- "Allora passo a prenderti io?"
- "Se puoi si perchè io qui non ho la macchina"
- "Ok, esco da lavoro, il tempo di prendere la macchina e passo a prenderti"
Io e Maria ci siamo conosciuti parecchi anni fa tramite la funzione "persone nei dintorni" di wechat, la famosa app di messaggistica cinese. Al tempo ero fidanzato con Carla, ma insoddisfatto del
nostro rapporto di coppia, dove anche il sesso era estremamente piatto. Piatto forse solo per me, che avevo voglia di cose nuove, voglia di sperimentare situazioni, posizioni e
fantasie che non mi sono mai mancate. Con Carla invece, era il solito io sopra lei sotto, senza sesso orale perchè a lei non piaceva ne farlo ne riceverlo. Più passava il tempo e più
aumentava la mia voglia di scoprire il mondo del sesso al di fuori della mia routine di coppia.
Scaricai WeChat perchè incuriosito dalla novità e ci misi un po a scoprire la funzione di ricerca delle persone vicine. Era una mattina di fine Giugno, ero seduto alla scrivania nel mio ufficio,
annoiato e già con la testa alle ferie estive, presi il telefono in mano e iniziai a guardare le persone intorno a me. Fui subito colpito dalla sua foto, capelli lunghi, mossi, biondi. Un sorriso
enorme che trasmetteva gioia e felicità ed era a soli 700 metri da me. Così mi decisi
- "Grazie, il tuo sorriso contagioso mi ha rallegrato la giornata"
Guardai il telefono per un istante e poi iniziai a lavorare convinto che non mi avrebbe mai risposto. Mi sbagliavo! Qualche minuto dopo sentii il telefono vibrare, lo presi in mano e Maria aveva
risposto al mio messaggio. Iniziammo a parlare come un fiume in piena, trovammo subito grande sintonia e sembravamo 2 persone che si conoscevano da sempre. Chattammo per un bel po fino a che,
decidemmo di incontrarci per conoscerci di persona prima della sua partenza per le ferie. Ci dammo appuntamento una mattina presto prima di entrare a lavoro. Cavolo, dalle foto sembrava bella ma
dal vivo lo era ancora di più. 1.60 circa, bionda, il suo sorriso sempre stampato sul volto ma sta volta fu il suo corpo ad avere le mie attenzioni. Si presentò con uno shorts nero e una
canottiera bianca. La vedevo camminare con le sue cosce sode e il suo seno enorme che ballava ad ogni suo passo. In men che non si dica, lei era salita nella mia macchina e già stavamo parlando.
L'incontro non durò molto perchè entrambi dovevamo andare a lavoro ma bastò a far scattare in noi la voglia di qualcosa di più di una sola conoscenza consapevoli che entrambi cercavamo solo
il modo di fuggire dalla routine quotidiana. Prima di salutarci con la promessa di rivederci, Maria mi confessò di essere sposata e di avere un figlio piccolo, suo marito era spesso fuori
per lavoro e lei per questo si sentiva trascurata. Mi disse che sarebbe partita per le ferie per una settimana, che ci saremmo sentiti per messaggio e che al suo ritorno avremmo dovuto
vederci di nuovo. Mi baciò e scese dalla macchina come un lampo. Io rimasi li ad ammirare le sue curve da dietro, eccitato e ansioso del suo ritorno dalle ferie.
Ci sentimmo spesso la settimana successiva, il marito non la controllava e lei poteva scrivermi tranquillamente. Fu una settimana calda, ormai parlavamo di una sola cosa: SESSO, e più passavano
i giorni e più le conversazioni si facevano spinte.
- "Cosa stai facendo?"
- "Ho appena fatto la doccia mentre mio marito è in spiaggia e tu?"
- "Ho il cazzo in mano, mi sto segando guardando le tue foto"
- "Sei un porcello.... Io Sento ancora il sapore della tua lingua sulla mia e il calore delle tue mani sulle mie cosce"
- "Ero così eccitato quel giorno in macchina, sarei voluto saltarti addosso"
- "Io ti guardavo, e vedevo i tuoi pantaloni gonfiarsi e avevo voglia di prendertelo in bocca. Adoro succhiarlo e sono brava!"
- "Mmmm così mi fai venire voglia però, voglio sentire la tua lingua sul mio cazzo"
- "Io domenica torno, vediamoci lunedì e ti farò sentire la mia lingua dove vuoi. Ti scriverò dove incontrarci"
Passai i giorni rimanenti a fantasticare sul nostro incontro e ad attendere un suo messaggio e lunedì mattina, puntuale mentre ero seduto davanti al pc a sorseggiare un caffè arrivò il suo messaggio.
- "Oggi vado al mare con mio figlio e i miei, vediamoci quando stacchi. Dirò che vado a salutare un'amica, lascio mio figlio a loro e andiamo nella pineta. C'è un posto appartato"
Cavolo, in una pineta, all'aperto con il rischio che qualcuno potrebbe vederci... rischioso ed eccitante allo stesso tempo.
- "Va bene, ci vediamo sta sera"
La mia giornata non fu produttiva perchè non riuscivo a fare altro che pensare a quel momento, ma non mi importava nulla. Alle 17:30 scrissi a Maria
- "Allora passo a prenderti io?"
- "Se puoi si perchè io qui non ho la macchina"
- "Ok, esco da lavoro, il tempo di prendere la macchina e passo a prenderti"
Arrivai allo stabilimento e la vidi uscire dal cancello, indossava un costume a due pezzi rosa e un pareo, le sue tette scoppiavano dal reggiseno e solo a quella vista io mi eccitai.
Mentre parlavamo del più e del meno come se non stesse per succedere nulla, mi indicava la strada per raggiungere il posto di cui parlava. Mi fece parcheggiare davanti ad un cancello ed entrammo.
Lei camminava di fronte a me, mi faceva strada, arrivammo in un punto della pineta che non era nemmeno troppo appartato, si girò mi guardò e mi bacio.
Il bacio fu appassionato e carico di desiderio, le passai le mani sulla schiena e le afferrai entrambe le chiappe, le strinsi e la sentii ansimare. Mentre la baciavo sul collo le abbassai le
spalline del costume e le tirai fuori le tette. Erano grandi, sode, con delle grosse aoreole e dei capezzoli turgidi. Le strinsi entrambe e iniziai a succhiargliele.
- "Succhiami le tette, non ti fermare, mi piace"
Non potei che obedire alla sua richiesta, e mentre io succhiavo lei slacciò i miei pantaloni e iniziò a massaggiarmi il cazzo ormai turgido da sopra le mutande. Le slacciai il nodino della mutanda
del costume che in un attimo finì a terra e immediatamente le infilai una mano tra le cosce. La sua figa era completamente depilata, estremamente gonfia e completamente bagnata, le infilai subito
un dito dentro e un istante dopo infilai un secondo dito e iniziai a masturbarla con vigore. Ansimava e godeva
- "Voglio leccarti la figa, voglio sentire il tuo sapore"
- "Si leccamela ti prego, ti desidero"
La presi e la girai con forza, poggiò le mani sul tronco di un albero, allargò la gambe e spostò il pareo. Era completamente bagnata, il succo della sua figa aveva inondato anche il suo culo, mi
inginocchiai dietro di lei e iniziai a leccarla facendo passare la mia lingua sulle sue grandi labbra. Erano estremamente morbide e bagnate, e più lei godeva e più io leccavo avidamente. La mia
lingua scorreva ovunque, il suo ano, la sua figa, di nuovo il suo ano e ancora la sua figa. Le infilai due dita dentro e mentre la masturbavo le leccavo il clitoride. Improvvisamente sentimmo
come dei passi
- "Non ti fermare continua a leccarmela ti prego"
- "Ma forse c'è qualcuno", esclamai io
- "E chi se ne frega, al massimo si godrà un bello spettacolo, anche se non godrà come stiamo godendo noi"
Mi eccitai ancora di più e ripresi a leccargliela fino a che non la sentii gemere e contorcersi per l'orgasmo. Rimase qualche secondo così poi si girò e mi disse
- "Ora ti faccio sentire come te lo succhio"
Mentre mi guardava negli occhi mi sfiorava il cazzo con la mano sopra le mutande, spinse giù i miei pantaloni lasciandoli cadere a terra poi, prese con entrambe le mani le mie mutande e le fece
scendere, in quel momento smise di guardarmi negli occhi e iniziò a fissare il mio cazzo. Si abbassò aprendo completamente le gambe in modo che io potessi vedere la sua figa aperta, con un braccio,
cinse le sue tette così da farle risaltare e con la mano destra afferrò il mio cazzo, lo portò davanti alla sua bocca e iniziò a succhiarlo. Iniziò piano, con movimenti lenti. Sentivo la lingua che
lo lavorava abilmente, le sue labbra avvolgevano la mia asta e la sua saliva calda ricopriva il mio uccello. Alzò gli occhi per guardarmi e vide la mia espressione di estasi, lo tirò fuori dalla
bocca accennò un sorriso e disse
- "Ora godi che ti faccio venire"
Strusciò la mia cappella sui suoi capezzoli e poi lo riprese in bocca. La sentivo succhiare, sentivo la sua lingua leccarmelo tutto e la sua mano che teneva fermo il mio cazzo per evitare che
uscisse dalla sua bocca. Succhiava sempre più velocemente, sempre più forte fino ad iniziare a gemere anche lei. Era vero, lei era veramente brava a fare i pompini e io mi stavo godendo il
momento.
- "Sto per venire..."
dissi con voce delicata e flebile
- "Maria sento che sto per venire..."
sta volta in modo più deciso per attirare la sua attenzione ma lei non si fermò, anzi, aumentò il ritmo e così decisi di lasciarla fare. In men che non si dica schizzai nella sua bocca mentre lei
continuava a pompare sul mio cazzo. La prima e la seconda schizzata arrivarono quasi insieme, poi la terza e più lentamente la quarta e la quinta e lei era sempre li a succhiarmelo senza esitazione
mentre io godevo come non avevo goduto mai. Quando finirono le schizzate, lo tirò fuori dalla sua bocca leccandolo ancora un po per pulirlo come si deve
- "Ti mando a casa tutto bello pulito non ti preoccupare."
Prima ancora che potessi accorgermene, mentre io ero ancora con il cazzo di fuori che mi stavo riprendendo, lei si stava rimettendo il pezzo sotto del costume. Tornò da me e sorridendo mi disse
- "Vuoi che ti rivesta io?"
Scoppiai a ridere, mi rivestii e così come eravamo entrati in quella pineta come due amici che stavano andando a fare una passeggiata, ne uscimmo. Riaccompagnai Maria al mare e io ripresi la strada
per casa.
Dopo quella volta con Maria ci sentimmo molto meno e dopo un po di tempo, la mia relazione con Carla finì, ma quella esperienza è indelebile nella mia memoria e ancora oggi, quando la ricordo
sento l'eccitazione salire in me.
- "Se puoi si perchè io qui non ho la macchina"
- "Ok, esco da lavoro, il tempo di prendere la macchina e passo a prenderti"
Io e Maria ci siamo conosciuti parecchi anni fa tramite la funzione "persone nei dintorni" di wechat, la famosa app di messaggistica cinese. Al tempo ero fidanzato con Carla, ma insoddisfatto del
nostro rapporto di coppia, dove anche il sesso era estremamente piatto. Piatto forse solo per me, che avevo voglia di cose nuove, voglia di sperimentare situazioni, posizioni e
fantasie che non mi sono mai mancate. Con Carla invece, era il solito io sopra lei sotto, senza sesso orale perchè a lei non piaceva ne farlo ne riceverlo. Più passava il tempo e più
aumentava la mia voglia di scoprire il mondo del sesso al di fuori della mia routine di coppia.
Scaricai WeChat perchè incuriosito dalla novità e ci misi un po a scoprire la funzione di ricerca delle persone vicine. Era una mattina di fine Giugno, ero seduto alla scrivania nel mio ufficio,
annoiato e già con la testa alle ferie estive, presi il telefono in mano e iniziai a guardare le persone intorno a me. Fui subito colpito dalla sua foto, capelli lunghi, mossi, biondi. Un sorriso
enorme che trasmetteva gioia e felicità ed era a soli 700 metri da me. Così mi decisi
- "Grazie, il tuo sorriso contagioso mi ha rallegrato la giornata"
Guardai il telefono per un istante e poi iniziai a lavorare convinto che non mi avrebbe mai risposto. Mi sbagliavo! Qualche minuto dopo sentii il telefono vibrare, lo presi in mano e Maria aveva
risposto al mio messaggio. Iniziammo a parlare come un fiume in piena, trovammo subito grande sintonia e sembravamo 2 persone che si conoscevano da sempre. Chattammo per un bel po fino a che,
decidemmo di incontrarci per conoscerci di persona prima della sua partenza per le ferie. Ci dammo appuntamento una mattina presto prima di entrare a lavoro. Cavolo, dalle foto sembrava bella ma
dal vivo lo era ancora di più. 1.60 circa, bionda, il suo sorriso sempre stampato sul volto ma sta volta fu il suo corpo ad avere le mie attenzioni. Si presentò con uno shorts nero e una
canottiera bianca. La vedevo camminare con le sue cosce sode e il suo seno enorme che ballava ad ogni suo passo. In men che non si dica, lei era salita nella mia macchina e già stavamo parlando.
L'incontro non durò molto perchè entrambi dovevamo andare a lavoro ma bastò a far scattare in noi la voglia di qualcosa di più di una sola conoscenza consapevoli che entrambi cercavamo solo
il modo di fuggire dalla routine quotidiana. Prima di salutarci con la promessa di rivederci, Maria mi confessò di essere sposata e di avere un figlio piccolo, suo marito era spesso fuori
per lavoro e lei per questo si sentiva trascurata. Mi disse che sarebbe partita per le ferie per una settimana, che ci saremmo sentiti per messaggio e che al suo ritorno avremmo dovuto
vederci di nuovo. Mi baciò e scese dalla macchina come un lampo. Io rimasi li ad ammirare le sue curve da dietro, eccitato e ansioso del suo ritorno dalle ferie.
Ci sentimmo spesso la settimana successiva, il marito non la controllava e lei poteva scrivermi tranquillamente. Fu una settimana calda, ormai parlavamo di una sola cosa: SESSO, e più passavano
i giorni e più le conversazioni si facevano spinte.
- "Cosa stai facendo?"
- "Ho appena fatto la doccia mentre mio marito è in spiaggia e tu?"
- "Ho il cazzo in mano, mi sto segando guardando le tue foto"
- "Sei un porcello.... Io Sento ancora il sapore della tua lingua sulla mia e il calore delle tue mani sulle mie cosce"
- "Ero così eccitato quel giorno in macchina, sarei voluto saltarti addosso"
- "Io ti guardavo, e vedevo i tuoi pantaloni gonfiarsi e avevo voglia di prendertelo in bocca. Adoro succhiarlo e sono brava!"
- "Mmmm così mi fai venire voglia però, voglio sentire la tua lingua sul mio cazzo"
- "Io domenica torno, vediamoci lunedì e ti farò sentire la mia lingua dove vuoi. Ti scriverò dove incontrarci"
Passai i giorni rimanenti a fantasticare sul nostro incontro e ad attendere un suo messaggio e lunedì mattina, puntuale mentre ero seduto davanti al pc a sorseggiare un caffè arrivò il suo messaggio.
- "Oggi vado al mare con mio figlio e i miei, vediamoci quando stacchi. Dirò che vado a salutare un'amica, lascio mio figlio a loro e andiamo nella pineta. C'è un posto appartato"
Cavolo, in una pineta, all'aperto con il rischio che qualcuno potrebbe vederci... rischioso ed eccitante allo stesso tempo.
- "Va bene, ci vediamo sta sera"
La mia giornata non fu produttiva perchè non riuscivo a fare altro che pensare a quel momento, ma non mi importava nulla. Alle 17:30 scrissi a Maria
- "Allora passo a prenderti io?"
- "Se puoi si perchè io qui non ho la macchina"
- "Ok, esco da lavoro, il tempo di prendere la macchina e passo a prenderti"
Arrivai allo stabilimento e la vidi uscire dal cancello, indossava un costume a due pezzi rosa e un pareo, le sue tette scoppiavano dal reggiseno e solo a quella vista io mi eccitai.
Mentre parlavamo del più e del meno come se non stesse per succedere nulla, mi indicava la strada per raggiungere il posto di cui parlava. Mi fece parcheggiare davanti ad un cancello ed entrammo.
Lei camminava di fronte a me, mi faceva strada, arrivammo in un punto della pineta che non era nemmeno troppo appartato, si girò mi guardò e mi bacio.
Il bacio fu appassionato e carico di desiderio, le passai le mani sulla schiena e le afferrai entrambe le chiappe, le strinsi e la sentii ansimare. Mentre la baciavo sul collo le abbassai le
spalline del costume e le tirai fuori le tette. Erano grandi, sode, con delle grosse aoreole e dei capezzoli turgidi. Le strinsi entrambe e iniziai a succhiargliele.
- "Succhiami le tette, non ti fermare, mi piace"
Non potei che obedire alla sua richiesta, e mentre io succhiavo lei slacciò i miei pantaloni e iniziò a massaggiarmi il cazzo ormai turgido da sopra le mutande. Le slacciai il nodino della mutanda
del costume che in un attimo finì a terra e immediatamente le infilai una mano tra le cosce. La sua figa era completamente depilata, estremamente gonfia e completamente bagnata, le infilai subito
un dito dentro e un istante dopo infilai un secondo dito e iniziai a masturbarla con vigore. Ansimava e godeva
- "Voglio leccarti la figa, voglio sentire il tuo sapore"
- "Si leccamela ti prego, ti desidero"
La presi e la girai con forza, poggiò le mani sul tronco di un albero, allargò la gambe e spostò il pareo. Era completamente bagnata, il succo della sua figa aveva inondato anche il suo culo, mi
inginocchiai dietro di lei e iniziai a leccarla facendo passare la mia lingua sulle sue grandi labbra. Erano estremamente morbide e bagnate, e più lei godeva e più io leccavo avidamente. La mia
lingua scorreva ovunque, il suo ano, la sua figa, di nuovo il suo ano e ancora la sua figa. Le infilai due dita dentro e mentre la masturbavo le leccavo il clitoride. Improvvisamente sentimmo
come dei passi
- "Non ti fermare continua a leccarmela ti prego"
- "Ma forse c'è qualcuno", esclamai io
- "E chi se ne frega, al massimo si godrà un bello spettacolo, anche se non godrà come stiamo godendo noi"
Mi eccitai ancora di più e ripresi a leccargliela fino a che non la sentii gemere e contorcersi per l'orgasmo. Rimase qualche secondo così poi si girò e mi disse
- "Ora ti faccio sentire come te lo succhio"
Mentre mi guardava negli occhi mi sfiorava il cazzo con la mano sopra le mutande, spinse giù i miei pantaloni lasciandoli cadere a terra poi, prese con entrambe le mani le mie mutande e le fece
scendere, in quel momento smise di guardarmi negli occhi e iniziò a fissare il mio cazzo. Si abbassò aprendo completamente le gambe in modo che io potessi vedere la sua figa aperta, con un braccio,
cinse le sue tette così da farle risaltare e con la mano destra afferrò il mio cazzo, lo portò davanti alla sua bocca e iniziò a succhiarlo. Iniziò piano, con movimenti lenti. Sentivo la lingua che
lo lavorava abilmente, le sue labbra avvolgevano la mia asta e la sua saliva calda ricopriva il mio uccello. Alzò gli occhi per guardarmi e vide la mia espressione di estasi, lo tirò fuori dalla
bocca accennò un sorriso e disse
- "Ora godi che ti faccio venire"
Strusciò la mia cappella sui suoi capezzoli e poi lo riprese in bocca. La sentivo succhiare, sentivo la sua lingua leccarmelo tutto e la sua mano che teneva fermo il mio cazzo per evitare che
uscisse dalla sua bocca. Succhiava sempre più velocemente, sempre più forte fino ad iniziare a gemere anche lei. Era vero, lei era veramente brava a fare i pompini e io mi stavo godendo il
momento.
- "Sto per venire..."
dissi con voce delicata e flebile
- "Maria sento che sto per venire..."
sta volta in modo più deciso per attirare la sua attenzione ma lei non si fermò, anzi, aumentò il ritmo e così decisi di lasciarla fare. In men che non si dica schizzai nella sua bocca mentre lei
continuava a pompare sul mio cazzo. La prima e la seconda schizzata arrivarono quasi insieme, poi la terza e più lentamente la quarta e la quinta e lei era sempre li a succhiarmelo senza esitazione
mentre io godevo come non avevo goduto mai. Quando finirono le schizzate, lo tirò fuori dalla sua bocca leccandolo ancora un po per pulirlo come si deve
- "Ti mando a casa tutto bello pulito non ti preoccupare."
Prima ancora che potessi accorgermene, mentre io ero ancora con il cazzo di fuori che mi stavo riprendendo, lei si stava rimettendo il pezzo sotto del costume. Tornò da me e sorridendo mi disse
- "Vuoi che ti rivesta io?"
Scoppiai a ridere, mi rivestii e così come eravamo entrati in quella pineta come due amici che stavano andando a fare una passeggiata, ne uscimmo. Riaccompagnai Maria al mare e io ripresi la strada
per casa.
Dopo quella volta con Maria ci sentimmo molto meno e dopo un po di tempo, la mia relazione con Carla finì, ma quella esperienza è indelebile nella mia memoria e ancora oggi, quando la ricordo
sento l'eccitazione salire in me.