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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Incidenti e sofferenze segnano la vita.
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<blockquote data-quote="PrincipeGoloso" data-source="post: 20872134" data-attributes="member: 858193"><p><span style="font-family: 'arial'">Mentre facevo la doccia sento un rumore dalla camera e chiedo:</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Claudia che è successo, cos’e stato quel rumore?</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Niente di grave, urtando ho scoperto che c’è il frigobar, sbrigati che facciamo un brindisi;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: A cosa brindiamo al mal di testa che ci verrà , mischiando vinello con altro?</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Ufff, non essere noioso, sbrigatiiiii.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Esco dal bagno con l’asciugamano legato alla vita e trovo mia sorella con bottigliette di vodka ghiacciate pronte per essere bevute.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Vodka? Lo sapevo, mal di testa assicurato(rido);</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Dai vieni qui, brindiamo a questa bellissima giornata e che si ripetano per sempre;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Ok, cin;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Cin.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Ci abbracciamo con un grosso bacione.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Basta, ancora?</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Ma si, è buonissimo questo sapore di melone;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Eh si, alla fine quel melone ti picchia in testa.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: E che ci frega, brindiamo alla nostra bella famiglia, cinnn;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Cinnn.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Parliamo, scherziamo, ridiamo, ma dopo un’oretta ero stanco di stare seduto, avevo necessità di sdraiarmi:</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Dai sister, ci mettiamo a letto, sono distrutto;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Ok, prima devo fare pipi.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Finalmente siamo sdraiati, il corpo ringrazia:</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Sorella, fammi riprendere un pochino e dopo ti faccio i massaggi;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Claudia: Ok, aiutami a mettermi su un fianco, ti metti dietro, mi abbracci e ci rilassiamo;</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Io: Ok.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Parlammo per un po,anche di Rosa, ridendo e scherzando, ma stanchezza, vino e vodka, io mi addormentai.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Il risveglio a notte fonda fu in qualche modo traumatico, mi trovai con il palmo della mano destra sul seno sinistro palpandolo leggermente, la mano sinistra sul monte di venere e la sua testa sulla spalla che ansimava. Lei con la mano sinistra muoveva la mia sul monte di venere. Ero eccitato, avevo il cazzo duro che si appoggiava nelle natiche.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Ero confuso, non ricordavo dove fossi e con chi esattamente, forse l’alcool e lo stato di sonnolenza contribuivano a quello stato confusionale, tenevo gli occhi chiusi.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Mi avvicinai all’orecchio e iniziai a dare piccoli baci al collo, a palpare il seno e accarezzare con le dita il capezzolo, mettere la mano dentro lo slip e con il dito medio entrare nel solco della fica trovandolo caldo e umido.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">L’eccitazione e sentire ansimare fece aumentare i movimenti fino a girarla in posizione supina, baciarci appassionatamente con la lingua, cercare con la bocca i capezzoli, leccarli e succhiarli leggermente.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Entrai nuovamente la mano nello slip, questa volta entrando il dito medio nella vagina avvertendo un sussulto e gemiti di godimento...la sua mano apri l’asciugamano che avevo alla vita e prese il cazzo, lo stringeva forte e iniziò una lenta masturbazione.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Ormai i movimenti diventarono armonici, i baci appassionati lenti, il tutto per una ventina di minuti fino a quando sento una voce che dice “sto venendo” e sento stringere il cazzo ancora più forte, anch’io sto per arrivare. Lei inizia a tremare e dice “ siii, godo”, a quelle parole vengo e quella stretta poderosa della mano nel cazzo mi fa godere come un pazzo.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">L’affanno dei respiri continuando a baciarci fu un momento dolce e appassionato, dicendoci un “ti amo” per finire a rilassarci, mano nella mano.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Avevo ancora gli occhi chiusi, lo stato confusionale continuava(con un leggero mal di testa) ma prevaleva l’adrenalina dell’eccitazione, il cazzo pulsava nella mano che ancora lo stringeva forte.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">Passati cinque minuti decido di alzarmi, accendo la bajour e vedo Claudia con gli occhi chiusi. Fu un tonfo al cuore che iniziò a battere forte, spensi subito la luce e rimasi impietrito a riflettere su che cazzo avevamo fatto, se Claudia fosse cosciente di quanto accaduto.</span></p><p><span style="font-family: 'arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'arial'">CONTINUA..</span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PrincipeGoloso, post: 20872134, member: 858193"] [FONT=arial]Mentre facevo la doccia sento un rumore dalla camera e chiedo: Io: Claudia che è successo, cos’e stato quel rumore? Claudia: Niente di grave, urtando ho scoperto che c’è il frigobar, sbrigati che facciamo un brindisi; Io: A cosa brindiamo al mal di testa che ci verrà , mischiando vinello con altro? Claudia: Ufff, non essere noioso, sbrigatiiiii. Esco dal bagno con l’asciugamano legato alla vita e trovo mia sorella con bottigliette di vodka ghiacciate pronte per essere bevute. Io: Vodka? Lo sapevo, mal di testa assicurato(rido); Claudia: Dai vieni qui, brindiamo a questa bellissima giornata e che si ripetano per sempre; Io: Ok, cin; Claudia: Cin. Ci abbracciamo con un grosso bacione. Io: Basta, ancora? Claudia: Ma si, è buonissimo questo sapore di melone; Io: Eh si, alla fine quel melone ti picchia in testa. Claudia: E che ci frega, brindiamo alla nostra bella famiglia, cinnn; Io: Cinnn. Parliamo, scherziamo, ridiamo, ma dopo un’oretta ero stanco di stare seduto, avevo necessità di sdraiarmi: Io: Dai sister, ci mettiamo a letto, sono distrutto; Claudia: Ok, prima devo fare pipi. Finalmente siamo sdraiati, il corpo ringrazia: Io: Sorella, fammi riprendere un pochino e dopo ti faccio i massaggi; Claudia: Ok, aiutami a mettermi su un fianco, ti metti dietro, mi abbracci e ci rilassiamo; Io: Ok. Parlammo per un po,anche di Rosa, ridendo e scherzando, ma stanchezza, vino e vodka, io mi addormentai. Il risveglio a notte fonda fu in qualche modo traumatico, mi trovai con il palmo della mano destra sul seno sinistro palpandolo leggermente, la mano sinistra sul monte di venere e la sua testa sulla spalla che ansimava. Lei con la mano sinistra muoveva la mia sul monte di venere. Ero eccitato, avevo il cazzo duro che si appoggiava nelle natiche. Ero confuso, non ricordavo dove fossi e con chi esattamente, forse l’alcool e lo stato di sonnolenza contribuivano a quello stato confusionale, tenevo gli occhi chiusi. Mi avvicinai all’orecchio e iniziai a dare piccoli baci al collo, a palpare il seno e accarezzare con le dita il capezzolo, mettere la mano dentro lo slip e con il dito medio entrare nel solco della fica trovandolo caldo e umido. L’eccitazione e sentire ansimare fece aumentare i movimenti fino a girarla in posizione supina, baciarci appassionatamente con la lingua, cercare con la bocca i capezzoli, leccarli e succhiarli leggermente. Entrai nuovamente la mano nello slip, questa volta entrando il dito medio nella vagina avvertendo un sussulto e gemiti di godimento...la sua mano apri l’asciugamano che avevo alla vita e prese il cazzo, lo stringeva forte e iniziò una lenta masturbazione. Ormai i movimenti diventarono armonici, i baci appassionati lenti, il tutto per una ventina di minuti fino a quando sento una voce che dice “sto venendo” e sento stringere il cazzo ancora più forte, anch’io sto per arrivare. Lei inizia a tremare e dice “ siii, godo”, a quelle parole vengo e quella stretta poderosa della mano nel cazzo mi fa godere come un pazzo. L’affanno dei respiri continuando a baciarci fu un momento dolce e appassionato, dicendoci un “ti amo” per finire a rilassarci, mano nella mano. Avevo ancora gli occhi chiusi, lo stato confusionale continuava(con un leggero mal di testa) ma prevaleva l’adrenalina dell’eccitazione, il cazzo pulsava nella mano che ancora lo stringeva forte. Passati cinque minuti decido di alzarmi, accendo la bajour e vedo Claudia con gli occhi chiusi. Fu un tonfo al cuore che iniziò a battere forte, spensi subito la luce e rimasi impietrito a riflettere su che cazzo avevamo fatto, se Claudia fosse cosciente di quanto accaduto. CONTINUA..[/FONT] [/QUOTE]
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