La mia fidanzata e il mio amico vergine

Rau169

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Ed eccoci giunti all’apice, non certo per far calare l’interesse su questa esperienza ma perché è ovvio che tra tutti gli episodi raccontati e quelli che ancora dovrò raccontare, qui è dove si è raggiunto il massimo. Nella scrittura seguirò i consigli che alcuni di voi mi hanno dato in privato di suddividere il più possibile in paragrafi per rendere il racconto più fruibile.



Alessia e Marco si sentirono per messaggio nei giorni successivi per fissare il giorno in cui vedersi per realizzare quanto avevano detto. Ricordo ancora il giorno, o meglio la mattina che avevano fissato di vedersi, giovedì 6 agosto, uno degli ultimi giorni disponibili per vedersi visto che la mamma di Alessia la settimana di ferragosto fino all’ultima del mese sarebbe stata in ferie a casa. Ma veniamo ai fatti, che la sera stessa Alessia mi raccontò, anzi gli chiesi di simulare con me proprio quello che era successo, era troppa la voglia di immedesimarmi in Marco non avendo potuto assistere alla scena.



Alessia aprì a Marco come sempre con una maglietta più lunga, sotto reggiseno e perizoma (per l’occasione non in brasiliana). Si misero sul letto a sedere, con qualche discorso di circostanza piuttosto imbarazzato da parte di entrambi. Dopo una decina di minuti fu Alessia a far entrare la conversazione su altri binari.



“Quello che pensavo era di insegnarti alcune cose basilari che devi sapere su come dare piacere ad una ragazza e magari simulare alcune occasioni in cui ti ritroverai appena starai con una ragazza” disse lei.



Marco: “mm ok, mi fido di te, sei te quella esperta tra i due” disse con molto imbarazzo.



Alessia: “rendiamola sciolta però come cosa, pensa solo a goderti questa esperienza e non preoccuparti di niente...se io fossi una ragazza con cui devi andare a letto cosa faresti in questa situazione sul letto?”



Marco: “...vorrei vederti nuda, toccarti”



Alessia disse ridendo: “se non alzi nemmeno un dito non penso che tu ci riesca”



Marco allora si fece coraggio, iniziò ad accarezzarle prima le cosce scoperte e poi diresse la sua mano verso il seno, palpandoglielo in maniera impacciata da sopra la maglietta.



Dopo un po’ Alessia disse: “ovviamente con una ragazza in una situazione vera la dovesti anche baciare, e non dimenticare i baci sul collo che a noi donne piacciono tantissimo. Se vuoi quelli può darmeli mentre tocchi”. Fu così che Marco iniziò a sbaciucchiarla anche sul collo, a detta di Alessia non molto bene, ma non gli disse nulla e lo lasciò proseguire. Lui sembrava però non sapere andare avanti oltre a palparle il seno dalla maglia e a baciarle il collo, quindi lei decise di fermarlo per togliergli la maglia e poi sganciargli i jeans che poi Marco si tolse insieme ai calzini restando in mutande. Alessia poi si alzò in piedi girandosi di spalle e si tolse anche lei la maglia, sfoggiando il suo meraviglioso culetto coperto dal solo perizoma a 20 centimetri da Marco. Poi si rimise sul letto accanto a lui, che tornò a baciarla sul collo e toccarle le tette dal reggiseno, lei lo lasciò fare un altro po’, poi per rompere la monotonia si fece avanti ed iniziò nel mentre a toccargli il pacco da sopra mutande, che era durissimo.



Poi Alessia gli disse “sganciami il reggiseno”, lui allora si mise dietro di lei nel cercare di sganciarglielo con diverse difficoltà, lei si mise a ridere e disse che questa cosa avrebbe dovuta migliorarla. Una volta riuscito a sganciarlo, Alessia prese il reggiseno e lo mise da una parte, girandosi verso Marco e mostrandogli le tettine. Lui subito con una mano iniziò a palpargliene una e poi tutte e due insieme.



Alessia gli disse: “adesso leccami i capezzoli, a noi donne piace tantissimo” e così Marco fece, prima entrambi in ginocchio sul letto e poi gli si buttò sopra continuando a leccarglieli per qualche minuto.



Poi Alessia lo interruppe e tirandosi su fece: “che ne dici di togliermi anche le mutandine?” e si mise a 90 sul letto. Marco le andò dietro, le palpò il culo e le tirò giù le mutandine fino alle ginocchia piegate dicendo a voce bassa “mamma mia” e iniziò prima a palparle il culetto nudo e poi a baciarglielo. Poi lei si tirò a pancia in giù in modo che lui potesse sfilarle le mutandine, poi riprese a baciarle e anche morderle il sedere, con Alessia che riducchiava ai morsi.



Lei poi si girò davanti, dandogli modo di vedere per la prima volta nella sua vita una fica, come sempre depilata. A quel punto Alessia gli disse “vuoi leccarla?” lui ovviamente disse di sì e si abbassò, iniziando a leccare in modo piuttosto confuso la sua vagina (che era già discretamente bagnata mi disse), allora Alessia lo guidò per farlo andare al punto giusto. Non mi nascose nel raccontarmi che una volta guidato l’ha fatta godere, ed ha iniziato ad ansimare (personalmente non c’è cosa più bella che sentirla godere, e pensare che anche Marco ha avuto questo privilegio mi eccita da morire).



Dopo un po’ Marco iniziò pure a sditalinarla, prima con un solo dito, poi lei gli disse di metterne tranquillamente due e la penetrò per un minuto buono prima che lei lo interrompesse. “Ok direi che le cose principali le hai fatte, ti faccio vedere qualche posizione”, fu così che lo fece sdraiare e gli tolse le mutande, adesso erano entrambi nudi, con il cazzo di Marco che sembrava esplodere. Simularono (quindi senza penetrazione) in ordine la posizione del missionario, lei sopra di lui (con il cazzo di lui che puntava sul suo culo) e infine la pecorina dove Alessia gli fece “questa è la mia posizione preferita” e lui da dietro con le mani e il cazzo sopra al suo culo “direi anche la mia”. Poi lei si tirò via e gli disse “bene direi che abbiamo visto tutto, sei contento?” e Marco “molto” prendendogli un piede e iniziando a baciarglielo “anche questa cosa ho sempre sognato di farla”, Alessia disse: “baciarmi i piedi dici?” e Marco: “direi, dopo ogni massaggio che ti ho fatto lo sognavo sempre”.



Marco continuò a baciarglieli e poi le fece “te a Francesco li fai i footjob?”



Alessia: “si certo”



Marco: “dai allora fallo anche a me già che ci siamo”



Alessia: “no Marco, abbiamo finito basta!”



Marco: “ti prego cosa ti cambia? Realizzami questo sogno ti prego”



Alessia acconsentì, lui si sdraiò e dimettendosi di fronte a lui cominciò col footjob, chiudendo le piante dei suoi piedini intorno al cazzo di Marco, che aveva lo sguardo fisso sui suoi piedi. Nel giro di un minuto all’improvviso Marco esplose e venne ovunque, Alessia si mise a ridere e gli disse che aveva resistito poco e lui fece “e pensare che mi ero anche fatto una sega da solo prima di venire qua!”, Alessia gli diede del maiale e si mise a ridere. Lui poi le fece “ma te non sei venuta vero?” e lei “eh no, sennò l’avresti visto”. Marco allora le disse “voglio farti venire allora” e la prese facendola sdraiare, lei provò a dirgli di no, ma dopo essere stata leccata e sditalinata prima mi confidò che in realtà moriva dalla voglia. Marco vinse presto le resistenze di Alessia e tornò a leccargliela, con Alessia che gli mise una mano sopra ad una tetta. Dopo averlo guidato sul punto giusto, in circa 5-6 minuti venne gemendo di piacere, tenendo incollata la faccia di Marco alla sua fica e si liberò del tutto dal piacere provato.



Si congratulò poi con Marco e gli fece “adesso sei pronto per fare felici tante ragazze”. Lei stava per rivestirsi, quando lui la prese per i fianchi e facendola ricadere sopra di lui con il cazzo di nuovo duro a contatto con il suo culetto. Lei gli fece “Marco adesso basta rivestiamoci tra poco è ora di pranzo e ho da fare”, e lui “aspetta un po’ dai”, e gli mise una mano sul cazzo che lei tenne qualche secondo e poi si girò verso di lui ripetendogli quello che gli aveva detto.



Marco le fece: “fammi l’ultimo favore”



Alessia senza nemmeno sentire quale: “no Marco basta davvero”



E lui: “ ti prego fammi sentire la sensazione di un pompino”



Alessia: “no ti ho già accontentato con la sega con i piedi adesso basta”



Marco: “davvero, quest’ultimissima cosa e poi non avrò davvero più nulla da chiedere, te lo giuro”



Il botta e risposta durò qualche minuto, poi Alessia capì che il modo più veloce per far finire tutto era fargli quest’ultima concessione.



Alessia: “dopo questo basta davvero, e ne abbiamo già parlato ma voglio ripetertelo, che non ti venga mai in mente di raccontare niente a nessuno, perche questa cosa l’ho fatta per fare un favore a te”



Marco: “ma secondo te potrei mai raccontare una cosa del genere? Anch’io non ci passerei tanto bene, stai tranquilla”



Alessia allora si avvicinò, piegata sulle ginocchia con Marco sdraiato e iniziò a segare il suo cazzo barzotto. “Ti piace insomma il mio cazzo?” chiese Marco, Alessia rispose: “non è male oggettivamente” e lui “è più grosso di quello di Francesco?”, lei disse di sì e lui chiese “di quanto?” e Alessia “di un po’, adesso però zitto e godi” e iniziò uno dei suoi magistrali pompini, solo che stavolta il cazzo non era il mio. Non me lo disse la sera stessa perché il contraccolpo emotivo per me non fu poca roba, ma qualche settimana dopo nel riparlarne a letto mi disse che gli piacque molto fare il pompino a Marco, mi disse che non voleva offendermi e che non mi cambierebbe mai ma (a quello che dice lei) ha un cazzo esteticamente perfetto.

Marco godeva come non mai, nel mentre la sua mano si alternava tra il culo ed i piedi di Alessia, che alternava a ciucciare la cappella e leccare l’asta e le palle, quest’ultima cosa nel mentre segava il cazzo. Sentì che Marco stava per arrivare al limite nonostante fosse la terza sborrata della mattinata e gli fece “avvertirmi quando vieni” e lui “ok...ma dove vengo?”.



Lei fermò il pompino e tenendoglielo in mano gli disse “alzati in piedi, mi vieni sulle tette almeno siamo sicuri che non sporchi ok?” lui provò a chiedergli sul viso ma lei negò il permesso. Quindi lui si alzò, lei a sedere sul letto proseguì il pompino, fino a quando lui disse “ci sono”, a quel punto lei si staccò e proseguì con una sega, tempo due secondi e Marco iniziò a schizzare copiosamente sulle tette.



Una volta finito lui si buttò distrutto sul letto mentre lei filò in bagno con i vestiti. Tempo dieci minuti e si salutarono e lei gli rifece le raccomandazioni che sarebbe finito tutto li, lui la ringraziò e le diede un bacio sulla guancia. Nei prossimi racconti vi dirò come proseguirono i giorni dopo, che non furono facili per entrambi, e qualche nuovo episodio quando ci siamo rivisti con lui. A presto!
Guarda che vedo che Alessia e troppo permissiva con lui e lui e troppo insistente mi sa che se la scopa o la già fatto
 

Keles777

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Premetto,che vero o falso che sia..non ha importanza anzi,sn quasi sicuro che non siano mai veri..ma chi se ne frega,un racconto vero o falso che sia deve coinvolgerti..e quindi complimenti..perché davvero è molto bello..ne ho letti pochi scritti così bene e coinvolgenti!!👏👏👏
 

shavelover

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Ed eccoci giunti all’apice, non certo per far calare l’interesse su questa esperienza ma perché è ovvio che tra tutti gli episodi raccontati e quelli che ancora dovrò raccontare, qui è dove si è raggiunto il massimo. Nella scrittura seguirò i consigli che alcuni di voi mi hanno dato in privato di suddividere il più possibile in paragrafi per rendere il racconto più fruibile.



Alessia e Marco si sentirono per messaggio nei giorni successivi per fissare il giorno in cui vedersi per realizzare quanto avevano detto. Ricordo ancora il giorno, o meglio la mattina che avevano fissato di vedersi, giovedì 6 agosto, uno degli ultimi giorni disponibili per vedersi visto che la mamma di Alessia la settimana di ferragosto fino all’ultima del mese sarebbe stata in ferie a casa. Ma veniamo ai fatti, che la sera stessa Alessia mi raccontò, anzi gli chiesi di simulare con me proprio quello che era successo, era troppa la voglia di immedesimarmi in Marco non avendo potuto assistere alla scena.



Alessia aprì a Marco come sempre con una maglietta più lunga, sotto reggiseno e perizoma (per l’occasione non in brasiliana). Si misero sul letto a sedere, con qualche discorso di circostanza piuttosto imbarazzato da parte di entrambi. Dopo una decina di minuti fu Alessia a far entrare la conversazione su altri binari.



“Quello che pensavo era di insegnarti alcune cose basilari che devi sapere su come dare piacere ad una ragazza e magari simulare alcune occasioni in cui ti ritroverai appena starai con una ragazza” disse lei.



Marco: “mm ok, mi fido di te, sei te quella esperta tra i due” disse con molto imbarazzo.



Alessia: “rendiamola sciolta però come cosa, pensa solo a goderti questa esperienza e non preoccuparti di niente...se io fossi una ragazza con cui devi andare a letto cosa faresti in questa situazione sul letto?”



Marco: “...vorrei vederti nuda, toccarti”



Alessia disse ridendo: “se non alzi nemmeno un dito non penso che tu ci riesca”



Marco allora si fece coraggio, iniziò ad accarezzarle prima le cosce scoperte e poi diresse la sua mano verso il seno, palpandoglielo in maniera impacciata da sopra la maglietta.



Dopo un po’ Alessia disse: “ovviamente con una ragazza in una situazione vera la dovesti anche baciare, e non dimenticare i baci sul collo che a noi donne piacciono tantissimo. Se vuoi quelli può darmeli mentre tocchi”. Fu così che Marco iniziò a sbaciucchiarla anche sul collo, a detta di Alessia non molto bene, ma non gli disse nulla e lo lasciò proseguire. Lui sembrava però non sapere andare avanti oltre a palparle il seno dalla maglia e a baciarle il collo, quindi lei decise di fermarlo per togliergli la maglia e poi sganciargli i jeans che poi Marco si tolse insieme ai calzini restando in mutande. Alessia poi si alzò in piedi girandosi di spalle e si tolse anche lei la maglia, sfoggiando il suo meraviglioso culetto coperto dal solo perizoma a 20 centimetri da Marco. Poi si rimise sul letto accanto a lui, che tornò a baciarla sul collo e toccarle le tette dal reggiseno, lei lo lasciò fare un altro po’, poi per rompere la monotonia si fece avanti ed iniziò nel mentre a toccargli il pacco da sopra mutande, che era durissimo.



Poi Alessia gli disse “sganciami il reggiseno”, lui allora si mise dietro di lei nel cercare di sganciarglielo con diverse difficoltà, lei si mise a ridere e disse che questa cosa avrebbe dovuta migliorarla. Una volta riuscito a sganciarlo, Alessia prese il reggiseno e lo mise da una parte, girandosi verso Marco e mostrandogli le tettine. Lui subito con una mano iniziò a palpargliene una e poi tutte e due insieme.



Alessia gli disse: “adesso leccami i capezzoli, a noi donne piace tantissimo” e così Marco fece, prima entrambi in ginocchio sul letto e poi gli si buttò sopra continuando a leccarglieli per qualche minuto.



Poi Alessia lo interruppe e tirandosi su fece: “che ne dici di togliermi anche le mutandine?” e si mise a 90 sul letto. Marco le andò dietro, le palpò il culo e le tirò giù le mutandine fino alle ginocchia piegate dicendo a voce bassa “mamma mia” e iniziò prima a palparle il culetto nudo e poi a baciarglielo. Poi lei si tirò a pancia in giù in modo che lui potesse sfilarle le mutandine, poi riprese a baciarle e anche morderle il sedere, con Alessia che riducchiava ai morsi.



Lei poi si girò davanti, dandogli modo di vedere per la prima volta nella sua vita una fica, come sempre depilata. A quel punto Alessia gli disse “vuoi leccarla?” lui ovviamente disse di sì e si abbassò, iniziando a leccare in modo piuttosto confuso la sua vagina (che era già discretamente bagnata mi disse), allora Alessia lo guidò per farlo andare al punto giusto. Non mi nascose nel raccontarmi che una volta guidato l’ha fatta godere, ed ha iniziato ad ansimare (personalmente non c’è cosa più bella che sentirla godere, e pensare che anche Marco ha avuto questo privilegio mi eccita da morire).



Dopo un po’ Marco iniziò pure a sditalinarla, prima con un solo dito, poi lei gli disse di metterne tranquillamente due e la penetrò per un minuto buono prima che lei lo interrompesse. “Ok direi che le cose principali le hai fatte, ti faccio vedere qualche posizione”, fu così che lo fece sdraiare e gli tolse le mutande, adesso erano entrambi nudi, con il cazzo di Marco che sembrava esplodere. Simularono (quindi senza penetrazione) in ordine la posizione del missionario, lei sopra di lui (con il cazzo di lui che puntava sul suo culo) e infine la pecorina dove Alessia gli fece “questa è la mia posizione preferita” e lui da dietro con le mani e il cazzo sopra al suo culo “direi anche la mia”. Poi lei si tirò via e gli disse “bene direi che abbiamo visto tutto, sei contento?” e Marco “molto” prendendogli un piede e iniziando a baciarglielo “anche questa cosa ho sempre sognato di farla”, Alessia disse: “baciarmi i piedi dici?” e Marco: “direi, dopo ogni massaggio che ti ho fatto lo sognavo sempre”.



Marco continuò a baciarglieli e poi le fece “te a Francesco li fai i footjob?”



Alessia: “si certo”



Marco: “dai allora fallo anche a me già che ci siamo”



Alessia: “no Marco, abbiamo finito basta!”



Marco: “ti prego cosa ti cambia? Realizzami questo sogno ti prego”



Alessia acconsentì, lui si sdraiò e dimettendosi di fronte a lui cominciò col footjob, chiudendo le piante dei suoi piedini intorno al cazzo di Marco, che aveva lo sguardo fisso sui suoi piedi. Nel giro di un minuto all’improvviso Marco esplose e venne ovunque, Alessia si mise a ridere e gli disse che aveva resistito poco e lui fece “e pensare che mi ero anche fatto una sega da solo prima di venire qua!”, Alessia gli diede del maiale e si mise a ridere. Lui poi le fece “ma te non sei venuta vero?” e lei “eh no, sennò l’avresti visto”. Marco allora le disse “voglio farti venire allora” e la prese facendola sdraiare, lei provò a dirgli di no, ma dopo essere stata leccata e sditalinata prima mi confidò che in realtà moriva dalla voglia. Marco vinse presto le resistenze di Alessia e tornò a leccargliela, con Alessia che gli mise una mano sopra ad una tetta. Dopo averlo guidato sul punto giusto, in circa 5-6 minuti venne gemendo di piacere, tenendo incollata la faccia di Marco alla sua fica e si liberò del tutto dal piacere provato.



Si congratulò poi con Marco e gli fece “adesso sei pronto per fare felici tante ragazze”. Lei stava per rivestirsi, quando lui la prese per i fianchi e facendola ricadere sopra di lui con il cazzo di nuovo duro a contatto con il suo culetto. Lei gli fece “Marco adesso basta rivestiamoci tra poco è ora di pranzo e ho da fare”, e lui “aspetta un po’ dai”, e gli mise una mano sul cazzo che lei tenne qualche secondo e poi si girò verso di lui ripetendogli quello che gli aveva detto.



Marco le fece: “fammi l’ultimo favore”



Alessia senza nemmeno sentire quale: “no Marco basta davvero”



E lui: “ ti prego fammi sentire la sensazione di un pompino”



Alessia: “no ti ho già accontentato con la sega con i piedi adesso basta”



Marco: “davvero, quest’ultimissima cosa e poi non avrò davvero più nulla da chiedere, te lo giuro”



Il botta e risposta durò qualche minuto, poi Alessia capì che il modo più veloce per far finire tutto era fargli quest’ultima concessione.



Alessia: “dopo questo basta davvero, e ne abbiamo già parlato ma voglio ripetertelo, che non ti venga mai in mente di raccontare niente a nessuno, perche questa cosa l’ho fatta per fare un favore a te”



Marco: “ma secondo te potrei mai raccontare una cosa del genere? Anch’io non ci passerei tanto bene, stai tranquilla”



Alessia allora si avvicinò, piegata sulle ginocchia con Marco sdraiato e iniziò a segare il suo cazzo barzotto. “Ti piace insomma il mio cazzo?” chiese Marco, Alessia rispose: “non è male oggettivamente” e lui “è più grosso di quello di Francesco?”, lei disse di sì e lui chiese “di quanto?” e Alessia “di un po’, adesso però zitto e godi” e iniziò uno dei suoi magistrali pompini, solo che stavolta il cazzo non era il mio. Non me lo disse la sera stessa perché il contraccolpo emotivo per me non fu poca roba, ma qualche settimana dopo nel riparlarne a letto mi disse che gli piacque molto fare il pompino a Marco, mi disse che non voleva offendermi e che non mi cambierebbe mai ma (a quello che dice lei) ha un cazzo esteticamente perfetto.

Marco godeva come non mai, nel mentre la sua mano si alternava tra il culo ed i piedi di Alessia, che alternava a ciucciare la cappella e leccare l’asta e le palle, quest’ultima cosa nel mentre segava il cazzo. Sentì che Marco stava per arrivare al limite nonostante fosse la terza sborrata della mattinata e gli fece “avvertirmi quando vieni” e lui “ok...ma dove vengo?”.



Lei fermò il pompino e tenendoglielo in mano gli disse “alzati in piedi, mi vieni sulle tette almeno siamo sicuri che non sporchi ok?” lui provò a chiedergli sul viso ma lei negò il permesso. Quindi lui si alzò, lei a sedere sul letto proseguì il pompino, fino a quando lui disse “ci sono”, a quel punto lei si staccò e proseguì con una sega, tempo due secondi e Marco iniziò a schizzare copiosamente sulle tette.



Una volta finito lui si buttò distrutto sul letto mentre lei filò in bagno con i vestiti. Tempo dieci minuti e si salutarono e lei gli rifece le raccomandazioni che sarebbe finito tutto li, lui la ringraziò e le diede un bacio sulla guancia. Nei prossimi racconti vi dirò come proseguirono i giorni dopo, che non furono facili per entrambi, e qualche nuovo episodio quando ci siamo rivisti con lui. A presto!
maraviglioso!!! un racconto che nn finisce di rizzarmi il cazzo.. ogni volta che li leggo mi viende durissimo e staviolta nn sono resitstito, ho dovuto venire immaginandomi la scena!! che fortunato il tuo amico a anche tu con una troietta simile che ti ritrovi!! continua ti prego
 
OP
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Beh altro che favore....
.....direi che a Marco è andata proprio bene!!!
Mancava poco la scopasse
Quanto Alessia si è dovuta trattenere??
Sul farsi scopare ti do per certo che non si è dovuta trattenere, aldilà della provocazione che stiamo facendo con lui lei non è assolutamente la tipica troia, capisco che dalle scene raccontate può sembrare strano, ma per farvi capire lei a parte una volta in vacanza non ha nemmeno mai limonato con uno sconosciuto in discoteca da single. Parlando del cazzo di lui ha detto che si è dovuta trattenere nel dirgli di no le prime volte, perché l’avrebbe segato e spompinato fin da subito volentieri, è rimasta molto colpita dalla sua verga, dice che è proprio bella esteticamente...effettivamente io gliel’ho visto nello spogliatoio in palestra e anche a riposo aveva buone dimensioni, quindi a quanto pare...
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Guarda che vedo che Alessia e troppo permissiva con lui e lui e troppo insistente mi sa che se la scopa o la già fatto
No, te lo garantisco 😉
 

beppe832

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In quelle situazioni è facile perdere il controllo.
Quante volte ho cominciato a sditalinare una tipa in macchina e poi, una volta lubrificata ben bene, sostituire le dita con l'uccello a tradimento, un po' furtivamente.
Oppure, quando si simulavano le posizioni, Marco avrebbe potuto infilare la cappella nella vagina bella bagnata.
Con quella nerchia bella grossa, secondo me, con un semplice abbraccio faccia a faccia il buon Marco avrebbe agevolmente penetrato Alessia più o meno volontariamente.
Sarebbe bastato davvero poco.
 

shavelover

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In quelle situazioni è facile perdere il controllo.
Quante volte ho cominciato a sditalinare una tipa in macchina e poi, una volta lubrificata ben bene, sostituire le dita con l'uccello a tradimento, un po' furtivamente.
Oppure, quando si simulavano le posizioni, Marco avrebbe potuto infilare la cappella nella vagina bella bagnata.
Con quella nerchia bella grossa, secondo me, con un semplice abbraccio faccia a faccia il buon Marco avrebbe agevolmente penetrato Alessia più o meno volontariamente.
Sarebbe bastato davvero poco.
Ho pensato la stessa cosa.. .. ma chissa.. a.me interessa come andato dopo.questo.incontro.. mi sa che ci saranno ancora delle belle sorprese
 

OldRocker

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Ed eccoci giunti all’apice, non certo per far calare l’interesse su questa esperienza ma perché è ovvio che tra tutti gli episodi raccontati e quelli che ancora dovrò raccontare, qui è dove si è raggiunto il massimo. Nella scrittura seguirò i consigli che alcuni di voi mi hanno dato in privato di suddividere il più possibile in paragrafi per rendere il racconto più fruibile.



Alessia e Marco si sentirono per messaggio nei giorni successivi per fissare il giorno in cui vedersi per realizzare quanto avevano detto. Ricordo ancora il giorno, o meglio la mattina che avevano fissato di vedersi, giovedì 6 agosto, uno degli ultimi giorni disponibili per vedersi visto che la mamma di Alessia la settimana di ferragosto fino all’ultima del mese sarebbe stata in ferie a casa. Ma veniamo ai fatti, che la sera stessa Alessia mi raccontò, anzi gli chiesi di simulare con me proprio quello che era successo, era troppa la voglia di immedesimarmi in Marco non avendo potuto assistere alla scena.



Alessia aprì a Marco come sempre con una maglietta più lunga, sotto reggiseno e perizoma (per l’occasione non in brasiliana). Si misero sul letto a sedere, con qualche discorso di circostanza piuttosto imbarazzato da parte di entrambi. Dopo una decina di minuti fu Alessia a far entrare la conversazione su altri binari.



“Quello che pensavo era di insegnarti alcune cose basilari che devi sapere su come dare piacere ad una ragazza e magari simulare alcune occasioni in cui ti ritroverai appena starai con una ragazza” disse lei.



Marco: “mm ok, mi fido di te, sei te quella esperta tra i due” disse con molto imbarazzo.



Alessia: “rendiamola sciolta però come cosa, pensa solo a goderti questa esperienza e non preoccuparti di niente...se io fossi una ragazza con cui devi andare a letto cosa faresti in questa situazione sul letto?”



Marco: “...vorrei vederti nuda, toccarti”



Alessia disse ridendo: “se non alzi nemmeno un dito non penso che tu ci riesca”



Marco allora si fece coraggio, iniziò ad accarezzarle prima le cosce scoperte e poi diresse la sua mano verso il seno, palpandoglielo in maniera impacciata da sopra la maglietta.



Dopo un po’ Alessia disse: “ovviamente con una ragazza in una situazione vera la dovesti anche baciare, e non dimenticare i baci sul collo che a noi donne piacciono tantissimo. Se vuoi quelli può darmeli mentre tocchi”. Fu così che Marco iniziò a sbaciucchiarla anche sul collo, a detta di Alessia non molto bene, ma non gli disse nulla e lo lasciò proseguire. Lui sembrava però non sapere andare avanti oltre a palparle il seno dalla maglia e a baciarle il collo, quindi lei decise di fermarlo per togliergli la maglia e poi sganciargli i jeans che poi Marco si tolse insieme ai calzini restando in mutande. Alessia poi si alzò in piedi girandosi di spalle e si tolse anche lei la maglia, sfoggiando il suo meraviglioso culetto coperto dal solo perizoma a 20 centimetri da Marco. Poi si rimise sul letto accanto a lui, che tornò a baciarla sul collo e toccarle le tette dal reggiseno, lei lo lasciò fare un altro po’, poi per rompere la monotonia si fece avanti ed iniziò nel mentre a toccargli il pacco da sopra mutande, che era durissimo.



Poi Alessia gli disse “sganciami il reggiseno”, lui allora si mise dietro di lei nel cercare di sganciarglielo con diverse difficoltà, lei si mise a ridere e disse che questa cosa avrebbe dovuta migliorarla. Una volta riuscito a sganciarlo, Alessia prese il reggiseno e lo mise da una parte, girandosi verso Marco e mostrandogli le tettine. Lui subito con una mano iniziò a palpargliene una e poi tutte e due insieme.



Alessia gli disse: “adesso leccami i capezzoli, a noi donne piace tantissimo” e così Marco fece, prima entrambi in ginocchio sul letto e poi gli si buttò sopra continuando a leccarglieli per qualche minuto.



Poi Alessia lo interruppe e tirandosi su fece: “che ne dici di togliermi anche le mutandine?” e si mise a 90 sul letto. Marco le andò dietro, le palpò il culo e le tirò giù le mutandine fino alle ginocchia piegate dicendo a voce bassa “mamma mia” e iniziò prima a palparle il culetto nudo e poi a baciarglielo. Poi lei si tirò a pancia in giù in modo che lui potesse sfilarle le mutandine, poi riprese a baciarle e anche morderle il sedere, con Alessia che riducchiava ai morsi.



Lei poi si girò davanti, dandogli modo di vedere per la prima volta nella sua vita una fica, come sempre depilata. A quel punto Alessia gli disse “vuoi leccarla?” lui ovviamente disse di sì e si abbassò, iniziando a leccare in modo piuttosto confuso la sua vagina (che era già discretamente bagnata mi disse), allora Alessia lo guidò per farlo andare al punto giusto. Non mi nascose nel raccontarmi che una volta guidato l’ha fatta godere, ed ha iniziato ad ansimare (personalmente non c’è cosa più bella che sentirla godere, e pensare che anche Marco ha avuto questo privilegio mi eccita da morire).



Dopo un po’ Marco iniziò pure a sditalinarla, prima con un solo dito, poi lei gli disse di metterne tranquillamente due e la penetrò per un minuto buono prima che lei lo interrompesse. “Ok direi che le cose principali le hai fatte, ti faccio vedere qualche posizione”, fu così che lo fece sdraiare e gli tolse le mutande, adesso erano entrambi nudi, con il cazzo di Marco che sembrava esplodere. Simularono (quindi senza penetrazione) in ordine la posizione del missionario, lei sopra di lui (con il cazzo di lui che puntava sul suo culo) e infine la pecorina dove Alessia gli fece “questa è la mia posizione preferita” e lui da dietro con le mani e il cazzo sopra al suo culo “direi anche la mia”. Poi lei si tirò via e gli disse “bene direi che abbiamo visto tutto, sei contento?” e Marco “molto” prendendogli un piede e iniziando a baciarglielo “anche questa cosa ho sempre sognato di farla”, Alessia disse: “baciarmi i piedi dici?” e Marco: “direi, dopo ogni massaggio che ti ho fatto lo sognavo sempre”.



Marco continuò a baciarglieli e poi le fece “te a Francesco li fai i footjob?”



Alessia: “si certo”



Marco: “dai allora fallo anche a me già che ci siamo”



Alessia: “no Marco, abbiamo finito basta!”



Marco: “ti prego cosa ti cambia? Realizzami questo sogno ti prego”



Alessia acconsentì, lui si sdraiò e dimettendosi di fronte a lui cominciò col footjob, chiudendo le piante dei suoi piedini intorno al cazzo di Marco, che aveva lo sguardo fisso sui suoi piedi. Nel giro di un minuto all’improvviso Marco esplose e venne ovunque, Alessia si mise a ridere e gli disse che aveva resistito poco e lui fece “e pensare che mi ero anche fatto una sega da solo prima di venire qua!”, Alessia gli diede del maiale e si mise a ridere. Lui poi le fece “ma te non sei venuta vero?” e lei “eh no, sennò l’avresti visto”. Marco allora le disse “voglio farti venire allora” e la prese facendola sdraiare, lei provò a dirgli di no, ma dopo essere stata leccata e sditalinata prima mi confidò che in realtà moriva dalla voglia. Marco vinse presto le resistenze di Alessia e tornò a leccargliela, con Alessia che gli mise una mano sopra ad una tetta. Dopo averlo guidato sul punto giusto, in circa 5-6 minuti venne gemendo di piacere, tenendo incollata la faccia di Marco alla sua fica e si liberò del tutto dal piacere provato.



Si congratulò poi con Marco e gli fece “adesso sei pronto per fare felici tante ragazze”. Lei stava per rivestirsi, quando lui la prese per i fianchi e facendola ricadere sopra di lui con il cazzo di nuovo duro a contatto con il suo culetto. Lei gli fece “Marco adesso basta rivestiamoci tra poco è ora di pranzo e ho da fare”, e lui “aspetta un po’ dai”, e gli mise una mano sul cazzo che lei tenne qualche secondo e poi si girò verso di lui ripetendogli quello che gli aveva detto.



Marco le fece: “fammi l’ultimo favore”



Alessia senza nemmeno sentire quale: “no Marco basta davvero”



E lui: “ ti prego fammi sentire la sensazione di un pompino”



Alessia: “no ti ho già accontentato con la sega con i piedi adesso basta”



Marco: “davvero, quest’ultimissima cosa e poi non avrò davvero più nulla da chiedere, te lo giuro”



Il botta e risposta durò qualche minuto, poi Alessia capì che il modo più veloce per far finire tutto era fargli quest’ultima concessione.



Alessia: “dopo questo basta davvero, e ne abbiamo già parlato ma voglio ripetertelo, che non ti venga mai in mente di raccontare niente a nessuno, perche questa cosa l’ho fatta per fare un favore a te”



Marco: “ma secondo te potrei mai raccontare una cosa del genere? Anch’io non ci passerei tanto bene, stai tranquilla”



Alessia allora si avvicinò, piegata sulle ginocchia con Marco sdraiato e iniziò a segare il suo cazzo barzotto. “Ti piace insomma il mio cazzo?” chiese Marco, Alessia rispose: “non è male oggettivamente” e lui “è più grosso di quello di Francesco?”, lei disse di sì e lui chiese “di quanto?” e Alessia “di un po’, adesso però zitto e godi” e iniziò uno dei suoi magistrali pompini, solo che stavolta il cazzo non era il mio. Non me lo disse la sera stessa perché il contraccolpo emotivo per me non fu poca roba, ma qualche settimana dopo nel riparlarne a letto mi disse che gli piacque molto fare il pompino a Marco, mi disse che non voleva offendermi e che non mi cambierebbe mai ma (a quello che dice lei) ha un cazzo esteticamente perfetto.

Marco godeva come non mai, nel mentre la sua mano si alternava tra il culo ed i piedi di Alessia, che alternava a ciucciare la cappella e leccare l’asta e le palle, quest’ultima cosa nel mentre segava il cazzo. Sentì che Marco stava per arrivare al limite nonostante fosse la terza sborrata della mattinata e gli fece “avvertirmi quando vieni” e lui “ok...ma dove vengo?”.



Lei fermò il pompino e tenendoglielo in mano gli disse “alzati in piedi, mi vieni sulle tette almeno siamo sicuri che non sporchi ok?” lui provò a chiedergli sul viso ma lei negò il permesso. Quindi lui si alzò, lei a sedere sul letto proseguì il pompino, fino a quando lui disse “ci sono”, a quel punto lei si staccò e proseguì con una sega, tempo due secondi e Marco iniziò a schizzare copiosamente sulle tette.



Una volta finito lui si buttò distrutto sul letto mentre lei filò in bagno con i vestiti. Tempo dieci minuti e si salutarono e lei gli rifece le raccomandazioni che sarebbe finito tutto li, lui la ringraziò e le diede un bacio sulla guancia. Nei prossimi racconti vi dirò come proseguirono i giorni dopo, che non furono facili per entrambi, e qualche nuovo episodio quando ci siamo rivisti con lui. A presto!
a però! complimenti
 
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Il giorno dopo Marco e Alessia non si sentirono per telefono, io nel frattempo nei nostri momenti intimi mi facevo ripetere le cose che erano successe, mi eccitavano da morire, vedevo Alessia nuda e pensavo “Marco ha avuto modo di ammirarsela tutta”.



Dopo due giorni fu lui a scriverle, per ricordarle che aveva dei libri di lei, quindi Alessia gli disse che sarebbe passata una mattina da lui. Mi disse che non aveva intenzione di provocarlo in quanto più di così non era possibile, io concordai.



Marco la aprì come sempre in mutande, la salutò dandole un bacio sulla guancia e le offrì un caffè. Poi si misero a chiacchierare sul divano e Alessia si tolse le scarpe per mettersi comoda. Subito lui le prese i piedi e le tolse i calzini per farle uno dei soliti massaggi.



Durante un momento di silenzio poi le disse: “ancora non ci credo di essere riuscito a vederti nuda e aver fatto quello che abbiamo fatto insieme”



Alessia: “ci pensi spesso?”



Marco: “di continuo...mi sono segato non so quante volte a ripensarci” disse ridendo



Alessia, notando il rigonfiamento nelle mutande di Marco gli disse “ci stai pensando anche ora mi sa”



Marco senza dire nulla portó i piedi di Alessia intorno al suo cazzo ritto coperto dai boxer, allora Alessia tirò subito indietro le gambe arrabbiandosi un po’, dicendogli che poteva pensarci ma limitarsi a quello. Marco vedendo che aveva esagerato le chiese scusa e le disse che le avrebbe fatto solo il solito massaggio, quindi Alessia rimise le gambe verso di lui. Gli argomenti si spostarono su altro, dopo circa 20 minuti poi Alessia disse che doveva andare a pranzo, Marco concluse quindi il massaggio portandosi un piede di Alessia alla bocca e dandogli un bacio. Lei non gli disse nulla, anche perché non voleva discuterci, si rimise i calzini e le scarpe e lo salutò con un doppio bacio formale guancia guancia.



Nelle due settimane dopo non ci furono grosse novità con Marco anche perché la settimana successiva andammo in vacanza in Sardegna, mentre quella dopo siamo stati ospiti per tre giorni alla casa al mare del mio migliore amico.



Mi piacerebbe un attimo uscire dal racconto su Marco, per soffermarmi un attimo su un paio di episodi che a me eccitarono molto, che successero in queste due vacanze.



Nella prima, in Sardegna, io e Alessia avevamo affittato un appartamento in un residence, composto da tanti piccoli appartamenti a schiera. Era un posto molto tranquillo, frequentato per lo più da famiglie. Il giorno dopo a quando arrivammo noi, l’appartamento accanto al nostro si svuotò e la sera al ritorno dalla spiaggia ci trovammo un gruppetto di 5 ragazzi sui 19-20 anni come vicini. Non eravamo contentissimi in quanto fin da subito erano una compagnia abbastanza rumorosa, ma alla fine non stavamo molto in appartamento quindi ci dicemmo che non era un problema enorme. La mattina dopo ci alzammo presto come sempre per andare su una spiaggia nuova un po’ distante da noi, quando uscimmo trovammo anche loro a fare colazione al loro tavolino fuori, li salutammo facendo un minuto di chiacchiere di rito del tipo da quanto eravamo qui, di dove eravamo, ecc e poi andammo alla macchina. Tornammo poi verso le 18 perché volevamo andare a cena fuori e li trovammo al solito posto della mattina, gli chiedemmo cosa avessero fatto oggi e ci risposero che erano rimasti alla piscina del residence perché la sera avevano intenzione di uscire.



Rientrati in casa ci dirigemmo in camera per spogliarci per le docce. Per farvi capire, la nostra camera era praticamente adiacente alla loro parte di “veranda” in cui avevano l’ingresso della casa e il tavolino dove erano seduti. Avendo la finestra aperta con la persiana chiusa potevamo sentirci a vicenda ma non vederci. E furono proprio i loro discorsi discorsi, quando uno di loro disse “è una figa assurda” ad attirare la mia attenzione. Feci cenno ad Alessia con la mano di venire alla finestra e di non parlare.



Ecco i discorsi che sentimmo, ovviamente non parlavano ad alta voce ma non sapendo che noi eravamo a tre metri di distanza fu sufficiente per sentire tutto:



“Proviamo a cercarla su Instagram con la posizione in cui ha messo le storie magari la becchiamo”



“Come hai detto si chiamava?”



“Lui l’ha chiamata Alessia stamani mi pare” (ovviamente il nome era un altro 😂)



“Vai ora provo a cercare”



“Comunque che figa io non saprei da dove iniziare con lei”



“Shh abbassa la voce”



“Eh vabe mica mi sentono dai” (infatti 😂)



Nel frattempo io ed Alessia ci guardavamo ridendo, per l’ennesima volta da quando stavamo insieme c’era qualcuno che le sbavava dietro, sicuramente mi ha sempre fatto piacere la cosa.



Ad un certo punto sentiamo fare: “raga è questa!”, sentiamo tutti che si alzano per andare a vedere il telefono del ragazzo che aveva parlato. “Cazzo è lei! Il profilo è pubblico?” “Sisi guarda”. Iniziarono così ad esplorare il profilo Instagram di Alessia, come i migliori stalker. I commenti furono vari, non furono molto soddisfatti perché Alessia non ha molte foto in costume o svestita, soltanto in una le si intravede il sedere di profilo al mare. Dopo che passarono ai raggi X il suo profilo Instagram sembrarono cambiare argomento, quindi andammo a fare veramente le docce. La notte mentre scopavamo riparlammo di quanto avevamo sentito, lei disse che noi uomini siamo tutti dei maiali, io le proposi invece di farli soffrire un po’, magari andando a stendere i panni allo stendino in mutande e reggiseno se un giorno li avessimo beccati come nel pomeriggio al tavolo. L’occasione si presentò esattamente il pomeriggio dopo: tornati dalla spiaggia ci incrociammo con loro al parcheggio, anche loro di ritorno, facendo la strada di casa insieme scambiando due chiacchiere. Arrivati poi all’appartamento loro si misero fuori al tavolino a fare un aperitivo, mentre noi rincasammo. Le dissi di andare per prima in doccia, così sarebbe poi potuta uscire trovandoli ancora lì ed io mi sarei messo ad ascoltare quello che poi avrebbero detto dalla camera. Fu così che finita la doccia Alessia si mise addosso delle mutandine a brasiliana nere che pur senza essere eccessivamente spinte le stavano divinamente con le sue forme. Uscì poi per stendere i costumi allo stendino con tutti e 5 i ragazzi a non più di cinque metri da lei che la poterono ammirare qualche secondo girata di culo, non appena poi si mise di profilo a loro sentendosi osservata spostò lo sguardo verso di loro. Uno di loro probabilmente per ridurre l’imbarazzo le chiese se io e lei volevamo unirci per l’aperitivo con loro, Alessia ringraziò dicendogli che a breve saremmo dovuti uscire per andare poi a cena fuori, ma che ci saremmo uniti volentieri il giorno dopo.



Non appena rientrò in casa mi raggiunse in camera e sentimmo subito alcuni commenti a bassa voce “mamma mia!” “Che cazzo di culo” e le dissi sottovoce “mi sa che hai fatto colpo” ridendo. Dopo un’oretta circa uscimmo e li salutammo per andare alla macchina. Lei la sera mi chiese se ero d’accordo di fare l’aperitivo con loro il pomeriggio dopo e io le dissi che non c’erano problemi e che ero molto curioso di vedere come se la mangiavano con gli occhi.



Rientrammo a casa verso mezzanotte, i ragazzi erano usciti, noi ci mettemmo a letto e come ogni sera iniziammo a scopare. Ero eccitatissimo e sentivo veramente il bisogno di sborrare dopo la giornata che avevamo passato. Mentre stavamo facendo una meravigliosa 69 sento delle voci, i ragazzi stavano rincasando. Li sente anche Alessia che tenendomi il cazzo in mano gira la testa e mi dice ridendo “tempismo perfetto per rientrare”. Tra l’altro sentiamo sistemarli le sedie come se volessero stare lì fuori al tavolino, e così in effetti fanno, perché avendo la finestra sempre aperta della camera li sentiamo chiacchierare benissimo data la vicinanza. Alessia allora viene vicina a me e mi dice di fare piano perché potevano sentirci anche loro benissimo. Io le dico di sì, ma il fatto che ci fosse solo una parete e pochi metri a dividerci mi eccitava tantissimo. Il risultato fu infatti questo: la scopai forte come non mai, tanto che non poté trattenere qualche gemito che unito al rumore delle molle del letto e ad uno schiaffo ben piazzato sul culo mentre era a pecora finì per attirare l’orecchio dei ragazzi che io sentii fare cenno come stare zitti per ascoltare meglio i rumori dalla nostra stanza. Poco dopo sentii fare sotto voce “lo stanno facendo!!” e la cosa mi spronò a scopare come non mai (ad un certo punto ho avuto come l’impressione fossero venuti un paio di loro proprio ad origliarci dalla finestra). Alessia non si trattenne poi quando venne, ed emise due gemiti e sentimmo chiaramente delle risatine da fuori. Lei subito dopo si rese conto e mi guardò con gli occhi spalancati e la mano davanti alla bocca.



“Che figura di merda!” Mi disse a bassa voce.



“Ma quale figura stai tranquilla amore!” le dissi io.



“Io non esco più di casa dopo stasera!” disse palesemente vergognosita.



Io la convinsi a stare tranquilla e finimmo la scopata con un suo meraviglioso pompino.



Il giorno dopo uscimmo prima che si svegliassero, mentre quando tornammo nel tardo pomeriggio li trovammo già al tavolino. Ci ridissero dell’aperitivo e gli dicemmo che avremmo posato le cose in casa e li avremmo raggiunti.

Ci aggregammo a loro praticamente vestiti da mare, io con il costume a pantaloncino e una canottiera da mare, Alessia con degli shorts a coprire il costume e sopra solo il reggiseno del costume. Inutile dire che gli sguardi erano tutti per lei, un paio di loro li sgamai nel mentre posavano gli occhi sulle sue tettine. Parlammo una mezzoretta dei giri che avremmo fatto in quei giorni e i posti in cui eravamo già andati, tutti cercavano l’interazione con lei. Verso le 19.30 poi li salutammo per fare le docce (nella quale facemmo una grandissima scopata), poi cenammo a casa e andammo a dormire piuttosto presto perché la mattina dopo ci saremmo alzati prima per raggiungere una spiaggia abbastanza distante. Altri avvenimenti significativi non ce ne furono anche perché non ci beccammo spesso nei giorni dopo, salvo il penultimo giorno che ci trovammo praticamente a fare colazione contemporaneamente e nel parlare gli dicemmo che il giorno dopo saremmo partiti. Loro ci proposero allora di uscire insieme la sera per salutarci, ma noi rifiutammo dicendogli che avevamo il traghetto presto la mattina e che non saremmo usciti. Allora uno di loro disse: “perché non restiamo in casa a farci qualche bevuta con loro? Se a voi può andare ovviamente!”



Io e Alessia ci guardammo e vedendo che ad entrambi andava bene gli dicemmo che andava bene, ma verso mezzanotte noi saremmo andati a letto. La giornata trascorre poi tranquilla, rientriamo verso la solita ora, ci facciamo una delle diverse scopate sotto la doccia e poi ceniamo per conto nostro. Finita la cena mando Alessia a bussare ai ragazzi per chiedergli se venivano da noi o noi da loro, erano ancora a cena e le dicono che appena finito ci avrebbero raggiunti da noi portando qualche birra e una bottiglia di vino. Lei indossava un vestitino nero estivo molto corto, con sotto ovviamente perizoma e reggiseno. I ragazzi tardavano un po’ e quindi dopo qualche strusciatina mentre eravamo sul divano lo tirai fuori e lei iniziò a succhiarmelo. Nemmeno due minuti dopo sentimmo i ragazzi uscire dalla loro porta e allora io corsi nel bagno a sistemarmi con il cazzo rittissimo e Alessia li aprì da sola che si era appena risistemata i capelli (mi eccitò tantissimo il fatto che li aprì un secondo dopo aver avuto il mio cazzo in bocca).



Poco dopo li raggiunsi e bevemmo un po’ per un’oretta insieme, nel parlare Alessia chiese se qualcuno di loro aveva cuccato, gli dissero di no, dando colpa alla situazione attuale col covid. Allora Alessia chiese se erano tutti single e risposero di sì.



“Vabe dai magari nei prossimi due giorni che siete qua combinate qualcosa” disse lei.



Uno di loro disse: “se ce l’hai tanto a cuore come cosa puoi darci una mano te!” e tutti a ridere.



Allora intervenni io dicendo: “ti piacerebbe eh!”



E lui: “credo a tutti!” e di nuovo tutti a ridere.



Un altro, quello che sembrava un po’ il buffone della compagnia, nel senso che era quello che faceva più battute di tutti anche forzate, disse: “sicuramente gemi molto bene!” rivolto a lei.



Alessia, che aveva capito perfettamente a cosa si riferiva, chiese tutta rossa in faccia: “in che senso scusa?”



E sempre lui: “qualche sera fa vi abbiamo beccato a farlo, abbiamo sentito dei versi niente male” e tutti di nuovo a ridere. Alessia mi guardò imbarazzatissima io cercai di cambiare discorso, ma loro lo mantennero sul sesso, raccontandosi davanti a noi alcune loro scopate, amiche definite troie, ecc.



Visto che stavamo andando per le lunghe Alessia disse: “vabe dai ragazzi io vorrei andare a letto, ci dobbiamo salutare”.



Alquanto dispiaciuti i ragazzi capirono che dovevano andare, gli chiedemmo se potevano buttare loro le bottiglie di vetro vuote e tutto lo sporco sul tavolo. Quindi andarono a prendere un sacchetto dell’immondizia in casa loro e misero tutte le bottiglie li dentro, uscendo ed entrando più volte di casa. Fu lì che mi prese il colpo di genio: presi Alessia da parte mentre erano fuori e le dissi di togliersi il vestitino come per prepararsi per andare a letto e di stare in camera con la porta aperta, i fortunati che sarebbero rientrati se la sarebbero potuta gustare in intimo per lo più con un perizomino sotto. Lei si mise a ridere e disse ok, mi misi ad asciugare il tavolo con degli scottex, due di loro che erano fuori mi videro e rientrarono per darmi una mano. Uno di loro era accanto a me di fronte alla porta di camera e poté vedere Alessia in giro per la stanza così svestita. Lei con grande disinvoltura fece come se non ci fossero. Poi le chiesi se in cucina avevamo qualche detersivo per pulire meglio il tavolo in vetro. Lei mi disse di sì e che andava a prenderlo. La passerella davanti a loro fu bellissima: entrambi girarono la testa rimanendo a guardarla fino a quando non svoltò alla cucina. Sembrava avessero visto un alieno. Io li guardai e mi misi a ridere, poi tornò subito Alessia con il detersivo in mano e si mise accanto al ragazzo che dava di spalle alla camera, iniziò a spruzzare il detersivo sulla tavola chiedendomi di passarle lo scottex e mentre si stava adoperando disse: “non vi preoccupate ragazzi faccio io, grazie mille” liquidandoli così. I due, che sarebbero rimasti molto volentieri, ci diedero la buonanotte e nel chiudersi dietro la porta diedero un’ultima sbirciata al culetto di Alessia.



Questo è quello che successe in quella settimana, niente di esageratemente spinto ma a me eccitò tantissimo. Nel prossimo racconto vi dirò poi cosa successe la settimana dopo nei giorni che eravamo ospiti dal mio migliore amico, per poi tornare a Marco, ma queste parentesi le ritenevo doverose. Vi chiedo solo la pazienza di qualche giorno perché il tempo è poco e le cose da dire sono sempre tante!
 

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Sei bravo ad inventarti ste situazioni.. e lei a seguirti!! E davvero una fighetta che si vuolenfar guardare e attizzare i cazzi.!! Continua ti prego!
 
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Diciamo che alcune vengono da sole, altre con qualche “intuizione” sul momento...sicuramente ne parliamo spesso con alessia che queste situazioni ci divertono molto, anche quando non succede niente di che sono esperienze nuove che viviamo insieme
 

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