Esperienza reale La scoperta del Karma

frikikaos

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Ci tengo a precisare, prima della lettura, che questo racconto è stato già pubblicato su un'altra piattaforma, scritto sempre da me.

l racconto si basa su fatti realmente accaduti. I nomi dei personaggi e dei luoghi sono stati cambiati per preservare l'identità dei protagonisti.

Questa storia ha inizio durante l'estate di tre anni fa.

Pietro all'epoca aveva 30 anni. Negli ultimi mesi aveva completamente stravolto la sua vita, nuova città, nuova casa, nuovo lavoro. Dopo anni tormentati, in amore e lavoro, aveva finalmente ripreso in mano il suo destino, la sua felicità.
Pietro era stato, da sempre, un frequentatore di chat, con la particolarità che però fino a quel momento era stato sempre più spettatore che protagonista.
Ora però era pronto a mettersi in gioco, sotto tutti i punti di vista.

Dopo qualche settimana di messaggi senza risposta e conoscenze che durano meno di una fumata di sigaretta, Pietro "incontra" Romina.
Romina era una donna di 42 anni, libera professionista, indipendente, affascinante. Una donna che non aveva ricevuto troppo dalla vita ma che era riuscita a realizzarsi, contando solo su se stessa e che si affacciava ad un nuovo capitolo della sua vita con un punto di vista decisamente nuovo. Da qualche tempo infatti aveva intrapreso un percorso che la portò ad essere vicina alla filosofia buddista.

Così, in una chat fra le più sconosciute, si incrociarono i destini di due anime ferite ma entrambe sul punto di rinascere.

La loro conoscenza andò avanti per un pò di tempo; ognuno raccontò di se stesso all'altro. Romina conduceva una vita abbastanza regolare, divisa tra lavoro, riunioni di buddisti e il suo piccolo cagnolino; eppure era ancora titubante, scettica. Non aveva mai conosciuto uomini dell'età di Pietro, a suo dire troppo giovane per una donna come lei. La loro amicizia era e doveva restare un segreto. Ciò che la spingeva ad andare avanti in questo rapporto era il desiderio. Sì, lo confidò a Pietro un pomeriggio, mentre si stuzzicavano mandandosi messaggi abbastanza espliciti (oggi si direbbe "sexting"); Romina confessò a Pietro di essere stato più che fortunato; succedeva di rado infatti che lei si esponesse così tanto e se lo aveva fatto era perchè la voglia di sesso aveva superato tutti i suoi freni inibitori. Pietro capì che quella era una occasione da non perdere, forse per la prima volta nella sua vita si trovava al posto giusto nel momento giusto.
I due godevano nel raccontarsi come sarebbe stato il loro primo incontro: l'abbigliamento, la descrizione del completino intimo che lei avrebbe dovuto indossare, "vuoi forse che ti apra la porta nuda?!" gli chiese Romina un giorno.
Si raccontarono in dettaglio cosa piaceva ad entrambi, da come mordere un capezzolo, leccare un clitoride o fare un pompino. Smisero di avere segreti quando Romina, mentre si masturbava con un deodorante con su un preservativo, disse a Pietro che sentirsi apostrofare con determinate parole, o parolacce durante il sesso, la mandava fuori di testa.

A quel punto i due, quasi amanti, non avevano più niente da raccontarsi. Entrambi sapevano quale sarebbe stato il passo successivo.

Si incontrarono una domenica sera a casa di Romina, i due si erano accordati qualche giorno prima e letteralmente non stavano più nella pelle. Pietro arrivò davanti la porta, non ebbe il tempo di suonare che la vide aprirsi. Romina era davvero bella quella sera, era vestita di nero, elegante e sexy...una giacca con una gonna, un paio di decolletè ai piedi e delle calze autoreggenti. Finalmente si trovarono faccia a faccia, si guardarono dal vivo per la prima volta. Per i primi venti minuti cercarono di fare conversazione, davanti ad una tazza di tè...i loro sguardi però non mentivano, si stavano stuzzicando e per poco ancora sarebbero riusciti resistere al loro desiderio.

Dopo poco infatti, si spostarono in camera da letto; Romina preparò la stanza per renderla accogliente..luce soffusa, musica di sottofondo. Pietro allora si tolse la maglietta e si sdraiò sul letto; si perchè Romina gli aveva promesso un massaggio alla schiena, con tanto di olio. Fu il miglior massaggio mai ricevuto.
Una volta terminato, cominciò il vero gioco...i due erano pronti a fare ciò per cui si erano incontrati, ad intrecciare i loro corpi e lasciarsi travolgere dalla passione.

Si spogliarono completamente, Pietro ammirò per la prima volta il corpo di Romina, lo ricordava alla perfezione. La sua erezione fu immediata e vigorosa, voleva averla ma.. senza fretta. Cominciò a muoversi con la lingua, dal collo, ai capezzoli, fino a che non sentì le mani di Romina dietro la testa; lo tirava fra le sue gambe per fargli assaporare il suo piacere. Era bagnata, dolce...le piaceva quello che Pietro le stava facendo; la dimostrazione stava nel non lasciargli andare la testa.

A quel punto però era golosa e pronta a reclamare quello che, per quella notte, sarebbe stato il suo cazzo. Lo prese in bocca avidamente, dopo averlo leccato tutto, aver giocato con la lingua e la saliva. Pietro, il cui obiettivo era farla godere, obbedì senza esitare a ciò che Romina gli aveva raccomandato.

"Ti piace succhiarmi il cazzo? Stanotte è tutto tuo..e tu, sei la mia puttana!"

Dopo quelle parole Romina iniziò a succhiare ancora più avidamente di quanto non avesse fatto fino al quel momento. Poi si girò, lascio Pietro alle sue spalle, si sdraiò con il busto sul letto....era pronto a riceverlo.

Pietro non esitò un momento, la vide in quella posizione e, dopo qualche "colpo" più delicato, iniziò a scoparla con costanza e vigore. Come non aveva mai fatto.

A Romina piaceva essere sculacciata, piaceva sentirsi dire che era una troia, piaceva sentirsi porca, essere porca.. ad una sola condizione però, che quel cazzo fosse solo il suo.

Dopo più di un'ora di sesso in diverse posizioni, quello vero, che ti fa vibrare la mente oltre che il corpo, Romina aveva goduto come non godeva da tempo. Si inginocchiò davanti a Pietro, esausto, e lo prese in bocca fino a farlo venire sul suo seno.

I due segreti amanti trascorsero il resto della serata sul letto, nudi, a ridere di come, un incontro casuale li avesse portati a farsi una delle più belle scopate della loro vita.

A volte, è solo questione di karma.
 

niels

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Bel racconto, eccitante e dalla prosa scorrevole. Unica cosa che personalmente non amo è l'uso della terza persona, crea un po' di freddezza e non lascia molto empatizzare.
 

Penetrator

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Ci tengo a precisare, prima della lettura, che questo racconto è stato già pubblicato su un'altra piattaforma, scritto sempre da me.

l racconto si basa su fatti realmente accaduti. I nomi dei personaggi e dei luoghi sono stati cambiati per preservare l'identità dei protagonisti.

Questa storia ha inizio durante l'estate di tre anni fa.

Pietro all'epoca aveva 30 anni. Negli ultimi mesi aveva completamente stravolto la sua vita, nuova città, nuova casa, nuovo lavoro. Dopo anni tormentati, in amore e lavoro, aveva finalmente ripreso in mano il suo destino, la sua felicità.
Pietro era stato, da sempre, un frequentatore di chat, con la particolarità che però fino a quel momento era stato sempre più spettatore che protagonista.
Ora però era pronto a mettersi in gioco, sotto tutti i punti di vista.

Dopo qualche settimana di messaggi senza risposta e conoscenze che durano meno di una fumata di sigaretta, Pietro "incontra" Romina.
Romina era una donna di 42 anni, libera professionista, indipendente, affascinante. Una donna che non aveva ricevuto troppo dalla vita ma che era riuscita a realizzarsi, contando solo su se stessa e che si affacciava ad un nuovo capitolo della sua vita con un punto di vista decisamente nuovo. Da qualche tempo infatti aveva intrapreso un percorso che la portò ad essere vicina alla filosofia buddista.

Così, in una chat fra le più sconosciute, si incrociarono i destini di due anime ferite ma entrambe sul punto di rinascere.

La loro conoscenza andò avanti per un pò di tempo; ognuno raccontò di se stesso all'altro. Romina conduceva una vita abbastanza regolare, divisa tra lavoro, riunioni di buddisti e il suo piccolo cagnolino; eppure era ancora titubante, scettica. Non aveva mai conosciuto uomini dell'età di Pietro, a suo dire troppo giovane per una donna come lei. La loro amicizia era e doveva restare un segreto. Ciò che la spingeva ad andare avanti in questo rapporto era il desiderio. Sì, lo confidò a Pietro un pomeriggio, mentre si stuzzicavano mandandosi messaggi abbastanza espliciti (oggi si direbbe "sexting"); Romina confessò a Pietro di essere stato più che fortunato; succedeva di rado infatti che lei si esponesse così tanto e se lo aveva fatto era perchè la voglia di sesso aveva superato tutti i suoi freni inibitori. Pietro capì che quella era una occasione da non perdere, forse per la prima volta nella sua vita si trovava al posto giusto nel momento giusto.
I due godevano nel raccontarsi come sarebbe stato il loro primo incontro: l'abbigliamento, la descrizione del completino intimo che lei avrebbe dovuto indossare, "vuoi forse che ti apra la porta nuda?!" gli chiese Romina un giorno.
Si raccontarono in dettaglio cosa piaceva ad entrambi, da come mordere un capezzolo, leccare un clitoride o fare un pompino. Smisero di avere segreti quando Romina, mentre si masturbava con un deodorante con su un preservativo, disse a Pietro che sentirsi apostrofare con determinate parole, o parolacce durante il sesso, la mandava fuori di testa.

A quel punto i due, quasi amanti, non avevano più niente da raccontarsi. Entrambi sapevano quale sarebbe stato il passo successivo.

Si incontrarono una domenica sera a casa di Romina, i due si erano accordati qualche giorno prima e letteralmente non stavano più nella pelle. Pietro arrivò davanti la porta, non ebbe il tempo di suonare che la vide aprirsi. Romina era davvero bella quella sera, era vestita di nero, elegante e sexy...una giacca con una gonna, un paio di decolletè ai piedi e delle calze autoreggenti. Finalmente si trovarono faccia a faccia, si guardarono dal vivo per la prima volta. Per i primi venti minuti cercarono di fare conversazione, davanti ad una tazza di tè...i loro sguardi però non mentivano, si stavano stuzzicando e per poco ancora sarebbero riusciti resistere al loro desiderio.

Dopo poco infatti, si spostarono in camera da letto; Romina preparò la stanza per renderla accogliente..luce soffusa, musica di sottofondo. Pietro allora si tolse la maglietta e si sdraiò sul letto; si perchè Romina gli aveva promesso un massaggio alla schiena, con tanto di olio. Fu il miglior massaggio mai ricevuto.
Una volta terminato, cominciò il vero gioco...i due erano pronti a fare ciò per cui si erano incontrati, ad intrecciare i loro corpi e lasciarsi travolgere dalla passione.

Si spogliarono completamente, Pietro ammirò per la prima volta il corpo di Romina, lo ricordava alla perfezione. La sua erezione fu immediata e vigorosa, voleva averla ma.. senza fretta. Cominciò a muoversi con la lingua, dal collo, ai capezzoli, fino a che non sentì le mani di Romina dietro la testa; lo tirava fra le sue gambe per fargli assaporare il suo piacere. Era bagnata, dolce...le piaceva quello che Pietro le stava facendo; la dimostrazione stava nel non lasciargli andare la testa.

A quel punto però era golosa e pronta a reclamare quello che, per quella notte, sarebbe stato il suo cazzo. Lo prese in bocca avidamente, dopo averlo leccato tutto, aver giocato con la lingua e la saliva. Pietro, il cui obiettivo era farla godere, obbedì senza esitare a ciò che Romina gli aveva raccomandato.

"Ti piace succhiarmi il cazzo? Stanotte è tutto tuo..e tu, sei la mia puttana!"

Dopo quelle parole Romina iniziò a succhiare ancora più avidamente di quanto non avesse fatto fino al quel momento. Poi si girò, lascio Pietro alle sue spalle, si sdraiò con il busto sul letto....era pronto a riceverlo.

Pietro non esitò un momento, la vide in quella posizione e, dopo qualche "colpo" più delicato, iniziò a scoparla con costanza e vigore. Come non aveva mai fatto.

A Romina piaceva essere sculacciata, piaceva sentirsi dire che era una troia, piaceva sentirsi porca, essere porca.. ad una sola condizione però, che quel cazzo fosse solo il suo.

Dopo più di un'ora di sesso in diverse posizioni, quello vero, che ti fa vibrare la mente oltre che il corpo, Romina aveva goduto come non godeva da tempo. Si inginocchiò davanti a Pietro, esausto, e lo prese in bocca fino a farlo venire sul suo seno.

I due segreti amanti trascorsero il resto della serata sul letto, nudi, a ridere di come, un incontro casuale li avesse portati a farsi una delle più belle scopate della loro vita.

A volte, è solo questione di karma.
complimenti, ben scritto e coinvolgente :)

ma tu sei il pietro della storia? :)
 
OP
frikikaos

frikikaos

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Bel racconto, eccitante e dalla prosa scorrevole. Unica cosa che personalmente non amo è l'uso della terza persona, crea un po' di freddezza e non lascia molto empatizzare.
Grazie mille...apprezzo il tuo consiglio, questo è stato il mio primo racconto, mi auguro che ci sia modo di migliorare 💪💪
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complimenti, ben scritto e coinvolgente :)

ma tu sei il pietro della storia? :)
grazie...si si sono io 😜😜
 

Maxtree

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Frik bellissimo racconto ben scritto mi piacerebbe sapere come è continuata e se è continuata questa bella storia. Se ti va di raccontare ancora benvenga
 
H

harry22

Guest
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l racconto si basa su fatti realmente accaduti. I nomi dei personaggi e dei luoghi sono stati cambiati per preservare l'identità dei protagonisti.

Questa storia ha inizio durante l'estate di tre anni fa.

Pietro all'epoca aveva 30 anni. Negli ultimi mesi aveva completamente stravolto la sua vita, nuova città, nuova casa, nuovo lavoro. Dopo anni tormentati, in amore e lavoro, aveva finalmente ripreso in mano il suo destino, la sua felicità.
Pietro era stato, da sempre, un frequentatore di chat, con la particolarità che però fino a quel momento era stato sempre più spettatore che protagonista.
Ora però era pronto a mettersi in gioco, sotto tutti i punti di vista.

Dopo qualche settimana di messaggi senza risposta e conoscenze che durano meno di una fumata di sigaretta, Pietro "incontra" Romina.
Romina era una donna di 42 anni, libera professionista, indipendente, affascinante. Una donna che non aveva ricevuto troppo dalla vita ma che era riuscita a realizzarsi, contando solo su se stessa e che si affacciava ad un nuovo capitolo della sua vita con un punto di vista decisamente nuovo. Da qualche tempo infatti aveva intrapreso un percorso che la portò ad essere vicina alla filosofia buddista.

Così, in una chat fra le più sconosciute, si incrociarono i destini di due anime ferite ma entrambe sul punto di rinascere.

La loro conoscenza andò avanti per un pò di tempo; ognuno raccontò di se stesso all'altro. Romina conduceva una vita abbastanza regolare, divisa tra lavoro, riunioni di buddisti e il suo piccolo cagnolino; eppure era ancora titubante, scettica. Non aveva mai conosciuto uomini dell'età di Pietro, a suo dire troppo giovane per una donna come lei. La loro amicizia era e doveva restare un segreto. Ciò che la spingeva ad andare avanti in questo rapporto era il desiderio. Sì, lo confidò a Pietro un pomeriggio, mentre si stuzzicavano mandandosi messaggi abbastanza espliciti (oggi si direbbe "sexting"); Romina confessò a Pietro di essere stato più che fortunato; succedeva di rado infatti che lei si esponesse così tanto e se lo aveva fatto era perchè la voglia di sesso aveva superato tutti i suoi freni inibitori. Pietro capì che quella era una occasione da non perdere, forse per la prima volta nella sua vita si trovava al posto giusto nel momento giusto.
I due godevano nel raccontarsi come sarebbe stato il loro primo incontro: l'abbigliamento, la descrizione del completino intimo che lei avrebbe dovuto indossare, "vuoi forse che ti apra la porta nuda?!" gli chiese Romina un giorno.
Si raccontarono in dettaglio cosa piaceva ad entrambi, da come mordere un capezzolo, leccare un clitoride o fare un pompino. Smisero di avere segreti quando Romina, mentre si masturbava con un deodorante con su un preservativo, disse a Pietro che sentirsi apostrofare con determinate parole, o parolacce durante il sesso, la mandava fuori di testa.

A quel punto i due, quasi amanti, non avevano più niente da raccontarsi. Entrambi sapevano quale sarebbe stato il passo successivo.

Si incontrarono una domenica sera a casa di Romina, i due si erano accordati qualche giorno prima e letteralmente non stavano più nella pelle. Pietro arrivò davanti la porta, non ebbe il tempo di suonare che la vide aprirsi. Romina era davvero bella quella sera, era vestita di nero, elegante e sexy...una giacca con una gonna, un paio di decolletè ai piedi e delle calze autoreggenti. Finalmente si trovarono faccia a faccia, si guardarono dal vivo per la prima volta. Per i primi venti minuti cercarono di fare conversazione, davanti ad una tazza di tè...i loro sguardi però non mentivano, si stavano stuzzicando e per poco ancora sarebbero riusciti resistere al loro desiderio.

Dopo poco infatti, si spostarono in camera da letto; Romina preparò la stanza per renderla accogliente..luce soffusa, musica di sottofondo. Pietro allora si tolse la maglietta e si sdraiò sul letto; si perchè Romina gli aveva promesso un massaggio alla schiena, con tanto di olio. Fu il miglior massaggio mai ricevuto.
Una volta terminato, cominciò il vero gioco...i due erano pronti a fare ciò per cui si erano incontrati, ad intrecciare i loro corpi e lasciarsi travolgere dalla passione.

Si spogliarono completamente, Pietro ammirò per la prima volta il corpo di Romina, lo ricordava alla perfezione. La sua erezione fu immediata e vigorosa, voleva averla ma.. senza fretta. Cominciò a muoversi con la lingua, dal collo, ai capezzoli, fino a che non sentì le mani di Romina dietro la testa; lo tirava fra le sue gambe per fargli assaporare il suo piacere. Era bagnata, dolce...le piaceva quello che Pietro le stava facendo; la dimostrazione stava nel non lasciargli andare la testa.

A quel punto però era golosa e pronta a reclamare quello che, per quella notte, sarebbe stato il suo cazzo. Lo prese in bocca avidamente, dopo averlo leccato tutto, aver giocato con la lingua e la saliva. Pietro, il cui obiettivo era farla godere, obbedì senza esitare a ciò che Romina gli aveva raccomandato.

"Ti piace succhiarmi il cazzo? Stanotte è tutto tuo..e tu, sei la mia puttana!"

Dopo quelle parole Romina iniziò a succhiare ancora più avidamente di quanto non avesse fatto fino al quel momento. Poi si girò, lascio Pietro alle sue spalle, si sdraiò con il busto sul letto....era pronto a riceverlo.

Pietro non esitò un momento, la vide in quella posizione e, dopo qualche "colpo" più delicato, iniziò a scoparla con costanza e vigore. Come non aveva mai fatto.

A Romina piaceva essere sculacciata, piaceva sentirsi dire che era una troia, piaceva sentirsi porca, essere porca.. ad una sola condizione però, che quel cazzo fosse solo il suo.

Dopo più di un'ora di sesso in diverse posizioni, quello vero, che ti fa vibrare la mente oltre che il corpo, Romina aveva goduto come non godeva da tempo. Si inginocchiò davanti a Pietro, esausto, e lo prese in bocca fino a farlo venire sul suo seno.

I due segreti amanti trascorsero il resto della serata sul letto, nudi, a ridere di come, un incontro casuale li avesse portati a farsi una delle più belle scopate della loro vita.

A volte, è solo questione di karma.
bel racconto complimenti
 

tingiu

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Ci tengo a precisare, prima della lettura, che questo racconto è stato già pubblicato su un'altra piattaforma, scritto sempre da me.

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Questa storia ha inizio durante l'estate di tre anni fa.

Pietro all'epoca aveva 30 anni. Negli ultimi mesi aveva completamente stravolto la sua vita, nuova città, nuova casa, nuovo lavoro. Dopo anni tormentati, in amore e lavoro, aveva finalmente ripreso in mano il suo destino, la sua felicità.
Pietro era stato, da sempre, un frequentatore di chat, con la particolarità che però fino a quel momento era stato sempre più spettatore che protagonista.
Ora però era pronto a mettersi in gioco, sotto tutti i punti di vista.

Dopo qualche settimana di messaggi senza risposta e conoscenze che durano meno di una fumata di sigaretta, Pietro "incontra" Romina.
Romina era una donna di 42 anni, libera professionista, indipendente, affascinante. Una donna che non aveva ricevuto troppo dalla vita ma che era riuscita a realizzarsi, contando solo su se stessa e che si affacciava ad un nuovo capitolo della sua vita con un punto di vista decisamente nuovo. Da qualche tempo infatti aveva intrapreso un percorso che la portò ad essere vicina alla filosofia buddista.

Così, in una chat fra le più sconosciute, si incrociarono i destini di due anime ferite ma entrambe sul punto di rinascere.

La loro conoscenza andò avanti per un pò di tempo; ognuno raccontò di se stesso all'altro. Romina conduceva una vita abbastanza regolare, divisa tra lavoro, riunioni di buddisti e il suo piccolo cagnolino; eppure era ancora titubante, scettica. Non aveva mai conosciuto uomini dell'età di Pietro, a suo dire troppo giovane per una donna come lei. La loro amicizia era e doveva restare un segreto. Ciò che la spingeva ad andare avanti in questo rapporto era il desiderio. Sì, lo confidò a Pietro un pomeriggio, mentre si stuzzicavano mandandosi messaggi abbastanza espliciti (oggi si direbbe "sexting"); Romina confessò a Pietro di essere stato più che fortunato; succedeva di rado infatti che lei si esponesse così tanto e se lo aveva fatto era perchè la voglia di sesso aveva superato tutti i suoi freni inibitori. Pietro capì che quella era una occasione da non perdere, forse per la prima volta nella sua vita si trovava al posto giusto nel momento giusto.
I due godevano nel raccontarsi come sarebbe stato il loro primo incontro: l'abbigliamento, la descrizione del completino intimo che lei avrebbe dovuto indossare, "vuoi forse che ti apra la porta nuda?!" gli chiese Romina un giorno.
Si raccontarono in dettaglio cosa piaceva ad entrambi, da come mordere un capezzolo, leccare un clitoride o fare un pompino. Smisero di avere segreti quando Romina, mentre si masturbava con un deodorante con su un preservativo, disse a Pietro che sentirsi apostrofare con determinate parole, o parolacce durante il sesso, la mandava fuori di testa.

A quel punto i due, quasi amanti, non avevano più niente da raccontarsi. Entrambi sapevano quale sarebbe stato il passo successivo.

Si incontrarono una domenica sera a casa di Romina, i due si erano accordati qualche giorno prima e letteralmente non stavano più nella pelle. Pietro arrivò davanti la porta, non ebbe il tempo di suonare che la vide aprirsi. Romina era davvero bella quella sera, era vestita di nero, elegante e sexy...una giacca con una gonna, un paio di decolletè ai piedi e delle calze autoreggenti. Finalmente si trovarono faccia a faccia, si guardarono dal vivo per la prima volta. Per i primi venti minuti cercarono di fare conversazione, davanti ad una tazza di tè...i loro sguardi però non mentivano, si stavano stuzzicando e per poco ancora sarebbero riusciti resistere al loro desiderio.

Dopo poco infatti, si spostarono in camera da letto; Romina preparò la stanza per renderla accogliente..luce soffusa, musica di sottofondo. Pietro allora si tolse la maglietta e si sdraiò sul letto; si perchè Romina gli aveva promesso un massaggio alla schiena, con tanto di olio. Fu il miglior massaggio mai ricevuto.
Una volta terminato, cominciò il vero gioco...i due erano pronti a fare ciò per cui si erano incontrati, ad intrecciare i loro corpi e lasciarsi travolgere dalla passione.

Si spogliarono completamente, Pietro ammirò per la prima volta il corpo di Romina, lo ricordava alla perfezione. La sua erezione fu immediata e vigorosa, voleva averla ma.. senza fretta. Cominciò a muoversi con la lingua, dal collo, ai capezzoli, fino a che non sentì le mani di Romina dietro la testa; lo tirava fra le sue gambe per fargli assaporare il suo piacere. Era bagnata, dolce...le piaceva quello che Pietro le stava facendo; la dimostrazione stava nel non lasciargli andare la testa.

A quel punto però era golosa e pronta a reclamare quello che, per quella notte, sarebbe stato il suo cazzo. Lo prese in bocca avidamente, dopo averlo leccato tutto, aver giocato con la lingua e la saliva. Pietro, il cui obiettivo era farla godere, obbedì senza esitare a ciò che Romina gli aveva raccomandato.

"Ti piace succhiarmi il cazzo? Stanotte è tutto tuo..e tu, sei la mia puttana!"

Dopo quelle parole Romina iniziò a succhiare ancora più avidamente di quanto non avesse fatto fino al quel momento. Poi si girò, lascio Pietro alle sue spalle, si sdraiò con il busto sul letto....era pronto a riceverlo.

Pietro non esitò un momento, la vide in quella posizione e, dopo qualche "colpo" più delicato, iniziò a scoparla con costanza e vigore. Come non aveva mai fatto.

A Romina piaceva essere sculacciata, piaceva sentirsi dire che era una troia, piaceva sentirsi porca, essere porca.. ad una sola condizione però, che quel cazzo fosse solo il suo.

Dopo più di un'ora di sesso in diverse posizioni, quello vero, che ti fa vibrare la mente oltre che il corpo, Romina aveva goduto come non godeva da tempo. Si inginocchiò davanti a Pietro, esausto, e lo prese in bocca fino a farlo venire sul suo seno.

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Wowow che coinvolgimento nel leggere il tuo racconto... Eccezionale 😍
 

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