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<blockquote data-quote="ks421" data-source="post: 16274053"><p>Non si fece sentire per qualche giorno. Io feci lo stesso.</p><p>Un impegno dietro l'altro praticamente senza orario 7 giorni su 7 con un raggio di azione variabile dall' Italia all'Europa e a volte oltre era una cosa che superava le capacita di molti. Aggiungendo 2 figli piccoli, lo sport e un po' di vita sociale veniva fuori un quadro folle. Non riuscivo a capire a quanto potesse ammontare realisticamente il suo giro di affari ma avevo la sensazione che fosse più modesto di quello che amici e conoscenti vari sospettavano.</p><p>Il giovedì successivo mi scrisse un messaggio, diceva che doveva farmi firmare un documento preparato dal commercialista riferito al nostro accordo e che sarebbe passata allo studio dopo pranzo. L'erezione fu automatica; le chiesi subito come era vestita. "Sorpresa" fu la risposta. Scrissi altri messaggi ma non arrivano risposte perché non li aprì neanche.</p><p>Poco dopo le 2 mentre passavo le ultimissime pennellate al primo dei quadri che mi aveva commissionato vidi la sua auto parcheggiare davanti al cancello del cortile. Aveva un abito verde scuro con lunghezza metà coscia, occhiali da sole, borsa e valigetta tipo 24 ore. Un po' ingessata ma strepitosa.</p><p>Avevo affittato l' altra metà del laboratorio a dei ragazzi di colore che portavano avanti una attività di falegnameria con pochi profitti, ma avevo un bisogno disperato di quei soldi; in quel momento erano fuori tutti e 3 con una birra in mano a godersi il sole di maggio. Dire che se la mangiavano con gli occhi è riduttivo...</p><p>La porta era aperta, quando entrò restai in contemplazione riflettendo se sarebbe stato meglio riempirle la fica o strapazzarle quel magnifico culo.</p><p>Ma la donna in carriera era girata su ON, quindi tono da manager alternato a quello da professoressa. In ogni caso concordavo su tutto ciò che diceva; consigli e critiche erano sensati e ben motivati.</p><p>Tirò fuori i fogli e mi disse di firmare, poi dopo avermi ricordato ancora una volta di lavorare e lavorare il suo sguardo incrociò il perizoma ancora appeso alla lampada. "E Paolo che ha detto?" chiese con civetteria mentre si slacciava i sandali.</p><p>"Ancora non ha visto niente" dissi, "ma penso che ne vedrà 2, dovrebbe passare una di queste sere". Intanto si era aperta la cerniera su un fianco e il vestito era scivolato sul tappeto. L'intimo bianco le stava a meraviglia esaltato da una leggera abbronzatura, il perizoma finì accanto all' altro sulla lampada. Ci ritrovammo ancora una volta sul divano dove tutti i miei propositi di capirci di più saltarono completamente. La misi sotto e iniziai a scoparla con forza, nessun cambio di ritmo fino alla fine. Laura si dimenava parecchio, i baci furono pochi e una volta che ebbi finito mi misi seduto a guardare la sborra che usciva. Durante la scopata aveva fatto qualche grido di troppo e le feci notare che una delle finestre sul cortile era aperta e che i ragazzi avevano sentito tutto...</p><p>Le dissi che secondo me anche loro l' avrebbero messa sotto e si sarebbero svuotati le palle nella sua fica molto volentieri. Non disse niente, ma quando le chiesi se potevo andare a chiamarli alzò gli occhi indecisa sul da farsi. Questo non se lo aspettava.</p><p>Decisi io, misi i pantaloni e andai alla porta; con la coda dell' occhio vidi che era sempre distesa a gambe leggermente divaricate.</p><p>I ragazzi erano visibilmente divertiti, era chiaro che avevano sentito tutto e vedermi scalzo e senza camicia li incuriosiva parecchio. Dopo qualche istante dissi loro che la mia amica avrebbe fatto fare un giro a tutti. Si guardarono tra di loro e si alzarono dalle sedie. Avevo lasciato la porta aperta, Laura non poteva non aver sentito. Una volta entrati li guidai tra statue e mobili, Laura era sempre nuda sul divano ma adesso era seduta e sorridente. Si alzò e si presentò a tutti e 3 che ricambiarono con un bacio sulle guance.</p><p>Vidi che nel frattempo si era ripulita e mentre i 2 più intraprendenti iniziavano a toccarla con una serie di carezze sulla pancia, sul culo e sul seno dissi: "è tutta vostra, fatele tutto ciò che volete". Laura fece appena in tempo a dirmi divertita che ero uno stronzo che uno dei ragazzi le aveva già messo la lingua in bocca. Poi la prese in braccio, la mise sul divano e riprese a baciarla. Le bocche degli altri iniziarono ad occuparsi del resto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ks421, post: 16274053"] Non si fece sentire per qualche giorno. Io feci lo stesso. Un impegno dietro l'altro praticamente senza orario 7 giorni su 7 con un raggio di azione variabile dall' Italia all'Europa e a volte oltre era una cosa che superava le capacita di molti. Aggiungendo 2 figli piccoli, lo sport e un po' di vita sociale veniva fuori un quadro folle. Non riuscivo a capire a quanto potesse ammontare realisticamente il suo giro di affari ma avevo la sensazione che fosse più modesto di quello che amici e conoscenti vari sospettavano. Il giovedì successivo mi scrisse un messaggio, diceva che doveva farmi firmare un documento preparato dal commercialista riferito al nostro accordo e che sarebbe passata allo studio dopo pranzo. L'erezione fu automatica; le chiesi subito come era vestita. "Sorpresa" fu la risposta. Scrissi altri messaggi ma non arrivano risposte perché non li aprì neanche. Poco dopo le 2 mentre passavo le ultimissime pennellate al primo dei quadri che mi aveva commissionato vidi la sua auto parcheggiare davanti al cancello del cortile. Aveva un abito verde scuro con lunghezza metà coscia, occhiali da sole, borsa e valigetta tipo 24 ore. Un po' ingessata ma strepitosa. Avevo affittato l' altra metà del laboratorio a dei ragazzi di colore che portavano avanti una attività di falegnameria con pochi profitti, ma avevo un bisogno disperato di quei soldi; in quel momento erano fuori tutti e 3 con una birra in mano a godersi il sole di maggio. Dire che se la mangiavano con gli occhi è riduttivo... La porta era aperta, quando entrò restai in contemplazione riflettendo se sarebbe stato meglio riempirle la fica o strapazzarle quel magnifico culo. Ma la donna in carriera era girata su ON, quindi tono da manager alternato a quello da professoressa. In ogni caso concordavo su tutto ciò che diceva; consigli e critiche erano sensati e ben motivati. Tirò fuori i fogli e mi disse di firmare, poi dopo avermi ricordato ancora una volta di lavorare e lavorare il suo sguardo incrociò il perizoma ancora appeso alla lampada. "E Paolo che ha detto?" chiese con civetteria mentre si slacciava i sandali. "Ancora non ha visto niente" dissi, "ma penso che ne vedrà 2, dovrebbe passare una di queste sere". Intanto si era aperta la cerniera su un fianco e il vestito era scivolato sul tappeto. L'intimo bianco le stava a meraviglia esaltato da una leggera abbronzatura, il perizoma finì accanto all' altro sulla lampada. Ci ritrovammo ancora una volta sul divano dove tutti i miei propositi di capirci di più saltarono completamente. La misi sotto e iniziai a scoparla con forza, nessun cambio di ritmo fino alla fine. Laura si dimenava parecchio, i baci furono pochi e una volta che ebbi finito mi misi seduto a guardare la sborra che usciva. Durante la scopata aveva fatto qualche grido di troppo e le feci notare che una delle finestre sul cortile era aperta e che i ragazzi avevano sentito tutto... Le dissi che secondo me anche loro l' avrebbero messa sotto e si sarebbero svuotati le palle nella sua fica molto volentieri. Non disse niente, ma quando le chiesi se potevo andare a chiamarli alzò gli occhi indecisa sul da farsi. Questo non se lo aspettava. Decisi io, misi i pantaloni e andai alla porta; con la coda dell' occhio vidi che era sempre distesa a gambe leggermente divaricate. I ragazzi erano visibilmente divertiti, era chiaro che avevano sentito tutto e vedermi scalzo e senza camicia li incuriosiva parecchio. Dopo qualche istante dissi loro che la mia amica avrebbe fatto fare un giro a tutti. Si guardarono tra di loro e si alzarono dalle sedie. Avevo lasciato la porta aperta, Laura non poteva non aver sentito. Una volta entrati li guidai tra statue e mobili, Laura era sempre nuda sul divano ma adesso era seduta e sorridente. Si alzò e si presentò a tutti e 3 che ricambiarono con un bacio sulle guance. Vidi che nel frattempo si era ripulita e mentre i 2 più intraprendenti iniziavano a toccarla con una serie di carezze sulla pancia, sul culo e sul seno dissi: "è tutta vostra, fatele tutto ciò che volete". Laura fece appena in tempo a dirmi divertita che ero uno stronzo che uno dei ragazzi le aveva già messo la lingua in bocca. Poi la prese in braccio, la mise sul divano e riprese a baciarla. Le bocche degli altri iniziarono ad occuparsi del resto. [/QUOTE]
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