Esperienza reale io e la mia coinquilina....nudi e crudi

ciaodinuovo

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Ciao a tutti. Oggi sono qui per raccontarvi qualcosa di realmente accaduto.
Sono un ragazzo che ha sempre vissuto da fuorisede per ragioni universitarie, quindi ho sempre vissuto in appartamenti condivisi con altri ragazzi. Da un po di tempo condivido l' appartamento con altre 3 persone, fra cui una ragazza, che d' ora in poi chiameremo G.. Il rapporto tra coinquilini è sempre stato molto rispettoso, tranquillo, nonostante comunque vivessimo in una casa mista. Devo dire che nessuno dei ragazzi, incluso me, ha mai avuto pensieri peccaminosi sull' altra coinquilina, e questo ci ha facilitati nell' avere una convivenza tranquilla, senza invidie o gelosie. Ciò forse deriva dal fatto che G. è una ragazza un po' più grande di noi, sulla trentina, studia ancora e nella maggior parte dei momenti in cui è in casa è abbastanza sciatta o comunque poco sexy. In casa siamo tutti fidanzati, tuttavia vediamo i nostri partner non molto spesso.
G. è una ragazza di altezza media, circa 1.65, magra, capelli mossi, nel complesso un bel corpo. seconda abbondante di seno, sedere niente di che. Piercing all' ombelico, occhi chiari. Effettivamente nessuno di noi ci ha mai provato con lei, tuttavia con me ha sempre avuto un ottimo rapporto che l' ha sempre portata a raccontarsi, a parlare con me come se fossi una sua amica. Io e G eravamo a casa stabilmente, non ci spostavamo molto, mentre gli altri coinquilini spesso tornavano a casa dei propri genitori. Ciò faceva sì che io e g restassimo molto spesso da soli. La convivenza si faceva particolarmente dura nei periodi estivi, tipo giugno e luglio, in cui in casa in città non si respira ma sei costretto a restare vestito per questione di pudore. Ricordo alla perfezione un preciso giorno.
Era metà giugno, io e G. eravamo soli in casa e morivamo dal caldo. Io e G cominciamo a scambiare le solite frasi di circostanza 'madonna mia oggi non si respira', 'no guarda, oggi non ce la sto facendo proprio'. AL che decido di andare a fare una doccia. Esco dal bagno in accappatoio e inizio a girare per casa, esclamando 'mamma mia, fosse per me andrei sempre in giro così'. G mi risponde 'in accappatoio???' e io rispondo 'mah, anche senza'. Lei si mette a ridere, e mi dice 'mi sembra eccessivo, però io penso che con sto caldo non resisto e da domani giro mezza nuda'. Così fu. La mattina dopo ci alziamo e trovo G. in mutande e reggiseno. Niente di scandaloso, però iniziai a sfotterla dicendo 'ahh quindi oggi va così?'. Lei mi risponde 'si, troppo caldo, quindi se vuoi sentiti libero anche tu'. Detto fatto. Pranzammo insieme, lei in mutande e reggiseno, io in boxer. Quella fu l' occasione per studiarci meglio. Io credo di avere un pacco importante che i boxer non riescono a nascondere e i suoi occhi ci cadevano sopra molto spesso. Io potei notare delle trasparenze interessanti che rivelavano una vagina depilata e dalle labbra importanti.
Per il mese di giugno eravamo praticamente sempre soli a casa, e la cosa ci permetteva di girare costantemente per casa in intimo. Lei a volte alternava mutande della nonna a perizomi super sprint e la cosa cominciava ad eccitarmi. Cominciai a guardarla con occhi diversi e iniziai a pensare che in quella situazione, una scopamicizia avrebbe fatto bene ad entrambi. Molto spesso iniziai ad andare in cucina con il cazzo un po' duro nascosto a malapena dai boxer per provocarla un po', e vedevo chiaramente i suoi occhi non poter fare a meno di guardare. ....
 

Brodo37

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Molto interessante,anche io frequentai per un periodo delle studentesse fuori sede che vennero ad abitare nel mio condominio,allora ero appena maggiorenne e loro trentenni col pelo lungo.non successe mai nulla di chè,ma quasi ogni giorno ero infilato a casa loro
 
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ciaodinuovo

ciaodinuovo

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Con il passare del tempo l'eccitazione cresceva sempre di piú. Vedere G. ogni giorno girare per casa in intimo ormai stimolava le mie fantasie più perverse, e ció fece crescere la mia voglia di provocarla tramite un po'di esibizionismo. Così, anzichè andare in giro per casa in boxer, iniziai ad indossare dei pantaloncini da calcetto larghi senza intimo sotto. Ciò rendeva ilmio cazzo ancora più visibile, specialmente se un po` duro, e soprattutto vi era il rischio che si vedesse qualcosa nel momento in cui mi sedevo di fronte a lei. Lei continuava a buttare l'occhio ogni tanto, ma non mi dava mai modo di poter fare un passo in avanti.
Una sera eravamo annoiati e decidiamo di fumare e di bere un po' di vino. Faceva un caldo tremendo e l'alcol peggiorò la situazione. Eravamo sul balcone, seduti uno di fronte all'altro. Entrambi eravamo un po' alticci e più disinibiti del solito. Lei indossava uno slip bianco un po striminzito e un reggiseno senza coppe che faceva vedere i capezzoli un po turgidi. Ero decisamente eccitato e iniziavo ad avere una leggera erezione. Così, con la scusa del caldo, arrotolai un po` i pantaloncini e sedendomi con le gambe divaricate rimasi con un po di cazzo scoperto. Ero un po imbarazzato, effettivamente era la prima volta che mi esponevo in quel modo. Ma il vino e l'aver fumato resero tutto più fattibile. Lei notò subito la cosa e il suo sguardo cominciò ad essere rivolto fra le mie gambe in maniera pressante, con un leggero sorrisetto che sembrava voler dire qualcosa. La cosa cominciò ad eccitarmi ancora di più e il mio cazzo diventò ancora più duro. Ad un certo punto le chiiesi l'accendino e nel piegarmi in avanti per prenderlo dalle sue mani, la gamba del pantaloncino si alzò ancora di più e rimasi praticamente con mezzo cazzo di fuori. Lei si mise a ridere. "ehm guarda che hai qualcosa fuori dai pantaloncini". Io fui colto dall'imbarazzo e cercai di coprirmi, ma la mia erezione, con quei pantaloncini, era impossibile da coprire. "ma il vino ti fa st'effetto? fammi capire" mi disse, sempre ridendo. "eh a quanto pare sì". "beh comunque complimenti eh". RIsposi "per cosa? per il fatto che il vino anzichè darmi problemi di erezione mi fa l'effetto contrario?". "eh ma anche per il fatto che ti esce dalla gamba dei pantaloncini " mi rispose ridendo. Aggiunse quindi "ormai è inutile che cerchi di coprirti eh, so com'`e fatto il tuo amico".
Mi ero imbarazzato un po' ed effettivamente un po di erezione era scomparita, tuttavia lei continuava a guardarmi tra le gambe. Le feci una battuta "ormai nudi e crudi a tutti gli effetti". "ormai si può fare eh, giacchè si muore di caldo...". "io ormai non ho più niente da perdere" risposi ridendo. Lei, forte della sua bassa autostima, disse "eh, capirai cos'ho da perdere io". A quel punto era quasi fatta. Mi misi a ridere, ci scherzai su e le dissi "eddai suu, facciamo sto nudi e crudi così giacchè stiamo freschi". Lei timidamente disse "ma sì dai, però entriamo in casa che da qui ci vedono". Entrando in casa mi disse "vabbe dai comincia tu", e io senza farmelo ripetere due volte abbassai i pantaloncini e mi esposi davanti a lei con il mio cazzo mezzo barzotto. Lei fece uno sguardo mezzo compiaciuto, quindi tolse il reggiseno e abbassò lo slip. aveva dei capezzoli abbastanza larghi e chiari e la vagina completamente depilata. Il piercing all'ombelico, poi, rendeva tutto più eccitante.
 

lucarossisal

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Con il passare del tempo l'eccitazione cresceva sempre di piú. Vedere G. ogni giorno girare per casa in intimo ormai stimolava le mie fantasie più perverse, e ció fece crescere la mia voglia di provocarla tramite un po'di esibizionismo. Così, anzichè andare in giro per casa in boxer, iniziai ad indossare dei pantaloncini da calcetto larghi senza intimo sotto. Ciò rendeva ilmio cazzo ancora più visibile, specialmente se un po` duro, e soprattutto vi era il rischio che si vedesse qualcosa nel momento in cui mi sedevo di fronte a lei. Lei continuava a buttare l'occhio ogni tanto, ma non mi dava mai modo di poter fare un passo in avanti.
Una sera eravamo annoiati e decidiamo di fumare e di bere un po' di vino. Faceva un caldo tremendo e l'alcol peggiorò la situazione. Eravamo sul balcone, seduti uno di fronte all'altro. Entrambi eravamo un po' alticci e più disinibiti del solito. Lei indossava uno slip bianco un po striminzito e un reggiseno senza coppe che faceva vedere i capezzoli un po turgidi. Ero decisamente eccitato e iniziavo ad avere una leggera erezione. Così, con la scusa del caldo, arrotolai un po` i pantaloncini e sedendomi con le gambe divaricate rimasi con un po di cazzo scoperto. Ero un po imbarazzato, effettivamente era la prima volta che mi esponevo in quel modo. Ma il vino e l'aver fumato resero tutto più fattibile. Lei notò subito la cosa e il suo sguardo cominciò ad essere rivolto fra le mie gambe in maniera pressante, con un leggero sorrisetto che sembrava voler dire qualcosa. La cosa cominciò ad eccitarmi ancora di più e il mio cazzo diventò ancora più duro. Ad un certo punto le chiiesi l'accendino e nel piegarmi in avanti per prenderlo dalle sue mani, la gamba del pantaloncino si alzò ancora di più e rimasi praticamente con mezzo cazzo di fuori. Lei si mise a ridere. "ehm guarda che hai qualcosa fuori dai pantaloncini". Io fui colto dall'imbarazzo e cercai di coprirmi, ma la mia erezione, con quei pantaloncini, era impossibile da coprire. "ma il vino ti fa st'effetto? fammi capire" mi disse, sempre ridendo. "eh a quanto pare sì". "beh comunque complimenti eh". RIsposi "per cosa? per il fatto che il vino anzichè darmi problemi di erezione mi fa l'effetto contrario?". "eh ma anche per il fatto che ti esce dalla gamba dei pantaloncini " mi rispose ridendo. Aggiunse quindi "ormai è inutile che cerchi di coprirti eh, so com'`e fatto il tuo amico".
Mi ero imbarazzato un po' ed effettivamente un po di erezione era scomparita, tuttavia lei continuava a guardarmi tra le gambe. Le feci una battuta "ormai nudi e crudi a tutti gli effetti". "ormai si può fare eh, giacchè si muore di caldo...". "io ormai non ho più niente da perdere" risposi ridendo. Lei, forte della sua bassa autostima, disse "eh, capirai cos'ho da perdere io". A quel punto era quasi fatta. Mi misi a ridere, ci scherzai su e le dissi "eddai suu, facciamo sto nudi e crudi così giacchè stiamo freschi". Lei timidamente disse "ma sì dai, però entriamo in casa che da qui ci vedono". Entrando in casa mi disse "vabbe dai comincia tu", e io senza farmelo ripetere due volte abbassai i pantaloncini e mi esposi davanti a lei con il mio cazzo mezzo barzotto. Lei fece uno sguardo mezzo compiaciuto, quindi tolse il reggiseno e abbassò lo slip. aveva dei capezzoli abbastanza larghi e chiari e la vagina completamente depilata. Il piercing all'ombelico, poi, rendeva tutto più eccitante.
Stupendo aspetto il continuo
 
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ciaodinuovo

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la situazione all'inizio si rivelò un po imbarazzante. Nessuno dei due aveva avuto esperienze di questo tipo, se non con il proprio partner. Entrambi, infatti, ci dimostravamo alquanto pudici, lei continuava a mettere la mano davanti alla sua vagina come per nasconderla, io avevo perso completamente la mia erezione perchè la vergogna gioca brutti scherzi. Tuttavia non ci ripensammo minimamente, e continuammo a stare nudi per tutta la serata, l'uno davanti all'altro, a bere e a scherzare. Io ad un certo punto mi misi sul divano a fumare una sigaretta facendo finta di guardare altrove, ma sentivo il suo sguardo fisso su di me. Entrambi avevamo voglia, entrambi eravamo eccitati, ma la situazione era strana e nessuno sapeva come muoversi. Quella sera infatti non successe nulla. Ci ripensai per tutta la notte e la mattina dopo mi svegliai con un durello esagerato. MI imbarazzava andare in cucina con il cazzo completamente duro, tuttavia presi coraggio e uscii dalla camera dirigendomi verso la cucina completamente nudo e con un'erezione particolarmente vistosa. Trovai G. gia al tavolo che faceva colazione, tuttavia a differenza mia indossava gli slip. Mi diede il buongiorno e, guardandomi dalla testa ai piedi, azzardò un "siamo arzilli questa mattina". Ci scambiammo qualche battutina ma lei non mi continuava a staccarmi gli occhi di dosso. Ridendo le chiesi "oh ma che guardi?", "eh ma scusa tu ti presenti in cucina con sto bastone dritto" mi rispose ridendo. "eh vabbe, non ne hai mai visto uno?". Dopo un attimo di silenzio mi rispose "guarda, in realtà così no". "così in che senso?". "diciamo che è ben fatto dai". La ringraziai, e le risposi "vabbè mi son depilato da poco quindi sembra più grosso". Iniziò quindi una conversazione sulla depilazione delle parti intime.
G- "ma tu con cosa ti depili scusa"
io - "col rasosio elettrico no?"
G- "madonna ma non hai paura di farti male?"
io "no, alla fine è questione di abitudine. tu che cosa usi?"
G "io uso la luce pulsata"
Andò in camera a prendere il marchingegno che usava per eliminare i peli, mi spiegò un attimo in che modo funzionasse ma non ci capii granchè. Mi disse che in mattinata l'avrebbe fatta perchè aveva un po di ricrescita, e io colsi la palla al balzo chiedendole di assistere a questa fantastica seduta di luce pulsata. Dopo la colazione infatti andò in bagno a preparare tutto, e dopo un po`mi chiamò per dirmi di andare a vedere. Era nuda, con le gambe divaricate, e iniziò a farmi vedere il funzionamento del macchinario sull' interno coscia. Non ci capii comunque molto perchè mentre lei parlava io guardavo la sua vagina gonfia a pochi centimetri dai miei occhi. Dopo avermi fatto assistere per qualche minuto mi disse di andare via perchè si imbarazzava. Dopo un po` mi sentii chiamare "oh non è che vuoi provarla anche tu no?". Risposi "a me quelle cose fanno paura in realtà". "dai fai la prova su una parte meno delicata" mi rispose ridendo. Accettai la proposta, andammo in cucina, mi spiegò come dovevo fare per azionare il macchinario, quindi iniziai ad usarlo sull'interno coscia, poco sotto ai testicoli. Non avevo nessuna erezione, quindi ogni tanto dovevo spostare il cazzo che mi intralciava nell'uso del macchinario in quanto finiva in mezzo alle gambe. G. guardandomi scoppiò a ridere e disse "sei proprio un disastro, dammi che ti mostro". Quindi prese lei l'attrezzo, si mise in ginocchio tra le mie gambe e iniziò ad agire sull'interno coscia. Man mano cominciò a salire, fin quando non dovette spostare il mio cazzo che non le permetteva di lavorare comodamente. Ad un certo punto dunque, lo prese in mano e lo spostò leggermente, mentre con l'altra mano continuava ad usare la luce pulsata. il contatto con la sua mano mi fece impazzire ed improvvisamente ebbi un'erezione. Il mio cazzo iniziò a crescere praticamente nella sua mano, ma lei non mollava la presa, anzi, sembrava lo stringesse più forte. Eravamo entrambi un po in imbarazzo, ma la situazione ci intrigava. Lo strinse ancora un po' e mentre continuava ad usare il macchinario, con l'altra mano iniziò a fare dei leggeri movimenti lungo la mia asta. Iniziai ad ansimare, e lei con me. I movimenti si fecero più veloci e la mia erezione era sempre più vigorosa. 'Dio' esclamò G.. quindi lasciò l'attrezzo e iniziò a dedicarsi solo a me. Senza guardarmi in faccia iniziò a segarmi. Avevo la cappella umida e il movimento della sua mano faceva un rumore molto eccitante. Guardava il mio cazzo con voglia e mi segava sempre più forte. Ero eccitato da morire, e dopo solo un minuto sborrai copiosamente, sporcandole il seno, le spalle e il mento....
 
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