Racconto di fantasia Ius primae noctis

Cuckchieti

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Ho scritto questo racconto per due motivi.
Il primo è che ovviamente mi ha sempre eccitato questo "diritto" dei signori feudali di giacere con le neo spose durante la loro prima notte di nozze.
Non entro nel merito della veridicità e attendibilità storica di tale fatto, che anzi è messo pesantemente in discussione dagli storici più eminenti.
Il secondo motivo è che volevo provare a cimentarmi in un racconto ambientato in un contesto storico diverso da quello contemporaneo.
Per spirito di sfida...

Il racconto è diviso in due capitoli.
È vero che è inventato e piuttosto lungo, entrambi fattori che di solito scoraggiano alla lettura, ma spero che il contesto e i personaggi vi facciano immedesimare e leggere l'intero racconto in qualche manciata di minuti.
Dategli una possibilità e non rimarrete delusi.

Ps un amore diverso continuerà ad essere postato regolarmente. Questo racconto è solo una parentesi.

Ius primae noctis

In un paesino tra le colline di Forlì, 1343


È la mattina di un bellissimo, e caldissimo giorno d'estate.
Le cicale cominciano a riecheggiare, e lo fanno già con incredibile potenza, squarciando il velo di quiete e silenzio che aveva avvolto la notte, fino a pochi attimi prima...
Chi ha detto che il primo a svegliarsi ogni mattina è il gallo ha sbagliato di grosso.
Non tiene conto di questi incredibili insetti, che sembrano avere il solo scopo nella vita che frinire, probabilmente per attirare le femmine...
È sempre il sesso a muovere il mondo.
È così adesso, è stato così in passato e sarà così anche fra 500 anni...
Per gli animali a volte è più facile.
Basta "frinire"...
Non è così semplice per le persone, purtroppo.
Le leggi, l'onore, le convinzioni sociali e i precetti religiosi...
Nessuna donna può unirsi e giacere con un uomo senza la benedizione del matrimonio...
Ed è già tanto se la donna può sposarsi con l'uomo che ama.
Erica è molto fortunata.
E sicuramente ne è profondamente consapevole.
Il giorno che il papà ha approvato il suo matrimonio con Giacomo lo ha ringraziato come fosse un Santo.
Ha sempre portato rispetto per suo padre, e se glielo avesse ordinato avrebbe accettato in silenzio anche di sposarsi con uno sconosciuto.
Ma il suo papà è buono.
Ed è fiero della sua "bambina" di appena 18 anni.
È raro aspettare così tanto per un matrimonio, ma ha voluto lasciare a Erica la possibilità di scegliere il suo amore, ed ella ha aspettato diligentemente di avere il permesso di sposarsi, nonostante conosca Giacomo da sempre.
Ed era ovvia la sua decisione, dato che quel giovanottone è stato affianco a lei in tutte le tappe della sua vita.
Ovviamente ha avuto la tentazione di giacere con lei...
E ahimè ha anche provato a convincerla, ripetute volte...
Ma Erica è cresciuta con sani principi, e sapeva che avrebbe fatto un peccato mortale a lasciarsi trasportare dai desideri della carne...
E senza perdere mai la fede e l'onore è riuscita a respingere il maligno, ogni volta che le si è parato davanti.
Ma oggi finalmente, avrebbe giurato il suo amore a Giacomo, e finalmente avrebbero potuto consumare benedetti dal buon Dio la loro sacra unione...
Erica è in fibrillazione...
Non potrà mai ammetterlo al mondo, ma è profondamente eccitata all'idea di scoprire le gioie del sesso.
Una volta ha sentito la storia di una donna che ha goduto così tanto con uomo da aver gridato come se le avessero squarciato il petto...
Ovviamente non può toccarsi.
Sarebbe un peccato molto grave.
Ma una timida sfiorata a quel bottoncino, proprio sopra a dove esce la pipì, gliel'ha data lo stesso.
Probabilmente facendo finta di toccare la coscia, e prendendo male le misure...
Il suo sesso non è mai stato così umido...
Si sente letteralmente bagnata.
E dal suo sacro fiore colano delle secrezioni molto dense ed elastiche...
Non le è mai capitato prima...
Ma come può sapere se è normale o no?
Sa solo che ha una gran voglia di unirsi al suo Giacomo, e che stanotte, il Signore la perdonerà, ha intenzione di fare la diavolessa tentatrice...
Il suo polso distrattamente continua a strusciare sul suo pube, e lei inconsciamente cerca di far finta di niente, cercando di contenere la voglia di toccarsi con le dita...
Forse se cerca di resistere al piacere non commette peccato...
Sembra intenzionata a toccarsi, e quando prende coraggio e sta quasi per sfiorarsi è costretta a trasalire...
"Chicchirichiiiiiii"
Il canto del gallo la richiama alla disciplina.
E ovviamente non può che essere Dio, nei panni del gallo ad avvisarla che avrebbe oltrepassato il limite...
Ma non è solo questo.
Il canto del gallo segna l'inizio della giornata.
Si deve preparare.
Oggi è il suo gran giorno, e fra poche ore dovrà presentarsi al cospetto del parroco per sugellare la sua unione agli occhi di Dio.
Ecco che cominciano a sentirsi i primi suoni in casa:
Passi.
E sembrano dirigersi verso la sua stanza.
"Buongiorno Erica!
Come ti senti?"
Una forte voce femminile rituona nella stanza...
"Buongiorno madre.
Ho dormito benissimo...
Oooh come sono eccitata!
Finalmente oggi io e Giacomo ci sposeremo!"
La sua voce è elettrica.
La sua purezza gli impedisce di fingere contento.
Erica è di gran lunga la ragazza più bella del paese.
Forse il suo fisico magro e slanciato non è l'ideale per la vita nei campi...
Le sue gambe tornite, e quelle braccia lunghe e affusolate non hanno mai avuto tanta forza...
E forse i suoi fianchi stretti indicano che avrà molti problemi a partorire...
Ma chissà perché, nonostante tutti questi difetti, non poteva non calamitare gli sguardi degli uomini.
Se ne accorgeva, in chiesa, di come la guardavano gli stessi uomini che la criticavano...
I loro sguardi carichi di desiderio...
E del resto lo vedeva anche su Giacomo, l'effetto che faceva anche solo scoprire il braccio...
Si, tutte le critiche sul suo conto erano dettate dall'invidia...
E gli occhi delle altre donne erano l'ultima ulteriore conferma.
E con l'abito bianco, tramandato da sua nonna a sua madre, e da sua madre a lei, è ancora più bella...
In poco tempo la casa si ghermisce di gente.
C'è pure la signora Francesca, alzata prestissimo per aiutarla a farsi i capelli...
Il papà è in fermento...
Sta curando il banchetto.
Per l'occasione ucciderà il maiale e diverse galline...
Le sue amiche starnazzano in sala, come delle oche.
Sorridono e si congratulano con lei, ma in realtà sono invidiose...
Giacomo è il ragazzo più ambito del paese, ma non hanno mai avuto la possibilità di prenderselo.
È sempre stato di Erica.
E quando finalmente i preparativi furono finiti, tutti raccolti di fronte al notaio e al parroco partì un fortissimo scroscio di applausi a suggellare l'ufficialità della loro unione.
Canti e applausi accompagnano gli sposi, raggianti, verso la loro casa coniugale...
L'arrivo segna l'inizio del lauto banchetto e dei festeggiamenti per le loro tanto agognate nozze.
Erica e Giacomo sono il ritratto della felicità!
Finalmente possono baciarsi!
Finalmente possono toccarsi!
I due sposini ne approfittano per ballare e toccarsi.
Per conoscere i loro corpi...
È un giorno bellissimo, e la festa è meravigliosa...
È andato tutto come doveva andare...
Una gioia immensa per i due innamorati, che ormai non hanno altro pensiero in mente che godersi la loro prima notte di nozze.
E proprio quando stanno salutando i primi ospiti, nel pieno della fase finale di quel bellissimo giorno, ecco vedersi in lontananza delle luci...
Sono diversi uomini a cavallo...
Almeno uno è un nobile.
In poco tempo irrompono alla festa.
Sono in quattro.
Il primo è Francesco II Ordelaffi!
Il Signore di Forlì...
Il secondo, sembra essere un notaio.
Scende da cavallo e comincia a leggere qualcosa in latino.
Sembrano delle leggi, viene invocato lo ius primae noctis...
Gli ospiti ancora presenti cominciano a imprecare e agitarsi...
Gli altri due uomini a cavallo sguainano le spade.
Erica non capisce cosa sta succedendo ma vede Giacomo disperarsi a terra...
Sua madre e le sue zie piangono, invocando clemenza...
All'improvviso la situazione diventa troppo caotica...
Erica perde il controllo degli eventi, vede solo gente piangere, o urlare...
Il Signore delle terre intima Giacomo a concedergli quello che gli è dovuto, se non vuole perdere la casa.
Giacomo sembra come impietrito...
Non si muove, non reagisce, non protesta neanche più...
Il padre di Erica è tenuto in ostaggio da uno dei buzzurri armati si spada...
Il notaio invita tutti ad andare alle rispettive case, compreso Giacomo, che questa notte dovrà dormire ancora a casa dei genitori...
Non è possibile ribellarsi.
Francesco Ordelaffi è troppo potente!
Può mandare in rovina chiunque si opponga al suo potere, e la legge gli concede il diritto di usare la forza se necessario...
In breve tempo vanno via tutti.
Rimangono solo Giacomo e il padre di Erica.
Francesco vuole che rimangano ancora un po' di tempo...
Ordina ai suoi scagnozzi di proteggere l'ingresso della casa, ed entra, Portandosi dietro la povera Erica, che aveva cominciato a capire la gravità della situazione...
"Nel caso tu non avessi capito i miei diritti..."
Esordisce Francesco con voce tonante...
"La legge mi da il titolo per questa prima notte di nozze, di giacere con te con gli stessi privilegi di tuo marito!
Agli occhi di Dio e della legge, per questa notte sono io tuo marito e tu mi devi lo stesso rispetto e la stessa devozione.
Un tuo rifiuto a fare quanto ti comanderò significherebbe la tua lapidazione con conseguente esilio all'inferno e la rovina della tua famiglia.
Hai compreso ciò che ho detto?"
Completa Francesco altezzoso...
Erica è spaventata.
Non sa che dire, e che fare...
Ma la sua indole è docile, e i precetti religiosi che ha sempre applicato le impongono di concedersi al marito.
E il suo sesso è troppo voglioso...
Troppo umido.
Sente la curiosità bruciarle dentro, e la voglia è più forte della ragione.
Non si potrà mai sapere se è stato per lussuria o per rispetto della legge, ma Erica non oppone alcuna resistenza.
Si limita ad annuire col capo...
A tale gesto Francesco, impettito, le chiede di seguirlo verso il talamo nuziale.
Giacomo non è ricco, e tanto meno Erica.
La casa è piccola e* non ci vuole molto per vedere il letto.
"Spogliati completamente nuda!"
Le impone il suo signore...
Lei esegue docilmente, mentre Francesco si libera della spada, degli stivali, della cappa e della giacca...
Lei si toglie tutto il possibile, ma ha bisogno che Francesco la aiuti a slegare i legacci che tengono il bustino stretto attorno alla vita...
Non deve neanche chiedere...
In poco tempo sente la pressione del vestito sui suoi seni cedere il posto ad un piacevole senso di leggerezza...
Da adesso è in grado di spogliarsi da sola...
Mentre Francesco finisce di togliere ogni capo di abbigliamento residuo.
Per pudore Erica si gira di spalle...
Non ha mai visto un uomo nudo, e non è mai stata vista nuda da nessuno...
Si libera dell'ingombrante abito bianco, e della larga e fastidiosa sottana...
È nuda!
Ma ha troppo pudore per girarsi e guardare...
Di certo non lo stesso pudore di Francesco, che evidentemente è ben abituato a giacere con donne più o meno consenzienti...
"Girati!"
Tuona perentorio, facendo sussultare la povera Erica...
Lei con movimenti esitanti esegue, rivelando le sue bellissime forme al signore della sua terra...
Ha un'espressione di stupore quando finalmente vede il suo primo pene.
Certamente non sa se è grande o piccolo, anche se le sembra piuttosto grosso, così ad occhio...
Quello che la incuriosisce è la forma...
E la consistenza...
Ha sentito dire che è allo stesso tempo morbido e duro, e non riesce a capire come possa esistere una tale ridondanza al di fuori delle regole di scrittura...
Lo guarda come in trance...
È rapita totalmente da quel grosso, nodoso randello di carne...
"Vieni qui e inginocchiati!"
Le ordina Francesco.
Lei si avvicina, poi con lentezza si abbasa in modo da avere il suo pene di fronte al viso...
Non capisce cosa debba fare.
Non è certamente un'esperta di sesso, ma che dovesse entrare nella sua vagina lo sapeva...
"Beh? Cosa aspetti?"
Le urla contro il suo Signore...
"Le chiedo scusa...
Non ho ben chiaro cosa vi aspettate da me..."
Ribatte Erica con tono sottomesso...
Non osa neanche guardarlo negli occhi, tanta è la riverenza e il timore per quell'uomo...
"Capisco..."
Bofonchia Francesco quasi sottovoce.
Dentro di se è contento di questo sviluppo:
A quanto pare la ragazza più bella del villaggio è anche la più ingenua...
"Ascolta, voglio che tu adesso faccia entrare il mio pene nella tua bocca...
Non ti preoccupare, ti dirò io cosa fare nello specifico..."
Le spiegare Francesco con fare gentile...
Erica non fa obiezioni. Nonostante trova che la cosa potrebbe essere considerata peccato.
Del resto non vuole far indispettire il suo signore, per ip bene suo e della sua famiglia...
Afferra con delicatezza quel palo carnoso, rendendosi finalmente conto di cosa significasse essere morbido e duro contemporaneamente...
La consistenza le piace molto, e non resiste alla tentazione di pompare un paio di volte con la mano, scoprendo sotto la pelle come una sfera lucida, più scura e con un buco alla sommità...
Senza indugiare oltre infila in bocca il pene di Francesco che mugola di apprezzamento...
"Aaahh
Brava!
Adesso voglio che lo spingi più che puoi in gola...
Poi lo fai uscire succhiando forte, e ripeti...
Pensi di riuscirci?"
Erica annuisce con la testa, e comincia ad eseguire il compito affidatole...
Ma è più complicato di quanto credesse...
Alla pressione di quel grosso cazzo in gola le parte un conato di vomito, e contemporaneamente cominciano a sgorgare calde lacrime dai suoi occhi stanchi...
Lo tira fuori succhiando più forte che può, facendo male a Francesco che si arrabbia un po'...
"Per il buon Dio!
Ma sei davvero pessima!
Guarda che io sono tuo marito stasera, e ti dico che se non migliori il tuo Giacomo ti lascerà entro un mese..."
Erica è dispiaciuta per non esserci riuscita, e allo stesso tempo terrorizzata al pensiero di perdere Giacomo.
"No la prego!
Sono solo inesperta...
Mi dica dove ho sbagliato... posso migliorare..."
Lo sta letteralmente pregando di insegnarle a fare i bocchini...
"Adesso ho una cosa più impellente da fare.
Tuo marito e tuo padre sono ancora fuori casa...
Allungati sul letto!
Ti istruirò subito dopo..."
Erica si allunga come ordinatole, con le gambe strette, in segno di forte pudore e imbarazzo...
Francesco le si inginocchia davanti...
La afferra per le ginocchia, e tirando con forza le apre le cosce, esponendo il suo sesso gonfio e umido, completamente irrorato dai suoi umori che hanno finito per colar fuori spalmandosi fra le grandi labbra, di fatto rendendo lo spettacolo di fronte a Francesco un'esibizione di oscena lussuria...
Il suo Signore del resto non può che godere di tale meraviglia, e con piglio selvaggio le apre il fiore con le dita esponendo il suo sesso chiuso dal sottile strato di pelle dell'imene.
Erica sa già che dovrà essere lacerato.
Gliel'ha spiegato sua madre stamattina...
Si aspetta che sia molto doloroso, ed ha paura di soffrire tanto...
Francesco la lecca proprio lì...
E risale con la lingua fin sopra il clitoride provocandole sensazioni potentissime, che mai in vita sua ha provato.
Non capisce neanche come sia possibile, vorrebbe scostare la sua faccia, perlopiù per la vergogna di quell'atto così poco regale, ma allo stesso tempo sta provando un piacere tanto intenso che è difficile volersene privare...
Rimane quindi così, a gambe spalancate a farsi leccare l'imene e il clitoride finché il suo Signore non decide che è sufficiente...
Erica lo guarda con uno sguardo pieno di devozione e gratitudine...
Capisce che non è suo marito ma il piacere che le ha donato sposta tutto su un altro piano.
Non c'entrano i sentimenti...
Vuole solo che duri più a lungo possibile...
Francesco le si posiziona sopra...
Con una mano punta quella gonfia sfera violacea contro la sua vagina...
È lì.
I due si guardano negli occhi.
"Non dovrebbe farti troppo male...
Sei molto bagnata..."
La tranquillizza lui...
Detto ciò comincia a spingere...
Sente un po' di bruciore...
Forse anche più di un po'...
Finché all'improvviso l'imene cede e il pene del suo signore si schianta dentro di lei con forza...
"Aaaahhiii"
Grida Erica...
Non avrebbe voluto lagnarsi, ma è stato più forte di lei...
È stato doloroso...
Come un pizzicotto molto forte.
Sente tutta l'area come indolenzita, e un forte bruciore intorno alla vagina...
Francesco è fermo dentro di lei.
Le sta dando il tempo di far passare il dolore intenso della prima penetrazione...
Non ci vuole tanto tempo...
Quando ricomincia a muoversi il dolore e l'indolenzimento erano molto diminuiti...
Rimaneva solo un po' di bruciore, ma perlomeno aveva cominciato ad avvertire una bella sensazione...
Lo sfregamento dentro di lei le procura piacere, e il piacere in breve tempo diventa così intenso da farle quasi paura...
Francesco la sta penetrando con dolcezza.
Di solito gli piace scopare le donne con forza e veemenza, ma Erica si è rivelata una serva docile e obbediente e vuole ricompensarla sverginandola come avrebbe fatto suo marito...
I suoi affondi sono lenti ma decisi...
E decisamente molto, molto profondi...
Erica è in preda a sensazioni incredibili, che mai avrebbe creduto di provare.
Non le risulta più così assurdo che alcune donne gridino di piacere durante il rapporto sessuale...
Il piacere che sta provando è a tratti così intenso che ha paura a lasciarsi abbandonare, come se avesse paura che la sua anima venisse rapita dal diavolo in persona...
Francesco per quanto vuole essere dolce, nel giro di alcuni minuti comincia ad aumentare il ritmo...
Erica si avvinghia a lui con le caviglie...
Adora quelle sensazioni.
Potrebbe vedere l'anima al diavolo per tutto questo piacere.
Francesco le infila la lingua in bocca, approfittando dei suoi occhi chiusi e delle labbra schiuse per emettere un* mugolio di piacere continuo...
Erica risponde al bacio, nonostante questo le sembra davvero ingiusto nei confronti di Giacomo...
Forse avrebbe dovuto provare a rifiutarsi...
Ma ormai non ha più importanza.
Sta roteando la lingua attorno a quella di Francesco, mentre Francesco rotea il grosso cazzo dentro la sua vagina...
È sempre più veloce e vigoroso...
E riesce con sempre maggiore difficoltà a controllare la lingua...
Nella stanza comincia ad echeggiare uno strano rantolo...
La smorfia di fatica sulla faccia di Francesco lasciano immaginare ad Erica l'imminenza di un qualcosa...
I colpi sono sempre più forti e profondi.
Comincia ad avvertire un leggero dolore insieme al piacere...
I movimenti si fanno scomposti, il rantolo è sempre più forte...
"Aaaaaahhhhh
Non resisto più...
Godo...
Godooooooo
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh
Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh
Aaaaaaaahhhhhhh"
Erica non sa cosa stia succedendo.
Vede Francesco come contorcersi, con una strana espressione di piacere e fatica stampata sul volto...
Continua a gridare, via via con sempre maggiore razionalità, mentre le assesta dei colpi veramente molto forti in fondo alla vagina...
C'è qualcosa di strano...
Il suo pene scorre in modo diverso.
Si sente più bagnata di prima...
Molto più bagnata...
Il piacere è diverso adesso, il dolore che provava prima che Francesco cominciasse a urlare è sparito anche perché adesso è molto più scivolosa e il pene sembra essere anche più piccolo...
Sente che se si lasciasse andare succederebbe qualcosa, ma ha troppa paura e istintivamente cerca di resistere...
Francesco le infila di nuovo la lingua in bocca e stavolta risponde senza porsi nemmeno il problema dell'appropriatezza o meno di quel bacio...
Prova ancora piacere, ma il suo Signore adesso sembra non avere più energia.
È fermo dentro di lei...
Il suo bacino alzato e le sue caviglie intrecciate dietro la schiena indicano che ha voglia di continuare...
Ma ormai c'è solo quel lungo bacio...
Sta baciando Francesco come se fosse Giacomo.
Nessuna differenza...
Prova a spingere col bacino ma non trova più la penetrazione di un pene turgido a darle piacere...
Non capisce perché ma è tutto finito...
"Vedo che avresti voglia di continuare..."
Le dice Francesco con voce piena di soddisfazione...
Erica annuisce sommessamente.
Ha paura di contrariare il suo signore...
"Bene!
So io come continuare..."
Detto questo sfila il suo pene molle dalla vagina di Erica e si erge in piedi...
"Alzati, abbiamo una formalità da sbrigare..."
Le intima con tono duro.
Erica obbedisce...
Sente colare qualcosa dal suo sesso, e vede un grosso rivolo rosa scendere lungo la coscia...
Francesco sfila il lenzuolo chiazzato di sangue e sperma e si dirige verso la porta di ingresso.
Apre.
Trova Giacomo e il padre di Erica sotto minaccia dei suoi sgherri in disperato silenzio...
Apre il lenzuolo in modo da far vedere il sangue.
"Possa il Signore essermi testimone.
L'onore di Erica è intatto!
Ella è giunta vergine al matrimonio!"
Giacomo guarda sottomesso il pene di Francesco, sporco di sangue e sperma...
Anche il padre non può che guardare inerme la scena...
"Ora tornate alle vostre case!
Ho deciso di trascorrere qui la notte.
Nessuno può entrare in casa prima che il gallo abbia cantato!
Il mio diritto è per tutta la notte e nessuno me lo può negare!"
I due soldati minacciano il marito e il padre di Erica, costringendoli ad andar via con la coda fra le gambe...
"Venite pure voi in casa!"
Intima Francesco ai suoi sgherri...
Ovviamente obbediscono senza fiatare...
Appena dentro vedono Erica, la sposina, completamente nuda mentre cerca di coprirsi per pudore...
"Non ti coprire!"
Tuona Francesco...
"Mi hai chiesto di continuare, e di insegnarti ad essere una moglie devota!"
Spiega infine ad Erica, che aveva uno sguardo perplesso...
Tuttavia elle non ha goduto e si sente ancora insoddisfatta...
E ha tutte le scusanti possibili per fare ciò che le viene chiesto.
Stavolta non resisterà...
si lascerà tentare dal diavolo...

Fine 1a parte di 2
 

lewis_48

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Non c'e niente da fare sei unico oltre ad avere molta fantasia scrivi molto bene , ma sono solo 2 capitoli o vai oltre , saluti Giò
 
OP
Cuckchieti

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pachomen

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Bravo come al solito ...molto ispirata e coinvolgente la seconda parte dedicata al sesso un appunto sulla prima parte sarebbe stato il caso di descrivere con più dettagli usi e costumi in un matrimonio medioevale fare un po di romanzo storico ma capisco bene che o lo conosci oppure devi fare ricerche e studi il che x un racconto in un forum può essere un bell impegno...continua cosi e attendo il prosieguo che immagino riserverà sorprese specie dalla non più verginella Erica [emoji12][emoji12]
 
OP
Cuckchieti

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Bravo come al solito ...molto ispirata e coinvolgente la seconda parte dedicata al sesso un appunto sulla prima parte sarebbe stato il caso di descrivere con più dettagli usi e costumi in un matrimonio medioevale fare un po di romanzo storico ma capisco bene che o lo conosci oppure devi fare ricerche e studi il che x un racconto in un forum può essere un bell impegno...continua cosi e attendo il prosieguo che immagino riserverà sorprese specie dalla non più verginella Erica [emoji12][emoji12]

Si capisco perfettamente cosa intendi.
In effetti la sfida che più mi interessava era questa.
Ti dirò, ho letto molti libri di ken follet, che per me è il maestro indiscusso del romanzo storico e avrei tanto voluto ottenere un effetto simile, ma in fase di scrittura ho pensato che per ricreare uno scenario così ben presentato da portare il lettore in un'altra epoca ci sarebbe voluto uno sproposito di righe e tempo.
E di erotico non ci sarebbe stato niente, perché avrei dovuto spendere migliaia di righe in descrizioni di ogni genere.
Il risultato sarebbe stato che il racconto non l'avrebbe letto nessuno e sarebbe stato comunque un pessimo racconto nel genere erotico.
E poi aggiungi pure che probabilmente non sarei capace di fare un lavoro del genere senza commettere errori.
Avrei bisogno di una conoscenza del contesto da professore universitario...
 

pachomen

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Hai compreso perfettamente quello che intendevo...allora un consiglio o un idea fai tu[emoji4] per renderlo piu leggibile e godibile tra una descrizione storica e l altra ci piazzavi scene di buon sesso lavorando di fantasia su quello che poteva accadere anni fa senza lingerie toys foto ecc nei rapporti sessuali cui siamo abituati ora...magari è uno spunto per un racconto futuro! Devi dire che è un argomento che mi intriga molto quello di come si viveva il sesso nelle varie epoche storiche e nelle diverse popolazioni
 
OP
Cuckchieti

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Hai compreso perfettamente quello che intendevo...allora un consiglio o un idea fai tu[emoji4] per renderlo piu leggibile e godibile tra una descrizione storica e l altra ci piazzavi scene di buon sesso lavorando di fantasia su quello che poteva accadere anni fa senza lingerie toys foto ecc nei rapporti sessuali cui siamo abituati ora...magari è uno spunto per un racconto futuro! Devi dire che è un argomento che mi intriga molto quello di come si viveva il sesso nelle varie epoche storiche e nelle diverse popolazioni

Però Erica è vergine.
Non avrei potuto farla scopare...
Magari avrei potuto inserire un "approccio di Giacomo, con conseguente rifiuto in virtù del fatto che Erica voleva tenere l'onore e la verginità...
Ma come detto è stato un esperimento.
Se questo racconto risulterà gradito, quando finirò un amore diverso potrei provare a fare qualcosa di fatto bene in un altro contesto storico.
Sarebbe molto divertente...
 

pachomen

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Però Erica è vergine.
Non avrei potuto farla scopare...
Magari avrei potuto inserire un "approccio di Giacomo, con conseguente rifiuto in virtù del fatto che Erica voleva ..

Non intendevo fra di loro!ma magari durante i preparativi e la festa .. l amica zoccola con il signore favorendo anche per lo ius..la.servetta troia che si scopa i.cuochi in cucina ...un cornutone signorotto decaduto vizioso invitato con la sua provocante dama...
 
OP
Cuckchieti

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Non intendevo fra di loro!ma magari durante i preparativi e la festa .. l amica zoccola con il signore favorendo anche per lo ius..la.servetta troia che si scopa i.cuochi in cucina ...un cornutone signorotto decaduto vizioso invitato con la sua provocante dama...

Si. Hai ragione verrebbe un ottimo romanzo.
Dopo amore diverso lo scrivo ;)
 
OP
Cuckchieti

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Erica è ancora nuda, al cospetto dei 3 uomini che la guardano come un lupo affamato guarderebbe un maialino arrosto...
La sua vagina non ha potuto che riversare lentamente tutto il suo contenuto, rivelando una notevole quantità di sperma lungo le cosce, arrivata addirittura a lambire la caviglia della gamba destra...
Erica si chiede ancora cosa sia quel liquido, dato che non l'ha mai visto, ma non si pone nemmeno più* di tanto il problema dato che non aveva mai fatto sesso prima...
"Spogliatevi!"
Ordina Francesco ai sui sgherri...
I due uomini sorridono malvagiamente, come a voler dare un segnale d'intesa al loro padrone...
Non aspettano neanche un secondo prima di eseguire l'ordine, rivelando i loro sessi già abbastanza duri...
In effetti sono entrambi più grossi di quello di Francesco...
Erica non riesce a capire quale sia una media...
Uno dei due è abbastanza più grande di Francesco, l'altro neanche più di tanto...
Inizia però a nutrire curiosità...
Si chiede se questa volta la faranno gridare di piacere.
Ha deciso di lasciarsi andare, e infatti adesso non cerca neanche più di contenere la sua lussuria, ha vergogna dei suoi impulsi sessuali, ma confida che tutto quello che succederà rimarrà dentro quelle 4 pareti...
Istintivamente si avvicina ai due uomini...
È come in trance, il suo corpo si muove da solo, lentamente...
Vuole toccare i loro peni...
Francesco ride sotto i baffi, non si aspettava che la situazione prendesse questa piega...
"Inginocchiati al loro cospetto e prendiglielo in bocca!"
Le intima prima che possa prendere una qualsiasi iniziativa.
Erica non oppone nessuna resistenza, è quello che avrebbe fatto comunque.
Si inginocchia e viene investita dall'odore di quei due uomini.
Certamente tutta un'altra cosa rispetto a Francesco.
Purtroppo quei due non hanno lo stesso stile di vita del loro padrone.
Probabilmente non fanno un bagno da settimane...
Erica indugia, non ce la fa, è più forte di lei...
"Muoviti!
Nessun uomo vuole aspettare in queste circostanze.
Se ci fosse tuo marito davanti a te adesso ti mollerebbe un ceffone!"
Francesco è perentorio.
Erica chiude gli occhi ed imbocca il pene dell'uomo alla sua sinistra...
È il tizio col pene più piccolo dei due.
In un paio di succhiate è già perfettamente duro...
Il sapore è fortissimo, e senza dubbio sgradevole, ma più succhia e più si attenua.
L'uomo si rilassa mugolando di soddisfazione, mentre la donna gli succhia il glande come fosse una caramella.
"Dai cerca di variare!
Succhiagli le palle, lecca l'asta...
Cerca di spingerlo in gola...
E se vuoi alternati anche con Giovanni..."
Le suggerisce Francesco, rivelando il nome dell'altro sgherro...
Erica fa fatica a ordinare le varie informazioni.
Decide però di succhiare il pene in attesa affianco a lei.
Lo afferra con le dita e se lo porta in bocca senza indugio, venendo investita di nuovo dall'odore e dal sapore di urina e sudore...
Succhia forte, leccando via quel sapore fastidioso e in poco tempo anche questo pene diventa "lavorabile"...
Giovanni la afferra per la nuca e se la spinge contro il pube, affondando il suo grosso attrezzo fino alla gola.
Erica non riesce a divincolarsi ed è in preda ai conati di vomito e agli sbuffi e spasmi respiratori dovuti all'apnea forzata...
Appena gli scorre un po' indietro, permettendole di tornare a respirare si fionda via con la testa cercando di caricarsi i polmoni d'aria...
Ma il sollievo è molto effimero, perché in pochi attimi si ritrova di nuovo impalata in gola su quel grosso bastone nodoso...
È senza dubbio un modo rude di insegnare, ma sta iniziando a capire dove far arrivare il pene per avere meno riflessi di vomito e comincia anche a trovare il giusto tempismo per respirare fra un affondo e un altro.
Francesco guarda tutta la scena divertito, senza dire una sola parola...
Erica affina sempre più la sua tecnica, finché l'uomo appagato non la lascia al suo compare...
Questo si fa leccare i testicoli, e la giovane donna non ha alcun problema a leccarglieli dal basso, in un dolce movimento di lingua che altro non fa che massaggiare quelle gonfie appendici appena sotto il pene...
L'uomo ansima parecchio...
Sembra un po' in difficoltà a resistere alle attenzioni di Erica, ma ella non sa cosa stia per succedere e non si pone il problema di rallentare il ritmo.
Quando ritorna sull'asta, imboccandola avidamente, prova a fare da sola quello che prima le era stato imposto dal suo compare.
Si spinge l'intero pene in bocca per tutta la lunghezza, facendolo grattare sulla gola e comincia a muovere la testa avanti e dietro...
L'uomo non resiste...
Comincia a rantolare e in breve tempo comincia a gridare come ha fatto Francesco pochi minuti prima...
Lei è contenta di essere riuscita a farlo godere, e tutta fiera continua a stimolare il pene con la gola.
Ma appena l'uomo comincia ad eiettare il suo seme si rende conto di stare per strozzarsi e nel tentativo di non vomitare lo tira fuori dalla bocca, che intanto si è riempita di sperma e saliva, e finisce di prendere il resto della schizzata in faccia...
Capisce così che quel liquido bianco colato dalla sua vagina proveniva dal sesso di Francesco.
Ha un sapore terribile.
Vorrebbe sputare tutto ma il suo Signore le ordina di ingoiare...
Che nessun marito lascerebbe impunita la moglie dopo che ha sputato l'essenza della sua anima.
E che addirittura fosse un peccato mortale tale pratica...
Le argomentazioni non le hanno lasciato scelta.
Prendendo forza e cercando di non pensarci ha mandato giù il boccone, producendo uno strano suono con la gola che si era stretta in segno di protesta...
I tre uomini la gratificano con dei complimenti e gridolini di apprezzamento...
Erica si sente come un cane premiato dal padrone.
Tutta contenta di non averli contrariati non riesce a trattenere un sorriso...
"Brava!
Vedrai che tuo marito ti amerà e ti riempirà di regali...
Avresti fatto chissà quanti danni se non ci fossimo stati noi ad istruirti...
Adesso allungati a letto!
Dona sollievo anche a Giovanni..."
Erica si alza in piedi guidando il suo carnefice nella sua camera coniugale...
Sul letto che avrebbe dovuto condividere col marito per tutta la vita...
Francesco le impone di rimanere sulle ginocchia, con le mani poggiate sul letto.
Questa posizione la fa sentire un animale...
Come se fosse una cagna, insulto che ha sempre sentito in giro rivolto alle prostitute e che magari deriva proprio dal fatto che copulano in questa posizione...
Giovanni le si posiziona dietro, con le dita fruga dentro il suo sesso, ancora più bagnato e colante di prima...
È molto soddisfatto del suo grado di lubrificazione...
Gli piazza il grosso pene fra le labbra e spinge con vigore...
Entra come una lama calda nel burro.
Erica sta provando sensazioni che non ha mai provato prima d'ora, un piacere tanto forte ed intenso da risultare addirittura intollerabile.
Non riesce a controllare il suo corpo che comincia ad inarcarsi e spingersi contro quello del suo amante...
Non riesce neanche a controllare i suoi mugugni, che escono liberamente dopo ogni, profondo colpo di reni di Giovanni.
Il fatto è che il suo corpo continua a mandarle scariche di piacere...
Si sente bagnata come mai prima, la sua vagina è gonfia e aperta...
Così scivolosa da annullare ogni possibile attrito, eppure capace di farla godere ogni volta che il glande gonfio di Giovanni finiva per raspare sulle sue pareti interne e ogni volta che impattava sulla sua giovane cervice...
La sua mente le chiede ancora più forza e velocità, al contrario di tutti i precetti religiosi che le sono stati insegnati fin'ora.
Giovanni se la gode.
Non gli capita spesso di poter fare sesso gratis.
Non è sposato.
Non è fidanzato.
La sua vita è un bene come un altro nelle mani di Francesco Ordelaffi, e nel rispetto dei suoi doveri è successo molto raramente che il suo Signore gli concedesse di sfogare i suoi istinti.
E mai prima d'ora le era capitata una donna tanto eccitata e accomodante.
Per quanto spingesse forte, o in profondità, otteneva solo mugolii di piacere...
Stava avendo più carta bianca da questa giovane sposina sconosciuta che da tutte le puttane da quattro soldi che pagava per scaricarsi i coglioni...
Ogni volta che vedeva sparire il suo pene dentro quella vagina ingorda, notava il suo ano aprirsi leggermente, quasi imperlato di umori...
Invitante...
Nessuna prostituta concedeva l'ano...
Ad eccezione delle zingare senza fede.
È una pratica altamente peccaminosa, vietata dalla sacra Bibbia.
Un tabù indistruttibile per la mente di ogni giovane donna credente.
Eppure quell'ano lo stava proprio richiamando...
Giovanni finisce per perdere la testa.
Incomincia a pompare quasi con rabbia nel ventre di Erica che gradualmente comincia a perdere la testa e dimostrare un po' di disagio per quel piacere così assurdamente volgare...
Le piaceva quando la chiavava con forza, ma questa volta era violento, non avrebbe dovuto trarne piacere...
Si sente sporca, come una qualsiasi prostituta senza legami ne religione...
Il suono che echeggia nella stanza è molto crudo.
"Ciaf ciaf ciaf ciaf"
Fortuna che il suo sesso è così bagnato perché altrimenti avrebbe provato un dolore inimmaginabile...
I mugugni diventano forti e incontrollati, dal suo sesso cominciano a schizzare goccioline nebulizzate dei suoi umori...
La scena è molto, molto, molto più scandalosa e oscena di quanto si potesse normalmente vedere in quel periodo, perlomeno considerando che la donna ne sta traendo piacere ed è consenziente...
Francesco ha recuperato completamente il vigore e si avvicina ad Erica per essere succhiato.
Giovanni in segno di sottomissione si ritrae, per lasciargli la donna, ma Francesco lo blocca.
"No, continua pure...
Ma non voglio che vieni!
Voglio chiavarla pure io."
Giovanni quindi riprende a sferzarla con pesanti e poderosi colpi di reni, che spingono il corpo della esile Erica contro il pube di Francesco che finisce per infilarle completamente il pene in gola.
Anche l'altro sgherro riprende vigore, ma è costretto a guardare.
Una scena del genere non avrebbe mai pensato di vederla in vita sua.
Erica ha ormai perso ogni freno.
Cosa penserebbe di lei il suo Giacomo?
Sarebbe dovuta essere la loro notte, e invece si trova infilzata davanti e dietro, come un maialino alla brace, da due perfetti estranei...
Se Giacomo la vedesse adesso la rifiuterebbe...
Ma lei non ritiene di avere colpa, anche se si sta lasciando andare, aveva forse scelta?
Giovanni la fotte con forza, come fosse la peggiore puttana da strada del paese, e Francesco le sta affondando così tanto in bocca da avere i suoi testicoli sul labbro inferiore della bocca...
E la cosa la stava facendo impazzire...
"Devi godere?"
Chiede Francesco al suo sgherro.
Giovanni dice di poter resistere ancora un po'...
"Allungati a pancia in su, sotto di Erica!"
Gli ordina, soddisfatto.
Giovanni ovviamente esegue senza esitazione.
Francesco si posiziona dietro di lei, e comincia ad accarezzare le sue natiche sode.
Ad allargarle con le mani esponendo il buchetto proibito...
Ha voglia di sodomizzarla.
L'ha sempre fatto, con tutte le donne che ha avuto.
È un privilegio dei nobili.
Il potere di imporre il loro dominio su tutte le donne della loro terra.
"C'è del lardo di maiale in casa?"
Chiede Francesco a Erica.
"No!
Vi prego!
Questo è blasfemo..."
Cerca di opporsi Erica che ha capito le intenzioni di Francesco dai ripetuti affondi di dito nel suo sfintere...
"Ho chiesto se hai del lardo!
Altrimenti faremo a meno di usarlo..."
Ribadisce il signore senza alcun timore delle fiamme dell'inferno...
Erica piagnucola...
"Non lo so...
Ha portato tutto Giacomo.
In teoria ci dovrebbe essere, ma non so dove..."
Francesco dice al suo uomo "libero" di andare a controllare in cucina, mentre intima a Giovanni di ricominciare ad affondare nel sesso della giovane donna.
Intanto lui si diverte a far sparire le dita nell'ano di Erica, sempre più rigido al pensiero di quello che le sta per aspettare...
I colpi di Giovanni però tornano a darle piacere, e contribuiscono a farle rilassare lo sfintere...
Francesco può agevolmente inserire due dita fino alle nocche e farle roteare dentro...
Ha il pene così duro che vorrebbe semplicemente sbatterglielo dentro fino alle palle, incurante del dolore che le avrebbe inflitto, ma il suo sgherro torna con un vasetto pieno di grasso prima che possa decidersi a farlo sul serio...
Francesco comincia a spalmare il lardo sia esternamente che internamente, mentre Giovanni continua ad affondare nel sesso di Erica, ormai inerte...
"Fermati adesso!"
Gli ordina il suo Signore.
Ha bisogno di tranquillità per violare il suo buchetto proibito.
Si ingrassa il pene e lo poggia sull'ano di Erica.
Comincia a spingere...
È tutto scivoloso, e potrebbe tranquillamente forzare l'entrata e sprofondare nel suo intestino...
Ma non vuole farlo così.
Vuole prenderselo con calma.
Affonda un po', tanto per godersi la tenace resistenza del suo sfintere e torna indietro...
L'affondo successivo è sempre un po' più profondo...
Erica stringe i denti...
Si sente violata nell'anima, ma non può fare niente...
Francesco man mano guadagna millimetri preziosi del suo ano vergine.
Finché vinta totalmente la resistenza del suo sfintere anale non può finalmente affondare nelle sue viscere...
"Puoi ricominciare a chiavarla!"
Dice Francesco, a voler sottolineare che ha finito di violare il suo culo e non ha più bisogno di staticità.
I due cominciano a scoparla in sincronia, affondando contemporaneamente.
Anche il terzo uomo si presenta per farsi succhiare il pene.
Erica è trattata come una volgare puttana da quattro soldi, e probabilmente anche peggio. La cosa peggior e è che si sta concedendo volontariamente e non verrà neanche pagata.
Questo la porta ad un livello ancora peggiore...
È sferzata da un'infinità di sensazioni mai provate prima...
Ha dolore all'ano, ma il piacere che prova in vagina la fa stare dilatata e favorisce il movimento di Francesco che riesce ad affondare con la stessa forza e velocità di Giovanni.
Si abbandona totalmente anche nei confronti del terzo uomo, del quale non conosce neanche il nome...
Gli succhia il pene come se volesse farlo venire immediatamente...
La scena è surreale.
Inizia a capire come mai le donne gridano di piacere durante il sesso.
Il piacere che ha provato aumenta sempre di più, fino a spaventarla di se stessa...
Giovanni e Francesco la stanno abusando senza ritegno...
L'amplesso è lunghissimo...
Contrariamente alle aspettative è Francesco il primo dei tre a voler venire.
Impone a Giovanni di cederle la vagina e scarica un'altra profonda schizzata nel suo utero fertile...
Giovanni prega il suo Signore di permettergli di sodomizzare Erica.
Permesso che gli viene concesso.
Così comincia un'altra doppia col suo compare.
Finisce per togliersi il suo più grande sfizio:
Venire nell'ano di una donna.
Il terzo si scarica nella vagina di Erica, che inconsapevolmente apprezza in modo istintivo quel trattamento.
Anche lei finisce per avere il suo primo, fortissimo orgasmo.
Aveva paura a lasciarsi andare, ma alla fine il piacere accumulato è stato talmente tanto che non ha potuto più trattenersi.
Si è ritrovata a urlare di piacere proprio mentre il terzo uomo le riempiva la vagina di quella sostanza bianca dal sapore sgradevole...
Ed ha completamente perso il controllo.
Non ha più capito niente finché dopo tantissimo tempo non ha riacquisito il controllo del suo corpo e della sua mente...
I tre uomini si sono congedati subito dopo, lasciandola sola, stremata, sul letto.
Con i suoi orifizi colanti...
Erica è troppo stanca per lavarsi.
Si addormenta subito.
La mattina dopo trova Giacomo in lacrime davanti a lei...
"Dolce Erica...
Che ti hanno fatto?"
È una scena straziante...
Non può dirgli che ha goduto e li ha lasciati fare...
Le viene da piangere anche a lei e si abbandona col suo Giacomo senza dire una sola parola.
L'argomento non verrà mai più preso.
Neanche quando non le è tornato il ciclo e sua madre le ha detto che era incinta.
Erica in cuor suo sa che non è il figlio di Giacomo.
Che è il frutto di quella lunga notte di perdizione...
Erica ha intenzione di andare a parlare con Francesco...
Ma questa è un'altra storia...

Fine capitolo 2 di 2
 

dreaming

"Level 1"
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Secondo le mie ricerche invece lo ius primae noctis è realmente esistito... ciò che differisce dalla credenza odierna è il come veniva visto e recepito dal popolo.
Per gli abitanti del feudo, era una fonte di vanità l'utilizzo di tale privilegio da parte del signore. Mi spiego meglio...il mobile non si arrogava il diritto dello ius con tutte le donne del feudo, ma solo con le migliori, sia a livello estetico, sia, soprattutto a livello di ceto. Essere la prescelta del nobile significava essere molto più bella e importante della gran parte del popolo. E ovviamente anche per il novello sposo, era fonte di vanto il fatto che il nobile avesse scelto la sua sposa.
Era un vanto al punto tale che quando il signore metteva in pratica il suo privilegio, il neo marito utilizzava un simbolo sulla sua porta di casa che indicasse che in quel momento sua moglie era una prescelta. E tale simbolo rimaneva sulla loro porta anche per settimane.
Il simbolo usato per indicare che il signore aveva scelto e apprezzato la donna di quella casa era un paio di corna di vacca.
Proprio da quella usanza e dalla simbologia annessa che deriva il simbolo delle corna come tradimento di uno dei due cogniugi, utilizzata nel mondo moderno.
 
OP
Cuckchieti

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Secondo le mie ricerche invece lo ius primae noctis è realmente esistito... ciò che differisce dalla credenza odierna è il come veniva visto e recepito dal popolo.
Per gli abitanti del feudo, era una fonte di vanità l'utilizzo di tale privilegio da parte del signore. Mi spiego meglio...il mobile non si arrogava il diritto dello ius con tutte le donne del feudo, ma solo con le migliori, sia a livello estetico, sia, soprattutto a livello di ceto. Essere la prescelta del nobile significava essere molto più bella e importante della gran parte del popolo. E ovviamente anche per il novello sposo, era fonte di vanto il fatto che il nobile avesse scelto la sua sposa.
Era un vanto al punto tale che quando il signore metteva in pratica il suo privilegio, il neo marito utilizzava un simbolo sulla sua porta di casa che indicasse che in quel momento sua moglie era una prescelta. E tale simbolo rimaneva sulla loro porta anche per settimane.
Il simbolo usato per indicare che il signore aveva scelto e apprezzato la donna di quella casa era un paio di corna di vacca.
Proprio da quella usanza e dalla simbologia annessa che deriva il simbolo delle corna come tradimento di uno dei due cogniugi, utilizzata nel mondo moderno.

Questa cosa non la sapevo proprio.
E ti ringrazio tanto di averla postata...

- - - Aggiornato - - -

No vabbè... Meraviglioso. Il meglio del meglio


Vi ringrazio tantissimo.
Siete molto gentili :)
 
V

Virgilio11

Guest
complimenti non so se chiederti di continuare questo o quell'altro(mi riferisco a un amore diverso) perchè sono superlativi tutti e due

- - - Aggiornato - - -

Secondo le mie ricerche invece lo ius primae noctis è realmente esistito... ciò che differisce dalla credenza odierna è il come veniva visto e recepito dal popolo.
Per gli abitanti del feudo, era una fonte di vanità l'utilizzo di tale privilegio da parte del signore. Mi spiego meglio...il mobile non si arrogava il diritto dello ius con tutte le donne del feudo, ma solo con le migliori, sia a livello estetico, sia, soprattutto a livello di ceto. Essere la prescelta del nobile significava essere molto più bella e importante della gran parte del popolo. E ovviamente anche per il novello sposo, era fonte di vanto il fatto che il nobile avesse scelto la sua sposa.
Era un vanto al punto tale che quando il signore metteva in pratica il suo privilegio, il neo marito utilizzava un simbolo sulla sua porta di casa che indicasse che in quel momento sua moglie era una prescelta. E tale simbolo rimaneva sulla loro porta anche per settimane.
Il simbolo usato per indicare che il signore aveva scelto e apprezzato la donna di quella casa era un paio di corna di vacca.
Proprio da quella usanza e dalla simbologia annessa che deriva il simbolo delle corna come tradimento di uno dei due cogniugi, utilizzata nel mondo moderno.

interessante una specie di cuck era il marito e il nobile un bull usando termini modeerni
 
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Cuckchieti

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complimenti non so se chiederti di continuare questo o quell'altro(mi riferisco a un amore diverso) perchè sono superlativi tutti e due

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interessante una specie di cuck era il marito e il nobile un bull usando termini modeerni

No, questo non continuerà di sicuro...
È nato come un esperimento e per il momento sono contento così...
Da adesso ritorno a concentrarmi su un amore diverso al 100%
 

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