Racconto di fantasia La badante pazza

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Perdita di controllo da ambedue le parti: la zia che stava masturbando il nipote, ma riprese lucidità solo a eiaculazione avvenuta. "Che cosa stiamo combinando..." si staccò alzandosi e pregando al ragazzo di andare via. Luigi lasciò la zia Paola ancora scioccata, mortificata. Anche per lui le cose sono andate troppo oltre, ma soddisfatto per l'emozionante scarica.
La signora rimase per un bel po' di tempo confusa, aveva bisogno di confortarsi e di un supporto morale: l'amica Simona fu la prima che gli venne in mente. La chiamò chiedendele di un incontro, quanto prima. Si accordarono per il giorno successivo e quando avvenne che si ritrovarono, sempre a casa di Paola per il solito caffè, la zia confidò alla fidata amica ciò che era successo il giorno prima.
S." Cosa? Ma sei impazzita?"
P." Mannaggia...che ho combinato ..."
S." Ma...consumato...completo..."
P." No...l'ho solo masturbato...cazzo...poverino...ho scioccato quel ragazzo"
S." Lo hai solo masturbato...beh è successo poco o niente"
P." Si ma poteva finire peggio!"
S." Beh...peggio non direi..."
P." Sei la solita porca...mio nipote...dai un po' di buon senso...su"
S." Cara...il ragazzo non è stato mica violentato! Era più che consapevole e gli sarà sicuramente piaciuto o sbaglio "
P." No...Non sbagli"
S." Era maturo...e ha goduto...o no!"
P." Beh...un bel po'...mai vista tanta!"
Simona sapeva benissimo di chi è cosa si parlava e cercava di istigare morbosamente l'amica: " ed è piaciuto anche a te... confessalo".
P." ...si..."
S."com' è il giovane...può soddisfare?
P." Soddisferebbe chiunque donna...con quel bestione che si ritrova"
S." Esagerata..."
P." Non dico cazzate...è gigantesco"
Entrambi le donne si eccitarono solo a parlarne, specie Simona ricordando tempo fa ciò che inizializzo' proprio al ragazzo.
" non voglio comprometterti...ma accontentalo...ti farà benissimo " aggiunse Simona.
P."" ma è pur sempre mio nipote..."
S." ...lascia decidere lui"
P." Aiutami..."
S." Lo sto facendo. Cos' altro posso fare se non parlarci
P." Appunto, fallo...ti do il numero"
Simona aveva ancora il contatto del ragazzo, ma fece finta di niente e si fece dare il numero.
 
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Simona non aveva minima idea di come fare: contattare Luigi lo avrebbe portato su tutte le furie, ma comunque desiderava tornare in rapporti con lui. Ora, però c'era di mezzo Paola e voleva evitare ulteriori casini.
Parallelamente Luigi pensò la stessa cosa: in quel turbinio morboso con la zia, rimase un po' di amaro in bocca. Desiderava ricontattare e possederla magari ma gli mancava il coraggio di farsi avanti, troppo pericoloso: l'unica che potesse sbloccare tutto poteva essere solo Simona, ma si rifiutò di scendere a compromessi con quella donna.
Tra i due cedette per prima proprio la badante, che lo chiamò.
L." Cosa vuoi!"
S." Parlarti...è una cosa seria. Riguarda tua zia"
L." Che cosa è successo?"
S." Mi ha confessato tutto..."
L." Non saranno cazzi tuoi "
S." Ascoltami...lo faccio a fin di bene...accontentala se no ci rimarrà male. L'ho sentita molto provata "
L." Proprio curioso di sapere a che gioco stai giocando...Non mi fido di te"
S." Lo faccio per lei...ti prego...Non pensare a me"
Luigi interruppe la conversazione e nonostante i ripetuti tentativi di essere ricontattato da Simona, non cedette.
Tempo dopo, Paola stanca di quel limbo, ricontatto' il nipote, pagandolo di farle visita: Luigi accettò senza esitare.
Organizzato tutto, avendo piena disponibilità di essere sola a casa senza la sorpresa di qualcuno, Paola stabilì il giorno di incontro col nipote, ma avvisando anche l'amica Simona (poteva essere una buona copertura a occhi indiscreti di paese) di essere anche lei con loro. Simona accettò.
 

IvanDragon

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Simona non aveva minima idea di come fare: contattare Luigi lo avrebbe portato su tutte le furie, ma comunque desiderava tornare in rapporti con lui. Ora, però c'era di mezzo Paola e voleva evitare ulteriori casini.
Parallelamente Luigi pensò la stessa cosa: in quel turbinio morboso con la zia, rimase un po' di amaro in bocca. Desiderava ricontattare e possederla magari ma gli mancava il coraggio di farsi avanti, troppo pericoloso: l'unica che potesse sbloccare tutto poteva essere solo Simona, ma si rifiutò di scendere a compromessi con quella donna.
Tra i due cedette per prima proprio la badante, che lo chiamò.
L." Cosa vuoi!"
S." Parlarti...è una cosa seria. Riguarda tua zia"
L." Che cosa è successo?"
S." Mi ha confessato tutto..."
L." Non saranno cazzi tuoi "
S." Ascoltami...lo faccio a fin di bene...accontentala se no ci rimarrà male. L'ho sentita molto provata "
L." Proprio curioso di sapere a che gioco stai giocando...Non mi fido di te"
S." Lo faccio per lei...ti prego...Non pensare a me"
Luigi interruppe la conversazione e nonostante i ripetuti tentativi di essere ricontattato da Simona, non cedette.
Tempo dopo, Paola stanca di quel limbo, ricontatto' il nipote, pagandolo di farle visita: Luigi accettò senza esitare.
Organizzato tutto, avendo piena disponibilità di essere sola a casa senza la sorpresa di qualcuno, Paola stabilì il giorno di incontro col nipote, ma avvisando anche l'amica Simona (poteva essere una buona copertura a occhi indiscreti di paese) di essere anche lei con loro. Simona accettò.
Bella storia
 
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Come programmato, Simona raggiunse la casa dell'amica Paola. Era sola, Luigi sarebbe dovuto arrivare comunque dopo di lei.
S." Non so il perché della mia presenza..."
P." Mi sentirò più tranquilla...magari ti nascondi... l'importante che ho il tuo appoggiò morale
S." Lo hai già. Ma non è il caso di farti vedere un po' più presentabile... la solita tuta dai... più eleganza"
P." Ma non so..."
S." Vabe'...lascia stare così...".
Poco dopo il ding dong del campanello: Luigi era alla porta. Simona si dileguo' in una delle camere mentre Paola aprì e fece accomodare il ragazzo.
Luigi con la solita calma e cordialità fece ingresso sistemandosi sul divano in salotto. Cercarono entrambi di mettersi a loro agio' parlando di cose varie, si aspettava l'ipotetica mossa dell'altra parte.
Luigi fu il primo a rompere il ghiaccio: approfittando di una distrazione della zia che si voltò verso la finestra guardando fuori, il ragazzo sveltamente se lo tirò fuori, ancora barzotto ma certamente enorme com' era già invitante. Paola a quella vista si ammutoli' rimanendo comunque tranquilla e con un leggero sorriso espresse un " ohhh", mentre il ragazzo se lo faceva dondolare delicatamente rivolgendolo in aria.
Con estrema lentezza Paola si sedette al fianco di lui continuando a guardarlo on silenzio per poi dire " è veramente bello e interessante. Cosa posso farci io con tutto questo..."
" quello che vuoi... " riuscì a dire Luigi accarezzandola lungo la schiena. Quel primo contatto di maschio fu tanto per Paola, sentendosi accaldata, che lo ricambio' massaggiando la coscia del giovane e pian piano arrivare fino all'asta, toccandola delicatamente.
 

giopas1972

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la trasformazione o, meglio, l'evoluzione di Luigi è fantastica. Da sfigatello studente di ingegneria a latin lover, scopatore delle peggio porche di paese è un attimo. Ti faccio i complimenti, continua!
 
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Paola fece un sospiro profondo, prima di impugnare saldamente il membro non completamente in tiro del ragazzo, per poiscendere più in basso a un delicato massaggio ai testicoli: era tesa comunque, Luigi lo percepiva dal tocco nervoso quasi tremolante e in un certo modo cercò di aiutarla con una mano al massaggio della propria sacca.
" sei agitata zia..."
"...Non poco...scusami "
" no tranquilla...è bellissimo così..." cercò di rincuorarla il ragazzo che con la mano libera delicatamente gli accarezzava la schiena e i capelli.
Un altro sospiro della donna a occhi socchiusi si avvicinò a Luigi accarezzandogli il petto per poi lentamente tornare a rapide toccate tra le parti intime del maschio, avvicinandocisi poi con il viso, come per adorarlo. Prese quel lembo di carne ancora molliccia strofinandoci la guancia e un in tante dopo se lo fece sparire in bocca ciucciandolo come per creare un vuoto. Se lo senti crescere in bocca, provando una certa fatica a contenerlo. Si staccò e prese fiato e con una leggera mossa liberò il glande ancora parzialmente coperto, ammirando entusiasta la cupola lucida e pulsante.
"Grande" fu l'unica cosa che riuscì a dire e con più determinazione lo inghiotti' di nuovo: era tanto che non provava un cazzo in bocca, non era una gran sostenitrice del sesso orale, ma in quell' occasione si rendeva conto di aver completamente perso il controllo.
 
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Le uniche parole di Luigi furono "... Non ti fermare..." al momento che Paola interruppe il pompino fissando con aria seria in volto il ragazzo.
P." Mi vuoi bene?"
L." Si...tantissimo... sei stupenda..."
P." Ti fidi di me? Saresti disposto a tutto per me?
L." Si...qualsiasi cosa che tu vorrai...promesso... sono tutto tuo...".
Allora la zia si alzò e senza dire niente lasciò solo Luigi abbandonando la sala. Tornò in compagnia di Simona che quando Luigi la vide si incupidi': non sapeva della sua presenza e soprattutto il motivo. Era un piano della zia, non poteva farci niente, specie per la appena promessa fatta.
Anche per Simona fu una novità: non se lo aspettava, almeno per quel momento di essere coinvolta a ciò che stavano facendo i due. Non disse niente rimanendo in piedi mentre Paola si accomodo' di nuovo vicino al nipote sussurandogli all' orecchio "...fallo per me".
All' ok del ragazzo, Paola tornò al suo pompino, poco dopo Simona si sblocco' sedendosi al loro fianco osservando i due.
P." Visto che bello?"
L." Cavolo è magnifico... enorme..."
P." Si... tutto mio... che bello!"
Simona sorrise e ci fu uno scambio di sguardi tra lei e Luigi, inerme e ansimante a ogni colpo di lingua della zia: disse maliziosamente " penso che è il momento di andare oltre..."
"Si..." rispose Paola " sono già bagnatissima...Non vedo l'ora di sentirlo dentro, vero tesoro mio?
"Si zia... tutto quello che vuoi..."
Si alzarono entrambi fissandosi profondamente in viso per poi Paola voltarsi e dandogli le spalle si chino' poggiandosi con le mani sul tavolinetto dinanzi il divano: " prendimi così... "
Luigi la ammiro' così: il sedere ancora coperto dal pantalone, grosso e invitante. Non se lo fece dire di avventarcisi, ponendo le mani sui fianchi per poi tirare l'elastico e abbassare prima il pantalone e poi l'intimo nero il più possibile in basso sotto le ginocchia della donna.
Culo grosso e burroso, delizioso solo alla vista, peluria che si intravedeva nel solco. Avventando le chiappe con ambo le mani, Luigi le spalanco' intravededo le labbra pelose e bagnaticce, si chino' leggermente al piacere di quella visione, l'odore del sesso in aria era forte: figa grossa e carnosa, non esitò a sfiorarla con un dito. La zia reagì con un mugolio e invitò il ragazzo a fare in fretta. Delicatamente Luigi la penetro', fino in fondo, saldamente ancorato con le mani hai fianchi di lei cominciò a stantuffarla. Grosso e possente che era, Paola stentava quasi a respirare, si mise una mano sulla bocca come per ammutolirsi sotto i colpi del cazzo che si facevano sempre più incisivi. Godevano entrambi: passò poco tempo quando Paola venne, alcune gocce dei suoi umori formarono rivoli lungo le sue cosce.
Simona allora si alzò mettendosi alle spalle del ragazzo, lo accarezzo' sussurrandogli all'orecchio:" ti piace scoparti la zia eh?" Luigi non rispose ma le sorrise continuando la perforazione mentre Paola completamente catturata e riempita di quella carne che si faceva spazio dentro di sé, gemeva attivamente, non curandosi, neanche percependolo, dell' amica che continuava al dialogo col nipote: " ah...quanto lo vorrei anche io... mi manca tanto..."
L." Si... lo avrai..."
S." Che bello sentirtelo dire... Non vedo l'ora..."
Allora Luigi lo tirò fuori e girarsi di lato verso Simona che non esitò ad afferrare la nerchia segandolo.
Qualche secondo Paola rimase immobile ancora a pecora e voltandosi ai due disse: " e no... è mio... stai calma te... " . Simona obbediente lasciò il cazzo alzando le mani in segno di pace mentre Luigi si sedette sul divano in attesa del prossimo round e Paola che si liberò le gambe dei capi per poi far scendere la lampo della tuta: reggiseno nero proteggeva miseramente il grosso volume dei seni. Una delle aureole già era fuori, probabilmente fuoriuscito dai colpi della scopata precedente. Senza dire niente Simona si attivo' ad aiutare l'amica allo sgancio del ferretto sulla schiena e una volta abbassate le spalline, la forza di gravità fece il resto: reggiseno finito per terra e le enormi tettone prepotentemente all' aria.
 
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Spettacolarmente la giunonica zia di presentava dinanzi a Luigi scioccato ad occhi fuori dalle orbite senza sapere cosa fare prima: la Paola si riteneva grassa ma non lo era affatto! Eccezzion fatta per la balconata e le chiappone, fisicamente era tutt' altro che cicciona, giustissimo era l'addome, fianchi e cosce giustamente proporzionati, peluria all' intimo folta, scura ma curata, tutto sotto alla predominante tetta, gonfia e voluminosa, forse l'unica sproporzione se si riferisce al busto, coppe fuori dal comune.
Lentamente si avvicinò al ragazzo ammutolito e inerme mentre l'amica Simona tornò a sedersi. Istintivamente Luigi allungò le mani che a ventosa si attaccarono alle mammellone: erano sode, piene ma soprattutto pesanti all' azione di sollevarle.
"...ti piacciono?" Sussurro' la zia sorridente anche dopo la relativa esultanza ed affermazione di Luigi che si concentrò su di una tetta spremendola delicatamente per poi appiccocandosi al capezzolo ciucciandolo.
Intanto Paola cercò modo di adagiarsi su di lui ancora indaffarato a succhiare il tettone, prentendo iniziativa di tornare ad impossessarsi del cazzo direzionandoselo in fica: sublime per entrambi la penetrazione. Luigi quasi senza spazio con la faccia praticamente immersa tra quelle tette si godeva lo smorzacandela docile e lento: Paola sembrava quasi agonizzante alla lacerazione di quella carne dentro di sé che si accascio' sul giovane inondando di nuovo il campo di trivellazione dei suoi umori. Comunque continuò egregiamente a sussultare sulla ceppa ma si arrese poco dopo esausta di emozioni e attività fisica, staccandosi e accasciandosi di fianco, con enorme dispiacere di Luigi, amante dello smorzacandela perdipiu' di zizzoni ballonzolandi. Ma non si perse d'animo: energicamente afferrò entrambi le gambe della donna, allargandole, liberò una mano per aiutarsi al nuovo sfondamento, dando il meglio di sé scopando alla missionaria la zia, agonizzante di piacere, ormai stracciata in balia del maschio. Durante questo, Luigi si voltò verso Simona che era alle sue spalle, seduta a gonna sollevata che si stava sgrillentando allo spettacolo dei due: anche questa fu una bella visione, di cosce spalancate in autoreggenti e la mano della Simona che si martellava la fica.
Il ragazzo tornò a concentrarsi sulla zia: l'attività di spinta trombatrice che causarono movimenti ondulatori e spropositati di mammelle sul petto della donna rendevano ancor più eccitante l'esperienza. Luigi sentiva ormai il bisogno di venire: non disse niente e sfilandolo dal pertugio e relativi colpi di mano inondo' il ventre della zia che si contorceva ansimante, stringendosi le tette in parte raggiunte da schizzi di sperma. Anche Simona interruppe la sua solitaria, sporgendosi e godendosi la vista di sborra che copriva la sua amica.
 

giopas1972

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L." Si...qualsiasi cosa che tu vorrai...promesso... sono tutto tuo...".
Allora la zia si alzò e senza dire niente lasciò solo Luigi abbandonando la sala. Tornò in compagnia di Simona che quando Luigi la vide si incupidi': non sapeva della sua presenza e soprattutto il motivo. Era un piano della zia, non poteva farci niente, specie per la appena promessa fatta.
Anche per Simona fu una novità: non se lo aspettava, almeno per quel momento di essere coinvolta a ciò che stavano facendo i due. Non disse niente rimanendo in piedi mentre Paola si accomodo' di nuovo vicino al nipote sussurandogli all' orecchio "...fallo per me".
All' ok del ragazzo, Paola tornò al suo pompino, poco dopo Simona si sblocco' sedendosi al loro fianco osservando i due.
P." Visto che bello?"
L." Cavolo è magnifico... enorme..."
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Simona sorrise e ci fu uno scambio di sguardi tra lei e Luigi, inerme e ansimante a ogni colpo di lingua della zia: disse maliziosamente " penso che è il momento di andare oltre..."
"Si..." rispose Paola " sono già bagnatissima...Non vedo l'ora di sentirlo dentro, vero tesoro mio?
"Si zia... tutto quello che vuoi..."
Si alzarono entrambi fissandosi profondamente in viso per poi Paola voltarsi e dandogli le spalle si chino' poggiandosi con le mani sul tavolinetto dinanzi il divano: " prendimi così... "
Luigi la ammiro' così: il sedere ancora coperto dal pantalone, grosso e invitante. Non se lo fece dire di avventarcisi, ponendo le mani sui fianchi per poi tirare l'elastico e abbassare prima il pantalone e poi l'intimo nero il più possibile in basso sotto le ginocchia della donna.
Culo grosso e burroso, delizioso solo alla vista, peluria che si intravedeva nel solco. Avventando le chiappe con ambo le mani, Luigi le spalanco' intravededo le labbra pelose e bagnaticce, si chino' leggermente al piacere di quella visione, l'odore del sesso in aria era forte: figa grossa e carnosa, non esitò a sfiorarla con un dito. La zia reagì con un mugolio e invitò il ragazzo a fare in fretta. Delicatamente Luigi la penetro', fino in fondo, saldamente ancorato con le mani hai fianchi di lei cominciò a stantuffarla. Grosso e possente che era, Paola stentava quasi a respirare, si mise una mano sulla bocca come per ammutolirsi sotto i colpi del cazzo che si facevano sempre più incisivi. Godevano entrambi: passò poco tempo quando Paola venne, alcune gocce dei suoi umori formarono rivoli lungo le sue cosce.
Simona allora si alzò mettendosi alle spalle del ragazzo, lo accarezzo' sussurrandogli all'orecchio:" ti piace scoparti la zia eh?" Luigi non rispose ma le sorrise continuando la perforazione mentre Paola completamente catturata e riempita di quella carne che si faceva spazio dentro di sé, gemeva attivamente, non curandosi, neanche percependolo, dell' amica che continuava al dialogo col nipote: " ah...quanto lo vorrei anche io... mi manca tanto..."
L." Si... lo avrai..."
S." Che bello sentirtelo dire... Non vedo l'ora..."
Allora Luigi lo tirò fuori e girarsi di lato verso Simona che non esitò ad afferrare la nerchia segandolo.
Qualche secondo Paola rimase immobile ancora a pecora e voltandosi ai due disse: " e no... è mio... stai calma te... " . Simona obbediente lasciò il cazzo alzando le mani in segno di pace mentre Luigi si sedette sul divano in attesa del prossimo round e Paola che si liberò le gambe dei capi per poi far scendere la lampo della tuta: reggiseno nero proteggeva miseramente il grosso volume dei seni. Una delle aureole già era fuori, probabilmente fuoriuscito dai colpi della scopata precedente. Senza dire niente Simona si attivo' ad aiutare l'amica allo sgancio del ferretto sulla schiena e una volta abbassate le spalline, la forza di gravità fece il resto: reggiseno finito per terra e le enormi tettone prepotentemente all' aria.
ecco devo andare a segarmi cazzo!
 
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La pace post coito: Paola sorridente e affannata con le mani sul volto come per tamponare le sue calorie e Luigi soddisfatto poggiandosi sul bracciolo del divano si osservava compiaciuto il membro che si stava afflosciando per poi alzarsi per andare in cucina a bere qualcosa, dopo aver chiesto il permesso alla zia, che a sua volta decise di andare in bagno per darsi una sistemata e togliersi di dosso la sborra che cercò inutilmente di toglierla con le mani, finendo di sporcarsi ulteriormente.
Quando Luigi tornò in sala, Simona era ancora sola e seduta che lo osservava sorridendo tornare nudo e tutto in bella vista: si sedette anche lui osservandosi a vivenda senza parlare.
Come si aspettava che fosse, Simona non perse tempo a piombare addosso al giovane: impossessarsi del cazzo e divorarlo avidamente fu un attimo. L' esperienza e la tecnica della badante erano indubbiamente in gran lunga superiore: Luigi lo affermò subito, paragonandolo al pompino precedente, che in automatico quasi miracolosamente lo fecero tornare di nuovo in tiro. Simona era proprio bravissima con la bocca, resuscita cazzi per eccellenza, piaceva tanto a Luigi, così come in passato.
Quando tornò Paola non disse niente guardando loro, avvicinandosi solamente per accarezare in volto il nipote gemente dal pompino che stava ricevendo dicendo che sarebbe andata in cucina a preparare il caffe: Simona continuava indisturbata a succhi e risucchi, fino al momento di non sentire più la presenza dell' amica, e si rivolse a lui: " al diavolo... ora si scopa veramente...". Si sollevò rapidamente l'attillata gonna esponendo cosce e figa depilata e bruscamente salì in groppa al ragazzo catturando il cazzo in fica. Disponendosi al meglio, a cavalcioni, classici secondi di accomodamento, avviò la cavalcata che non ci mise molto a diventare più accesa ed energica: Simona era una furia assetata di sesso come non mai. Luigi ricordava le fantastiche smorzacandela di lei, erano sempre al massimo, uniche e indimenticabili.
Non si cenno' minimamente di smettere neanche dopo il ritorno della zia con il vassoio dei caffè, che li lasciò proseguire.
P." Simona cara... ma sei proprio una porca affamata...sembra che non scopi da una vita!"
S." È bellissimo il cazzone di tuo nipote...oh si..."
P." ...ma ero io che dovevo scoparlo... ne voglio ancora anche io!"
Non cennando di frenare Simona continuava il suo su e giù e avvicinandosi all' orecchio del ragazzo sussurando gli disse:" preferisci me o la zia?". Luigi rispose:" sei magnifica...unica..." e gli sorrise godendosi quella galoppata.
"...dai...fa contenta la zietta tua su!" disse la badante sollevandosi dal suo maschio per far posto all' amica già seduta al loro fianco, che si accascio' sul lato mostrandosi di culo e aspettando di essere infilata aprendo una chiappa con la mano. Luigi non esitò a farlo e rapidamente fece inghiottire il cazzo in figa facendo pressione con le mani sulla chiappa e di tanto in tanto palpandole le tettone: Simona alle spalle del ragazzo lo incitava con parole porche aiutandolo con le mani ai movimenti di bacino.
Quando fu il momento, Luigi lo disse anticipatamente di venire: si staccò dalla zia e messosi in piedi aspetto' che fosse aiutato a completare. Infatti le due donne si unirono quasi in abbraccio con i rispettivi visi a ridosso del cazzo che il giovane masturbandolo sborro' in faccia alla due. Simona fu l'unica che cercò, a bocca spalancata, a catturare gli schizzi di sperma ingoiandoli.
 
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Conclusosi il morboso incontro, Luigi fu il primo ad andare via. Le due donne si scambiarono qualcosa da dire, inerente a ciò che era successo.
P."... Non se se succederà di nuovo..."
S." Sta a te decidere, oramai è capitato"
P." Forse è meglio che rimanga un caso isolato"
S." Te la sei cercata...Non è successo per caso...e la realtà dei fatti"
P." Si...ma non so..."
S." Ora rilassati e pensa a com' è stato bello!"
P."si...bellissimo!".
Simona andò via, ma appena in macchina non perse tempo a contattare Luigi telefonandolo.
S." Soddisfatto?"
L." Sicuramente anche tu..."
S." Ora hai una nuova amante...buona fortuna e tratta la bene"
L." Lo spero..."
S." Quando vuoi... fatti vivo "
L." Veramente...ti sto aspettando... sono in macchina al parcheggio di fronte... girati a destra...ci hai messo tempo a uscire".
Simona lo notò e alzando la mano continuo: " perché ancora li?"
L." Lo sai..."
Risero e riaggaggiati i telefoni si avviarono con le rispettive auto, Luigi la seguiva anche se sapeva già la destinazione, la casetta di campagna dove arrivarono e chiusosi dentro continuarono per tutto il pomeriggio fino a tarda sera a multiple scopate.
 
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Luigi e Simona finalmente riappacificati, tornarono a vedersi con una certa frequenza, per colmare gloriosamente il tempo perso.
Parallelamente nella testa del ragazzo, nonostante appagato dalla ritrovata porca badante, girava sempre il pensiero dell' esperienza passata con la zia Paola: benché fu un esperienza emozionante a lieto fine, desiderava qualcosa in più, magari senza l'interferenza dell' amica, solo lui e la zia.
Ci provò a contattarla ma le condizioni di un incontro clandestino erano remote e saltuariamente la zia accontentava il nipote con qualche foto o video osè, ma era troppo poco. Anche per Paola fu un dilemma: desiderava tanto ripetere la cosa ma rimanendo abbastanza scossa e titubante, evitava di cadere bella tentazione. Era una frustazione e il passare del tempo non aiutava neanche un po'. Entrambi, zia e nipote, comunque tenevano all' oscuro l'amica Simona da quel pensiero erotico che li accomunava.

Venne il giorno, che Luigi non resistendo, fece il tentativo di andare a fare visita alla parente, sperando nella possibilità di trovarla sola in casa: l'avrebbe avvisata ma temeva nell' ennesima buca, che a senso sembrava quasi essere un rifiuto. Ci provò: era una mattina di un giorno lavorativo e le cugine sarebbero dovute stare a scuola. Suono' alla porta, Paola aprì meravigliandosi di quella visita. Appena chiusa la porta si abbracciarono: a entrambi riaffioro' cosa successe tempo fa, specie a Luigi che con l'abbraccio e la conseguente pressione delle mammellone racchiuse nel grembiule da casalinga di lei sul suo petto gli diede già cenno di erezione. Ma si staccarono quasi subito: la donna invitò il ragazzo ad accomodarsi.
Seduti al tavolo di cucina parlarono di varie cose, quasi a tener lontano quale poteva essere il vero motivo della visita, specie per Paola.
Ma Luigi, che desiderava tanto reimpossessarsi di quel corpo generoso e morbido, non esitò a gettare l'amo: " dai zia... com' è stato bellissimo con te...indimenticabile!"
P." Lo so, tesoro, sapessi a me... immagino che sua anche questo il motivo...che sei qui!"
L." Non lo nego..."
P."...ma distrarti con qualcuna dell' età tua? Sai che non potrà mai essere così...per sempre"
L." Lo so...ma non posso farci niente "
P." Ti vedi con Simona...lo so "
L." Si...ma è diverso..."
P." Suvvia...diverso da che... è solo desiderio di fare sesso il tuo"
L." Si...ma con le persone giuste...come te"
P." Caro...Non può essere così...mannaggia...penserai che sono una puttana "
L." No zia...Non mi permetto assolutamente...scusami"
P." Forse è meglio che rimanga un ricordo...un bel ricordo...ti prego"
Luigi non insistette, non era suo carattere e accettò le volontà della donna: " si...forse è meglio così "
" Sei un bravo ometto...meriti tanto e di più " Paola disse questo alzandosi e accarezzando i capelli del ragazzo.
Parlarono ancora un po', di altro. Poi Luigi decise di andare via.
La zia accompagnò il ragazzo alla porta, ma come colta uno scatto di molla, timidamente gli disse:" ...un ultima volta... almeno vederlo!"
L." Sei sicura? O Te ne pentirai peggio dell' ultima volta?"
P." Non lo so... sono confusa"
Rimasero a fissarsi in silenzio a lungo, e Luigi accontento' la zia sbottonandosi i pantaloni e facendo prendere aria al membro barzotto e rivolto verso il basso. Dapprima Paola non distolse lo sguardo dal volto del ragazzo, lo fece qualche secondo dopo ad ammirare il lembo di carne tremula distante poco più di un palmo dal suo basso ventre, chinandosi leggermente dato che la sua balconata di tette gli ostruiva la vista.
Nessuno dei due si mosse: un "vieni" anticipò la mossa della zia di tornare in soggiorno seguito goffamente da Luigi che si reggeva i pantaloni slacciati sulle gambe.
"...solo guardare...e basta ok?" disse Paola scostando una sedia " ...qua...in bella visione" invitando Luigi a piazzarsi proprio di fronte a lei. Luigi non disse niente, ubbidiente dinanzi alla zia si toccava il ceppo, insistendo a quello cominciò a prendere vita per poi scapocciarlo e lentamente segarsi sotto lo sguardo attento di lei.
Solo dopo a sega avanzata Luigi sussurro': " anche io vorrei...vederti "
P." Uff...no ti prego"
S."almeno il seno... ti prego..."
" va bene...va bene..." e Paola rimanendo seduta si sbottono' il grembiule completamente: in bella vista il suo corpo in intimo, e prima una poi l'altra tettona fuori dalle coppe del reggiseno, strizzandole e schiacciandole tra loro.
P."piace così?"
"Bellissimo...oooo" Luigi accelerò il ritmo della sega, e in un istante si avvicinò a lei cercando di trovare contatto con la cappella sulle mammellone di lei direzionandolo tra lo spacco: la donna automaticamente reagì spalancandole per bloccare come in una morsa il cazzone ormai durissimo. Luigi si lasciò catturare il cazzo che scompariva tra le tette della zia che divinamente gli concedeva una spagnola: venne copiosamente, sperma che ricopriva parte del seno e schizzi sulle spalle della zia che faticosamente si proteggeva da quei getti di sborra.
 
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Paola si alzò per prendere dello scottex per pulirsi da quella appiccicosa sborra che la imbrattava: distratta dalla pulizia e di spalle, in un attimo Luigi le si appiccico' di dietro, palpandola e premendo le sue parti intime tra le chiappe di lei. Ma la zia reagì rifutandolo: " basta...no. abbiamo detto di no!". Luigi insistette ma lei convinta evito' il nuovo contatto: era convinta e il ragazzo non ci mise tempo a capirlo. Chiese scusa e il tempo di freddare i bollenti spiriti salutò e andò via.
Nonostante la bellissima spagnola il ragazzo voleva ancora e tanto: era mezzogiorno e pensò di rimediare con Simona. Telefonò alla badante: numerosi squilli ma infine rispose: " ...prontooo...dimmi...". Sembrava affannata dal tono di voce.
L." Ciao...che fai?"
"... chi...io... ehm... niente..." la badante rispose con voce quasi rotta e in affanno, come in un attività fisica. Effettivamente lo era: Simona si stava trottando uno dei suoi bull, Luigi lo capì evidenziati da soffocati gemiti di piacere
L." Capisco...Non hai tempo per me...ci sentiamo più tardi..."
Simona fu rapida a dire "ok" che subito riaggangio', tornando alla sua scopata.
 
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Passarono pochi secondi e di nuovo Simona ricevette un altra telefona: " cazzo...di nuovo...tutti ora..." scocciata prese lo smartphone sbuffando " chi sarà... oh Cazz... tua moglie!". Simona si stava trottando allegramente Pietro, marito di Paola: erano tornati a vedersi, come in quel giorno, approfittando della pausa pranzo di lui.
" che faccio... rispondo?" disse all' uomo che lo acconsentì con una scrollata di spalle. La badante attivo' la conversazione sfilandosi dal cazzo ma comunque tenendoselo stretto in mano e accomodandosi al fianco di Pietro salutò l'amica che non perse tempo a dirle "...è successo di nuovo..."
Subito Simona capì di cosa st trattasse è evitando di fare nomi o quant'altro on presenza di Pietro, cercò di liquidare la disperata amica dicendole che era indaffarata al momento.
" cosa voleva..." disse Pietro
"...Non so... chiamerò dopo...ho altro per la testa... e ora in fica". Tornarono al loro coito come se nulla fosse.
Completato il rapporto, incuriosito Pietro chiese all' amante di cosa avesse avuto bisogno l'amica, nonché sua moglie, dicendole di richiamarla.
S." ...è inutile richiamarla...so' benissimo cosa volesse dirmi... vorrebbe andare a letto con un tipo...e credo che si sia verificato !"
P." Ma chi...come...impossibile "
S." Perché no scusa! Non è giusto che porterebbe solo lei le corna "
Pietro non se lo aspettava, benché non in buoni rapporti con la moglie, il pensiero di un altro uomo lo turbava.
S." Non me la prenderei al posto tuo...dopotutto tu fai peggio".
Pietro rimase silenzioso: era comunque ora di tornare a lavoro e non poteva perdere tempo in chiacchiere. Andò via.
All' uscita dell' uomo, tempestivamente Simona telefonò a Luigi
S." Dove sei e soprattutto con chi sei stato!"
P." Ora a casa... sto pranzando "
S." Appena finisci vieni subito qui da me..."
Il ragazzo accettò l'invito.
Non perse tempo Luigi che appena dopo il pasto si precipitò in campagna dalla Simona.
S." Mi ha chiamato tua zia...prima"
L." ...cosa ti ha detto?"
S." Dovresti dirmelo te!"
L." ...Non è successo niente...o quasi!"
S." Quel quasi...mi preoccupa. Sii più chiaro "
L." Avevo voglia di farlo con lei...ma non lo abbiamo fatto...Non ha voluto"
S." Tu lo desideravi tanto, vero? Per cercarla..."
L." Si...e così "
S." ...e non ti basto io?"
L." Beh...la stessa cosa chiederei io a te. Si capiva cosa stavi combinando prima...curioso di sapere con chi a questo punto...Non mentirmi...già so la risposta"
S." Ah si? Come fai a saperlo!"
L." Semplice... ho fatto un giro passando da queste parti...ho riconosciuto la macchina parcheggiata dentro...uno più uno..."
S." Sei un marpione ragazzo mio"
L." Da quando vi rivedete? Perché non ne hai fatto mai parola con me?"
S." Capita ogni tanto...Non spesso...solo se io lo voglio"
L." Non ti sembra di fare un torto alla zia?"
S." E tu? Penso che la tua posizione sia peggiore"
L." Punti di vista... ma stiamo in un bel casino".
S." Già...tu sapevi che tua zia non ti avrebbe dato un altra occasione...perché hai rischiato?"
L." La desidero tanto..."
S." Più di me?"
L." ...le sue tettone giganti "
S." Porcello... anche io ho delle belle tette o no!"
All' istante Luigi le palpo' il seno facendo poi sprofondare la mano nella scollatura alla ricerca furtiva di quelle splendide coppe.
S." ....ti piace e si capisce...maialone "
Si misero a limonare
" ci sarebbe una cosa che tua zia neanche lontanamente ti concederà...sai di cosa ti parlo..." sospirò pesantemente Simona all'incessante attività di palpeggiamenti.
"Si infatti..." sorrise Luigi rispondendole e freneticamente la fece mettere di spalle invitandola a chinarsi: le alzò la gonna e scostando le mutandine per poi liberarsi e scoprirsi il cazzo già ben in tiro, adagiandolo liberamente tra le chiappe di lei. Non esitò minimamente a perforarla analmente, con gran piacere di lei benché non l'avesse detto: " siiii bravo...hai capito bene... sfondami il culo... bello duro e grosso...tutto dentro..."
 

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