Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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sormarco

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taranto
La prescrizione se non sbaglio prevedeva tre inculate quotidiane. Chi sarà il terzo?
Il professore che combina?
Be tre inculate se le fa Fabio già di suo credo, la prescrizione medica diceva da tre a più di tre e non da cazzi diversi, quelli a sua soddisfazione. Beato chi gli capitava a tiro
 

Belle fiche

"Level 8"
1 Anno di Phica.net
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CAPITOLO: SE I CAZZI FOSSERO CHITARRE, TU SARESTI DAVID GILMOUR

Eka era bellissima

Si era presentata con un body aderente nero.

Le tette scoppiavano dentro quell’indumento.

Poi i soliti legging con un evidente camel toe

Quel taglio sembrava non finire mai

Volevo parlare con lei

Ormai aveva preso la sua decisione

Le donne ferite sono determinate e disposte a tutto

Cercavo di farla ragionare

Lei ascoltava ma fissava i ragazzi

Pensavo ad un assalto all’arma bianca, invece i ragazzi erano composti sul divano

Riuscì in qualche modo a portarla sul terrazzo per parlare

E: Non ho più voglia di essere trattata così. Adesso basta

A: anche tu però non sei stata da meno

E feci un gesto con la mano per indicare i ragazzi

Ubani si alzò e si diresse verso di noi

U: noi andiamo.

E: come andate via? Io mi devo vendicare

U: non fraintendere, fare sesso con te è bellissimo, ma ti vogliamo quando ci desideravi quest’estate.

Non siamo il giocattolo di nessuno.

Le cose si fanno in due, in questo caso in quattro.

Ritorna quando ti sarai calmata e lo vorrai davvero

Ubani salutò Ekaterina con un bacio e uscì con i ragazzi

Io mi accomodai sul divano

Eka lo fece subito dopo

Scoppiò in un pianto a dirotto , poi man mano che raccontava si calmó

Era il momento delle confessioni

Parlava a ruota e fissava nel vuoto

E: quando sono venuta in Italia e ho conosciuto Fabio ero la ragazza più felice del mondo.

Mi trattava come una regina.

Ma a me non interessava. Volevo soltanto il suo amore.

È andata avanti per un po’.

Fare sesso con lui era bellissimo, stavo bene.

Non è mai stato un uomo sensibile.

Non mi abbracciava mai , pochi baci, ma si vedeva che teneva a me.

Almeno era quello che pensavo

Nel tempo ho avuto la sensazione che invece io ero solo un oggetto da mettere in mostra, per far colpo su altre ragazze o per gli amici.

Il sesso è calato ed era violento.

Ma mi piaceva anche così.

Non pensavo che mi facesse godere essere presa in quel modo.

Ma in quei momenti almeno lui c’era, era lì con me.

Ma la nostra relazione si stava spegnendo pian piano.

Un giorno, sfogliando una rivista che trattava di sesso mi colpì un articolo che parlava di giochi da fare in coppia per ravvivare il rapporto.

Ne parlai con Fabio

Ne fu entusiasta

Andò avanti per qualche mese, ritrovammo l’alchimia di un tempo.

Ma con lui le cose non duravano molto e si stancò, sopratutto ritornò a non desiderami più come un tempo.

Mi sentivo abbandonata

Finché un giorno, lui scelse Ubani come partner occasionale di serata

Era la prima volta che andavo con uno di colore

Fu un esperienza intensa da parte mia

Aveva un uccello fuori portata per me , ma credo per chiunque.

Non mi potevo lamentare, Fabio è messo bene

Ma quella larghezza mi sconvolse.

Non avevo goduto così tanto

Sembrava finita lì.

Nei giorni a venire invece, complice la discoteca, mi ritrovai a parlare con Ubani, Red e Black.

Fu una serata splendida

Avevano finito la serata e ci trovammo nel privè a parlare di qualsiasi argomento.

Mi domandavano della mia città, dei miei genitori.

Era uno scambio continuo di sensazioni ed emozioni.

Eravamo sulla stessa onda.

Ci mancavano i genitori, la casa.

I ricordi volavano

Un bicchiere qua e là, stavo bene e non mi sono resa conto che ero tra le loro braccia

Non avevo mai fatto sesso con due persone insieme, tantomeno con tre.

Fu un esperienza che mi sconvolse.

La goduria era triplice.

Gli orgasmi non si contavano.

Era come ritornare all’inizi con Fabio. Ma moltiplicato per tre.

Ritornai a casa con Fabio quella sera e mi sentivo in colpa

Giurai di non fare più niente con loro

Ma appena andavo in discoteca ci cascavo.

Era una droga

Ogni sera lo stesso giuramento e ogni volta lo rompevo

Sono andata avanti circa un mese perché Fabio lo scopri

Potevo andare avanti per tutta la vita

In quel momento lui era a pezzi, aveva sofferto il mio comportamento

Per la prima volta era fragile.

Non era più invincibile

Si era trasformato nell’uomo che desideravo

Premuroso, dolce, tenero.

Fino a qualche giorno fa

Quando stai con una persona , basta un cenno, uno sguardo diverso e percepisci che c’è qualcosa che non va

Negli ultimi tempi avevamo ritrovato quell’intesa sessuale persa.

Appena eravamo soli, scopavamo

A casa non sapevamo più che cosa era la tv

L’apoteosi ci fu quando tu e le tue ragazzine veniste a cena da noi

Dopo fu una scopata meravigliosa, forse una delle più belle che ho mai fatto con lui

Io rivoglio il mio uomo

Antonio, voglio che tu mi aiuti a capire con chi sta andando

Anche se so che siete troppo amici e non lo sputtaneresti mai, allora chiedimi qualsiasi cosa e la faccio



Non risposi

Feci cenno con la testa di si.



A: Eka, é tardi, vuoi rimanere qui a dormire da me?



Ci provai subito spudoratamente

Quando raccontava della sua esperienza con Ubani e company l’avrei voluta sdraiare all’istante

E: sono troppo scossa, e troppo fragile in questo momento.

Non me la sento scusa

Mi lasciò con un erezione evidente



Ora avevo ben chiara la situazione

La triangolazione perfetta di come erano andate le cose

Sapevo cosa era successo e cosa pensavano, Fabio, i ragazzi e Ekaterina

Certo che anche lei non era molto coerente.

Si era fatta sfondare tutta per un mese da tre neri.

Probabile che Fabio non volesse perderla, ma alla lunga deve aver covato una specie di vendetta personale per rimettersi in pari.



C’era da capire con chi scopava Fabio

In queste giorni l’avevo incontrato, ma non mi aveva detto niente.

E di solito non era tipo da avere segreti con me.



Il pomeriggio passò dal video noleggio, così presi la palla al balzo



A: come va?

F: alla grande

A: ieri sera la discoteca chiusa ci ha rovinato un po’ i piani vero?

F: a chi ti riferisci ?

A: a te

F: cioè?

A: mi è piombata alle due di notte Ekaterina in casa

F: no scusa fai un passo indietro, la discoteca era chiusa?

A: esatto stronzo, per un problema di sicurezza hanno chiuso.

Una ragazza del bar ha chiamato Eka per puro caso e ha saputo della cosa

F: cazzo no, sono fregato, ma che merda

A: con chi scopi?

F: che notizia di merda

A: ti ripeto, con chi stai scopando?

Lui mi guardò e poi abbassò lo sguardo

F: Laura

Lo disse con un filo di voce

Io rimasi basito

A: ma che cazzo mi racconti, come Laura?

F: io te lo volevo dire, giuro che te lo volevo dire

A: e che aspettavi?

Chiusi per un attimo la saracinesca del negozio, rimanemmo io e lui soli

A: ora mi racconti tutto

Parlava senza mai guardarmi

Camminava nervosamente

F: qualche giorno fa stavo parcheggiando vicino casa, mentre stavo per uscire dalla macchina, al volo entra Laura nel lato passeggero

Ci salutiamo e poi li chiedo se stava bene.

La vedevo agitata

Mi disse del problema che aveva avuto nell’ano e la soluzione che si prospettava.

Si ricordava di che cosa dissi alla fine del finto servizio fotografico che mi dovevo sdebitare con lei.

Allora mi chiese se potevo farli il favore di incularla e poi venire dentro.

Mi ricordai di che cosa successe a Roberto e accettai al volo

Lei non stava più nella pelle, era felicissima.

A me sembrava un sogno

Da quando ha incrociato il mio cammino e dopo la scopata fatta , era un ossessione per me. Ma finora mi ero trattenuto

Con la macchina ci dirigemmo in aperta campagna e mentre raggiungevamo il luogo tirai fuori il cazzo.

Avevo un erezione simile a quando per la prima volta scopai con Michela

Lei si buttò a capofitto sulla cappella. Mi fece un pompino da paura

Ci fermammo in un posto molto isolato

Con un po’ di saliva mi bagnai il cazzo ed entrai.

Mi disse che dovevo stare lì così per 10 minuti

La supplicai almeno per la prima volta di non stare lì con il cronometro

Infatti dopo poco iniziai ad incularla a ripetizione.

Laura gridava dal godimento

Saltava sul cazzo in un modo incredibile

Li stringevo le tette e le baciavo.

Poi venni tantissimo

Lei mi abbracciò distrutta

Mi chiese se poteva essere un appuntamento fisso.

Risposi di si

Era talmente contenta che nel giro di pochissimo si fece inculare di nuovo

Questa volta rimasi nel culo per i dieci minuti pattuiti e poi ancora la sfondai e venni di nuovo.

Lei non contenta prese la sborra che colava e la se la mise sul viso

Tutti i giorni gli dico un orario e lei si presenta

L’altro giorno mi detti malato e rimasi a casa.

Ekaterina era con il fratello tutto il giorno

L’aspettai a casa

Per la prima volta in vita mia venni quattro volte

Quattro volte inculata durante il giorno.

E sono sempre scopate violente

Antonio, io ho perso la testa per lei e credo che anche lei provi la stessa cosa

Ekaterina di sicuro si era accorta di qualcosa , perché non scopavo più con lei, oppure lo facevamo di rado.

Tutte le energie sono per Laura



Non riuscivo a parlare

Alla fine trovai un fiato per domandare quando era la prossima scopata

F: stasera alle 22

Pretesi di venire a vedere di nascosto nel bagno come feci con Ekaterina

Lui accettò



Quando uscì dal negozio ero svuotato

Fabio non era la mia prima scelta.

L’avevo cmq preso in considerazione perché Laura si sarebbe rivolta a persone che conosceva bene e di sua fiducia

Ma le cose che mi fecero male erano due

Fabio che mi stava nascondendo la cosa, e Laura che ancora una volta così come aveva fatto con Roberto, viveva vite alternative

Volevo vedere a che punto di intimità si era creata tra di loro è sopratutto se era vero che anche lei si era invaghita di Fabio
Mamma mia, ora Beayiful é roba per pivelli! Però da Fabio me lo sarei aspettato...
 
OP
T

Tanacca71

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CAPITOLO: SENZA RITEGNO

Il comportamento di Fabio non mi era piaciuto.

Sopratutto tra di noi, non avevamo nessun segreto

Avevo incentivato io Laura ad agire in quel modo, ma mi aspettavo che lui venisse a dirmelo

Chiamai al telefono Red

A: ho bisogno di far finire questo gioco. Ha preso una piega inaspettata.

Non è andata come pensavo.

Faccio venire a cena Laura e tu verrai con me.

Avrai la possibilità di scoparla di nuovo e far finire questo gioco una volta per tutte.

R: peccato che non sia riuscito come volevamo noi, ma stasera darò tutto me stesso.



Invitai Laurina a cena per una pizza veloce ma Red era già a lavoro

Non perse tempo.

Mentre si finiva la pizza, Laura era già stata impalata dalla mazza nera di Red

Se ne stava tranquilla a mangiare la pizza con in culo quel palo di carne

Notai come la mazza entrasse molto più in profondità di una ventina di giorni prima

Iniziava davvero ad avere il culo bello aperto

Appena finita la pizza Red mise a 90 Laura sul tavolo e iniziò un lento ma continuo bombardamento anale

Le mani di Red afferravano con fermezza i fianchi di Laura

I colpi di bacino erano sempre più forti

Laura era con gli occhi chiusi e la bocca aperta

Un primo orgasmo arrivò puntuale

Le gambe tremanti si afflosciavano di continuo

Red si mise di nuovo seduto, con Laura che riposava le gambe ma non il culo che veniva tempestato di penetrazioni

Red mi disse che prima di presentarsi da me , si era segato

Voleva durare il più possibile.

Si voleva congedare dal quel culo in modo che Laura se lo sarebbe ricordato per un bel po’

Per circa 10/15 minuti i colpi erano profondissimi.

Laura non faceva altro che ripetere “ godoooo”

Le posizioni erano molteplici

Quando il secondo orgasmo si fece vivo, Laurina mi chiamò

Era il momento di affondare anche da parte mia il colpo

Le doppie penetrazioni fioccavano, ma Red non lascio mai il culo della troietta.

La fica era un bagno.

Laura mi respinse piuttosto decisa, sentiva arrivare la squirtata.

Le gambe cedettero di schianto

Faceva impressione, sembrava un rubinetto aperto all’improvviso.

Uno schizzo continuo di 3/4 secondi fece un piccolo laghetto nel pavimento.

Anche Red alla fine cedette

Laura si accasciò a terra , quasi sotto il tavolo

Si stese sul pavimento.

Le gambe non riuscirono a sorreggerla

Red era un bagno di sudore.

Ma incredibilmente non venne.

Ne aveva ancora

Io invece, venni quasi subito dopo aver visto la scena

Vederla sguazzare nel suo stesso liquido, così impotente mi fece venire sulla sua schiena

Feci cenno a Red se voleva proseguire.

Lui scosse la testa.

Gli bastava

E a vedere le condizioni, anche a Laura

Red: ti do una bella notizia, sei guarita, la cura ha funzionato.

Non hai più niente dentro l’ano

Laura trovò le ultime forze per rialzarsi e baciare me e Red.

L: grazie, grazie, grazie.

Red ritornò a casa soddisfatto

Laura si distese su di me.

Mi riempiva di baci e di carezze

Poi se ne uscì con una frase che mi spiazzò

L: sono davvero felice che sia passato tutto, per me era un peso.

Sono talmente euforica, che voglio fare l’amore.

Ma no solo sesso, proprio amore.

Io ti amo tato

Ero rimasto spiazzato

Mi baciò dolcemente e per una ventina di minuti fu bellissimo

Ritornammo a scopare come le prime volte.

Niente anale ma in modo classico e lei fu dolcissima

Ridevamo e scherzavamo, sembravamo due fidanzatini alle prime esperienze.

Per me quella breve esperienza fu travolgente e inaspettata.

L: voglio fare la doccia e andare a casa.

Sto benissimo ma sono distrutta fisicamente.

Mi baciò ancora e uscì di casa.

Io ero raggiante.

Volevo andare da Fabio e vedere la sua faccia quando Laura non si sarebbe presentata.

Era la mia piccola rivincita e me la volevo godere

Laura ritornò prepotentemente nelle mie voglie

Mi presentai con un po’ di anticipo.

Fabio mi fece accomodare

Mi guardava e abbassava la testa come se volesse dirmi qualcosa ma non aveva il coraggio di parlare.

Così lo feci io per lui

A: che hai Fabio, hai da dirmi qualcosa?

Lo dissi con tono semiserio

F: in effetti si, ma ho paura della tua reazione

A: ormai che cambia, sputa il rospo

F: era da un po’ di tempo che raccontavo di Laura a qualche ragazzo che lavora in azienda con me, e così un paio di ragazzi si eccitavano sempre ai miei racconti.

Così gli ho promesso che una volta che avevo l’occasione avrei fatto partecipare anche loro

A: per cui stasera verrano anche loro?

F: si esatto. Li ho istruiti a dovere su cosa dovessero dire a Laura. Sei arrabbiato?

A: ma ci mancherebbe

A dire la verità ero incazzatissimo, però non mi interessava più niente.

Sapevo che Laura era andata dritta a casa, dicendomi addirittura ti amo.

Volevo godermi la faccia di loro tre quando Laura non arrivava



Le 22 erano già passate

I ragazzi arrivarono, ci presentammo.

Per ingannare il tempo raccontai le mie peripezie ai ragazzi.

Mi dissero che ero un grande, perché riuscivo a scoparmi due ragazze insieme e anche tre insieme, quando la cugina era sempre sotto la mia ala protettiva .

Non sono mai stato uno che si vantava.

Anzi lo odio.

Preferisco essere quello che vola basso e che non si esalta o si incensa.

Ma era un chiaro messaggio non tanto velato all’orgoglio di Fabio e dei ragazzi che pensavano di poter giostrare le dinamiche di Laura a proprio piacimento

Ormai era passato quasi mezz’ora, feci per alzarmi e andarmene tutto tronfio del risultato, quando suonò il il campanello della porta.

Guardai Fabio avanzare fino al citofono e ascoltai al rallentatore quella frase

F: L-a-u-r-a è- a-r-r-i -v-a-t-a

Il corpo si pietrificò all’istante.

Per la seconda volta, dopo quella di mio papà che mi stava beccando con Michela, il sangue si gelò.

Fabio mi dovette spingere a forza verso il bagno di camera sua.

Accostai la porta e aspettai

Il tempo dalle scale alla camera era interminabile

Quando entrò sembrava un pulcino

Aveva piovuto dal tragitto da casa sua a quella di Fabio

Aveva un vestitino che assomigliava molto ad una sottoveste

Non lasciava niente all’immaginazione.

Si intravedevano solo le mutandine.

I capezzoli erano turgidi e le forme delle chiappe perfette

Fabio le tolse tutto e andò a prendere tre asciugamani

I ragazzi si misero ad asciugarla

Naturalmente facevano a gara a chi asciugasse le parti intime

Lei non aveva nessun pudore. Tantomeno di fronte ai ragazzi che non conosceva

Prese da una parte Fabio

L: stasera ho fatto visita con Red, mi ha detto che sono guarita.

Sono venuta a dirti che possiamo anche smettere.

Ti ringrazio per quello che hai fatto

Mi mancherà tanto quello che facevamo.

Mentre mi curavi, ho goduto veramente tanto



Laura mi sorprese

Per un attimo tutta la tensione si stava allentando

Voleva farla finita lì

Ma perché non telefonare?

Perché presentarsi ?

E poi con quell’abitino



F: ragazzi potete lasciarci un attimo da soli?

I ragazzi uscirono

Laura era avvolta dal solo asciugamano di fronte a Fabio che si avvicinò al suo corpo

F: sono felice per te che sei guarita e non hai bisogno del mio trattamento

Anche a me mancherà tantissimo

Ti chiedo se te la senti di continuare anche senza il tuo problema

Quando sono con te impazzisco, mi sembra di ritornare pischello.

Anche ora ho il cazzo che sta per esplodere



E si buttò giù i boxer

La fava di Fabio era alla massima erezione

Fabio prese la mano di laura e l’ appoggiò sulle palle



F: non posso stare senza la tua bocca, senza la tua fica deliziosa e il tuo culo che mi avvolge il cazzo

Lo sento che quando entra, lo accoglie e poi lo stringe come se non volesse uscire mai da lì.

Senti come sono calde le mie palle.

Ci sono litri di sperma che ti aspettano

Ho invitato i miei amici, ho parlato di te per giorni.

Hanno fatto i salti mortali per venire a conoscerti.

Vorrei che anche loro assaporassero il tuo corpicino



Fabio tolse l’accappatoio e Laura rimase nuda

Laura ora non riusciva più a guardare Fabio.

Sembrava essere ritornata una verginella alle prime armi

Il viso era rosso dalla vergogna

Quelle parole erano inaspettate

Io volevo entrare per farla finita

Ma avevo paura della reazione di Laura

Le parole di Fabio l’avevano colpita

Fabio fece un errore madornale

Trattarla come qualsiasi ragazza da approcciare per fare sesso

Fabio tirò su il mento e la baciò

Fu un bacio profondo e lentissimo

Ma Laura non replicò il bacio

Fu il turno di Lauretta

L: io non so cosa dire

Non posso fare una cosa del genere

Sono fidanzata con Antonio che per inciso è il tuo migliore amico

Lui è stato il primo in tutto

Il mio primo ragazzo

Il primo che ho fatto sesso

Mi ha protetto quando ero vulnerabile

Devo tutto a lui

Non posso fargli una cosa del genere

Io lo amo veramente

Se non ero fidanzata l’avrei fatto sicuramente

Tu sei bellissimo e mi hai fatto godere tanto

Sai come prendermi

Sai cosa desidero

Mi porti al settimo cielo, ma sei venuto dopo

Io non posso…



F: dici che non puoi, non vuoi, ma mi ha detto tutto questo tenendomi ancora in mano le palle e accarezzandomi con le dita la cappella.

Qualcosa non torna

Forse è come dici tu, il tuo cuore vuole lui, ma il tuo corpo vuole me

Improvvisamente alzò Laura per i fianchi, la mise a cavalluccio e la penetrò nella fica

Laura si tenne, abbracciando al collo Fabio, mentre lui la temeva per le cosce

F: sei bagnatissima

Fabio aumentò subito il ritmo di penetrazione

L: ti prego non mi fare questo, ti prego

Fabio tirò dritto per la sua strada e aumento ancora i colpi

F: dimmelo che mi vuoi , dimmi che vuoi il mio cazzo, dimmelo

Laura lo strinse ancora di più , ora si teneva anche sulla sua schiena

L: si ti voglioo , voglio il tuo cazzo, voglio tutto di te….



Si prospettava una serata lunghissima

Laura aveva ceduto alla carne…
 

Penetrator

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CAPITOLO: SENZA RITEGNO

Il comportamento di Fabio non mi era piaciuto.

Sopratutto tra di noi, non avevamo nessun segreto

Avevo incentivato io Laura ad agire in quel modo, ma mi aspettavo che lui venisse a dirmelo

Chiamai al telefono Red

A: ho bisogno di far finire questo gioco. Ha preso una piega inaspettata.

Non è andata come pensavo.

Faccio venire a cena Laura e tu verrai con me.

Avrai la possibilità di scoparla di nuovo e far finire questo gioco una volta per tutte.

R: peccato che non sia riuscito come volevamo noi, ma stasera darò tutto me stesso.



Invitai Laurina a cena per una pizza veloce ma Red era già a lavoro

Non perse tempo.

Mentre si finiva la pizza, Laura era già stata impalata dalla mazza nera di Red

Se ne stava tranquilla a mangiare la pizza con in culo quel palo di carne

Notai come la mazza entrasse molto più in profondità di una ventina di giorni prima

Iniziava davvero ad avere il culo bello aperto

Appena finita la pizza Red mise a 90 Laura sul tavolo e iniziò un lento ma continuo bombardamento anale

Le mani di Red afferravano con fermezza i fianchi di Laura

I colpi di bacino erano sempre più forti

Laura era con gli occhi chiusi e la bocca aperta

Un primo orgasmo arrivò puntuale

Le gambe tremanti si afflosciavano di continuo

Red si mise di nuovo seduto, con Laura che riposava le gambe ma non il culo che veniva tempestato di penetrazioni

Red mi disse che prima di presentarsi da me , si era segato

Voleva durare il più possibile.

Si voleva congedare dal quel culo in modo che Laura se lo sarebbe ricordato per un bel po’

Per circa 10/15 minuti i colpi erano profondissimi.

Laura non faceva altro che ripetere “ godoooo”

Le posizioni erano molteplici

Quando il secondo orgasmo si fece vivo, Laurina mi chiamò

Era il momento di affondare anche da parte mia il colpo

Le doppie penetrazioni fioccavano, ma Red non lascio mai il culo della troietta.

La fica era un bagno.

Laura mi respinse piuttosto decisa, sentiva arrivare la squirtata.

Le gambe cedettero di schianto

Faceva impressione, sembrava un rubinetto aperto all’improvviso.

Uno schizzo continuo di 3/4 secondi fece un piccolo laghetto nel pavimento.

Anche Red alla fine cedette

Laura si accasciò a terra , quasi sotto il tavolo

Si stese sul pavimento.

Le gambe non riuscirono a sorreggerla

Red era un bagno di sudore.

Ma incredibilmente non venne.

Ne aveva ancora

Io invece, venni quasi subito dopo aver visto la scena

Vederla sguazzare nel suo stesso liquido, così impotente mi fece venire sulla sua schiena

Feci cenno a Red se voleva proseguire.

Lui scosse la testa.

Gli bastava

E a vedere le condizioni, anche a Laura

Red: ti do una bella notizia, sei guarita, la cura ha funzionato.

Non hai più niente dentro l’ano

Laura trovò le ultime forze per rialzarsi e baciare me e Red.

L: grazie, grazie, grazie.

Red ritornò a casa soddisfatto

Laura si distese su di me.

Mi riempiva di baci e di carezze

Poi se ne uscì con una frase che mi spiazzò

L: sono davvero felice che sia passato tutto, per me era un peso.

Sono talmente euforica, che voglio fare l’amore.

Ma no solo sesso, proprio amore.

Io ti amo tato

Ero rimasto spiazzato

Mi baciò dolcemente e per una ventina di minuti fu bellissimo

Ritornammo a scopare come le prime volte.

Niente anale ma in modo classico e lei fu dolcissima

Ridevamo e scherzavamo, sembravamo due fidanzatini alle prime esperienze.

Per me quella breve esperienza fu travolgente e inaspettata.

L: voglio fare la doccia e andare a casa.

Sto benissimo ma sono distrutta fisicamente.

Mi baciò ancora e uscì di casa.

Io ero raggiante.

Volevo andare da Fabio e vedere la sua faccia quando Laura non si sarebbe presentata.

Era la mia piccola rivincita e me la volevo godere

Laura ritornò prepotentemente nelle mie voglie

Mi presentai con un po’ di anticipo.

Fabio mi fece accomodare

Mi guardava e abbassava la testa come se volesse dirmi qualcosa ma non aveva il coraggio di parlare.

Così lo feci io per lui

A: che hai Fabio, hai da dirmi qualcosa?

Lo dissi con tono semiserio

F: in effetti si, ma ho paura della tua reazione

A: ormai che cambia, sputa il rospo

F: era da un po’ di tempo che raccontavo di Laura a qualche ragazzo che lavora in azienda con me, e così un paio di ragazzi si eccitavano sempre ai miei racconti.

Così gli ho promesso che una volta che avevo l’occasione avrei fatto partecipare anche loro

A: per cui stasera verrano anche loro?

F: si esatto. Li ho istruiti a dovere su cosa dovessero dire a Laura. Sei arrabbiato?

A: ma ci mancherebbe

A dire la verità ero incazzatissimo, però non mi interessava più niente.

Sapevo che Laura era andata dritta a casa, dicendomi addirittura ti amo.

Volevo godermi la faccia di loro tre quando Laura non arrivava



Le 22 erano già passate

I ragazzi arrivarono, ci presentammo.

Per ingannare il tempo raccontai le mie peripezie ai ragazzi.

Mi dissero che ero un grande, perché riuscivo a scoparmi due ragazze insieme e anche tre insieme, quando la cugina era sempre sotto la mia ala protettiva .

Non sono mai stato uno che si vantava.

Anzi lo odio.

Preferisco essere quello che vola basso e che non si esalta o si incensa.

Ma era un chiaro messaggio non tanto velato all’orgoglio di Fabio e dei ragazzi che pensavano di poter giostrare le dinamiche di Laura a proprio piacimento

Ormai era passato quasi mezz’ora, feci per alzarmi e andarmene tutto tronfio del risultato, quando suonò il il campanello della porta.

Guardai Fabio avanzare fino al citofono e ascoltai al rallentatore quella frase

F: L-a-u-r-a è- a-r-r-i -v-a-t-a

Il corpo si pietrificò all’istante.

Per la seconda volta, dopo quella di mio papà che mi stava beccando con Michela, il sangue si gelò.

Fabio mi dovette spingere a forza verso il bagno di camera sua.

Accostai la porta e aspettai

Il tempo dalle scale alla camera era interminabile

Quando entrò sembrava un pulcino

Aveva piovuto dal tragitto da casa sua a quella di Fabio

Aveva un vestitino che assomigliava molto ad una sottoveste

Non lasciava niente all’immaginazione.

Si intravedevano solo le mutandine.

I capezzoli erano turgidi e le forme delle chiappe perfette

Fabio le tolse tutto e andò a prendere tre asciugamani

I ragazzi si misero ad asciugarla

Naturalmente facevano a gara a chi asciugasse le parti intime

Lei non aveva nessun pudore. Tantomeno di fronte ai ragazzi che non conosceva

Prese da una parte Fabio

L: stasera ho fatto visita con Red, mi ha detto che sono guarita.

Sono venuta a dirti che possiamo anche smettere.

Ti ringrazio per quello che hai fatto

Mi mancherà tanto quello che facevamo.

Mentre mi curavi, ho goduto veramente tanto



Laura mi sorprese

Per un attimo tutta la tensione si stava allentando

Voleva farla finita lì

Ma perché non telefonare?

Perché presentarsi ?

E poi con quell’abitino



F: ragazzi potete lasciarci un attimo da soli?

I ragazzi uscirono

Laura era avvolta dal solo asciugamano di fronte a Fabio che si avvicinò al suo corpo

F: sono felice per te che sei guarita e non hai bisogno del mio trattamento

Anche a me mancherà tantissimo

Ti chiedo se te la senti di continuare anche senza il tuo problema

Quando sono con te impazzisco, mi sembra di ritornare pischello.

Anche ora ho il cazzo che sta per esplodere



E si buttò giù i boxer

La fava di Fabio era alla massima erezione

Fabio prese la mano di laura e l’ appoggiò sulle palle



F: non posso stare senza la tua bocca, senza la tua fica deliziosa e il tuo culo che mi avvolge il cazzo

Lo sento che quando entra, lo accoglie e poi lo stringe come se non volesse uscire mai da lì.

Senti come sono calde le mie palle.

Ci sono litri di sperma che ti aspettano

Ho invitato i miei amici, ho parlato di te per giorni.

Hanno fatto i salti mortali per venire a conoscerti.

Vorrei che anche loro assaporassero il tuo corpicino



Fabio tolse l’accappatoio e Laura rimase nuda

Laura ora non riusciva più a guardare Fabio.

Sembrava essere ritornata una verginella alle prime armi

Il viso era rosso dalla vergogna

Quelle parole erano inaspettate

Io volevo entrare per farla finita

Ma avevo paura della reazione di Laura

Le parole di Fabio l’avevano colpita

Fabio fece un errore madornale

Trattarla come qualsiasi ragazza da approcciare per fare sesso

Fabio tirò su il mento e la baciò

Fu un bacio profondo e lentissimo

Ma Laura non replicò il bacio

Fu il turno di Lauretta

L: io non so cosa dire

Non posso fare una cosa del genere

Sono fidanzata con Antonio che per inciso è il tuo migliore amico

Lui è stato il primo in tutto

Il mio primo ragazzo

Il primo che ho fatto sesso

Mi ha protetto quando ero vulnerabile

Devo tutto a lui

Non posso fargli una cosa del genere

Io lo amo veramente

Se non ero fidanzata l’avrei fatto sicuramente

Tu sei bellissimo e mi hai fatto godere tanto

Sai come prendermi

Sai cosa desidero

Mi porti al settimo cielo, ma sei venuto dopo

Io non posso…



F: dici che non puoi, non vuoi, ma mi ha detto tutto questo tenendomi ancora in mano le palle e accarezzandomi con le dita la cappella.

Qualcosa non torna

Forse è come dici tu, il tuo cuore vuole lui, ma il tuo corpo vuole me

Improvvisamente alzò Laura per i fianchi, la mise a cavalluccio e la penetrò nella fica

Laura si tenne, abbracciando al collo Fabio, mentre lui la temeva per le cosce

F: sei bagnatissima

Fabio aumentò subito il ritmo di penetrazione

L: ti prego non mi fare questo, ti prego

Fabio tirò dritto per la sua strada e aumento ancora i colpi

F: dimmelo che mi vuoi , dimmi che vuoi il mio cazzo, dimmelo

Laura lo strinse ancora di più , ora si teneva anche sulla sua schiena

L: si ti voglioo , voglio il tuo cazzo, voglio tutto di te….



Si prospettava una serata lunghissima

Laura aveva ceduto alla carne…
il problema di laura è che ha due neuroni, uno pensa al cazzo e l'altro è atrofizzato!
 

Ghost141-94

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CAPITOLO: SENZA RITEGNO

Il comportamento di Fabio non mi era piaciuto.

Sopratutto tra di noi, non avevamo nessun segreto

Avevo incentivato io Laura ad agire in quel modo, ma mi aspettavo che lui venisse a dirmelo

Chiamai al telefono Red

A: ho bisogno di far finire questo gioco. Ha preso una piega inaspettata.

Non è andata come pensavo.

Faccio venire a cena Laura e tu verrai con me.

Avrai la possibilità di scoparla di nuovo e far finire questo gioco una volta per tutte.

R: peccato che non sia riuscito come volevamo noi, ma stasera darò tutto me stesso.



Invitai Laurina a cena per una pizza veloce ma Red era già a lavoro

Non perse tempo.

Mentre si finiva la pizza, Laura era già stata impalata dalla mazza nera di Red

Se ne stava tranquilla a mangiare la pizza con in culo quel palo di carne

Notai come la mazza entrasse molto più in profondità di una ventina di giorni prima

Iniziava davvero ad avere il culo bello aperto

Appena finita la pizza Red mise a 90 Laura sul tavolo e iniziò un lento ma continuo bombardamento anale

Le mani di Red afferravano con fermezza i fianchi di Laura

I colpi di bacino erano sempre più forti

Laura era con gli occhi chiusi e la bocca aperta

Un primo orgasmo arrivò puntuale

Le gambe tremanti si afflosciavano di continuo

Red si mise di nuovo seduto, con Laura che riposava le gambe ma non il culo che veniva tempestato di penetrazioni

Red mi disse che prima di presentarsi da me , si era segato

Voleva durare il più possibile.

Si voleva congedare dal quel culo in modo che Laura se lo sarebbe ricordato per un bel po’

Per circa 10/15 minuti i colpi erano profondissimi.

Laura non faceva altro che ripetere “ godoooo”

Le posizioni erano molteplici

Quando il secondo orgasmo si fece vivo, Laurina mi chiamò

Era il momento di affondare anche da parte mia il colpo

Le doppie penetrazioni fioccavano, ma Red non lascio mai il culo della troietta.

La fica era un bagno.

Laura mi respinse piuttosto decisa, sentiva arrivare la squirtata.

Le gambe cedettero di schianto

Faceva impressione, sembrava un rubinetto aperto all’improvviso.

Uno schizzo continuo di 3/4 secondi fece un piccolo laghetto nel pavimento.

Anche Red alla fine cedette

Laura si accasciò a terra , quasi sotto il tavolo

Si stese sul pavimento.

Le gambe non riuscirono a sorreggerla

Red era un bagno di sudore.

Ma incredibilmente non venne.

Ne aveva ancora

Io invece, venni quasi subito dopo aver visto la scena

Vederla sguazzare nel suo stesso liquido, così impotente mi fece venire sulla sua schiena

Feci cenno a Red se voleva proseguire.

Lui scosse la testa.

Gli bastava

E a vedere le condizioni, anche a Laura

Red: ti do una bella notizia, sei guarita, la cura ha funzionato.

Non hai più niente dentro l’ano

Laura trovò le ultime forze per rialzarsi e baciare me e Red.

L: grazie, grazie, grazie.

Red ritornò a casa soddisfatto

Laura si distese su di me.

Mi riempiva di baci e di carezze

Poi se ne uscì con una frase che mi spiazzò

L: sono davvero felice che sia passato tutto, per me era un peso.

Sono talmente euforica, che voglio fare l’amore.

Ma no solo sesso, proprio amore.

Io ti amo tato

Ero rimasto spiazzato

Mi baciò dolcemente e per una ventina di minuti fu bellissimo

Ritornammo a scopare come le prime volte.

Niente anale ma in modo classico e lei fu dolcissima

Ridevamo e scherzavamo, sembravamo due fidanzatini alle prime esperienze.

Per me quella breve esperienza fu travolgente e inaspettata.

L: voglio fare la doccia e andare a casa.

Sto benissimo ma sono distrutta fisicamente.

Mi baciò ancora e uscì di casa.

Io ero raggiante.

Volevo andare da Fabio e vedere la sua faccia quando Laura non si sarebbe presentata.

Era la mia piccola rivincita e me la volevo godere

Laura ritornò prepotentemente nelle mie voglie

Mi presentai con un po’ di anticipo.

Fabio mi fece accomodare

Mi guardava e abbassava la testa come se volesse dirmi qualcosa ma non aveva il coraggio di parlare.

Così lo feci io per lui

A: che hai Fabio, hai da dirmi qualcosa?

Lo dissi con tono semiserio

F: in effetti si, ma ho paura della tua reazione

A: ormai che cambia, sputa il rospo

F: era da un po’ di tempo che raccontavo di Laura a qualche ragazzo che lavora in azienda con me, e così un paio di ragazzi si eccitavano sempre ai miei racconti.

Così gli ho promesso che una volta che avevo l’occasione avrei fatto partecipare anche loro

A: per cui stasera verrano anche loro?

F: si esatto. Li ho istruiti a dovere su cosa dovessero dire a Laura. Sei arrabbiato?

A: ma ci mancherebbe

A dire la verità ero incazzatissimo, però non mi interessava più niente.

Sapevo che Laura era andata dritta a casa, dicendomi addirittura ti amo.

Volevo godermi la faccia di loro tre quando Laura non arrivava



Le 22 erano già passate

I ragazzi arrivarono, ci presentammo.

Per ingannare il tempo raccontai le mie peripezie ai ragazzi.

Mi dissero che ero un grande, perché riuscivo a scoparmi due ragazze insieme e anche tre insieme, quando la cugina era sempre sotto la mia ala protettiva .

Non sono mai stato uno che si vantava.

Anzi lo odio.

Preferisco essere quello che vola basso e che non si esalta o si incensa.

Ma era un chiaro messaggio non tanto velato all’orgoglio di Fabio e dei ragazzi che pensavano di poter giostrare le dinamiche di Laura a proprio piacimento

Ormai era passato quasi mezz’ora, feci per alzarmi e andarmene tutto tronfio del risultato, quando suonò il il campanello della porta.

Guardai Fabio avanzare fino al citofono e ascoltai al rallentatore quella frase

F: L-a-u-r-a è- a-r-r-i -v-a-t-a

Il corpo si pietrificò all’istante.

Per la seconda volta, dopo quella di mio papà che mi stava beccando con Michela, il sangue si gelò.

Fabio mi dovette spingere a forza verso il bagno di camera sua.

Accostai la porta e aspettai

Il tempo dalle scale alla camera era interminabile

Quando entrò sembrava un pulcino

Aveva piovuto dal tragitto da casa sua a quella di Fabio

Aveva un vestitino che assomigliava molto ad una sottoveste

Non lasciava niente all’immaginazione.

Si intravedevano solo le mutandine.

I capezzoli erano turgidi e le forme delle chiappe perfette

Fabio le tolse tutto e andò a prendere tre asciugamani

I ragazzi si misero ad asciugarla

Naturalmente facevano a gara a chi asciugasse le parti intime

Lei non aveva nessun pudore. Tantomeno di fronte ai ragazzi che non conosceva

Prese da una parte Fabio

L: stasera ho fatto visita con Red, mi ha detto che sono guarita.

Sono venuta a dirti che possiamo anche smettere.

Ti ringrazio per quello che hai fatto

Mi mancherà tanto quello che facevamo.

Mentre mi curavi, ho goduto veramente tanto



Laura mi sorprese

Per un attimo tutta la tensione si stava allentando

Voleva farla finita lì

Ma perché non telefonare?

Perché presentarsi ?

E poi con quell’abitino



F: ragazzi potete lasciarci un attimo da soli?

I ragazzi uscirono

Laura era avvolta dal solo asciugamano di fronte a Fabio che si avvicinò al suo corpo

F: sono felice per te che sei guarita e non hai bisogno del mio trattamento

Anche a me mancherà tantissimo

Ti chiedo se te la senti di continuare anche senza il tuo problema

Quando sono con te impazzisco, mi sembra di ritornare pischello.

Anche ora ho il cazzo che sta per esplodere



E si buttò giù i boxer

La fava di Fabio era alla massima erezione

Fabio prese la mano di laura e l’ appoggiò sulle palle



F: non posso stare senza la tua bocca, senza la tua fica deliziosa e il tuo culo che mi avvolge il cazzo

Lo sento che quando entra, lo accoglie e poi lo stringe come se non volesse uscire mai da lì.

Senti come sono calde le mie palle.

Ci sono litri di sperma che ti aspettano

Ho invitato i miei amici, ho parlato di te per giorni.

Hanno fatto i salti mortali per venire a conoscerti.

Vorrei che anche loro assaporassero il tuo corpicino



Fabio tolse l’accappatoio e Laura rimase nuda

Laura ora non riusciva più a guardare Fabio.

Sembrava essere ritornata una verginella alle prime armi

Il viso era rosso dalla vergogna

Quelle parole erano inaspettate

Io volevo entrare per farla finita

Ma avevo paura della reazione di Laura

Le parole di Fabio l’avevano colpita

Fabio fece un errore madornale

Trattarla come qualsiasi ragazza da approcciare per fare sesso

Fabio tirò su il mento e la baciò

Fu un bacio profondo e lentissimo

Ma Laura non replicò il bacio

Fu il turno di Lauretta

L: io non so cosa dire

Non posso fare una cosa del genere

Sono fidanzata con Antonio che per inciso è il tuo migliore amico

Lui è stato il primo in tutto

Il mio primo ragazzo

Il primo che ho fatto sesso

Mi ha protetto quando ero vulnerabile

Devo tutto a lui

Non posso fargli una cosa del genere

Io lo amo veramente

Se non ero fidanzata l’avrei fatto sicuramente

Tu sei bellissimo e mi hai fatto godere tanto

Sai come prendermi

Sai cosa desidero

Mi porti al settimo cielo, ma sei venuto dopo

Io non posso…



F: dici che non puoi, non vuoi, ma mi ha detto tutto questo tenendomi ancora in mano le palle e accarezzandomi con le dita la cappella.

Qualcosa non torna

Forse è come dici tu, il tuo cuore vuole lui, ma il tuo corpo vuole me

Improvvisamente alzò Laura per i fianchi, la mise a cavalluccio e la penetrò nella fica

Laura si tenne, abbracciando al collo Fabio, mentre lui la temeva per le cosce

F: sei bagnatissima

Fabio aumentò subito il ritmo di penetrazione

L: ti prego non mi fare questo, ti prego

Fabio tirò dritto per la sua strada e aumento ancora i colpi

F: dimmelo che mi vuoi , dimmi che vuoi il mio cazzo, dimmelo

Laura lo strinse ancora di più , ora si teneva anche sulla sua schiena

L: si ti voglioo , voglio il tuo cazzo, voglio tutto di te….



Si prospettava una serata lunghissima

Laura aveva ceduto alla carne…
eh niente cusa persa Laura bhe vediamo come prosegue e cosa succedera con Simona
 

maxpayne123

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CAPITOLO: SENZA RITEGNO

Il comportamento di Fabio non mi era piaciuto.

Sopratutto tra di noi, non avevamo nessun segreto

Avevo incentivato io Laura ad agire in quel modo, ma mi aspettavo che lui venisse a dirmelo

Chiamai al telefono Red

A: ho bisogno di far finire questo gioco. Ha preso una piega inaspettata.

Non è andata come pensavo.

Faccio venire a cena Laura e tu verrai con me.

Avrai la possibilità di scoparla di nuovo e far finire questo gioco una volta per tutte.

R: peccato che non sia riuscito come volevamo noi, ma stasera darò tutto me stesso.



Invitai Laurina a cena per una pizza veloce ma Red era già a lavoro

Non perse tempo.

Mentre si finiva la pizza, Laura era già stata impalata dalla mazza nera di Red

Se ne stava tranquilla a mangiare la pizza con in culo quel palo di carne

Notai come la mazza entrasse molto più in profondità di una ventina di giorni prima

Iniziava davvero ad avere il culo bello aperto

Appena finita la pizza Red mise a 90 Laura sul tavolo e iniziò un lento ma continuo bombardamento anale

Le mani di Red afferravano con fermezza i fianchi di Laura

I colpi di bacino erano sempre più forti

Laura era con gli occhi chiusi e la bocca aperta

Un primo orgasmo arrivò puntuale

Le gambe tremanti si afflosciavano di continuo

Red si mise di nuovo seduto, con Laura che riposava le gambe ma non il culo che veniva tempestato di penetrazioni

Red mi disse che prima di presentarsi da me , si era segato

Voleva durare il più possibile.

Si voleva congedare dal quel culo in modo che Laura se lo sarebbe ricordato per un bel po’

Per circa 10/15 minuti i colpi erano profondissimi.

Laura non faceva altro che ripetere “ godoooo”

Le posizioni erano molteplici

Quando il secondo orgasmo si fece vivo, Laurina mi chiamò

Era il momento di affondare anche da parte mia il colpo

Le doppie penetrazioni fioccavano, ma Red non lascio mai il culo della troietta.

La fica era un bagno.

Laura mi respinse piuttosto decisa, sentiva arrivare la squirtata.

Le gambe cedettero di schianto

Faceva impressione, sembrava un rubinetto aperto all’improvviso.

Uno schizzo continuo di 3/4 secondi fece un piccolo laghetto nel pavimento.

Anche Red alla fine cedette

Laura si accasciò a terra , quasi sotto il tavolo

Si stese sul pavimento.

Le gambe non riuscirono a sorreggerla

Red era un bagno di sudore.

Ma incredibilmente non venne.

Ne aveva ancora

Io invece, venni quasi subito dopo aver visto la scena

Vederla sguazzare nel suo stesso liquido, così impotente mi fece venire sulla sua schiena

Feci cenno a Red se voleva proseguire.

Lui scosse la testa.

Gli bastava

E a vedere le condizioni, anche a Laura

Red: ti do una bella notizia, sei guarita, la cura ha funzionato.

Non hai più niente dentro l’ano

Laura trovò le ultime forze per rialzarsi e baciare me e Red.

L: grazie, grazie, grazie.

Red ritornò a casa soddisfatto

Laura si distese su di me.

Mi riempiva di baci e di carezze

Poi se ne uscì con una frase che mi spiazzò

L: sono davvero felice che sia passato tutto, per me era un peso.

Sono talmente euforica, che voglio fare l’amore.

Ma no solo sesso, proprio amore.

Io ti amo tato

Ero rimasto spiazzato

Mi baciò dolcemente e per una ventina di minuti fu bellissimo

Ritornammo a scopare come le prime volte.

Niente anale ma in modo classico e lei fu dolcissima

Ridevamo e scherzavamo, sembravamo due fidanzatini alle prime esperienze.

Per me quella breve esperienza fu travolgente e inaspettata.

L: voglio fare la doccia e andare a casa.

Sto benissimo ma sono distrutta fisicamente.

Mi baciò ancora e uscì di casa.

Io ero raggiante.

Volevo andare da Fabio e vedere la sua faccia quando Laura non si sarebbe presentata.

Era la mia piccola rivincita e me la volevo godere

Laura ritornò prepotentemente nelle mie voglie

Mi presentai con un po’ di anticipo.

Fabio mi fece accomodare

Mi guardava e abbassava la testa come se volesse dirmi qualcosa ma non aveva il coraggio di parlare.

Così lo feci io per lui

A: che hai Fabio, hai da dirmi qualcosa?

Lo dissi con tono semiserio

F: in effetti si, ma ho paura della tua reazione

A: ormai che cambia, sputa il rospo

F: era da un po’ di tempo che raccontavo di Laura a qualche ragazzo che lavora in azienda con me, e così un paio di ragazzi si eccitavano sempre ai miei racconti.

Così gli ho promesso che una volta che avevo l’occasione avrei fatto partecipare anche loro

A: per cui stasera verrano anche loro?

F: si esatto. Li ho istruiti a dovere su cosa dovessero dire a Laura. Sei arrabbiato?

A: ma ci mancherebbe

A dire la verità ero incazzatissimo, però non mi interessava più niente.

Sapevo che Laura era andata dritta a casa, dicendomi addirittura ti amo.

Volevo godermi la faccia di loro tre quando Laura non arrivava



Le 22 erano già passate

I ragazzi arrivarono, ci presentammo.

Per ingannare il tempo raccontai le mie peripezie ai ragazzi.

Mi dissero che ero un grande, perché riuscivo a scoparmi due ragazze insieme e anche tre insieme, quando la cugina era sempre sotto la mia ala protettiva .

Non sono mai stato uno che si vantava.

Anzi lo odio.

Preferisco essere quello che vola basso e che non si esalta o si incensa.

Ma era un chiaro messaggio non tanto velato all’orgoglio di Fabio e dei ragazzi che pensavano di poter giostrare le dinamiche di Laura a proprio piacimento

Ormai era passato quasi mezz’ora, feci per alzarmi e andarmene tutto tronfio del risultato, quando suonò il il campanello della porta.

Guardai Fabio avanzare fino al citofono e ascoltai al rallentatore quella frase

F: L-a-u-r-a è- a-r-r-i -v-a-t-a

Il corpo si pietrificò all’istante.

Per la seconda volta, dopo quella di mio papà che mi stava beccando con Michela, il sangue si gelò.

Fabio mi dovette spingere a forza verso il bagno di camera sua.

Accostai la porta e aspettai

Il tempo dalle scale alla camera era interminabile

Quando entrò sembrava un pulcino

Aveva piovuto dal tragitto da casa sua a quella di Fabio

Aveva un vestitino che assomigliava molto ad una sottoveste

Non lasciava niente all’immaginazione.

Si intravedevano solo le mutandine.

I capezzoli erano turgidi e le forme delle chiappe perfette

Fabio le tolse tutto e andò a prendere tre asciugamani

I ragazzi si misero ad asciugarla

Naturalmente facevano a gara a chi asciugasse le parti intime

Lei non aveva nessun pudore. Tantomeno di fronte ai ragazzi che non conosceva

Prese da una parte Fabio

L: stasera ho fatto visita con Red, mi ha detto che sono guarita.

Sono venuta a dirti che possiamo anche smettere.

Ti ringrazio per quello che hai fatto

Mi mancherà tanto quello che facevamo.

Mentre mi curavi, ho goduto veramente tanto



Laura mi sorprese

Per un attimo tutta la tensione si stava allentando

Voleva farla finita lì

Ma perché non telefonare?

Perché presentarsi ?

E poi con quell’abitino



F: ragazzi potete lasciarci un attimo da soli?

I ragazzi uscirono

Laura era avvolta dal solo asciugamano di fronte a Fabio che si avvicinò al suo corpo

F: sono felice per te che sei guarita e non hai bisogno del mio trattamento

Anche a me mancherà tantissimo

Ti chiedo se te la senti di continuare anche senza il tuo problema

Quando sono con te impazzisco, mi sembra di ritornare pischello.

Anche ora ho il cazzo che sta per esplodere



E si buttò giù i boxer

La fava di Fabio era alla massima erezione

Fabio prese la mano di laura e l’ appoggiò sulle palle



F: non posso stare senza la tua bocca, senza la tua fica deliziosa e il tuo culo che mi avvolge il cazzo

Lo sento che quando entra, lo accoglie e poi lo stringe come se non volesse uscire mai da lì.

Senti come sono calde le mie palle.

Ci sono litri di sperma che ti aspettano

Ho invitato i miei amici, ho parlato di te per giorni.

Hanno fatto i salti mortali per venire a conoscerti.

Vorrei che anche loro assaporassero il tuo corpicino



Fabio tolse l’accappatoio e Laura rimase nuda

Laura ora non riusciva più a guardare Fabio.

Sembrava essere ritornata una verginella alle prime armi

Il viso era rosso dalla vergogna

Quelle parole erano inaspettate

Io volevo entrare per farla finita

Ma avevo paura della reazione di Laura

Le parole di Fabio l’avevano colpita

Fabio fece un errore madornale

Trattarla come qualsiasi ragazza da approcciare per fare sesso

Fabio tirò su il mento e la baciò

Fu un bacio profondo e lentissimo

Ma Laura non replicò il bacio

Fu il turno di Lauretta

L: io non so cosa dire

Non posso fare una cosa del genere

Sono fidanzata con Antonio che per inciso è il tuo migliore amico

Lui è stato il primo in tutto

Il mio primo ragazzo

Il primo che ho fatto sesso

Mi ha protetto quando ero vulnerabile

Devo tutto a lui

Non posso fargli una cosa del genere

Io lo amo veramente

Se non ero fidanzata l’avrei fatto sicuramente

Tu sei bellissimo e mi hai fatto godere tanto

Sai come prendermi

Sai cosa desidero

Mi porti al settimo cielo, ma sei venuto dopo

Io non posso…



F: dici che non puoi, non vuoi, ma mi ha detto tutto questo tenendomi ancora in mano le palle e accarezzandomi con le dita la cappella.

Qualcosa non torna

Forse è come dici tu, il tuo cuore vuole lui, ma il tuo corpo vuole me

Improvvisamente alzò Laura per i fianchi, la mise a cavalluccio e la penetrò nella fica

Laura si tenne, abbracciando al collo Fabio, mentre lui la temeva per le cosce

F: sei bagnatissima

Fabio aumentò subito il ritmo di penetrazione

L: ti prego non mi fare questo, ti prego

Fabio tirò dritto per la sua strada e aumento ancora i colpi

F: dimmelo che mi vuoi , dimmi che vuoi il mio cazzo, dimmelo

Laura lo strinse ancora di più , ora si teneva anche sulla sua schiena

L: si ti voglioo , voglio il tuo cazzo, voglio tutto di te….



Si prospettava una serata lunghissima

Laura aveva ceduto alla carne…
non s'abbottava mai di cazzi... e che è...
 

dan_zan

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Laura è stata una grande delusione, aveva la possibilità di riscattarsi, nonostante tutto quello che aveva combinato, invece non riesce a controllarsi nemmeno un po'. Mah che dire Laura nella vita sicuramente è destinata a svolazzare di cazzo in cazzo, finche il fisico glielo permette, rimanendo sempre sola perchè chi proverà a creare una relazione stabile con lei incapperà sempre in un bel paio di corna e questo rovinerà la coppia.
 

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Laura è stata una grande delusione, aveva la possibilità di riscattarsi, nonostante tutto quello che aveva combinato, invece non riesce a controllarsi nemmeno un po'. Mah che dire Laura nella vita sicuramente è destinata a svolazzare di cazzo in cazzo, finche il fisico glielo permette, rimanendo sempre sola perchè chi proverà a creare una relazione stabile con lei incapperà sempre in un bel paio di corna e questo rovinerà la coppia.
A meno che non le capiti un cukold che gode a mandarla con altri.
 

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A meno che non le capiti un cukold che gode a mandarla con altri.
La prima cosa che mi è venuta in mente,poi ancora non riesco a capire se Laura"ci sta con la testa"nel senso che dopo tutto quello che combina ci sia anche "circonvenzione di incapace",ma sarà il buon @tanacca a svelarci gli sviluppi delle 3 come già aveva scritto
 

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CAPITOLO: SENZA RITEGNO

Il comportamento di Fabio non mi era piaciuto.

Sopratutto tra di noi, non avevamo nessun segreto

Avevo incentivato io Laura ad agire in quel modo, ma mi aspettavo che lui venisse a dirmelo

Chiamai al telefono Red

A: ho bisogno di far finire questo gioco. Ha preso una piega inaspettata.

Non è andata come pensavo.

Faccio venire a cena Laura e tu verrai con me.

Avrai la possibilità di scoparla di nuovo e far finire questo gioco una volta per tutte.

R: peccato che non sia riuscito come volevamo noi, ma stasera darò tutto me stesso.



Invitai Laurina a cena per una pizza veloce ma Red era già a lavoro

Non perse tempo.

Mentre si finiva la pizza, Laura era già stata impalata dalla mazza nera di Red

Se ne stava tranquilla a mangiare la pizza con in culo quel palo di carne

Notai come la mazza entrasse molto più in profondità di una ventina di giorni prima

Iniziava davvero ad avere il culo bello aperto

Appena finita la pizza Red mise a 90 Laura sul tavolo e iniziò un lento ma continuo bombardamento anale

Le mani di Red afferravano con fermezza i fianchi di Laura

I colpi di bacino erano sempre più forti

Laura era con gli occhi chiusi e la bocca aperta

Un primo orgasmo arrivò puntuale

Le gambe tremanti si afflosciavano di continuo

Red si mise di nuovo seduto, con Laura che riposava le gambe ma non il culo che veniva tempestato di penetrazioni

Red mi disse che prima di presentarsi da me , si era segato

Voleva durare il più possibile.

Si voleva congedare dal quel culo in modo che Laura se lo sarebbe ricordato per un bel po’

Per circa 10/15 minuti i colpi erano profondissimi.

Laura non faceva altro che ripetere “ godoooo”

Le posizioni erano molteplici

Quando il secondo orgasmo si fece vivo, Laurina mi chiamò

Era il momento di affondare anche da parte mia il colpo

Le doppie penetrazioni fioccavano, ma Red non lascio mai il culo della troietta.

La fica era un bagno.

Laura mi respinse piuttosto decisa, sentiva arrivare la squirtata.

Le gambe cedettero di schianto

Faceva impressione, sembrava un rubinetto aperto all’improvviso.

Uno schizzo continuo di 3/4 secondi fece un piccolo laghetto nel pavimento.

Anche Red alla fine cedette

Laura si accasciò a terra , quasi sotto il tavolo

Si stese sul pavimento.

Le gambe non riuscirono a sorreggerla

Red era un bagno di sudore.

Ma incredibilmente non venne.

Ne aveva ancora

Io invece, venni quasi subito dopo aver visto la scena

Vederla sguazzare nel suo stesso liquido, così impotente mi fece venire sulla sua schiena

Feci cenno a Red se voleva proseguire.

Lui scosse la testa.

Gli bastava

E a vedere le condizioni, anche a Laura

Red: ti do una bella notizia, sei guarita, la cura ha funzionato.

Non hai più niente dentro l’ano

Laura trovò le ultime forze per rialzarsi e baciare me e Red.

L: grazie, grazie, grazie.

Red ritornò a casa soddisfatto

Laura si distese su di me.

Mi riempiva di baci e di carezze

Poi se ne uscì con una frase che mi spiazzò

L: sono davvero felice che sia passato tutto, per me era un peso.

Sono talmente euforica, che voglio fare l’amore.

Ma no solo sesso, proprio amore.

Io ti amo tato

Ero rimasto spiazzato

Mi baciò dolcemente e per una ventina di minuti fu bellissimo

Ritornammo a scopare come le prime volte.

Niente anale ma in modo classico e lei fu dolcissima

Ridevamo e scherzavamo, sembravamo due fidanzatini alle prime esperienze.

Per me quella breve esperienza fu travolgente e inaspettata.

L: voglio fare la doccia e andare a casa.

Sto benissimo ma sono distrutta fisicamente.

Mi baciò ancora e uscì di casa.

Io ero raggiante.

Volevo andare da Fabio e vedere la sua faccia quando Laura non si sarebbe presentata.

Era la mia piccola rivincita e me la volevo godere

Laura ritornò prepotentemente nelle mie voglie

Mi presentai con un po’ di anticipo.

Fabio mi fece accomodare

Mi guardava e abbassava la testa come se volesse dirmi qualcosa ma non aveva il coraggio di parlare.

Così lo feci io per lui

A: che hai Fabio, hai da dirmi qualcosa?

Lo dissi con tono semiserio

F: in effetti si, ma ho paura della tua reazione

A: ormai che cambia, sputa il rospo

F: era da un po’ di tempo che raccontavo di Laura a qualche ragazzo che lavora in azienda con me, e così un paio di ragazzi si eccitavano sempre ai miei racconti.

Così gli ho promesso che una volta che avevo l’occasione avrei fatto partecipare anche loro

A: per cui stasera verrano anche loro?

F: si esatto. Li ho istruiti a dovere su cosa dovessero dire a Laura. Sei arrabbiato?

A: ma ci mancherebbe

A dire la verità ero incazzatissimo, però non mi interessava più niente.

Sapevo che Laura era andata dritta a casa, dicendomi addirittura ti amo.

Volevo godermi la faccia di loro tre quando Laura non arrivava



Le 22 erano già passate

I ragazzi arrivarono, ci presentammo.

Per ingannare il tempo raccontai le mie peripezie ai ragazzi.

Mi dissero che ero un grande, perché riuscivo a scoparmi due ragazze insieme e anche tre insieme, quando la cugina era sempre sotto la mia ala protettiva .

Non sono mai stato uno che si vantava.

Anzi lo odio.

Preferisco essere quello che vola basso e che non si esalta o si incensa.

Ma era un chiaro messaggio non tanto velato all’orgoglio di Fabio e dei ragazzi che pensavano di poter giostrare le dinamiche di Laura a proprio piacimento

Ormai era passato quasi mezz’ora, feci per alzarmi e andarmene tutto tronfio del risultato, quando suonò il il campanello della porta.

Guardai Fabio avanzare fino al citofono e ascoltai al rallentatore quella frase

F: L-a-u-r-a è- a-r-r-i -v-a-t-a

Il corpo si pietrificò all’istante.

Per la seconda volta, dopo quella di mio papà che mi stava beccando con Michela, il sangue si gelò.

Fabio mi dovette spingere a forza verso il bagno di camera sua.

Accostai la porta e aspettai

Il tempo dalle scale alla camera era interminabile

Quando entrò sembrava un pulcino

Aveva piovuto dal tragitto da casa sua a quella di Fabio

Aveva un vestitino che assomigliava molto ad una sottoveste

Non lasciava niente all’immaginazione.

Si intravedevano solo le mutandine.

I capezzoli erano turgidi e le forme delle chiappe perfette

Fabio le tolse tutto e andò a prendere tre asciugamani

I ragazzi si misero ad asciugarla

Naturalmente facevano a gara a chi asciugasse le parti intime

Lei non aveva nessun pudore. Tantomeno di fronte ai ragazzi che non conosceva

Prese da una parte Fabio

L: stasera ho fatto visita con Red, mi ha detto che sono guarita.

Sono venuta a dirti che possiamo anche smettere.

Ti ringrazio per quello che hai fatto

Mi mancherà tanto quello che facevamo.

Mentre mi curavi, ho goduto veramente tanto



Laura mi sorprese

Per un attimo tutta la tensione si stava allentando

Voleva farla finita lì

Ma perché non telefonare?

Perché presentarsi ?

E poi con quell’abitino



F: ragazzi potete lasciarci un attimo da soli?

I ragazzi uscirono

Laura era avvolta dal solo asciugamano di fronte a Fabio che si avvicinò al suo corpo

F: sono felice per te che sei guarita e non hai bisogno del mio trattamento

Anche a me mancherà tantissimo

Ti chiedo se te la senti di continuare anche senza il tuo problema

Quando sono con te impazzisco, mi sembra di ritornare pischello.

Anche ora ho il cazzo che sta per esplodere



E si buttò giù i boxer

La fava di Fabio era alla massima erezione

Fabio prese la mano di laura e l’ appoggiò sulle palle



F: non posso stare senza la tua bocca, senza la tua fica deliziosa e il tuo culo che mi avvolge il cazzo

Lo sento che quando entra, lo accoglie e poi lo stringe come se non volesse uscire mai da lì.

Senti come sono calde le mie palle.

Ci sono litri di sperma che ti aspettano

Ho invitato i miei amici, ho parlato di te per giorni.

Hanno fatto i salti mortali per venire a conoscerti.

Vorrei che anche loro assaporassero il tuo corpicino



Fabio tolse l’accappatoio e Laura rimase nuda

Laura ora non riusciva più a guardare Fabio.

Sembrava essere ritornata una verginella alle prime armi

Il viso era rosso dalla vergogna

Quelle parole erano inaspettate

Io volevo entrare per farla finita

Ma avevo paura della reazione di Laura

Le parole di Fabio l’avevano colpita

Fabio fece un errore madornale

Trattarla come qualsiasi ragazza da approcciare per fare sesso

Fabio tirò su il mento e la baciò

Fu un bacio profondo e lentissimo

Ma Laura non replicò il bacio

Fu il turno di Lauretta

L: io non so cosa dire

Non posso fare una cosa del genere

Sono fidanzata con Antonio che per inciso è il tuo migliore amico

Lui è stato il primo in tutto

Il mio primo ragazzo

Il primo che ho fatto sesso

Mi ha protetto quando ero vulnerabile

Devo tutto a lui

Non posso fargli una cosa del genere

Io lo amo veramente

Se non ero fidanzata l’avrei fatto sicuramente

Tu sei bellissimo e mi hai fatto godere tanto

Sai come prendermi

Sai cosa desidero

Mi porti al settimo cielo, ma sei venuto dopo

Io non posso…



F: dici che non puoi, non vuoi, ma mi ha detto tutto questo tenendomi ancora in mano le palle e accarezzandomi con le dita la cappella.

Qualcosa non torna

Forse è come dici tu, il tuo cuore vuole lui, ma il tuo corpo vuole me

Improvvisamente alzò Laura per i fianchi, la mise a cavalluccio e la penetrò nella fica

Laura si tenne, abbracciando al collo Fabio, mentre lui la temeva per le cosce

F: sei bagnatissima

Fabio aumentò subito il ritmo di penetrazione

L: ti prego non mi fare questo, ti prego

Fabio tirò dritto per la sua strada e aumento ancora i colpi

F: dimmelo che mi vuoi , dimmi che vuoi il mio cazzo, dimmelo

Laura lo strinse ancora di più , ora si teneva anche sulla sua schiena

L: si ti voglioo , voglio il tuo cazzo, voglio tutto di te….



Si prospettava una serata lunghissima

Laura aveva ceduto alla carne…
Oltre al 104ismo, siamo anche alla bipolarita da cazzo : praticamente quei due neuroni si spengono sempre più e la persona davanti a lei è quella che si scoperebbe per sempre
 

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