Esperienza reale La mia esperienza con una coppia cuckold

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Ciao a tutte/i, la storia che vi racconterò non è frutto di fantasia ma riporta la mia personale esperienza, purtroppo finita, con una coppia cuckold avvenuta parecchi anni fa ma ancora molto viva nella mia mente. Premetto che prima di condividere con voi la storia l’ho fatta leggere ai diretti interessati, con i quali sono ancora in contatto, ricevendo da loro il permesso di pubblicarla, se piacerà pubblicherò man mano tutto ciò che ancora oggi mi ricordo di questa favolosa esperienza, perdonate eventuali errori ma non sono uno scrittore professionista.
Buona lettura


Tutto cominciò parecchi anni fa, ai tempi ero impiegato come magazziniere in un supermercato della città dove abito tutt’ora ed ero fidanzato con una bellissima ragazza che studiava all’università; lei era molto impegnata con lo studio e ci vedevamo quasi esclusivamente nei fine settimana, sempre se non aveva molto da studiare, io invece uscivo regolarmente tutte le sere con gli amici, di conseguenza avevo delle avventure occasionali che mi tenevano parecchio impegnato, aggiungerei per fortuna perché lei era sempre poco disponibile, oltre che non particolarmente abile a letto, però mi piaceva molto e la situazione mi stava bene.
Una delle tante serate nelle quali ero solo con gli amici mi capitò di conoscere la coppia che sarebbe diventata la protagonista di un’esperienza davvero favolosa.
Quella sera avevo fatto gli straordinari al lavoro, avevo finito alle 21, ero andato a casa e dopo cena feci una doccia, poi decisi di uscire ugualmente nonostante fossero già le 22,30 e la mattina seguente la sveglia mi avrebbe buttato giù dal letto alle 07,00. Non avevo voglia di stare in casa, era giugno e faceva già parecchio caldo, quindi decisi di andare al solito bar dove uscivo abitualmente e bermi una birra fresca con gli amici. Presi quindi la moto e raggiunsi velocemente il bar; c’era parecchia gente, le ventole sul soffitto del locale giravano vorticosamente per rinfrescare un po’ i clienti e le luci avevano uno strano effetto, quasi stroboscopico. Mi sedetti su uno sgabello davanti al bancone, salutai gli amici ed ordinai una birra fresca al mio amico barista, anche lui giovane e molto brillante con la gente. Fu lui che mi fece notare una coppia seduta ad un tavolino; lui un ometto sulla quarantina quasi calvo, cicciottello e vestito molto elegante, lei una donna sulla trentina, capelli lunghi neri legati da un coda di cavallo alta, carnagione chiara e con un viso bellissimo, fisico mozzafiato avvolto da un tubino nero molto elegante e dall’aspetto molto distinto. Mi sembravano fuori luogo in quel locale frequentato perlopiù da gente giovane e poco elegante, da quelle parti giacche e cravatte si vedevano solo prima dei matrimoni di amici, quando si passava al bar per bersi qualcosa prima di andare alla cerimonia, insomma non passavano inosservati, soprattutto lei.
Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, si girò un paio di volte verso di me ed in nostri sguardi si incrociarono, io non cambiai obiettivo, lei invece girò la testa altrove entrambe le volte, il barista mi parlava ma io ero molto concentrato su di lei, infatti disse a gran voce:
- “Ragazzi G. (il mio nome lo lascio così) è di punta, piantala di fissare la tipa non vedi che è occupata? Poi una donna come quella vuole il cazzo aristocratico, tu sei un poveraccio non te la darebbe mai!!!”.
Tutti i mei amici ridevano e la cosa mi fece desistere, una donna come lei effettivamente era fuori dalla mia portata, quindi mi convinsi che non era il caso di continuare e ridendo pure io dissi:
- “Vai a cagare e seguitelo tutti voi, non si può guardare una donna che subito pensate che la vorrei scopare, poi lo sapete che sono fidanzato ufficialmente e sono una persona fedele!”.
Le risate furono ancora superiori a quelle di prima e tutti mi davano del puttaniere e del traditore; in fin dei conti non avevano tutti i torti, avevo 21 anni ed ero molto superficiale, soprattutto sul sesso e la fedeltĂ . Aiutato dal fatto che ero un bel ragazzo, con un bel fisico, giocavo a calcio in una squadretta dilettantistica della mia cittĂ , non ero titolare fisso solo per il fatto che conducevo una vita sregolata e sul campo non rendevo come avrei potuto, il mio allenatore me lo ripeteva continuamente. Il fatto di far parte della squadra mi procurava parecchie opportunitĂ  con le ragazze che ci seguivano, il solito stuolo di troiette che si offrono volentieri come premio per le vittorie, insomma non vorrei peccare di modestia ma piacevo parecchio alle ragazze ed anche a donne piĂą mature.
Ad un certo punto una ragazza della compagnia disse una cosa che fece scattare la scintilla alla signora elegante, lo seppi tempo dopo parlandone con lei su come si fosse decisa a farsi avanti:
- “Povera R. (il nome della mia ragazza), innamorata persa di uno stronzo, se solo sapesse la metà delle cose che solamente sospetta ti avrebbe già mollato da tempo, però ti vuole troppo bene e non vuole vedere la realtà…”.
Le risate continuavano sempre più forti ed i commenti sempre più pesanti, io ero un po’ imbarazzato ed istintivamente mi girai verso la signora, vidi che mi guardava senza distogliere lo sguardo, io la guardai dritta negli occhi, lei sorrise ed alzò il bicchiere quasi a brindare alla mia salute, io feci altrettanto con la bottiglia di birra che avevo in mano e continuai a ridere e scherzare con i miei amici.
Poco dopo le acque si calmarono e tornò un minimo di tranquillità all’interno del locale, quindi tornai ad osservare la signora, lei adesso contraccambiava gli sguardi ed i sorrisi, l’eccitazione saliva ed il caldo era sempre più insopportabile. Mi alzai per andare in bagno e passai davanti al tavolino dove si trovavano la signora ed il suo accompagnatore, lui teneva gli occhi bassi e non sembrava interessato a cosa succedeva tra di noi. Un corridoio laterale al bancone del bar conduceva ai servizi ed in fondo c’era una porta che conduceva all’esterno in un vicolo dove c’era un cortiletto ed i cassonetti dell’immondizia, era sempre aperta durante l’apertura del locale, sovente c’era gente che si sfogava perché aveva bevuto troppo. Percorrendo il corridoio girai lo sguardo e vidi che lei si era alzata e dava l’impressione che mi stesse seguendo, arrivato in fondo, invece di andare in bagno, decisi di capire se lei si fosse alzata per seguire me oppure semplicemente per andare in bagno. Il cuore mi batteva forte in gola, quella donna mi piaceva, la vedevo come una preda al di fuori della mia portata e proprio per quello la volevo. Arrivato alla porta che conduceva sul vicolo la aprii, mi girai verso di lei ed uscii, dissi tra me e me “O la va, o la spacca!!!”. Uscito nel vicolo mi appoggiai al muro ed aspettai trepidante, la porta non si apriva e le mie speranze sembravano svanite, ero già pronto a rientrare quando finalmente lei si materializzò come una visone davanti ai miei occhi: adesso la potevo vedere bene, era alta quasi come me (io sono alto 1,85 mt.), aiutata da due tacchi vertiginosi, aveva un corpo da sballo con due tette favolose, grosse per un fisico così snello, al primo sguardo avevo valutato una terza, gli occhi erano di un azzurro intenso ed il viso angelico faceva da ciliegina sulla torta su una donna di una bellezza quasi imbarazzante, poi la coda di cavallo alta mi ha sempre colpito in una donna, anche adesso quando vedo una donna con tale acconciatura non posso fare a meno di girarmi e guardare compiaciuto. Scese i quattro scalini per raggiungermi con una sensualità sconvolgente, sembrava sfilasse per come ondeggiava il corpo, mi sorrise quasi imbarazzata e mi disse:
- “Ciao”;
- “Ciao” - risposi io intimidito, seguirono alcuni secondi di silenzio assoluto, l’unico rumore proveniva dall’interno del locale. Bisognava rompere il ghiaccio ed io ero stranamente svuotato da ogni iniziativa che solitamente mi contraddistingueva, mai avevo provato un tale imbarazzo, di solito ero molto spigliato ed a volte sfrontato con le donne, con lei mi trovavo in enorme difficoltà, non sapevo cosa dire, la cosa era inusuale per me quindi mi uscì di botto una frase a caso:
- “Perché mi hai seguito? Posso esserti utile?” - pensavo di avere detto una cagata colossale ed essermi giocato la mia chance, invece lei rispose:
- “Dipende, io cerco divertimento, tu sei in grado darmi quello che voglio?” - la risposta mi spiazzò completamente, ero nella situazione dell’alunno interrogato dalla maestra che non sapeva cosa rispondere.
Si avvicinò a me, mi spinse contro il muro, mi guardò negli occhi e mi diede un bacio sulla bocca, leggero, senza lingua, poi si allontanò, sorrise e disse:
- “Mi spiego meglio?” - io feci segno di sì con la testa restando muto come un pesce e con il cazzo che mi esplodeva nei pantaloni - “Siamo tra adulti quindi sarò diretta e concisa con te, io cerco sesso, senza coinvolgimento di nessun tipo, ne ora ne mai, chiaro?”.
Mi sembrava di essere in un film porno e credevo di essere vittima di uno scherzo, quindi le chiesi:
- “Stai scherzando vero? Sei d’accordo con qualcuno dei mei amici e mi state prendendo per il culo, ammettilo!”;
- “Senti, io non sono nemmeno di queste parti, non conosco nessuno dei tuoi amici, non sto scherzando, tu mi piaci e cerco sesso, semplice, se ti sta bene ne parleremo meglio, altrimenti ti saluto!;
- “Ok, parliamone meglio, ma il tuo uomo, quello che ti accompagna chi è?”;
- “Lui è mio marito, ma adesso non c’entra niente, il discorso è tra me e te, di lui non ti devi preoccupare, quello che voglio capire da te è se sei interessato alla cosa, poi ti spiego tutto.”;
- “Come potrebbe non interessarmi fare sesso con una donna come te, mi sorprende che sia tu a propormi la cosa, di solito sono io che imposto certi discorsi con una donna, non viceversa, credo che tu possa capire la mia perplessità!”;
- “Certo, adesso ti spiego tutto: io e mio marito ci amiamo, lui ha sempre avuto il desiderio di vedermi fare sesso con un altro uomo davanti ai suoi occhi, lui non partecipa, guarda solo, io all’inizio ero titubante ma per assecondarlo sono entrata nel gioco, adesso eccita molto anche me, quindi sono alla ricerca di un bel ragazzo come te che partecipi al nostro gioco, se hai domande da fare falle pure, io sono qui.”;
- “Quindi se ho ben capito voi uscite e cercate ogni volta un ragazzo che piace a te, lo convincete ad entrare nel gioco e poi tu fai sesso con lui davanti a tuo marito, permettimi ma sono molto sorpreso, ho bisogno di capire meglio.”;
- “No, noi non cerchiamo partner occasionali, noi cerchiamo una persona che sia sempre la stessa, fino a poco tempo fa c’era un ragazzo con il quale ho fatto sesso per un anno, solo con lui, adesso si sposa e ne cerchiamo un altro che sia disponibile a sostituirlo, io voglio capire se tu sei il ragazzo giusto oppure no, capisco il tuo scetticismo ma le cose funzionano così. Naturalmente non è detto che tu abbia le caratteristiche giuste per noi, ma questo si vedrà con il tempo.”;

Visto che quella che sto raccontando non è la trama di un film porno, dovete capire che trovarsi in una situazione del genere non è una cosa che capita tutti i giorni; in un film hard a quest’ora il protagonista avrebbe scopato la signora vogliosa già tre volte, la realtà invece è un’altra, una proposta del genere ti spiazza, prima pensi ad uno scherzo, poi temi di cadere in una trappola con persone poco raccomandabili, insomma i dubbi sono tanti e solo chi si è trovato nella mia stessa situazione, inaspettatamente oltretutto, può capire fino in fondo tutti i miei dubbi. Quindi risposi alla signora:
- “Devo pensarci, scusa ma ho bisogno di valutare e capire la proposta, credo tu capisca.”;
- “Certo che capisco, non è mia intenzione scopare stasera e sono imbarazzata come te a parlarti di questa cosa, prenditi il tempo che vuoi e poi fammi sapere se vuoi approfondire il discorso.”;
- “Ok, ma come faccio a contattarti per farti sapere? Mi dai il tuo numero?”;
- “Io per te non esisto, ricordatelo, sarò io a contattarti, diciamo tra una settimana, ok? Ah comunque piacere S.” - si avvicinò a me, sorrise e tese la mano per stringermela;
- “Ok allora piacere G.” - Lei si avvicinò e mi baciò nuovamente, stavolta fu più appassionato il bacio, mise la lingua all’interno della mia bocca e limonammo dolcemente, poi si girò, mi sorrise nuovamente , chiuse la porta senza più girarsi e scomparve.

Io rimasi li fuori per alcuni minuti, non volevo che ci vedessero rientrare insieme, quando tornai dagli amici loro non erano più nel locale. Quando tornai a casa non riuscivo a prendere sonno, l’incontro era stato troppo eccitante e strano per me, quella sera mi masturbai nel letto come non facevo da tempo; mi sembrava di essere tornato bambino quando mi segavo quasi tutte le sere davanti ai giornaletti porno che mi passavano gli amici, solo che davanti ai miei occhi avevo S., venni molto velocemente ed in maniera abbondante, non oso immaginare quanto potessi durare se mai avessi avuto un rapporto sessuale con lei, avrei fatto una figuraccia meschina.
I giorni passavano lentamente ed i miei pensieri erano perennemente rivolti a S. ed alla proposta indecente che mi aveva fatto, come potevo prendere una decisione davanti ad una cosa del genere? Da un lato la cosa mi eccitava, scoparsi una donna così sarebbe stato bellissimo, però davanti al marito era una cosa davvero imbarazzante. Immaginavo lui che si masturbava mentre scopavo sua moglie, e se per caso allungava una mano ed era bisex cosa avrei dovuto fare? In quel caso credo che lo avrei riempito di botte.
Poi immaginavo di essere troppo imbarazzato che nemmeno mi venisse duro, oppure che fossi venuto subito, insomma prendere una decisione vi assicuro che non era semplice, ripeto che non era un film porno ma la realtĂ .
Il sabato seguente io e la mia ragazza uscimmo, lei era particolarmente raggiante perché aveva superato brillantemente un esame difficilissimo, era bellissima quella sera. Indossava un paio di jeans molto aderenti che le fasciavano il suo meraviglioso culetto, aveva una camicetta rossa legata in vita che faceva intravvedere la sua pancia definita, era una sportiva anche lei, giocava a pallavolo sovente con le amiche e si allenava regolarmente. Ero andato a prenderla in moto sotto casa e quando la vidi le dissi:
- “Cazzo R. sei bellissima, come faccio a non saltarti addosso immediatamente?”.
Lei mi baciò appassionatamente, poi girò lo sguardo preoccupata verso la finestra di casa sua temendo che i suoi genitori ci stessero guardando e disse:
- “Non sicuramente qui sotto, pazienta un po’, lo farai più tardi”.
Eravamo diretti ad una piazzetta dove avevamo appuntamento con gli altri amici, da lì avremmo deciso dove continuare la serata, non potevo rientrare troppo tardi perché il giorno dopo avevo un partita con la mia squadra di calcio. Durante il tragitto andavo piano in maniera da poter parlare con lei:
- “Stasera sei uno spettacolo, non credo di poter arrivare alla fine della serata senza fare sesso con te, cosa dici se facciamo un salto alla tana?”. La tana era un appartamento di un amico, lui era il proprietario, era lontano da casa per lavoro da alcuni mesi, tornava periodicamente in città ed aveva lasciato le chiavi a me ed ad un paio di amici, lo usavamo per dare delle festicciole tra amici, oppure per scopare in tranquillità con le rispettive ragazze, in cambio lo tenevamo pulito ed in ordine.
Lei disse che eravamo in anticipo e che andava bene, oltretutto aveva voglia di festeggiare per il bel voto che aveva preso, quindi andammo alla tana. Per far capire che l’appartamento era occupato eravamo soliti lasciare la luce accesa nel corridoio, era il segnale per gli altri che non potevano usufruirne.
Appena entrati in casa R. mi spinse contro la parete del corridoio e mi baciò appassionatamente, la scena mi riportò alla mente il bacio con S. nel vicolo, il cazzo mi scoppiava nei pantaloni, lei mi tolse la maglietta e cominciò a baciarmi il petto, poi si abbassò, mi slacciò i pantaloni e li abbassò, tirò fuori il cazzo e cominciò un pompino insolito per lei, era davvero strana per lei tanta foga, come avevo già detto non era solitamente così scatenata, la cosa mi fece molto piacere, appoggiai la mano destra sulla sua testa e glielo feci prendere tutto in gola, la feci quasi vomitare, il cazzo era pieno della sua saliva, lo tirò fuori e mi disse di fare piano, così glielo avrei fatto andare di traverso, poi lo riprese in bocca e se lo infilò lei tutto in gola, facendoselo quasi andare nuovamente di traverso. Aveva le lacrime agli occhi ma continuava a spingerlo in gola fino ad arrivare in fondo, comportamento davvero strano per lei, la cosa mi piaceva, avrei avuto voglia di venirle in bocca senza nemmeno scoparla, a volte si faceva sborrare in bocca, poi correva in bagno a sputarla, capitava comunque molto di rado, di solito le venivo sulla pancia o sul culo, prendeva la pillola ed usavamo raramente il preservativo. Ad un certo punto si alzò, mi prese per mano e mi accompagnò in camera da letto, si sedette sul letto e ricominciò a succhiarmelo avidamente, era una furia e facevo fatica a non venire, intanto le slacciai la camicetta ed il reggiseno, le piccole ma tonde e sode tettine di R. erano uno spettacolo per gli occhi, i capezzoli erano inturgiditi ed appena li strinsi tra le dita lei cominciò ad ansimare di piacere sul cazzo.
Avevo bisogno di una pausa per non venire quindi la spinsi facendola coricare sul letto a pancia all’aria, le sfilai i jeans ed i sandali e cominciai a leccarle le gambe, portai i suoi bei piedini alla bocca leccandole le dita, sapevo che a lei piaceva, poi mi inginocchiai e piano piano arrivai alle cosce, la figa di R. era bagnatissima, affondai con decisione la lingua al suo interno ed i suoi umori mi riempirono la bocca, lei ansimava tantissimo, altra cosa che le piaceva era farsela leccare a lungo, di solito si passava ad un “69” prima di arrivare a scopare, quella sera me lo aveva succhiato talmente a lungo e bene che il solo pensiero di farmelo prendere ancora in bocca me lo faceva scoppiare. Leccai a lungo la sua splendida fighetta, i suoi gemiti erano musica per le mie orecchie, leccai sovente anche il buco del culo, era un tabù per lei il rapporto anale, però quando glielo leccavo ed infilavo la lingua dentro lei ansimava più forte, inoltre si bagnava ancora di più ma non si era mai convinta anche solo a provarci, al massimo le infilavo un dito mentre la scopavo a pecorina, ma lei subito si bloccava dicendomi di smetterla.
Ad un certo punto lei venne, lo faceva capire quando raggiungeva l’orgasmo e quello era il segnale che voleva il cazzo, quella sera me lo disse proprio che lo voleva, non me lo feci ripetere, la girai a pecorina, puntai il cazzo e con decisone glielo infilai dentro fino in fondo, ansimò e la sua figa si bagnò tantissimo, cominciai a scoparla ad un ritmo deciso e senza soste, dalla sua figa un rigagnolo di umori colava delicatamente sulle sue cosce e lei diceva continuamente che le piaceva, che mi amava e che non dovevo fermami, era davvero scatenata quella sera.
Ero al limite e lei l’aveva capito, quindi si sfilò il cazzo, si girò e mi spinse sul letto facendomi coricare pancia all’aria, poi mi fece segno di aspettarla ed uscì dalla camera, tornò pochi secondi dopo con una bottiglietta di succo di frutta in mano, io le dissi:
- “Ma ti sembra il momento di berti un succo di frutta?”;
- “Tu non ti preoccupare!” - appoggiò la bottiglietta sul comodino, si mise con la testa in mezzo alle mie gambe e cominciò a succhiarmelo con la stessa foga di prima, avevo intuito che voleva finire con un pompino e la lasciai fare volentieri, continuavo a non capire a cosa servisse il succo. Mi leccava l’asta e le palle, sapeva cosa mi piaceva e quella sera aveva fatto tutto per bene, la avvisai che stavo venendo e lei non mi rispose nemmeno, continuava con un ritmo ancora più forte e deciso finché le venni in bocca, ne uscì tantissima ma lei non si scompose, continuava a succhiarlo guardandomi negli occhi con aria compiaciuta, infine lo sfilò, prese la bottiglietta di succo facendosene entrare un po’ in bocca e con fatica ingoiò tutto, sempre guardandomi negli occhi con uno sguardo molto sensuale, io ero stupefatto e dissi:
- “Oh mio Dio R. sei un sogno…” - sorridendo bevve ancora un po’ di succo e si riattaccò al cazzo continuando a ripulirlo dalle ultime gocce di sperma che ancora uscivano e sempre guardandomi negli occhi. La guardavo compiaciuto e soddisfatto, poi le dissi:
- “Adesso mi devi spiegare come ti è venuta in mente la cosa del succo, semplicemente spettacolare quello che hai fatto!”;
- “Secondo te solo voi maschietti parlate di sesso tra voi? Anche noi femminucce lo facciamo, una nostra amica comune lo fa regolarmente al suo ragazzo, la cosa mi ha ispirato ed ho voluto farti una sorpresa, spero ti sia piaciuta.”;
- “Certo che mi è piaciuta, sei stata favolosa.”;
- “Adesso però non prenderci l’abitudine, in fin dei conti una ragazza deve fare qualche sacrificio per mantenere vivo il rapporto con il proprio ragazzo se ci tiene davvero, io ci tengo parecchio a te, spero che la cosa sia così anche per te.”;
- “Certo che ci tengo a te, che domande.” - restammo a letto abbracciati per un bel po’.

La mia mente era confusa, avevo praticamente deciso di accettare la proposta di S. ma questo gesto di R. e le sue parole rimisero tutto in discussione, mi sentivo davvero molto vicino a lei in questo momento e ripensando a tutte le volte che l’avevo tradita mi faceva sentire una merda, farlo poi regolarmente con S. sarebbe stata proprio una vigliaccata, anzi probabilmente non avrei più avuto il coraggio di guardarla in faccia.


Continua...


Per chi fosse interessato ho terminato la revisione, spero l'ultima, del mio racconto, ho creato un pdf, come mi era stato piĂą volte richiesto per rendere piĂą comoda la lettura anche offline, potete scaricarlo da qui, buona lettura.

https://drive.google.com/file/d/18rlVfPG_g...iew?usp=sharing

www.filedropper.com/lamiaesperienzaconunacoppiacuckold
 
Ultima modifica di un moderatore:

jeremy

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
1,680
Punteggio reazione
229
Punti
68
Davvero ben scritta....aspetto la parte 2 ...ps: la tua R ...mi ha fatto venire un'eccitazione tale da segarmi...la storia del succo ! mmmm
 

darietto86

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
5
Punteggio reazione
0
Punti
0
Davvero bella storia e situazione molto intrigante...
se la tua fidanzata aveva deciso di darsi da fare così con te, e te hai accettato il rapporto con S - e credo di si, se no non avresti aprlato di coppia - sei stato davvero fortunato...
ma aspetto con ansia il proseguo del racconto
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Davvero ben scritta....aspetto la parte 2 ...ps: la tua R ...mi ha fatto venire un'eccitazione tale da segarmi...la storia del succo ! mmmm

Davvero bella storia e situazione molto intrigante...
se la tua fidanzata aveva deciso di darsi da fare così con te, e te hai accettato il rapporto con S - e credo di si, se no non avresti aprlato di coppia - sei stato davvero fortunato...
ma aspetto con ansia il proseguo del racconto

ciao sono Giò ( giovanni ) continua la storia che aspettiamo con impasienza il continuo


Grazie per gli apprezzamenti ragazzi, la storia con la coppia è durata parecchi mesi, avrete modo di leggere nelle prossime parti com'è proseguita e purtroppo finita.

Il pompino con il succo di frutta è stata una bella sorpresa e R. me lo ha fatto altre volte, era per rendere meno disgustoso lo sperma che proprio non le piaceva, vederlo fare ti assicuro che è davvero carino...certo S. non aveva di questi problemi, ma avrai modo di leggerlo più avanti :fiufiu:
 
Ultima modifica:
P

peppegiuit

Guest
Purtroppo sono solo ricordi amico mio, è tutto finito da tempo.
Grande jojojos ...I racconti reali sono un'altra cosa...Ci sono riflessioni e pensieri dell'autore che lo rendono piĂą intrigante...Veramente eccitante:sbav:Aspetto con trepidazione la continuazione...Karma per te:eek:la2:
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Grazie mille, effettivamente la vita reale è diversa dalle storie di fantasia, a volte le cose non vanno nel modo in cui si spera, altre invece riservano piacevoli sorprese. Non sempre tutto fila liscio oltretutto, come avrai modo di leggere nel prosieguo della storia. Grazie ancora.
 

Paul_CL

"Level 0"
Messaggi
72
Punteggio reazione
24
Punti
8
Bellissimo racconto, lo seguo con piacere!!

Nel caso avessi voglia di rispondere avrei due domande, la femme fatale che incontri e descrivi nel bar è quella dell'avatar (capelli neri, fisico mozzafiato, alta)? E poi dici che è una storia accaduta parecchi anni fa, 2/4/10 anni fa? :rolleyes1:
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Bellissimo racconto, lo seguo con piacere!!

Nel caso avessi voglia di rispondere avrei due domande, la femme fatale che incontri e descrivi nel bar è quella dell'avatar (capelli neri, fisico mozzafiato, alta)? E poi dici che è una storia accaduta parecchi anni fa, 2/4/10 anni fa? :rolleyes1:

Mi fa piacere che apprezzi il mio raconto: la ragazza del mio avatar è Micia, una splendida ragazza che si mostrava qui sul forum, fisicamente assomiglia a S., aveva solo le tette più grosse. Il racconto risale a più di 20 anni fa, ne ho 45 adesso, 21 ai tempi, bei tempi direi...
 

Solar_Sysm

"Level 3"
Messaggi
798
Punteggio reazione
445
Punti
68
Mi fa piacere che apprezzi il mio raconto: la ragazza del mio avatar è Micia, una splendida ragazza che si mostrava qui sul forum, fisicamente assomiglia a S., aveva solo le tette più grosse. Il racconto risale a più di 20 anni fa, ne ho 45 adesso, 21 ai tempi, bei tempi direi...

Non hai altre foto di Micia?
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Si alcune le ho conservate, ma lei ha chiesto di non postarle piĂą e nemmeno di passarle ad altri, mi dispiace.
 
Ultima modifica:
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Seconda parte, spero piaccia, tra qualche giorno la terza parte che sto scrivendo, portate pazienza ma ho poco tempo in questo periodo...

La mattina seguente andai al campo per la partita, la sera prima ero poi rientrato tardi e come al solito non mi sentivo molto in forma, per fortuna partivo dalla panchina, quindi sonnecchiavo seduto sparando le solite quattro cazzate con i compagni di squadra. Guardando la gente che assisteva alla partita mi sembrò di scorgere la sagoma di S., mi alzai per capire se mi sbagliavo ma non ebbi conferma, però vidi R, con alcuni nostri amici, che mi salutava e mi mandava baci, io naturalmente contraccambiai. All’inizio del secondo tempo mi fecero entrare e mentre aspettavo di fare il mio ingresso in campo vidi nuovamente una donna dietro la recinzione del campo, ero di nuovo convinto che fosse S., cazzo avevo le visioni? Quella donna mi appariva in sogno quasi tutte le sere, adesso la vedevo pure ad occhi aperti?
Comunque giocai il secondo tempo della partita e feci pure goal; l’esterno destro corse sulla fascia e crossò teso all’interno dell’area, io arrivai in anticipo sul difensore ed in scivolata trafissi il portiere, cazzo gran goal G.!!! Era una semplice amichevole di fine stagione, però contro una squadra della stessa città con la quale non correva buon sangue, quindi festeggiamo parecchio negli spogliatoi e successivamente andammo in un bar per continuare a fare baldoria. Quando si festeggiava dopo una partita le ragazze ufficiali non erano mai invitate, anzi era proprio vietato portarsele dietro, R. lo sapeva e quando uscimmo dal campo era già andata via. Andammo in un bar vicino al campo e mentre si rideva e scherzava alzai lo sguardo e vidi S. entrare nel locale, mi guardò ed uscì immediatamente; il cuore mi batteva in gola, cosa avrei dovuto dirle? Era evidente che voleva che uscissi e le dicessi qual era la mia decisione. Salutai i compagni di squadra dicendo che avevo un impegno, pagai la birra e mi diressi alla porta con un nodo in gola. S. mi aspettava all’angolo di una via, cominciai a camminare verso di lei che nel frattempo era sparita all’interno della stradina, quando svoltai l’angolo la vidi in piedi, seduta sul cofano di una Golf nera ad aspettarmi; indossava un abitino chiaro leggero, molto corto e svolazzante, un paio di sandali legati sulla caviglia ed i capelli sempre raccolti con la famosa coda di cavallo che mi faceva ribollire il sangue nelle vene, avevo il cazzo già durissimo e tutti i mei ragionamenti su R. ed il nostro rapporto erano già dimenticati. Mi avvicinai e lei mi accolse con un sorriso smagliante, si tolse gli occhiali da sole, i suoi occhi azzurri alla luce del sole spiccavano ancora di più, la sua carnagione chiara quasi luccicava talmente era liscia e tonica, era bellissima, quasi disarmante.
- “Non sapevo che fossi così bravo a giocare a calcio, i miei complimenti.”;
- “Insomma, diciamo che è stata solo fortuna, quindi eri tu al campo, pensavo di avere avuto una visione, invece la sto avendo adesso, sei bellissima S.” - lei sorrise, si mise la bacchetta degli occhiali tra i denti e disse:
- “Ma grazie, così mi fai arrossire però! Scusami se arrivo subito al sodo ma volevo sapere cosa dici della mia proposta.” - la domanda risuonò nelle mie orecchie come un tuono, come potevo non accettare di portarmi a letto una donna così? R. era bellissima e molto dolce, ma S. era una dea, la donna che ognuno vorrebbe scoparsi almeno una volta nella vita, non esagero nel dire che era irresistibile per qualsiasi uomo eterosessuale sulla faccia della terra, anche per chi ha dei sani princìpi, figuriamoci per un ragazzo di 21 anni affamato di figa.
- “Diciamo che vorrei provare a vedere se sono il ragazzo che cerchi, però ho anch’io delle condizioni sulle quali non accetto discussioni!”,
- “Dimmi quali sarebbero e ti dico se mi stanno bene.”;
- “Tuo marito può guardare ma non accetto che allunghi una mano su di me, se anche solo mi sfiora lo riempio di botte, chiaro?” - lei scoppiò a ridere e rispose:
- “Tranquillo, mio marito è eterosessuale convintissimo, non si sognerebbe mai di allungare una mano su di te, te lo garantisco, inoltre, come ti avevo già accennato, lui non parteciperà mai, si limiterà a guardare, non si masturberà nemmeno a meno che non sia io ad autorizzarlo.”;
- “Ok, questa condizione era tassativa per me. Come ci accorderemo per incontrarci?”;
- “Facciamo così, se ti sta bene ci vediamo mercoledì sera in un locale di un paese qui vicino, lo conosci lo “S”? - Nome del locale abbreviato, era una specie di pub dove si faceva del karaoke e c’era una saletta dove si poteva parlare tranquillamente, conoscevo il posto ed approvavo la scelta, nessuno della mia compagnia lo frequentava spesso, il mercoledì sera poi era praticamente impossibile trovare qualcuno che mi conoscesse;
- “Ok a che ora?;
- “Facciamo per le 22 ok? Ti devo però chiedere una cosa importante, dovresti andare domani sera da questo Medico, dire che ti manda S., lui ti farà un piccolo prelievo di sangue, è per la tua e nostra sicurezza, io odio i preservativi e durante i nostri rapporti non te li farò quasi mai indossare, non vorrei prendermi qualcosa, questo vale anche per te, io li faccio regolarmente e se lo desideri ti darò i miei esiti, spero che tu lo capisca, forse è un po’ invasiva come richiesta ma è assolutamente necessario” - poi si avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia e sussurrò - “Ti prego non dirmi di no!” - sinceramente tra i tanti dubbi che mi ero posto c’era anche la paura di prendermi qualche brutta malattia, se S. scopava spesso con sconosciuti mi poteva trasmettere qualcosa, lei sosteneva di non scopare con tutti, ma come potevo fidarmi completamente, la sua domanda invece di preoccuparmi mi tolse un pensiero, quindi le risposi;
- “Tranquilla, capisco e sinceramente rassicura anche me, poi come potrei negare qualcosa ad una donna come te.”;
- “Lo sapevo che eri un ragazzo intelligente” - mi diede un bacio molto dolce, infilò la lingua nella mia bocca e limonammo per qualche secondo, la strinsi a me con decisone ed ebbi la sensazione che le fosse piaciuta la mia mossa, avevo il cazzo durissimo, glielo appoggiai, lei lo sentì sicuramente perché mi strinse anche lei, come a sentirlo meglio, poi si staccò, sorrise con aria molto sensuale e disse: “A mercoledì allora…” - si infilò gli occhiali, salì sull’auto e scomparve.

I giorni successivi passarono in fretta, man mano che si avvicinava l’ora del nostro primo incontro però la tensione e l’eccitazione salivano contemporaneamente in maniera esponenziale, lasciandomi sempre più desideroso e curioso di sapere come sarebbe andata. Mercoledì arrivò, uscii dal lavoro alle 19,00, andai a casa e mi preparai a puntino: doccia accurata, barba fatta, vestiti puliti e profumato all’inverosimile mi diressi all’appuntamento, sempre con la mia fidata moto sotto il sedere. Arrivai sul posto con una buona mezz’ora di anticipo, entrai nel locale, all’interno c’era poca gente, mi sedetti al bancone del bar sorseggiando una birra in trepidante attesa.
Verso le 22,10 circa arrivarono S. e suo marito, lei mi venne subito incontro mentre lui si sedette ad un tavolino da solo e senza nemmeno girare lo sguardo verso di me. Era bellissima, indossava un vestito corto bianco aderente e molto scollato, le spalline legate dietro al collo e la schiena molto nuda, la generosa scollatura mostrava due tette spettacolari, non indossava il reggiseno, ai piedi un paio di scarpe bianche con il tacco altissimo, insomma una visione celestiale. Io mi alzai e le andai incontro, lei mi diede un bacio sulla bocca e poi si sedette a fatica sullo sgabello a fianco a me, io le dissi subito:

- “Benvenuta S., non vorrei essere ripetitivo ma sei bellissima”;
- “Grazie e non ti preoccupare, mi fa piacere sentirmelo dire.”;
- “Vogliamo sederci ad un tavolino? Mi sembri in difficoltà su questo sgabello.”;
- “Molto volentieri G., mi sembrava di essere un pappagallo seduta su un trespolo.” - oltre ad essere bellissima era anche una persona affabile con la quale si poteva parlare tranquillamente, mi sentivo a mio agio nonostante si toccassero argomenti scottanti. Ero molto curioso di sapere cosa si aspettava da me, quindi cominciai io il discorso, richiamando quello che mi aveva detto la prima sera che ci eravamo conosciuti.
- “L’altra sera hai detto che non è detto che io abbia le caratteristiche giuste per voi, mi spieghi meglio quali sarebbero queste caratteristiche?”;
- “Certo, la prima caratteristica è l’aspetto fisico e tu l’ha evidentemente superata, altrimenti non saremmo seduti a questo tavolo. La seconda caratteristica è la riservatezza, mio marito è una persona conosciuta, se si sapessero le sue abitudini sessuali una miriade di bigotti lo farebbero a fettine negli ambienti che frequenta per lavoro, ci rimetterebbe la sua professione, questo non deve succedere mai!” - su questo punto diventò molto seria, anche il tono di voce cambiò e sembrava molto autoritaria;
- “Tranquilla, io sono del tipo: chi si fa li cazzi sua torna sano a casa sua!”;
- “Davvero G., questo deve essere chiaro e limpido, mai ti dovrai permettere di parlare dei nostri eventuali incontri con nessuno, mi sembri un bravo ragazzo e credo che questo lo capisci anche tu. La terza caratteristica è il feeling che si creerà tra di noi, potresti anche essere molto dotato ma avere atteggiamenti o modi di fare a letto che non mi piacciono, ma questo avremo tempo e modo di scoprirlo, senza dimenticare la pulizia ed il rispetto, su queste cose non transigo.”;
- “Cazzo S. mi sembra di essere ad un colloquio di lavoro, comunque ho capito e ti prometto che rispetterò le regole, la mia unica regola è quella che ti ho accennato l’altra sera, ricordi?”;
- “Tranquillo, ho raccontato a mio marito dell’altra sera e si è messo a ridere a crepapelle, ha detto che gli dispiace di essere passato per un ricchione.” - scoppiammo entrambi a ridere, istintivamente mi girai verso di lui e intuii che aveva capito di cosa stavamo parlando, mi sorrise e fece il gesto di alzare il bicchiere come per brindare, io risposi nello steso modo e tornai a parlare con S. Le cose stavano andando in un modo diverso da come mi aspettavo, non si era ancora arrivato al sodo ma il modo di fare di S. aiutava e rendeva il tutto meno strano, anche se in realtà lo era parecchio.
I discorsi proseguirono sul mio lavoro e sul calcio, poi ad un certo punto chiesi:
- “Scusa la domanda ma sono curioso di sapere cosa ci prova di così eccitante tuo marito a vederti fare sesso con altri uomini, se sono troppo indiscreto puoi anche non rispondermi.”;
- “Nessun problema, la tua è una curiosità legittima, d’altronde la maggior parte dei discorsi che abbiamo avuto finora non si fanno con chiunque, aiutano invece ad entrare in sintonia. Spiegartelo senza avere le stesse sensazioni che abbiamo noi è difficile; come ti ho accennato era un desiderio suo all’inizio, io ero del tuo stesso parere, non capivo, però sono sempre stata un’esibizionista e fare sesso è sempre stata una mia priorità nella vita, non posso farne a meno, sento fisicamente la necessità di farlo spessissimo, ho tradito tutti gli uomini con cui sono stata prima di lui per soddisfare le mie continue voglie di sesso, tutto questo mi ha aiutato ad accettare la sua proposta e con il passare del tempo rendere più intenso il rapporto con lui. Non devo trovare scuse per scopare con altri, lo posso fare senza sotterfugi, inoltre dopo averlo fatto con gli altri lo facciamo io e lui con una passione travolgente, difficile da capire ma è così, sei soddisfatto della risposta? - credo che il mio sguardo sorpreso l’avesse molto divertita, inoltre il rigonfiamento in mezzo alle mie gambe era imbarazzante e lei lo notò;
- “Certo certo, il ragionamento non fa una grinza, però io personalmente avessi una donna come te non la dividerei con nessuno al mondo.” - lei sorrise mi mise una mano sulla guancia e mi disse:
- “Come sei dolce G., viene voglia di baciarti” - si avvicinò e mi baciò con molta passione, avevo il sangue che mi ribolliva nelle vene ed il cazzo duro praticamente da quando l’avevo vista, la volevo adesso , non ce la facevo più, quindi le sussurrai:
- “S. ti voglio adesso, non resisto più!!!” - lei sorrise, abbassò lo guardo verso il mio rigonfiamento e disse:
- “L’avevo notato tesoro, mi sa che bisogna fare qualcosa per il tuo problema, vieni con me.” - si alzò, mi prese per mano, fece un cenno a suo marito ed uscimmo dal locale da soli.


Continua...
 
P

pnutrello

Guest
Si fa interessante!

Seconda parte, spero piaccia, tra qualche giorno la terza parte che sto scrivendo, portate pazienza ma ho poco tempo in questo periodo...

La mattina seguente andai al campo per la partita, la sera prima ero poi rientrato tardi e come al solito non mi sentivo molto in forma, per fortuna partivo dalla panchina, quindi sonnecchiavo seduto sparando le solite quattro cazzate con i compagni di squadra. Guardando la gente che assisteva alla partita mi sembrò di scorgere la sagoma di S., mi alzai per capire se mi sbagliavo ma non ebbi conferma, però vidi R, con alcuni nostri amici, che mi salutava e mi mandava baci, io naturalmente contraccambiai. All’inizio del secondo tempo mi fecero entrare e mentre aspettavo di fare il mio ingresso in campo vidi nuovamente una donna dietro la recinzione del campo, ero di nuovo convinto che fosse S., cazzo avevo le visioni? Quella donna mi appariva in sogno quasi tutte le sere, adesso la vedevo pure ad occhi aperti?
Comunque giocai il secondo tempo della partita e feci pure goal; l’esterno destro corse sulla fascia e crossò teso all’interno dell’area, io arrivai in anticipo sul difensore ed in scivolata trafissi il portiere, cazzo gran goal G.!!! Era una semplice amichevole di fine stagione, però contro una squadra della stessa città con la quale non correva buon sangue, quindi festeggiamo parecchio negli spogliatoi e successivamente andammo in un bar per continuare a fare baldoria. Quando si festeggiava dopo una partita le ragazze ufficiali non erano mai invitate, anzi era proprio vietato portarsele dietro, R. lo sapeva e quando uscimmo dal campo era già andata via. Andammo in un bar vicino al campo e mentre si rideva e scherzava alzai lo sguardo e vidi S. entrare nel locale, mi guardò ed uscì immediatamente; il cuore mi batteva in gola, cosa avrei dovuto dirle? Era evidente che voleva che uscissi e le dicessi qual era la mia decisione. Salutai i compagni di squadra dicendo che avevo un impegno, pagai la birra e mi diressi alla porta con un nodo in gola. S. mi aspettava all’angolo di una via, cominciai a camminare verso di lei che nel frattempo era sparita all’interno della stradina, quando svoltai l’angolo la vidi in piedi, seduta sul cofano di una Golf nera ad aspettarmi; indossava un abitino chiaro leggero, molto corto e svolazzante, un paio di sandali legati sulla caviglia ed i capelli sempre raccolti con la famosa coda di cavallo che mi faceva ribollire il sangue nelle vene, avevo il cazzo già durissimo e tutti i mei ragionamenti su R. ed il nostro rapporto erano già dimenticati. Mi avvicinai e lei mi accolse con un sorriso smagliante, si tolse gli occhiali da sole, i suoi occhi azzurri alla luce del sole spiccavano ancora di più, la sua carnagione chiara quasi luccicava talmente era liscia e tonica, era bellissima, quasi disarmante.
- “Non sapevo che fossi così bravo a giocare a calcio, i miei complimenti.”;
- “Insomma, diciamo che è stata solo fortuna, quindi eri tu al campo, pensavo di avere avuto una visione, invece la sto avendo adesso, sei bellissima S.” - lei sorrise, si mise la bacchetta degli occhiali tra i denti e disse:
- “Ma grazie, così mi fai arrossire però! Scusami se arrivo subito al sodo ma volevo sapere cosa dici della mia proposta.” - la domanda risuonò nelle mie orecchie come un tuono, come potevo non accettare di portarmi a letto una donna così? R. era bellissima e molto dolce, ma S. era una dea, la donna che ognuno vorrebbe scoparsi almeno una volta nella vita, non esagero nel dire che era irresistibile per qualsiasi uomo eterosessuale sulla faccia della terra, anche per chi ha dei sani princìpi, figuriamoci per un ragazzo di 21 anni affamato di figa.
- “Diciamo che vorrei provare a vedere se sono il ragazzo che cerchi, però ho anch’io delle condizioni sulle quali non accetto discussioni!”,
- “Dimmi quali sarebbero e ti dico se mi stanno bene.”;
- “Tuo marito può guardare ma non accetto che allunghi una mano su di me, se anche solo mi sfiora lo riempio di botte, chiaro?” - lei scoppiò a ridere e rispose:
- “Tranquillo, mio marito è eterosessuale convintissimo, non si sognerebbe mai di allungare una mano su di te, te lo garantisco, inoltre, come ti avevo già accennato, lui non parteciperà mai, si limiterà a guardare, non si masturberà nemmeno a meno che non sia io ad autorizzarlo.”;
- “Ok, questa condizione era tassativa per me. Come ci accorderemo per incontrarci?”;
- “Facciamo così, se ti sta bene ci vediamo mercoledì sera in un locale di un paese qui vicino, lo conosci lo “S”? - Nome del locale abbreviato, era una specie di pub dove si faceva del karaoke e c’era una saletta dove si poteva parlare tranquillamente, conoscevo il posto ed approvavo la scelta, nessuno della mia compagnia lo frequentava spesso, il mercoledì sera poi era praticamente impossibile trovare qualcuno che mi conoscesse;
- “Ok a che ora?;
- “Facciamo per le 22 ok? Ti devo però chiedere una cosa importante, dovresti andare domani sera da questo Medico, dire che ti manda S., lui ti farà un piccolo prelievo di sangue, è per la tua e nostra sicurezza, io odio i preservativi e durante i nostri rapporti non te li farò quasi mai indossare, non vorrei prendermi qualcosa, questo vale anche per te, io li faccio regolarmente e se lo desideri ti darò i miei esiti, spero che tu lo capisca, forse è un po’ invasiva come richiesta ma è assolutamente necessario” - poi si avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia e sussurrò - “Ti prego non dirmi di no!” - sinceramente tra i tanti dubbi che mi ero posto c’era anche la paura di prendermi qualche brutta malattia, se S. scopava spesso con sconosciuti mi poteva trasmettere qualcosa, lei sosteneva di non scopare con tutti, ma come potevo fidarmi completamente, la sua domanda invece di preoccuparmi mi tolse un pensiero, quindi le risposi;
- “Tranquilla, capisco e sinceramente rassicura anche me, poi come potrei negare qualcosa ad una donna come te.”;
- “Lo sapevo che eri un ragazzo intelligente” - mi diede un bacio molto dolce, infilò la lingua nella mia bocca e limonammo per qualche secondo, la strinsi a me con decisone ed ebbi la sensazione che le fosse piaciuta la mia mossa, avevo il cazzo durissimo, glielo appoggiai, lei lo sentì sicuramente perché mi strinse anche lei, come a sentirlo meglio, poi si staccò, sorrise con aria molto sensuale e disse: “A mercoledì allora…” - si infilò gli occhiali, salì sull’auto e scomparve.

I giorni successivi passarono in fretta, man mano che si avvicinava l’ora del nostro primo incontro però la tensione e l’eccitazione salivano contemporaneamente in maniera esponenziale, lasciandomi sempre più desideroso e curioso di sapere come sarebbe andata. Mercoledì arrivò, uscii dal lavoro alle 19,00, andai a casa e mi preparai a puntino: doccia accurata, barba fatta, vestiti puliti e profumato all’inverosimile mi diressi all’appuntamento, sempre con la mia fidata moto sotto il sedere. Arrivai sul posto con una buona mezz’ora di anticipo, entrai nel locale, all’interno c’era poca gente, mi sedetti al bancone del bar sorseggiando una birra in trepidante attesa.
Verso le 22,10 circa arrivarono S. e suo marito, lei mi venne subito incontro mentre lui si sedette ad un tavolino da solo e senza nemmeno girare lo sguardo verso di me. Era bellissima, indossava un vestito corto bianco aderente e molto scollato, le spalline legate dietro al collo e la schiena molto nuda, la generosa scollatura mostrava due tette spettacolari, non indossava il reggiseno, ai piedi un paio di scarpe bianche con il tacco altissimo, insomma una visione celestiale. Io mi alzai e le andai incontro, lei mi diede un bacio sulla bocca e poi si sedette a fatica sullo sgabello a fianco a me, io le dissi subito:

- “Benvenuta S., non vorrei essere ripetitivo ma sei bellissima”;
- “Grazie e non ti preoccupare, mi fa piacere sentirmelo dire.”;
- “Vogliamo sederci ad un tavolino? Mi sembri in difficoltà su questo sgabello.”;
- “Molto volentieri G., mi sembrava di essere un pappagallo seduta su un trespolo.” - oltre ad essere bellissima era anche una persona affabile con la quale si poteva parlare tranquillamente, mi sentivo a mio agio nonostante si toccassero argomenti scottanti. Ero molto curioso di sapere cosa si aspettava da me, quindi cominciai io il discorso, richiamando quello che mi aveva detto la prima sera che ci eravamo conosciuti.
- “L’altra sera hai detto che non è detto che io abbia le caratteristiche giuste per voi, mi spieghi meglio quali sarebbero queste caratteristiche?”;
- “Certo, la prima caratteristica è l’aspetto fisico e tu l’ha evidentemente superata, altrimenti non saremmo seduti a questo tavolo. La seconda caratteristica è la riservatezza, mio marito è una persona conosciuta, se si sapessero le sue abitudini sessuali una miriade di bigotti lo farebbero a fettine negli ambienti che frequenta per lavoro, ci rimetterebbe la sua professione, questo non deve succedere mai!” - su questo punto diventò molto seria, anche il tono di voce cambiò e sembrava molto autoritaria;
- “Tranquilla, io sono del tipo: chi si fa li cazzi sua torna sano a casa sua!”;
- “Davvero G., questo deve essere chiaro e limpido, mai ti dovrai permettere di parlare dei nostri eventuali incontri con nessuno, mi sembri un bravo ragazzo e credo che questo lo capisci anche tu. La terza caratteristica è il feeling che si creerà tra di noi, potresti anche essere molto dotato ma avere atteggiamenti o modi di fare a letto che non mi piacciono, ma questo avremo tempo e modo di scoprirlo, senza dimenticare la pulizia ed il rispetto, su queste cose non transigo.”;
- “Cazzo S. mi sembra di essere ad un colloquio di lavoro, comunque ho capito e ti prometto che rispetterò le regole, la mia unica regola è quella che ti ho accennato l’altra sera, ricordi?”;
- “Tranquillo, ho raccontato a mio marito dell’altra sera e si è messo a ridere a crepapelle, ha detto che gli dispiace di essere passato per un ricchione.” - scoppiammo entrambi a ridere, istintivamente mi girai verso di lui e intuii che aveva capito di cosa stavamo parlando, mi sorrise e fece il gesto di alzare il bicchiere come per brindare, io risposi nello steso modo e tornai a parlare con S. Le cose stavano andando in un modo diverso da come mi aspettavo, non si era ancora arrivato al sodo ma il modo di fare di S. aiutava e rendeva il tutto meno strano, anche se in realtà lo era parecchio.
I discorsi proseguirono sul mio lavoro e sul calcio, poi ad un certo punto chiesi:
- “Scusa la domanda ma sono curioso di sapere cosa ci prova di così eccitante tuo marito a vederti fare sesso con altri uomini, se sono troppo indiscreto puoi anche non rispondermi.”;
- “Nessun problema, la tua è una curiosità legittima, d’altronde la maggior parte dei discorsi che abbiamo avuto finora non si fanno con chiunque, aiutano invece ad entrare in sintonia. Spiegartelo senza avere le stesse sensazioni che abbiamo noi è difficile; come ti ho accennato era un desiderio suo all’inizio, io ero del tuo stesso parere, non capivo, però sono sempre stata un’esibizionista e fare sesso è sempre stata una mia priorità nella vita, non posso farne a meno, sento fisicamente la necessità di farlo spessissimo, ho tradito tutti gli uomini con cui sono stata prima di lui per soddisfare le mie continue voglie di sesso, tutto questo mi ha aiutato ad accettare la sua proposta e con il passare del tempo rendere più intenso il rapporto con lui. Non devo trovare scuse per scopare con altri, lo posso fare senza sotterfugi, inoltre dopo averlo fatto con gli altri lo facciamo io e lui con una passione travolgente, difficile da capire ma è così, sei soddisfatto della risposta? - credo che il mio sguardo sorpreso l’avesse molto divertita, inoltre il rigonfiamento in mezzo alle mie gambe era imbarazzante e lei lo notò;
- “Certo certo, il ragionamento non fa una grinza, però io personalmente avessi una donna come te non la dividerei con nessuno al mondo.” - lei sorrise mi mise una mano sulla guancia e mi disse:
- “Come sei dolce G., viene voglia di baciarti” - si avvicinò e mi baciò con molta passione, avevo il sangue che mi ribolliva nelle vene ed il cazzo duro praticamente da quando l’avevo vista, la volevo adesso , non ce la facevo più, quindi le sussurrai:
- “S. ti voglio adesso, non resisto più!!!” - lei sorrise, abbassò lo guardo verso il mio rigonfiamento e disse:
- “L’avevo notato tesoro, mi sa che bisogna fare qualcosa per il tuo problema, vieni con me.” - si alzò, mi prese per mano, fece un cenno a suo marito ed uscimmo dal locale da soli.


Continua...
 
P

peppegiuit

Guest
Grazie jojojos di condividere con noi questa tua storia...E' eccitante da sega immediata:madsaw::madsaw::madsaw:e per di piĂą il leggerti risulta piacevole per il bello stile che hai...Non ci lasciare con la bava alla bocca ora che arriva il bello della storia:eek:k!::sega::ass::sbav::azz::lingua::cool::eek::ave::bho::hand:
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Grazie jojojos di condividere con noi questa tua storia...E' eccitante da sega immediata:madsaw::madsaw::madsaw:e per di piĂą il leggerti risulta piacevole per il bello stile che hai...Non ci lasciare con la bava alla bocca ora che arriva il bello della storia:eek:k!::sega::ass::sbav::azz::lingua::cool::eek::ave::bho::hand:

Grazie peppegiut, fa piacere sapere che qualcuno apprezza, la terza parte è praticamente pronta, devo solo rileggerla alla ricerca di errori, magari già domani la posto, effettivamente la prossima descriverà il primo incontro ravvicinato con la bellissima S., se ti hanno stimolato le prime due parti questa sarà a serio rischio slogatura del polso...
 

darietto86

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
5
Punteggio reazione
0
Punti
0
certo che sei infimo eh!!
ti fermi sul più belloooooo ç_ç

interessantissima parte di storia.
aspetto il resto per capire che è successo... è ovvio che si, mi sono eccitato ad immaginare la scena...assolutamente.
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,692
Punteggio reazione
4,466
Punti
119
Terza parte completa, per la quarta parte dovete darmi tempo perchè devo ancora cominciare a scriverla, sempre graditi commenti e considerazioni, buona lettura.

Il parcheggio del locale era semi deserto e con una scarsa illuminazione, appena usciti mi spinse con la schiena contro il muro e ci baciammo nuovamente con molta passione, la strinsi forte a me facendole sentire quanto avessi il cazzo duro, le appoggiai le mani sul sedere e la spinsi ancora più forte contro di me. Aveva due chiappe sode che sembravano di marmo, ormai le nostre lingue si intrecciavano una con l’altra con una foga esagerata, le baciai il collo e lei cominciò ad ansimare eccitata, le tirai fuori un seno, le presi in bocca il capezzolo che immediatamente si inturgidì, lei fece scivolare una mano sul mio cazzo e lo toccò, quasi a misurarne la lunghezza, partì dalle palle e tastò fino a dove arrivava, poi con il pollice e l’indice strinse forte la cappella tra le sue dita vpiù volte. Ad un certo punto arrivò il marito, io istintivamente smisi di baciarla, lei mi prese per la nuca e mi disse:
“Chi ti ha detto di fermarti? Ti ho detto che lui per te non esiste.” - ricominciammo a baciarci e toccarci mentre lui restava immobile ad osservarci, la luce era poca ma il suo volto mi sembrava decisamente soddisfatto. Il mio imbarazzo comunque era sempre presente e cominciai a perdere passione, solo nei film porno tutto fila liscio e nessuno si fa problemi, oppure bisogna esserci portati, io davanti a lui cominciavo a sentirmi a disagio, lei lo capì e gli disse con tono autoritario:

- “Vai ad aspettarci in macchina, muoviti!” - lui abbassò la testa e si diresse verso l’auto, una Mercedes scura parcheggiata a due passi da dove eravamo noi, salì e rimase immobile al suo interno. Lei mi guardò e mi disse:
- “Ti faccio una proposta, adesso noi ci sediamo sui sedili posteriori dell’auto e cerchiamo un posto tranquillo, i tuoi esami purtroppo non sono ancora arrivati, quindi stasera non potremo esagerare, però ti prometto che quello che farò ti piacerà molto, ti fidi?”;
- “Ok mi fido.” - risposi io completamente stravolto dalla sensualità di S.. Salimmo in auto ed abbandonammo il parcheggio, nel frattempo lei cominciò a baciarmi con passione, io ero sempre un po’ intimidito dalla presenza del marito, lei lo capì e mi disse:
- “Se la sua presenza ti infastidisce dimmelo e lui esce dall’auto, vero tesoro?” - il marito, guardandoci dallo specchietto retrovisore disse: “Assolutamente si G., tranquillo nessun problema!” - era la prima volta che mi parlava ed il suo tono di voce era molto rassicurante;
- “Ok grazie, scusate ma per me è tutto nuovo gente, non è così facile.”;
- “Tranquillo tesoro, lo capisco bene, ci siamo già passati altre volte, te l’ho detto, ci vuole tempo e pazienza, ti abituerai con calma alla sua presenza, alla fine manco ci farai caso, oppure ti ecciterà da matti farlo davanti a lui, almeno è quello che speriamo.” - immediatamente mi baciò nuovamente con estrema passione, mise la mano di nuovo sul mio cazzo che nel frattempo si era ammosciato, slacciò con un gesto deciso e sicuro prima la cintura e poi i bottoni dei miei jeans, si vedeva che la sua era una mano esperta, mi fece scendere il po’ gli slip (io non sopporto i boxer, porto da sempre solo slip, molte donne li trovano meno sexy ma pazienza), mi tirò fuori il cazzo e cominciò a masturbarmi. Aiutato dal buio della strada e non sentendo lo sguardo di suo marito addosso il mio amichetto si mostrò in tutto il suo vigore, era tornato durissimo e scoppiava di voglia, lei smise di baciarmi, abbassò lo sguardo e nonostante la poca luce lo guardò sodisfatta stringendolo forte in mano, poi mi guardò dritto negli occhi e disse:
- “Lo sapevo che avevi un cazzo così, però vai oltre le mie aspettative, i miei complimenti G.” - credo di non avere mai provato tanto imbarazzo insieme a tanta soddisfazione allo stesso tempo. Non mi era mai successo che una donna mi facesse un complimento così diretto sulle misure del mio cazzo, sentirselo dire poi da una donna come S. era una gran bella soddisfazione, credo che lei sapesse benissimo che certi complimenti possono solo far piacere ad un uomo, quindi era un ottimo modo di gratificarmi ed aiutare a rilassarmi. Dall’altra parte sapere di avere suo marito che ascoltava tutto mi imbarazzò terribilmente.
Ad un certo punto suo marito fermò l’auto e la spense, era una stradina praticamente buia, l’unica luce era quella della luna che faceva solo intuire qualcosa di quello che avveniva all’interno. Continuavamo a baciarci, lei mi masturbava con foga, io le avevo messo le mani tra le tette facendole uscire dal vestito, ad un certo punto smise di masturbarmi, mi prese la mano, allargò le gambe e me la mise sulla sua figa, era senza intimo e grondava come una fontana, mi spinse un dito nel taglio e mi disse:
- “Lo vedi come sono ridotta? E’ tutta colpa tua.” - poi mi prese il dito e se lo mise in bocca succhiandolo e ripulendolo dagli umori con il quale si era intriso, rimise nuovamente il dito sulla sua figa e poi nuovamente in bocca, poi mi sussurrò: “Baciami.”;
Ricominciammo a baciarci ed a masturbarci a vicenda, la sua figa era bagnatissima e caldissima, io cercavo sempre di capire se suo marito ci stesse guardano, lo vidi che ci guardava dallo specchietto retrovisore, non si era girato a guardarci ma la sua presenza la sentivo e mi infastidiva, lei lo capì e quindi gli disse con tono deciso:
- “Devi uscire!” - lui non fece una piega ed uscì immediatamente, vidi una sigaretta accendersi nel buio verso la parte anteriore dell’auto, mi sentivo più rilassato e lei mi chiese:
- “Va meglio così?”;
- “Decisamente!” - risposi io soddisfatto.
A questo punto lei si girò con la schiena verso di me, si slacciò le spalline del vestito legate al suo lungo e vellutato collo e mi chiese di aiutarla. La aiutai a sfilarsi il vestito che lei gettò sui sedili anteriori, non avendo intimo era già completamente nuda, poi mi sfilò i pantaloni e mi tolse la camicia, si abbassò, prese un preservativo dalla tasca laterale dell’auto, lo scartò e lo appoggiò sulla punta del mio cazzo che era al massimo della sua tensione, mi guardò e mi disse: “Io li odio questi cosi ma non ho ancora i tuoi esiti, porta pazienza.” - io non le risposi nemmeno, lei mise la bocca sul mio cazzo e lo srotolò piano piano senza usare le mani, una mossa che avevo visto fare solo nei film porno, rischiai di venire immediatamente, quindi la spinsi via e l’aiutai a sedersi nuovamente sui sedili, lei intuì le mie difficolta e mi lasciò respirare. Cominciai a baciarla, leccavo i suoi seni palpandoglieli con forza, lei mi teneva la testa e la dirigeva dove più desiderava stringendomi i capelli, ero alla sua mercé, quella donna mi aveva in pugno ed io ero il suo giocattolo. Passai a baciarle la pancia, definita e liscia come la seta, lei ansimava e cominciava a sudare, passai a leccarle le cosce, poi l’interno coscia e mi avvicinai alla figa, lei si fermò e mi disse: “Cosa fai?” - in preda all’eccitazione non mi ero posto minimamente il problema di accertarmi sulla sua salute e replicai: “Sei sana come un pesce S., io capisco che tu voglia accertarti che io sia sano, ma non posso non leccartela.” - senza aggiungere altro cominciai a leccarle la figa con estrema passione. Era bagnatissima, completamente rasata e liscia come la seta, calda e profumata come una rosa, appoggiò una mano sulla mia testa e gridò: “Oh siiiiiiiiii!!!” - non la immaginavo così rumorosa, mentre gliela leccavo continuava a godere a gran voce, le sue gambe avevano degli scatti come se fosse in preda a convulsioni, gli umori che produceva erano ancora più abbondanti di R., mi spingeva la testa con forza e mi tirava i capelli, il clitoride era gonfio ed a ogni passaggio con la lingua lei si contraeva gemendo di piacere.
Leccare la sua figa era molto piacevole e sentirla gemere così forte mi dava una spinta inarrestabile, cominciai ad allargargliela esplorandola con le dita, le misi in pollice dentro fino in fondo spingendo con forza verso il culo, la cosa le piaceva parecchio, appoggiai un dito sul buco del culo e cominciai a girarci intorno, lei non dava il minimo segno di fastidio, anzi roteava i fianchi e spingeva con il bacino verso il basso, presi coraggio, e cominciai ad infilare il dito medio dentro, avevo il pollice dentro la sua figa ed il medio piantato nel suo culo fino in fondo, si bagnava all’inverosimile e continuava a spingere per sentirli meglio, ad un certo punto venne e lo gridò a gran voce: “Godo cazzo godo, oddio, non fermarti ti prego!!!” - mi tirò su la testa, mi costrinse ad alzarmi, mi coricò sui sedili, si mise sopra di me a “69” e cominciò a succhiarmelo avidamente mentre io ricominciai a leccarle la figa. Avevo ripreso fiato e riuscivo a trattenermi, aiutato anche dal fatto che con il preservativo il pompino risulta meno stimolante, però era davvero brava, riuscivo comunque a percepire il calore della sua bocca, inoltre mi leccava sovente le palle, me le insalivava e poi le asciugava con lingua, una vera artista del pompino, non osavo immaginare senza preservativo che sensazioni regalava, leccava sovente anche il mio buco del culo, uno spettacolo.
Ad un certo punto si alzò, mi bacio a lungo e poi mi chiese con voce decisa: “Scopami G. adesso!!!” - non me lo feci ripetere due volte, mi sedetti sul sedile e la invitai a sedersi sul mio cazzo, lei si mise sopra di me e se lo infilò dentro; avevo le sue bellissime tette che sballonzolavano davanti alla mia faccia, cominciai a leccagliele e stringerle forte, cavalcava come una puledra e continuava a ripetere quanto le piacesse e quanto avevo il cazzo grosso e duro, parlava in continuazione e con un tono di voce molto alto, una vera furia, oso solo immaginare suo marito cosa pensava la fuori. Piantò i piedi sui sedili, inarcò la schiena all’indietro e cominciò a fare su e giù ad un ritmo forsennato, aggrappandosi ai sedili anteriori, ero al limite, lei se ne accorse, si tolse e mi disse: “Non dirmi che stai per venire ti prego, ne voglio ancora.”;
- “Sono al limite S., scusa” - lei mi guardò con aria delusa e poi mi disse:
- “Allora vieni, tanto te lo rifaccio diventare duro in un attimo!” - detto questo me lo riprese in bocca ed io scoppiai all’istante, continuò a succhiarmelo mentre con una mano mi accarezzava le palle, poi me le leccò continuando a menarmelo, ero stravolto, non immaginavo che una donna dall’aspetto così distinto fosse così affamata di cazzo, poi, notando che restava duro, prese un altro preservativo e mi disse:
- “Cambiatelo ti prego, ne voglio ancora!” - lo cambiai in fretta e furia sperando che non diventasse molle, lei tornò immediatamente sopra e ricominciò a cavalcare con lo stesso ritmo forsennato di prima. Non mi era mai capitato di scopare una donna così calda e vogliosa, mi era successo in passato di farne due in rapida successione ma ero stupito dal fatto che avevo il cazzo duro da più di un’ora e non accennasse minimamente a scendere, ero stravolto, mi stava spaccando in due! Ad un certo punto si tolse, si girò a pecorina e mi disse:
- “Scopami così, come una cagna, dai che sono la tua cagna in calore, scopami!!!” - quelle parole mi fecero impazzire, la presi su fianchi, glielo infilai tutto dentro facendo un po’ di contorsionismo e cominciai a scoparla con tutta la forza che avevo, lei apprezzava tale impeto e disse:
- “Così, così fammi male!” - ormai avevo perso ogni tipo di freno inibitorio, cominciai a scoparla con una forza inaudita, le schiaffeggiavo il culo e lei apprezzava moltissimo, ogni tanto esageravo e lei si lamentava che le facevo male, però subito dopo diceva che le piaceva e che dovevo continuare. Arrivai alla fine, tolsi il preservativo e la schizzai su tutta la schiena, nonostante ero venuto poco tempo prima era tantissima, arrivò a sporcarle anche i capelli, le avevo fatto un gran bel ricamo, pensavo di avere esagerato e le dissi:
- “Scusa, forse ho esagerato.”;
- “Tranquillo sei stato perfetto, forse potevi evitare di schizzarmi tutta, non posso farmi la doccia, ma va bene così, adesso però ripuliscimi.” - tirò giù il finestrino dell’auto e chiamò suo marito con aria soddisfatta e divertita:
- “Tesoro prendimi i fazzolettini per piacere, qui abbiamo fatto un casino.” - il marito prese una scatola di fazzolettini dal cassettino portaoggetti anteriore e si avvicinò al finestrino, quando fu li davanti vide sua moglie nuda e con tutta la schiena sporca del mio sperma, sudata come bestia ed ancora con il fiatone, io dietro di lei con il cazzo ancora duro appoggiato sulle sue chiappe, spalancò gli occhi godendosi la scena, deglutì nervosamente e poi sparì velocemente. Feci pulizia e poi cominciammo a rivestirci, io ero imbarazzato, la presenza di suo marito mi aveva turbato, lei lo notò e mi disse:
- “G. sei stato grande, cos’è quel muso imbronciato, non ti è piaciuto?”;
- “Certo che mi è piaciuto, tu sei stata perfetta S., però lo sguardo di tuo marito mi è sembrato strano, mi sembrava incazzato.”;
- “Fidati che va tutto bene, ti assicuro che mio marito era incazzato solo perché si è perso tutto lo spettacolo, un gran bello spettacolo devo dire, ma non ti preoccupare gli racconterò tutto per filo e per segno e ti assicuro che parlerò molto bene di te, per essere la prima volta e nonostante il preservativo è stato fantastico, tranquillo.” - detto questo mi baciò ed appena finimmo entrambi di rivestirci chiamò il marito che tornò al posto di guida, dopodiché tornammo al locale in assoluto silenzio.
Arrivati nel parcheggio, scese dall’auto con me, mi accompagnò alla moto e mi disse:
- “G. è stato bellissimo, la prossima volta però dobbiamo farlo in un posto più comodo non trovi? E soprattutto senza preservativo!!!”;
- “La prossima volta vuol dire che ho superato la prova?”;
- “A pieni voti tesoro, non potevo chiedere di più la prima volta, sei stato perfino meglio di M.”;
- “Chi è M.?”;
- “Il ragazzo che mi scopava prima di te, lui la prima volta è durato poco e prima che rendesse come piace a me ci è voluto parecchio tempo, poi si è ripreso però, per fortuna aggiungerei.”;
- “Quando sarà la prossima volta?”;
- “Non essere impaziente, ti contatterò io tra qualche giorno, non ti preoccupare.” - mi baciò nuovamente, poi mi fece ciao ciao con la manina, salì in auto con il marito e scomparve.

Continua...
 

Top Bottom