Esperienza reale La prima vacanza trasgressiva - Introduzione

Poncharell

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Sondaggio: chi è al telefono?

SONDAGGIO CHIUSO,
NON SI ACCETTANO PIU' VOTAZIONI​

Scegliete, in basso a destra di questa finestra, lo smile corrispondente alla risposta che volete.
Potrete seguire la votazione in tempo reale, facendo click sulla barra in basso che, appunto, contiene gli smile che avrete scelto.
Pubblicato il racconto, tolgo gli smile e termina il sondaggio.




- Diana che gli dice che sta passeggiando da sola in topless nella spiaggia affollata.

- Diana che ha incontrato un pescatore o un militare che le ha chiesto di fare una passeggiata insieme.

- Diana che gli fa una proposta o una promessa.

- Diana che vuole un consiglio o una rassicurazione.


- Diana arrabbiata che potrebbe fargli un dispetto.

- Nessuna di queste.


P.S. Io non lo so.

Bene, ora che Selpot ha raccontato la telefonata, vediamo come e' andato il sondaggio... 😊

Tendenzialmente, non ci abbiamo azzeccato:
poco meno del 30 % ha scelto "Diana sta passeggiando da sola in topless";
la stessa percentuale hanno avuto "Diana fa una passeggiata con il pescatore o con il soldato" e "Diana chiama Selpot per fargli una proposta";
poco meno del 20% ha totalizzato "nessuna di queste".

Forse la risposta che si avvicinava di piu' era "Diana che cerca una rassicurazione", nel senso che voglia fare pace, cosi' come effettivamente e' accaduto.
Grazie a tutti e evviva le tettone di Diana ! 😊😁😉
 
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slap

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"Hai indovinato a non venire, il caldo è infernale, ci siamo ancorati sotto l'ombrellone da stamattina "

Non riuscii ad assegnare un significato chiaro o un'interpretazione precisa allo scialbo messaggio di Diana. Mi aspettavo di non sentirla più, onestamente, almeno per qualche giorno: nei rari istanti in cui invece avevo immaginato un riavvicinamento con lei, prevedevo circostanze o modalità decisamente diverse. In quel momento non seppi comprendere se a predominare fosse la felicità o il sollievo per un fievole lumicino di comunicazione oppure la rabbia e la delusione per un tentativo di dialogo inappropriato ed inferiore alle mie aspettative.

La voglia di ignorarla fu piuttosto istintiva e travolgente. Gettai il telefono sull'asciugamano e mi dedicai ad un bagno rigenerante, che tuttavia non riuscì a raffreddare l'inquietudine e l'iperattività del mio cervello.

Uscii dall'acqua ben prima del previsto, afferrando il cellulare con le mani ancora inzuppate. Non fui capace di opporre resistenza alla tentazione di rispondere: "Io ho appena fatto un bagno e mi sono rinfrescato". La sua replica fu quasi immediata: "Quindi sei al mare anche tu!? Subito pronto a riconsolarti..." Risposi di getto che in un certo senso mi stavo riscattando, ma in totale solitudine, circondato unicamente da una natura meravigliosa. Dapprima stizzita e scettica, Diana volle sapere su quale spiaggia mi trovassi, incuriosita dal mio fervore descrittivo. Infine ci salutammo in maniera serena e distaccata, almeno apparentemente.

Mi sentii soddisfatto della composta indifferenza con cui avevo affrontato la conversazione; la calma tornò a impadronirsi nuovamente di me, tanto da permettermi di addormentarmi al sole. Ebbi l'impressione di aver riposato per settimane, ma quando riaprii gli occhi, controllando l'orario, mi accorsi che era trascorsa appena un'ora dai saluti finali con Diana. Decisi di rifocillarmi subito in acqua immergendomi solo con il corpo ed individuai qualche timido movimento in lontananza sulla battigia. Qualcuno si era finalmente scrollato di dosso la propria pigrizia avventurandosi in una passeggiata e ne valeva davvero la pena: il tratto che avevo scelto per la mia sosta era a dir poco suggestivo e meritevole di essere esplorato ed ammirato.

Tornai a sedermi sul mio asciugamano, consumando tardivamente il mio misero pranzo a base di frutta. Durante la masticazione continuavo a guardarmi intorno, accorgendomi che le tonalità dei colori della macchia retrostante erano diventate più tenui e sfumate. Anche le poche trasparenze del mare andavano gradualmente dissolvendosi mentre timide increspature esordivano dopo ore di calma piatta.

Notai avvicinarsi una figura umana, che camminava sul bagnasciuga a distanza ancora notevole. Dal suo incedere che appena distinguevo, azzardai a scommettere che si trattasse di una donna, ma non riuscivo a focalizzare la tipologia ed il colore del suo costume. Per sfidare la noia, mi concentrai incuriosito su quella sagoma in movimento: aveva appena superato il tratto più affollato, ma la sua passeggiata proseguiva anche sulla spiaggia deserta a passo convinto: anzi no: si fermò di colpo, notai un suo braccio muoversi prima lungo il collo, poi dietro la schiena, l'altro era probabilmente occupato da un asciugamano e da altri capi di vestiario meno voluminosi. Riprese il suo cammino, verso di me. I miei soliti occhi perversi iniziarono ad inquadrare due belle tettone, in libero movimento. Il sole mi aveva dato alla testa e mi sentii spaventato da me stesso: erano trascorsi appena due giorni e già vedevo Diana in altre donne, un po' troppo precocemente. Anche la cinquantenne che mi aveva puntato era in topless, poteva trattarsi benissimo di lei, ma quelle tette non avevano nulla a che vedere con le sue e nemmeno il suo portamento. Il cuore cominciò ad impazzire, colei che scorgevo sempre più nitidamente stava passeggiando con disinvoltura a seno nudo, un seno prorompente, abbronzato, senza inibizioni.

Poterla mettere sempre più a fuoco mi convinse inequivocabilmente della familiarità di quella figura: il colore dell'asciugamano, la capigliatura, il passo erano identici ai suoi. Dopo qualche secondo potei distinguere anche il suo viso senza la minima possibilità di errore, mentre le sue tettone ballavano in tutta la loro esuberanza. Indossava un inedito slip bianco, probabilmente il nuovo e ridottissimo perizoma di cui le avevo fatto dono. Cercai di incontrare il suo sguardo ma la vedevo ammirare con apparente interesse la vegetazione alle spalle della spiaggia. A circa 30 metri da me si fermò nuovamente, posando a terra l'asciugamano ed i vestiti. Mi diede le spalle, regalandomi un'inquadratura magistrale di uno strepitoso lato B, la cui perfetta abbronzatura era resa ancora più arrapante dal contrasto con il bianco del succinto perizoma. Diana lo sfilò con sensualità, gettandolo sull'asciugamano, poi si immerse lentamente, rimanendo vicina alla riva. Permise alle sue tettone di giocare con le increspature del mare, abbandonandole all'andamento delle onde, a pelo d'acqua. Continuava ad ignorarmi con lo sguardo, ma non con il suo corpo. Tornò sulla battigia e senza sostare per la solita asciugatura riafferrò le sue cose e completò la passeggiata in nudo integrale, proprio davanti a me.

"Ciao, scusami se ti disturbo: mi chiamo Diana, piacere di conoscerti innanzitutto: avresti per caso della crema solare? Temo di essermi scottata, puoi dare un'occhiata alle mie spalle?"

"Il piacere è tutto mio, Diana: purtroppo i tuoi timori sono fondati, ti stai bruciando, accidenti. ... Puoi accomodarti vicino a me, se vuoi: penserò io alla crema"

"Grazie, sei gentilissimo, mi spiace per l'invasione, immagino volessi goderti questa spiaggia da solo, visto che ti sei allontanato così tanto..."

"Avrei voluto... ma ora ho cambiato idea, vorrei godere insieme a te di tutti i piaceri che questa spiaggia può regalare, sempre che tu sia d'accordo"

"Mi piacerebbe molto"

"Bene, in questo caso puoi sdraiarti... ma prima di tutto ti cospargerò un pò di crema nelle zone più arrossate"

"Sono troppo sfacciata se ti chiedo di spalmarla ovunque? Sai, riesco a ustionarmi nei punti più impensabili..."

"Nessun problema: ma prima di iniziare, con il tuo permesso, mi metto in libertà anch'io..."

Mi liberai impetuosamente del mio costume, mentre Diana si distese a pancia sotto e aprì immediatamente le gambe, complimentandosi per la mia intraprendenza. Iniziai la mia insolita spalmatura, prima sulle cosce, passando poi al sedere sul quale mi soffermai a lungo. Proseguii con la schiena, mentre il mio membro sfiorava ripetutamente la passerina spalancata fino a penetrarla. Continuai imperterrito la mia opera di protezione solare dedicandomi al collo ed alle braccia, mentre sentivo la fica di Diana bagnarsi ed allargarsi sempre di più.

Aumentai i giri e la potenza del motore: il suo turbamento e la sua eccitazione divennero incontrollabili, Diana riuscì a venire in un lampo urlando a squarciagola e lasciandomi di sasso, in piena fase crescente. Subito dopo si girò, ordinando un bis immediato. Le mie cartucce erano ancora cariche al massimo e fu meraviglioso poter trascorrere qualche minuto avvinghiati e bestiali, prima di raggiungere l'orgasmo simultanemente, ammirando le sue tettone rimbalzare impazzite, al sole, su una spiaggia solo nostra.

Non pensammo nemmeno a parlarci, a chiarirci, a riprendere il dialogo da dove lo avevamo lasciato... un defaticante e giocoso bagno nudi sancì una nuova consacrazione ed un nuovo inizio.
Avrei giurato che sarebbe finita con te che ti svegliavi cotto dal sole e bagnatao...da altro!!! :)
 
OP
S

selpot

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Troppo egoista, drastico ed indelicato io, oppure troppo mutevole, rinunciataria e suscettibile lei? Il nostro chiarimento si delineò all'insegna di vicendevoli e dilaganti mea culpa che scrosciarono copiosamente durante il percorso di ritorno e per buona parte della serata. Un autoaccusarsi così lucido e spietato ci aiutò a rafforzare ed imprimere solennemente un aspetto fondamentale, l'evidenza-chiave su cui poteva basarsi il nostro futuro in termini di erotismo e di trasgressione: a Diana piaceva spogliarsi e mostrarsi ai giovani, a me piaceva che lo facesse, senza limiti o condizioni.

Patteggiammo, per quanto possibile, una maggiore cura ed attenzione alla scelta delle spiagge e soprattutto dei posizionamenti, per evitare il ripetersi di fastidiose intromissioni ed interruzioni da parte di moralisti, invidiose o donne di chiesa in grado di spezzare l'atmosfera e di guastare le feste sul più bello. "Meglio stare da soli piuttosto che imbatterci in episodi sgradevoli come quello di oggi... magari inizieremo in disparte e poi, chissà, se qualcuno sarà interessato a guardarmi ed a giocare, ci raggiungerà: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto".

Non volli contraddirla nella sua rivisitazione personalizzata del modo di dire specifico, ma non manifestai entusiasmo né un'assoluta condivisione della sua teoria: la scelta di isolarci per poi accogliere era palesemente un'arma a doppio taglio: chiunque avrebbe potuto bussare alla nostra porta: giovani o maturi, belli o brutti, simpatici o anonimi, educati o maniaci. Essere stati noi a bussare intenzionalmente a porte selezionate e sicure ci aveva invece regalato risultati, emozioni ed appagamenti indiscutibili.

La Domenica seguente avrebbe rappresentato un determinante banco di prova in tal senso: a lungo mi lambiccai il cervello allo scopo di individuare una location appropriata alla nuova strategia da seguire: depennai spiagge troppo isolate, sulle quali probabilmente non avremmo calamitato nessuno, poi decisi di escludere quelle "tranquille ma non troppo", notoriamente battute da voyeur spesso attempati, molesti o invadenti. Di litorali colonizzati da famiglie senza peccato e da devoti anziani scandalizzabili ne era pieno il pianeta Terra, compresa la mia regione, quindi non rimaneva molto da scegliere: potevo sperare in tratti più periferici di spiagge che ospitavano una radicata movida giovanile oppure ritornare in posti relativamente adatti e sicuri, dei quali conoscevo la morfologia e le frequentazioni.

Un po' per incertezza, un po' per curiosità, mi convinsi a coinvolgere Diana nella selezione: "Vorrei una spiaggia deserta, ma è ovvio che mi piacerebbe soprattutto un posto per soli giovani, però non troppo caotico o affollato ai livelli di Rimini o di Gallipoli!"

Sgranai gli occhi al pari di un miserabile chiamato ad un'impresa, ma poi mi tornò alla mente una delle spiagge che avevo perlustrato in solitaria qualche settimana prima: non troppe presenze e quasi tutte dall'età media piuttosto bassa, ben distribuite, localini alle spalle che in molti casi proponevano musica ed intrattenimento. Ma subito dopo ricordai di averla visitata durante un giorno feriale, all'inizio di Luglio e cominciai a demoralizzarmi quasi scommettendo uno scenario ben diverso in una Domenica d'Agosto, più confusionario, accalcato e forse maggiormente promiscuo. Tuttavia la constatazione di aver appena guadagnato un chiarimento con Diana mi incoraggiò a non pronosticare una nuova ricaduta così immediata; serbavo delle sensazioni positive e optai per rischiare.

Decidemmo di partire molto presto da casa, non amavamo il mese di Agosto per il mare, specie di Domenica. La nostra pazienza si dimostrava marcatamente vulnerabile alle prime difficoltà di parcheggio o nel sentirsi circondati da schiamazzi di intere famiglie con tavoli, sedie, lasagne, fettine impanate ed anguria al seguito. Durante il tragitto in auto fui dominato dalla consapevolezza di aver scelto la destinazione sbagliata: avrei dovuto preferire di gran lunga una spiaggia appartata e solo nostra: in un giorno festivo di ressa scontata, meglio andare sul sicuro lontani da sguardi sgraditi piuttosto che rischiare un flop più che probabile in mezzo a gente di ogni età: sul collo abbronzato di Diana spiccava un arrapante laccetto di colore bianco e mi eccitai all'idea di poterla ammirare con il mio perizoma preferito, il più sexy e tra i più minuscoli, ma allo stesso modo temevo di osservarla per tutto il giorno sotto l'ombrellone, a pancia in su, senza mai girarsi né tanto meno liberarsi del suo reggiseno.

"Ho rimesso il costume bianco, ieri l'ho indossato ben poco ed è rimasto pulitissimo" esclamò Diana provocandomi, quasi avesse letto nei miei pensieri di qualche secondo prima. Rivelai tutto il mio gradimento "Non vedo l'ora di arrivare, ho voglia di ammirare il tuo sedere abbronzato con il mio perizoma preferito"

"Quindi oggi ti accontenti di guardarmi solo il sedere?"

"Non ho detto questo!!! Anzi, io voglio guardarti in topless, sempre! Non avrai intenzione di farti tornare i segni del reggiseno!? Sono orribili"

"Vedremo cosa si può fare... devi considerare che oggi è Domenica, siamo ad Agosto, non conosco la spiaggia, ma sarà sicuramente strapiena... non posso prometterti nulla, mi dispiace"
 
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djthraex

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credo sia la volta buona ..... in fondo lo sta provocando, e in quel "non posso prometterti nulla" c'è tutto il suo desiderio di trasgredire
 

Suggestionato

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Volevo farmi i cazzi miei. Poi ho iniziato un ragionamento...
Non piacerà ma che ci posso fare.

Sulla spiaggia Militare...
Diana si esibisce (come sempre con facilità estrema) in modo da cogliere l'attenzione di chi sta vicino. Il caso vuole che lì vicino, c'era da qualche ora un uomo maturo, non si sa quanto, che ha l'unica colpa di fare ciò Diana vuole per soddisfare se stessa ed il suo compagno, ovvero essere ammirata, guardatao addirittura spiata.

Però non lo fa in modo spontaneo e pulito come i ragazzi giovani che nella loro innocenza sborrarono su richiesta di Diana nella stessa acqua dove altre persone stanno nuotando.

No lui e più represso, altrimenti non noterebbe le tettone di una vicina di asciugamano volutamente esibizionista per accontentare il fidanzato.
Fidanzato contrariato da tale personaggio immorale al punto da divenire complice solidale di sua moglie altra vittima delle circostanze, che invece di invitare il marito a piantarla di fare il cretino, esibisce per ripicca il proprio seno al fidanzato (sempre contrariato) di quella stessa esibizionista.
Lui si coerente... Invece di gioire guardando la riuscita esibizione della sua compagna, guarda un altra donna. E fa pure il cascamorto con la sconosciuta.
 
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Suggestionato

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Mentre l'esibizionista Diana se ne sta tra due simpatici giovinastri provocandoli con gesti, TETTONE e parole, due babbione si fanno un giretto in spiaggia e buttano un occhiata, maliziosa, che un sano di mente accetterebbe senza colpo ferire...
avvertii anch'io delle voci ben distinte: a raffreddare l'eccitazione generale ed a rovinare un'atmosfera perfetta riuscirono due infami signore sulla sessantina, dall'aria moralista giudicante, che avevano optato diabolicamente per abbandonare i loro coniugi davanti alle rispettive canne da pesca al fine di cimentarsi nella loro passeggiata pomeridiana, proprio nella nostra direzione, che casualità... Una pioggia di insulti più spregevoli e di iettature rabbiose al loro indirizzo catturò incessantemente i miei pensieri e le mie intenzioni.

Vidi Diana cambiare di colpo l'espressione del suo viso, si girò bruscamente a pancia sotto, contrariata al massimo dall'arrivo delle ignobili e bigotte guastafeste, che dopo qualche secondo sfoggiarono in passerella le loro flaccide oscenità sulla battigia, con sguardi di scherno, superbia e soddisfazione da cui sembrava trapelare: "Anche per oggi abbiamo rotto i coglioni a qualcuno, possiamo tornare a casa felici e contente: missione compiuta".

Le fulminai con una lunga espressione di ripugnanza e risentimento quando si permisero di passare anche davanti a me: fu inevitabile togliermi un sassolino dalla scarpa: "Mamma mia che schifo! I bikini andrebbero vietati per legge dopo i 60 anni: dovreste passeggiare con la muta da sub!". Ero carico ed indispettito per controbattere a qualsiasi replica, invece le due rompiballe rimossero le loro irritanti espressioni di beffa ed alterigia e tornarono opportunamente sulla Terra, tacendo sommesse ed a testa bassa prima di cominciare il loro dietrofront.
Qui invece si inveisce contro il loro silenzio insultandole per il loro aspetto fisico.

E qualcuno applaude pure...
 

dan_zan

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Ecco qui un altro "suggestionato" moralizzatore giustizionalista che prova a rovinare un bel racconto. Io mi pongo sempre una domanda: ma a "voi ispettori commissari detective" vi paga qualcuno o lo fate per hobby a rompere e giudicare gli altri? Se non vi piace, se per voi è una storia falsa... ma che ve ne importa, mica dovete crederci per forza, potete sempre cambiare racconto e non i c....i.
 
OP
S

selpot

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Mentre l'esibizionista Diana se ne sta tra due simpatici giovinastri provocandoli con gesti, TETTONE e parole, due babbione si fanno un giretto in spiaggia e buttano un occhiata, maliziosa, che un sano di mente accetterebbe senza colpo ferire...
Qui invece si inveisce contro il loro silenzio insultandole per il loro aspetto fisico.

E qualcuno applaude pure...
In tanti penseranno che sei finito sul sito sbagliato e ti suggerirebbero volentieri forum sui dogmi del Cristianesimo o sull'elogio del moralismo, ma non io. Anzi, ritengo che con il tuo intervento questo thread abbia raggiunto il suo apice: sognavo da molte settimane un'autentica e autorevole voce fuori dal coro: hanno sempre stuzzicato la mia mente e spesso, ormai, con Diana ci divertiamo da morire a sfidare e logorare persone come te... d'altronde siamo la personificazione del peccato, dell'incoerenza, della maleducazione e dell'inciviltà, giusto? Spero continuerai a criticare: per me rappresenterà sempre uno stimolo ed una fonte di ispirazione...pensa che ho deciso di pubblicare episodi che avevo scartato in cui compaiono molti tuoi simili. Non deludermi con i commenti, mi raccomando: sii spietato!!. Chiudo con una piccola ed insignificante puntualizzazione: a differenza tua non ti ho apostrofato con aggettivi quali "stupido", "incoerente", "insano di mente" e "represso", in netta contraddizione con i principi educativi che tanto ti stanno a cuore. Chissà, magari potrei pensare le stesse cose di te ma sono talmente maleducato, represso ed insano di mente che non lo scriverei mai...
 

slap

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...a volte non capisco certe critiche, se ad una persona non piace l'argomento del forum puo' tranquillamente andar oltre, anche perche' non si parla di argomenti su cui discutere, ma è un racconto che puo' piacere o meno.
 

Poncharell

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Io posso capire le critiche al racconto, possono essere negative, costruttive, la storia può piacere o non piacere... è tutto legittimo.
Non capisco la critica alla persona dell'autore e alla persona della protagonista. Anzi, non la trovo accettabile.

Diana non accontenta proprio nessuno. Se fa qualcosa lo fa per il piacere del fidanzato, ma anche per il proprio. E' roba di coppia, non di donna succube.
Anni e annorum fa stavo con una ragazza molto attraente e altrettanto focosa, come me del resto. Era un 25 aprile o un 1 maggio o roba del genere. Facemmo un pic nic al mare, da soli. Ma c'era troppo vento. Ci spostammo nella pineta lì vicino e facemmo il nostro pic nic. Eravamo soli, in un posto appartato e ci venne voglia. C'erano altri gruppi o famiglie ma tutti lontani. Ci mettiamo in un posto ancora più riparato e facciamo l'amore. Tra l'altro, fu la prima volta in cui raggiungemmo l'orgasmo insieme, nel perfetto preciso momento. Ci riassestiamo quando sento le voci di una nonna che teneva per mano il nipotino. Io non mi sognerei mai di mettere in imbarazzo né famiglie né meno che mai bambini. Eravamo imboscati meglio di due incursori delle Forze speciali. La pineta è lunga chilometri, ma perché quella donna venne a passare proprio vicino a noi?! Non ci hai visto, va bene, amici come prima, ma invece no, ci somministrò la sua occhiata di riprovazione quando il ragazzino non si era accorto di niente.
Io capisco la seccatura di Selpot e anche il sentimento di Diana, che non è una che si esibisce come sempre con facilità estrema, ma semmai è una che è arrivata a giocare dopo un suo percorso di scoperta e che lo fa solo quando le circostanze le piacciono.

Spero siano critiche e non un atteggiamento da hater, che poi vorrebbe dire che Selpot ha raggiunto il successo.
 
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Dovrebbe essere inutile specificare certi passaggi ma evidentemente non è così.
1) Se ho seguito il racconto qualcosa di piacevole avrò trovato altrimenti invece di espormi mi sarei fatto da parte.
2) In un susseguirsi di elogi smodati ho trovato punti legittimamente discutibili che ho voluto evidenziare.
3) Non ho scritto che Diana fosse costretta e/o circuita da qualcuno. Selpot racconta che lei ha iniziato perché sapeva di farlo contento.
O vogliamo discutere pure questo?
4) Non ho attaccato sul piano personale Selpot, lui invece con certe sottigliezze...

L'incongruenza che ho rimarcato è che in 2 occasioni vengono criticate persone che hanno semplicemente abboccato all'esca, ovvero notare la volontaria esposizione di Diana, ma siccome non sono le prede ricercate/desiderate vengono citate come elementi deprorevoli.
Ed e chi scrive, non io che lo noto leggendo, che si fa MORALIZZATORE pure della trasgressione.

Potrei scrivere molto per chiarire ma vedo che il contraddittorio vi piace solo per polemizzare.
 
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ilventosoffia

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Dovrebbe essere inutile specificare certi passaggi ma evidentemente non è così.
1) Se ho seguito il racconto qualcosa di piacevole avrò trovato altrimenti invece di espormi mi sarei fatto da parte.
2) In un susseguirsi di elogi smodati ho trovato punti legittimamente discutibili che ho voluto evidenziare.
3) Non ho scritto che Diana fosse costretta e/o circuita da qualcuno. Selpot racconta che lei ha iniziato perché sapeva di farlo contento.
O vogliamo discutere pure questo?
4) Non ho attaccato sul piano personale Selpot, lui invece con certe sottigliezze...

L'incongruenza che ho rimarcato è che in 2 occasioni vengono criticate persone che hanno semplicemente abboccato all'esca, ovvero notare la volontaria esposizione di Diana, ma siccome non sono le prede ricercate/desiderate vengono citate come elementi deprorevoli.
Ed e chi scrive, non io che lo noto leggendo, che si fa MORALIZZATORE pure della trasgressione.

Potrei scrivere molto per chiarire ma vedo che il contraddittorio vi piace solo per polemizzare.
Adoro questo thread ed è l'unico che seguo tra i racconti / esperienze reali. Selpot è un grande talento e riesce a tenerci col fiato sospeso. Giù il cappello.
Ma devo ammettere che le parti in cui sono state umiliate le due signore di passaggio (che poi si sono limitate a un'occhiata) sono le uniche che mi sono sembrate fuori luogo. Parere personale che nulla toglie alla storia che ci stiamo godendo in tanti.
 
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Poncharell

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Dovrebbe essere inutile specificare certi passaggi ma evidentemente non è così.
1) Se ho seguito il racconto qualcosa di piacevole avrò trovato altrimenti invece di espormi mi sarei fatto da parte.
2) In un susseguirsi di elogi smodati ho trovato punti legittimamente discutibili che ho voluto evidenziare.
3) Non ho scritto che Diana fosse costretta e/o circuita da qualcuno. Selpot racconta che lei ha iniziato perché sapeva di farlo contento.
O vogliamo discutere pure questo?
4) Non ho attaccato sul piano personale Selpot, lui invece con certe sottigliezze...

L'incongruenza che ho rimarcato è che in 2 occasioni vengono criticate persone che hanno semplicemente abboccato all'esca, ovvero notare la volontaria esposizione di Diana, ma siccome non sono le prede ricercate/desiderate vengono citate come elementi deprorevoli.
Ed e chi scrive, non io che lo noto leggendo, che si fa MORALIZZATORE pure della trasgressione.

Potrei scrivere molto per chiarire ma vedo che il contraddittorio vi piace solo per polemizzare.

Veramente sei tu che hai fatto polemica.
E anche sul tuo messaggio ci sarebbe molto da puntualizzare.
In ogni caso, io non farò più interventi su questo perché il thread è di Selpot ed è giusto e bello che rimanga dedicato al racconto.
 

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