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<blockquote data-quote="Rosser" data-source="post: 20174273" data-attributes="member: 462142"><p>Sinceramente non l'avevo mai vista così vulnerabile, sì, mi stava praticamente spogliando con gli occhi, sì, sentivo la sua voglia nell'aria ma i suoi occhi la tradivano, aveva una sorta di paura, di timore quasi, si era aperta davanti a me e sapevo bene quanta corazza avesse addosso.</p><p>Le prendo la mano e la guardo, alzando il sopracciglio in un'espressione interrogativa e stupita insieme.</p><p>R: "Che intendi? non vorrai mica dirmi che devo anche faticare per averlo?"</p><p>la avvicino a me baciandole poi le labbra, entrambi scoppiamo a ridere per la stupidità della situazione, A. non è certo una grande attrica e me ne sono accorto proprio quella sera.</p><p>R: "mi sembrava ti piacesse sbattermi all'albero... e prendere l'iniziativa... o mi sbaglio?"</p><p>A: "EH? Cosa? sì... ma a volte è anche bello quando lo fanno a te!"</p><p>R: "Non pensare che ti porti in bagno e ti scopi lì... Te l'ho detto... non sei una puttana A... e sarebbe troppo da tristissimo film porno... che alternative abbiamo?"</p><p>A: "Macchina... Casa mia... ma è lontana e dovrebbe esserci la mia coinquilina..."qua mi illuminai a giorno per un attimo e lei se ne accorse, mollandomi un cazzotto sul braccio che mi ha fatto male per giorni! "Ma dai cazzo! Non ci pensare.nemmeno... non è il mio tipo e non voglio fare cose troppo assurde... dai... dove andiamo?"</p><p>Pensai per qualche secondo ma senza che mi venisse in mente qualcosa, ero leggermente scoraggiato e forse anche incazzato quando proprio lei mi venne in aiuto.</p><p>A: "senti... le opzioni sono poche.... o andiamo in bagno o in macchina oppure troviamo un posto all'aperto... cosa preferisci?"</p><p>Davanti a quell' ultimatum non pensai e le presi ancora la mano, tirandola verso la cassa di e pagai e ci dirigemmo alla macchina.</p><p>Era tardi o, circa l'una e mezzo, forse le 2 e guidai come un matto verso il posto dove ci eravamo conosciuti, davanti alla vecchia sede del locale.</p><p>A: "romantico... non sapevo che tu fossi romantico..." scosse la testa divertita e uscì, camminando per qualche istante e osservando il posto. La seguii dopo qualche secondo e la portai nel dehor che aveva il locale, un piccolo spiazzo delimitato da delle palizzate di legno, ancora presenti. La presi per l'orlo dei pantaloni e la trascinai verso la balaustra, la spingo contro il legno e la bacio, arpionandoli come sempre il culo e portandola a me, lei che mi abbraccia sopra le spalle e sorride, prima di fare danzare la sua lingua con la mia.</p><p>Il posto era deserto e sapevamo sarebbe rimasto così fino alla mattina dopo, così non ci preoccupava il fatto di poter essere scoperti.</p><p>Dopo almeno 5 minuti di baci mi sono staccato da lei e ho iniziato a slacciarle i pantaloncini, lasciandoli cadere a terra, rivelando anche un tanga nero che mi ha stupito subito</p><p>R: "non ti facevo tipa da tanga A.ti sta da dio!"</p><p>A. "Beh... ti piace il mio culo... mi sembrava gentile metterne uno... l'ho anche comprato oggi.. è il primo che metto..."</p><p>La vidi avvampare e le baciai l'ombelico, l'elastico del tanga e sottolineai i suoi addominali con la lingua, fino a che non sentii le sue mani sulla testa, intrecciare le dita coi miei capelli. Era il segnale che aspettavo.</p><p>Le sfilai d'un colpo il tanga fino ai piedi e tuffai il viso tra le sue cosce, in una fichetta curatissima, dal pelo biondo e curato, soffice quanto basta ad accogliere il mio volto ma anche soda, non so come dirlo, sentivo i suoi muscoli sotto, mentre sciudevonle labbra con la lingua. Dopo pochi secondi sollevò la gamba destra e la mise sulla mia spalla, io le ripresi i glutei e tornai a leccare quella fonte di nettare e piacere. Era apertissima e dolce, con un piccolo tocco di salato dal suo prendere integratori per la palestra, stavo davvero impazzendo e mi spinsi fino a cercare il suo buchino con la lingua, vibrando le qualche parola sul clito</p><p>R: "dio come adoro il tuo culo A. È splendido... ho desiderato leccarlo dal primo momento che ti ho vista... come sbatterti qua alla ringhiera..." sibilai tornando a leccarla, lei era totalmente inarcata per darmi accesso totale e mi tirò su con uno strattone ai capelli</p><p>A: "fallo... scopami qui... ora.. cazzo... non ce la faccio più!!! Cazzo!"</p><p>Non me lo sono fatto dire due volte, mi so o alzato e l'ho voltata, senta tanti complimenti, baciandola con le labbra piene di lei, animalità allo stato puro, mi leccò le labbra per sentirsi ancora di più</p><p>A: "scusa... adoro il mio sapore ed è tanto che non lo sento da un'altra persona... ed è troppo che non vado con una donna..."</p><p>Mi si chiuse la vena, la sbattei alla ringhiera di legno e la tenni per la nuca, stringendole i capelli, l'altra mano che mi liberò il cazzo ormai urlante di uscire, lo passai lento tra i suoi glutei e tra le labbra della fica che ormai era schiusa.</p><p>R: "allora avevo capito bene... sei bisex... brava A... mi piace questa cosa.... ora però hai solo il mio cazzo... ti basterà? O per avere il numero devo fare gli straordinari?"</p><p>Ed è tro dentro la sua fica di botto, sempre tenendole la testa e il fianco, pompo subito, a fondo e senza dolcezza, ero arrapato al limite, lei subiva.ogni colpo con ansimi e urletti sconclusionati mentre sembrava voler urlare al cielo. Si toccava il seno e assecondava i miei colpi, incitandomi come sempre, a un certo punto sentii la sua mano al clito che si toccava per l'eccitazione</p><p>A: "cazzo... si... va benissimo... mi basta... fottini R... sono la tua amante... fottini?" Gorgogliò le parole a ritmo con i miei affondi e dopo poco la sentii sibilare in un orgasmo che mi strinse il cazzo dentro di lei a livelli altissimi, era un guanto umano davanti a me.</p><p>Anche la mia resistenza iniziò a crollare e sentivo l'orgasmo che stava montando. Le lasciamo la testa e mi sfilai da lei, che cadde tremante in ginocchio davanti a me, che stavo col cazzo in mano per non eiaculare subito.</p><p>Capì benissimo e aprì la bocca, chiudendo gli occhi e aspettando lo sperma, che arrivò subito, entrandole parte nella bocca e parte sul viso, gocce bianche e dense che le colavano addosso.</p><p>Non si scompose ma si pulì con le dita, senza lasciare nulla sulla pelle, un sorriso raggiante sulle labbra e 7no schiocco di piacere appena fini tutto.</p><p>Non paga puli per bene anche il mio cazzo, dagli ultimi fiotti e sentendo ancora il suo sapore, prima di alzarsi e sistemarsi un po' incerta.</p><p>A: "quando ci rivediamo R.? Mi sa che questo accordo sarà bellissimo per entrambi..." e mi bacia, facendomi sentire entrambi i nostri sapori.</p><p>R: "per me anche domani... ma forse è meglio tra qualche giorno... direi 3 o 4... intanto la tua voglia cresce e la.mia idem!"</p><p>Ci baciammo ancora e entrammo in macchina, tornando al primo locale.</p><p>Quando scese, A. Mi prese il telefono e segnò il suo numero, lasciandomi anche una foto delle sue tette come Pic del contatto.</p><p>Ci baciammo ancora poi via, a casa, dove mi arrivò un suo messaggio</p><p>A.: "Si... il tuo cazzo è bastato... e anche bene... ma non abituarti a vedermi così docile... la prossima volta comando io... stai attento mio piccolo amante!"</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Rosser, post: 20174273, member: 462142"] Sinceramente non l'avevo mai vista così vulnerabile, sì, mi stava praticamente spogliando con gli occhi, sì, sentivo la sua voglia nell'aria ma i suoi occhi la tradivano, aveva una sorta di paura, di timore quasi, si era aperta davanti a me e sapevo bene quanta corazza avesse addosso. Le prendo la mano e la guardo, alzando il sopracciglio in un'espressione interrogativa e stupita insieme. R: "Che intendi? non vorrai mica dirmi che devo anche faticare per averlo?" la avvicino a me baciandole poi le labbra, entrambi scoppiamo a ridere per la stupidità della situazione, A. non è certo una grande attrica e me ne sono accorto proprio quella sera. R: "mi sembrava ti piacesse sbattermi all'albero... e prendere l'iniziativa... o mi sbaglio?" A: "EH? Cosa? sì... ma a volte è anche bello quando lo fanno a te!" R: "Non pensare che ti porti in bagno e ti scopi lì... Te l'ho detto... non sei una puttana A... e sarebbe troppo da tristissimo film porno... che alternative abbiamo?" A: "Macchina... Casa mia... ma è lontana e dovrebbe esserci la mia coinquilina..."qua mi illuminai a giorno per un attimo e lei se ne accorse, mollandomi un cazzotto sul braccio che mi ha fatto male per giorni! "Ma dai cazzo! Non ci pensare.nemmeno... non è il mio tipo e non voglio fare cose troppo assurde... dai... dove andiamo?" Pensai per qualche secondo ma senza che mi venisse in mente qualcosa, ero leggermente scoraggiato e forse anche incazzato quando proprio lei mi venne in aiuto. A: "senti... le opzioni sono poche.... o andiamo in bagno o in macchina oppure troviamo un posto all'aperto... cosa preferisci?" Davanti a quell' ultimatum non pensai e le presi ancora la mano, tirandola verso la cassa di e pagai e ci dirigemmo alla macchina. Era tardi o, circa l'una e mezzo, forse le 2 e guidai come un matto verso il posto dove ci eravamo conosciuti, davanti alla vecchia sede del locale. A: "romantico... non sapevo che tu fossi romantico..." scosse la testa divertita e uscì, camminando per qualche istante e osservando il posto. La seguii dopo qualche secondo e la portai nel dehor che aveva il locale, un piccolo spiazzo delimitato da delle palizzate di legno, ancora presenti. La presi per l'orlo dei pantaloni e la trascinai verso la balaustra, la spingo contro il legno e la bacio, arpionandoli come sempre il culo e portandola a me, lei che mi abbraccia sopra le spalle e sorride, prima di fare danzare la sua lingua con la mia. Il posto era deserto e sapevamo sarebbe rimasto così fino alla mattina dopo, così non ci preoccupava il fatto di poter essere scoperti. Dopo almeno 5 minuti di baci mi sono staccato da lei e ho iniziato a slacciarle i pantaloncini, lasciandoli cadere a terra, rivelando anche un tanga nero che mi ha stupito subito R: "non ti facevo tipa da tanga A.ti sta da dio!" A. "Beh... ti piace il mio culo... mi sembrava gentile metterne uno... l'ho anche comprato oggi.. è il primo che metto..." La vidi avvampare e le baciai l'ombelico, l'elastico del tanga e sottolineai i suoi addominali con la lingua, fino a che non sentii le sue mani sulla testa, intrecciare le dita coi miei capelli. Era il segnale che aspettavo. Le sfilai d'un colpo il tanga fino ai piedi e tuffai il viso tra le sue cosce, in una fichetta curatissima, dal pelo biondo e curato, soffice quanto basta ad accogliere il mio volto ma anche soda, non so come dirlo, sentivo i suoi muscoli sotto, mentre sciudevonle labbra con la lingua. Dopo pochi secondi sollevò la gamba destra e la mise sulla mia spalla, io le ripresi i glutei e tornai a leccare quella fonte di nettare e piacere. Era apertissima e dolce, con un piccolo tocco di salato dal suo prendere integratori per la palestra, stavo davvero impazzendo e mi spinsi fino a cercare il suo buchino con la lingua, vibrando le qualche parola sul clito R: "dio come adoro il tuo culo A. È splendido... ho desiderato leccarlo dal primo momento che ti ho vista... come sbatterti qua alla ringhiera..." sibilai tornando a leccarla, lei era totalmente inarcata per darmi accesso totale e mi tirò su con uno strattone ai capelli A: "fallo... scopami qui... ora.. cazzo... non ce la faccio più!!! Cazzo!" Non me lo sono fatto dire due volte, mi so o alzato e l'ho voltata, senta tanti complimenti, baciandola con le labbra piene di lei, animalità allo stato puro, mi leccò le labbra per sentirsi ancora di più A: "scusa... adoro il mio sapore ed è tanto che non lo sento da un'altra persona... ed è troppo che non vado con una donna..." Mi si chiuse la vena, la sbattei alla ringhiera di legno e la tenni per la nuca, stringendole i capelli, l'altra mano che mi liberò il cazzo ormai urlante di uscire, lo passai lento tra i suoi glutei e tra le labbra della fica che ormai era schiusa. R: "allora avevo capito bene... sei bisex... brava A... mi piace questa cosa.... ora però hai solo il mio cazzo... ti basterà? O per avere il numero devo fare gli straordinari?" Ed è tro dentro la sua fica di botto, sempre tenendole la testa e il fianco, pompo subito, a fondo e senza dolcezza, ero arrapato al limite, lei subiva.ogni colpo con ansimi e urletti sconclusionati mentre sembrava voler urlare al cielo. Si toccava il seno e assecondava i miei colpi, incitandomi come sempre, a un certo punto sentii la sua mano al clito che si toccava per l'eccitazione A: "cazzo... si... va benissimo... mi basta... fottini R... sono la tua amante... fottini?" Gorgogliò le parole a ritmo con i miei affondi e dopo poco la sentii sibilare in un orgasmo che mi strinse il cazzo dentro di lei a livelli altissimi, era un guanto umano davanti a me. Anche la mia resistenza iniziò a crollare e sentivo l'orgasmo che stava montando. Le lasciamo la testa e mi sfilai da lei, che cadde tremante in ginocchio davanti a me, che stavo col cazzo in mano per non eiaculare subito. Capì benissimo e aprì la bocca, chiudendo gli occhi e aspettando lo sperma, che arrivò subito, entrandole parte nella bocca e parte sul viso, gocce bianche e dense che le colavano addosso. Non si scompose ma si pulì con le dita, senza lasciare nulla sulla pelle, un sorriso raggiante sulle labbra e 7no schiocco di piacere appena fini tutto. Non paga puli per bene anche il mio cazzo, dagli ultimi fiotti e sentendo ancora il suo sapore, prima di alzarsi e sistemarsi un po' incerta. A: "quando ci rivediamo R.? Mi sa che questo accordo sarà bellissimo per entrambi..." e mi bacia, facendomi sentire entrambi i nostri sapori. R: "per me anche domani... ma forse è meglio tra qualche giorno... direi 3 o 4... intanto la tua voglia cresce e la.mia idem!" Ci baciammo ancora e entrammo in macchina, tornando al primo locale. Quando scese, A. Mi prese il telefono e segnò il suo numero, lasciandomi anche una foto delle sue tette come Pic del contatto. Ci baciammo ancora poi via, a casa, dove mi arrivò un suo messaggio A.: "Si... il tuo cazzo è bastato... e anche bene... ma non abituarti a vedermi così docile... la prossima volta comando io... stai attento mio piccolo amante!" [/QUOTE]
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