Incubo ricatto per Alice

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Con sguardo triste, Alice fissò il voto segnato in penna rossa sul compito in classe di latino.

5

Un'altra insufficienza.
Alice odiava il latino. Odiava un po' tutte le materie, visto che non ce ne era una in cui andava veramente bene!
I suoi voti erano tra il 5 ed il 6 in tutte le materie.
In alcune, ormai era troppo tardi per recuperare,poichè la fine dell'anno scolastico si avvicinava.
Latino poteva essere la materia decisiva per la promozione o la bocciatura!
Faceva il liceo scientifico. In prima era riuscita ad esser promossa per un pelo, ma adesso sentiva di esser ad un passo dal baratro.
Mancava solo un compito in classe e le serviva un voto superiore al 7 per avere la media del 6.
La professoressa di latino, la signora Verdelli, una vecchia zitella acida era stata chiara: o faceva un ultimo compito davvero convincente oppure la sufficienza se la poteva sognare.
Di certo, Alice non era l'unica ad andar male nella sua classe.
Era una classe strana, composta da 13 ragazze ed un solo ragazzo, Alfonso...
Tutte le ragazze si aggiravano intorno al 6 in tutte le materie, mentre Alfonso era davvero un secchione! Tutti 9 o 10 in tutte le materie.
Infatti in questo compito di latino mostrava fiero l'ennesimo 10.
Oltre ad esser secchione era brutto, antipatico, un vero stronzo che trattava malissimo tutte le sue compagne.
Alto 1.75, magrissimo, quasi scheletrico, con delle sopracciglie foltissime, capelli scuri tenuti malissimo, sempre sporchi e una pelle bianco latte.
Sembrava un cadavere...
La pulizia poi non era il suo forte. Raramente si lavava e Alice, che era sua compagna di banco, se ne rendeva conto.
Emanava un odore acre fortissimo.
Come se non bastasse, aveva addosso sempre i soliti vestiti, dei bruttissimi jeans vecchi e una felpa blu.
Anche nelle rare volte che alfonso si lavava, erano i suoi vestiti a puzzare.
Era tanto brutto quanto antipatico. Visto che nessuna ragazza lo degnava di attenzioni, lui le considerava tutte puttane e spesso faceva battutine o frecciatine di bruttissimo gusto:
"sembri una puttana così truccata"
"bella scollatura, ci sborrerei su quelle bocce"
"per fortuna ci sono io in questa classe di ignoranti a elevare il livello di istruzione".

Tutte le odiavano ma dovevano conviverci.
In quella situazione però, Alice vedeva in Alfonso una ancora di salvezza.
Da sola non sarebbe mai riuscita a prendere un bel voto nell'ultimo compito di latino, ma se Alfonso le avesse permesso di copiare, poteva prendere quel bel voto che l'avrebbe portata alla promozione!
E aveva davvero bisogno di esser promossa!
La sua famiglia non era ricca e lei voleva al più presto andare a lavorare per poterli aiutare economicamente.
Pure il ragazzo di Alice, Marco, non era in una bella situazione.
Marco, ventenne, aveva da piccolo perso il padre.
La madre era casalinga e si era ritrovata vedova, senza lavoro e con un figlio da mantenere.
Era riuscita a trovare un posto come addetta alle pulizie in un palazzo di uffici, ma sopravvivere era difficile.
Per questo, Marco, appena finite le scuole medie, aveva deciso di andare a lavorare in una officina come meccanico.
Così, lui e la madre riuscivano a vivere decentemente.
Marco era davvero un bravo ragazzo e anche molto bello. Alice si considerava fortunata, erano davvero una bella coppia!
Alice era alta 1,65 , bionda, capelli lunghi e lisci, occhi color nocciola, viso dolcissimo, una terza abbondante di seno e un bellissimo fisico.
L'unico piccolo difetto erano i fianchi un poco larghi e un culo leggermente più grande del normale, ma a molti ragazzi eran proprio quei fianchi morbidi e il culo abbondante a piacere!
Molti sbavavano a vederla passare, visto che le piaceva vestirsi in modo provocante, sempre con maglie e reggiseni che mettessero in risalto le sue bellissime tette, ma era fedele!
Le piaceva essere ammirata da tutti ma si era concessa solo al suo fidanzato e mai aveva pensato di
poterlo tradire!
Il giorno seguente, Alice si vestì ancor più provocante, col reggiseno nero coi ricami di pizzo bianco che era un po' piccolo per lei, e le strizzava le tette facendole sembrare ancora più grandi.
In più aveva messo la maglia scollata che di solito metteva solo quando era col fidanzato a casa.
Aveva un piano.
Sapeva che Alfonso era probabilmente il suo ammiratore numero uno e quindi sperava che, chiedendo gentilmente, facendolo magari confondere con la vista del suo bellissimo seno, poteva convincerlo a farsi copiare il compito la settimana successiva.
In effetti il piano sembrava funzionare, mentre lei parlava, lui le fissava le tette e sembrava non capire più nulla.
Però, a fine discorso, Alfonso rispose in modo chiaro e conciso:
"Si può fare, ma dovremmo parlare dei dettagli, su come agire e tutto il resto... vieni questa sera a casa mia e ne parliamo".
Alice non era entusiasta di questa cosa, ma dovette accettare la condizione.
In fondo dovevano esser bravi a non farsi beccare dalla professoressa. Se durante il compito fosse stata beccata a copiare, la prof le avrebbe rifilato un 2 e sarebbe stata bocciatura sicura.
La sera, quindi, si presentò a casa di Alfonso.
Lì, ebbe la sfortuna di conoscere la sua famiglia.
Il padre (Alvaro) era brutto tanto quanto il figlio, anzi, di più!
Stesso brutto viso con identiche sopracciglie folte, capelli sporchi e neri allo stesso modo, ma più
diradati, causa inizio di una calvizie.
La differenza dal figlio, però, era evidente. Mentre Alfonso aveva un fisico scheletrico, Alvaro aveva una panzona lardosa esagerata.
La madre era una piccola donnina, carina, ma con uno sguardo triste, perso. Probabilmente non era felice in quella famiglia.
Alice pensò che il padre avesse lo stesso carattere di merda del figlio e che quindi la madre dovesse convivere con quei due stronzi misogeni che la insultavano e trattavano male da mattina a sera.
Il suo pensierò fu subito confermato dalle parole del padre:
"e bravo il mio figliolo, guarda che bella zoccolina si porta qua a casa!"
Dicendo queste parole, si avvicina alla ragazza e per salutarla, le da uno schiaffetto sul culo, approfittando per una veloce palpatina.
Incazzata per quel gesto, Alice voleva risponder male e andarsene. Ma doveva per forza parlare con Alfonso, quindi non disse nulla e i due andarono in cameretta del ragazzo.
Alfonso chiuse la porta, la fece sedere sul letto e iniziò il suo discorso, che probabilmente si era studiato tutto il pomeriggio:
"Alice, sò che per te il compito di latino è fondamentale. Devi farlo bene per sperare di esser promossa.
Io ti posso aiutare, posso fare qualsiasi compito di qualsiasi materia ad occhi chiusi.
Ma, ovviamente, perchè aiutarti senza avere qualcosa in cambio?"

Alice cominciò a sudare nervosamente

Alfonsò continuò:

"Io ci ho provato con tutte le tue compagne di classe, ma quelle puttane non ci sono state! Secondo me quelle troie vogliono esser pagate per farsi scopare, è solo quello il motivo per cui non me la danno.
Ma io non ho voglia di pagare e quindi fino ad adesso ho dovuto rimediare facendomi un sacco di seghe!
Per lo meno, una utilità l'avete, vi ho spesso fotograte di nascosto, in classe, nei giorni in cui eravate vestite scollate, con le bocce in bella vista, così mi siete servite da ispirazione mentre mi segavo.
Ma adesso tu sei qua che chiedi il mio aiuto. Un aiuto fondamentale, che solo io posso darti.
Sono quindi in condizione di poterti chiedere qualsiasi cosa.

Voglio che mi prendi il cazzo in mano, mi fai una bella sega e ti fai sborrare addosso.

Questo è quello che voglio in cambio del mio aiuto, voglio che fai la brava puttanella aiutandomi a svuotare le palle.
Sò che sei fidanzata, chissà quante seghe avrai fatto nella vita, adesso ne voglio una anche io."

Alice rimase senza fiato, sconcertata, voleva tiragli uno schiaffo e andare via.
Ma rimase lì, ferma immobile.
Non poteva permettersi di farsi bocciare. Aveva bisogno dell'aiuto del lurido porco che si trovava di fronte a lei.
Rimase ferma per un interminabile minuto, che a lei sembrò un ora.
Non sapeva cosa fare, cosa dire...
Provò a farfugliare qualcosa, ma nello stesso momento, Alfonso si era slacciato i jeans e abbassato le mutande.
Era in piedi di fronte alla sua preda col cazzo di fuori, già in tiro.
Alice non potè fare a meno di osservarlo.
Non era un cazzo grosso, ne lungo. Come diametro, anzi, era davvero sottile.
Come lunghezza, poteva arrivare a fatica a 13/14 centimentri.
In più era pure storto, ricurvo verso l'alto e che puntava un po' da una parte.
E, ovviamente, puzzava... Un misto tra piscio e pesce marcio.
Prevedibile che puzzasse così... Chissà se Alfonso aveva mai provato a farsi un bidè.
Niente a che vedere col bel cazzone corposo, lungo 20 centimetri, profumato al sapore di vaniglia, grazie
ad un buonissimo bagnoschiuma, del suo fidanzato.
Alice non aveva idea di che fare.
Allora Alfonso prese l'iniziativa, si avvicinò a lei, le prese la mano e la mise sul cazzo, sbraitando:
"muoviti a smanettare, puttanella!"
E nel parlare, alcuni schizzi di bava gli partirono centrando Alice in un occhio.
Era sul punto di piangere la giovane ragazza, ma si sforzò di non far scendere nemmeno una goccia.

Iniziò le sega.

La sua speranza era che il lavoretto di mano durasse 2 o 3 minuti al massimo.
Alfonso non era mai stato con una ragazza, chissà come doveva essere arrapato.
Lei poi era bellissima, un vero splendore ed era brava a far le seghe.
La sua mano si muoveva veloce.
Passarono 5 minuti e Alice era ancora lì a smanettare, Alfonso non dava segni di star per venire.
Il ragazzo probabilmente intuì i pensieri della bella bionda e senza che gli venisse chiesto nulla disse:
"Non sperare che sarà una cosa veloce, mi sono già fatto 2 seghe questo pomeriggio, apposta per durare tanto stasera con te!
Posso resistere fino a domattina senza sborrare, quindi niente trucchetti, fai quello che ti dico e vedrai che entro un ora circa sarà tutto finito"
Un ora?????
Alice era disperata.
Alfonso iniziò a ficcare le sue luride mani nella scollatura della ragazza, per la prima volta aveva a disposizione delle bellissime tette e si gustava il momento palpandole e strizzandole.
Con un gesto veloce e deciso le tolse il reggiseno e tirò fuori le bocce dalla maglia, avvicinandosi in modo che la punta del suo cazzo strusciasse sul morbido seno.

"Alice, hai delle tette da spagnola. Mi eccitano. E penso che tu non voglia passare tutta la notte a segarmi, vero?
Scommetto che vuoi andartene al più presto e quindi devi fare di tutto per eccitarmi e farmi sborrare!"

Alfonso aveva studiato tutto nei particolari, ormai la manovrava come un burattinaio.
Alice doveva obbedire.

La ragazza si ficcò il cazzo in mezzo alle tette per iniziare la spagnola, ma venne interrotta:
"Che cazzo stai facendo?!?! Te lo metti tra le bocce a secco? Così è chiaro che mi da fastidio!
Sei proprio una stupida troia! Prima devi lubrificarlo! Succhialo per bene!"

"No, ti prego! Non farmelo mettere in bocca! Mi fa schifo, puzza... Ho già i conati solo sentendo l'odore da qua!
Rischio di vomitare se lo prendo in bocca! Potevi lavarti prima... Potresti lavarti anche adesso..."

Non era però una critica decisa, era più un piccola lagna, detta sottovoce, ormai sottomessa agli eventi, disperata.

"Non hai capito un cazzo, zoccola! Tu non puoi tirarti indietro! Se ti dico di fare una cosa, la fai!
Se non obbedisci, col cazzo che ti suggerirò al compito e verrai bocciata!
Adesso ti ho ordinato di succhiarmi l'uccello e quindi succhiami l'uccello!"

Appena finita la frase, spostò il cazzo dalle tette di alice alla sua bocca, le prese la nuca e glielo ficcò tutto dentro!
Una mano su un seno, una dietro la nuca e Alfonso iniziò a muoversi avanti in dietro provando sensazioni celestiali.
Alice non stava facendo un pompino, si stava passivamente facendo scopare la bocca!
Era più brutto che nei suoi peggiori incubi
Al suo fidanzato Marco faceva spesso pompini, ma era una cosa dolce, fatta con amore, rispetto, dolcezza.
Adesso, invece, la sua bocca era sfondata con la forza e l'odore era forte, terribile!
Sembrava di star leccando piscio di gatto.
A darle poi fastidio, erano le strizzate al seno ad ogni affondo di cazzo e i grugniti animaleschi di Alfonso.
Il porco andò avanti oltre 10 minuti a scoparle la bocca.
Ormai lei non sentiva più nulla, come se fosse anestetizzata e le faceva male la mandibola.
Ad ogni affondo sperava con tutto il cuore che fosse l'ultimo, sperava che arrivasse una scarica di sborra in bocca solo per poter dire che il suo compito era finito e andarsene a casa!

Ma si era dimenticata che il motivo del pompino era solo lubrificare il cazzo per la spagnola.
Infatti Alfonso sentenziò:
"Bene, bravissima Alice, lo succhi da dio, adesso occupiamoci di quelle tettone! Sembrano fatte apposta per ficcarci in mezzo cazzi!
Fino ad ora ti ho scopato io la bocca, ma adesso io sto fermo e sarai te a dover muovere sul mio cazzo le tue soffici mammelle!"

Alice non disse nulla e obbedì. Prese il cazzo, se lo accomodò in mezzo ai seni, stringendoli ai lati con le sue mani e iniziò a muoversi sù e giù col busto.
Ad ogni movimento di spagnola con cui scappellava il cazzo, saliva verso il naso di Alice un odore ancora più forte di prima!
Il movimento in mezzo alle tette aveva fatto uscire qualche goccia di liquido dal cazzo di Alfonso.
Non era sborra purtroppo per lei che voleva la fine di tutto al più presto.
Il bastardo era entusiasta di come il tutto si stava svolgendo! Prima la sega, poi la scopata della bocca, adesso una sontuosa spagnola.
Che altro poteva desiderare da una così stupenda ragazzina?
Beh, una cosa c'era...

"Alice, devo esser sincero con te... Sei stupenda, ma a causa delle due seghe di questo pomeriggio proprio non mi viene da sborrare, anche se mi sta piacendo un casino tutto ciò che sto facendo.
Purtroppo ci sono solo due possibilità per farmi sborrare. O riprendi a succhiarlo e magari tra un ora ti sborro in bocca, altrimenti ti fai scopare in figa e ti prometto che in 5 o 10 minuti vengo e te ne puoi andare!"

Alice non sapeva che dire, non sapeva che fare... Non erano questi i patti, il bastardo stava pretendendo sempre di più, non voleva farsi scopare!
Già stava tradendo il fidanzato con mano, bocca e tette, non voleva che anche la sua figa fosse violata da un altro che non fosse il suo Marco.
Ma un'altra ora con quel cazzo fetido in bocca non voleva passarla. E non voleva farsi sborrare in bocca, chissà che sapore orrido avrebbe avuto!
E lui le avrebbe tenuto la testa, obbligandola ad ingoiare, cosa che detestava!

Sapeva che lui voleva a tutti i costi scoparla in figa e quindi pensò di essere in condizione di poter metter per lo meno qualche regola:

"Mi stai chiedendo sempre di più e fino ad adesso ho fatto quello che volevi! Ti ho concesso tutto!
Nei patti all'inizio mi avevi chiesto soltanto una sega! Hai già avuto anche tette e bocca!
Se proprio vuoi scoparmi, devi promettermi un po' di cose! Prima di tutto devi usare il preservativo, io non uso metodi anticoncezionali e non voglio rimanere incinta!
Per di più potresti avere chissà quali malattie!
Poi, ti concedo al massimo 10 minuti di scopata! Dopo 10 minuti devi venire, così finalmente potrò andarmene da qua!"

Alfonso si lamentò un po' per l'obbligo di usare il preservativo, ma Alice era irremovibile! O col preserativo oppure niente scopata!

L'accordo era sancito.
I due si spogliarono completamente.
Alice nuda era fantastica, ancora più bella delle ragazze che Alfonso ammirava nei porno mentre si sparava le seghe.
Invece, il ragazzo nudo faceva ancora più senso...
Messo il preservativo, la fece sdraiare sul letto a pancia in sù e si adagio sopra di lei, insinuandosi tra sue cosce con le gambe, per fargliere aprire.
Puntò il cazzo verso la figa e con colpo secco entrò violentemente!
Non era abituata a tanta brutalità.
Il suo ragazzo le concedeva preliminari di ogni genere:
massaggi alla schiena, baci sul collo, carezze nelle parti intime e poco prima della penetrazione, usava dita e lingua per lubrificarla e agevolare l'ingresso.
In questa situazione, invece, non era per nulla bagnata e sentiva dolore ogni volta che il cazzo entrava, anche se alla fine era un cazzo piccolo.
Alfonso la baciava e leccava in viso, cercando di infilare la lingua nella sua bocca.
Ma Alice almeno questo riusciva ad evitarlo ivincolandosi.
Allora lui passò ad occuparsi delle tette! Le baciava, le leccava, mordeva e succhiava i capezzoli.
Erano davvero due tette perfette!
Andarono avanti 5 minuti in questo modo, Alice controllava l'orologio.
Il movimento del ragazzo non era affatto il massimo.
Sembrava un cagnolino in calore che si attacca ad un gamba del tavolo!
Frenetico, violento, meccanico.
Lei non provava il minimo piacere.
Alfonso chiese un cambio di posizione, la voleva scopare a pecora. Disse che avrebbe preferito dominarla da dietro e che il bel culone era arrapante
Alice si girò mettendosi a quattro zampe.
Mentre lei era girata, il bastardo, senza farsi notare, si tolse il preservativo, buttandolo a terra e subito rientrò nella figa calda!
Lei purtroppo non si accorse di nulla.
Era anzi felice di non doverlo guardare in faccia e sapeva che quella posizione avrebbe favorito la sua eiaculazione. Appoggiò la testa sul letto, chiudendo gli occhi, sapendo che tra pochi minuti tutto sarebbe finito.
Doveva resistere ancora per poco.
In effetti mancava poco, scopare senza preservativo era tutta un'altra cosa, Alfonso grugniva di piacere e il suo movimento era diventato più veloce.
Con entrambe le mani la teneva per i morbidi fianchi mentre la scopava!
Dopo qualche minuto, una terza mano andò a strizzare un seno di Alice!
Lei notò subito che qualcosa non quadrava!
Due mani la tenevano stretta per i fianchi... Di che era la terza che stava avidamente palpando il suo seno destro?
Alzò la testa e si girò di scatto verso destra
C'era un altro cazzo a pochi centimetri dal suo viso che subito schizzò una enorme quantità di sborra accecandola e qualche goccia le finì pure in bocca!
Alice sputò, tossì, si asciugò gli occhi dalla sborra per vedere che di fianco al letto c'era Alvaro, il padre di Alfonso, nudo, con un enorme cazzo mezzo flaccido in mano!
Il vecchio, forse d'accordo col figlio, aveva sbirciato probabilmente il tutto dal buco della serratura e nel momento in cui Alice aveva poggiato il viso sul letto chiudendo gli occhi, era entrato, si era spogliato e smanettato grazie alla celestiale visione della biondina per poi sborrare sull'angelico faccino della giovane ragazza strizzandole un seno!
Nel frattempo, anche Alfonso stava godendo:
"Siiiiii, vengooooooo!!! Ti sborro dentro, puttanellaaaa!! Aaaaaah siiiiii..!!!!"


Alice guardò per terra e vide il preservativo.

Le crollò il mondo addosso...
Si era appena fatta sborrar dentro da quello schifoso.
Le lacrime iniziarono a scendere mischiandosi alle gocce di sborra del vecchio Alvaro.
Scattò in piedi e si fiondò fuori dalla stanza alla ricerca di un bagno. Per fortuna lo trovò subito e si chiuse dentro.
Si mise a fare un bidè, voleva togliere da dentro di lei ogni goccia di sperma...
Dopo una accurata sciacquata, si sedette per terra e pianse qualche minuto.
Poi si accasciò, svenendo a causa sia dello shock che dalla fatica per la prestazione sessuale svolta contro voglia.
Si risvegliò senza sapere quanto era stata in quella condizione di incoscenza.
Si lavò al meglio che potè, tornò alla cameretta deserta e si rivestì.
Andando verso l'uscita, passò dal salotto, c'erano padre e figlio che si stavano vantando di quanto fatto, con la madre seduta in mezzo a loro, dicendo che di puttane così belle e giovani mica se ne trovano!
Avevano fatto il colpaccio!
Non voleva sentire altro, corse verso la porta e uscì in direzione di casa sua!
Si faceva schifo, perchè aveva accettato tutto questo?
Dopo alcuni giorni, riuscì a procurarsi la pillola del giorno dopo.
La settimana dopo, Alfonso, per lo meno, rispettò i patti e fece copiare Alice.
Prese 8. Niente bocciatura, ma a che prezzo?



Passarono tre settimane, Alice aveva comprato un test di gravidanza.

Due liniette rosa.

Era incinta.


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Spero che in racconto vi possa esser piaciuto e che vi abbia eccitato.
Di certo a me ha eccitato un sacco scriverlo!
Fatemi sapere cosa ne pensate! Se vi piace, se si poteva scrivere meglio...
Ho già in mente un seguito, sempre se mi dite che è piaciuto
 
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frankie88

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Bel racconto, scorrevole e gradevole da leggere....magari , quella specie di stupro, da parte del padre poteva essere scritta diversamente;secondo me è troppo fantasiosa. E poi, se ha preso la pillola del giorno dopo, com'è che è incinta? Aspettiamo con ansia il seguito
 
OP
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Beh, da quel che sò, la pillola del giorno dopo non è sicura al 100%
E abbiamo visto che Alice ha un bel po' di sfiga, quindi gli è andata male pure lì :)
La scena che secondo te doveva esser diversa, come la avresti narrata?
Io diciamo che ho tenuto questa cosa del padre di "contorno" perchè avevo in mente di renderlo protagonista nel seguito :)
 
OP
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A dire il vero a me ha fatto solo incazzare ;)

Come mai? non ti piace il genere?
Beh, ognuno ha i suoi gusti... A me piacciono i racconti perversi :)
E a chi è piaciuto, posso dire che nella mia testa il seguito è già pronto! devo solo avere un po' di tempo libero per scriverlo :)

PS: sperando di far cosa gradita, aggiungo una foto della ragazza a cui mi sono ispirato per scrivere il racconto, una mia amica.
Ovviamente il nome del racconto è inventato

racconto.jpg
 
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rud1985

Lo Svangamaroni
Élite Fase 1
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Svangopoli
Il racconto è scritto correttamente e, essendo piuttosto scorrevole, si legge bene nonostante non sia breve.

Principalmente non mi piacciono le storie di sesso forzato, stupri e violenze su donne: fanno tutto meno che eccitarmi.
Oltre a questo - mia umilissima e soggettiva impressione - trovo che lo stile di scrittura sia molto semplice e basilare, tipo un tema di scuola.

Credo che tu scriva bene e forse, indipendentemente dai contenuti, che possono piacere o no a seconda dei gusti di chi legge, potresti provare ad utilizzare la capacità che hai per scrivere un maniera più affascinante, senza perderti in descrizioni superflue che rendono il racconto un po' facilotto.

L'arrivo del padre, comunque, ha reso una storia già scarsamente collegabile alla realtà un racconto un po' fantasy.

Preciso che sono tutte personalissime opinioni. Bravo, comunque.
 
OP
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Il racconto è scritto correttamente e, essendo piuttosto scorrevole, si legge bene nonostante non sia breve.

Principalmente non mi piacciono le storie di sesso forzato, stupri e violenze su donne: fanno tutto meno che eccitarmi.
Oltre a questo - mia umilissima e soggettiva impressione - trovo che lo stile di scrittura sia molto semplice e basilare, tipo un tema di scuola.

Credo che tu scriva bene e forse, indipendentemente dai contenuti, che possono piacere o no a seconda dei gusti di chi legge, potresti provare ad utilizzare la capacità che hai per scrivere un maniera più affascinante, senza perderti in descrizioni superflue che rendono il racconto un po' facilotto.

L'arrivo del padre, comunque, ha reso una storia già scarsamente collegabile alla realtà un racconto un po' fantasy.

Preciso che sono tutte personalissime opinioni. Bravo, comunque.

Grazie :)
Accetto volentieri qualsiasi critica :)
Non sono uno scrittore, i temi li ho sempre fatto a scuola e niente più, quindi ci possono stare tutte le critiche
Ovviamente è un racconto di pura fantasia, quindi ho cercato di renderlo per lo meno plausibile, ma poi è chiaro che c'è sempre un qualcosa che non lo fa sembrar reale

Riguardo il genere, come detto sono gusti, anche a me non piacciono storie di violenza e stupro, ma invece mi attira l'idea di una donna usata, il concetto di donna come oggetto sessuale.
Infatti il tema del ricatto si presta alla perfezione a questa mia fantasia. Alice non è presa con forza, non è violentata. Si trova in una situazione difficile ma non è obbligata a far nulla. è lei che va a casa del suo compagno di classe, è lei che decide di "prostituirsi" per avere ciò che vuole. Compie gesti orrendi, che lei disprezza, ma è una sua scelta.
Inoltre, non sono per nulla un fan del lieto fine a tutti i costi. Certe storie devono avere una brutta fine.
Per chi ha visto l'ultimo harry potter, io volevo a tutti i costi la sua morte, che lo avrebbe portato ad essere un eroe.
Invece è sopravvisuto :(
 

DoubleDuck

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Mi sto passando molti vecchi racconti e anche se non ci sarà un seguito dire che è stato un bel racconto non farà mai male 👍🤙
 

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