Esperienza reale La mia amica Maura (1^ parte)

teo55

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Questa storia ha di fantasioso solo i nomi e gli anni che sono stati volutamente solo leggermente alterati. La vera protagonista della storia, a cui lo dedico con tanto affetto questo racconto, si riconoscerà perfettamente nella "Maura" e spero che sarà contenta di sapere che la ritengo la mia più calda, dolce, sensuale e trasgressiva amante che abbia mai avuto!

L'avevo conosciuta per caso, circa due anni fa nei giardini dell''EUR a Roma. Maura, 42anni, alta 1,65, abbastanza sovrappeso, sui 75 chilogrammi, capelli neri ricciuti, seno piccolo rispetto a un posteriore grosso, nell'insieme carina, modello casa lavoro famiglia, sposata da qualche anno con Tino un pensionato 62enne che purtroppo non stava in buone condizioni fisiche.
Era triste proprio per questo. Lei lo aveva sposato oltre che per amore anche per la forte carica erotica che manifestava. A differenza del suo primo compagno, lui infatti la scopava quasi ogni giorno, se non bissava, e ogni volta la penetrava in tutti gli orifizi trapanandola e facendola godere come una matta. Purtroppo dopo una grave patologia e una lunga degenza in ospedale, quando tutto sembrava fortunatamente risolto, Tino cadde in depressione e ora non riusciva più a scopare con la "S" maiuscola.
Erano passati quasi due anni dal ricovero e Maura che non aveva più fatto sesso, ne sentiva adesso un forte bisogno che non riusciva più, neanche masturbandosi, né a contenere né a placare.
Queste confidenze me le aveva fatte dopo alcuni mesi dalla nostra conoscenza al parco, chilometriche telefonate e vari incontri durante la pausa pranzo. Ormai ero Ciccio, il suo amico intimo cui chiedere consigli, pareri, raccontare tutto e cui poter chiedere tutto! Tra l'altro avevo ben capito che Maura oltre l'amicizia, non desiderava altro che scoparmi, ma ero titubante, avevo avuto finora solo donne snelle e lei non era proprio il mio ideale, non volevo una nuova relazione e pensavo che non fosse corretto cornificare un ammalato.
Ma si sa l'occasione fa l'uomo ladro. Senza dire nulla al marito, Maura si prese un giorno di ferie dal suo lavoro per starsene per i fatti suoi e rilassarsi dallo stress accumulato negli ultimi periodi. Ed io come amico che fa tutto per "amicizia", anche "sacrificarsi", mi dichiarai disponibile a fargli compagnia. Ci mettemmo a fare i turisti per la nostra città come due sposini in viaggio di nozze, felici e spensierati come non mai.
Poi, come tanti, dopo una mattinata in giro e un buon pranzetto in un ristorantino vicino a Fontana di Trevi, ci rifugiammo in un albergo per "riposare".
Sia io che Maura non desideravamo altro che un poco di intimità, era un bisogno che stava crescendo man mano e appena entrati in camera, finalmente ci abbracciammo e baciammo con passione. Non desideravamo altro! Senza neanche spogliarci completamente cominciammo a palparci e a strofinarci l'uno contro l'altro, avevamo bisogno di sentire il contatto dei nostri corpi, poi avvertii la sua mano aprirmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo, si abbassò e cominciò un bocchino di quelli che difficilmente si dimenticano. Leccava e succhiava la mia asta stringendomi i testicoli con una ingordigia unica, poi lo faceva scivolare tutto in gola fino a soffocarsi. Era troppo forte la sua voracità e non potetti resistere molto, venni riempiendogli la bocca di sborra che Maura ingoiò con soddisfazione senza perderne neanche una goccia. Erano anni che non faceva bocchini ed ora il suo desiderio era stato soddisfatto! Dopo ci spogliammo e ci mettemmo a letto, toccava a me farla godere! Gli feci aprire le cosce e mi tuffai nella sua figa. Depilata, sembrava grandissima, carnosa, cominciai a leccarla e sentivo tutti i suoi umori che colavano, il mio viso era completamente bagnato di lei e mentre gli leccavo il clitoride, gli infilai ben quattro dita nella fregna che furono accolte con un nuovo orgasmo. "Non penserai di aver finito, io voglio il cazzo dentro che mi deve far godere, non come Tino che con una minetta pensa di avermi soddisfatto!"
A queste parole il mio attrezzò riprese consistenza, la presi per le caviglie e aprendole le cosce gli infilai il mio pistone che scomparve in quella figa enorme e cominciai a stantuffarla. "Dai fottimi, sfondami tutta" cominciò a dire poi a ogni colpo rispondeva con un mugolio di piacere "mmm mettici anche le palle, mmm che bello Ciccio! finalmente! dai ancora senti come sbrodolo, oooh vengoooo!"
E m'inondò di umori che sembrava una mia sborrata.
Mi ritirai da lei, volevo vedere per bene quella figa! Gliela accarezzai, la mia mano quasi non bastava per prendergliela tutta poi passandogli due dita tra le sue grandi labbra lei ebbe un nuovo orgasmo che mi infracidì le dita e il palmo della mano! "Scopami ancora dai fammi sentire ancora il tuo cazzo" mi diceva mentre con una mano cercava di rimettersi la mia verga nella fregna.
Allora la feci girare a pecora, accarezzai il suo culone soffermandomi lungo il suo solco, gli tastai il buchetto del sedere e gli dissi
"Sei troppo bagnata, ora non lo sentirei dentro, fammi provare da dietro! E non dirmi che non l'hai mai fatto!" e lei "Ma io sono una donna sposata e ho una certa età ti sembra possibile che non l'abbia mai fatto?"
Piegò le braccia e inarcò di più il sedere e dopo essermi insalivato due dita, iniziai a penetrarla, prima in figa e dopo averlo inzuppato per bene dei suoi umori, mi poggiai sul suo buchetto e cominciai leggermente a spingere. Sentivo le pulsazioni del suo ano, poi con un colpo secco glielo infilai dentro.
Buchetto stretto per il non uso degli ultimi tempi, ma avvezzo al cazzo! Certe cose si sentono ed è difficile nasconderle a un esperto cinquantenne Infatti dopo qualche grido di dolore si abituò e sentii la Maura cominciare a gemere, "fa male ma è bello, si dai che mi fai godere come una vacca! più piano, si così, Hai! Così no, Ciccio fai più piano, mamma come godo!"
Anch'io stavo godendo alla grande! Che culo da stantuffare! Gli stavo tutto dentro e con le mani mi ero aggrappato alle sue zinne per non perdere la presa ed entrargli tutto dentro. Veniva anche inculandola, bellissimo! Avevo trovato una porcona arrapata con i fiocchi! Gli esplosi dentro riempiendola completamente! Una rapida infilata di figa e poi esausto mi sdraiai sul letto.
Si era fatto molto tardi e Maura doveva andare, quindi ci ricomponemmo alla meglio e la accompagnai quasi vicino casa, ma prima di salutarci volle darmi ancora una leccata al cazzo! "Buono me lo mangerei tutto" disse. "A presto mio caro amico, ti voglio bene!"
Ma ora non eravamo più amici!
 

marco561

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Le donne pienotte mi attraggono moltissimo e la Maura sembra proprio una tipa interessante e vogliosa di cazzo
 
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teo55

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II ^ PARTE
Maura ed io ormai eravamo amanti! Dopo il nostro primo incontro nell'alberghetto vicino a Fontana di Trevi per alcuni giorni ci sentimmo solo per telefono. Tino (suo marito) sembrava allarmato come se un sesto senso lo avvertisse dei cambiamenti, era nervoso e rifiutava anche le medicine. Maura invece, anche se l'avevo spaccata tutta tanto che per alcuni giorni non riusciva neanche a camminare per i bruciori alla figa e all'ano, era al settimo cielo! Per farmi piacere m'inviò anche delle foto nuda che si era fatta in bagno per mostrarmi come gli avevo conciato i buchetti.
Gli chiesi se aveva fatto qualcosa con suo marito, ma lei mi disse che dopo un cazzo come il mio quello mezzo duro di Tino non lo avrebbe neanche sentito. Aveva cercato comunque di fargli un ditalino il giorno dopo il nostro incontro, ma avendo tutto arrossato, per soddisfarlo lei gli aveva fatto una sega. Maura mi raccontò anche che l'erezione di suo marito, a causa della sua malattia, purtroppo era diventata rara e molto blanda e anche se aveva una verga molto lunga, riusciva a penetrarla solo se sdraiato di fianco e da tergo. Pochi colpi e poi veniva dicendogli "Ti sono piaciuto?" la frase che ogni volta la faceva incazzava a morte e per questo lo odiava particolarmente. Certamente suo marito poteva fare molto di più, e lei, consapevole del suo stato, si sarebbe anche accontentata. Ma Tino ormai la considerava più un'infermiera che una moglie, e una leccata di figa o un ditalino non poteva di certo soddisfarla. Per questo, dopo avermi conosciuto, aveva deciso di non sacrificarsi più, godersi di tutte le occasioni e non desiderava altro che fissare un nuovo incontro.
Ci accordammo per un mercoledì pomeriggio a casa mia, quindi cercai di preparare a dovere la giusta atmosfera, conoscendo, dopo tanto parlare, i suoi gusti: luci tenue qualche candela aromatica, musica soft, una bottiglia di spumante in frigo e un piccolo pensierino che potesse portare senza dare motivo di sospetti.
Alle sedici in punto Maura venne da me. Abbracci, baci, poi in salotto si tolse il giaccone e seguendo le note della musica di sottofondo cominciò a spogliarsi di fronte a me. Si fece scivolare da dosso quei semplici abiti da casalinga per mostrarsi poi in un completo intimo nero merlettato e calze autoreggenti.
Ciò mi provocò subito un'evidente erezione cosa che fu subito notata da Maura che inginocchiatasi tra le mie gambe, cominciò ad accarezzarmi e a tirar fuori il mio pacco.
"Ho voglia di farti un bel bocchino con l'ingoio, che ne dici?" a quelle parole il mio cazzo ebbe un sussulto e diventò di marmo.
Con una mano presi la testa Maura e la guidai sul mio pistone e lei senza battere ciglio me lo prese in bocca e mi disse "Ora togli la mano faccio tutto io". Tolsi la mano e lei cominciò ad andare su e giù dal mio cazzo poi arrivata sulla cappella la leccò scese giù lambendo l'asta con la punta della lingua, risalì sempre con la punta della lingua arrivò sulla cappella la leccò e poi di nuovo il cazzo in bocca a succhiarlo. Mentre lei mi spompinava, gli misi la mano sulla testa e la accompagnai nei suoi movimenti. Lei continuava con piacere a succhiare avidamente il mio cazzo ed io mi godevo quel fantastico bocchino. A un certo punto sentii che stavo per venire allora gli presi la testa con le due mani e gli spinsi tutto il cazzo in bocca fino alla radice. Gli venni in gola con una copiosa sborrata gridando "Cara ti sborro in gola, bevi tutto!" Lei degustò tutto con naturalezza e golosità. Finito di svuotare la sborra che avevo nelle palle gli tirai fuori il cazzo dalla bocca e dissi "Lo sai Maura, pensavo che non riuscissi a berlo per come te l'ho ficcato in bocca" e lei "Bello mio ho una certa esperienza sai? Tu non volevi una grande succhia cazzi?. Detto questo si alzò e mi chiese di poter visitare il mio appartamento.
Stavo ancora sul divano, senza parole, mi aveva fatto un bocchino fantastico, ma non ero più un diciottenne il cui cazzo rimane sempre in tiro, dovevo riposare un poco. Maura era cosciente di ciò e per questo intelligentemente, mi chiese di vedere la casa mentre io preparavo qualcosa da bere.
Brindammo al nostro amore, ci baciammo appassionatamente e gli offrii il pensierino che avevo preso per lei. Spacchettò felice, prese la catenina che gli avevo regalato, la mise al collo e andò a specchiarsi per vedere come gli stava. Girando per casa seminuda e piegandosi in avanti per rimirarsi allo specchio mise in mostra il suo fantastico culo con l'effetto di farmelo drizzare di nuovo. Mi avvicinai a lei e senza dirle niente gli misi una mano sulla schiena, la feci piegare un altro poco, gli spostai le mutandine e gli misi il mio cazzo duro in figa "Maura ho di nuovo voglia di te!" e lei, stringendolo in figa mi disse "oh Ciccio, che amante fantastico sei, scopami!" ed io cominciai a pomparla dandogli dei colpi decisi per farla godere. Cominciò a gridare "Scopami Ciccio! Fottimi fammi godere". Gli diedi allora dei colpi sempre più forti volevo farla impazzire di piacere, e su e giù nella sua fregna che era fradicia dei suoi umori mentre ad ogni colpo che gli davo si sentiva il rumore delle mie palle che sbattevano sul suo gran culone eccitandomi sempre di più e sempre più forte mentre Maura continuava a dirmi "scopami" e subito dopo la sentii gridare "Ciccio vengo, godo, sbrodolo" e sentii il suo corpo fremere di piacere. Mi tolsi allora dalla figa, mi stesi sul divano e gli dissi "ora voglio che t'impali sul mio cazzo" e lei senza farselo ripetere due volte salita sul divano con un'agilità insospettabile visto che è abbastanza pienotta, prese il cazzo con la mano e se lo rimise in fregna. Cominciò a cavalcarmi, mentre io guidavo i sui movimenti tenendola per le chiappe e alternandomi con colpi piano e altri forti, la sentii emettere rantolii di goduria e venire di nuovo come una porca. Godeva in continuazione! Non avevo mai visto una donna bagnarsi così, sembrava una fontanella e il mio cazzo scivolava talmente bene in lei, che non avvertivo più il contatto della sua figa, gli dissi di togliersi, la feci alzare e la misi in ginocchio per terra e senza dirgli una parola gli infilai il cazzo nel culo. Lei a quel punto mi disse "Oh sì che bello sfondami il culo, non fermarti, voglio sentire il buco del culo in fiamme". Cominciai a dare colpi sempre di più forti "Ti piace come ti sfondo il culo vero amore?" E lei "Ciccio sono la tua porcona fammi tutto quello che vuoi" Dopo un po’ di colpi dati cominciai ad alternare i due buchetti che così aperti mi permettevano di penetrarla senza l'ausilio delle mani e dopo un altro suo orgasmo e la sua dichiarazione di sazietà, gli venni copiosamente tra le chiappe.
"Vado a lavarmi" mi disse mentre io esausto mi stendevo sul divano. Poi quando ritornò, mi disse "Ciccio tu sei magnifico, ti amo da impazzire, credo che noi due scoperemo tanto". Si ricompose, mi dette un bacio e ritornò a casa per la cena.

Continua
 

tony56

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Bello e arrapante anche la continuazione del racconto.
Se la potresti mostrare solo qualcosa e con discrezione, per poterla confrontare con la mia immaginazione ne sarei felice.
 

marco561

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Ciao Teo, volevo farti notare che il titolo del tuo post secondo me è errato perché se ha più parti dovresti cancellare la parte in parentesi.
 
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teo55

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Bello e arrapante anche la continuazione del racconto.
Se la potresti mostrare solo qualcosa e con discrezione, per poterla confrontare con la mia immaginazione ne sarei felice.
ok ecco qualche foto che mi aveva inviato
 

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teo55

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III^ PARTE

Raccontandoci delle nostre storie nei momenti di pausa tra una scopata e l'altra, Maura, la mia dolce amante mi raccontava delle sue esperienze, prima di iniziare una stabile convivenza con l'uomo che aveva poi lasciato per sposare Tino.
Questi racconti, insieme alle mie avventure, servivano principalmente ad attizzare i nostri sensi e le nostre fantasie che poi trasformavamo in splendide scopate.
Lei aveva avuto molte relazioni che la rendevano un'amante esperta e favolosa ma, furbamente, come tutte le donne sapendo come la pensano gli uomini, specialmente quelli con scarse vedute come Tino; non gli aveva raccontato dei tanti cazzi che si era presa negli anni in tutti i buchi, ma si limitò a solo due uomini prima di lui e a un amore adolescenziale.
Il rapporto con Maura procedeva alla grande ma Tino, le stava sempre addosso come un gufo, e avvertiva i cambiamenti di umore e d'insoddisfazione della moglie in quelle poche volte che la prendeva e lei sottostava ai suoi obblighi coniugali.
Comunque, noi ci s'incontrava mediamente tre volte a settimana a casa mia. Maura esigeva prenderlo dentro ogni volta, era instancabile e forse per i suoi passati ma principalmente a causa della sua forzata astinenza (vedi le parti precedenti.) al solo pensiero di farlo cominciava sbrodolarsi tutta e solo dopo essere stata montata a dovere, riusciva a calmarsi.
Certo che un giovane l'avrebbe fatto venire almeno tre volte in un'ora tanto era la foga che ci metteva e solo grazie alla mia esperienza riuscivo a controllarla.
Cominciai a pensare che fosse un po' ninfomane, ma non era così, quello era il suo standard in fatto di sesso e pensai che solo con l'aiuto di qualche giocattolo avrei potuto dargli un nuovo tipo di godimento ed io poterla scopare con più calma e tranquillità.
Acquistai quindi due falli di dimensioni 18 e 25 cm, un dildo anale di cristallo di 15 cm e un gel lubrificante in un sexy shop.
Quando Maura, dopo qualche giorno venne a trovarmi decisi di mostrarglieli. Non era per nulla convinta e continuava a ripetermi che lei preferiva le cose vere. Non insistetti troppo, ma non mi ero rassegnato per niente. Infatti, di lì a qualche giorno avemmo un nuovo incontro. Cominciammo come al solito le nostre effusioni amorose e poi man mano che ci scaldavamo, cominciammo a fare qualche un po' di petting abbastanza spinto. Ormai sapevo che lei prima voleva assaggiare il cazzo per farlo indurire per bene tra le sue labbra e dopo, poiché al 300%, Maura aveva la fregna fracida di umori, farsi impalare in un sol colpo! Che meraviglia sentirla godere! Il suo viso cambiava aspetto e poi man mano che il godimento raggiungeva l'apice, tutto il viso diventava rosso fuoco.

continua..
 

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