Esperienza reale La madre del ragazzo a cui insegno

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Carlo Erba

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Come sarebbe a dire, deve ancora accadere e invece è accaduto??? E lo stesso giorno in cui hai aperto questa discussione? :unsure:
Dico espressamente che deve ancora accadere che me la trombi, difatti con la seconda parte del racconto, in arrivo stasera, vedrete come andò a finire quel giorno...
 
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Carlo Erba

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Delicatamente me lo prende in mano e...
[CONTINUA...]
con movimenti appena accennati ma sicuri inizia a fare su e giù, massaggiandomelo più che segandomelo, come se si stesse godendo appieno il momento. Piano piano inizia ad aumentare il ritmo e il massaggio sfocia in una sega meravigliosa, io stavo godendo come non mai e mi sono dovuto concentrare al massimo per non venire in pochi secondi. I suoi occhi erano sempre fissi sulla mia cappella violacea e gonfia, solo ogni tanto alzava lo sguardo per guardarmi dritto negli occhi. Non potevo credere a quello che stava succedendo. La milfona dei miei sogni mi stava segando. Se solo ripenso a quante seghe mi sono fatto su di lei e sulle sue mutande pregne di umori, non mi sembra ancora vero che sia successo. Il coronamento di un sogno, o quasi: io volevo scoparmela a sangue, buttarglielo nella figa bollente e inondarla di sborra. E pensavo di esserci quasi. Ma torniamo alla sega: con l'altra mano inizia ad accarezzarmi lo scroto, delicatamente si fa appoggiare i testicoli sul palmo della mano, come per sentirne la sostanza, per poi continuare il massaggio, stringendomeli anche piuttosto forte, fino a farmi provare un briciolo di dolore, che non faceva altro che alimentare la mia eccitazione. Io intanto le guardavo e le stuzzicavo le tette che ballavano impazzite, i capezzoli turgidi mi facevano impazzire, mi piego verso di lei e inizio a succhiarglieli e mordicchiardegli mentre le strizzavo le tette. Lei emetteva urletti di piacere come una vera troia, si vedeva che non era così eccitata da tanto tempo. Poco dopo stacca le mani dal mio cazzo, mi spinge facendomi cadere di schiena sul divano, trovandomi così disteso. Lei si butta sul mio cazzo, vorace e affamata, e di colpo me lo prende interamente in bocca (non ho un cazzo particolarmente grande). La sua bocca era caldissima, piena di saliva che iniziava a colarmi sulla base del cazzo, e la sua lingua soffice delicatamente mi avvolgeva prima l'asta, poi sale per concentrarsi sulla cappella, giocando con il frenulo per poi tornare a ficcarselo fino in gola, soffocando qualche conato. Inutile dire che è stato il pompino più bello della mia vita. Mi pompava con gusto, con passione, era intenzionata a farmi sborrare nella sua gola, voleva dissetarsi con la mia sborra la troia, chissà da quanto non ne prendeva. Io però non volevo venire subito, dopo qualche minuto tra sega e pompino: un po' per non fare una figuraccia, un po' perchè volevo sborrare dopo averla scopata. Quindi la afferro per i capelli, le tiro via la testa dal mio cazzo e la guardo dritta negli occhi, poi mi avvicino e le ficco la mia lingua in bocca. Lei contraccambia, le nostre lingue e le nostre salive si mescolano in un vortice di erotismo. Sentivo il sapore del mio cazzo, e sapere che veniva dalla sua bocca mi mandava in estasi. Mi stacco dal bacio, e a mia volta la spingo, facendola distendere a pancia in su. Le sue tette si adagiarono e si appiattirono sul suo petto, spiccavano i capezzoli sempre duri. Finalmente avevo accesso anche alla sua parte bassa: indossava ancora i pantaloncini. Glieli afferro e inizio a sfilarglieli, lasciando così il posto alle mutandine che ero solito riempire di sborra. Senza togliergliele, mi butto fra le sue gambe e inizio ad annusarla e a baciarla, mentre lei si contorceva di già dal piacere. Colto dall'eccitazione del momento le dico "Conosco bene queste mutande, sapessi quante volte le ho annusate e le ho riempite di sborra!". Lei alza la testa e mi guarda stupita a bocca aperta, per poi scoppiare a ridere dicendo "Che porco!". Continuo a baciarle la figa da sopra le mutande, spostandomi a leccarle le cosce ogni tanto, mentre con le mani nel frattempo stavo stringendo il suo culo. Era proprio come me l'aspettavo: sodo ma morbido, bello pieno e burroso. Non resisto più: le afferro le mutandine e con violenza gliele tolgo, liberando la fighetta lucida da quanto era bagnata. La figa era bella liscia e depilata, sul pube aveva un bel pratino di pelo ben curato. Affondo il naso in quel ben di dio e cerco di gustare ogni singola sfumatura del profumo che emanava: era come quello che spesso sentivo sulle mutandine ma più intenso, più pungente, era il nettare degli dei. Le ficco la lingua più a fondo possibile, iniziando a turbinare la lingua per poi uscire e affondarmi sul clitoride. Lei letteralmente inizia ad urlare dal piacere, probabilmente esagerando, ma immagino fosse presa dal momento almeno quanto me. Sento che si contorce dal piacere, mi afferra la testa e me la preme sulla sua figa deliziosa, ormai ero un tutt'uno con lei. Mi concentro sul clitoride con la lingia e le ficco due dita, entrano senza fare il minimo sforzo, quindi le tiro fuori ed entro con tre, sento che è il numero giusto da come contrae i muscoli. Continuo a leccarla e a sditalinarla, lei incarca la schiena, la sua figa si stringe attorno alle mie dita ed inizia a tremare, a contorcersi e ad urlare ancora più forte. Aumento il ritmo, lei si contorce e urla ancora di più, sta godendo come una porca in calore, sta avendo un orgasmo infinito. Dopo molti secondi si rilassa, stremata dal godimento, quindi tolgo le dita da dentro di lei e me le lecco, apprezzando ancora una volta il suo nettare. Mi distendo sopra di lei baciandole prima le tette e poi il collo, arrivando fino a leccarle l'orecchio. Lei si sta ancora riprendendo dall'orgasmo e mi dice "Porca puttana, quanto cazzo mi hai fatta godere..." al che rispondo "e non ho ancora finito". Detto ciò sollevo leggermente il bacino, mi prendo il cazzo in mano, che era ancora durissimo, gonfio e pronto ad esplodere, e lo indirizzo verso la sua fighetta distrutta e bagnata. Sto per appoggiare la cappella fra le piccole labbra ma vedo che lei si sottrae, contorcendo un attimo il bacino. Riprovo a penetrarla ma ancora vedo che si scosta, e addirittura mi mette una mano sulla pancia per bloccarmi. La guardo con fare interrogativo e lei mi dice, preparatevi: "In figa no, non voglio tradire Roberto". Io pensavo stesse scherzando e mi metto a ridere fortissimo. Ti sei appena fatta leccare la figa, mi hai spompinato e non vuoi fartelo mettere in figa perché altrimenti tradiresti il marito? Ma che cazzo sta dicendo sta troia! Vedo che però lei non ride, fa un sorriso imbarazzato e basta. Capisco allora che è seria, allora mi alzo e la guardo un po' storta, facendole percepire il mio disappunto. Lei cerca di gestire la situazione tornando a sorridere con aria maliziosa e ribattendo "Ma non pensare mica che ti faccia andare via a palle piene", mentre riprende il mio cazzo in mano e ricomincia a segarmi con foga, e poi a spompinarmi. Continuavo a non capire la situazione, sega e pompino non sono tradimento? Ma che si è fumata sta cagna? Mando via i pensieri e penso a godermi il momento, ora non avrei più cercato di trattenermi. Le afferro la testa e inizio a dare colpi di bacino scopandole letteralmente la gola, mentre lei succhiava e mi accarezzava le palle. Sento che l'orgasmo si avvicina, allora la afferro ancora più forte per i capelli, e quasi con violenza le ficco il cazzo più in fondo possibile, aumentando il ritmo. Lei capisce che sto per venire e a sua volta aumenta l'intensità del risucchio: era proprio una dea dei pompini. Ecco che arriva l'orgasmo, sento litri si sborra che le inondano la gola, lei da brava troia manda giù tutto, dopodiché tiro fuori il cazzo e indirizzo gli ultimi, potenti schizzi sulla sua faccia e sulle sue tette. Penso di non aver mai sborrato così tanto.

Dopo esserci ricomposti, ci sediamo e parliamo di quello che è appena successo. Lei mi giustifica quello che pensavo da molto: con il marito non riesce più a fare niente, io le sono sempre piaciuto e aveva notato che l'interesse era reciproco. Così ha scelto di fare questa unica, enorme pazzia e concedersi questo momento con me, ma che comunque non voleva tradire il marito e quindi per questo motivo non ha voluto avere un rapporto completo con me, anche se le sarebbe piaciuto. Le dico che anche a me sarebbe molto piaciuto ma cerco di essere comprensivo e dico che è andata benissimo anche così, che ho goduto come non mai e lei mi conferma che è stato reciproco. Concordiamo sul fatto che non si deve sapere in giro altrimenti sarebbero guai. Ci salutiamo con un ultimo bacio, a stampo questa volta. Quindi, lei mi da il libro (stavo andando via senza prendermelo, me ne ero dimenticato) e me ne vado.
Io ero felice a metà. Ero contentissimo di essere riuscito a godermi Laura nuda, a farla urlare dal piacere, ero contentissimo che lei avesse fatto godere me, ero contento di averle inondato la gola di sborra. Però, avevo l'amaro in bocca per non averla trombata, quello sarebbe stato il massimo. Non capivo la sua mentalità del cazzo ma vabbè. Ma mi sono ripromesso che non avrei mollato e che ce l'avrei fatta. Ad oggi, ancora non sono riuscito, ma spero di farcela.
[continua...]

ho ancora un solo episodio da raccontare e non potente come questo, ma come ho detto all'inizio del thread sarà in costante aggiornamento in caso dovesse succedere altro (e spero vivamente di sì)
 

Rosslu88

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con movimenti appena accennati ma sicuri inizia a fare su e giù, massaggiandomelo più che segandomelo, come se si stesse godendo appieno il momento. Piano piano inizia ad aumentare il ritmo e il massaggio sfocia in una sega meravigliosa, io stavo godendo come non mai e mi sono dovuto concentrare al massimo per non venire in pochi secondi. I suoi occhi erano sempre fissi sulla mia cappella violacea e gonfia, solo ogni tanto alzava lo sguardo per guardarmi dritto negli occhi. Non potevo credere a quello che stava succedendo. La milfona dei miei sogni mi stava segando. Se solo ripenso a quante seghe mi sono fatto su di lei e sulle sue mutande pregne di umori, non mi sembra ancora vero che sia successo. Il coronamento di un sogno, o quasi: io volevo scoparmela a sangue, buttarglielo nella figa bollente e inondarla di sborra. E pensavo di esserci quasi. Ma torniamo alla sega: con l'altra mano inizia ad accarezzarmi lo scroto, delicatamente si fa appoggiare i testicoli sul palmo della mano, come per sentirne la sostanza, per poi continuare il massaggio, stringendomeli anche piuttosto forte, fino a farmi provare un briciolo di dolore, che non faceva altro che alimentare la mia eccitazione. Io intanto le guardavo e le stuzzicavo le tette che ballavano impazzite, i capezzoli turgidi mi facevano impazzire, mi piego verso di lei e inizio a succhiarglieli e mordicchiardegli mentre le strizzavo le tette. Lei emetteva urletti di piacere come una vera troia, si vedeva che non era così eccitata da tanto tempo. Poco dopo stacca le mani dal mio cazzo, mi spinge facendomi cadere di schiena sul divano, trovandomi così disteso. Lei si butta sul mio cazzo, vorace e affamata, e di colpo me lo prende interamente in bocca (non ho un cazzo particolarmente grande). La sua bocca era caldissima, piena di saliva che iniziava a colarmi sulla base del cazzo, e la sua lingua soffice delicatamente mi avvolgeva prima l'asta, poi sale per concentrarsi sulla cappella, giocando con il frenulo per poi tornare a ficcarselo fino in gola, soffocando qualche conato. Inutile dire che è stato il pompino più bello della mia vita. Mi pompava con gusto, con passione, era intenzionata a farmi sborrare nella sua gola, voleva dissetarsi con la mia sborra la troia, chissà da quanto non ne prendeva. Io però non volevo venire subito, dopo qualche minuto tra sega e pompino: un po' per non fare una figuraccia, un po' perchè volevo sborrare dopo averla scopata. Quindi la afferro per i capelli, le tiro via la testa dal mio cazzo e la guardo dritta negli occhi, poi mi avvicino e le ficco la mia lingua in bocca. Lei contraccambia, le nostre lingue e le nostre salive si mescolano in un vortice di erotismo. Sentivo il sapore del mio cazzo, e sapere che veniva dalla sua bocca mi mandava in estasi. Mi stacco dal bacio, e a mia volta la spingo, facendola distendere a pancia in su. Le sue tette si adagiarono e si appiattirono sul suo petto, spiccavano i capezzoli sempre duri. Finalmente avevo accesso anche alla sua parte bassa: indossava ancora i pantaloncini. Glieli afferro e inizio a sfilarglieli, lasciando così il posto alle mutandine che ero solito riempire di sborra. Senza togliergliele, mi butto fra le sue gambe e inizio ad annusarla e a baciarla, mentre lei si contorceva di già dal piacere. Colto dall'eccitazione del momento le dico "Conosco bene queste mutande, sapessi quante volte le ho annusate e le ho riempite di sborra!". Lei alza la testa e mi guarda stupita a bocca aperta, per poi scoppiare a ridere dicendo "Che porco!". Continuo a baciarle la figa da sopra le mutande, spostandomi a leccarle le cosce ogni tanto, mentre con le mani nel frattempo stavo stringendo il suo culo. Era proprio come me l'aspettavo: sodo ma morbido, bello pieno e burroso. Non resisto più: le afferro le mutandine e con violenza gliele tolgo, liberando la fighetta lucida da quanto era bagnata. La figa era bella liscia e depilata, sul pube aveva un bel pratino di pelo ben curato. Affondo il naso in quel ben di dio e cerco di gustare ogni singola sfumatura del profumo che emanava: era come quello che spesso sentivo sulle mutandine ma più intenso, più pungente, era il nettare degli dei. Le ficco la lingua più a fondo possibile, iniziando a turbinare la lingua per poi uscire e affondarmi sul clitoride. Lei letteralmente inizia ad urlare dal piacere, probabilmente esagerando, ma immagino fosse presa dal momento almeno quanto me. Sento che si contorce dal piacere, mi afferra la testa e me la preme sulla sua figa deliziosa, ormai ero un tutt'uno con lei. Mi concentro sul clitoride con la lingia e le ficco due dita, entrano senza fare il minimo sforzo, quindi le tiro fuori ed entro con tre, sento che è il numero giusto da come contrae i muscoli. Continuo a leccarla e a sditalinarla, lei incarca la schiena, la sua figa si stringe attorno alle mie dita ed inizia a tremare, a contorcersi e ad urlare ancora più forte. Aumento il ritmo, lei si contorce e urla ancora di più, sta godendo come una porca in calore, sta avendo un orgasmo infinito. Dopo molti secondi si rilassa, stremata dal godimento, quindi tolgo le dita da dentro di lei e me le lecco, apprezzando ancora una volta il suo nettare. Mi distendo sopra di lei baciandole prima le tette e poi il collo, arrivando fino a leccarle l'orecchio. Lei si sta ancora riprendendo dall'orgasmo e mi dice "Porca puttana, quanto cazzo mi hai fatta godere..." al che rispondo "e non ho ancora finito". Detto ciò sollevo leggermente il bacino, mi prendo il cazzo in mano, che era ancora durissimo, gonfio e pronto ad esplodere, e lo indirizzo verso la sua fighetta distrutta e bagnata. Sto per appoggiare la cappella fra le piccole labbra ma vedo che lei si sottrae, contorcendo un attimo il bacino. Riprovo a penetrarla ma ancora vedo che si scosta, e addirittura mi mette una mano sulla pancia per bloccarmi. La guardo con fare interrogativo e lei mi dice, preparatevi: "In figa no, non voglio tradire Roberto". Io pensavo stesse scherzando e mi metto a ridere fortissimo. Ti sei appena fatta leccare la figa, mi hai spompinato e non vuoi fartelo mettere in figa perché altrimenti tradiresti il marito? Ma che cazzo sta dicendo sta troia! Vedo che però lei non ride, fa un sorriso imbarazzato e basta. Capisco allora che è seria, allora mi alzo e la guardo un po' storta, facendole percepire il mio disappunto. Lei cerca di gestire la situazione tornando a sorridere con aria maliziosa e ribattendo "Ma non pensare mica che ti faccia andare via a palle piene", mentre riprende il mio cazzo in mano e ricomincia a segarmi con foga, e poi a spompinarmi. Continuavo a non capire la situazione, sega e pompino non sono tradimento? Ma che si è fumata sta cagna? Mando via i pensieri e penso a godermi il momento, ora non avrei più cercato di trattenermi. Le afferro la testa e inizio a dare colpi di bacino scopandole letteralmente la gola, mentre lei succhiava e mi accarezzava le palle. Sento che l'orgasmo si avvicina, allora la afferro ancora più forte per i capelli, e quasi con violenza le ficco il cazzo più in fondo possibile, aumentando il ritmo. Lei capisce che sto per venire e a sua volta aumenta l'intensità del risucchio: era proprio una dea dei pompini. Ecco che arriva l'orgasmo, sento litri si sborra che le inondano la gola, lei da brava troia manda giù tutto, dopodiché tiro fuori il cazzo e indirizzo gli ultimi, potenti schizzi sulla sua faccia e sulle sue tette. Penso di non aver mai sborrato così tanto.

Dopo esserci ricomposti, ci sediamo e parliamo di quello che è appena successo. Lei mi giustifica quello che pensavo da molto: con il marito non riesce più a fare niente, io le sono sempre piaciuto e aveva notato che l'interesse era reciproco. Così ha scelto di fare questa unica, enorme pazzia e concedersi questo momento con me, ma che comunque non voleva tradire il marito e quindi per questo motivo non ha voluto avere un rapporto completo con me, anche se le sarebbe piaciuto. Le dico che anche a me sarebbe molto piaciuto ma cerco di essere comprensivo e dico che è andata benissimo anche così, che ho goduto come non mai e lei mi conferma che è stato reciproco. Concordiamo sul fatto che non si deve sapere in giro altrimenti sarebbero guai. Ci salutiamo con un ultimo bacio, a stampo questa volta. Quindi, lei mi da il libro (stavo andando via senza prendermelo, me ne ero dimenticato) e me ne vado.
Io ero felice a metà. Ero contentissimo di essere riuscito a godermi Laura nuda, a farla urlare dal piacere, ero contentissimo che lei avesse fatto godere me, ero contento di averle inondato la gola di sborra. Però, avevo l'amaro in bocca per non averla trombata, quello sarebbe stato il massimo. Non capivo la sua mentalità del cazzo ma vabbè. Ma mi sono ripromesso che non avrei mollato e che ce l'avrei fatta. Ad oggi, ancora non sono riuscito, ma spero di farcela.
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Questa sii che è troia! Se ti da la figa non ti lascierà più
 

sormarco

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Ma torniamo alla sega: con l'altra mano inizia ad accarezzarmi lo scroto, delicatamente si fa appoggiare i testicoli sul palmo della mano, come per sentirne la sostanza, per poi continuare il massaggio, stringendomeli anche piuttosto forte, fino a farmi provare un briciolo di dolore, che non faceva altro che alimentare la mia eccitazione. Io intanto le guardavo e le stuzzicavo le tette che ballavano impazzite, i capezzoli turgidi mi facevano impazzire, mi piego verso di lei e inizio a succhiarglieli e mordicchiardegli mentre le strizzavo le tette. Lei emetteva urletti di piacere come una vera troia, si vedeva che non era così eccitata da tanto tempo. Poco dopo stacca le mani dal mio cazzo, mi spinge facendomi cadere di schiena sul divano, trovandomi così disteso. Lei si butta sul mio cazzo, vorace e affamata, e di colpo me lo prende interamente in bocca (non ho un cazzo particolarmente grande). La sua bocca era caldissima, piena di saliva che iniziava a colarmi sulla base del cazzo, e la sua lingua soffice delicatamente mi avvolgeva prima l'asta, poi sale per concentrarsi sulla cappella, giocando con il frenulo per poi tornare a ficcarselo fino in gola, soffocando qualche conato. Inutile dire che è stato il pompino più bello della mia vita. Mi pompava con gusto, con passione, era intenzionata a farmi sborrare nella sua gola, voleva dissetarsi con la mia sborra la troia, chissà da quanto non ne prendeva. Io però non volevo venire subito, dopo qualche minuto tra sega e pompino: un po' per non fare una figuraccia, un po' perchè volevo sborrare dopo averla scopata. Quindi la afferro per i capelli, le tiro via la testa dal mio cazzo e la guardo dritta negli occhi, poi mi avvicino e le ficco la mia lingua in bocca. Lei contraccambia, le nostre lingue e le nostre salive si mescolano in un vortice di erotismo. Sentivo il sapore del mio cazzo, e sapere che veniva dalla sua bocca mi mandava in estasi. Mi stacco dal bacio, e a mia volta la spingo, facendola distendere a pancia in su. Le sue tette si adagiarono e si appiattirono sul suo petto, spiccavano i capezzoli sempre duri. Finalmente avevo accesso anche alla sua parte bassa: indossava ancora i pantaloncini. Glieli afferro e inizio a sfilarglieli, lasciando così il posto alle mutandine che ero solito riempire di sborra. Senza togliergliele, mi butto fra le sue gambe e inizio ad annusarla e a baciarla, mentre lei si contorceva di già dal piacere. Colto dall'eccitazione del momento le dico "Conosco bene queste mutande, sapessi quante volte le ho annusate e le ho riempite di sborra!". Lei alza la testa e mi guarda stupita a bocca aperta, per poi scoppiare a ridere dicendo "Che porco!". Continuo a baciarle la figa da sopra le mutande, spostandomi a leccarle le cosce ogni tanto, mentre con le mani nel frattempo stavo stringendo il suo culo. Era proprio come me l'aspettavo: sodo ma morbido, bello pieno e burroso. Non resisto più: le afferro le mutandine e con violenza gliele tolgo, liberando la fighetta lucida da quanto era bagnata. La figa era bella liscia e depilata, sul pube aveva un bel pratino di pelo ben curato. Affondo il naso in quel ben di dio e cerco di gustare ogni singola sfumatura del profumo che emanava: era come quello che spesso sentivo sulle mutandine ma più intenso, più pungente, era il nettare degli dei. Le ficco la lingua più a fondo possibile, iniziando a turbinare la lingua per poi uscire e affondarmi sul clitoride. Lei letteralmente inizia ad urlare dal piacere, probabilmente esagerando, ma immagino fosse presa dal momento almeno quanto me. Sento che si contorce dal piacere, mi afferra la testa e me la preme sulla sua figa deliziosa, ormai ero un tutt'uno con lei. Mi concentro sul clitoride con la lingia e le ficco due dita, entrano senza fare il minimo sforzo, quindi le tiro fuori ed entro con tre, sento che è il numero giusto da come contrae i muscoli. Continuo a leccarla e a sditalinarla, lei incarca la schiena, la sua figa si stringe attorno alle mie dita ed inizia a tremare, a contorcersi e ad urlare ancora più forte. Aumento il ritmo, lei si contorce e urla ancora di più, sta godendo come una porca in calore, sta avendo un orgasmo infinito. Dopo molti secondi si rilassa, stremata dal godimento, quindi tolgo le dita da dentro di lei e me le lecco, apprezzando ancora una volta il suo nettare. Mi distendo sopra di lei baciandole prima le tette e poi il collo, arrivando fino a leccarle l'orecchio. Lei si sta ancora riprendendo dall'orgasmo e mi dice "Porca puttana, quanto cazzo mi hai fatta godere..." al che rispondo "e non ho ancora finito". Detto ciò sollevo leggermente il bacino, mi prendo il cazzo in mano, che era ancora durissimo, gonfio e pronto ad esplodere, e lo indirizzo verso la sua fighetta distrutta e bagnata. Sto per appoggiare la cappella fra le piccole labbra ma vedo che lei si sottrae, contorcendo un attimo il bacino. Riprovo a penetrarla ma ancora vedo che si scosta, e addirittura mi mette una mano sulla pancia per bloccarmi. La guardo con fare interrogativo e lei mi dice, preparatevi: "In figa no, non voglio tradire Roberto". Io pensavo stesse scherzando e mi metto a ridere fortissimo. Ti sei appena fatta leccare la figa, mi hai spompinato e non vuoi fartelo mettere in figa perché altrimenti tradiresti il marito? Ma che cazzo sta dicendo sta troia! Vedo che però lei non ride, fa un sorriso imbarazzato e basta. Capisco allora che è seria, allora mi alzo e la guardo un po' storta, facendole percepire il mio disappunto. Lei cerca di gestire la situazione tornando a sorridere con aria maliziosa e ribattendo "Ma non pensare mica che ti faccia andare via a palle piene", mentre riprende il mio cazzo in mano e ricomincia a segarmi con foga, e poi a spompinarmi. Continuavo a non capire la situazione, sega e pompino non sono tradimento? Ma che si è fumata sta cagna? Mando via i pensieri e penso a godermi il momento, ora non avrei più cercato di trattenermi. Le afferro la testa e inizio a dare colpi di bacino scopandole letteralmente la gola, mentre lei succhiava e mi accarezzava le palle. Sento che l'orgasmo si avvicina, allora la afferro ancora più forte per i capelli, e quasi con violenza le ficco il cazzo più in fondo possibile, aumentando il ritmo. Lei capisce che sto per venire e a sua volta aumenta l'intensità del risucchio: era proprio una dea dei pompini. Ecco che arriva l'orgasmo, sento litri si sborra che le inondano la gola, lei da brava troia manda giù tutto, dopodiché tiro fuori il cazzo e indirizzo gli ultimi, potenti schizzi sulla sua faccia e sulle sue tette. Penso di non aver mai sborrato così tanto.

Dopo esserci ricomposti, ci sediamo e parliamo di quello che è appena successo. Lei mi giustifica quello che pensavo da molto: con il marito non riesce più a fare niente, io le sono sempre piaciuto e aveva notato che l'interesse era reciproco. Così ha scelto di fare questa unica, enorme pazzia e concedersi questo momento con me, ma che comunque non voleva tradire il marito e quindi per questo motivo non ha voluto avere un rapporto completo con me, anche se le sarebbe piaciuto. Le dico che anche a me sarebbe molto piaciuto ma cerco di essere comprensivo e dico che è andata benissimo anche così, che ho goduto come non mai e lei mi conferma che è stato reciproco. Concordiamo sul fatto che non si deve sapere in giro altrimenti sarebbero guai. Ci salutiamo con un ultimo bacio, a stampo questa volta. Quindi, lei mi da il libro (stavo andando via senza prendermelo, me ne ero dimenticato) e me ne vado.
Io ero felice a metà. Ero contentissimo di essere riuscito a godermi Laura nuda, a farla urlare dal piacere, ero contentissimo che lei avesse fatto godere me, ero contento di averle inondato la gola di sborra. Però, avevo l'amaro in bocca per non averla trombata, quello sarebbe stato il massimo. Non capivo la sua mentalità del cazzo ma vabbè. Ma mi sono ripromesso che non avrei mollato e che ce l'avrei fatta. Ad oggi, ancora non sono riuscito, ma spero di farcela.
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ho ancora un solo episodio da raccontare e non potente come questo, ma come ho detto all'inizio del thread sarà in costante aggiornamento in caso dovesse succedere altro (e spero vivamente di sì)
Potevi farle il culo, quello non è tradimento
 

Totonnxt86

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con movimenti appena accennati ma sicuri inizia a fare su e giù, massaggiandomelo più che segandomelo, come se si stesse godendo appieno il momento. Piano piano inizia ad aumentare il ritmo e il massaggio sfocia in una sega meravigliosa, io stavo godendo come non mai e mi sono dovuto concentrare al massimo per non venire in pochi secondi. I suoi occhi erano sempre fissi sulla mia cappella violacea e gonfia, solo ogni tanto alzava lo sguardo per guardarmi dritto negli occhi. Non potevo credere a quello che stava succedendo. La milfona dei miei sogni mi stava segando. Se solo ripenso a quante seghe mi sono fatto su di lei e sulle sue mutande pregne di umori, non mi sembra ancora vero che sia successo. Il coronamento di un sogno, o quasi: io volevo scoparmela a sangue, buttarglielo nella figa bollente e inondarla di sborra. E pensavo di esserci quasi. Ma torniamo alla sega: con l'altra mano inizia ad accarezzarmi lo scroto, delicatamente si fa appoggiare i testicoli sul palmo della mano, come per sentirne la sostanza, per poi continuare il massaggio, stringendomeli anche piuttosto forte, fino a farmi provare un briciolo di dolore, che non faceva altro che alimentare la mia eccitazione. Io intanto le guardavo e le stuzzicavo le tette che ballavano impazzite, i capezzoli turgidi mi facevano impazzire, mi piego verso di lei e inizio a succhiarglieli e mordicchiardegli mentre le strizzavo le tette. Lei emetteva urletti di piacere come una vera troia, si vedeva che non era così eccitata da tanto tempo. Poco dopo stacca le mani dal mio cazzo, mi spinge facendomi cadere di schiena sul divano, trovandomi così disteso. Lei si butta sul mio cazzo, vorace e affamata, e di colpo me lo prende interamente in bocca (non ho un cazzo particolarmente grande). La sua bocca era caldissima, piena di saliva che iniziava a colarmi sulla base del cazzo, e la sua lingua soffice delicatamente mi avvolgeva prima l'asta, poi sale per concentrarsi sulla cappella, giocando con il frenulo per poi tornare a ficcarselo fino in gola, soffocando qualche conato. Inutile dire che è stato il pompino più bello della mia vita. Mi pompava con gusto, con passione, era intenzionata a farmi sborrare nella sua gola, voleva dissetarsi con la mia sborra la troia, chissà da quanto non ne prendeva. Io però non volevo venire subito, dopo qualche minuto tra sega e pompino: un po' per non fare una figuraccia, un po' perchè volevo sborrare dopo averla scopata. Quindi la afferro per i capelli, le tiro via la testa dal mio cazzo e la guardo dritta negli occhi, poi mi avvicino e le ficco la mia lingua in bocca. Lei contraccambia, le nostre lingue e le nostre salive si mescolano in un vortice di erotismo. Sentivo il sapore del mio cazzo, e sapere che veniva dalla sua bocca mi mandava in estasi. Mi stacco dal bacio, e a mia volta la spingo, facendola distendere a pancia in su. Le sue tette si adagiarono e si appiattirono sul suo petto, spiccavano i capezzoli sempre duri. Finalmente avevo accesso anche alla sua parte bassa: indossava ancora i pantaloncini. Glieli afferro e inizio a sfilarglieli, lasciando così il posto alle mutandine che ero solito riempire di sborra. Senza togliergliele, mi butto fra le sue gambe e inizio ad annusarla e a baciarla, mentre lei si contorceva di già dal piacere. Colto dall'eccitazione del momento le dico "Conosco bene queste mutande, sapessi quante volte le ho annusate e le ho riempite di sborra!". Lei alza la testa e mi guarda stupita a bocca aperta, per poi scoppiare a ridere dicendo "Che porco!". Continuo a baciarle la figa da sopra le mutande, spostandomi a leccarle le cosce ogni tanto, mentre con le mani nel frattempo stavo stringendo il suo culo. Era proprio come me l'aspettavo: sodo ma morbido, bello pieno e burroso. Non resisto più: le afferro le mutandine e con violenza gliele tolgo, liberando la fighetta lucida da quanto era bagnata. La figa era bella liscia e depilata, sul pube aveva un bel pratino di pelo ben curato. Affondo il naso in quel ben di dio e cerco di gustare ogni singola sfumatura del profumo che emanava: era come quello che spesso sentivo sulle mutandine ma più intenso, più pungente, era il nettare degli dei. Le ficco la lingua più a fondo possibile, iniziando a turbinare la lingua per poi uscire e affondarmi sul clitoride. Lei letteralmente inizia ad urlare dal piacere, probabilmente esagerando, ma immagino fosse presa dal momento almeno quanto me. Sento che si contorce dal piacere, mi afferra la testa e me la preme sulla sua figa deliziosa, ormai ero un tutt'uno con lei. Mi concentro sul clitoride con la lingia e le ficco due dita, entrano senza fare il minimo sforzo, quindi le tiro fuori ed entro con tre, sento che è il numero giusto da come contrae i muscoli. Continuo a leccarla e a sditalinarla, lei incarca la schiena, la sua figa si stringe attorno alle mie dita ed inizia a tremare, a contorcersi e ad urlare ancora più forte. Aumento il ritmo, lei si contorce e urla ancora di più, sta godendo come una porca in calore, sta avendo un orgasmo infinito. Dopo molti secondi si rilassa, stremata dal godimento, quindi tolgo le dita da dentro di lei e me le lecco, apprezzando ancora una volta il suo nettare. Mi distendo sopra di lei baciandole prima le tette e poi il collo, arrivando fino a leccarle l'orecchio. Lei si sta ancora riprendendo dall'orgasmo e mi dice "Porca puttana, quanto cazzo mi hai fatta godere..." al che rispondo "e non ho ancora finito". Detto ciò sollevo leggermente il bacino, mi prendo il cazzo in mano, che era ancora durissimo, gonfio e pronto ad esplodere, e lo indirizzo verso la sua fighetta distrutta e bagnata. Sto per appoggiare la cappella fra le piccole labbra ma vedo che lei si sottrae, contorcendo un attimo il bacino. Riprovo a penetrarla ma ancora vedo che si scosta, e addirittura mi mette una mano sulla pancia per bloccarmi. La guardo con fare interrogativo e lei mi dice, preparatevi: "In figa no, non voglio tradire Roberto". Io pensavo stesse scherzando e mi metto a ridere fortissimo. Ti sei appena fatta leccare la figa, mi hai spompinato e non vuoi fartelo mettere in figa perché altrimenti tradiresti il marito? Ma che cazzo sta dicendo sta troia! Vedo che però lei non ride, fa un sorriso imbarazzato e basta. Capisco allora che è seria, allora mi alzo e la guardo un po' storta, facendole percepire il mio disappunto. Lei cerca di gestire la situazione tornando a sorridere con aria maliziosa e ribattendo "Ma non pensare mica che ti faccia andare via a palle piene", mentre riprende il mio cazzo in mano e ricomincia a segarmi con foga, e poi a spompinarmi. Continuavo a non capire la situazione, sega e pompino non sono tradimento? Ma che si è fumata sta cagna? Mando via i pensieri e penso a godermi il momento, ora non avrei più cercato di trattenermi. Le afferro la testa e inizio a dare colpi di bacino scopandole letteralmente la gola, mentre lei succhiava e mi accarezzava le palle. Sento che l'orgasmo si avvicina, allora la afferro ancora più forte per i capelli, e quasi con violenza le ficco il cazzo più in fondo possibile, aumentando il ritmo. Lei capisce che sto per venire e a sua volta aumenta l'intensità del risucchio: era proprio una dea dei pompini. Ecco che arriva l'orgasmo, sento litri si sborra che le inondano la gola, lei da brava troia manda giù tutto, dopodiché tiro fuori il cazzo e indirizzo gli ultimi, potenti schizzi sulla sua faccia e sulle sue tette. Penso di non aver mai sborrato così tanto.

Dopo esserci ricomposti, ci sediamo e parliamo di quello che è appena successo. Lei mi giustifica quello che pensavo da molto: con il marito non riesce più a fare niente, io le sono sempre piaciuto e aveva notato che l'interesse era reciproco. Così ha scelto di fare questa unica, enorme pazzia e concedersi questo momento con me, ma che comunque non voleva tradire il marito e quindi per questo motivo non ha voluto avere un rapporto completo con me, anche se le sarebbe piaciuto. Le dico che anche a me sarebbe molto piaciuto ma cerco di essere comprensivo e dico che è andata benissimo anche così, che ho goduto come non mai e lei mi conferma che è stato reciproco. Concordiamo sul fatto che non si deve sapere in giro altrimenti sarebbero guai. Ci salutiamo con un ultimo bacio, a stampo questa volta. Quindi, lei mi da il libro (stavo andando via senza prendermelo, me ne ero dimenticato) e me ne vado.
Io ero felice a metà. Ero contentissimo di essere riuscito a godermi Laura nuda, a farla urlare dal piacere, ero contentissimo che lei avesse fatto godere me, ero contento di averle inondato la gola di sborra. Però, avevo l'amaro in bocca per non averla trombata, quello sarebbe stato il massimo. Non capivo la sua mentalità del cazzo ma vabbè. Ma mi sono ripromesso che non avrei mollato e che ce l'avrei fatta. Ad oggi, ancora non sono riuscito, ma spero di farcela.
[continua...]

ho ancora un solo episodio da raccontare e non potente come questo, ma come ho detto all'inizio del thread sarà in costante aggiornamento in caso dovesse succedere altro (e spero vivamente di sì)
Ah quindi il pompino non è tradimento, questa mi è nuova😂. Che brava donna fedele
 

Totonnxt86

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stuzzicandola magari riesce a farle venire talmente voglia di essere scopata...
Si ma il punto è che già con un bacio e già nel momento in cui gli ha spostato le mani per farsi palpare le tette ha già tradito il marito. Se si fermava al bacio magari poteva dire qualcosa, ma se l'ha spompinato, si è fatta mettere dita e lingua nella figa ma a sto punto che ti fermi? Nn ha senso, hai già tradito
 

koby54

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bellissimo racconto!!! comunque.....goditela e non far tante storie......magari la prossima volta ti da il culo.
o comunque ti succhia il cazzo che non vede e non ciuccia da anni....di che ti lamenti....................
 

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