Esperienza reale Le esperienze di un ventenne

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Salve a tutti, questo è il mio primo thread, spero di non fare errori con sezioni e altre faccende. Mi chiamo Simone, ho 24 anni, sono un ragazzo come tanti, impegnato con l'università e i primi lavoretti, ho deciso di mettere nero su bianco alcune esperienze che ho vissuto. Premessa: In questi racconti viene narrata la pura e semplice verità: ciò significa che non troverete orge, sesso tra familiari, penetrazioni triple ed altre performance mirabolanti che vengono spesso spacciate come vere (mah?) in molti racconti erotici. È la semplice storia di un viaggio di gruppo fatto pochi anni fa con i miei amici, in cui descrivo le mie sensazioni e qualche piccolo episodio accaduto durante la vacanza. Se vi piace questa prima storia, scrivetemi se siete interessati a conoscere altri episodi della mia vita!

Mi sveglio di soprassalto.
Controllo l'orario sul cellulare, la luce dello schermo mi acceca nel buio della mia camera: le 5.13, per puro caso ho aperto gli occhi due minuti prima che il suono della sveglia mi annunciasse l'inizio di un'avventura tanto attesa. Tra 40 minuti è fissato il ritrovo con la mia compagnia di amici, siamo pronti a partire per le vacanze estive, direzione Lloret De Mar. Mi lavo con calma, facendo attenzione a non svegliare il resto della mia famiglia, raccolgo cuffiette e cavo del telefono, indosso una felpa per resistere al freddo mattutino e scendo in strada, incamminandomi valigie al seguito verso il punto di ritrovo, a un paio di isolati di distanza. La prima persona che scorgo è Pietro, il mio migliore amico, ogni volta che dobbiamo trovarci con il resto della combriccola, di tacito accordo noi due siamo i primi ad arrivare, ci dividiamo una sigaretta (rigorosamente un drummino, col tabacco sfuso) e aspettiamo gli altri. "Freddino vè? Per fortuna in Spagna danno minimo 30 gradi"
"Non vedo l'ora di essere sull'aereo e di poter dormire, sono stanchissimo" rispondo, mentre cerco l'accendino nelle infinite tasche del mio zaino
"A chi lo dici"
"Ciao ragazzi!"
Ci giriamo di scatto
"Ehi Cami, ci hai fatto spaventare? Come stai? Sei pronta?"
Camilla è una delle ragazze più belle nella nostra cerchia di amici: occhi azzurri, capelli lisci scuri, carnagione chiara, con un fisico magro ma al tempo stesso morbido, e un seno piccolo e acerbo. Ha un carattere timido e riservato, si lascia andare solo con le persone che meglio conosce, e ciò si riflette anche nelle sue relazioni amorose: ha avuto una sola storia, dalle medie fino alla quarta superiore, e da quando essa è terminata, non abbiamo avuto sue notizie riguardo a rapporti con l'altro sesso. Per questo motivo è stata una grossa sorpresa quando il mese scorso ci ha presentato Alessandro, il suo nuovo ragazzo, che ci è piaciuto fin da subito e si è integrato perfettamente nel gruppo.
Pian piano arrivano tutti, ad eccezione della solita ritardataria Alessia che come da tradizione ci fa aspettare qualche minuto in più.
Alessia non è la classica bellezza, ma ha un qualcosa che attira, è piuttosto bassa e con qualche chiletto adagiato sui fianchi, ma ha parecchi punti di forza, a cominciare dal seno abbondante, per proseguire poi con un viso angelico e soprattutto un animo festaiolo con pochi eguali. Ed eccoci qui, dieci ventenni, freschi del termine della prima sessione d'esami della propria vita, eccitati e contenti di partire per le vacanze estive.
Oltre a me, Pietro e Camilla, ci sono i miei amici di sempre, Giovanni e Lorenzo detto Lollo e il nuovo acquisto Alessandro. Completano il gruppo le "Tre Marie", amiche inseparabili, Elena, Chiara e Silvia. Mentre Camilla e Alessia hanno condiviso con me ogni anno dell'adolescenza, le altre ragazze fanno parte della compagnia da solo un paio d'anni, l'anello congiungente è stato l'inizio della relazione tra Giovanni e Chiara.
Chiara è forse la ragazza meno carina del gruppo, inoltre ha un carattere piuttosto acido e, a causa di un'educazione cattolica all'antica, frena spesso le idee che giudica troppo "scalmanate e festaiole". Fortunatamente ciò che esprime in pubblico non si riflette nella sua vita privata, Giovanni ci ha infatti raccontato più volte di quanto l'angioletto sia indiavolato sotto le lenzuola, al punto che, con la promessa di soddisfarla in tutte le sue fantasie, riesce il più delle volte a convincerla a seguire le proposte che vengono lanciate da un altro membro della cerchia.
Elena si contende invece il primato di ragazza più bella con Camilla, è una giovane donna semplice, di bell'aspetto, con un fisico tonico e una terza di seno sodissima, un buon gusto nel vestire, simpatica ed equilibrata. Per concludere c'è Silvia, la più piccola d'età della compagnia, un viso dolce, capelli mossi scuri, animo da sognatrice, una seconda misura morbida e leggermente a punta, e un lato b non perfetto ma rassodato dai numerosi anni di nuoto agonistico. Io e Silvia andiamo a letto insieme da diverso tempo, non siamo fidanzati ma abbiamo una relazione di scopamicizia molto genuina e sincera, iniziata quasi per caso per recuperare insieme le esperienze che quasi tutti i nostri amici già avevano provato in passato: per farla breve, a causa della timidezza, entrambi eravamo ancora vergini e abbiamo deciso di iniziare l'un l'altra ai piaceri del sesso, questi episodi se vorrete potrò raccontarveli in un'altra occasione.
Arrivati all'aeroporto, dopo aver superato i controlli, ci sediamo al gate in attesa, tra una risata e l'altra. Finalmente ci fanno imbarcare, e una volta a bordo, la mia eccitazione per il viaggio viene ben presto sopraffatta dalla stanchezza della levataccia, e quando riapro gli occhi la prima cosa che vedo sono gli occhi luccicanti di Pietro che esclama: "Siamo in Spagna! Come diavolo hai fatto a non svegliarti nemmeno al momento dell'atterraggio? Sbrigati, tra poco si scende!"
Siamo tutti pronti e carichi per una settimana di mare, sole, discoteche, e si spera, anche di buon sesso.
 
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Già che alla fine non hai scritto "continua" oppure "se piace continuo" meriti una stretta di mano
Ti ringrazio, purtroppo anche io rientro nella cerchia maledetta di chi scrive a puntate, scrivendo gli episodi man mano è l'unico metodo possibile per ovviare alla mancanza di tempo, prometto però di fare episodi abbastanza sostanziosi, non certo far aspettare per poi pubblicare solo 3 o 4 righe. Spero possiate apprezzare
 

Marlboroman82

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Ti ringrazio, purtroppo anche io rientro nella cerchia maledetta di chi scrive a puntate, scrivendo gli episodi man mano è l'unico metodo possibile per ovviare alla mancanza di tempo, prometto però di fare episodi abbastanza sostanziosi, non certo far aspettare per poi pubblicare solo 3 o 4 righe. Spero possiate apprezzare
Figurati, comprensibilimo
 
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GIORNO1 - L'arrivo alla casa
Apriamo la porta dell'appartamento che abbiamo affittato per questa settimana: sorpresa, anzi doppia sorpresa, una positiva e una negativa. La casa è bellissima, molto spaziosa, luminosa e modernissima, inoltre si trova in una palazzina vuota, siamo gli unici inquilini, ciò significa che possiamo permetterci di fare più rumore senza disturbare nessuno. Il problema è che siamo in dieci ma ci sono solo quattro camere da letto matrimoniali, non ci siamo accorti che su Booking il nono e il decimo posto sono "aggiuntivi" e richiedono l'utilizzo del divano letto, che si trova nell'open space. Se si trattasse solo di un weekend potremmo anche adattarci, ma dovendoci fermare una settimana intera, decidiamo di non lasciare due malcapitati a dormire in compagnia della puzza di cibo e del vociare di chi preferisce andare a letto più tardi, e assegniamo due camere alle due coppie di innamorati, in una camera ci sistemiamo io, Pietro e Lollo, e nell'ultima si posizionano Elena, Silvia e Alessia. Siamo un po' alle strette ma per fortuna il letto sembra molto spazioso. Il bagno è grande ma è uno solo, ogni stanza dispone però di grandi balconi comunicanti che ci riempiono di gioia vista la nostra propensione al consumo di tabacco e affini più "verdi".
Esco sul terrazzo della sala da pranzo a fumare, aspiro piano mentre mi godo il paesaggio del mare e la sensazione del sole caldo sulla pelle. "Simo ce ne dai una per favore?"
"State sempre a scroccare" rispondo ridendo a Alessia e Silvia che mi raggiungono chiudendo la portafinestra dietro di esse. Si sono cambiate, i pantaloni della tuta del viaggio sono stati sostituiti da due vestitini estivi, entrambi con una fantasia floreale, rosso per Alessia, blu per Silvia. Non posso far a meno di notare il seno di Alessia contenuto a mala pena dalla scollatura, e con maggior piacere mi accorgo che Silvia non indossa il reggiseno, come dimostrato dal leggero rigonfiamente sotto la stoffa scura che mi catapulta in testa l'immagine dei suoi perfetti capezzoli rosa chiaro. "Ecco a voi ragazze" dico porgendo loro due sigarette "ma non fateci l'abitudine" aggiungo ridendo
"Come se potessi mai dirci di no! E poi anche se non volessi Silvia saprebbe come convincerti" risponde Alessia strizzando l'occhio all'amica, la quale arrossendo continua "non preoccuparti Simo, dopo andiamo a comprarle".
Spesa veloce, giretto in riva al mare, senza metterci in costume dato che è già tardi, e ci avviamo alla ricerca di un posticino per mangiare. La serata prosegue allegra, ceniamo in un posto alla buona dove servono però un'ottima sangria, tra una risata e l'altra arriva l'una e decidiamo di rientrare, stanchi dal viaggio. In appartamento non succede nulla degno di nota, l'unico guizzo è stato l'arrivo delle ragazze nella zona comune già cambiate per la notte. Ad eccezione di Chiara, le ragazze non indossano il reggiseno, i pigiami aderiscono delicatamente ai loro morbidi petti, e quello di Elena è l'outfit più eccitante di tutti: una canottiera nera, elasticizzata, che lascia poco spazio all'immaginazione, con i capezzoli che disegnano un rilievo ben delineato, e dei pantaloncini da pallavolo che fasciano rigorosamente la forma dei due glutei sodi. Inutile dire che faccio molta fatica a contenere l'erezione, e a notare dalle facce, lo stesso vale per i miei colleghi. Decidiamo di uscire sul balcone per fumare l'ultimo drummino della serata.
"Certo che fa freddo adesso!" dice Elena stringendo le spalle
"Ovvio che hai freddo, sei mezza nuda!" ribadisce Chiara
In effetti l'ora tarda ha portato con sè un lieve venticello che mi porta a rabbrividire.
Noto con piacere che le piccole sporgenze sulle collinette delle mie amiche, hanno lasciato il posto a veri e propri chiodi che spingono prepotentemente contro la leggera stoffa dei pigiamini estivi. Mannaggia a noi che abbiamo preso una casa con un solo bagno, penso, avrei proprio voglia di spararmi una bella sega. Cerco con gli occhi Silvia, ma sbadiglia vistosamente appena la guardo, anche la possibilità di sollazzarmi con lei svanisce nel nulla. Mi soffermo a guardare il suo seno, come le altre, i suoi larghi capezzoli sono sull'attenti, e mi riportano all'immagine già fantasticata qualche ora prima. La prima giornata si conclude così, è stata una giornata lunga, di assestamento, la vacanza vera e propria comincia domani, io Lollo e Pietro continuiamo a raccontarci cazzate e a scherzare al buio nella nostra camera, ma sono certo che tutti e tre ci stiamo addormentando con un'erezione mostruosa.
 
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GIORNO2 - Mattina

Come ieri, non mi risveglio con il suono della sveglia, ma a causa di un impellente bisogno di svuotare la vescica, risultato della molta sangria bevuta a cena ieri. Controllo l'orario, sono le otto e cinque, la sveglia abbiamo deciso di comune accordo di fissarla alle nove: ho ancora un'oretta, spero di poter riposare ancora un po' dopo.
Mentre mi alzo e mi avvio verso il bagno, mi torna in mente la scena di ieri sera, e subito un'erezione sorge ai piani bassi. Con qualche difficoltà svuoto la vescica, mi lavo le mani, e mi avvio nuovamente verso la stanza, rientrato nel letto, cerco di addormentarmi di nuovo senza svegliare i miei due compagni di camera.
Mentre cerco di chiudere gli occhi, un gemito improvviso rompe il silenzio, soffocato, fievole, ma ben udibile da me che già sono sveglio. Un gemito di piacere, un gemito di una ragazza, un gemito di una ragazza che sta godendo. Ragiono in fretta, escludo subito le tre ragazze che dormono insieme nella stessa stanza, Chiara e Giovanni non sono perché occupano la camera adiacente alla loro dall'altro lato del corridoio, il suono proveniva sicuramente dalla camera di Camilla e Alessandro, che condivide il muro con quello della nostra stanza.
Altri gemiti, più deboli, più soffocati, ma ormai ho l'orecchio teso, sentirei il volo di una mosca. Mi viene l'illuminazione: oltre alla nostra stanza, la loro camera è adiacente anche al bagno. Per la seconda volta mi alzo e mi dirigo in bagno, entro, chiudo la porta a chiave e appoggio l'orecchio alla parete cercando di non far rumore. Bingo! Avevo ragione, sono proprio loro, si sente tutto in maniera molto distinta, persino il respiro pesante dei due.
Noto un bicchiere di vetro sul lavandino, lo prendo e appoggiandolo alla parete, accosto ad esso il mio orecchio e torno ad origliare. Si sente ancora meglio, mi sembra quasi di essere in stanza con la coppietta, subito inizio ad immaginarmi la scena: i respiri sono bassi e lenti, pieni, nella mia mente prende forma una scena eccitantissima, Camilla sopra ad Alessandro, la sua schiena bianca che si muove pigra avanti e indietro, le mani appoggiate sulle spalle del suo ragazzo. Intanto tiro fuori il cazzo e inizio a segarmi, sento i respiri trasformarsi in piccoli gemiti, più veloci, mi immagino Camilla strusciarsi con maggior rapidità sul bacino di Alessandro, mentre il suo cazzo penetra più profondamente tra le cosce chiare della mia amica, e lei si stringe il piccolo seno con le mani. Stanno per venire, e con loro anche io, che accelero il ritmo della mia sega per riuscire a venire insieme a loro.
Camilla ora geme profondamente, è uno dei suoni più eccitanti che abbia mai sentito, dopo pochi secondi sento i suoni crescere ancora di più, mi meraviglio, pensavo stessero più attenti a non farsi sentire, se qualcun altro fosse già sveglio li udirebbe sicuramente.
Tra un gemito e l'altro, un piccolo suono di bagnato, come se qualcuno entrasse col piede in una pozzanghera, porta il mio cazzo al punto di non ritorno, e vengo copiosamente nel lavandino, gustandomi nella mia mente l'immagine della patatina fradicia di Camilla, il suo viso sconvolto dal piacere, le sue unghie aggrappate al petto di Alessandro, i capezzoli chiari ritti per il godimento. La coppia viene poco dopo, purtroppo non mi godo appieno il loro orgasmo perché sono impegnato a pulire il lavabo con qualche pezzo di carta igienica, dopo pochi secondi torno ad ascoltare. Hanno concluso, sento Alessandro dire smancerie alla fidanzata, qualche "ti amo", "sei stata fantastica", tutte le frasi che ogni uomo è invogliato a dire dopo una bella scopata. "Non avremo fatto troppo rumore? Che ore sono?" chiede Camilla
"No non preoccuparti, manca ancora una quindicina di minuti alla sveglia, gli altri stanno ancora dormendo, non ci hanno sentiti"
"Vado in bagno a pulirmi, magari faccio anche una doccia che son tutta sudata"
Sento Camilla alzarsi dal letto per rivestirsi, in fretta e furia rimetto il bicchiere al suo posto, spengo la luce e mi dirigo in camera mia cercando di fare meno rumore possibile. Pochi secondi dopo sento la porta della loro camera aprirsi, e immagino Camilla dirigersi verso il bagno.
Che dire, la giornata è partita nel migliore dei modi.

Come sempre i vostri commenti sono graditi, accetto consigli e critiche, sono contento che la storia vi stia piacendo
 
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IlBigio

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GIORNO2 -
La sveglia finalmente suona, pian piano ci alziamo tutti, chi più carico e chi con la faccia ancora molto assonnata che pretende caffè doppi. Essendo già più attivo degli altri, mi dirigo in cucina a preparare la colazione, ben presto Giovanni e Chiara mi raggiungono per aiutarmi. A giudicare dalle loro espressioni mezze addormentate, non hanno avuto lo stesso risveglio piacevole dell'altra coppia della casa. Pancetta, uova strapazzate dal dubbio colore del discount, pan bauletto e la gigantesca Nutella da 1kg comprata come da tradizione in areoporto accompagnano la colazione del primo vero giorno a Lloret de Mar. Nonostante fossi venuto solo una mezz'ora prima, la vista di Camilla mi provoca una potente erezione che nascondo sotto al tavolo.
Decidiamo di trascorrere le ore successive a Playa de Lloret, la spiaggia cittadina, una volta raggiunta notiamo con piacere che la sabbia e il mare sono molto più accattivanti di ciò che ci saremmo aspettati da un luogo così affollato. Tra le innumerevoli famiglie con bambini urlanti al seguito, sono sdraiati a prendere il sole numerosi giovani di tutte le età, tedeschi, inglesi, qualche spagnolo e anche moltissimi italiani come noi.
Troviamo un'area abbastanza tranquilla, stendiamo i teloni e ci spalmiamo una dose abbondante di crema per proteggerci dall'inclemente sole spagnolo di agosto.
La giornata procede in modo splendido, alternando bagni infiniti nell'acqua fresca e pisolini in spiaggia. Non ci sono stati episodi degni di nota, anche se naturalmente la visione delle nostre amiche nei loro costumi non ha lasciato nessuno dei ragazzi indifferenti. Intorno a noi inoltre, come buona usanza spagnola, una moltitudine di ragazze straniere prendono il sole in topless, mostrando a tutta la spiaggia tette di tutti i tipi e per tutti i gusti, e suscitando qualche commento stizzito da parte di Chiara la conservatrice. Pietro con la sua solita faccia tosta propone scherzando alle nostre amiche di prendere il sole allo stesso modo, loro naturalmente rifiutano. Dopo un pranzo veloce al chiringuito sulla spiaggia, trascorriamo il pomeriggio ad arrostirci sulla sabbia, chi dormendo, chi chiacchierando, chi programmando cosa fare stasera. Intorno alle 19 decidiamo di avviarci verso l'appartamento.
Il programma della serata prevede di cenare a casa e di uscire verso le 23 alla ricerca di un locale dove, per essere schietti, sbronzarci.
Essendo in tanti, e dovendo lavarci con un solo bagno, ci dividiamo in due gruppi, le due coppiette sono le prime a tornare e a farsi la doccia, mentre noi single facciamo una tappa al discount per comprare il cibo per la cena.
Stiamo fuori un'altra mezz'ora, appena rientriamo in casa sistemiamo le borse da spiaggia e la spesa, e iniziamo i turni della doccia. Vado per primo, frettoloso di lavare via la sabbia insidiosa: passando in corridoio noto la porta chiusa della camera di Chiara e Giovanni, sorrido pensando al divertimento del mio amico. Alessandro e Camilla sono anch'essi in camera, la loro porta è socchiusa, mi danno le spalle, decido di dare un'occhiata veloce: Camilla è sdraiata a pancia in giù sul letto, con indosso solo le mutandine, Alessandro è vestito e le sta spalmando dosi abbondanti di crema doposole su tutto il corpo, per lenire le prime scottature che fanno capolino sulla sua pelle candida. Indugio giusto una frazione di secondo, in casa con me ci sono molte altre persone, non posso rischiare figure di merda, ma noto con piacere che Camilla sta gradendo il massaggio del fidanzato. Entro in bagno e finalmente mi lavo, pregustando la serata imminente.
 
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IlBigio

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Il buon Lollo prepara la cena a tutti, avendo frequentato l'alberghiero è sempre lui il cuoco designato, naturalmente ognuno prende parte alla preparazione della cena aiutando come può. Il risotto gamberetti e zucchine era davvero ottimo, in casa regna una bella atmosfera e qualche bicchiere di vino rende la situazione ancora più piacevole. Arriva l'ora di uscire finalmente, Lollo è già brillo a causa delle birre bevute mentre era indaffarato ai fornelli, anche le ragazze sembrano più sciolte grazie al vino, ovviamente l'unica pecora nera è Chiara. Siamo tutti in tiro, noi ragazzi indossiamo camicie di lino o polo mentre le ragazze portano dei vestitini molto colorati e carini, alcuni più scollati, altri più casti, mi colpisce soprattutto Silvia che indossa un vestito coprente davanti ma che lascia nuda la maggior parte della schiena abbronzata. In questi due giorni purtroppo non ho avuto occasione di appartarmi con lei, spero che ciò accada stanotte, e mi prefisso come obiettivo di portarmela a letto prima della fine della serata. Alessia invece può essere definita con un unico aggettivo: esplosiva. La sua quarta abbondante è in bella mostra, non mi stupirei se stasera tentasse l'approccio con qualche bel ragazzone spagnolo, sicuramente con lei stasera ci divertiremo un mondo, è spesso l'anima della festa. Su Elena poco da dire, il vestito le sta alla perfezione, la gonna corta svolazzante lascia intravedere due gambe da urlo; purtroppo con lei non ho mai avuto un gran rapporto, si lascia coinvolgere meno delle altre, è più posata e raffinata, caratteristiche che però la rendono misteriosa ed eccitante.
Il locale è stato scelto oggi pomeriggio dalle ragazze, è un discobar molto famoso non distante dalla spiaggia, con un clima informale e coinvolgente. Mi colpiscono molto i cocktail dei baristi, nonostante la zona turistica li trovo molto ben fatti, mentre la musica mi delude parecchio, raggaeton della peggior specie, che per un metallaro convinto come me è paragonabile a una mazzata alle parti basse. Fortunatamente la selecta del dj è molto apprezzata dalle ragazze che subito si scatenano in pista, formando un piccolo gruppetto al centro della sala.
Pietro e Lollo si dirigono al bancone a caccia di conquiste, io e Alessandro raggiungiamo le nostre amiche lasciando al tavolo la solita Chiara annoiata e Giovanni, che per non patire la situazione si tuffa in una caraffa di cuba libre. Alessandro si posiziona dietro a Camilla, cingendole i fianchi e dando il via a un ballo sensuale, decido così anche io di avvicinarmi a Silvia per farle capire le intenzioni che ho stasera. Alessia è scatenata, balla, ride e tracanna gin lemon, sarà per la corporatura, sarà perché è cresciuta con noi maschi che l’abbiamo sempre abituata a bere, ma dopo averne bevuti tre nel giro di un’ora appare ancora molto lucida e divertita. La sua vitalità è contagiosa, coinvolge perfettamente le altre tre ragazze, riuscendo a far sciogliere anche Elena che si scatena insieme alle amiche. Fa molto caldo, il locale è in penombra, la musica alta, la pelle delle ragazze imperlata dal sudore, i loro sederi tonici che si muovono sensualmente, tutto ciò genera un’ondata di eccitazione che mi travolge, e non perdo tempo a farlo notare a Silvia posizionandomi dietro di lei e puntando il mio pacco contro la stoffa che ricopre il suo fondoschiena. Fortunatamente non sembra infastidita, tutt’altro, sento che apprezza ed anzi mi accompagna con i movimenti del suo corpo, cercando di non farsi notare dal resto del locale. Nel frattempo Alessia è avvinghiata a un ragazzo, tedesco presumo, giudicando dall’aspetto; i due limonano appassionati in un angolo della pista. “La solita vecchia furbacchiona” penso sogghignando. Poco dopo i due scompaiono e li perdiamo di vista per il resto della serata. Chiara e un Giovanni palesemente ubriaco ci informano che vogliono tornare a casa, controllo l’orologio e rispondo: “Ragazzi sono appena le due, è la nostra prima notte, non abbandonateci!”
“Ma hai visto in che stato è? Ne ho abbastanza per stasera!” ribadisce inviperita Chiara indicando il fidanzato, per poi trascinarlo fuori dal locale. Restiamo un altro paio d’ore a ballare e a divertirci, per le 4.30, stanchi, decidiamo di tornare anche noi. Di Lollo e Pietro nessuna traccia, spero si stiano divertendo appartati in qualche angolino, non sarebbe una novità vederli tornare a mattina inoltrata. Fortunatamente Alessia ci aveva avvisato di non preoccuparsi per lei, si trova a casa della sua conquista e sembrava parecchio soddisfatta a giudicare dalle faccine che ci ha mandato su whatsapp. Sulla via del ritorno Silvia mi sta incollata, siamo entrambi su di giri ed eccitati, si avvicina a me e mi sussurra “ti voglio” ridendo. Il mio obiettivo si avvicina.
 

Djclaw7

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Salve a tutti, questo è il mio primo thread, spero di non fare errori con sezioni e altre faccende. Mi chiamo Simone, ho 24 anni, sono un ragazzo come tanti, impegnato con l'università e i primi lavoretti, ho deciso di mettere nero su bianco alcune esperienze che ho vissuto. Premessa: In questi racconti viene narrata la pura e semplice verità: ciò significa che non troverete orge, sesso tra familiari, penetrazioni triple ed altre performance mirabolanti che vengono spesso spacciate come vere (mah?) in molti racconti erotici. È la semplice storia di un viaggio di gruppo fatto pochi anni fa con i miei amici, in cui descrivo le mie sensazioni e qualche piccolo episodio accaduto durante la vacanza. Se vi piace questa prima storia, scrivetemi se siete interessati a conoscere altri episodi della mia vita!

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Controllo l'orario sul cellulare, la luce dello schermo mi acceca nel buio della mia camera: le 5.13, per puro caso ho aperto gli occhi due minuti prima che il suono della sveglia mi annunciasse l'inizio di un'avventura tanto attesa. Tra 40 minuti è fissato il ritrovo con la mia compagnia di amici, siamo pronti a partire per le vacanze estive, direzione Lloret De Mar. Mi lavo con calma, facendo attenzione a non svegliare il resto della mia famiglia, raccolgo cuffiette e cavo del telefono, indosso una felpa per resistere al freddo mattutino e scendo in strada, incamminandomi valigie al seguito verso il punto di ritrovo, a un paio di isolati di distanza. La prima persona che scorgo è Pietro, il mio migliore amico, ogni volta che dobbiamo trovarci con il resto della combriccola, di tacito accordo noi due siamo i primi ad arrivare, ci dividiamo una sigaretta (rigorosamente un drummino, col tabacco sfuso) e aspettiamo gli altri. "Freddino vè? Per fortuna in Spagna danno minimo 30 gradi"
"Non vedo l'ora di essere sull'aereo e di poter dormire, sono stanchissimo" rispondo, mentre cerco l'accendino nelle infinite tasche del mio zaino
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"Ehi Cami, ci hai fatto spaventare? Come stai? Sei pronta?"
Camilla è una delle ragazze più belle nella nostra cerchia di amici: occhi azzurri, capelli lisci scuri, carnagione chiara, con un fisico magro ma al tempo stesso morbido, e un seno piccolo e acerbo. Ha un carattere timido e riservato, si lascia andare solo con le persone che meglio conosce, e ciò si riflette anche nelle sue relazioni amorose: ha avuto una sola storia, dalle medie fino alla quarta superiore, e da quando essa è terminata, non abbiamo avuto sue notizie riguardo a rapporti con l'altro sesso. Per questo motivo è stata una grossa sorpresa quando il mese scorso ci ha presentato Alessandro, il suo nuovo ragazzo, che ci è piaciuto fin da subito e si è integrato perfettamente nel gruppo.
Pian piano arrivano tutti, ad eccezione della solita ritardataria Alessia che come da tradizione ci fa aspettare qualche minuto in più.
Alessia non è la classica bellezza, ma ha un qualcosa che attira, è piuttosto bassa e con qualche chiletto adagiato sui fianchi, ma ha parecchi punti di forza, a cominciare dal seno abbondante, per proseguire poi con un viso angelico e soprattutto un animo festaiolo con pochi eguali. Ed eccoci qui, dieci ventenni, freschi del termine della prima sessione d'esami della propria vita, eccitati e contenti di partire per le vacanze estive.
Oltre a me, Pietro e Camilla, ci sono i miei amici di sempre, Giovanni e Lorenzo detto Lollo e il nuovo acquisto Alessandro. Completano il gruppo le "Tre Marie", amiche inseparabili, Elena, Chiara e Silvia. Mentre Camilla e Alessia hanno condiviso con me ogni anno dell'adolescenza, le altre ragazze fanno parte della compagnia da solo un paio d'anni, l'anello congiungente è stato l'inizio della relazione tra Giovanni e Chiara.
Chiara è forse la ragazza meno carina del gruppo, inoltre ha un carattere piuttosto acido e, a causa di un'educazione cattolica all'antica, frena spesso le idee che giudica troppo "scalmanate e festaiole". Fortunatamente ciò che esprime in pubblico non si riflette nella sua vita privata, Giovanni ci ha infatti raccontato più volte di quanto l'angioletto sia indiavolato sotto le lenzuola, al punto che, con la promessa di soddisfarla in tutte le sue fantasie, riesce il più delle volte a convincerla a seguire le proposte che vengono lanciate da un altro membro della cerchia.
Elena si contende invece il primato di ragazza più bella con Camilla, è una giovane donna semplice, di bell'aspetto, con un fisico tonico e una terza di seno sodissima, un buon gusto nel vestire, simpatica ed equilibrata. Per concludere c'è Silvia, la più piccola d'età della compagnia, un viso dolce, capelli mossi scuri, animo da sognatrice, una seconda misura morbida e leggermente a punta, e un lato b non perfetto ma rassodato dai numerosi anni di nuoto agonistico. Io e Silvia andiamo a letto insieme da diverso tempo, non siamo fidanzati ma abbiamo una relazione di scopamicizia molto genuina e sincera, iniziata quasi per caso per recuperare insieme le esperienze che quasi tutti i nostri amici già avevano provato in passato: per farla breve, a causa della timidezza, entrambi eravamo ancora vergini e abbiamo deciso di iniziare l'un l'altra ai piaceri del sesso, questi episodi se vorrete potrò raccontarveli in un'altra occasione.
Arrivati all'aeroporto, dopo aver superato i controlli, ci sediamo al gate in attesa, tra una risata e l'altra. Finalmente ci fanno imbarcare, e una volta a bordo, la mia eccitazione per il viaggio viene ben presto sopraffatta dalla stanchezza della levataccia, e quando riapro gli occhi la prima cosa che vedo sono gli occhi luccicanti di Pietro che esclama: "Siamo in Spagna! Come diavolo hai fatto a non svegliarti nemmeno al momento dell'atterraggio? Sbrigati, tra poco si scende!"
Siamo tutti pronti e carichi per una settimana di mare, sole, discoteche, e si spera, anche di buon sesso.
Sei un grande Zì ❤️ e poi Lloret 😍🥰
 

SandroSbianca

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Grande hai scelto una location che per i giovani è uno spasso (il paese dei Balocchi)...mi sono divertito come un matto a Lloret poi ci sono tornato dopo un po di anni e mi sentivo davvero vecchio.... :-(((
 
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IlBigio

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53
Rientriamo stanchi ma soddisfatti dalla serata, Alessandro e Camilla si fiondano in camera chiudendo a chiave la porta, Elena si dirige nella stanza delle ragazze, mentre Silvia mi prende per mano e mi conduce decisa nella camera di noi maschi, che fortunatamente è tutta per noi dato che Lollo e Pietro sono ancora in giro a divertirsi. Silvia chiude la porta facendo scattare il meccanismo, mi sdraio sul letto mentre lei accende la abat-jour sul comodino. La osservo mentre si toglie i sandali, solleva appena la testa e mi sorride vogliosa, mandandomi letteralmente in estasi. In un battito di ciglia me la ritrovo sopra, a cavalcioni, ancora vestita, la stringo a me assaporando con i polpastrelli la pelle liscia e calda della schiena lasciata scoperta dallo spacco, chiudo gli occhi e mi lascio travolgere dall’odore intenso che emana, misto di sudore, eccitazione e del profumo che aveva scelto prima di uscire. Cominciamo a baciarci intensamente, le nostre lingue si intrecciano, ci mordiamo le labbra, ci vogliamo, le mani corrono e toccano, esplorano.
Afferro i lembi del vestito e glielo sfilo, da sopra, sollevando la gonna e passandola sopra alla sua testa, ora indossa solo un paio di mutandine, finalmente posso vedere i suoi fantastici piccoli seni.
Sono passate quasi tre settimane dall’ultima volta che siamo stati a letto insieme, e in questo periodo ho sognato molte volte di stringere quelle fantastiche tette. Porta una seconda abbondante, o come preferisce scherzare lei una terza scarsa, leggermente a punta, l’abbronzatura della scollatura contrasta col candore del seno; il capezzolo è importante, svetta fiero davanti ai miei occhi, circondato da un’areola larga e chiara, che solitamente è molto liscia, quasi vellutata, ma nei momenti di eccitazione (come questo) diventa rugosa, a causa dei piccoli solchi creati dalla tensione delle pelle inturgidita. Non desidero altro che succhiare quelle due meraviglie, così la stringo a me e avvolgo con le labbra il capezzolo destro, lo lecco, lo succhio, lo mordicchio, strappandole un piccolo gemito di piacere. Nel frattempo Silvia ha iniziato a strusciarsi sul mio pacco, sento distintamente il solco della sua vagina cercare la punta del mio cazzo attraverso la stoffa, sono ancora vestito, indosso ancora i pantaloni di lino leggero e la camicia, ma ancora non voglio spogliarmi, prima decido come al solito di dedicarmi a lei.

Mi sembra doveroso aprire una piccola parentesi, fortunatamente Madre Natura mi ha dotato di un cazzo di tutto rispetto, abbastanza lungo ma soprattutto molto largo, perfetto in tutto e per tutto, ma purtroppo non riesco a sfruttarlo appieno perché, non mi vergono ad ammetterlo, a letto duro veramente poco. I giorni in cui sono più rilassato duro al massimo due o tre minuti, quando sono molto eccitato non supero sicuramente i sessanta secondi. Inizialmente ciò ha rappresentato un bel problema nella mia scopamicizia con Silvia, ma fortunatamente, da inesperto qual ero all’inizio, ho scoperto pian piano i suoi piccoli segreti, le sue voglie, ciò che le piace e ciò che la fa impazzire, e così ormai quasi ogni volta riesco a regalarle un orgasmo. La parte fondamentale è sicuramente una lunga sessione di preliminari, in modo di cuocerla a puntino e portarla al limite prima di finirla con una forte ma ahimè breve scopata.

Così mi metto seduto, la faccio sdraiare e ci invertiamo di posizione, ora sono io sopra di lei, che mi fissa intensamente negli occhi, nuda e bella come non mai. Tolgo anche io i pantaloni, rimango in boxer, i quali faticano a contenere la vistosa erezione, mi sdraio su di lei e riprendo ciò che stava facendo in precedenza, sistemando la punta del mio cazzo nel solco della sua patatina. A dividere i nostri due sessi sono solo i miei boxer e le sue mutandine, ormai bagnatissime dei suoi umori, ultimi baluardi che difendono i nostri corpi dal piacere. Riprendo a baciarla, muovendomi lentamente per qualche minuto, ormai le sue mutandine hanno pian piano inzuppato anche le mie, sento inumidirsi la pelle del mio cazzo, non resisto, devo immergermi in quel ben di Dio.
Una cosa che ho sempre adorato di Silvia è appunto la quantità di umori che rilascia, la trovo spesso bagnata, anche in situazioni di vita quotidiana che nulla c’entrano col sesso, e quelle poche volte che è più secca, basta un breve massaggino per sentire le prime gocce invadere la sua fonte del piacere.
Mi abbasso pian piano, continuando a baciarla per ogni centimetro che percorro del suo corpo, mi soffermo sul collo, scendo sul seno, gioco ancora con i capezzoli e poi proseguo verso il ventre. È eccitatissima, quando finalmente mi decido a spogliarla del tutto, noto che a causa della pressione del mio pacco sulla sua vagina, un lembo delle mutandine si è infilato nello spacco e sfilandole, un sottile filo di umori si trascina fino a staccarsi dolcemente dalla sua pelle. La lecco con avidità nella zona del clitoride, prima giocherellandoci con la punta della lingua, poi leccando con gusto a lingua piena. È bagnatissima, sento i suoi umori bagnarmi il mento, l’odore di donna che emana mi riempie le narici, spalanco le labbra e inizio a lappare più in basso, raccogliendo ogni singola goccia viscosa del suo piacere. Continuo per qualche minuto, sento Silvia che sta godendo sempre di più, con una mano si accarezza dolcemente il seno mentre mi passa l’altra tra i capelli, stringendomeli di tanto in tanto. Sollevo lo sguardo, quando i suoi occhi incontrano i miei arrossisce e sorride. Decido allora di fare ciò che più ama, torno a coccolare il piccolo clitoride e intanto infilo piano un dito nella vagina. Come mi aspettavo scivola dentro senza nessun problema grazie all’abbondante lubrificazione. Ormai la tengo stretta in pugno, l’orgasmo sta montando, aggiungo cosi anche il medio, Silvia muove il bacino in perfetta sincronia alla ricerca delle mie dita, le vuole. Inizio a non capire se son le mie dita che la stanno penetrando o è lei che le sta scopando, il movimento ampio del suo pube mi rende difficile continuare a concentrarmi sul clitoride, cerco di raggiungerlo come posso con la lingua, ma a lei non importa, sta godendo sempre di più, vedo il suo ombelico alzarsi ed abbassarsi in preda ai crampi, poi contrae le gambe e finalmente viene stringendomi con le cosce in una morsa di piacere.
Non perdo tempo, voglio penetrarla quando ancora l’orgasmo non è scemato, infilo velocemente il preservativo e entro di colpo dentro di lei. Silvia ha ancora gli occhi socchiusi, si sta godendo il momento, come sente il mio membro entrare apre le palpebre sorpresa, mi fissa con una tale intensità che potrei venire da un momento all’altro. In effetti dopo pochi colpi sento che sto per cedere, ma non voglio, lei si sta eccitando ancora di più, vedo che con le mani attira a sé le cosce per tener spalancate meglio le gambe, la sua bocca si apre senza emettere suoni, la fronte si corruga. Purtroppo sono al limite, rassegnato aumento l’intensità, la scopo con forza per un’altra ventina di secondi e vengo nel preservativo con il cazzo conficcato a fondo dentro di lei. Mi lascio andare, appoggiandomi sul suo corpo, senza sfilarmi, entrambi rimaniamo ansimanti e silenziosi per qualche secondo. Non appena mi riprendo un piccolo senso di colpa mi pervade, nonostante l’abbia fatta venire con la lingua, per l’ennesima volta il sesso vero e proprio è stato piuttosto breve, l’ho lasciata a metà del secondo orgasmo che probabilmente sarebbe stato ancora più intenso del primo. Silvia d’altro canto non sembra preoccupata, anzi mi sorride, rimaniamo nel letto abbracciati un'altra ventina di minuti, fino a quando, stanca, mi informa che sarebbe andata in bagno a ripulirsi e avrebbe raggiunto Elena nell’altra camera. La seguo in bagno, mi lavo i denti mentre si fa il bidet e la saluto poi con un bacio sulla nuca. Un po’ soddisfatto un po’ amareggiato torno in camera, scopro che il lenzuolo è completamente macchiato dai suoi umori, ma sono troppo stanco, decido di chiudere la porta a chiave per non far entrare Lollo e Pietro e mi addormento, a pulire penserò domani.
 
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