utentelibero22
"Level 5"
- Messaggi
- 221
- Punteggio reazione
- 1,080
- Punti
- 93
- Age
- 33
Lavoro in una pizzeria da un bel po' di anni, però è solo la seconda volta che mi capita una cosa del genere.
Qualche anno fa mi è capitato di avere un rapporto di "trombamicizia" con la lavapiatti rumena - capelli nerissimi, occhi azzurrissimi, ma con una voglia incredibile - sposata con un coglione pompatissimo del mio paese (anche lui rumeno) con due figli all'attivo. Ma magari questa la racconto la prossima volta.
Da un paio di settimane lavora da noi una ragazza quattro anni più piccola di me, incinta di 5 mesi (un bel pancino molto tenero) di un fruttivendolo con cui aveva a malapena 1 anno di relazione e, per mettere da parte qualche soldo, il fine settimana lo passa in pizzeria da noi facendo la cameriera, è un'amica di mia cugina che ci ha gentilmente chiesto di inserirla.
La prima settimana il tipo con cui sta l'ha accompagnata, ma si è addormentato a sera inoltrata e l'ha praticamente lasciata di culo a terra e quindi, armato di pazienza, alle 2 di notte, l'accompagno a casa, 40km, torno, mi addormento.
La scorsa settimana, il sabato, lei continuava a dirmi grazie per il passaggio della volta precedente e, con gli occhi incredibilmente dolci mi chiede se potessi accompagnarla anche questa volta, solo perché il suo tipo voleva arrotondare a lavoro e quindi andava a fare la guardia notturna in un posto privato.
Le dico che non c'è problema.
Ieri la svolta, mi chiede se anche questa volta fosse un problema, ancora una volta preso da un morso al cuore, le dico che non c'è problema e che potevo tranquillamente accompagnarla.
Si fanno l'1 e mezza, siamo in auto, scoppia e piangere, si accende una sigaretta e le dico che nelle sue condizioni non è consigliato, ma lei mi dice che lo fa raramente e solo quand'è sotto pressione.
Mi racconta dei continui litigi con il ragazzo che non vuole lavorare più di tanto, non si prende la responsabilità a pieno e lei è stufa.
Io impanicato dal suo pianto, accosto nel piazzale di uno stabilimento a destra della carreggiata, lei mi chiede scusa per lo spavento, mi abbraccia e io mi arrapo un po'.
Continua con i convenevoli per circa tre quarti d'ora, si fa tardi, dice che non vuole tornare a casa e poi sorridendo mi chiede se mi andava di baciarla.
Io totalmente spiazzato non sapevo che cazzo fare, ho solo 31 anni, non so gestire queste situazioni, non ho parole, ho la bocca secca e lei mi bacia.
Mi dice grazie per aver convinto mio zio (proprietario della pizzeria) a farla lavorare lì, mi dice che la gentilezza non è scontata e che vuole ripagarmi.
Ho visto tanti video con le famose "pregnant", ma questa situazione così reale mi fa quasi paura, sudo freddo nonostante alle 2 passate fossero 8 gradi in auto.
Lei fa il sedile indietro e tira fuori dal maglione nero due bombe giganti, con due capezzoloni nerissimi, aveva la quarta, ma era abbastanza penzolante.
Si accovaccia in una sorta di pecorina sul suo sedile e mi chiede senza preliminari di penetrarla.
Eseguo gli ordini, urlava, continua a parlare durante, dicendomi che lui non la soddisfa più da quando ha la pancia, io accarezzo anche la pancia mentre sputo sull'ano e provo a inserire un paio di dita, ma ai suoi gemiti di fermo, ho paura di farle male.
Continuiamo in quella posizione per un quarto d'ora circa, poi una luce abbagliante, ci spaventiamo, torniamo seduti di corsa e sorridiamo.
Restiamo altri minuti semi nudi ad abbracciarci a distanza, con il cambio di mezzo.
Lei si accende un'altra sigaretta e la guarda fumare perso nel vuoto.
Mi dice che vuole concludere, mi fa un pompino incredibile, uno dei migliori della mia vita.
Ci mette rabbia, ma tanta rabbia.
Le vengo addosso, un po' in faccia, un po' sul maglione nero, un po' sui leggins e un po' sul cambio.
Non era così tanta sborra, ma in fin dei conti si è spostata di scatto ed è un po' volata ovunque.
L'accompagno sotto casa, al solito cancello verde, mi da un bacio sulla guancia, mi ringrazia e chiede se all'indomani (oggi domenica 28), potessi andarla anche a prendere per il turno serale.
Sorrido, nasconde le sigarette nella mia auto, mi lancia un occhiolino che mi regala un ultima arrapatura e le do la buonanotte.
Ho percorso 40km in silenzio, senza musica, pensando ai suoi capelli mossi non proprio bruni, ma imperfetti con delle meches bionde, al suo seno penzolante ma durissimo, a quella pancia che accarezzando mi ha eccitato non poco e al giorno dopo.
Non proverò a far nulla oggi, ma ammetto che mi attendo una sua reazione.
Chissà il cornuto com'è tranquillo a lavoro;
è la terza volta che faccio tradire una ragazza e mi eccita sempre un sacco, più del senso di colpa che mi attanaglia nelle settimane successive.
Qualche anno fa mi è capitato di avere un rapporto di "trombamicizia" con la lavapiatti rumena - capelli nerissimi, occhi azzurrissimi, ma con una voglia incredibile - sposata con un coglione pompatissimo del mio paese (anche lui rumeno) con due figli all'attivo. Ma magari questa la racconto la prossima volta.
Da un paio di settimane lavora da noi una ragazza quattro anni più piccola di me, incinta di 5 mesi (un bel pancino molto tenero) di un fruttivendolo con cui aveva a malapena 1 anno di relazione e, per mettere da parte qualche soldo, il fine settimana lo passa in pizzeria da noi facendo la cameriera, è un'amica di mia cugina che ci ha gentilmente chiesto di inserirla.
La prima settimana il tipo con cui sta l'ha accompagnata, ma si è addormentato a sera inoltrata e l'ha praticamente lasciata di culo a terra e quindi, armato di pazienza, alle 2 di notte, l'accompagno a casa, 40km, torno, mi addormento.
La scorsa settimana, il sabato, lei continuava a dirmi grazie per il passaggio della volta precedente e, con gli occhi incredibilmente dolci mi chiede se potessi accompagnarla anche questa volta, solo perché il suo tipo voleva arrotondare a lavoro e quindi andava a fare la guardia notturna in un posto privato.
Le dico che non c'è problema.
Ieri la svolta, mi chiede se anche questa volta fosse un problema, ancora una volta preso da un morso al cuore, le dico che non c'è problema e che potevo tranquillamente accompagnarla.
Si fanno l'1 e mezza, siamo in auto, scoppia e piangere, si accende una sigaretta e le dico che nelle sue condizioni non è consigliato, ma lei mi dice che lo fa raramente e solo quand'è sotto pressione.
Mi racconta dei continui litigi con il ragazzo che non vuole lavorare più di tanto, non si prende la responsabilità a pieno e lei è stufa.
Io impanicato dal suo pianto, accosto nel piazzale di uno stabilimento a destra della carreggiata, lei mi chiede scusa per lo spavento, mi abbraccia e io mi arrapo un po'.
Continua con i convenevoli per circa tre quarti d'ora, si fa tardi, dice che non vuole tornare a casa e poi sorridendo mi chiede se mi andava di baciarla.
Io totalmente spiazzato non sapevo che cazzo fare, ho solo 31 anni, non so gestire queste situazioni, non ho parole, ho la bocca secca e lei mi bacia.
Mi dice grazie per aver convinto mio zio (proprietario della pizzeria) a farla lavorare lì, mi dice che la gentilezza non è scontata e che vuole ripagarmi.
Ho visto tanti video con le famose "pregnant", ma questa situazione così reale mi fa quasi paura, sudo freddo nonostante alle 2 passate fossero 8 gradi in auto.
Lei fa il sedile indietro e tira fuori dal maglione nero due bombe giganti, con due capezzoloni nerissimi, aveva la quarta, ma era abbastanza penzolante.
Si accovaccia in una sorta di pecorina sul suo sedile e mi chiede senza preliminari di penetrarla.
Eseguo gli ordini, urlava, continua a parlare durante, dicendomi che lui non la soddisfa più da quando ha la pancia, io accarezzo anche la pancia mentre sputo sull'ano e provo a inserire un paio di dita, ma ai suoi gemiti di fermo, ho paura di farle male.
Continuiamo in quella posizione per un quarto d'ora circa, poi una luce abbagliante, ci spaventiamo, torniamo seduti di corsa e sorridiamo.
Restiamo altri minuti semi nudi ad abbracciarci a distanza, con il cambio di mezzo.
Lei si accende un'altra sigaretta e la guarda fumare perso nel vuoto.
Mi dice che vuole concludere, mi fa un pompino incredibile, uno dei migliori della mia vita.
Ci mette rabbia, ma tanta rabbia.
Le vengo addosso, un po' in faccia, un po' sul maglione nero, un po' sui leggins e un po' sul cambio.
Non era così tanta sborra, ma in fin dei conti si è spostata di scatto ed è un po' volata ovunque.
L'accompagno sotto casa, al solito cancello verde, mi da un bacio sulla guancia, mi ringrazia e chiede se all'indomani (oggi domenica 28), potessi andarla anche a prendere per il turno serale.
Sorrido, nasconde le sigarette nella mia auto, mi lancia un occhiolino che mi regala un ultima arrapatura e le do la buonanotte.
Ho percorso 40km in silenzio, senza musica, pensando ai suoi capelli mossi non proprio bruni, ma imperfetti con delle meches bionde, al suo seno penzolante ma durissimo, a quella pancia che accarezzando mi ha eccitato non poco e al giorno dopo.
Non proverò a far nulla oggi, ma ammetto che mi attendo una sua reazione.
Chissà il cornuto com'è tranquillo a lavoro;
è la terza volta che faccio tradire una ragazza e mi eccita sempre un sacco, più del senso di colpa che mi attanaglia nelle settimane successive.