Esperienza reale La sorpresa di Flora

druidos

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Flora mi chiamò e mi chiese di accompaganrla da una parte. Accostai al marciapiede sotto casa e attesi. Attesi. Provai a squillare e nulla. Entravano e uscivano persone. Ma lei no. Poi arrivò scendendo da un'auto.
Salì sulla mia.
Mi diede un bacio e mi disse "oggi ho scopato con un altro, scopa peggio di te, non lo voglio frequentare, nemmeno ci parlerò più".
La cosa mi fece ribollire di gelosia. Lei mi disse dove dovevamo andare. Non capii, lei me lo ridisse e io accesi l'auto e partii, senza ben capire la strada. Lei impostò il navigatore e poi iniziò a raccontarmi i dettagli. Mentre lo faceva, mi mise la mano sui pantaloni e mi chiese dopo un po' come mai non mi diventava duro.

Io le dissi che ero incazzato e Flora mi disse che lo aveva fatto per me. Trasalii. Lei mi disse che voleva avere questa esperienza solo per farmi eccitare e perché la trovava eccitante poi da raccontare.

Mi ordinò di tirarlo fuori e mi iniziò a masturbare continuando il racconto... Iniziò a diventarmi duro, mentre lei mi raccontava in tutti i modi in cui lei lo aveva preso e come lui le aveva anche aperto il culo (cosa che a me mai era stata concessa). Ad un certo punto, mi disse se mi piaceva, le dissi un flebile sì.

Allora mi disse di chiamare un numero. Mentre facevo il numero mi disse di dirlgi che ci saremmo visti al posto concordato.
Andammo vicino al centro commerciale dove mi aveva detto di andare, c'era un parcheggio per uffici (penso fosse domenica pomeriggio) non c'erano macchine parcheggiate, se non due o tre. Parcheggiammo e lei mi disse "Ora mi scopa davanti a te, mentre te lo succhio, ma come ti ho detto non ci voglio più parlare, perciò ci parlerai tu." Passammo sui sedili posteriori, si mise in ginocchio e mi fece aprire la mia portiera.
Arrivò poco dopo la macchina di prima, mi disse di dirgli che doveva faro diventare duro guardandoci. Lui lo tirò fuori già un po' in erezione e poi Flora mi passò un preservativo preso dalla borsetta. Mi disse di infilarglielo. Io misi il presertivo a quel cazzo duro, era un po' più corto del mio... "digli di venire dietro" Lo feci, Flora aprii la portiera e mentre lui faceva il giro, lei mi disse "la prossima volta il preservativo lo metti con la bocca". Vedevo le mani di lui che la cingevano ai fianchi e sentii tramite la bocca sul mio cazzo il momento in cui lui entrò. Avevo il pene durissimo, lei me lo succhiava magistralmente. Poi Flora si staccò e mi disse "ordinagli di mettermelo in culo". Lo ordinai, lui disse "già?" e io in maniera stranamente ferrea dissi "Sì".
Lei mi guardava in faccia,mentre lui armeggiava e vidi una sua smorfia di dolore quando entrò, continuò a succhiare. Lui si muoveva lentamente. Lei si ristaccò e mi sussurrò "digli di rompermi il culo con forza". "Rompile il culo, con forza". Pochi minuti dopo che lei era spinta con forza e con difficoltà riusciva succhiarmi, lui iniziò ad ansimare. Sborrò nel suo culo. "DIgli di lasciarci soli e non farsi più vivo" Lo feci, lui chiuse la portiera, se ne andò e lei mi succhiò per altri 4/5 minuti, poi io venni. Lei mi abbracciò e mi baciò. Un bacio lughissimo, la sborra nelle nostre bocche, tra le nostre lingue. Sarà durato un quarto d'ora quel bacio, o almeno fu la mia sensazione. E poi mi disse "ora portami a fare shopping che ti faccio anche un regalo che ti sei meritato"
 
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Mi portò a fare shopping, un normalissimo giro. Poi mi fece accostare vicino ad un cinese, non c'era posto. Attesi. Uscì con una bustina e entrando in macchina mi disse. Questo è un regalo per te, trova un posto appartato.
Trovai una via sicura e mi fermai. Lei tirò fuori delle mutande da donna con pizzo e perline e mi disse "mettile ora, ma al contrario, voglio che le perline di diano fastidio".
Mi tolsi scarpe e pantaloni, poi le mie mutande, misi quelle appena regalatemie rindossai i pantaloni. Lei me li fece lasciare aperti e mi tastò il cazzo duro da sopra queste mutande. Mi guardava negli occhi e mi disse "per me faresti proprio di tutto... se ti avessi fatto inculare da lui, tu lo avresti fatto" io dissi di no, ma lei insistette "tu sei frocio se io lo voglio, tu sei ciò che dico io".

Levò la mano, mi chiusi i pantaloni, misi la scarpe e andammo a casa sua. Lei mi abbracciò e mi disse "oggi dormi con me" e nel mentre fece scendere la mano dalla schiena a dentro i pantaloni e mi prese le mutande, tirandole da dietro. Le palle si strizzarono nel pizzo. Dopo la cena con la sorella, sempre ignara di tutto, andammo a letto. Lei mi fece rimanere con le mutandine di pizzo. Mi fece mettere a 4 zampe, mi fece abbassare le mutande un poco e mi inserì la coda regalata da Giorgia. E mi disse "vedi sei la mia cagnetta". Poi si mise sulla poltroncina in camera, dopo essersi spogliata, mi fece andare verso di lei, mi mise il collare e mi disse, portandomi verso le sue cosce "Lecca cagna!". Io la leccai, lei venne. Poi dopo un po' si alzò, mi portò dall'altra parte della camera con il guinzaglio e mi disse "vedi che ti faccio fare ciò che voglio? Vedrai che soddisferai tutte le mie fantasie". Poi legò il guinzaglio al termosifone, andò dietro di me e mi disse "con questa non ti faccio dormire"e mi tolse la coda, non prima di averci giocato un po' facendola entrare e uscire. E poi andò a letto, io dormii vicino al termosifone caldo.
 
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La mattina dopo mi svegliai, Flora dormiva lì nel letto, nuda, bellissima. Dopo una decina di minuti, Susanna, sua sorella bussò. Flora si svegliò e disse "un attimo, Antonio è nudo". Prese la vestaglia iperfemminile che aveva per girare per casa, venne da me, staccò il guinzaglio dal termosifone e il collare dal collo. E mi diede la vestaglia, dicendomi "chiuditela bene, sennò si vedono le mutandine". La indossai e mentre chiudevo la cinta, Flora aprì la porta, nuda. Susanna entrò in camera e rise per me: "Non avevo altro da fargli mettere al volo", disse Flora. Parlarono della giornata che sarebbe arrivata, mentre io ero lì a tenere chiuso la vestaglia. Susanna poi uscì dalla stanza e poco dopo da casa. Intanto Flora mi rimise il guinzaglio e scostò le mutandine per rimettermi la coda. Mettendomela mi carezzò le palle e il cazzo mi divenne in poco di marmo. Poi prese il guinzaglio, mi portò con lei in bagno. Io in ginocchio davanti a lei mentre faceva pipì, sentivo il rumore, molto forte... Poi, senza pulirsi, si mise sul bidet e mi disse "Lecca". Le gocce rimaste di pipì, sulla mia lingua, quella fantastica fica davanti a me. Il mio cazzo era durissimo e avevo una coda in culo. Ero in estasi. Flora mi fece staccare "mi dovevi solo pulire e non ti dovresti eccitare così". Poi mi portò in cucina, fece il caffè e il mio lo mise in un piatto fondo e lo poggiò a terra. Poi in camera si vestì e io sempre con lei in ginocchio... Mi portò poi al tavolo della sala da pranzo, io seguivo i suoi tacchi, ormai con lo sguardo basso e il cazzo duro. Poi seduta, accavallò le gambe, aprì il computer, mi portò verso di lei, molto vicino. Mi sollevò un po' e mi carezzò la testa, mentre il cazzo era vicino alle sue gambe. Il mio cazzo poggiato sulla sua scarpa, lei che dava leggeri calcetti alle mie palle e mi carezzava con una mano la testa, come ad una cagnetta. E disse "ora troviamo alla mia cagnetta un maschio con cui farla accoppiare"
 

marty94

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mmmh bellissimo, ho schizzato fortissimo! vorrei essere la cagnetta di flora... magari col cazzo ingabbiato... vorrei che mi rompesse il culo sverginandomi
 

niels

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Concordo con un utente che diceva che Flora è fondamentalmente lesbica, il desiderio di possedere un fallo è evidente...
 
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druidos

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Flora andava a cercare su un sito, qualcuno con cui realizzare questa fantasia di omossessualità forzata... ma non trovata uno slave adatto. Si innervosiva ogni giorno di più. Un giorno mi chiamò per andarla a prendere a danza e portarla a teatro. Mi ordinò di mettermi le mutandine da donna, quelle che aveva comprato per me. Arrivai con già il cazzo duro, pensando alle sue perversioni... erano le 19, lo spettacolo iniziava alle 20.30, ci volevano 20 minuti in macchina... L'aspettai un po', salì in auto e mi chiese se avevo fatto ciò che aveva chiesto, dissi di sì. Disse di accostare e fece una telefonata. Disse di tornare indietro, perché Lucia non aveva un passaggio. Tornando lì davanti e prendemmo Lucia.
Poi Flora disse "fai vedere a Lucia, come ti ho fatto venire qui, al semaforo apriti i pantaloni". Al semaforo lo feci, Lucia si sporse da dietro, e disse che vedeva poco. Flora scostò di più i pantaloni e me li tirò un po' più giù, per quanto poteva.

Poi mi disse "trova un posto appartato che ti inculo davanti a lei"... si girò verso Lucia e disse "chiama il tuo amico".
Io mi spaventai, Flora lo capì e disse "non ti preoccupare, sarà solo al telefono. Quando a danza a Lucia ho detto che ti avrei inculato e che cercavo uno che ti inculasse, mi ha detto che avrebbe voluto dirlo ad un amico. E allora ora ti scopo, lei lo chiama e lui lo sentirà dal cell".

Lucia lo chiamò poi disse al tizio che doveva rimanere al telefono... Accostammo, Flora mi fece scendere e andare alla portiera dietro. Aprì la portiera, avevo davanti Lucia e mi abbassai i pantaloni, ero a pecora e dietro Flora che si metteva la cintura. Lucia raccontava all'amico tutto ciò che succedeva, intanto allargò le gambe e mise una mano dentro le mutande.
Flora mi inculò di colpo, io lanciai un gemito abbastnaza forte e Lucia disse "senti che è vero?". Poi Flora mi disse di passarmelo, Lucia mise il telefono all'orecchio e io dissi ciò che mi ordinava Flora
"digli come ti inculo"
"digli che sei frocio"
"diglio che ti piace in culo"
"digli che ce lo hai in culo"
"digli che lucia si sta toccando, perché anche a lei piacciono i frocetti"

Lucia venne e Flora gli disse di passarglielo e di toccarmi
e gli disse
"la tua amichetta è venuta e ora sta masturbando il mio schiavo preferito, mentre lo inculo. ti stai toccando? allora vieni quando il mio conto alla rovescia arriverà a zero" poi si rivolse a me e disse "fallo anche tu e non prima" e poi a Lucia "e tu ora masturbalo velocissimo".
Iniziò a martellarmi fortissimo, Lucia era velocissima e Flora contò
"10,9,8,7,6,5,4,3,2" poi fece una lunga pausa
"1"
e ancora pausa
io sborrai
"siete venuti prima dello zero sarete puniti"
 
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druidos

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non sai io a ricordare... poi chiaramente io elimino tutte le mie paure e incertezze, le litigate per i miei no... eravamo comunque una coppia
 
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druidos

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Ci rivestimmo tutti e poi portai Lucia a casa e Flora a teatro. Mentre riportavo Lucia, Flora diceva che ora doveva farmela pagare e farla pagare anche al suo amico. Chiedeva se l'amico era frocio... Lucia insisteva di no e Flora diceva "ce lo facciamo diventare"...

Poi dal tragitto di casa al teatro, Flora, mise tutto il tempo la mano sopra i pantaloni, a massaggiarmi il cazzo. Senza dire nulla. Mi fece parcheggiare davanti e mi disse che andava da sola e voleva venire ripresa... Prima di scendere mi disse di aprire i pantaloni e mi guardò ancora il cazzo nelle mutande da donna, che le riempivano.
Scese senza attendere che mi ricomponessi e prima di chiudere mi disse, tra due ore torna a prendermi.
Tornai a casa e attesi l'orario... nel frattempo mi segai, ero eccitatissimo.

Arrivai davanti al teatro in tempo, ma Flora ancora non era uscita.
Quando uscirono tutti, lei fu tra le prime persone ad uscire. Entrò in macchina, mi baciò poi mi disse "portami a casa".
Mentre tornavamo, mi disse che lo spettacolo le aveva fatto schifo, ma era eccitata perché forse avevamo trovato uno che mi avrebbe scopato. L'amico di Lucia... Secondo lei sarebbe riuscita a costringere anche lui. Io ero dubboso, Lucia aveva detto chiaramente che non era gay... Lei mi disse "io posso tutto, con te o con chi voglio, tu sei frocio quando lo dico io. Anzi dato che sono eccitata, ora mi servi maschio e perciò accosti e mi scopi come dico io".

Andammo in un parco vicino casa sua, dove ci incontravamo prima che la sorella sapesse di noi. Era tanto che non ci andavamo. Mi disse di andare dietroe abbassarmi i pantaloni, vide le slip da donna e mi disse "ora sei il mio uomo, togliti quelle mutande e rimetti i pantaloni". Feci questa cosa assurda, levandomi, le scarpe, i pataloni, le mutande e rindossando i pantaloni. Lei intanto, si alzò la gonna e tolse le sue e mi raggiunse dietro. Allargò le cosce e mi disse "leccami la fica e il culo".

Iniziai e dopo un po' mi disse di sedermi, mi salì sul cazzo e iniziò a muoversi. Mi disse "scopami stallone". Si muoveva benissimo e mi baciava infilandomi la lingua in bocca. Si staccava solo per dirmi oscenità. Poi si alzò un poco e mi disse "inculami, fammi sentire come sei uomo e come mi fai sentire troia, quando voglio io". Era la prima volta che me lo chiedeva. Si sputò sulla mano e si lubrificò il culo. Si riabbassò, mentre io tenevo l'uccello con la mano, glielo indirizzai nel culo. Lei fece una smorfia di dolore, io forzai un po' e lei mi disse "fai piano, io lo prendo in culo per la quarta o quinta volta, non sono allenata come te".
Entrò e iniziai ad incularla. Mentre la inculavo, iniziò a toccarsi... venne e poi venni io nel suo culo. Si tolse, si sedette sul mio ventre e parlammo, mentre sentivo colare la sborra, che le usciva dal culo, sulla mia pancia. Mi baciò e mi disse "vedi che sei un bel maschione, quando lo voglio io?"
 
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Flora era ancora alla ricerca, ma ormai l'idea dell'amico di Lucia la stuzzicava.
Decise di organizzare una cena, quando la sorella non ci sarebbe stata...

Flora si preparò, mise lo smalto sui piedi e mi fece soffiare per 15 minuti sulle dita. Poi mi disse, ora prepariamo la cagnetta.
Mi fece spogliare, mi mise il collare e poi mi fece mettere a 4 zampe e mi fece girare. Mi infilò la coda, che ormai era di ordinanza. E mi disse, oggi sei cagnetta tutto il tempo.

Suonarono alla porta, andammo ad aprire e poi lei mi disse "fatti guardare". Tastò sotto il mio ventre... sentì che ce lo avevo duro e mi disse un dolcissimo "tutto a posto".

Aprì la porta, Lucia entrò e poi entrò Marco che subito disse "ah iniziamo così?" guardandomi.
Flora non ebbe un attimo di esitazione e gli disse "tra poco sarai nudo e in ginocchio anche tu, non ti fare troppe illusioni".
Lucia mi accarezzò la testa e disse "e poi lo metterai in culo a questa cagna".

Marco disse "ma non ceniamo prima?"
Flora disse "le padrone cenano, i cani consumano il pasto, nelle ciotole, quando noi avremo voglia. Spogliati va, che già mi hai rotto"

Un attimo di silenzio, immagino che Lucia gli abbia fatto cenno di andare avanti. Marco, si avvicinò al divano e posò lì i vestiti. Flora chiuse la porta di casa a chiave. Marco commentò con un suono. Flora ancora più indispettita disse "Mettiti in ginocchio cane".

Poi disse a Lucia "cosa fanno i cani appena si incontrano?"
E Lucia "si annusano il culo"
Flora disse a Marco "annusa il culo della mia cagnetta" e sollevò la coda, Marco si avvicinò e mi annusò e poi disse "Ma ha il cazzo duro"
Flora gli diede un calcio e gli disse "i cani non parlano e poi sei tu che dovresti averlo duro davanti ad una bella cagnetta." Poi rivolgendomi a me "annusa tu ora". Annusai.
Poi Flora disse "leccagli il buco del culo, magari gli piace a questo ricchione".
Iniziai a leccare e poi si abbassò Lucia, che iniziò a toccare il cazzo di Marco, che piano piano divenne duro.

Flora disse. Ora ceniamo...
Andò in cucina portandomi con lei. Portò i piatti per lei e l'amica, poi andò nuovamente in cucina e ci portò dei piatti fondi con la pasta che mise per terra per noi.
Iniziammo a mangiare
 
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Mentre mangiavamo le due donne misero i piedi sopra le nostre teste e le nostre schiene.
Marco aveva uno sguardo assente e il cazzo che si ammosciava. Io lo avevo duro.
Poi Flora dopo il caffé che non si faceva mai mancare, disse a Marco che non gli sembrava un cane da monta, come lo aveva descritto Lucia...
Marco provò a parlare e si beccò uno scahiffone enorme. Io non lo avevo mai preso uno schiaffo così.
Flora disse "prima ti è venuto duro mentre ti leccava la cagnetta, riproviamo". Mi portò dietro a leccare il culo a Marco e mi disse di leccargli anche le palle.
Lucia si avvicinò preoccupata a Marco e Flora la fermò e disse "rimani seduta e fattela leccare". Flora spostò Marco e me davanti a Lucia, mentre si toglieva le mutande e si alzava la gonna... Marco mise le mani sulle ginocchia di Lucia e iniziò a leccare la fica. Io continuavo a leccargli il culo e le palle. Il cazzo iniziava a crescere. Flora andò via.
Tornò Flora, poggiò qualcosa su una sedia dietro a noi. Si abbassò, toccò il cazzo di Marco e gli disse "beh no sei durissimo, non mi sembri tutto questo maschione, è più maschione la mia cagnetta". Mi spostò e gli inifilò un dito in culo... Marco fece un verso strano, mentre continuava a leccare.
Poi Flora, mi rimise con la faccia tra le sue chiappe e andò alla sedia e prese qualcosa, tornò da lui e lo bendò e disse a Lucia tu indossa questo.
Poi si rivolse a lui e disse "ora a te ci pensa la tua padrona"
E poi a me "Leccagli bene il culo che ora Lucia lo incula"
Marco provò a dire qualcosa e si prese un altro schiaffone. Flora si abbassò gli disse qualcosa del tipo "se vuoi andare via alzati, ma mi sa che Lucia poi non la rivedrai più, frocetto".
Poi Flora mi alzò su due gambe, vidi Lucia con lo strapon. Poi prese lui per le guance e poi per l'orecchio e lo mise a quattro zampe sul divano, Lucia lo seguì. Flora lo guardava in faccia, lui bendato aveva un'espressione di terrore e attesa (per quello che si poteva capire dalla faccia coperta in parte dalla benda). Lucia appoggiò lo strapon e lui fece un'estressione ancora più terrorizzata e poi si sentì un rantolo di dolore. Lucia era entrata. Lucia iniziò ad insultarlo "ti porto qui per scopare uno schiavo e sono costretta io a scopare te?" Lo insultava con violenza.
Flora poi disse "fammi vedere come succhi" e gli mise due dita in bocca, lui iniziò a succhiare. Poi levò le dita e disse, ora succhi la cagnetta.
Mi passò un preservativo e mi disse "mettilo che ora questo frocio ti succhia, ma togliti quella coda non sei più una cagnetta ora". Mi fece sedere al suo posto, si alzò e abbassò la testa di Marco sul mio cazzo. Per la prima volta un uomo mi succhiava. Lucia lo inculava e Marco lo succhiava a me. Flora si sedette sulla potrona e si iniziò a toccare.
Flora venne, io venni nel preservativo nella bocca di Marco che aveva un'espressione di un'uomo che era in lacrime.
Flora si alzò infilò un preservativo a Marco e lo munse.
Lui sborrò, con lo strapon nel culo.
Lucia si levò, lui disse "ahia".

Marco si mise seduto sul divano e Flora lo spostò per terra dicendgli "non ti meriti di essere comodo".
Lucia si levò lo strapon.
Flora disse "ora io e il mio uomo andiamo in camera mia, fai rivestire questo inutile ricchione e portalo via"
Andammo in camera, Flora mi fece prendere tutte le cose, tranne la benda.

Dopo un po' sentimmo Lucia che salutava e la porta che si chiudeva.
Flora mi fece vestire e andammo a mettere a posto e recuperare la benda. Nel mentre entrò Susanna la sorella e disse "cenetta con amici?"
Flora "si una cosa tranquilla, sono già andati via"
Tornati in camera e accedemmo la tv, poi mi disse prima di addormentarci "niente non riusciamo a trovare uno con cui farti scopare"
 

niels

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Questa Flora doveva essere proprio una dominatrice...ma quel Marco era ancora più passivo di te perché sennò sai quanti calci in culo si prendeva flora appena osava alzare le mani?
 

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