Racconto di fantasia La badante pazza

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In tutto quel casino, Luigi non perdeva di vista la bionda amica curvy: il veder ballonzolare quelle tettone stratosferiche gli fecero perdere la testa. Senza volerlo imbratto' la porta di sperma quando venne. L'avrebbe pulita dopo, a parte che neanche riuscisse a vederla al buio.
Tanti cambi di posizione, parecchi. Un mix di gemiti, sussurri, mormorii e rumori di corpi che si percuotevano contornavano l'orgia. Memorabile che tutte e tre le coppie sincronizzarono uno smorzacandela sul tappeto persiano a centro sala, perfetto, all'unisono e ritmato. Le tre donne si guardavano ridendo mentre cavalcavano i rispettivi amanti.
Così come quando uno dei manzi si posiziono' dietro a Marta, intenta a scoparsi il suo, e la penetro' in culo, a sandwich: la bionda continuava a scoparsi il suo compagno, mentre Simona, rimasta senza cazzo ironicamente accompagnava l'inculatore come per spingerlo per le anche.
Fu la volta anche della bionda di farsi inculare: messasi a pecora, Luigi lo capì per il tempo che ci mise l'uomo a penetrarla: la donna aveva un culo bello grosso, dal punto di vista di Luigi non poté capire quale buco fosse occupato ma suppose che fosse comunque l'anale.
"Chissà se anche quella vacca di Simona lo farà..." pensò il ragazzo di nuovo preso a menarselo. Ma non si verificò: Luigi stette attento a questo, nonostante quel macello di corpi, Simona lo prese solo in fica, e in bocca ovviamente.
Solo Marta fece 'pacchetto completo ' con cazzi in culo, fica e in bocca simultaneamente, mentre le altre due si dedicarono a pomiciare tra loro sgrillentando una la figa dell'altra.
Dopo altri intrecci le coppie si ricomposero e le tre donne concessero quasi simultaneamente di sborrare ai rispettivi maschi.
 
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'Pace' fatta si notava un certo affanno nel gruppo: qualcuno seduto o sdraiato, parlavano e scherzavano tra loro, eccetto Simona che parlava e osservava i presenti a gambe spalancate digitalizzandosi la passera come per volerne ancora. Lo confermò apertamente dicendo: " di tre cazzi... nemmeno uno ancora per me...?"
"Sei una matta porca..." rispose Marta " non ti basta mai...". Risero scambiando altre battute. Uno dei maschi cercò di aiutare Simona alla sua solitaria ma brevemente gli siluro' l'uccello moscio in bocca. Esperta pompinara che era la badante, non sorprese il ritorno di virilità del fortunato cazzo, se ne aggiunse un altro e Simona si alternava a ciucciarli entrambi: erano gli unici tre attivi, gli atri seduti ad osservare.
" dai finitela...è ora di andare". Più di uno invitò il trio a smettere mentre si stavano rivestendo ma Simona non ne volle sapere, concedendosi di nuovo la schizzata facciale a doppio.
 
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Quando misero parola fine all' ammucchiata, Pian piano si risistemarono e sciolsero la compagnia andando via eccetto Simona che rimase con l'amica dottoressa discutendo, per poi uscire sul balcone per fumarsi una sigaretta.
Luigi, dopo quello spettacolo e scarico di ormoni, ripenso' un po' a tutto: ingenuamente pensava di essere al centro dell' attenzione delle due donne, e la cosa lo appagava tanto, sapeva di avere a che fare con due troione di livello, ma quell' episodio dava l'idea di essere uno come tanti, solo usato e sfruttato, seppur piacevolmente, ma considerato come un oggetto, che magari prima o poi si butta via, non gli andava giù.
Non si sa perché, ma ingenuamente decise di uscire allo scoperto, non pensando minimamente alle conseguenze.
Le due continuavano la fumata dialogando sul balcone e il ragazzo si dispose su uno dei divani, sincerandosi di non sporcarsi di ipotetici residui di sperma e di umori, e attese il rientro delle due donne.
Inevitabile, al loro rientro la sorpresa, specie di Simona: " ...e tu...ci sa ci fai qui?" disse meravigliata. Anche Marta non se lo sarebbe aspettato e guardava il ragazzo severamente.
" Ero già qua..." rispose facendo segno alla porta del ripostiglio rimasta aperta.
" Non capisco...allora voi due...perché non me lo hai detto" aggiunse Simona rivolgendosi all' amica.
M." scusa ma è stato lui ad insistere...".
Luigi pietrificato dalla menzogna si difese negandola.
S." Di chi sia la colpa, rimane il fatto che andate a letto...Non dovevi farmi questo...Non dovevate...specie tu...Non ti bastano solo io?"
" E a te non bastava solo questo?" rispose Luigi tastandosi il pacco.
" non dovevate tenermi nascosta questa cosa". Detto questo Simona si precipitò ad andare via.
 
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" ma sei proprio un coglione " attaccò Marta al ragazzo. " perché cazzo ti sei fatto vedere!"
" e perché c'era proprio bisogno di farmi subire quello schiamazzo? E soprattutto hai mentito dicendo che sono stato io a provarci con te..." si difese Luigi.
M."Cazzi tuoi ora..."
L." Perché! Il problema è tra te e lei"
M." Ah si? Pensi che vorrà ancora vederti? O ancora meglio... continuare con me? Pivello..."
Quella cosa spiazzo' il ragazzo:" perché no?"
M." No...punto e basta"
L." Tanto che desideravi il mio cazzo e ora?"
M." Scendi dalle nuvole... che non basta solo avercelo... visto come mi hanno scopato prima quelli? Chi ti credi di essere!"
L."troia"
M." Certo...ma non più la tua!"
A quelle parole Luigi non esitò ad andare via.
Durante la strada di ritorno pensava e ripensare a tutto: aveva perso due fonti inestimabili di sesso per quella cazzata, si sentì mortificato, cosciente di non poter tornare indietro a rimediare all' errore.
 
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Luigi quei giorni cercò inutilmente di contattare Simona che non rispondeva a nessuna sua chiamata o messaggio. Neache ci provò con l'altra che addirittura gli mandava foto o video dei propri incontri hard.
Si demoralizzo' ancora più quando a volte incontrava la badante giù al suo palazzo, che non le degnava neanche più di uno sguardo.
Perse tutte le speranze il povero Luigi cercò di andare avanti, le esperienze a volte purtroppo rimangono come ricordi, se ne fece una ragione e ci mise una pietra sopra.
Col tempo iniziò a frequentare un altra ragazza, Daria il suo none, magra e esile come lui, ma andarono tanto d'accordo, stavano bene insieme, completando il tutto conoscendosi anche sessualmente.
Ironia della sorte, come se non ce ne fossero altre al mondo, capitò che la nonna della ragazza ebbe bisogno di assistenza e guarda caso, prese quell' incarico proprio Simona.
Luigi lo venne a sapere solo molto tempo dopo quando un giorno accompagnò la ragazza a far visita alla propria nonna. Lui sarebbe rimasto fuori, come altre volte: ancora non frequentava ufficialmente la famiglia di lei ma quel giorno Daria insistette: " la nonna solita impicciona vuole conoscerti...". Luigi non se ne fece un problema e accontento la sua lei.
Non si sa chi dei due fu più meravigliato di vedere la vecchia conoscenza, una volta in casa. Luigi cortesemente si presentò alla vecchia, così come Simona, facendo chiaramente finta di non conoscere il ragazzo, nonostante lui istintivamente avrebbe salutato la sua vecchia conoscenza, qualche secondo prima. Luigi rimase perplesso e come un pesce fuor d'acqua, sperava tanto di scappare via.
Capitò la stessa cosa la settimana successiva, che Daria si fece di nuovi accompagnare alla rituale visita alla nonna da Luigi. Quasi non volle, ma dentro di sé desiderava tanto rivedere la vacca badante.
In quell' occasione trovarono la nonna a riposare e Simona li fece comunque accomodare in cucina e approfittarono di un caffè: la donna si dimostrava come una perfetta estranea, neanche lo considerava, nonostante si dimostrasse come al solito gioiosa e pazzerella.
"Approfitto di andare in bagno..." Daria si alzò e lasciò i due soli. Solo dopo aver sentito la porta del servizio chiudersi Simona severamente si degno' di dare parola al ragazzo, quasi sottovoce:" credi che cambierà qualcosa? Io non dimentico!"
Luigi veramente rattristito si scuso' di nuovo.
Di nuovo Simona all' attacco: " te la fai con quel grissino lì?" Rise." Da un estremo all'altro...". A quella frase Luigi freddamente rispose: " a me piace così com' è... Non sono fatti tuoi"
S."...contento tu! "
L."Certo che si..."
" almeno tipo me la potevi trovare..." ricambio' la badante portandosi le mani a sollevarsi il davanzale di tette.
" mai al livello tuo...di porcaggine" grugni' Luigi abbastanza innervosito da quel discorso. Duro colpo per Simona che non poté dire nulla per il ritorno della ragazza.
Rimasero ancora un po' fino al risveglio della vecchia che salutarono per poi andare via.
Non passò più di mezz' ora che Luigi ricevette un messaggio in chat, era Simona, ricordava il numero a memoria nonostante lo avesse cancellato. Non lo lesse, per la presenza di Daria, lo fece solo dopo di ritorno a casa.
 
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Simona continuò a infastidire e beffeggiare il ragazzo in chat, che inizialmente rispose solo con un "cosa vuoi" per poi ignorarla nonostante l'insistenza di lei. Luigi non si fece condizionare per niente: "si stanchera' prima o poi!" pensò.
L'obbiettivo della badante era tutt'altro che offensivo... Non ha mai perso la voglia di tornare a farsi sfondare da Luigi, più passava il tempo è più si faceva sentire la necessità, ma purtroppo per lei il ragazzo non ne volle sapere.
Daria un pomeriggio passò a far visita alla nonna: Simona che era lì, alla prima occasione di parlare a quattr'occhi con la ragazza chiese di Luigi.
D." ...Non è voluto venire...aveva da fare "
S." È proprio un bel ragazzo...quasi ti invidio!"
D."si...è carino"
S." Mi sembrava di non conoscerlo, di non averlo mai visto prima. Ma mi sbagliavo! È stato insieme alla figlia di una mia cara amica, tempo fa". Simona a rifilato questa balla all'ingenua ragazza che rispose: " so che è stato con qualcuna, ma non credo di conoscerla".
S." Che io sappia, si lasciarono per un problema suo..."
La ragazza incuriosita rispose con un "cioè ".
S." No...niente...cose di maschi "
D." Non ne so niente...boh"
Simona gli sorrise e aggiunse: " difficile che non ne sai niente...puoi essere come una figlia per me...la mia amica diceva che ha un arnese bello grosso"
Daria arrossi' accennando un sorriso
S." Non ti voglio mettere in imbarazzo, ma deduco che sia così, dalla tua reazione "
D." Beh...in effetti...è un po'..."
S." Un po' quanto...siamo donne...possiamo parlare tranquillamente"
Titubande e timida la ragazza rispose: " si...è enorme!"
S." Ahh...beata te...scommetto che ti soddisfa in pieno"
D."eh sì..."
S." Non te lo far scappare..."
Daria rimase un po' perplessa per il modo di parlare e di come volesse sapere quelle cose della della signora, che nonostante non avesse chiesto più nulla, le confessò le reali dimensioni del pene del ragazzo.
" 34 centimetri? Ma è pazzesco...impossibile...Non ci credo. Si che è alto...ma così no!" Simona cercò di farsi prendere per meravigliata, ma sapeva eccome di cosa si stesse parlando, sentendosi già dilatare la fica per la voglia di cazzo.
D."Non mento"
S." Ma come si fa! E...come lo fate"
" Come si può... piano piano..." Daria rise dando questa risposta.
S." Beata te...".
Concluso il discorso tornarono alle loro cose, la ragazza andò via.
 
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Con il tempo Daria e la badante presero abbastanza confidenza, come vecchie amiche: Simona, che non perdeva occasione di mostrarsi come matura e di esperienza, raccontando aneddoti riguardanti il sesso, cercando di essere da maestra alla ragazza.
S."A pompini, come stai messa?"
D."beh...Non so... Non li faccio"
S."ma scherzi? Vedi che è essenziale per la vita sessuale...indispensabile...ogni uomo lo vorrebbe...credimi "
D." Boh...Non saprei..."
S." Devi provarci, te lo consiglio. Piacerà a lui senz' altro. Se vuoi ti insegno..."
"Ma come..." reagì titubante la ragazza.
"Calmati...ci penso io a te..." Simona si alzò e prese dal cestino della frutta una banana, che sbuccio' parzialmente e tenendosela per la mano come un trofeo, iniziò la lezione. "Guarda attentamente... tutto i passaggi...è bellissimo " disse simulando il pompino a quel frutto e contornando il tutto con vari consigli agli occhi sbalorditi e curiosi di Nadia.
"La prossima lezione... ci sarà il contrario... ti preparerò a fartela leccare...".
 
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Simona fu di parola: la ragazza sempre più aperta e incuriosita, al successivo incontro, si fece illustrare su quel lato nuovo da parte sua del sesso orale.
D."Non so se riuscirei a farmelo fare...Non so proprio".
S."Devi essere convinta...se vuoi ti do una dimostrazione pratica"
D."... ma come...cosa?"
S." Aspettiamo che la nonna si addormenti per benino... fidati...".
Al momento giusto le due si accomodarono sul divano con la giusta dose di parole della badante per tranquillizzare la ragazza, Simona proseguì la lezione alzandosi il camice e sfilandosi le mutandine mise in bella mostra le sue parti intime, simulando con un dito ciò che avrebbe dovuto fare un ipotetica lingua: Daria muta e sorpresa seguiva il consiglio della signora
"Mostrati anche tu...così!" le disse Simona ma dovette insistere parecchio: cedendo comunque la ragazza lo fece, togliendo pantalone e perizoma. Simona le ordinò di toccarsi così come faceva lei e Daria obbediente lo fece: le due si masturbarono con Simona più decisa e energica e l'altra più delicatamente, ma entrambe godevano tirando fuori diversi mugolii di piacere.
In un istante Simona, avvicinandosi all' allieva gli pose una mano sulla coscia: la ragazza, che non se lo aspettava reagi: " cosa fai... Non sono..."
"Cara..." Simona la bloccò " neanche io sono lesbica...ci mancherebbe...lo faccio per te...fidati. Daria, comunque quasi ipnotizzata ma eccitata dal suo massaggio non oppose resistenza e in men che non si dica la badante si impossesso' di assaporare con la bocca la giovane passera .
 
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Daria non credeva ancora che stava venendo leccata in fica tantomeno da una donna, dal suo stesso sesso ma in preda all' eccitazione gemeva di piacere, specie in quelle circostanze analoghe, a casa della nonnina che beatamente riposava.
Anche Simona, senza scrupoli, deliziava il sapore di quel sesso, benché non prelibato per lei come una turgida ceppa dura di maschio, accontentava la giovane, che ci capiva poco o niente, che si dimenava a ogni colpo di lingua: saliva in se la voglia imperterrita di cazzo ma si dovette accontentare delle sue dita che faceva martellare attivamente tra le labbra della sua fica.
Ci furono altre situazioni analoghe, appositamente cercate, che le due donne si conciliarono solo tra loro, quasi senza volerlo, ma con immenso piacere, specie per Daria, che scoprendo quei lati nascosti del mondo sessuale, inevitabilmente metteva in pratica con il suo fidanzato che si ritrovava, come per magia, giorno dopo giorno, la ragazza che fantasticava di nuove esperienze, con nuovi approcci, le loro abituali perfonmance sessuali..
 
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Simona, spavalda e spudorata com' era, andò oltre con il suo piano di "corrompere" l'ingenua ragazza.
Una mattina, presosi un giorno di libertà, la badante riuscì a convincere Daria a seguirla simo alla casa in campagna: la ragazza convinta del rituale incontro clandestino tra le due donne, accettò.
Lì, nella casa in campagna, ci trovò anche il compagno della signora e per un attimo non riuscì a trovare un nesso della presenza di quell' uomo.
" ci sarà una sorpresa per te" disse Simona rincuorando la ragazza.
Dopo diversi minuti arrivò un tipo in moto di grossa cilindrata, trentenne dal fisico tonico e sportivo : si presentò alla new entry e saluto la coppia di proprietari.
Daria, dubbiosa del fatto, non esitò a prendere da parte la ormai amica/amante: " Non so ancora cos hai in mente, ma non farò sesso con lui..."
"Calmati cara..." serenamente Simona rispose " sei libera di fare e di pensare per il tuo bene...come desideri tu! Ma lascia fare a me... ti farò vedere che significa accontentare un uomo. Il potere è nelle nostre mani, non tra le loro gambe...rilassati".
Una volta in casa, tempo di qualche parola di routine, il centauro non si fece alcun scrupolo di tirarsi a palpeggiare e sbaciucchiare la donna, in presenza di Daria e il vecchio. La stessa Daria ci capì poco o niente, confusa com' era, quando dinanzi ai suoi occhi la spudorata Simona si gustava in un favoloso pompino il cazzo del motociclista.
La ragazza neanche si meraviglio' di vedere il vecchio tirarselo fuori e masturbarsi alla coppia che tranquillamente scopava non curante della presenza di spettatori.
La determinazione e la morbosità di Simona non aveva limiti, si sapeva. Arrivò addirittura a invitare la ragazza a partecipare, che timidamente rifiutò anche se poco convinta, eccitata com' era, sarebbe tranquillamente ceduta a farsi trombare dallo sconosciuto bull.
 
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Luigi si ritrovava con la ragazza completamente trasformata, quasi fosse un altra persona: da seria e riservata come si dimostrava Daria, ora diventata una perfetta macchina del sesso, trasgressiva al massimo della libidine. Certo che Luigi fosse più che contento e appagato, ma cercò di capire il motivo di tutta quella trasformazione, non pensando minimamente che ci fosse lo zampino di quella porca di Simona. Le cose sarebbero andate sempre per quel verso, comunque perfetto ed emozionante, se non fosse per il fatto che tempo dopo Daria lasciò il suo ragazzo perché invaghita di uno dei tanti nuovi amici che gli fece conoscere la badante. Simona stessa, dopo che la ragazza gli confidò che da lì a poco avrebbe mollato Luigi, cercò inutilmente di fargli cambiare idea: " ma è un bravo ragazzo..."
D."... si...ma ho bisogno di altro. A parte che mi sento una stronza se sto con lui e mi faccio scopare da altri!"
S." Pensaci bene...soffrirà!"
D." Soffrirà di più se scoprirà che faccio la troia con tanti"
"...e non ti mancherà quel bel pisellone...se è così grosso come dici" ironizzo' la badante sapendo bene di che tipo di cazzo si stava parlando.
"Voglio altro..." rispose Daria "...ho anche te..." e le due si intrecciarono per concedersi una lesbo pomiciata.
D."Perché non lo provi Tu?"
S." Ma no dai...Non sai cosa stai dicendo...controllati. E dopo...con una vecchia signora come me... Non verrà mai a letto con me, a malapena mi guarda...come hai potuto notare"
D." Credo che cambierà idea...sei brava a conquistare uccelli te...dopo avrò la scusa di lasciarlo...se scoprirò che mi sta tradendo con te..."
S." Sei un po' stronza..."
D." Si...stronza e puttana come te...".
E le due ci risero a quello scambio di battute e tornarono ad amoreggiamenti lesbo.
Povero Luigi: nella vita sessualmente appagato come uomo ma inevitabilmente trattato da oggetto da quel circolo di troie che aveva conosciuto sinora.
 
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La pianificazione delle due, per fortuna, Luigi lo scoprì in tempo: confidandosi con un suo caro amico, Aldo è il suo nome, della vivace attività sessuale con Nadia, ebbe proprio da questo il segnale di stare in guardia da quella ragazza: " possono essere solo chiacchiere, ma in giro si dice che addirittura si vede con qualcuna...una donna " gli confessò l'amico.
L." Seee... lesbica...Non ci credo...cazzate..."
A." Divertiti quanto ti pare...ma non è santerellina come credi. Prova a chiedere a Flavia, sua cugina. Anzi lo farò io per te, tanto quella perde la testa per me".
Aldo era un marpione di serie A: si vantava di essere andato a letto con tante, era uno che ci sapeva fare. Avrebbe fatto volentieri il favore all' amico di scoprire qualcosa di più su Daria, coinvolgendo la pollastrella di sua cugina.
 
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L'amico Aldo fu di parola ma ebbe poche e vaghe informazioni riguardanti Daria e non convinsero neanche lontanamente Luigi, sempre scettico su ciò che si vociferava.
Il vero colpo di fortuna si verificò tempo dopo, quando in occasione delle feste natalizie, Luigi telefono a una sua zia, Paola, che viveva in un borgo distante un oretta di macchina, per il classico scambio di auguri. La zia, cinquantenne e sposata e con due figlie di qualche anno in meno di Luigi: si vedevano rarissimamente per causa di alcuni attriti con le famiglie, ma almeno i rapporti tra zii e nipote non furono compromessi.
P."...insomma...ti sei fatto la ragazza...wow...complimenti!"
L." Ehm si... diciamo..."
P." Come diciamo... Non mi sembri tanto convinto!"
L." Forse c'è qualche problemino...Non so..."
P." Siete giovani...c'è tempo di risolvere tutti i problemini... sono curiosa di conoscerla...sarà sicuramente una bella pupetta...mandami una foto sua"
"Ok...lo farò..." rispose un po' titubante r confuso il ragazzo che appena interrotta la telefonata con la zia Paola comunque mando la foto sua con la ragazza.
Appena Paola vide la foto si mortifico': conosceva quella ragazza. Temporeggio' qualche giorno e decise di ricontattare il nipote chiedendogli di andare da lei perché aveva bisogno di parlargli.
Stabilirono il giorno: Luigi raggiunse la zia proprio a casa sua, dato che lei non guidava.
Si salutarono calorosamente e parlarono del più e del meno.
P." Caro...il motivo della visita e tutt' altro che rivederti...senz' altro è un piacere, ci mancherebbe, ma ci tenevo di parlarti di persona di una cosa..."
L." Ok sono tutto orecchi"
P." Quella ragazza..."
L." ...cosa c'entra Daria...la conosci?"
P." Eccome... Non voglio entrare nei fatti tuoi, perdonami, spero che non sia una cosa seria, se l'intento è quello di divertirsi...per voi giovani si sa, ti dico che non è una casa e Chiesa...capisci?"
L." Cosa sai di lei?"
P." Devi sapere...che tra me e tuo zio non c'è un buon rapporto...Non voglio fare il giro di parole... ma quella là ci va a letto!"
L." Ma...sei sicura...è una cazzata dai!"
P." Non ho un motivo per dirti una cazzata...credimi. Lo so e l'ho riconosciuta perché li ho scoperti proprio qua a casa...in camera da letto..."
L." ...ma...come...
P." Tesoro... si...scopavano... era proprio lei... riconosciutissima...Non sono pazza o rincoglionita...la volevo quasi prendere a schiaffi a quella puttanella.
Paola raccontando questo era diventata ombrosa ma rimanendo sempre calma nei confronti di Luigi che in quell' istante sembrava che gli si precipitasse tutto addosso: non disse nulla ripensando a ciò che aveva appena sentito
P."Mi dispiace, tesoro, ma io ci tengo a te, non voglio che ti deluda... continua a divertirti ma quanto prima mandala a quel paese, che già ti fa cornuto ".
L."... ma con lo zio?"
P." Boh...per ora diciamo separati in casa...poi chi lo sa...le ragazze non sanno niente di quel porco. Capisco che si può essere invaghito di una giovane...forse non sono più attraente come in passato, perché sono ingrassata, ma trattarmi così...sul nostro letto...bahhh!".
L." Su...coraggio zia!"
" Pazienza... con quel fisichetto asciutto quella... Non con tutta questa ciccia..." rispose Paola mettendosi le mani sui fianchi: aveva preso qualche chilo si, l'età ci può stare, ma non era affatto obesa, anzi, seno grosso e culo piuttosto invitanti.
L." Zia...Non sei affatto grassa...smettila di considerarti la donna cannone che non lo sei affatto"
P." Lo dici tanto per..."
L." No affatto...sta benissimo"
P." Ti piace così?"
L." Ripeto...stai benissimo"
" A te non piacciono le formose...se no non stavi con quella...a vuoi maschi piacciono le snelle. Grazie al cazzo... tutte modelle, anche in tv. Entrano in un negozio e escono con un mucchio di vestiti fatti su misura e io a malapena riesco a trovare un reggiseno adatto a me. Immagini quanto pesano a portami queste qui" dicendo questo si prese di peso l'enorme davanzale racchiuso in un maglione di lana. A quell' azione della zia Paola, Luigi spalanco' gli occhi sentendosi una scossa di erezione: era la zia ma pur sempre due tettone grosse che non si vedono tutti i giorni.
" sono arrivata a un ottava" aggiunse Paola " neanche le vecchie baonze le tengono così... fortuna che qualcuno apprezza, specie quando si va al mare..."
Risero entrambi a quelle parole.
P." ...e per non parlare del culo! Enorme dai...inguardabile"
L." Dai...stai esagerando..."
"Perché ti sembra...piacevole?" Paola si girò e alzando quel tanto il maglione e scoprendo il sedere racchiuso nel leggins ederentissimo che non poteva mai nascondere le reali misure: si arco' leggermente dando bella vista a Luigi che inevitabilmente si eccito' sempre più.
"Cosa c'è...ti imbarazza?" Paola si rivolse al nipote in evidente disagio. Luigi era sempre più confuso, ma in quel momento aveva praticamente escluso dalla testa ciò che aveva scoperto su Daria, cercando di nascondere l'inevitabile erezione provocatagli dalla zia.
L." E beh...zia...mi imbarazza si..."
P."...allora smettiamola che è meglio. Non vorrei che... ti succede qualcosa...laggiù! Voi ragazzi avete il grilletto facile...".
Luigi arrossato sempre più, pensò quasi che la zia lo stesse provocando e di conseguenza l'erezione non dava segno di sparire: anche da seduto era evidente vedere il pacco gonfio. Peggio ancora i seguenti secondi di silenzio che la zia ruppe dicendo:" dai smettiamola... vieni a dare un occhiata ai lavori che stiamo facendo sul terrazzo!". Luigi rimase seduto: la tuta che indossava non poteva nascondere il bozzone di pacco. La zia si avviò alla finestra e incoraggiò il giovane a fare lo stesso e Luigi , alzandosi per raggiungere la zia che quest'ultima non poté fare finta di niente: " ma dai... ti ho fatto tutto quell' effetto?" Paola disse ridendo.
"Scusami... ma io non..." balbettante Luigi cercava di coprirsi
" Mi fa piacere...Non sai quanto... erano anni che non vedevo una simile reazione...senza toccarlo..."
L." ...ma come... tu e lo zio...è tanto..."
P.."non intendevo questo... ora sicuro che non lo facciamo...per colpa dell' amichetta tua... ma quando capitava, renderlo...operativo bisognava lavorarlo un po'...capisci?"
Luigi capiva eccome ma fece finta del contrario
" sei giovane ma sicuramente sai... di... pompini"
Luigi affermò non credendo a come si stesse mostrando sua zia.
 
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La cosa stava diventando compromettente e non poco ma non ci fu altro. Poco dopo Luigi si concedo' alla zia e se ne tornò a casa: voleva evitare di perdere la testa per sua zia, aveva comunque gran rispetto per lo zio, evitando di essere lui stesso benzina sul fuoco a quel rapporto di coppia già crinato. Comunque, anche per così poco, fu molto emozionante per lui e una volta rientrato a casa, dedicò una solenne sega alla zizzona di zia Paola.
 
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Per Luigi erano giorni cruciali: interrompere o no i rapporti con Daria, se era lui che doveva fare la prima mossa o aspettare lei che si decidesse di troncare. Anche per Daria non fu facile quell' interregno: era comunque affezionato a lui ma non voleva perdere le varie occasioni libidinose che gli capitavano.

Proprio pochi giorni dopo a Luigi capitò di incontrare suo zio Pietro, a un centro commerciale, a fare compere. I due di salutarono e approfittarono di fare due chiacchiere in compagnia di un caffè. Il ragazzo comunque stimava e portava rispetto verso il parente e non ci mise tempo a raccontargli che giorni indietro era passato a salutare, la moglie di lui.
L."Mi dispiace tanto di quello che è successo..."
P." Giovane...sono cose della vita...capitano... spero che non ti ha raccontato i particolari, chiacchierona com' è...!"
L." Si...di una ragazza..."
P." Immaginavo...ma non è niente di importante per me...è capitato"
L." Per me lo è invece... si da il caso che fosse la mia ragazza".
Pietro si mortifico' tanto, provava vergogna: " Scusami figliolo...Non potevo saperlo mica..."
L." Lo so...tranquillo...doveva essere lei a non fare la stronza, perdipiu' con gli uomini sposati. Ma come l'hai conosciuta!"
P." Tantobene si frequenta con un amica di tua zia...aspetta tu la ricorderai senz' altro.... Simona la badante della povera nonna ".
Ora fu Luigi a pietrificare: i conti tornano. Non esitò a trarre conclusioni, quelle che quella vacca di Simona avesse corrotto la sua Daria.
" ti dirò di più..." aggiunse lo zio " quelle due si vedono...Non so se mi spiego..."
L." Lesbiche!"
P." L'hai detto... meglio bisex direi..."
Luigi store il naso e chiese allo zio: " completiamo l'opera se mi dici che sei andata a letto anche con quella...". Lo zio glielo confermò: " per un paio di volte...niente di che..."
Interruppero il discorso per la presenza di un conoscente di Pietro che rimase con loro. Poco dopo si separarono per continuare le proprie cose.
Il ragazzo non si offese minimamente di ciò che era capitato allo zio, forse era un altra vittima. Pensò di contattare la zia Paola, e lo fece tramite Whatsapp
L." Ciao zia... ho incontrato lo zio e mi ha confermato tutto".
P." È un porco"
L." Indovina come lo ha conosciuta?"
P." Sentiamo"
L." Tramite la tua amica Simona "
P." Quell' altra stronza...Non mi meraviglia che si sarà passata pura a quella zoccolona"
Luigi mentì alla zia negandolo: " ...era solo una scappatella... con Daria "
P." Quando puoi vieni mi a trovare e ne parliamo a voce...anzi lunedì ti aspetto a pranzo da me!". Luigi accettò l'invito.

La sera stessa incontrò Daria: era pesante per Luigi fare finta di niente, ma tenne bene il controllo.
Dopo la cena in pizzeria in compagnia di altri amici e relativa post passeggiata del sabato sera i due si ritirarono per concedersi del tempo insieme andandosi a infrattare con la macchina prima della buonanotte.
Amoreggiarono, ma quantomeno per Luigi non era più come una volta: stette al gioco comunque. Daria lo stava spompinando magistralmente quando inavvertitamente un getto di sperma innondo' la bocca di lei, quasi soffocante tossi' sputando il succo.
D." Ma cazzo...perché sei venuto..."
Strafottenza Luigi rispose: " perché no!"
D." Lo sai che non mi piace... ma io volevo farlo...completo..."
L." Perché... ti è mancato di farlo oggi?"
D." Cazzo dici, scemo"
L." So tutto... te la spassi alla grande...anche con mio zio...troia"
Daria impallidita non sapeva cosa dire mentre Luigi si risistemava per riattivare l'auto. Riaccompagno' la ragazza a casa, nessuno parlò in macchina, nemmeno su salutarono quando lei scese.
Daria fu mortificata del fatto, non aveva mai preso in considerazione la cosa, neanche quella di essere presa per una puttana. Per Luigi fu diverso, si sentiva risollevato, non voleva essere il gioco di nessuno.
 
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Arrivò il lunedì e a mezzogiorno in punto Luigi si trovava già a casa degli zii. Mancava solo Pietro, era a lavoro. Le cugine erano in casa e aiutavano la propria madre a ultimare i preparativi del pranzo.
Banchettarono serenamente. Dopo pranzato una delle sorelle si impegnò a sparecchiare e lavare i piatti, era il suo turno, mentre l'altra si ritirò bella sua camera a smanettare con lo smartphone, probabile chat da teenagers.
La zia e Luigi si accomodorono sul divano e senza far capire alla figlia in cucina, Paola chiese al ragazzo dell' incontro con Pietro
L." In anteprima ti dico che l'ho lasciata..."
P." Mi dispiace..."
L." Fa niente...sto bene"
P." Pensi che si vedono ancora..."
L." Mi ha garantito di no...acqua passata..."
P." ...e con Simona "
L." Niente...me lo ha negato...". Di nuovo Luigi mentì .
P." L'ho sentita poco prima che venissi tu, abbiamo chiacchierato un po'. Tu la ricordi, si"
L." Certo, l'abbiamo tenuta un bel po' a casa con nonna".
P."... Non è che...ci ha provato..."
L." Macché... figurati..."
P." Conoscendola...Non mi meraviglia... penso che comunque non sappia del nostro legame di parentela, credo"
L." Boh... la conosci meglio di me..."
P." Magari la invitò per un caffè...Non abita tanto distante da qua".
Paola prese il telefono e chiamò l'amica.
"Sarà qui da dieci minuti..." disse la zia riaggaggiando l'apparecchio.
Luigi pensò all' ipotetica reazione di Simona appena lo avrebbe visto e così fu quando la signora entrò in casa e lo vide.
" lui è mio nipote Luigi..."
S." Oh caspita...mi ricordo di te...tempo fa... Non sapevo che siete parenti!".
Luigi fu comunque abbastanza freddo.
Le cugine a turno lasciarono la casa e Luigi solo con le due donne con i loro discorsi femminili.
Al trillo di una telefonata in entrata, Paola colse l'opportunità di lasciarli soli, dirigendosi in un altra camera per rispondere al telefono.
Subito Simona si rivolse al ragazzo sottovoce:" insomma...ti sbatti pure la zietta?"
L." Non dire cazzate...stronza...casomai tu ti fai sbattere dallo zietto "
Simona rispose con una risata: " Non sono cazzi tuoi"
L." Ah si...e se lo verrebbe a sapere la zia..."
S." Non lo dirai mai...Non ci crederà!"
L." Come é arrivata a conoscenza che lo zio si sbatte a Daria...Non si meraviglierebbe...di te poi...troia come sei".
Un colpo basso, Simona non sapeva nulla: " ma come...Daria...e Pietro!"
L." Già...la figa giovane ha più successo di una vecchia. L'allieva che supera la maestra! Hai allevato una bella zoccoletta! So anche che ve la spassate insieme...lesbicone!"
Simona impallidi' e non aggiunse altro per via della zia che tornò tra loro. Tuttavia Paola capì che ci fosse qualcosa sotto, aria gelida tra i due facilmente percepibile.
Poco dopo con la scusa di faccende da fare Simona andò via.
Paola prontamente disse al nipote: " cosa è successo prima? Vi sentivo bisbigliare..."
L." Gli ho solo detto che è una troia...per colpa sua ho lasciato la ragazza!"
P." Ho poverino... ancora non ti passa"
L." Sono stato preso in giro..."
P." Ma lei non poteva sapere..."
L." Daria era fidanzata...se si conoscono lo sapeva eccome!". Luigi teneva nascosta la cosa che Simona assisteva la nonna di Daria, che in passato ci sono state tante cose tra loro due.
P." Non è cattiva...Non lo ha fatto apposta..."
L." Per ora sono arrabbiato "
P." Ti passerà...comunque non gli hai tolto gli occhi da dosso...mi sembrava quasi che ti interessasse..."
L." Quella lì...Macché "
P." Beh...obbiettivamente parlando è una bella donna...le forme al punto giusto. Si può permettere una bella gonna come quella che indossava...con quelle cosce poi...". Effettivamente era così, molto provocante, nonostante un lunedì pomeriggio sembrava quasi da cerimonia. "...mica io...con questo culone dove mi presento..."
L." ...ancora con questa storia...zia!"
P." Perché non è così?". Paola si alzò dal divano e dando le spalle al nipote si massaggio' le natiche grosse: era in tuta ma spettacolare da vedere, esageratamente grosso. La vista di quei glutei massaggianti irrigidi' Luigi con annesso gonfiamento di pacco: senza volerlo si toccò per sistemarselo, stava prendendo vigore e lo premeva. Nel momento che Paola si rivolto', non poté che notare la goffaggine d' operazione del ragazzo.
P." Ti eccita così subito...per niente"
L." Che ci posso fare..."
P." Allora la smetto...però prima dimmi... a voi maschi piace il culo enorme?
L." Discorsi imbarazzanti zia...per favore"
P." L'altro giorno un ragazzo mi ha testato il culo sulla circolare...ero in piedi lui mi stava dietro"
L." ...e tu lo hai lasciato fare?"
P." Per forza... che dovevo fare..."
L." E se andava oltre?"
P." Boh...però è stato eccitante. Purtroppo tornata a casa...NIENTE...solita vita... niente sesso..."
L." ...riappacificazione no?"
P." Forse...dopo avergliela fatta pagare. Ma di certo non vado alla ricerca...Non sono una puttana "
L." Giusto...fai bene!"
P." Però...caro...Non sai che voglia matta!"
Luigi si imbarazzo' ancor di più sentendo la zia parlare in quel modo.
P." A volte mi guardo qualche video...sai... tuo zio ha qualche dvd... anche stamattina! Credo addirittura di averlo lasciato dentro il lettore...erano rientrate le ragazze...". La zia, detto questo, si alzò per andare davanti alla tv, la accese, così come il lettore dvd. " si...infatti è ancora qua... gli diamo un altra occhiata. Sicuramente piacerà anche a te". Luigi non riusciva a tirare fuori neanche una sillaba.
Partì il video: classico porno, chiavata varie in tante posizioni, gemiti del film che echeggiavano in sala
" vedi che fisici perfetti...Non c'è posto per una come me neanche bel porno. E quei cazzi poi... solo nei film!"
Luigi era uno zombi e si sentiva la ceppa pulsante nei pantaloni ma evitava qualsiasi mossa
P." Ti sei incantato? Non mi dire che non ti piace..."
L." Ma si...però..."
P." E si...ho capito...voi maschietti... se proprio non resisti...sai come fare...Non mi scandalizzo"
L." No assolutamente... qui no"
P." Perché no! Sono una persona matura io...poi ti ho visto crescere...so come sei"
L." ...ma come...io..."
P." Dai che non mi scandalizzo di vedere un pisello. Guarda li che mostri ci sono"
L." ...no...Non me la sento ".
"Te ne vergogni...capisco...ti prendo una coperta e lo fai la sotto..." Paola si alzò per andare in camera tornando con un plaid che rivolse al ragazzo. " copriti e fai quello che devi". Titubande e silenzioso Luigi lo fece. Si coprì le gambe e parte dell' addome, goffamente si libero' iniziando a toccarsi il membro, che prendendo tutto il vigore inizio la sega.
Paola aguzzo' gli occhi alla vista dell' attività sotto quel telo: c'era troppo movimento, ampi sollevamenti e non troppo scontati. Non resistette a dirgli: " ...ma...piccolo mio... tutto bene?". Luigi fece un segno con la testa continuando la sega.
Atroce fu il dubbio di Paola che non resistendo, con un rapido gesto sollevò il telo dicendo " ma che diavolo c'è qua sotto?".
La zia fece un sobbalzo, mettendosi le mani tra i capelli: " mio dio... ma...cos' è...". Luigi cercò di ricoprire ma la donna lo bloccò: " ferma...che coprì questo ben di Dio... ma è mostruoso!". Per qualche secondo rimasero immobili, com la zia che non riusciva a distogliere lo sguardo da quella carne dura e imponente.
"...ehm...continua dai...così " balbetto' la zia facendosi aria con una mano e sollevando la testa al soffitto.
" no... così no..." rispose Luigi cercando di risistemarsi.
"... Ma sei matto...il lavoro si finisce sempre..." Paola rimprovero' il ragazzo e tempestivamente gli afferrò il cazzo masturbandolo
 

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