso...del mio? Dovresti sapere di cosa si tratta"
"Eh sì... infatti...tu sei anche più bravo...e duraturo"
"Ecco appunto"
"Però e grosso...più del tuo"
"Cazzi suoi...in tutti i sensi! Dimmi...e lui che...ti ha...
" No... Fatto da me... Piano piano, informandomi bene, poi qualche trombamico, meno dotato di voi... E... eccomi qua"
"...a culo rotto! Che
porca che sei!"
" ...mi è venuta voglia...se non fosse per lui... staremmo già..."
" L'hai detto... perciò corri da mister universo e divertitevi"
"Sai che non si può...ops...sta arrivando!"
Mi voltai e il ciborg ci stava venendo incontro. Salutò e si sedette: gli offrii da bere e si unì all'improvvisato discorso, riprendendo cose che sono successe in giornata
"Vi lascio...vado a farmi una doccia" disse Virginia alzandosi, rimanendo solo con il bull.
"Amico...ti posso confessare una cosa. Mi piace il rapporto che avete tu e Virginia"
"Siamo cresciuti insieme, siamo come fratello e sorella"
"Bella cosa, all'inizio ti giuro che ero un po' geloso, invece ora ho capito, mi fa piacere"
"Grazie... c'è altro che mi devi dire...vero". Mi guardò freddo, sapeva a cosa mi riferivo
"Si... scusami...lo so...ho fatto una cazzata"
"Appunto. Mo' dimmi come mai?"
" Sono anni che conosco la Sara...molto prima che conoscessi tua cugina...oggi... purtroppo è capitato"
"Spero che non succederà più"
" È stata colpa mia!"
"...si è ritrovata al bagno dei maschietti...colpa tua?"
"Non penserai che tua zia sia una poco di buono!"
"So' solo quello che ho visto"
"È un caso isolato. Però... ammettilo... è molto provocante, puoi capire che la debolezza..."
"Capisco eccome, ci mancherebbe! Il pensierino è d'obbligo...se si ragiona col pisello". Risate varie.
"Almeno con il pensiero, dai, ammettilo pure tu che..."
"Si...lo ammetto... è naturale".
"Ma è sempre così... provocante?"
"... dovresti vederla al mare"
"Cavolo...già immagino. Pugnette a tutto spiano...e compare?"
"Non si può negare l'evidenza...colpito in pieno"
"Hai avuto un infanzia...movimentata allora... ahahahah"
"Più o meno... ahahahah"
"Pensi che vada oltre... cioè...non solo con me"
"...non so...tu che pensi"
Si ammutoli' per qualche secondo: " ti confesso...di come l'ho conosciuta... Riceveva, tempo fa... capisci come?"
"Ma va dai!" cercai di essere meravigliato.
" Scusami se te lo dico così, sei una persona seria e affidabile, capirai che...non voglio fare casini"
"Tranquillo amico mio... rimarrà un segreto tra noi"
" ... capitato qualche volta di farle visita, pagando ovviamente... niente di più"
"E ora?"
"...ora non più. Ha smesso da un bel po'. Ma ti giuro, da allora solo oggi c'è stata occasione, nonostante ci sta questo segreto"
"Capisco"
"...si parla del diavolo...e spuntano le corna" parlò a denti stretti, riferendosi che la zia e lo zio si presentarono in reception per chiedere qualcosa al tipo di turno. Ci notarono e si avvicinarono a noi: " ...e voi due?"
"Chiacchiere... prima della nanna" risposi.
Ci guardò un po' sospettosa: " quando due maschietti parlano a quest'ora... solo di donne"
"Sedetevi ...fateci compagnia"
" No... Volevamo approfittare di scendere giu alla sala slot... tanto per!...Venite pure voi!.
" Sfigato come sono al gioco...ma perché no!" dissi. Anche il neo amico disse più o meno la stessa cosa.
Ci dirigemmo verso la sala slot, e ci si aggiunsero anche i miei. Lungo il percorso, rincuorato della mia omertà e partecipazione, il Terminator mi mandava qualche strizza riferita alla zia, tipo omaggiandole il culo contenuto in un elastico jeans o altre battute: " dai...che non ti dispiacerebbe affondarci pure tu la dentro!". Glielo affermai timidamente, fingendo e stando al suo gioco.
La sala era una sorta di mini Las Vegas e c'era abbastanza gente, non plus ultra anche promettente figa. Chiunque si dedicò a passare tempo ai giochi vari, mentre noi, come se si dovesse seguire un ipotetico piano, rimanevamo in contatto ravvicinato con zia Sara, seduta ad una slot, facendo finta di essere interessati al suo gioco: poco dopo, approffitanndo della disattenzione di tutti che zia mi disse: " vedo che avete fatto amicizia...bravi"
" E si... Ci siamo detti un po' di cose..."
" Spero non che..." chiaro suo riferimento a quello che c'è tra noi due.
"No no... acqua in bocca... almeno su quello"
"Bravo Ciccio".
In quella confusione e poco spazio, l'amico palpo'il culo della zia, facendomelo notare a me con entusiasmo. Ovvio che la zia se ne accorse ma non disse niente, reagendo con un leggero sorriso. Mr muscolo ci riprovo' di nuovo, sempre attento a non essere visto se non da me: la zia si voltò verso di lui dicendo di smetterla per poi guardare me.
"Che vi siete messi in testa voi due?"
"Nulla signora Sara... Per scherzo!"
"Bello scherzo... però dai ...in mezzo alla gente!" disse tornando ad interessarsi del gioco.
"Dai...vi lascio soli..." sussurrò l'amico a me"...forse è l'occasione giusta per... concretizzare il tuo sogno...provaci". Se ne andò e io lo guardai trattenendomi dalle risate: io che dovevo provare che cosa? La zia? Che ridere dentro di me"
Mi rivolsi a zia Sara: " l'hai capito?"
"Cosa!"
"...ci ha lasciato soli... dandomi la possibilità di provarci con te!". Ridendoci su era io minimo che potessimo fare.
"E la prossima parte del piano?"
" ...non so...posso fare credere che non me la sento... dopotutto sei mia zia"
"Patetico..."
"Dai... pianifichiamo... tanto non vedrai l'ora di farti scopare di nuovo da quello lì"
"Non sono così malata"
"Ma
porca si..."
"Lasciami in pace...ci sono gli altri... questo vale anche per lui...sta tornando!".
Nel momento che il buttafuori di avvicinò a noi dissi: " io me ne torno in camera... divertitevi!".
"Tra un po' anche noi" disse zia Sara guardandoci maliziosamente: capii che stesse tramando qualcosa, immaginando già la conclusione. Me ne andai dopo la buonanotte.
Raggiunta la camera notai che all'angolo del porticato Virginia, in pigiama, con il telefono all' orecchio.
" Virgi'...che fai fuori!"
"Sto chiamando quello stronzo... dov'è!"
"...siamo giù alle slot... siamo tutti la...i miei, i tuoi. Mancate solo voi"
"Ah...non mi interessa. Ho già il pigiama e sono stanca... quell'altra già dorme come un ghiro. E tu, vai a letto?"
" No...mi serviva qualche spicciolo...tornavo da loro. Buonanotte cugi'"
"Buonanotte cuginetto... Se ci ripensi...".
La guardai sorridente a quell'invito di sicure maialate.
" Ci penserò..." e mi intrufolai nella mia camera, ma solo dopo essermi accertato che lo facesse prima lei nella sua.
Avevo dei dubbi su come sarebbe andata: dubbi che durarono appena una decina di minuti. Bussarono alla porta ed era Terminator: "fammi entrare... sbrigati...tra un po' arriverà pure lei"
"Qua!"
"Certo...dove sennò"
"Dai...non facciamo cazzate"
"E quando ti ricapita...ci ricapita. Chi se ne accorge qua... tranquillo che ti divertirai".
Mi silenziai e aspettammo: infatti dopo poco zia Sara bussò, la porta era semichiusa ed entrò: " non è che ci sta tanto tempo... perciò sbrighiamo la cosa...muovetevi voi due!" disse per rapidamente togliersi il giacchino e la maglia mostrandosi in reggiseno: tolse anche quello facendo sobbalzare le tettone fuori.
"Hai visto che tettone ha la zia" il compagno cercava di mettermi a mio agio: si capiva che era totalmente ignaro che io e la zia storicamente scopavano. Era molto eccitato vedendo che ripetutamente si tastava il pacco.
Feci la parte dell'attore: " ma io mi non so...non ci sto capendo niente. Vorrei pensarci un po'...tranquilli...vi lascio soli. Anzi...qualcuno deve pur fare da palo"
"Allora, spetta a me fare da palo prima...Rimani tu con tua zia..."
"Non ti preoccupare amico...ci voglio pensare un po'"
"Tranquillo tesoro" si rivolse a me zia Sara, contribuendo a fare la sua parte di attrice" ti aspetterò...abbracciami per ora! E tu altro...rapido a spogliarti!"
Lì lasciai soli nella mia camera, prendendomi le chiavi: prima che chiusi per un attimo vidi che già il compagno metteva in bella mostra la sua mazza dura ed enorme.