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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
io e la mia coinquilina....nudi e crudi
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<blockquote data-quote="ciaodinuovo" data-source="post: 18854985" data-attributes="member: 412344"><p>la situazione all'inizio si rivelò un po imbarazzante. Nessuno dei due aveva avuto esperienze di questo tipo, se non con il proprio partner. Entrambi, infatti, ci dimostravamo alquanto pudici, lei continuava a mettere la mano davanti alla sua vagina come per nasconderla, io avevo perso completamente la mia erezione perchè la vergogna gioca brutti scherzi. Tuttavia non ci ripensammo minimamente, e continuammo a stare nudi per tutta la serata, l'uno davanti all'altro, a bere e a scherzare. Io ad un certo punto mi misi sul divano a fumare una sigaretta facendo finta di guardare altrove, ma sentivo il suo sguardo fisso su di me. Entrambi avevamo voglia, entrambi eravamo eccitati, ma la situazione era strana e nessuno sapeva come muoversi. Quella sera infatti non successe nulla. Ci ripensai per tutta la notte e la mattina dopo mi svegliai con un durello esagerato. MI imbarazzava andare in cucina con il cazzo completamente duro, tuttavia presi coraggio e uscii dalla camera dirigendomi verso la cucina completamente nudo e con un'erezione particolarmente vistosa. Trovai G. gia al tavolo che faceva colazione, tuttavia a differenza mia indossava gli slip. Mi diede il buongiorno e, guardandomi dalla testa ai piedi, azzardò un "siamo arzilli questa mattina". Ci scambiammo qualche battutina ma lei non mi continuava a staccarmi gli occhi di dosso. Ridendo le chiesi "oh ma che guardi?", "eh ma scusa tu ti presenti in cucina con sto bastone dritto" mi rispose ridendo. "eh vabbe, non ne hai mai visto uno?". Dopo un attimo di silenzio mi rispose "guarda, in realtà così no". "così in che senso?". "diciamo che è ben fatto dai". La ringraziai, e le risposi "vabbè mi son depilato da poco quindi sembra più grosso". Iniziò quindi una conversazione sulla depilazione delle parti intime.</p><p>G- "ma tu con cosa ti depili scusa"</p><p>io - "col rasosio elettrico no?"</p><p>G- "madonna ma non hai paura di farti male?"</p><p>io "no, alla fine è questione di abitudine. tu che cosa usi?"</p><p>G "io uso la luce pulsata"</p><p>Andò in camera a prendere il marchingegno che usava per eliminare i peli, mi spiegò un attimo in che modo funzionasse ma non ci capii granchè. Mi disse che in mattinata l'avrebbe fatta perchè aveva un po di ricrescita, e io colsi la palla al balzo chiedendole di assistere a questa fantastica seduta di luce pulsata. Dopo la colazione infatti andò in bagno a preparare tutto, e dopo un po`mi chiamò per dirmi di andare a vedere. Era nuda, con le gambe divaricate, e iniziò a farmi vedere il funzionamento del macchinario sull' interno coscia. Non ci capii comunque molto perchè mentre lei parlava io guardavo la sua vagina gonfia a pochi centimetri dai miei occhi. Dopo avermi fatto assistere per qualche minuto mi disse di andare via perchè si imbarazzava. Dopo un po` mi sentii chiamare "oh non è che vuoi provarla anche tu no?". Risposi "a me quelle cose fanno paura in realtà". "dai fai la prova su una parte meno delicata" mi rispose ridendo. Accettai la proposta, andammo in cucina, mi spiegò come dovevo fare per azionare il macchinario, quindi iniziai ad usarlo sull'interno coscia, poco sotto ai testicoli. Non avevo nessuna erezione, quindi ogni tanto dovevo spostare il cazzo che mi intralciava nell'uso del macchinario in quanto finiva in mezzo alle gambe. G. guardandomi scoppiò a ridere e disse "sei proprio un disastro, dammi che ti mostro". Quindi prese lei l'attrezzo, si mise in ginocchio tra le mie gambe e iniziò ad agire sull'interno coscia. Man mano cominciò a salire, fin quando non dovette spostare il mio cazzo che non le permetteva di lavorare comodamente. Ad un certo punto dunque, lo prese in mano e lo spostò leggermente, mentre con l'altra mano continuava ad usare la luce pulsata. il contatto con la sua mano mi fece impazzire ed improvvisamente ebbi un'erezione. Il mio cazzo iniziò a crescere praticamente nella sua mano, ma lei non mollava la presa, anzi, sembrava lo stringesse più forte. Eravamo entrambi un po in imbarazzo, ma la situazione ci intrigava. Lo strinse ancora un po' e mentre continuava ad usare il macchinario, con l'altra mano iniziò a fare dei leggeri movimenti lungo la mia asta. Iniziai ad ansimare, e lei con me. I movimenti si fecero più veloci e la mia erezione era sempre più vigorosa. 'Dio' esclamò G.. quindi lasciò l'attrezzo e iniziò a dedicarsi solo a me. Senza guardarmi in faccia iniziò a segarmi. Avevo la cappella umida e il movimento della sua mano faceva un rumore molto eccitante. Guardava il mio cazzo con voglia e mi segava sempre più forte. Ero eccitato da morire, e dopo solo un minuto sborrai copiosamente, sporcandole il seno, le spalle e il mento....</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ciaodinuovo, post: 18854985, member: 412344"] la situazione all'inizio si rivelò un po imbarazzante. Nessuno dei due aveva avuto esperienze di questo tipo, se non con il proprio partner. Entrambi, infatti, ci dimostravamo alquanto pudici, lei continuava a mettere la mano davanti alla sua vagina come per nasconderla, io avevo perso completamente la mia erezione perchè la vergogna gioca brutti scherzi. Tuttavia non ci ripensammo minimamente, e continuammo a stare nudi per tutta la serata, l'uno davanti all'altro, a bere e a scherzare. Io ad un certo punto mi misi sul divano a fumare una sigaretta facendo finta di guardare altrove, ma sentivo il suo sguardo fisso su di me. Entrambi avevamo voglia, entrambi eravamo eccitati, ma la situazione era strana e nessuno sapeva come muoversi. Quella sera infatti non successe nulla. Ci ripensai per tutta la notte e la mattina dopo mi svegliai con un durello esagerato. MI imbarazzava andare in cucina con il cazzo completamente duro, tuttavia presi coraggio e uscii dalla camera dirigendomi verso la cucina completamente nudo e con un'erezione particolarmente vistosa. Trovai G. gia al tavolo che faceva colazione, tuttavia a differenza mia indossava gli slip. Mi diede il buongiorno e, guardandomi dalla testa ai piedi, azzardò un "siamo arzilli questa mattina". Ci scambiammo qualche battutina ma lei non mi continuava a staccarmi gli occhi di dosso. Ridendo le chiesi "oh ma che guardi?", "eh ma scusa tu ti presenti in cucina con sto bastone dritto" mi rispose ridendo. "eh vabbe, non ne hai mai visto uno?". Dopo un attimo di silenzio mi rispose "guarda, in realtà così no". "così in che senso?". "diciamo che è ben fatto dai". La ringraziai, e le risposi "vabbè mi son depilato da poco quindi sembra più grosso". Iniziò quindi una conversazione sulla depilazione delle parti intime. G- "ma tu con cosa ti depili scusa" io - "col rasosio elettrico no?" G- "madonna ma non hai paura di farti male?" io "no, alla fine è questione di abitudine. tu che cosa usi?" G "io uso la luce pulsata" Andò in camera a prendere il marchingegno che usava per eliminare i peli, mi spiegò un attimo in che modo funzionasse ma non ci capii granchè. Mi disse che in mattinata l'avrebbe fatta perchè aveva un po di ricrescita, e io colsi la palla al balzo chiedendole di assistere a questa fantastica seduta di luce pulsata. Dopo la colazione infatti andò in bagno a preparare tutto, e dopo un po`mi chiamò per dirmi di andare a vedere. Era nuda, con le gambe divaricate, e iniziò a farmi vedere il funzionamento del macchinario sull' interno coscia. Non ci capii comunque molto perchè mentre lei parlava io guardavo la sua vagina gonfia a pochi centimetri dai miei occhi. Dopo avermi fatto assistere per qualche minuto mi disse di andare via perchè si imbarazzava. Dopo un po` mi sentii chiamare "oh non è che vuoi provarla anche tu no?". Risposi "a me quelle cose fanno paura in realtà". "dai fai la prova su una parte meno delicata" mi rispose ridendo. Accettai la proposta, andammo in cucina, mi spiegò come dovevo fare per azionare il macchinario, quindi iniziai ad usarlo sull'interno coscia, poco sotto ai testicoli. Non avevo nessuna erezione, quindi ogni tanto dovevo spostare il cazzo che mi intralciava nell'uso del macchinario in quanto finiva in mezzo alle gambe. G. guardandomi scoppiò a ridere e disse "sei proprio un disastro, dammi che ti mostro". Quindi prese lei l'attrezzo, si mise in ginocchio tra le mie gambe e iniziò ad agire sull'interno coscia. Man mano cominciò a salire, fin quando non dovette spostare il mio cazzo che non le permetteva di lavorare comodamente. Ad un certo punto dunque, lo prese in mano e lo spostò leggermente, mentre con l'altra mano continuava ad usare la luce pulsata. il contatto con la sua mano mi fece impazzire ed improvvisamente ebbi un'erezione. Il mio cazzo iniziò a crescere praticamente nella sua mano, ma lei non mollava la presa, anzi, sembrava lo stringesse più forte. Eravamo entrambi un po in imbarazzo, ma la situazione ci intrigava. Lo strinse ancora un po' e mentre continuava ad usare il macchinario, con l'altra mano iniziò a fare dei leggeri movimenti lungo la mia asta. Iniziai ad ansimare, e lei con me. I movimenti si fecero più veloci e la mia erezione era sempre più vigorosa. 'Dio' esclamò G.. quindi lasciò l'attrezzo e iniziò a dedicarsi solo a me. Senza guardarmi in faccia iniziò a segarmi. Avevo la cappella umida e il movimento della sua mano faceva un rumore molto eccitante. Guardava il mio cazzo con voglia e mi segava sempre più forte. Ero eccitato da morire, e dopo solo un minuto sborrai copiosamente, sporcandole il seno, le spalle e il mento.... [/QUOTE]
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