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<blockquote data-quote="Carlo Erba" data-source="post: 18137027" data-attributes="member: 426580"><p>Dopo l'ultimo episodio raccontato sono andato altre due o tre volte, ma non successe niente di rilevante: vuoi per il marito a casa, vuoi per il figlio subito pronto per iniziare, non siamo mai andati oltre ai pochi minuti di normale conversazione, non avendo le occasioni per stuzzicarla.</p><p>Passiamo a metà Luglio. In questo periodo ho iniziato ad andare molto meno, circa una volta ogni due settimane, dato che il ragazzo era in vacanza quindi non c'era l'impellente necessità di fargli ripetizioni. Andavo di rado per aiutarlo con i compiti delle vacanze. Citofono, mi apre Laura, in forma smagliante come sempre: canottierina bianca leggerissima e scollata, pantaloncini corti e, signori e signori, era senza reggiseno. I capezzoloni da mamma matura facevano capolino attraverso la cannottiera: sembravano due chiodi. Ancora prima di entrare in casa ero già con l'eccitazione a palla. Però non poteva andare tutto così bene: infatti non appena varco la soglia vedo che, disteso sul divano, c'era Luca, intento a giocare a cod con la playstation. Bestemmio tra me e me, avrei voluto tantissimo godermi con calma il fisico da ricoprire di sborra di Laura. Saluto madre e figlio, e rivolgendomi a quest'ultimo dico "su forza andiamo in studio e cominciamo a fare un po' di compiti", al che lui ribatte, senza distogliere lo sguardo dalla tv, completamente imbambolato: "Aspetta ho quasi finito la partita, dammi 5 minuti e arrivo". Senza fare troppe storie accetto, mi giro verso Laura e vedo che anche lei fa un cenno come per dirmi "che ci vuoi fare, lascialo finire". Io e lei intanto ci dirigiamo in cucina, che è subito accanto al salotto, e iniziamo a parlare del più e del meno. Ho fatto una fatica immane a guardarla negli occhi, e ogni volta che distoglieva lo sguardo le fissavo i capezzoloni grandissimi che sembravano voler bucare la canottiera. Nel frattempo iniziamo a parlare dei compiti di Luca, al che mi passa la scheda con tutti gli esercizi che avrebbe dovuto fare. Per leggerla mi avvicino al tavolo, e qui faccio la mia prima mossa: io indossavo pantaloncini da calcio leggeri, che quindi lasciano intravedere il pacco, soprattutto in quel caso dato che avevo il cazzo barzotto. Avvicinatomi al tavolo, faccio un piccolo movimento di bacino e continuando a leggere appoggio il pacco, in questo modo era ancora più in evidenza, impossibile da non notare. Non stavo guardando Laura quindi non potevo vedere se avesse notato la sorpresa sul tavolo o meno, quindi mi giro verso di lei per parlarle e vedo che ha gli occhi incollati sulle mie palle e sul mio cazzo, che da dentro i pantaloni si gonfiava sempre di più, diventando sempre più evidente. Nonostante le stessi parlando lei continuava a fissarmi il pacco, sembrava tra l'estasiata e l'incantata, e mi rispondeva continuando a guardarmelo. Posi fine ai giochi voltandomi di scatto, togliendo il cazzo dal tavolo e facendomelo rimbalzare nelle mutande. Lei sembrava si fosse svegliata improvvisamente da un sogno lucido e mi guardò in faccia, dapprima con un mezzo sorriso e subito dopo con serietà, secondo me per cercare di nascondere il fatto di essere stata beccata a fissarmi il cazzo. Io ero arrapato come non mai, non me ne fregava più un cazzo di niente, nemmeno di Luca a pochi metri da noi: abbassai lo sguardo verso i suoi capezzoloni nonostante lei mi stesse guardando dritto negli occhi. Non potevo immaginare la sua reazione: avrebbe potuto non apprezzare, offendendosi e sentendosi violata. Ma iniziavo a conoscere la mia troia, e infatti così non è stato: il sorriso accennato che stava cercando di nascondere le tornò prepotente in viso, e iniziò a fare una cosa che mai mi sarei aspettato: improvvisamente sembrava si fosse ricordata di dover prendere oggetti dai cassetti più bassi della cucina. Senza staccarmi gli occhi di dosso, si avvicina a un mobile, inizia a piegarsi lentamente a 90 e apre il cassetto più basso con nonchalance, non guardando nemmeno l'interno. Piegandosi a 90 la scollatura della canottiera si allargò come non mai e in questo modo riuscii a vedere benissimo le sue tette meravigliose: burrose, abbondanti, con l'areola ben definita con un diametro di di 4cm circa, e il capezzolone grosso, duro, tutto da succhiare. Ero incantato a guardarle le tette, Laura me le stava mostrando di proposito e sorrideva guardandomi. Poco dopo si alza, va verso un altro mobile e si ripete la scena, e così per un'altra volta, in cui però mi da le spalle e, piegandosi a 90, mi mostra il suo culo bellissimo, i pantaloncini corti facevano uscire un pezzo di chiappa. Le sarei saltato addosso e l'avrei sbranata se solo non ci fosse stato Luca a pochi metri da noi, il quale nel frattempo aveva quasi finito di giocare. Infatti, io e sua madre si ricomponemmo e, guardandoci con complicità, tornammo vicino al divano. Laura ordinò al figlio di spegnere la playstation, e per farlo si piegò nuovamente a 90 per avvicinare la sua faccia a quella del figlio e guardarlo negli occhi, con fare minaccioso: chiaramente l'ha fatto solo per mostrarmi le sue tette un'ultima volta. E così anche questo breve ma intensissimo episodio si conclude: andai a fare ripetizioni a Luca, a una certa andai in bagno e inondai di sborra le mutandine di Laura, penso di essere venuto con solo 4 colpi di mano da quanto ero eccitato.</p><p>Al prossimo episodio ragazzi, non c'è ancora tantissimo da raccontare ma vi posso dire che la situazione si sta evolvendo come piace a noi <img src="data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7" class="smilie smilie--sprite smilie--sprite2" alt=";)" title="Wink ;)" loading="lazy" data-shortname=";)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Carlo Erba, post: 18137027, member: 426580"] Dopo l'ultimo episodio raccontato sono andato altre due o tre volte, ma non successe niente di rilevante: vuoi per il marito a casa, vuoi per il figlio subito pronto per iniziare, non siamo mai andati oltre ai pochi minuti di normale conversazione, non avendo le occasioni per stuzzicarla. Passiamo a metà Luglio. In questo periodo ho iniziato ad andare molto meno, circa una volta ogni due settimane, dato che il ragazzo era in vacanza quindi non c'era l'impellente necessità di fargli ripetizioni. Andavo di rado per aiutarlo con i compiti delle vacanze. Citofono, mi apre Laura, in forma smagliante come sempre: canottierina bianca leggerissima e scollata, pantaloncini corti e, signori e signori, era senza reggiseno. I capezzoloni da mamma matura facevano capolino attraverso la cannottiera: sembravano due chiodi. Ancora prima di entrare in casa ero già con l'eccitazione a palla. Però non poteva andare tutto così bene: infatti non appena varco la soglia vedo che, disteso sul divano, c'era Luca, intento a giocare a cod con la playstation. Bestemmio tra me e me, avrei voluto tantissimo godermi con calma il fisico da ricoprire di sborra di Laura. Saluto madre e figlio, e rivolgendomi a quest'ultimo dico "su forza andiamo in studio e cominciamo a fare un po' di compiti", al che lui ribatte, senza distogliere lo sguardo dalla tv, completamente imbambolato: "Aspetta ho quasi finito la partita, dammi 5 minuti e arrivo". Senza fare troppe storie accetto, mi giro verso Laura e vedo che anche lei fa un cenno come per dirmi "che ci vuoi fare, lascialo finire". Io e lei intanto ci dirigiamo in cucina, che è subito accanto al salotto, e iniziamo a parlare del più e del meno. Ho fatto una fatica immane a guardarla negli occhi, e ogni volta che distoglieva lo sguardo le fissavo i capezzoloni grandissimi che sembravano voler bucare la canottiera. Nel frattempo iniziamo a parlare dei compiti di Luca, al che mi passa la scheda con tutti gli esercizi che avrebbe dovuto fare. Per leggerla mi avvicino al tavolo, e qui faccio la mia prima mossa: io indossavo pantaloncini da calcio leggeri, che quindi lasciano intravedere il pacco, soprattutto in quel caso dato che avevo il cazzo barzotto. Avvicinatomi al tavolo, faccio un piccolo movimento di bacino e continuando a leggere appoggio il pacco, in questo modo era ancora più in evidenza, impossibile da non notare. Non stavo guardando Laura quindi non potevo vedere se avesse notato la sorpresa sul tavolo o meno, quindi mi giro verso di lei per parlarle e vedo che ha gli occhi incollati sulle mie palle e sul mio cazzo, che da dentro i pantaloni si gonfiava sempre di più, diventando sempre più evidente. Nonostante le stessi parlando lei continuava a fissarmi il pacco, sembrava tra l'estasiata e l'incantata, e mi rispondeva continuando a guardarmelo. Posi fine ai giochi voltandomi di scatto, togliendo il cazzo dal tavolo e facendomelo rimbalzare nelle mutande. Lei sembrava si fosse svegliata improvvisamente da un sogno lucido e mi guardò in faccia, dapprima con un mezzo sorriso e subito dopo con serietà, secondo me per cercare di nascondere il fatto di essere stata beccata a fissarmi il cazzo. Io ero arrapato come non mai, non me ne fregava più un cazzo di niente, nemmeno di Luca a pochi metri da noi: abbassai lo sguardo verso i suoi capezzoloni nonostante lei mi stesse guardando dritto negli occhi. Non potevo immaginare la sua reazione: avrebbe potuto non apprezzare, offendendosi e sentendosi violata. Ma iniziavo a conoscere la mia troia, e infatti così non è stato: il sorriso accennato che stava cercando di nascondere le tornò prepotente in viso, e iniziò a fare una cosa che mai mi sarei aspettato: improvvisamente sembrava si fosse ricordata di dover prendere oggetti dai cassetti più bassi della cucina. Senza staccarmi gli occhi di dosso, si avvicina a un mobile, inizia a piegarsi lentamente a 90 e apre il cassetto più basso con nonchalance, non guardando nemmeno l'interno. Piegandosi a 90 la scollatura della canottiera si allargò come non mai e in questo modo riuscii a vedere benissimo le sue tette meravigliose: burrose, abbondanti, con l'areola ben definita con un diametro di di 4cm circa, e il capezzolone grosso, duro, tutto da succhiare. Ero incantato a guardarle le tette, Laura me le stava mostrando di proposito e sorrideva guardandomi. Poco dopo si alza, va verso un altro mobile e si ripete la scena, e così per un'altra volta, in cui però mi da le spalle e, piegandosi a 90, mi mostra il suo culo bellissimo, i pantaloncini corti facevano uscire un pezzo di chiappa. Le sarei saltato addosso e l'avrei sbranata se solo non ci fosse stato Luca a pochi metri da noi, il quale nel frattempo aveva quasi finito di giocare. Infatti, io e sua madre si ricomponemmo e, guardandoci con complicità, tornammo vicino al divano. Laura ordinò al figlio di spegnere la playstation, e per farlo si piegò nuovamente a 90 per avvicinare la sua faccia a quella del figlio e guardarlo negli occhi, con fare minaccioso: chiaramente l'ha fatto solo per mostrarmi le sue tette un'ultima volta. E così anche questo breve ma intensissimo episodio si conclude: andai a fare ripetizioni a Luca, a una certa andai in bagno e inondai di sborra le mutandine di Laura, penso di essere venuto con solo 4 colpi di mano da quanto ero eccitato. Al prossimo episodio ragazzi, non c'è ancora tantissimo da raccontare ma vi posso dire che la situazione si sta evolvendo come piace a noi ;) [/QUOTE]
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