Esperienza reale La mia dolce cognata

delambro

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Come potrò dimenticarti. Quando un giorno passai da casa tua e ti trovai in uno stato d’animo pietoso e non potendone farne a meno mi confidasti la tua profonda delusione. Tuo marito ti aveva tradito, nella tua casa. Aveva avuto l’ardire di farlo nel posto più a te caro, nella tua stanza, in quella stanza che mai avresti ceduto a nessun altra. Li hai colti sul fatto, non hai chiesto spiegazioni, non ce n’era bisogno, non c’era motivo. Solo tanta delusione in un uomo a cui ti eri dedicata tutta la vita e da cui non ti saresti mai aspettata uno sgarbo del genere. Ora eri lì davanti a me, grondante di lacrime chiedendomi come mai, come era potuto succedere tutto questo. Ti abbracciai per darti conforto, stringendoti a me per non farti sentire sola, consolandoti con parole dolci, a volte senza senso, ma che servivano a non lasciarti trasportare in uno sconforto senza senso. Stretta a me percepivo i tuoi sussulti, l’agitazione che pervadeva il tuo corpo, sentivo il tuo bisogno di condividere le tue emozioni. Ti baciai sulla fronte e tu istintivamente alzasti il volto e cercasti le mie labbra. Mi feci trasportare da questa situazione e le nostre labbra si unirono appassionatamente, l’un con l’altra le nostre lingue si cercarono, e d’improvviso la tua mente si liberò dai brutti pensieri. Ci spogliammo e facemmo l’amore. I nostri corpi si unirono nella ricerca del piacere e dell’oblio. Provai sensazioni uniche, possederti per me era un sogno irrealizzabile, e intanto ti stavo possedendo. Mai e poi mai dimenticherò questa parentesi della nostra vita, ti terrò nel cuore. Ora che non ci sei più ti dico che è come se ti avessi amato da sempre.
 

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