Racconto di fantasia LA CUGINA DA ROMA - Luglio in Sardegna è un mese molto caldo

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LA CUGINA DA ROMA
Luglio in Sardegna è un mese molto caldo​

Samuele era appena tornato a casa, era quasi ora di cena e si stava per dirigere verso la sua camera per spogliarsi e buttarsi in doccia quando lo fermò il padre, chiamandolo. Con una rapida falcata aveva già saltato tanti gradini e si trovava già a metà della rampa di scale ma ridiscese e andò in cucina, da dove lo aveva chiamato la voce di suo padre.

-Guarda un po' chi c'è- disse il padre.
-Non ci credo! Guarda te quanto sei cresciuto!- disse sua cugina Laura.
-Ciao- rispose Samuele per metà balbettando.

Laura purtroppo l'aveva sempre vista pochissimo dato che abitava a Roma e le occasioni per vedersi erano rare dato che visitava raramente i parenti in Sardegna. Per quanto riguarda Samuele, invece, gli piaceva poco prendere gli aerei e comunque l'università gli assorbiva tantissimo tempo. Laura era la sua cugina preferita oltre che la più bella fra tutte loro e aveva fatto più volte capolino nella perversa fantasia del Samuele quattordicenne.

-Mi ricordo che l'ultima volta che ti ho visto avevi 13 anni!- disse Laura -Invece ora sei altissimo e hai pure la barba ahahah!- Aveva una bellissima risata e i suoi capelli biondi e ricci si muovevano sinuosamente ad ogni suo risolino. Era ancora più bella di quanto se la ricordasse, aveva il fascino da donna più matura rispetto all'ultima volta, ora che aveva oltrepassato i 30 anni.
-Quanti anni hai adesso, 19 giusto?- continuò Laura con un largo sorriso.
-No no, adesso ne ho 20, quasi 21. Fra poco comincerò il terzo anno all'università- rispose Samuele.
-Cavoli è passato un sacco di tempo allora, mi sembrava fosse di meno!- disse Laura aggrottando la fronte -Comunque non vedo l'ora che mi aggiorni su tutto! Voglio sapere che hai fatto in questi anni!-
-Va benissimo- disse Samuele e poi guardando il padre: -Vado su a fare la doccia e poi ci sono per cena-
-Vai vai- disse il padre.
-Okay a dopo- fece Laura strizzandogli un occhio.

Samuele salì lungo le scale velocissimo, un po' per la fretta della cena, un po' per l'emozione. Il cuore gli batteva a mille, non si aspettava la visita della cugina. Si spogliò completamente buttando tutti i vestiti per terra sul pavimento della camera, andò in bagno, entrò in doccia e aprì il rubinetto dell'acqua miscelandola tiepida. L'acqua gli scendeva lungo le spalle e mentre si passava le mani fra i capelli con lo shampoo ripensava a Laura e a quanto era stata un sogno erotico per lui da ragazzino. Improvvisamente a quei ricordi il suo pisello si risvegliò mettendosi dritto e fu per lui istintivo toccarlo un pò con la mano. Ripensava ancora a sua cugina e il pisello si faceva sempre più duro e allora cominciò a masturbarsi piano. Poi la immaginò mentre si spogliava, mentre liberava dalla costrizione del reggiseno quelle bellissime tette. Erano una terza circa, non era mai stato bravo con le misure, però erano grandi e sembravano anche molto sode. Samuele aumentò il ritmo con la mano, sempre più veloce. Stava per venire, sentiva l'orgasmo arrivare dentro di lui.

-Samuuu! Sbrigati è pronto a tavola!- urlò la mamma da sotto.
-Arrivo- rispose.

Lasciò la presa dal pisello, sbuffando prese il bagnoschiuma e si insaponò. Dopo essersi risciacquato con acqua aprì le tendine del box doccia e prese l'asciugamano. Aveva ancora il cazzo dritto per colpa di Laura. Andò in camera, si vestì al volo e scese giù per cena.​


CONTINUA...​
 

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