Esperienza reale Le esperienze di un ventenne

FallenHex

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La cosa che preferisco è che si capisce che stai raccontando la verità, anke se un giorno o due non succede niente è perché nella realtà non sarebbe realmente così quindi mi affascina molto
 

Nastrin2

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Quante cose si possono scoprire potendo accedere alle gallerie dei telefoni, soprattutto delle giovani ragazze di oggi. Per lungo tempo ho avuto accesso al backup di icloud della figlia ventenne della mia compagna e mi si è aperto un mondo. La vita dei giovani di oggi è molto più facile e divertente di qualche tempo fa. Beata gioventù
 

Spongebobs

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Complimenti per il racconto... Mi sembra di rivivere la gita scolastica del 3 superiore proprio a Lloret!
Nn ti nascondo di avere le tue stesse perversioni e/o problemi (vedi eia pr) per questo mi diverto molto con i preliminari 😋😛😍
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Complimenti per il racconto... Mi sembra di rivivere la gita scolastica del 3 superiore proprio a Lloret!
Nn ti nascondo di avere le tue stesse perversioni e/o problemi (vedi eia pr) per questo mi diverto molto con i preliminari 😋😛😍
 
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IlBigio

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Complimenti per il racconto... Mi sembra di rivivere la gita scolastica del 3 superiore proprio a Lloret!
Nn ti nascondo di avere le tue stesse perversioni e/o problemi (vedi eia pr) per questo mi diverto molto con i preliminari 😋😛😍
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Complimenti per il racconto... Mi sembra di rivivere la gita scolastica del 3 superiore proprio a Lloret!
Nn ti nascondo di avere le tue stesse perversioni e/o problemi (vedi eia pr) per questo mi diverto molto con i preliminari 😋😛😍
Molto gentile
 

SandroSbianca

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GIORNO3 - Risveglio
La sveglia interrompe il mio sonno profondo. Controllo il cellulare, sono le 11 di mattina, ma non sento alcun rumore provenire dal resto della casa. Probabilmente gli altri stanno ancora dormendo, comprensibile, ieri sera siamo andati a letto molto tardi. Ripenso alla serata precedente, mi sono divertito un mondo e la scopata con Silvia è stata la ciliegina sulla torta. L'immagine del lenzuolo macchiato mi balena nelle mente, mi alzo di scatto e accendo la luce per controllare. Fortunamente gran parte della macchia si è asciugata, rimane comunque un alone con al centro delle tracce dei suoi umori; cerco di pulire come posso, strofino la stoffa con un panno umido fin quando son soddisfatto, devo solo aspettare che asciughi. Esco dalla camera per andare in bagno, butto un occhio in cucina dove noto Lollo e Pietro che russano sul divano letto in posizioni degne di una finale di Twister: probabilmente sono rientrati poche ore fa. Liberata la vescica torno in camera per dare una sistemata, rifaccio il letto e in un angolo trovo le brasiliane che indossava Silvia questa notte. Dopo averle sfilate devo averle lanciate dietro di me: la macchia al centro è evidente, i liquidi hanno impregnato la stoffa propagandosi fino al disegno in pizzo del girovita. Mi piacerebbe masturbarmici ma preferisco di no, rischierei di sporcarle ulteriormente, ad ogni modo le avvicino alla faccia e inspiro profondamente il profumo che emanano, e scatto una foto come piccolo ricordo. Mi sdraio quindi sul copriletto e cazzeggio su instagram attendendo il risveglio degli altri. Mentre scorro le storie, ripenso alle mutandine a pochi metri da me e inizia a farsi strada nella mia mente un'idea malsana: stanotte io e Silvia non siamo gli unici ad aver scopato, Alessandro e Camilla sicuramente ci hanno dato dentro, forse persino Chiara e Giovanni, sbornia permettendo. Mentre un'erezione si eleva sotto ai miei boxer, decido che voglio trovare le mutandine anche delle altre due ragazze. Il mio pensiero si sposta poi su Elena: ieri sera non ha avuto un rapporto, di norma è una ragazza non amante delle avventure di una notte, so che preferisce di gran lunga le relazioni stabili. Ieri sera in discoteca però l'atmosfera era molto calda, piccante, le ragazze ballavano eccitate, immagino l'odore delle sue mutandine, decido che devo assolutamente provare a cercare anche le sue. La mia mano corre automaticamente nelle mutande, penso a Elena, a quanto fosse bella ieri sera, ai capezzoli turgidi sul balcone la prima notte, all'aura di intoccabilità di cui si circonda, a quanto sarebbe soddisfacente riuscire a domare una ragazza così stupenda e impossibile. Esplodo dopo poco, pensando al mio obiettivo dei prossimi giorni, non penso che le altre possano bagnarsi tanto quanto Silvia, ma non vedo l'ora di averle tutte e quattro tra le mani e confrontarle in un piccolo gioco perverso.
Potresti essere mio figlio sia per l età che per le perversioni sulle mutande piene di umori, le adoro anch'io...andare a cercare nella biancheria sporca annusarle assaporarle e strusciarmele sul cazzo mmm
 
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IlBigio

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Scusatemi per l'attesa, sono stato molto impegnato

Finalmente la sera del venerdì è arrivata. La discoteca aprirà alle 23, Marshmello dovrebbe cominciare alle 2 (per chi non lo conoscesse, è un DJ di fama internazionale, il suo marchio di fabbrica è una maschera bianca con due X nere al posto degli occhi). Anche stasera ceniamo a casa, un po' per comodità, un po' per risparmiare, tanto grazie a Lollo i piatti di qualità non mancano. Io e lui siamo gli unici a doverci ancora vestire per la serata, come al solito ci siamo offerti di preparare la cena e la tavola, mentre gli altri già hanno fatto la doccia e si sono messi in tiro. Le ragazze sono da togliere il fiato, indossano vestiti uno più sexy dell'altro. Persino Elena, che ci ha sempre abituati ad outfit raffinati ed eleganti, dà l'impressione di voler esporre la "mercanzia": ho sempre apprezzato le tette libere, non sono mai stato un amante dei push up, ma il reggiseno che porta stasera le dona un décolleté davvero esplosivo. Il vestito è corto, a metà coscia, nero, fascia perfettamente le sue forme. Camilla non è da meno, il suo vestito è svolazzante, floreale, il tessuto leggero si adagia dolcemente sulle tettine sode, lasciate libere a differenza dell'amica. Entrambe portano dei sandali molto scoperti con un tacco importante. Silvia ha scelto invece delle Converse basse, meno appariscenti ma senz'altro comode per una serata in discoteca. Le gambe abbronzate vengono ricoperte sopra al ginocchio da un vestito blu scuro molto carino. Alessia è la solita furbacchiona, anche stasera vorrà andare a segno a giudicare dalle tette mezze di fuori. Chiara mi ha sorpreso molto, pur non prediligendo le serate in discoteca si è messa in tiro, forse spinta dal confronto con le altre ragazze; indossa un vestitino verde che le sta davvero bene, speriamo che non sia pesante come al solito e soprattutto che lasci divertire Giovanni.
I piatti della cena lasciano presto spazio alle bottiglie di birra e ai bicchieri di gin tonic, Pietro propone subito di fare una partita ad Alphabet, un gioco alcolico di sua invenzione. Ha disegnato anche il tabellone, che è suddiviso in 21 riquadri, uno per ogni lettera dell'alfabeto: si gioca in due squadre, un giocatore tira i dadi e avanza di una casella per ogni multiplo di 3, arrotondato per difetto (se ad esempio lanciando i dadi esce il numero 7, si avanzerà di 7:3=2 caselle). Ad ogni casella corrisponde un'azione da compiere della lettera corrispondente, spesso contenente un obbligo di bere. Ci dividiamo in maschi contro femmine, occupando due lati diversi del tavolo. Pietro è il primo a cominciare, ottiene un 8 e avanza quindi alla seconda casella, la lettera B, che corrisponde al gioco Bet (scommessa). Tre carte vengono poste coperte al centro del tavolo da Silvia, improvvisatasi croupier: Pietro deve indovinare in sequenza il colore delle carte, se sbaglia, beve. Ovviamente le sbaglia tutte e tre.
È il turno delle ragazze, che scelgono Elena per iniziare: 4, lettera A, Alza le mani. Elena deve bere uno shottino senza usare le mani, tenendo le braccia sollevate. La scena è molto eccitante, la nostra amica si sporge verso il tavolo, il seno sfiora la superficie del legno mentre le labbra carnose avvolgono la circonferenza del bicchiere. Non appena sente di aver la presa, si solleva, vuotando il bicchierino in un sorso: qualche goccia le disegna una riga sulla guancia, scende lungo il collo cavalcando i solchi del seno fino ad infilarsi lentamente al centro della scollatura. Siamo rimasti tutti imbambolati a fissarle, Chiara ci riporta alla realtà con uno schiocco di dita mentre le altre ragazze ridono. È il mio turno, per la lettera D devo disegnare una parola scelta dalla squadra avversaria, se i miei compagni la indovinano in meno di 30 secondi, mi risparmio la bevuta di penitenza: fortunatamente la mia rappresentazione di "Guggenheim di New York" è abbastanza convincente e il turno passa a Camilla. Continuiamo a bere e a divertirci per un paio d'ore, il gioco finalmente si conclude con la vittoria di noi maschi: da segnalare soprattutto la F di Elena, e la S di Alessia. La F sta per Fantasie, Elena poteva scegliere se bere o raccontarcene una. Con nostra sorpresa il bicchiere è rimasto pieno e abbiamo ascoltato interessati la nostra amica che ci ha confessato di voler provare un giorno a fare sesso con un uomo maturo che la sappia prendere con esperienza. Se da una parte mi ha infastidito il non poter combaciare con l'ideale di uomo della fantasia, dall'altra le parole dirette utilizzate da Elena mi hanno scatenato una potente erezione: non ha detto "mi piacerebbe andare a letto con" ma "voglio essere scopata da", proiettando nella mia mente perversa una fantastica immagine di lei a pecorina pompata con forza da un uomo col doppio dei suoi anni. La S di Alessia prevedeva una prova simile, doveva cioè raccontarci un segreto: io e Pietro già eravamo a conoscenza della sua avventura con un'altra ragazza, ma il resto della compagnia è rimasto sbigottito.
Alle 23.30 circa arrivano i taxi, scendiamo di corsa e partiamo direzione Tropics

Vi sta piacendo il racconto? Dalle descrizioni, quale ragazza preferite? Quale parte vi ha eccitato di più? Sono curioso di sentire le vostre opinioni
A presto
 

jack19851985

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ti faccio i miei complimenti, hai una "penna molto descrittiva" e si denota soprattutto una conoscenza dell'italiano e della grammatica molto importante;
mi ha sorpreso il gioco molto bello e l' esempio del Guggheneihm, è famoso ma non troppo, significa che sei stato a New York, sarebbe bello conoscerti
e parlare di tanto altro. Complimenti ancora.
 
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IlBigio

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ti faccio i miei complimenti, hai una "penna molto descrittiva" e si denota soprattutto una conoscenza dell'italiano e della grammatica molto importante;
mi ha sorpreso il gioco molto bello e l' esempio del Guggheneihm, è famoso ma non troppo, significa che sei stato a New York, sarebbe bello conoscerti
e parlare di tanto altro. Complimenti ancora.
Grazie per i complimenti, fa sempre piacere sapere che state apprezzando, per qualsiasi domanda scrivetemi pure in privato!
 
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Paolobianchi002

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Scusatemi per l'attesa, sono stato molto impegnato

Finalmente la sera del venerdì è arrivata. La discoteca aprirà alle 23, Marshmello dovrebbe cominciare alle 2 (per chi non lo conoscesse, è un DJ di fama internazionale, il suo marchio di fabbrica è una maschera bianca con due X nere al posto degli occhi). Anche stasera ceniamo a casa, un po' per comodità, un po' per risparmiare, tanto grazie a Lollo i piatti di qualità non mancano. Io e lui siamo gli unici a doverci ancora vestire per la serata, come al solito ci siamo offerti di preparare la cena e la tavola, mentre gli altri già hanno fatto la doccia e si sono messi in tiro. Le ragazze sono da togliere il fiato, indossano vestiti uno più sexy dell'altro. Persino Elena, che ci ha sempre abituati ad outfit raffinati ed eleganti, dà l'impressione di voler esporre la "mercanzia": ho sempre apprezzato le tette libere, non sono mai stato un amante dei push up, ma il reggiseno che porta stasera le dona un décolleté davvero esplosivo. Il vestito è corto, a metà coscia, nero, fascia perfettamente le sue forme. Camilla non è da meno, il suo vestito è svolazzante, floreale, il tessuto leggero si adagia dolcemente sulle tettine sode, lasciate libere a differenza dell'amica. Entrambe portano dei sandali molto scoperti con un tacco importante. Silvia ha scelto invece delle Converse basse, meno appariscenti ma senz'altro comode per una serata in discoteca. Le gambe abbronzate vengono ricoperte sopra al ginocchio da un vestito blu scuro molto carino. Alessia è la solita furbacchiona, anche stasera vorrà andare a segno a giudicare dalle tette mezze di fuori. Chiara mi ha sorpreso molto, pur non prediligendo le serate in discoteca si è messa in tiro, forse spinta dal confronto con le altre ragazze; indossa un vestitino verde che le sta davvero bene, speriamo che non sia pesante come al solito e soprattutto che lasci divertire Giovanni.
I piatti della cena lasciano presto spazio alle bottiglie di birra e ai bicchieri di gin tonic, Pietro propone subito di fare una partita ad Alphabet, un gioco alcolico di sua invenzione. Ha disegnato anche il tabellone, che è suddiviso in 21 riquadri, uno per ogni lettera dell'alfabeto: si gioca in due squadre, un giocatore tira i dadi e avanza di una casella per ogni multiplo di 3, arrotondato per difetto (se ad esempio lanciando i dadi esce il numero 7, si avanzerà di 7:3=2 caselle). Ad ogni casella corrisponde un'azione da compiere della lettera corrispondente, spesso contenente un obbligo di bere. Ci dividiamo in maschi contro femmine, occupando due lati diversi del tavolo. Pietro è il primo a cominciare, ottiene un 8 e avanza quindi alla seconda casella, la lettera B, che corrisponde al gioco Bet (scommessa). Tre carte vengono poste coperte al centro del tavolo da Silvia, improvvisatasi croupier: Pietro deve indovinare in sequenza il colore delle carte, se sbaglia, beve. Ovviamente le sbaglia tutte e tre.
È il turno delle ragazze, che scelgono Elena per iniziare: 4, lettera A, Alza le mani. Elena deve bere uno shottino senza usare le mani, tenendo le braccia sollevate. La scena è molto eccitante, la nostra amica si sporge verso il tavolo, il seno sfiora la superficie del legno mentre le labbra carnose avvolgono la circonferenza del bicchiere. Non appena sente di aver la presa, si solleva, vuotando il bicchierino in un sorso: qualche goccia le disegna una riga sulla guancia, scende lungo il collo cavalcando i solchi del seno fino ad infilarsi lentamente al centro della scollatura. Siamo rimasti tutti imbambolati a fissarle, Chiara ci riporta alla realtà con uno schiocco di dita mentre le altre ragazze ridono. È il mio turno, per la lettera D devo disegnare una parola scelta dalla squadra avversaria, se i miei compagni la indovinano in meno di 30 secondi, mi risparmio la bevuta di penitenza: fortunatamente la mia rappresentazione di "Guggenheim di New York" è abbastanza convincente e il turno passa a Camilla. Continuiamo a bere e a divertirci per un paio d'ore, il gioco finalmente si conclude con la vittoria di noi maschi: da segnalare soprattutto la F di Elena, e la S di Alessia. La F sta per Fantasie, Elena poteva scegliere se bere o raccontarcene una. Con nostra sorpresa il bicchiere è rimasto pieno e abbiamo ascoltato interessati la nostra amica che ci ha confessato di voler provare un giorno a fare sesso con un uomo maturo che la sappia prendere con esperienza. Se da una parte mi ha infastidito il non poter combaciare con l'ideale di uomo della fantasia, dall'altra le parole dirette utilizzate da Elena mi hanno scatenato una potente erezione: non ha detto "mi piacerebbe andare a letto con" ma "voglio essere scopata da", proiettando nella mia mente perversa una fantastica immagine di lei a pecorina pompata con forza da un uomo col doppio dei suoi anni. La S di Alessia prevedeva una prova simile, doveva cioè raccontarci un segreto: io e Pietro già eravamo a conoscenza della sua avventura con un'altra ragazza, ma il resto della compagnia è rimasto sbigottito.
Alle 23.30 circa arrivano i taxi, scendiamo di corsa e partiamo direzione Tropics

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A presto
Bravissimo,a me ispira tanto Elena🤤🤤😉
 

SandroSbianca

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Finalmente la sera del venerdì è arrivata. La discoteca aprirà alle 23, Marshmello dovrebbe cominciare alle 2 (per chi non lo conoscesse, è un DJ di fama internazionale, il suo marchio di fabbrica è una maschera bianca con due X nere al posto degli occhi). Anche stasera ceniamo a casa, un po' per comodità, un po' per risparmiare, tanto grazie a Lollo i piatti di qualità non mancano. Io e lui siamo gli unici a doverci ancora vestire per la serata, come al solito ci siamo offerti di preparare la cena e la tavola, mentre gli altri già hanno fatto la doccia e si sono messi in tiro. Le ragazze sono da togliere il fiato, indossano vestiti uno più sexy dell'altro. Persino Elena, che ci ha sempre abituati ad outfit raffinati ed eleganti, dà l'impressione di voler esporre la "mercanzia": ho sempre apprezzato le tette libere, non sono mai stato un amante dei push up, ma il reggiseno che porta stasera le dona un décolleté davvero esplosivo. Il vestito è corto, a metà coscia, nero, fascia perfettamente le sue forme. Camilla non è da meno, il suo vestito è svolazzante, floreale, il tessuto leggero si adagia dolcemente sulle tettine sode, lasciate libere a differenza dell'amica. Entrambe portano dei sandali molto scoperti con un tacco importante. Silvia ha scelto invece delle Converse basse, meno appariscenti ma senz'altro comode per una serata in discoteca. Le gambe abbronzate vengono ricoperte sopra al ginocchio da un vestito blu scuro molto carino. Alessia è la solita furbacchiona, anche stasera vorrà andare a segno a giudicare dalle tette mezze di fuori. Chiara mi ha sorpreso molto, pur non prediligendo le serate in discoteca si è messa in tiro, forse spinta dal confronto con le altre ragazze; indossa un vestitino verde che le sta davvero bene, speriamo che non sia pesante come al solito e soprattutto che lasci divertire Giovanni.
I piatti della cena lasciano presto spazio alle bottiglie di birra e ai bicchieri di gin tonic, Pietro propone subito di fare una partita ad Alphabet, un gioco alcolico di sua invenzione. Ha disegnato anche il tabellone, che è suddiviso in 21 riquadri, uno per ogni lettera dell'alfabeto: si gioca in due squadre, un giocatore tira i dadi e avanza di una casella per ogni multiplo di 3, arrotondato per difetto (se ad esempio lanciando i dadi esce il numero 7, si avanzerà di 7:3=2 caselle). Ad ogni casella corrisponde un'azione da compiere della lettera corrispondente, spesso contenente un obbligo di bere. Ci dividiamo in maschi contro femmine, occupando due lati diversi del tavolo. Pietro è il primo a cominciare, ottiene un 8 e avanza quindi alla seconda casella, la lettera B, che corrisponde al gioco Bet (scommessa). Tre carte vengono poste coperte al centro del tavolo da Silvia, improvvisatasi croupier: Pietro deve indovinare in sequenza il colore delle carte, se sbaglia, beve. Ovviamente le sbaglia tutte e tre.
È il turno delle ragazze, che scelgono Elena per iniziare: 4, lettera A, Alza le mani. Elena deve bere uno shottino senza usare le mani, tenendo le braccia sollevate. La scena è molto eccitante, la nostra amica si sporge verso il tavolo, il seno sfiora la superficie del legno mentre le labbra carnose avvolgono la circonferenza del bicchiere. Non appena sente di aver la presa, si solleva, vuotando il bicchierino in un sorso: qualche goccia le disegna una riga sulla guancia, scende lungo il collo cavalcando i solchi del seno fino ad infilarsi lentamente al centro della scollatura. Siamo rimasti tutti imbambolati a fissarle, Chiara ci riporta alla realtà con uno schiocco di dita mentre le altre ragazze ridono. È il mio turno, per la lettera D devo disegnare una parola scelta dalla squadra avversaria, se i miei compagni la indovinano in meno di 30 secondi, mi risparmio la bevuta di penitenza: fortunatamente la mia rappresentazione di "Guggenheim di New York" è abbastanza convincente e il turno passa a Camilla. Continuiamo a bere e a divertirci per un paio d'ore, il gioco finalmente si conclude con la vittoria di noi maschi: da segnalare soprattutto la F di Elena, e la S di Alessia. La F sta per Fantasie, Elena poteva scegliere se bere o raccontarcene una. Con nostra sorpresa il bicchiere è rimasto pieno e abbiamo ascoltato interessati la nostra amica che ci ha confessato di voler provare un giorno a fare sesso con un uomo maturo che la sappia prendere con esperienza. Se da una parte mi ha infastidito il non poter combaciare con l'ideale di uomo della fantasia, dall'altra le parole dirette utilizzate da Elena mi hanno scatenato una potente erezione: non ha detto "mi piacerebbe andare a letto con" ma "voglio essere scopata da", proiettando nella mia mente perversa una fantastica immagine di lei a pecorina pompata con forza da un uomo col doppio dei suoi anni. La S di Alessia prevedeva una prova simile, doveva cioè raccontarci un segreto: io e Pietro già eravamo a conoscenza della sua avventura con un'altra ragazza, ma il resto della compagnia è rimasto sbigottito.
Alle 23.30 circa arrivano i taxi, scendiamo di corsa e partiamo direzione Tropics

Vi sta piacendo il racconto? Dalle descrizioni, quale ragazza preferite? Quale parte vi ha eccitato di più? Sono curioso di sentire le vostre opinioni
A presto
Sei bravissimo a far vivere i tuoi momenti con le tue parole...Sicuramente tutte gran belle ragazze, ma adesso che mi hai descritto la perversione di Elena, diciamo che forse è l'unica che si farebbe fottere dal porco 50enne :-D
 
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IlBigio

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Pagati i taxi, attraversiamo la strada e ci mettiamo in coda. C'è moltissima gente, fortunatamente gran parte è della nostra età, siamo tutti parecchio brilli e eccitati per la serata. La sala è enorme, già gremita di persone che ballano la musica dei dj di apertura. "Che figata ragazzi!" dice Alessia, "io mi butto!"
La seguiamo tutti, fin sotto al palco, e ci scateniamo a più non posso lasciandoci trascinare dalla musica pompata a livelli indicibili dalle casse davanti a noi. Sei gigantesche macchine del fumo ci investono col loro getto fresco, colorati dal gioco delle teste mobili appese al soffitto. Il raggaeton dell'altra sera non può certo reggere il confronto, oggi si sente di gran lunga la superiorità dei dj, che spaziano in modo magistrale dalla techno alla drum'n bass. "Simo! Andiamo a prendere da bere!" mi urla Pietro all'orecchio; raccogliamo le consume omaggio e aiutati da Lollo e Alessandro portiamo gin tonic a tutti. L'alcol si fa sentire, dopo pochi minuti alcuni di noi son già abbastanza ubriachi e divertiti. Alle 2.30 circa finalmente arriva Marshmello, il main guest della serata, vestito come suo solito con un costume e una maschera bianca, accompagnato da delle lingue di fuoco che fuoriescono da dietro la consolle sincronizzate col drop. Sotto al palco delle ragazze in bikini distribuiscono maschere bianche al pubblico, subendo in silenzio le numerose palpate dei giovani ubriachi. Balliamo spensierati per circa un'ora e mezza, finché, assetato, mi avvio verso il bar per prendere l'ennesimo drink della serata. "Ehi Simooo! Che serata stupenda!" Camilla mi saluta appoggiata al bancone del bar davanti a lei un bicchierino da shot vuoto. Piccole goccioline di sudore bagnano la pelle sopra ai meravigliosi occhi luccicanti e stralunati, e un sorriso smagliante le illumina il viso. Appena ricevuto il mio vodka redbull, mi volto verso di lei e la vedo reggere due shottini pieni. "Assaggia è buonissimo" mi dice "Era da tantissimo tempo che non mi divertivo e bevevo così"
Cin cin e giù. L'alcol mi brucia la gola, sicuramente uno dei whisky particolari che sono una delle piccole passioni di Camilla.
La vedo cambiare subito espressione, probabilmente i numerosi bicchieri che ha bevuto si fanno sentire. "Non mi sento bene Simo"
"Vuoi che ti accompagno fuori a prendere una boccata d'aria?"
"Sì ti prego" mi risponde ormai pallida. Le passo un braccio intorno alla schiena e la accompagno verso la zona fumatori situata all'esterno. Purtroppo non facciamo in tempo, a metà strada ha un conato di vomito e rigetta sul pavimento, fortunamente in una zona poco affollata. Un bodyguard si avvicina verso di noi minaccioso, e in un inglese stentato urla:" No drunk people! Go out!"
A poco servono le mie proteste, veniamo sbattuti fuori senza troppi complimenti.
Faccio sedere Camilla su un muretto poco distante, le porgo la mia giacca per pulirsi e tempesto di telefonate tutti gli altri rimasti dentro a ballare. Come mi aspettavo, nessuno risponde, in pista c'è troppo rumore e nessuno sano di mente controllerebbe il cellulare in una situazione del genere. "Grazie Simo, sei davvero un amico" sbiascica Camilla, poggiandomi la testa sulla spalla. "Bella fregatura" penso; mi dispiace molto per Camilla, ma ora mi trovo bloccato con lei, non posso più godermi la serata, il suo ragazzo Alessandro non risponde e ho speso 50 euro per due ore scarse di discoteca.
"Andiamo a casa Simo, non mi sento molto bene"
Ormai rassegnato, la aiuto ad alzarsi e fermo il primo taxi che passa. Tornati in appartamento, la accompagno al bagno dove vomita nuovamente, le tengo i capelli per non farla sporcare. Finalmente Silvia risponde ai miei messaggi, ormai alle 4 passate, sono ancora tutti in discoteca ma lei, Alessandro, Giovanni e Chiara tra pochi minuti sarebbero usciti e ci avrebbero raggiunti. Camilla nel frattempo si è buttata sul letto, con la luce accesa. Passo a controllare come sta, ha sicuramente bisogno di una bella dormita, e a giudicare dal fragoroso russare, non ha perso tempo. La visione mi lascia interdetto: sta dormendo sopra alle coperte, ancora vestita se così si può dire. Il vestito è alzato fino alla vita, lasciando scoperto il meraviglioso sedere sodo, i glutei sono divisi solo da un sottilissimo tanga bianco. Ho il cuore in gola, sentendomi terribilmente in colpa mi avvicino. Le mie orecchie sono tese al massimo per captare la minima differenza del suo respiro pesante, timidamente allungo una mano e la poso sul culo scottato dai giorni di sole. Cerco di essere il più delicato possibile, con il dito carezzo la linea netta dell'abbronzatura, il cazzo mi scoppia nei pantaloni. Non ho molto tempo, gli altri torneranno tra massimo una mezzora, decido di tentare il tutto per tutto. La giro pian piano, aiutato dai suoi movimenti involontari finché non giace supina con la testa inclinata di lato. Le spalline leggere scivolano sotto alle mie dita, fino a scoprire le tettine candide. Non ce la faccio più, mi spoglio e inizio a segarmi fissando le due timide collinette, ho sempre sognato vederle e finalmente sono davanti ai miei occhi. È un seno piccolo, da adolescente, con una marcata forma a punta, al centro troneggia il capezzolo, l'areola è gonfia, chiarissima e larga circa 4 centimetri, mi arrapa moltissimo. Sono molto teso, la paura di farmi scoprire è davvero altissima, ma l'eccitazione ha il sopravvento. Passo all'inguine, con due dita scosto le mutandine con una mano ferma degna di un chirurgo. La visione è celestiale ma mi sorprende moltissimo, la sua patatina è completamente aperta, slabbrata, le grandi labbra appaiono molto pronunciate e carnose, circondano la carne rosso fuoco. Un gigantesco clitoride sormonta la vulva, fiero. Non ne avevo mai visto uno così grande, forse solo in qualche video, lo ammiro per qualche secondo mentre l'eccitazione sale alle stelle. Decido che non è il caso di spingermi oltre, sia per la paura che le cose possano andare male, sia perché non lo ritengo moralmente giusto. Prendo quindi il suo telefono dalla borsa, mi è balenata in mente un'idea: come mi aspettavo, come quello di Elena anche questo è protetto da password, ma ha lo sblocco con l'impronta digitale. Avvicino il lettore al suo dito, premendo leggermente, il cellulare si sblocca! Esco dalla camera per fare le cose più con calma, senza il rischio di essere colto in flagrante.
Euforico, controllo subito la galleria, parto dall'album Fotocamera. Rimango deluso, è pieno zeppo di selfie con Alessandro, monumenti, paesaggi, foto di piatti. Per pochi altri minuti setaccio la galleria ma purtroppo non trovo nulla. Passo quindi a whatsapp, e qui le cose si fanno decisamente interessanti: attraverso la lente di ingrandimento cerco diverse parole chiave, "pompino", "sesso", "masturbo","eccitata" eccetera. Ad ogni Invio, una piccola lista di risultati si manifesta, correlata dalle varie conversazioni con i diversi contatti. Numerosi sono i momenti di sexting con Alessandro, a quanto pare la dolce Camilla ama masturbarsi con lui, non manda foto compromettenti ma alcuni messaggi inviati mi stupiscono alquanto, non la immaginavo tanto porca. La ciliegina sulla torta è una serie di messaggi che parlano di sex toy. A quanto pare, Alessandro deve aver regalato un vibratore a Camilla, la quale ha apprezzato parecchio il pensiero. Con la scena in testa, estraggo un fazzoletto dalla tasca e termino la mia sega venendo copiosamente.
Tra pochi minuti torneranno i miei amici, scatto qualche foto col mio cellulare alle conversazioni più interessanti e ripongo quello di Camilla nella sua borsa (dopo aver chiuso tutte le applicazioni). Quanto alla mia amica, decido saggiamente di coprirla con un lenzuolo per celare le sue nudità e non destare sospetti da parte di Alessandro.
Sono ancora molto eccitato, spero che al suo ritorno Silvia voglia venire a farmi visita in camera.
 

porcucane

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Pagati i taxi, attraversiamo la strada e ci mettiamo in coda. C'è moltissima gente, fortunatamente gran parte è della nostra età, siamo tutti parecchio brilli e eccitati per la serata. La sala è enorme, già gremita di persone che ballano la musica dei dj di apertura. "Che figata ragazzi!" dice Alessia, "io mi butto!"
La seguiamo tutti, fin sotto al palco, e ci scateniamo a più non posso lasciandoci trascinare dalla musica pompata a livelli indicibili dalle casse davanti a noi. Sei gigantesche macchine del fumo ci investono col loro getto fresco, colorati dal gioco delle teste mobili appese al soffitto. Il raggaeton dell'altra sera non può certo reggere il confronto, oggi si sente di gran lunga la superiorità dei dj, che spaziano in modo magistrale dalla techno alla drum'n bass. "Simo! Andiamo a prendere da bere!" mi urla Pietro all'orecchio; raccogliamo le consume omaggio e aiutati da Lollo e Alessandro portiamo gin tonic a tutti. L'alcol si fa sentire, dopo pochi minuti alcuni di noi son già abbastanza ubriachi e divertiti. Alle 2.30 circa finalmente arriva Marshmello, il main guest della serata, vestito come suo solito con un costume e una maschera bianca, accompagnato da delle lingue di fuoco che fuoriescono da dietro la consolle sincronizzate col drop. Sotto al palco delle ragazze in bikini distribuiscono maschere bianche al pubblico, subendo in silenzio le numerose palpate dei giovani ubriachi. Balliamo spensierati per circa un'ora e mezza, finché, assetato, mi avvio verso il bar per prendere l'ennesimo drink della serata. "Ehi Simooo! Che serata stupenda!" Camilla mi saluta appoggiata al bancone del bar davanti a lei un bicchierino da shot vuoto. Piccole goccioline di sudore bagnano la pelle sopra ai meravigliosi occhi luccicanti e stralunati, e un sorriso smagliante le illumina il viso. Appena ricevuto il mio vodka redbull, mi volto verso di lei e la vedo reggere due shottini pieni. "Assaggia è buonissimo" mi dice "Era da tantissimo tempo che non mi divertivo e bevevo così"
Cin cin e giù. L'alcol mi brucia la gola, sicuramente uno dei whisky particolari che sono una delle piccole passioni di Camilla.
La vedo cambiare subito espressione, probabilmente i numerosi bicchieri che ha bevuto si fanno sentire. "Non mi sento bene Simo"
"Vuoi che ti accompagno fuori a prendere una boccata d'aria?"
"Sì ti prego" mi risponde ormai pallida. Le passo un braccio intorno alla schiena e la accompagno verso la zona fumatori situata all'esterno. Purtroppo non facciamo in tempo, a metà strada ha un conato di vomito e rigetta sul pavimento, fortunamente in una zona poco affollata. Un bodyguard si avvicina verso di noi minaccioso, e in un inglese stentato urla:" No drunk people! Go out!"
A poco servono le mie proteste, veniamo sbattuti fuori senza troppi complimenti.
Faccio sedere Camilla su un muretto poco distante, le porgo la mia giacca per pulirsi e tempesto di telefonate tutti gli altri rimasti dentro a ballare. Come mi aspettavo, nessuno risponde, in pista c'è troppo rumore e nessuno sano di mente controllerebbe il cellulare in una situazione del genere. "Grazie Simo, sei davvero un amico" sbiascica Camilla, poggiandomi la testa sulla spalla. "Bella fregatura" penso; mi dispiace molto per Camilla, ma ora mi trovo bloccato con lei, non posso più godermi la serata, il suo ragazzo Alessandro non risponde e ho speso 50 euro per due ore scarse di discoteca.
"Andiamo a casa Simo, non mi sento molto bene"
Ormai rassegnato, la aiuto ad alzarsi e fermo il primo taxi che passa. Tornati in appartamento, la accompagno al bagno dove vomita nuovamente, le tengo i capelli per non farla sporcare. Finalmente Silvia risponde ai miei messaggi, ormai alle 4 passate, sono ancora tutti in discoteca ma lei, Alessandro, Giovanni e Chiara tra pochi minuti sarebbero usciti e ci avrebbero raggiunti. Camilla nel frattempo si è buttata sul letto, con la luce accesa. Passo a controllare come sta, ha sicuramente bisogno di una bella dormita, e a giudicare dal fragoroso russare, non ha perso tempo. La visione mi lascia interdetto: sta dormendo sopra alle coperte, ancora vestita se così si può dire. Il vestito è alzato fino alla vita, lasciando scoperto il meraviglioso sedere sodo, i glutei sono divisi solo da un sottilissimo tanga bianco. Ho il cuore in gola, sentendomi terribilmente in colpa mi avvicino. Le mie orecchie sono tese al massimo per captare la minima differenza del suo respiro pesante, timidamente allungo una mano e la poso sul culo scottato dai giorni di sole. Cerco di essere il più delicato possibile, con il dito carezzo la linea netta dell'abbronzatura, il cazzo mi scoppia nei pantaloni. Non ho molto tempo, gli altri torneranno tra massimo una mezzora, decido di tentare il tutto per tutto. La giro pian piano, aiutato dai suoi movimenti involontari finché non giace supina con la testa inclinata di lato. Le spalline leggere scivolano sotto alle mie dita, fino a scoprire le tettine candide. Non ce la faccio più, mi spoglio e inizio a segarmi fissando le due timide collinette, ho sempre sognato vederle e finalmente sono davanti ai miei occhi. È un seno piccolo, da adolescente, con una marcata forma a punta, al centro troneggia il capezzolo, l'areola è gonfia, chiarissima e larga circa 4 centimetri, mi arrapa moltissimo. Sono molto teso, la paura di farmi scoprire è davvero altissima, ma l'eccitazione ha il sopravvento. Passo all'inguine, con due dita scosto le mutandine con una mano ferma degna di un chirurgo. La visione è celestiale ma mi sorprende moltissimo, la sua patatina è completamente aperta, slabbrata, le grandi labbra appaiono molto pronunciate e carnose, circondano la carne rosso fuoco. Un gigantesco clitoride sormonta la vulva, fiero. Non ne avevo mai visto uno così grande, forse solo in qualche video, lo ammiro per qualche secondo mentre l'eccitazione sale alle stelle. Decido che non è il caso di spingermi oltre, sia per la paura che le cose possano andare male, sia perché non lo ritengo moralmente giusto. Prendo quindi il suo telefono dalla borsa, mi è balenata in mente un'idea: come mi aspettavo, come quello di Elena anche questo è protetto da password, ma ha lo sblocco con l'impronta digitale. Avvicino il lettore al suo dito, premendo leggermente, il cellulare si sblocca! Esco dalla camera per fare le cose più con calma, senza il rischio di essere colto in flagrante.
Euforico, controllo subito la galleria, parto dall'album Fotocamera. Rimango deluso, è pieno zeppo di selfie con Alessandro, monumenti, paesaggi, foto di piatti. Per pochi altri minuti setaccio la galleria ma purtroppo non trovo nulla. Passo quindi a whatsapp, e qui le cose si fanno decisamente interessanti: attraverso la lente di ingrandimento cerco diverse parole chiave, "pompino", "sesso", "masturbo","eccitata" eccetera. Ad ogni Invio, una piccola lista di risultati si manifesta, correlata dalle varie conversazioni con i diversi contatti. Numerosi sono i momenti di sexting con Alessandro, a quanto pare la dolce Camilla ama masturbarsi con lui, non manda foto compromettenti ma alcuni messaggi inviati mi stupiscono alquanto, non la immaginavo tanto porca. La ciliegina sulla torta è una serie di messaggi che parlano di sex toy. A quanto pare, Alessandro deve aver regalato un vibratore a Camilla, la quale ha apprezzato parecchio il pensiero. Con la scena in testa, estraggo un fazzoletto dalla tasca e termino la mia sega venendo copiosamente.
Tra pochi minuti torneranno i miei amici, scatto qualche foto col mio cellulare alle conversazioni più interessanti e ripongo quello di Camilla nella sua borsa (dopo aver chiuso tutte le applicazioni). Quanto alla mia amica, decido saggiamente di coprirla con un lenzuolo per celare le sue nudità e non destare sospetti da parte di Alessandro.
Sono ancora molto eccitato, spero che al suo ritorno Silvia voglia venire a farmi visita in camera.
Qualche foto a lei non l'hai fatta?
 

Djclaw7

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Pagati i taxi, attraversiamo la strada e ci mettiamo in coda. C'è moltissima gente, fortunatamente gran parte è della nostra età, siamo tutti parecchio brilli e eccitati per la serata. La sala è enorme, già gremita di persone che ballano la musica dei dj di apertura. "Che figata ragazzi!" dice Alessia, "io mi butto!"
La seguiamo tutti, fin sotto al palco, e ci scateniamo a più non posso lasciandoci trascinare dalla musica pompata a livelli indicibili dalle casse davanti a noi. Sei gigantesche macchine del fumo ci investono col loro getto fresco, colorati dal gioco delle teste mobili appese al soffitto. Il raggaeton dell'altra sera non può certo reggere il confronto, oggi si sente di gran lunga la superiorità dei dj, che spaziano in modo magistrale dalla techno alla drum'n bass. "Simo! Andiamo a prendere da bere!" mi urla Pietro all'orecchio; raccogliamo le consume omaggio e aiutati da Lollo e Alessandro portiamo gin tonic a tutti. L'alcol si fa sentire, dopo pochi minuti alcuni di noi son già abbastanza ubriachi e divertiti. Alle 2.30 circa finalmente arriva Marshmello, il main guest della serata, vestito come suo solito con un costume e una maschera bianca, accompagnato da delle lingue di fuoco che fuoriescono da dietro la consolle sincronizzate col drop. Sotto al palco delle ragazze in bikini distribuiscono maschere bianche al pubblico, subendo in silenzio le numerose palpate dei giovani ubriachi. Balliamo spensierati per circa un'ora e mezza, finché, assetato, mi avvio verso il bar per prendere l'ennesimo drink della serata. "Ehi Simooo! Che serata stupenda!" Camilla mi saluta appoggiata al bancone del bar davanti a lei un bicchierino da shot vuoto. Piccole goccioline di sudore bagnano la pelle sopra ai meravigliosi occhi luccicanti e stralunati, e un sorriso smagliante le illumina il viso. Appena ricevuto il mio vodka redbull, mi volto verso di lei e la vedo reggere due shottini pieni. "Assaggia è buonissimo" mi dice "Era da tantissimo tempo che non mi divertivo e bevevo così"
Cin cin e giù. L'alcol mi brucia la gola, sicuramente uno dei whisky particolari che sono una delle piccole passioni di Camilla.
La vedo cambiare subito espressione, probabilmente i numerosi bicchieri che ha bevuto si fanno sentire. "Non mi sento bene Simo"
"Vuoi che ti accompagno fuori a prendere una boccata d'aria?"
"Sì ti prego" mi risponde ormai pallida. Le passo un braccio intorno alla schiena e la accompagno verso la zona fumatori situata all'esterno. Purtroppo non facciamo in tempo, a metà strada ha un conato di vomito e rigetta sul pavimento, fortunamente in una zona poco affollata. Un bodyguard si avvicina verso di noi minaccioso, e in un inglese stentato urla:" No drunk people! Go out!"
A poco servono le mie proteste, veniamo sbattuti fuori senza troppi complimenti.
Faccio sedere Camilla su un muretto poco distante, le porgo la mia giacca per pulirsi e tempesto di telefonate tutti gli altri rimasti dentro a ballare. Come mi aspettavo, nessuno risponde, in pista c'è troppo rumore e nessuno sano di mente controllerebbe il cellulare in una situazione del genere. "Grazie Simo, sei davvero un amico" sbiascica Camilla, poggiandomi la testa sulla spalla. "Bella fregatura" penso; mi dispiace molto per Camilla, ma ora mi trovo bloccato con lei, non posso più godermi la serata, il suo ragazzo Alessandro non risponde e ho speso 50 euro per due ore scarse di discoteca.
"Andiamo a casa Simo, non mi sento molto bene"
Ormai rassegnato, la aiuto ad alzarsi e fermo il primo taxi che passa. Tornati in appartamento, la accompagno al bagno dove vomita nuovamente, le tengo i capelli per non farla sporcare. Finalmente Silvia risponde ai miei messaggi, ormai alle 4 passate, sono ancora tutti in discoteca ma lei, Alessandro, Giovanni e Chiara tra pochi minuti sarebbero usciti e ci avrebbero raggiunti. Camilla nel frattempo si è buttata sul letto, con la luce accesa. Passo a controllare come sta, ha sicuramente bisogno di una bella dormita, e a giudicare dal fragoroso russare, non ha perso tempo. La visione mi lascia interdetto: sta dormendo sopra alle coperte, ancora vestita se così si può dire. Il vestito è alzato fino alla vita, lasciando scoperto il meraviglioso sedere sodo, i glutei sono divisi solo da un sottilissimo tanga bianco. Ho il cuore in gola, sentendomi terribilmente in colpa mi avvicino. Le mie orecchie sono tese al massimo per captare la minima differenza del suo respiro pesante, timidamente allungo una mano e la poso sul culo scottato dai giorni di sole. Cerco di essere il più delicato possibile, con il dito carezzo la linea netta dell'abbronzatura, il cazzo mi scoppia nei pantaloni. Non ho molto tempo, gli altri torneranno tra massimo una mezzora, decido di tentare il tutto per tutto. La giro pian piano, aiutato dai suoi movimenti involontari finché non giace supina con la testa inclinata di lato. Le spalline leggere scivolano sotto alle mie dita, fino a scoprire le tettine candide. Non ce la faccio più, mi spoglio e inizio a segarmi fissando le due timide collinette, ho sempre sognato vederle e finalmente sono davanti ai miei occhi. È un seno piccolo, da adolescente, con una marcata forma a punta, al centro troneggia il capezzolo, l'areola è gonfia, chiarissima e larga circa 4 centimetri, mi arrapa moltissimo. Sono molto teso, la paura di farmi scoprire è davvero altissima, ma l'eccitazione ha il sopravvento. Passo all'inguine, con due dita scosto le mutandine con una mano ferma degna di un chirurgo. La visione è celestiale ma mi sorprende moltissimo, la sua patatina è completamente aperta, slabbrata, le grandi labbra appaiono molto pronunciate e carnose, circondano la carne rosso fuoco. Un gigantesco clitoride sormonta la vulva, fiero. Non ne avevo mai visto uno così grande, forse solo in qualche video, lo ammiro per qualche secondo mentre l'eccitazione sale alle stelle. Decido che non è il caso di spingermi oltre, sia per la paura che le cose possano andare male, sia perché non lo ritengo moralmente giusto. Prendo quindi il suo telefono dalla borsa, mi è balenata in mente un'idea: come mi aspettavo, come quello di Elena anche questo è protetto da password, ma ha lo sblocco con l'impronta digitale. Avvicino il lettore al suo dito, premendo leggermente, il cellulare si sblocca! Esco dalla camera per fare le cose più con calma, senza il rischio di essere colto in flagrante.
Euforico, controllo subito la galleria, parto dall'album Fotocamera. Rimango deluso, è pieno zeppo di selfie con Alessandro, monumenti, paesaggi, foto di piatti. Per pochi altri minuti setaccio la galleria ma purtroppo non trovo nulla. Passo quindi a whatsapp, e qui le cose si fanno decisamente interessanti: attraverso la lente di ingrandimento cerco diverse parole chiave, "pompino", "sesso", "masturbo","eccitata" eccetera. Ad ogni Invio, una piccola lista di risultati si manifesta, correlata dalle varie conversazioni con i diversi contatti. Numerosi sono i momenti di sexting con Alessandro, a quanto pare la dolce Camilla ama masturbarsi con lui, non manda foto compromettenti ma alcuni messaggi inviati mi stupiscono alquanto, non la immaginavo tanto porca. La ciliegina sulla torta è una serie di messaggi che parlano di sex toy. A quanto pare, Alessandro deve aver regalato un vibratore a Camilla, la quale ha apprezzato parecchio il pensiero. Con la scena in testa, estraggo un fazzoletto dalla tasca e termino la mia sega venendo copiosamente.
Tra pochi minuti torneranno i miei amici, scatto qualche foto col mio cellulare alle conversazioni più interessanti e ripongo quello di Camilla nella sua borsa (dopo aver chiuso tutte le applicazioni). Quanto alla mia amica, decido saggiamente di coprirla con un lenzuolo per celare le sue nudità e non destare sospetti da parte di Alessandro.
Sono ancora molto eccitato, spero che al suo ritorno Silvia voglia venire a farmi visita in camera.
Tanta tanta roba Zì tanta roba veramente 💪 mi dispiace una cifra che non ti sei sentito Marshmello però dai almeno hai visto Cami 😍
 

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